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Universit` a di Pavia Facolt` a di Ingegneria

Corso di Laurea in Ingegneria Industriale Correzione prova scritta

11 luglio 2012

1. Determinare, per il seguente sistema di vettori applicati,

v 1 = 4e x − 3e y + e z applicato in P 1 − O ≡ (1, −1, 3), v 2 = −3e x + 2e y + 4e z applicato in P 2 − O ≡ (1, 2, 2), v 3 = e x − e y − 2e z applicato in P 3 − O ≡ (2, 0, 1)

il risultante ed il momento risultante; il trinomio invariante e l’equazione dell’asse centrale.

Il risultante `e R = 2e x − 2e y + 3e z ed il momento risultante rispetto ad O `e M O = 13e x + 6e y + 7e z

per cui il trinomio invariante `e I = 35. Siccome |R| 2 = 17 e R ∧ M O = −32e x + 25e y + 38e z i punti Q − O = xe x + ye y + ze z dell’asse centrale soddisfano le equazioni

 

 

 

 

x = 32 17 + 3λ y = 25 17 − 2λ z = 38 17 + 3λ.

2. Un’asta AB `e libera di muoversi in un piano ed ha gli estremi A e B collegati da due molle, rispettivamente, a due punti materiali P e Q mobili su una guida fissa dello stesso piano. Determinare il numero di gradi di

b b

P

A

B

Q

libert` a del sistema ed individuare un opportuno sistema di coordinate lagrangiane.

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2

Fissata un’origine O sulla guida fissa su cui sono mobili P e Q, occorre una coordinata per fissare la posizione di ciascuno dei punti mobili: ad esempio, le loro ascisse x P ed x Q . Per fissare la posizione dell’asta occorre bloccare il centro di massa G–assegnando un valore alle sue coordinate (x G , y G )–e l’inclinazione dell’asta, fissando il valore dell’angolo ϑ che AB forma con una direzione fissa di riferimento, ad esempio quella orizzontale. Dunque il sistema possiede 5 gradi di libert` a

3. Da un rettangolo ABCD di centro O, lati AB = 4ℓ e BC = 2ℓ e massa 4m viene asportato un quadrato EF GH di lato ℓ, con i lati EF , F G e GH distanti ℓ/2 da AB, BC e CD, rispettivamente. Nella posizione del quadrato asportato viene collocato un altro quadrato, sempre di lato ℓ, ma di massa 3m. Determinare il momento di inerzia della lamina ottenuta in questo modo rispetto all’asse passante per O, diretto lungo e x , il momento centrale di inerzia nella direzione e y e quello rispetto all’asse BH.

e x

e y

A

C D

B

E F

G H

O

b

Osserviamo che la lamina ottenuta al termine delle operazioni descritte nel testo pu`o essere vista come il rettangolo ABCD pieno, cui viene sovrapposto un quadrato EF GH di massa pari alla differenza tra 3m, la massa del quadrato posto a riempimento del foro, e la massa del quadrato asportato. Siccome l’area di ABCD `e 8ℓ 2 mentre quella di EF GH `e ℓ 2 , la massa del quadrato asportato `e m/2 per cui considereremo la lamina ottenuta come un rettangolo ABCD pieno cui viene sovrapposto un quadrato EF GH di massa 5m/2. L’asse passante per O e diretto lungo e x passa per i centri di massa sia di ABCD che di EF GH per cui il momento di inerzia complessivo rispetto a quest’asse `e

I O, e x = 4

3 mℓ 2 + 5

24 mℓ 2 = 37 24 mℓ 2 .

Per il calcolo del momento centrale di inerzia nella direzione e y pu`o esser utile ricorrere al teorema di composizione, osservando che la massa ridotta `e 20 13 m, mentre la distanza tra i due assi passanti per i centri di massa di ABCD ed EF GH e diretti lungo e y `e ℓ per cui

I G, e y = 16

3 mℓ 2 + 5

24 mℓ 2 + 20

13 mℓ 2 = 2209 312 mℓ 2 .

Infine, per il calcolo del momento di inerzia lungo BH osserviamo che quest’asse passa per il centro di massa di EF GH per cui il contributo del quadrato `e 24 5 mℓ 2 . La distanza di BH del centro di massa O del rettangolo `e ℓ/ √

2 per cui il contributo di ABCD al momento di inerzia `e I BH = I O, n + 2mℓ 2

dove con I O, n indichiamo il momento centrale di inerzia del rettangolo lungo la direzione n di BH. La matrice centrale di inerzia di ABCD nella base associata ad {e x , e y , e z } `e

II O = 4mℓ 2 3

1 0 0 0 4 0 0 0 5

(3)

3 e siccome

n =

√ 2 2

 −1 1

 , dalla definizione di momento di inerzia, I O, n = n · II O n abbiamo

I O, n = 10 3 mℓ 2 .

4. In un piano verticale, due punti materiali P e Q, di masse m e 2m sono vincolati, rispettivamente, a muoversi lungo le parabole x = −y 2 /ℓ e x = 2y 2 /ℓ. I punti si attraggono con una forza elastica ideale di costante k = mg . Dette y e η le ordinate di P e Q, determinare l’energia cinetica e quella potenziale del sistema. Supponendo che all’istante t = 0 i punti siano in quiete con y(0) = η(0) = ℓ, determinare ¨ y(0) e

¨ η(0).

b b

O P

Q

e x e y

g

Possiamo scrivere i vettori posizione dei punti materiali come P − O = − y 2

ℓ e x + ye y Q − O = 2η 2

ℓ e x + ηe y

da cui, derivando rispetto al tempo, si ottengono le loro velocit`a v P = ˙y  2y

ℓ e x + e y



v Q = ˙η  4η

ℓ e x + e y



per cui l’energia cinetica `e data da T = m

2 v P 2 + mv 2 Q = m 2 ˙y 2

 1 + 4y 2

2

 + m ˙η 2



1 + 16η 22



.

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4

All’energia potenziale V contribuisco la forza peso di entrambi i punti e la forza elastica:

V = mgy + 2mgη + mg

2ℓ |P − Q| 2 = mgy + 2mgη + mg 2ℓ



(y − η) 2 + 1

22 + y 2  2

 . Introdotta la lagrangiana L = T − V , per scrivere le equazioni di Lagrange dobbiamo calcolare

∂L

∂ ˙y = m  4y 22 + 1



˙y, ∂L

∂ ˙η = 2m  16η 22 + 1



˙η,

∂L

∂y = 4m

2 y ˙y 2 − mg − mg 2ℓ



2(y − η) + 4

2 (2η 2 + y 2 )y



e ∂L

∂η = 32m

2 η ˙η 2 − 2mg − mg 2ℓ



−2(y − η) + 8

2 (2η 2 + y 2

 . Le equazioni di Lagrange sonon allora

m¨ y  4y 22 + 1

 + 8m

2 y ˙y 2 = ∂L

∂y e

2m¨ η  16η 22 + 1

 + 64m

2 η ˙η 2 = ∂L

∂η

e, posto t = 0 e considerate le condizioni iniziali proposte, in cui ˙y(0) = ˙η(0) = 0, abbiamo

5m¨ y(0) = −7mg

34m¨ η(0) = −14mg

da cui ricaviamo che ¨ y(0) = − 7 5 g e ¨ η(0) = − 17 7 g.

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