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Trapianto di cellule staminali emopoietiche nelle patologie ematologiche

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(1)

Trapianto di cellule staminali emopoietiche nelle patologie

ematologiche

G. Isacchi

Cattedra di Immunoematologia

Università Degli Studi “Tor Vergata”

----

Dipartimento di Oncoematologia Pediatrica e Medicina Trasfusionale

Ospedale Ped. Bambino Gesù

Roma

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Quando l’embrione, durante il suo sviluppo,

raggiunge lo stadio di blastula, ogni sua cellula è

detta totipotente

Nelle successive fasi del loro sviluppo le cellule totipotenti perdono in parte

questa capacità e diventano cellule

multipotenti

ognuna delle quali può ancora evolvere verso molti tipi di cellule ma non

verso tutti i tipi.

Cellule staminali

(11)

Proseguendo lo sviluppo le cellule multipotenti

diventano prima

pluripotenti

e infine cellule

specializzate unipotenti

in grado di eseguire solo un compito..

Le cellule totipotenti sono dette anche embrionali

staminali

Cellule staminali

(12)

Alcuni tessuti già Alcuni tessuti già differenziati

differenziati (midollo (midollo osseo, fegato,

osseo, fegato, cervello, cordone cervello, cordone

ombelicale) ombelicale)

contengono cellule contengono cellule

pluripotenti pluripotenti

( ( staminali d'organo staminali d'organo ) ) che sono in grado di che sono in grado di riprodurre se stesse riprodurre se stesse

e di evolvere in e di evolvere in cellule mature cellule mature dell'organo al quale dell'organo al quale

appartengono appartengono

Cellule staminali

(13)

Cellule Staminali

Staminali fetali

Staminali embrionali

Staminali del cordone ombelicale Staminali del cordone ombelicale

Staminali d’organo

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a) familiare, fratello compatibile b) familiare-aploidentico

c) donatore da Registro compatibile (±) d) cordone ombelicale compatibile (±)

a) familiare, fratello compatibile b) familiare-aploidentico

c) donatore da Registro compatibile (±) d) cordone ombelicale compatibile (±)

Donatore

Donatore

(15)

(16)

In Italia allo stato attuale l’impiego del G-CSF è In Italia allo stato attuale l’impiego del G-CSF è

consentito solo nei

consentito solo nei Donatori Adulti Intrafamiliari Donatori Adulti Intrafamiliari

Relativamente ai

Relativamente ai Donatori Non Consaguinei Donatori Non Consaguinei le le società scientifiche SIE GITMO SIMTI e SIdE

società scientifiche SIE GITMO SIMTI e SIdE Non ritengono proponibile come

Non ritengono proponibile come 1^scelta 1^scelta la la donazione di CSE

donazione di CSE dopo mobilizzazione con G-CSF dopo mobilizzazione con G-CSF Tale prelievo è possibile solo per le

Tale prelievo è possibile solo per le 2^donazioni 2^donazioni e e dopo la failure di un 1° trapianto effettuato con dopo la failure di un 1° trapianto effettuato con

progenitori emopoietici midollari

progenitori emopoietici midollari

(17)

In ambito pediatrico,

In ambito pediatrico, relativamente ai donatori relativamente ai donatori intrafamiliari, l’atteggiamento non è ben definito

intrafamiliari, l’atteggiamento non è ben definito

La fattibilità e la sicurezza della La fattibilità e la sicurezza della procedura di procedura di leucoaferesi

leucoaferesi sono state ormai ampiamente dimostrate sono state ormai ampiamente dimostrate anche per bambini molto piccoli e di peso <20 kg

anche per bambini molto piccoli e di peso <20 kg

La problematica degli La problematica degli accessi venosi accessi venosi può essere può essere affrontata e risolta

affrontata e risolta

I rischi sono accettabili e non superiori a quelli I rischi sono accettabili e non superiori a quelli relativi ad un prelievo di CSE da midollo in anestesia relativi ad un prelievo di CSE da midollo in anestesia

generale generale

L’efficacia e la sicurezza a breve termine L’efficacia e la sicurezza a breve termine dell’impiego del

dell’impiego del G-CSF G-CSF sono documentate in vari sono documentate in vari studi. Non si conoscono gli effetti a lungo termine

studi. Non si conoscono gli effetti a lungo termine

(18)

PBSCT vs BMT caratteristiche del Graft PBSCT vs BMT caratteristiche del Graft

Favre

Favre et al BMT 2003 et al BMT 2003

(19)

