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Universit` a di Pavia Facolt` a di Ingegneria

Corso di Laurea in Ingegneria Industriale Correzione prova scritta

7 luglio 2011

1. Determinare, per il seguente sistema di vettori applicati,

v 1 = −2e x + e y + e z applicato in P 1 − O ≡ (1, −1, 3), v 2 = 2e x − e y − e z applicato in P 2 − O ≡ (2, −1, 2), v 3 = e x + 3e y + 4e z applicato in P 3 − O ≡ (1, −1, 1) 1. il risultante ed il momento risultante;

2. il trinomio invariante;

3. l’equazione dell’asse centrale;

4. (per gli studenti che hanno frequentato nell’anno accademico corrente) Determinare un sistema di vettori applicati, equivalente a quello proposto e formato da due vettori, di cui uno applicato in Q ≡ (−2, 2, 4).

Il risultante `e R = e x + 3e y + 4e z ed il momento risultante rispetto ad O `e M O = −8e x − 4e y + 3e z

per cui il trinomio invariante `e I = −8. Siccome |R| 2 = 26 e R ∧ M O = 25e x − 35e y + 20e z i punti Q − O = xe x + ye y + ze z dell’asse centrale soddisfano le equazioni

 

 

 

 

x = 25 26 + λ y = − 35 26 + 3λ z = 10 13 + 4λ.

Per rispondere all’ultimo quesito osserviamo che, dal teorema del trasporto, si ottiene M Q = −4e x − 16e y + 11e z . Oltre al risultante, applichiamo in Q un vettore −v per ora incognito e in un punto S incognito applichiamo il vettore v. Occorre che

(S − Q) ∧ v = M Q

e dunque bisogna scegliere v in modo che v · M Q = 0: ad esempio v = 4e x − e y . Allora sar`a S − Q = − 1

17 (11e x + 44e y + 68e z ) per cui S − O = − 17 1 (45e x + 10e y )

2. Due aste omogenee, ciascuna di massa m e lunghezza 2ℓ, sono disposte su rette parallele a distanza ℓ tra

loro ed hanno gli estremi saldati alle ipotenuse di due triangoli rettangoli isosceli di ugual massa 3m. Tali

ipotenuse sono lunghe 3ℓ ed hanno in comune l’asse con la bisettrice della striscia delimitata dalle aste, come

indicato in figura. All’istante t = 0 il corpo occupa la configurazione indicata in figura e la velocit` a di A `e

v A = v 0 (2e x + 3e y ) mentre quella di B `e v B = v 0 (4e x − 5 3 e y ), dove v 0 `e una velocit`a caratteristica.

(2)

2

e x e y

A

B

C

1. Determinare la velocit` a angolare ω(0) del corpo all’istante t = 0;

2. trovare la velocit` a v C (0) del vertice del triangolo di destra all’istante t = 0;

3. trovare analiticamente la posizione del centro di istantanea rotazione all’istante t = 0 rispetto al centro di massa del sistema;

4. determinare i momenti centrali di inerzia dell’intero sistema nelle direzioni e x ed e y .

Scritto ω = ωe z abbiamo

v B − v A = v 0 (2e x − 14

3 e y ) = ωℓe z ∧ ( 7 2 e x + 3

2 e y ) da cui segue ω = − 4 3 v0 e quindi

v C = v B + ω ∧ (C − B) = v B − 4v 0

3ℓ e z ∧ 3

2 ℓ(e x − e y ) = v 0 (2e x − 11 3 e y ).

Infine, la posizione del centro Q di istantanea rotazione rispetto ad A si pu`o scrivere come Q −A = xe x + ye y

e deve essere

0 = v Q = v A + ω ∧ (Q − A) che, a conti fatti equivale a

x = 9

4 ℓ y = − 3 2 ℓ.

per cui, se G `e il centro di massa del sistema, si ha A − G = − 5 2 e x e pertanto

Q − G = (Q − A) + (A − G) = −ℓ( 1 4 e x + 3

2 e y ).

Il momento di inerzia I G, e x si ottiene osservando che esso consta di tre contributi: ogni asta, grazie

al teorema di Huygens-Steiner, d` a un contributo pari a m 4 2 ; i triangoli equivalgono ad un quadrato di

massa 6m e lato √ 3 2 ℓ per cui il loro contributo vale 9 4 mℓ 2 cosicch´e il momento di inerzia complessivo in

questa direzione vale 11 4 mℓ 2 . Passando al momento I G, e y , si osservi che ciascuna asta contribuisce con 1 3 mℓ 2

mentre il contributo di ogni triangolo richiede un po’ di attenzione. Concentriamoci sul triangolo di vertice

A: per simmetria il contributo dell’altro triangolo `e il medesimo. Sia M il centro di massa del triangolo che

(3)

3

si trova sull’altezza relativa all’ipotenusa a distanza ℓ da A. Sia O il punto medio dell’ipotenusa. Applicando due volte il teorema di Huygens-Steiner otteniamo

I G, e y (T ) = I M, e y (T ) + 27

4 mℓ 2 e I O, e y (T ) = I M, e y (T ) + 3 4 mℓ 2 .

