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La cocciniglia nera della vite in primo piano Gerd Innerebner, Christian Roschatt, Centro di Sperimentazione Laimburg

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Academic year: 2022

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a cocciniglia nera della vite (Targio- nia vitis) è un parassita presente soprattutto nell’area mediterranea. È stata descritta in Italia già prima del- la Seconda Guerra Mondiale e anche in Alto Adige è nota da lungo tempo.

La specie, termofila, trova condizioni ottimali per il suo sviluppo soprat- tutto sulle colline che circondano la

La cocciniglia nera della vite in primo piano

Gerd Innerebner, Christian Roschatt, Centro di Sperimentazione Laimburg

Negli anni scorsi, nei vigneti che circondano Bolzano è stata frequentemente rinvenuta la cocciniglia nera della vite. Da oltre 3 anni, presso il Centro di Sperimentazione Laimburg si approfondisce lo studio di questo insetto e di seguito si presentano le informazioni raccolte ed i risultati conseguiti.

conca di Bolzano. Come si intuisce dal nome, il parassita è caratterizzato dalla colorazione da nera a grigiastra dello scudetto. Il diametro degli adulti fissati al ritidoma (parte più esterna della corteccia) è di circa 2 mm. In caso di grave attacco si osserva la pre- senza di un gran numero di scudetti morti sulla corteccia della vite. Gli in-

dividui vitali e attivi si insediano so- prattutto sotto la scorza del legno plu- riennale. Schiudendo uno scudetto si può verificare se una femmina sia fecondata (colore violetto) o meno (colore giallo). Oltre alla vite Targionia vitis può attaccare altre piante ospiti, tra le quali la quercia, il faggio, il plata- no e il corbezzolo.

L

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2/2019

Sintomi

La cocciniglia nera della vite non è un parassita tenuto in particolare con- to, dato che può diventare un serio problema solo in casi eccezionali e in zone ben delimitate. Un grave attac- co, però, può provocare, laddove la vite mostri già uno sviluppo stenta- to, un suo ulteriore rallentamento. In particolare, il rinnovamento annuale del tralcio produttivo diviene difficol- toso, poiché sulla testa di salice non si forma un numero sufficiente di tral- ci. Non è possibile, quindi, effettuare una potatura ottimale e ciò può con- durre ad un ulteriore indebolimento della pianta che sul lungo periodo ne influenza negativamente la resa. Dalla letteratura, inoltre, è noto che il grado di attacco aumenta dopo un inverno mite e diminuisce dopo una stagione invernale più fredda.

Strategie di difesa

Poiché la maggior parte delle cocci-

2016 S. Giustina

2017 Bolzano paese 0

250 500 750 1000 1250 1500 1750 2000 2250 2500

n. neanidi

0 100 200 300 400 500 600 700 800 900

n. neanidi

Grafico 1: cocciniglia nera della vite; migrazione settimanale delle neanidi.

S. Giustina

Bolzano paese

2 0,8 0,7 0,9

0 10 20 30 40 50 60 70

Applaud Plus Juvinal Echo Plus Movento 48 SC Kontrolle

cocciniglie/legno di un tralcio

testimone

6 6,8

0,9

48,2

0 10 20 30 40 50 60 70

Applaud Plus Juvinal Echo Plus Movento 48 SC Kontrolle

cocciniglie/legno di un tralcio

testimone GE=87% GE=86% GE=98%

Grafico 2: risultati della prova 2016 – individui vitali di cocciniglia nera della vite in 10 cm di legno di un tralcio (±SD). GE = grado d’efficacia.

niglie si fissa sul ritidoma del legno pluriennale, è difficile praticare una difesa diretta. Molto efficace – ma anche molto impegnativo è lo sfrega- mento del ceppo con una spazzola di metallo o con un utensile simile: in questo modo si elimina la corteccia e le cocciniglie fissate sotto la sua su- perficie, riducendo così la popolazio- ne presente sul ceppo. Prove condot- te mostrano che un trattamento alla ripresa vegetativa con olio minerale a base di zolfo è attivo anche contro la cocciniglia nera della vite. In caso di forte attacco bisogna però tener presente che la maggior parte delle cocciniglie fissate sotto il ritidoma non viene raggiunta dalla miscela. Inoltre lo scudetto protegge molto efficace- mente l’insetto. Il metodo di difesa che offre i migliori risultati sarebbe rappresentato da un intervento inset- ticida mirato nella fase di migrazione più intensa delle neanidi, quando la- sciano lo scudetto materno. Questo periodo ha però una durata di più settimane. Per conseguire il più eleva-

to grado di efficacia di un trattamento è necessario definire con precisione il picco di questa migrazione. A tale scopo è possibile ricorrere all’applica- zione di un nastro biadesivo.