Leucemie Acute Linfoidi Leucemie Acute Mieloidi

Leucemie Croniche (Mieloidi) Sindromi Mieloproliferative Linfomi di Hodgkin

Linfomi non Hodgkin Mielodisplasie

Aplasia midollare Thalassemie

Leucemie Acute Linfoidi Leucemie Acute Mieloidi

Leucemie Croniche (Mieloidi) Sindromi Mieloproliferative Linfomi di Hodgkin

Linfomi non Hodgkin Mielodisplasie

Aplasia midollare Thalassemie

Patologie ematologiche che possono

giovarsi del trapianto di cellule staminali Patologie ematologiche che possono

giovarsi del trapianto di cellule staminali

(20)

PBSCT vs BMT in età pediatrica PBSCT vs BMT in età pediatrica Ricostituzione Ematologica

Ricostituzione Ematologica più rapida più rapida

PBSC PBSC BM BM

PMN 0.5 x 10

PMN 0.5 x 10

99

/L /L 13 gg 13 gg 16 gg 16 gg

Plts >20 x 10

Plts >20 x 10

99

/L /L 15 gg 15 gg 27 gg 27 gg

Levine

Levine et al. BMT 2000 et al. BMT 2000

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PBSCT vs BMT in bambini con LAL PBSCT vs BMT in bambini con LAL Ricostituzione Ematologica

Ricostituzione Ematologica più rapida più rapida

PMN 0.5 x 10

PMN 0.5 x 10

99

/L /L Plts >50 x 10 Plts >50 x 10

99

/L /L

Madero

Madero et al.et al. BMT 2000BMT 2000

(22)

PBSCT vs BMT in età pediatrica PBSCT vs BMT in età pediatrica Ricostituzione Ematologica

Ricostituzione Ematologica più rapida più rapida

PBSC PBSC BM BM

PMN 0.5 x 10 PMN 0.5 x 10

99

/L /L

giorni giorni

10 10 (7-18) (7-18)

14 14 (9-21)

(9-21) P< 0.0001 P< 0.0001 Plts >50 x 10

Plts >50 x 10

99

/L /L

giorni giorni

13 13 (9-40) (9-40)

23 23 (15-165)

(15-165) P< 0.0001 P< 0.0001

Madero

Madero et al. BMT 2002 et al. BMT 2002

(23)

PBSCT vs BMT in età pediatrica PBSCT vs BMT in età pediatrica Ricostituzione Immunologica

Ricostituzione Immunologica più rapida più rapida

Ottinger et al. Blood ’96 Storek et al. Blood ’97

Linf.T Linf.T   significativamente più elevati significativamente più elevati

soprattutto nei subsets CD4+CD45RA+/RO+ soprattutto nei subsets CD4+CD45RA+/RO+

Linf.B Linf.B   significativamente più elevati significativamente più elevati

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Trapianto di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale

Il sangue placentare (placental blood, o

sangue di cordone ombelicale - cord blood) contiene una significativa quota di cellule

staminali emopoietiche multipotenti in grado di determinare un completo ripopolamento midollare dopo impiego di terapia

mieloablativa

(Broxmeyer et al, 1989; 1991; Hows et al, 1992; Nicol et al, 1994).

(26)

Vantaggi del trapianto di cellule staminali da CB

Vantaggi del trapianto di cellule staminali da CB

1. “Fonte illimitata di rifornimento” la cui raccolta è

tecnicamente semplice, non comporta alcun rischio né per la madre né per il bambino

2. Le frequenze HLA delle banche di CB riflettono quelle

della popolazione reale con rappresentanza adeguata delle minoranza etniche

3. Basso rischio di contaminazione virale (CMV, EBV)

4. Immediata disponibilità alla richiesta ed assenza di rischio di rinuncia finale

5. Drastico accorciamento dell’intervallo di tempo tra l’inizio della ricerca e la possibilità di trapianto (4-6 mesi vs 2-3 settimane)

6. Ridotta incidenza e gravità di GVHD

1. “Fonte illimitata di rifornimento” la cui raccolta è

tecnicamente semplice, non comporta alcun rischio né per la madre né per il bambino

2. Le frequenze HLA delle banche di CB riflettono quelle

della popolazione reale con rappresentanza adeguata delle minoranza etniche

3. Basso rischio di contaminazione virale (CMV, EBV)

4. Immediata disponibilità alla richiesta ed assenza di rischio di rinuncia finale

5. Drastico accorciamento dell’intervallo di tempo tra l’inizio della ricerca e la possibilità di trapianto (4-6 mesi vs 2-3 settimane)

6. Ridotta incidenza e gravità di GVHD

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Svantaggi del trapianto di cellule C.B.

