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(4)(5)Prefazione III 1 Introduzione 1 2 La protesi valvolare me ani a: ruolo e aratteristi he 5 2.1 Breve introduzione allasiologia ardiovas olare

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(1)

CorsodiLaureaSpe ialisti ainBioingegneria

tesi dilaurea

Analisi sperimentale della risposta

uidodinami a di valvole ardia he

me ani he in posizione aorti a

Relatore: Prof.ssa Fran es aMaria Susin

Correlatori: Prof. Giorgio Querzoli

Ing. Stefania Fortini

Controrelatore: Prof. AndreaBagno

Laureando: Ri ardo Toninato

AnnoA ademi o2011-2012

(2)
(3)

Questolavoroetuttoquello henederiveràsonodedi atiaimieigenitori,per hè

mihannodatoil oraggiodiosare,laforzapersuperaregliosta olielafermezza

nelle idee, heho sempreammirato inloro.

L'autore.

(4)
(5)

Prefazione III

1 Introduzione 1

2 La protesi valvolare me ani a: ruolo e aratteristi he 5

2.1 Breve introduzione allasiologia ardiovas olare. . . . . . . . . . 5

2.2 Lavalvolaaorti a nativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

2.2.1 Le prin ipalipatologie delle valvole ardia he . . . . . . . 10

2.2.2 Fluidodinami a della stenosivalvolare . . . . . . . . . . . 10

2.2.3 Fluidodinami a dell'insu ienza valvolare . . . . . . . . . 13

2.2.4 Le metodologie hirurgi he disostituzionevalvolare . . . . 16

2.3 Laprotesi valvolare me ani a inposizioneaorti a . . . . . . . . 17

2.3.1 Il futurodella protesi a valvolare . . . . . . . . . . . . . . 21

2.4 Funzionalità emodinami a diprotesivalvolari . . . . . . . . . . . 24

2.4.1 L'importanza dell'appro ioglobale. . . . . . . . . . . . . 25

2.4.2 L'importanza dell'indagine lo ale . . . . . . . . . . . . . . 26

2.5 L'appro io lini o nella stimadella patologia . . . . . . . . . . . 28

2.5.1 Iparametri lini i a onfronto . . . . . . . . . . . . . . . . 29

2.5.2 Le arenze oggettive e leintegrazioni possibili . . . . . . . 30

3 Le normative: l'importanza ed il ruolo nella ommer ializzazione 31 3.1 Ladiversi azione alivello geogra o e di ontenuti. . . . . . . . 32

3.2 Lanormativa Europea UNI EN ISO5840 . . . . . . . . . . . . . 33

3.3 Le linee guidaACC-AHAed FDA . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

3.4 Idispositivipulse dupli ator ommer iali . . . . . . . . . . . . . . 44

3.4.1 S heeld pulsedupli ator . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45

3.4.2 Yoganathanpulse dupli ator . . . . . . . . . . . . . . . . 48

3.4.3 ViVitro pulsedupli ator . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

3.4.4 Dynate pulse dupli ator . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

3.4.5 BDC-Labspulse dupli ator . . . . . . . . . . . . . . . . . 51

(6)

4 L'apparato sperimentale: des rizione e funzionamento 55

4.1 Introduzione alPulseDupli ator DICEA . . . . . . . . . . . . . . 55

4.2 Il dispositivoneldettaglio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57

4.2.1 Le parti hardware . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

4.2.2 Gli strumentisoftware . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81

5 La ongurazione dell'apparato sperimentale 95 5.1 Linee guidanello svolgimento delle prove . . . . . . . . . . . . . . 96

5.1.1 Preparazione delpulse dupli ator nelle singoleprove . . . 97

5.2 Condizioni dilavoroinsimilitudine . . . . . . . . . . . . . . . . . 101

5.3 Esposizione delle prove edei risultati . . . . . . . . . . . . . . . . 104

6 Le prove ed i risultati onseguiti 107 6.1 La dinami a valvolare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107

6.1.1 Analisi gra aqualitativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110

6.1.2 Il risultatoe leosservazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . 118

6.2 I parametri globalidelusso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123

6.2.1 Le prove eettuate: la ro e sperimentale . . . . . . . . . 124

6.2.2 Le prove in ondizioni parti olari . . . . . . . . . . . . . . 145

6.2.3 I risultatied i ommenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150

6.3 Il ampo dimoto lo ale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151

6.3.1 Le prove eettuate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155

6.3.2 I risultatied i ommenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172

7 Con lusioni, revisioni e sviluppi futuri 177

A Software: listati dei programmi MatLab realizzati 181

Bibliograa 202

Elen o delle gure 205

(7)