Ora, I O, e y (T ) `e la met`a del momento centrale di inerzia di un quadrato di massa doppia del triangolo e lato pari ad un suo cateto, e dunque vale 9 8 mℓ 2 . Pertanto, svolgendo i calcoli si ottiene

I G, e y (T ) = 57 8 mℓ 2 ed il momento centrale di inerzia copmplessivo `e

I G, e y = 2

3 mℓ 2 + 57

8 mℓ 2 = 187 24 mℓ 2 .

3. In un piano verticale, su due circonferenze concentriche di raggio 2R ed R sono liberi di muoversi due punti materiali P e Q di massa, rispettivamente, m/2 ed m, soggetti all’azione di una forza elastica di costante k = mg/R. Introdotte le coordinate ϑ e ϕ indicate in figura, si determinino l’energia cinetica e quella potenziale del sistema e si studi la stabilit` a delle configurazioni di equilibrio con P Q verticale. Si determino le pulsazioni delle piccole oscillazioni attorno alla configurazione di equilibrio stabile con P Q verticale.

b b

P

Q ϑ

ϕ

e x e y g

L’energia cinetica del sistema `e

T = m

2 R 2 ϑ ˙ 2 + mR 2 ϕ ˙ 2 .

Servendosi del teorema di Carnot per il calcolo dell’energia potenziale elastica otteniamo V = mgR sin ϕ + mgR sin ϑ + mg

2R [5R 2 − 4R 2 cos(ϕ − ϑ)]

(4)

4

e le posizioni di equilibrio sono le soluzioni di

∂V

∂ϑ = mgR cos ϑ − 2mgR sin(ϕ − ϑ) = 0

∂V

∂ϕ = mgR cos ϕ + 2mgR sin(ϕ − ϑ) = 0

Sottraendo tra loro queste equazioni si vede che cos ϑ = − cos ϕ per cui o ϑ e ϕ annullano entrambe il coseno oppure deve essere ϑ = ϕ ± π che per`o, sostituito nelle equazioni di equilibrio, mostra come ci si riconduca ancora al caso in cui sia ϑ che ϕ annullano il coseno. Sono possibili allora queste quattro coppie di valori (ϑ, ϕ) per le configurazioni di equilibrio: E 1 ≡ ( π 2 , π 2 ), E 2 ≡ ( π 2 , − π 2 ), E 3 = (− π 2 , π 2 ),E 4 = (− π 2 , − π 2 ). Per deciderne la stabilit` a consideriamo le derivate seconde di V

 

 

 

 

 

 

2 V

∂ϑ 2 = −mgR sin ϑ + 2mgR cos(ϕ − ϑ)

2 V

∂ϕ∂ϑ = −2mgR cos(ϕ − ϑ)

2 V

2 ϕ = −mgR sin ϕ + 2mgR cos(ϕ − ϑ)

da cui si deduce che le configurazioni E 1 , E 2 ed E 3 sono instabili perch´e le hessiane corrispondenti sono B 1 = mgR

 1 −2

−2 1



che ha traccia positiva ma deteminante negativo e quindi corrisponde ad un un punto di sella di V ; B 2 = mgR

 −3 2

2 −1



che ha sia determinante che traccia negativi e dunque corrisponde ancora ad un punto di sella per V , cos`ı come

B 3 = mgR

 −1 2 2 −3

 . Al contrario, la hessiana della configurazione E 4 `e

B = mgR

 3 −2

−2 3



che ha determinante e traccia positivi, cosicch´e i suoi autovalori sono positivi e V ha un minimo relativo isolato in E 4 . Occorre dunque diagonalizzare simultaneamente B con la forma quadratica A associata all’energia cinetica

A = mR 2

 1 0 0 2



risolvendo l’equazione algebrica det(λA − B) = 0 che `e 2λ 2 − 9λ g

R + 5  g R

 2

= 0 le cui soluzioni sono

λ ± = 9 ± √ 41 4

g

R

cui corrispondono le pulsazioni delle piccole oscillazioni ω ± = pλ ± .

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