Svantaggi del trapianto di cellule C.B.

1. Ridotto numero di cellule progenitrici disponibili (maggior rischio di mancato attecchimento)

2. Non disponibilità del donatore per ulteriori donazioni in caso di mancato attecchimento o recidiva

3. Rischio di trasmissione di malattie genetiche non precedentemente

diagnosticate nella famiglia del donatore 1. Ridotto numero di cellule progenitrici

disponibili (maggior rischio di mancato attecchimento)

2. Non disponibilità del donatore per ulteriori donazioni in caso di mancato attecchimento o recidiva

3. Rischio di trasmissione di malattie genetiche non precedentemente

diagnosticate nella famiglia del donatore

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• Degenza ~ 40 gg

• TRM 10-15%

• Degenza ~ 40 gg

• TRM 10-15%

Allogenico da fratello compatibile Allogenico da fratello compatibile

Trapianto di cellule staminali Trapianto di cellule staminali

Degenza ~ 60 gg TRM 10-15%

Degenza ~ 60 gg TRM 10-15%

Allogenico da MUD compatibile Allogenico da MUD compatibile

Degenza ~ 70 gg TRM 10-20%

Degenza ~ 70 gg TRM 10-20%

Allogenico da CB compatibile Allogenico da CB compatibile

Degenza ~ 80 gg TRM 20-40%

Degenza ~ 80 gg TRM 20-40%

Allogenico Aploidentico

Allogenico Aploidentico

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Trapianto di cellule staminali

E’ essenziale definire in modo esatto le indicazioni del trapianto di cellule

emopoietiche

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Trapianto di cellule staminali nelle LAL pediatriche in I RC

DONATORE HLA IDENTICO INTRAFAMILIARE INTRAFAMILIARE a) no RC giorno +33

b) PPR e fenotipo T , opp. Pre-preB , opp WBC>100.000 c) t(9;22) oppure bcr-abl

d) t(4;11) oppure MLL-AF4 e) persiste MMR fine fase IA f) persiste MMR fine fase IB

DONATORE HLA IDENTICO NON FAMILIARE NON FAMILIARE a) no RC giorno +33

b) PPR e t(9;22) oppure bcr-abl

c) PPR e t(4;11) oppure MLL-AF4

d) persiste MMR fine fase IB

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Trapianto di cellule staminali nelle LAL pediatriche in II RC

DONATORE HLA IDENTICO INTRAFAMILIARE DONATORE HLA IDENTICO INTRAFAMILIARE

LAL alto rischio

LAL rischio interm.e standard (nonT >30<60) LAL in recidiva isolata extramidollare

DONATORE HLA IDENTICO NON-FAMILIARE DONATORE HLA IDENTICO NON-FAMILIARE

LAL alto rischio (MUD-SCO) (MUD-SCO)

LAL rischio intermedio e standard (nonT >30<36)

DONATORE APLOIDENTICO DONATORE APLOIDENTICO

LAL alto rischio (<18 mesi)

(intermedio e standard (nonT

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Trapianto di cellule staminali

nelle LANL pediatriche in I RC

Studi comparativi in casistiche significative hanno dimostrato una EFS ed una OS

significativamente superiore nei pazienti

sottoposti ad allotrapianto. ( CCG , St Jude, AIEOP, MRC ).

Determinante nella decisione della necessità

di un approccio trapiantologico è l’alto

rischio secondo i dati citogenetici

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CO AIEOP / FONOP Aprile 2001

A I E O

P - G

I T M

O A

I E O

P - G

I T M

O

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500

ANNO

NUMERO TRAPIANTI

Totale ALLO cum.

AUTO cum.

Totale cum.

Registro AIEOP TMO

Numero di trapianti per anno

Registro AIEOP TMO

Numero di trapianti per anno

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T M O d a d o n a t o r e v o l o n t a r i o i n I t a l i a

6 . 0 0 0 . 0 0 0 d o n a t o r i n e l m o n d o

1 9 8 9 c r e a z i o n e d e l l ’ I B M D R e 1 ° T M O d a D V 1 9 9 0 c r e a z i o n e d i A D M O

1 9 9 1 1 ° T M O d a d o n a t o r e i t a l i a n o 1 9 9 2 2 5 . 0 0 0 d o n a t o r i i t a l i a n i

2 0 0 1 2 8 0 . 0 0 0 d o n a t o r i i t a l i a n i

S e t t e m b r e 2 0 0 1 - 1

a f f i l i a t o a l l a S o c i e t à I t a l i a n a d i E m a t o l o g i a

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R i c e r c h e D V a v v i a t e p e r p a z i e n t i i t a l i a n i