Introduzione

Questo lavoro di tesi si pone l'obiettivo di analizzare la risposta uidodinami-

a divalvole ardia he me ani he, poste in posizione aorti a, on l'utilizzo di

un dispositivo per lamisura del tipo pulse dupli ator. Tale studio oinvolge lo

studio della dinami a di apertura e hiusura valvolare, la misura diretta delle

omponenti pressorieventri olare ed aorti a, non hèl'analisilo aledei ampidi

velo ità a valle della valvola on te ni a PIV.

L'apparato sperimentale è stato ostruito per la quasi totalità inself mode al-

l'interno dellaboratorio diIdrauli a dell'Università laSapienza diRomaed è il

risultatodiannidiperfezionamento;èstatomodi atonel orsodelprogettoper

poteressere onforme alle spe i he esigenze,se ondo quanto verràdes ritto.

La forza dell'appro io sperimentale ondotto in tal modo è proprio quella di

poter ustomizzare se ondo le singole esigenze e modi are in orso d'opera

la ma hina, a se onda degli aspetti he si vogliono indagare; intervenendo at-

traversomodi helo aliqualoranonvenganosoddisfatteleaspettative. Il uore

dell'apparato è rimasto omunque il medesimo nel orso dello svolgimento del

progetto. La gestione esterna delle omponenti me ani he avviene attraverso

softwareLabView edeseguibili MatLab, he permettonodi ontrollare lesingole

parti ed eseguirematerialmenteleprove.

Le indagini sperimentali, le prove, risultano essere il vero nu leo del lavoro, in-

torno ad esse ed in funzione delle stesse si sono arti olate le fasi del progetto,

se ondoun'idea distepimprovement. Nonsaràpossibileinquestepagineripro-

durre fedelmentela dinami atemporale he ha vistola ri er adella ondizione

miglioreallo svolgimento delle misure; verrannoenfatizzate solo quelleparti del

lavoro he hanno eettivamente dato un forte ontributo alla buona rius ita

del progetto. Sembra però doveroso ri ordare ome questa sia solo una pi ola

parte,il ulmine,diunlaboriosoelungolavoro diavvi inamentoalla ondizione

(o ongurazione) piùvi inaal aso siologi o.

L'anima dell'appro io sperimentale può sembrare dunque dispersiva, a volte

nonrigorosa, manon èveroinassoluto,erisulterà hiarodurantelalettura.

(8)

ome tale appro io permetta di osservare in modo diretto la vera natura dei

fenomenie,selettonelmodogiusto,fornis agiàdaglispuntiperlamodi a.

La tesi è stata divisa in sette parti prin ipali in modo da aiutare il lettore a

destreggiarsi nella trattazione degli argomenti senza perdere il lo he lega tale

progetto. Nel apitoloduevienebrevementeintrodottalafunzionedella protesi

valvolare inmodogenerale, fo alizzandol'attenzione al aso divalvola ardia a

me ani a postainposizioneaorti a. Viene inoltreespressoilmotivoel'impor-

tanza di valutarne le aratteristi he e la funzionalità emodinami a sia a livello

globale he lo ale, ponendo parti olare attenzione a quali parametri valutare,

on uno sguardo omparativo all'appro io lini o intalsenso.

Nellaterza sezionevieneesposta laparteteori arelativa adun'analisidelle più

re enti normative esistenti he regolamentano la reazione e la messa in om-

mer io di protesi valvolari. Si andrà ad osservare in parti olare la UNI EN

ISO 5840, integrandola on le indi azioni rilas iate dall'FDA e le proposte for- nite dall'ACC-AHA.Lo s opo del apitoloèquello dianalizzare neldettaglio le

metodologiediprova hevengonoproposte,iparametriutilizzatiperdes iverela

funzionalità emodinami a,edirelativivaloriassunti omespe i heminimeper

larealizzazionedelle protesistesse. Inultimo,fornireunavalutazioneariguardo

delle normative ed un'ipotesi diintegrazione, inun'otti a dimiglioramento.

Il quarto apitolo è in entrato sull'apparato sperimentale. Ne vengonodes ritti

i omponenti e le parti prin ipali, sia hardware he software, on uno sguardo

an heallarealizzazioneprati a heha oinvoltolediversesezioni. Questosiaper

rendereparte ipeillettoreedintrodurloalfunzionamento,maan he perfornire

un'utile base per uno sviluppo ulteriore. Nel proseguo del apitolo verrà illus-

trata lateoriariguardo all'analisiedaltrattamento deidatinelpost-pro essing;

tale parentesi vuole essere un'introduzione teori a riguardo alle metodologie di

analisi software, e fornire le basi per poter svolgere le prove di misura e om-

prendere irisultati heverranno proposti nell'apposita sezione.

Adintroduzionedelquinto apitolosiprenderàinesamela ongurazionemigliore

perottenerelemisure, on lospe i o obiettivo difornire una lineaguida per

poterle svolgere in modo ripetibile e on su iente a uratezza. Verranno il-

lustrate approfonditamente le metodologie di prova, le ondizioni nelle quali si

è operato, il funzionamento dell'apparato in relazione al risultato da ottenere,

l'azionamento ed il ontrollo operati via software. In parti olare si vuole porre

all'attenzionetali aratteristi henell'otti adiproveriguardantii ampipressori,

diusso,non hèl'analisidellamatri edeivettoridivelo itàottenuta graziealla

elaborazionedidatied immaginida uno studio PIV on parti elle tra ianti.

La sestasezionetrattainteramentedelle proveeettuateedeirisultatiottenuti,

si dierenzia in tre parti prin ipali: la prima riguardante l'analisi qualitativa

della dinami a di apertura e hiusura valvolare, lase onda è inve e fo alizzata

sullostudiodeiparametriglobalidelusso,edunaterza heanalizzail ampodi

moto a livello lo ale,a valle della valvola. Tali prove sonoanzitutto presentate

(9)

bili. Vengonosu essivamente analizzatineldettaglio irisultati, per ias unodei

tre appro i, perpoter dare delle valutazioni nali e omplete sull'operato. In

parti olare si porranno all'attenzione, in su essione, l'indagine del movimen-

to valvolare in funzione della urva di portata e dell'orientamento valvolare, si

porranno a onfronto le grandezze signi ative nei ampi pressori on irelativi

parametri minimi ri hiesti dalla normativa ISO 5840, mentre l'indagine lo ale

sifo alizzerà nell'osservarei ampidivelo itànell'intornodeilembivalvolari,la

vorti ità eglisforziditaglio, quantitàdiprimario interesseperla omprensione

delmotoedella potenzialitàemoliti adelsostitutovalvolare. Il apitolosette si

poneildupli eobiettivoditirareleladiquantodetto,fornendoallettoreuno

sguardoriassuntivodel lavorosvolto edesprimendo inmodo sinteti oirisultati

ottenuti. Non hè presentare pregi e difetti ris ontrati nell'apparato sperimen-

taleed,inotti adimiglioramento, fornireal uni spuntiutilioviealternative di

indagine.

(10)
(11)

La protesi valvolare me ani a:

ruolo e aratteristi he

2.1 Breve introduzione alla siologia ardiovas olare

Il sistema ir olatorio può,inprima approssimazione,essere pensato ome l'a -

oppiamento di due ir uiti idrauli i in serie tra loro. Il primo, riguardante

la parte sistemi a, portail sangue ossigenato dal uore sinistro nell'organismo,

attraverso le arterie, ma an he il sangue da ossigenare dall'organismo al uore

destrotramitelevene. Edilse ondo,dettodella ir olazionepolmonare,ilquale

trasporta il sangue da ossigenare dal uore destro ai polmoni, tramite l'arteria

polmonaree lesuediramazioni, edil sangueossigenato asuavoltadaipolmoni

al uoresinistro, tramitelevenepolmonari. Elemento fondamentale dis ambio

traidueèil uore, doppiapompapulsatile hefornis e ostantementel'energia

ne essariaalla orrettaossigenazione ditutti itessuti dell'organismo.

Il uore omprendequattro amere, lesuperiorisonogli atri ele inferiori iven-

tri oli. La separazionefra leparti ègarantita dalle valvole, an h'esseinnumero

pariaquattro. Inf ig.2.1[1 ℄sipossonoosservareladisposizioneelaformadelle suddettevalvole. La ontrazioneedilatazione delmus olo ardia o,adoperadei

sar omeridi ui è omposto, sonopro essi dinaturaelettri a omplessima he

hannoil fondamentale ompitodirius ire agarantire una orrettae sistemati a

ontrazionedel uore inogni ir ostanza.