0

500

1000

1500

2000

2500

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0

250

500

750

1000

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ALLOGENEIC STEM CELL SOURCES BY AGE 1995-2000

% OF TRANSPLANTS

SUM02_27.ppt

100

0 20 40 60 80

1995-1997 1998-2000 1995-1997 1998-2000

Bone Marrow Peripheral Blood Cord Blood

Age 20 yrs Age 20 yrs

(61)

A che cosa è dovuta la crescita esponenziale del numero di trapianti emopoietici

• Miglioramento tecniche trapiantologiche

• creazione di vari registri di donatori volontari non familiari

• uso delle cellule staminali circolanti

• uso dei fattori di crescita per la

mobilizzazione

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Trapianto di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale

Attualmente sono operative negli Stati Uniti la Banca del New York Blood Center e in Europa la European Cord Blood Bank (ECBB).

Nel 1995 è stato istituito in Italia il GRACE (Gruppo Raccolta e Amplificazione Cellule Emopoietiche) che ha attivato un network nazionale fra i centri che effettuano la raccolta del sangue cordonale (Milano, Torino, Roma

"Tor Vergata", Roma "La Sapienza", Firenze, Parma,

Padova).

(63)

Trapianto di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale

grazie alla costituzione del Gruppo per

l'Amplificazione delle Cellule Emopoietiche GRACE

L'Italia è il primo Paese, che ha sviluppato una rete di

Banche di sangue placentare gestita con un sistema qualità, sottoposto dal 1998 a certificazione ISO 9002.

-

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Gruppo per la Raccolta e l'Amplificazione delle Cellule Emopoietiche (GRACE), che

riunisce medici, biologi, ostetriche e ricercatori italiani interessati allo studio e

all'impiego clinico delle cellule staminali e gestisce un network di banche di sangue placentare che si propongono di

raccogliere e conservare un elevato numero di unità di sangue placentare con

livelli di qualità uniformi e predefiniti.

(65)

Trapianto di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale

Indubbi vantaggi ottenibili attraverso l'uso di questo tipo di trapianto vanno riferiti

1. ad un basso rischio di contaminazione virale del sangue placentare (Cytomegalovirus, virus di Epstein-Barr,

ecc.),

2. ad una pronta disponibilità delle cellule staminali emopoietiche per quel che riguarda il trapianto tra

individui non consanguinei e

3. ad una ridotta incidenza e severità della malattia del

trapianto contro l'ospite (GVHD).

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Trapianto di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale

riduce il rischio di complicanze immuno-

mediate dopo trapianto da cordone ombelicale e rende attraente l'impiego di questo tipo di

terapia anche in situazioni di parziale

compatibilità fra donatore e ricevente o tra

soggetti non appartenenti allo stesso gruppo

familiare.

(67)

Trapianto di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale

Patologie eleggibili per un trapianto di cellule staminali placentari I

•leucemia Linfoblastica Acuta in 2a o 3a RC

•leucemia mieloide acuta in 1a RC - leucemia secondaria;

•leucemia Mieloide Acuta in 2a RC

•leucemia Acuta Promielocitica in 1a o 2a RC ematologica con persistenza di malattia

molecolare;

•mielodisplasia;

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Trapianto di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale

leucemia Mieloide Cronica in CP, anemia di Fanconi;

• anemia Aplastica

•Errori congeniti del sistema immunitario

•- varianti di immunodeficienza grave combinata,

•- linfoistiocitosi emofagocitica familiare –

• sindrome di Wiskott-Aldrich

- sindrome linfoproliferativa x-linked

- osteopetrosi maligna infantile.

Patologie eleggibili per un trapianto di

cellule staminali placentari II

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Trapianto da cordone Ombelicale non correlato Conclusioni

•Alternativa al trapianto di Midollo osseo non correlato

•La sopravvivenza totale e la sopravvivenza libera da malattia sono del 58% e del 55% rispettivamente

•Si osserva una limitata incidenza e severità di GVHD acuta e cronica

•Aumenta il rischio di mancato attecchimento

•La ricerca di un donatore non correlato dovrebbe essere

contemporaneamente effettuata sui Registri di Donatori di midollo

Osseo e di Sangue di Cordone Ombelicale

(70)

Trapianto di cellule staminali:

nuove frontiere

• Cellule staminali + cellule mesenchimali del microambiente= < GVHD

• stem cell plasticity(capacità delle cell. stam.

di differenziarsi in vitro in tessuti diversi a seconda del microambiente in cui si

trovano)

• mini allotrapianto

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