I parametri più importanti a livello siologi o per quanto riguarda la sistole,

periodo del i lonel quale il sangueviene espulsodal ventri olo sinistroad ali-

mentaretutti gliorgani,sonotre. Ilprimo èlagittata ardia a,ostroke volume

(SV), ed indi a il volume di sangue pompato nel singolo i lo. Normalmente

si ha un valore di 64 − 75 ml/batt in ondizioni di riposo sino a raggiungere i

100 − 110 ml/batt in ondizioni diforte stress si o [2 ℄. Direttamente legato a questovièl'indi ediportata ardia a( ardia output), hesiesprimeinl/min.

Si ottiene moltipli ando lo stroke volume per in numero di battiti, heart rate,

(12)

A titolo di esempio si onsideri un soggetto a riposo on HR di 75 batt/min

ed uno SV di 64 ml/batt;si ottiene subito lasua portata al minuto, pari a 4.8 l/min. Con questo sempli e al olo si vuole solamente porre l'attenzione e far riettere sindaorasullavorosvoltodal uorenel orsodellavitadiunsoggetto,

e del ari o i li o a uiè sottoposto ostantemente, senza al unapausa.

Figura 2.1. Visione del uore dal piano frontale e di una sezione se ondo il piano

orizzontale.

Dopoquestabrevedigressione, heavevailsempli es opodifornireunapanoram-

i a moltorapida sul funzionamento del uore [2℄, osserviamo on più dettaglio

lafase del i lo ardia o he piùinteressaquesto studio: lasistole.

Questa si individua grossomodo nel periodo dieiezione del sangue nel ir uito

sistemi o attraverso lavalvolaaorti a, heseguead unabrevissimafasein uiil

uore èa amera hiusae dove siveri a una ontrazioneda partedelventri o-

lo. Ilmedesimosangueerastatoa umulatonelventri olonellafasedidiastole.

L'azioneme ani a hesiosservainsistoleè aratterizzata daunaduratamolto

ridotta rispetto all'intero i lo, di ir a un terzo del totale, ma altempo stesso

da un'estremaforza eser itatadalle pareti del ventri olo sul uidoe dalsangue

sulle paretidell'aortanel momento in ui siaprelavalvolaaorti a, ed ilsangue

può deuire nel ir uito arterioso. Valori tipi isonodi0.8 s peril i lototale e

di0.3 s perlafasedisistole.

Inunafrazione dise ondo( ir a0.4 s)sisu edonounnumero elevatodieventi

(13)

genzail ventri olo sinistro. Su essivamente siha la ontrazione isovolumetri a

del uore, he porta la pressione interna alla amera a superare lapressione in

aorta (sifa qui riferimento al uore sinistro). Quandoquesta èsu ientemente

elevata,inmododagarantirealsanguediraggiungerepoi onl'ondadipressione

tutte leparti anatomi he, si aprelavalvolaaorti a, permettendo il deusso del

sangue. Inne, al termine dell'eiezione, il usso stesso permette la ri hiusura

della valvola inmododa evitare unreussonon siologi oinventri olo.

Laf ig.2.2 aiutaa omprendere ilfenomeno del i lo ardia onella suatotalità.

Inparti olareosservando omealvariare delle ondizionidiapertura e hiusura

dellevalvole(lefasidel i lo)siassista aimportanti ambiamenti nellepressioni

enelvolumeventri olare. Nelsu essivoparagrafosi ontinua aparlaredi uore

sinistro, ma si pone l'a ento al ruolo della valvola aorti a. Nello spe i o al

suofunzionamento, alla uidodinami a he la ontraddistingue ed alla suasos-

tituzione in asodigravi patologie.

Figura 2.2. Il i lo ardia o: le suefasinel tempoe l'andamento dellepressioniedel

volumenel ventri olosinistro.

(14)

2.2 La valvola aorti a nativa

La valvola aorti avienean he identi ata ome tri uspide semilunaredove tale

denominazione è direttamente ollegata alla sua siologia. Si presenta infatti

ostituita da tre lembi di tessuto onnettivo po o vas olarizzato, on aggiunta

di proteinein misura variabile, i qualihanno una forma he ri orda una mezza

luna. Le uspidi sono onnessead un anello broso, detto anello valvolare, he

separa l'aorta dalventri olo ed interpone la amera ventri olareai seni di Val-

salva. Inf ig.2.3[2 ℄ èpossibileosservarnel'anatomia; inprima approssimazione possonoesseredes ritti omedeirigonamentidellaradi eaorti a,unoperogni

lembo valvolare. Inoltre si nota he la lunghezza delle uspidi è maggiore del

raggio dell'anellobroso, si hèilembistessisisovrappongonoavalvola hiusa,

mentrea valvolaaperta siestendono sinoalle estremità superiorideiseni.

Il omportamentodinami odellavalvolaèunfenomeno omplessodaanalizzare

nella suatotalità, sia perla di oltà diosservazione direttadel movimento sia

perla omplessariprodu ibilità delsito. Ma questonon haimpedito losvilup-

parsi, sin dagli anni sessanta, dinumerosi esperimenti ed indagini, tutti aventi

los opodianalizzaree omprenderele aratteristi he dinami he dellavalvolae

del motodelsangueeuente dalventri olo[3 ℄. Il gettoinus itadalventri olo,

heattraversalavalvolaedarrivainaorta,puòinprimaapprossimazioneessere

tradottoinunos hemaidrauli oin uiuna orrentepassadaunprimo ondotto

ad un se ondo, on diametro dierente, attraverso un orizio he nel orso di

ogni i lo ardia osimodi a informae dimensione. Ri ordando he learterie

presentano un arattere elasti o, he il sangue è un uido vis oso on reologia

omplessa, e hesi ha unmoto pulsatile,si intuis e ome l'analisi delproblema

on un appro ioteori o ovverosperimentale sia tutt'altro he banale.

Figura 2.3. Parti olare anatomi o della radi e aorti a, in ui vengono posti

(15)

Gli esperimenti in vivo hanno mostrato he l'apertura della valvola non è im-

mediata, mapresenta una fortedipendenza daltempoe quindidall'istantedel-

l'eiezione he si onsidera. In letteratura [4℄ la dinami a è des ritta permezzo

dell'evoluzioneneltempodeltermineee tive ori e area, he indi aquella he

in idrauli a è hiamata sezione di vena ontratta, ioè la sezione euente dal

getto he presenta area minima. Il legame tra il valore istantaneo di EOA ed

il valore istantaneo dell'area geometri a dell'orizio (Geometri Ori e Area,

GOA)è tale he,almeno intermini qualitativi, sipuòesaminare ladinami a di

EOA piuttosto di quella di GOA. Osservando un tipi o andamento dell'EOA

(Ee tiveOri e Area)siologi osinota omead iniziosistoleilembivalvolari

siaprano on una velo ità elevatamanon istantaneamente, seguendo pendenze

diverse sinoa raggiungere un valore dipi o he individua l'istante dimassima

apertura; in questafase si nota il attering, fenomeno di os illazione dei lembi

valvolarisottoposti allaforte pressionedieiezionedelsangue heli ostringead

aprirsi. La ompleta apertura si ha perun tempo ragguardevole, se onsidera-

to l'adimensionale t/T per ir a 0.6 − 0.7 t/T, mentrela hiusura della valvola

presenta un gradiente molto forte, in questa fase i vorti i reatisi nei seni di

Valsalva,edunreussosiologi odell'ordinedel2œdellostrokevolume,aiutano

i lembi valvolari a ompletare la dinami a di orretta hiusura. I fenomeni de-

s ritti sono ben intuibili in f ig.2.4 dove viene illustrata a sinistra la dinami a

valvolare da dati in vivo e nella parte destra un' utile ri ostruzione nel aso in

ui si debbano sviluppare modelli matemati i he des rivano il ampo dimoto

nelle vi inanze della valvola. Da notare he in f ig.2.4 è sovraplottato an he l'andamento dell'EOA misuratoinun soggettoaettodastenosi,esi può om-

in iaread intuire ilforteimpatto he può reare unamalattia valvolarealbuon

funzionamento della valvolae,dunque, del uore.

Figura 2.4. Sinistra: andamento temporale dell'EOA misurato in un paziente aet-

to da stenosi della valvola aorti a a onfronto onun aso non patologi oed, a de-

stra,unari ostruzionesempli ata,an oradamisureinvivo,perunpossibilemodello

matemati o.

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