Osservare le neanidi

Tutti i viticoltori interessati hanno la possibilità di individuare in modo relativamente semplice quale sia il momento migliore per intervenire chimicamente contro la cocciniglia nera della vite. Su 3 ceppi colpiti si applica un nastro biadesivo largo circa 5 cm che si reperisce facilmente in commercio: il ceppo o il tralcio ven- gono scortecciati e nella zona viene incollato il nastro biadesivo, facendo attenzione a che i suoi bordi aderi- scano completamente al legno per evitare che le cocciniglie possano semplicemente passarvi sotto. Dato che il numero delle femmine adulte fecondate può variare notevolmente è necessario seguire lo stesso proce- dimento su almeno 3 ceppi perché

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1 0,5 0,3

10,6

0 5 10 15 20 25 30

Applaud Plus Juvinal Echo Plus Movento 48 SC Kontrolle

cocciniglie/legno di un tralcio

testimone

GE=90% GE=95% GE=97%

0,6 1,1 0,5

6,2

0 5 10 15 20 25 30

Applaud Plus Juvinal Echo Plus Movento 48 SC Kontrolle

cocciniglie/legno di un tralcio

testimone

GE=90% GE=82% GE=92%

S. Giustina

Bolzano paese

Grafico 3:

risultati della prova 2017 – individui vitali di cocciniglia nera della vite in 10 cm di legno di un tralcio (±SD).

GE = grado d’ef- ficacia.

uno di essi e vi rimangano incollate.

Normalmente si inizia ad applicare il nastro a fine aprile e lo si sostituisce ogni settimana per rinnovare conti- nuamente la caratteristica adesività.

Quando si avvia la migrazione – e la data cambia in funzione della zona e dell’andamento meteorologico, si os- serva la presenza delle neanidi sotto forma di piccoli punti color violetto soprattutto sui bordi del nastro biade- sivo. Il momento ottimale per interve- nire coincide con la fase in cui tra una settimana e la successiva il numero di neanidi “catturate” dal nastro biadesi- vo aumenta fortemente. L’andamento meteorologico favorisce la fuoriuscita delle neanidi, la cui entità, dunque, può variare notevolmente da anno ad anno.

Nel 2016 e nel 2017, in due vigneti nei pressi di Bolzano i collaboratori del Centro di Sperimentazione Laim- burg hanno proceduto a determinare il momento del picco della migrazio- ne attraverso l’applicazione del na- stro biadesivo. Quest’ultimo è stato sostituito ogni settimana e le neanidi

“catturate” sono state conteggiate. Le curve riportate nel grafico 1 a pag. 33 indicano, in ogni momento, la som- ma delle neanidi incollate su 3 (Santa Giustina) e 6 (Bolzano paese) nastri biadesivi. Nel vigneto di Santa Giu- stina il maggior numero di neanidi è stato conteggiato il 1° giugno 2016, mentre nell’impianto di Bolzano pae- se ciò è avvenuto il 18 maggio 2017.

Il numero di neanidi ha mostrato forti oscillazioni da ceppo a ceppo.

Confronto prodotti 2016/2017

In questa serie di prove sono state messe a confronto 3 sostanze attive, elencate in tabella. Nel frattempo, lo stato della registrazione è cambiato:

Applaud Plus (buprofezina), dal 20 giugno 2018 non è più ammesso;

la sostanza attiva pyriproxyfen (es.

Juvinal Echo Plus, Promex, ecc.) può essere distribuita solo in pre-fioritura, mentre il principio attivo spirotetramat

Femmina fecondata (sopra, color violetto con neanide) e femmina non fecondata (sotto, color giallo) al microscopio.

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2/2019

(Movento) può essere impiegato solo in post-fioritura. Sia nel 2016 che nel 2017 le prove sono state condotte in due zone fortemente infestate dalla cocciniglia nera della vite:

• Santa Giustina: vitigno Pinot grigio, allevamento a spalliera, debole vigo- ria, collina.

• Bolzano paese: vitigno Lagrein, al- levamento a spalliera (prova 2016) e a pergola (prova 2017), forte vigoria, pianura.

I vigneti sono stati suddivisi in più par- celle, con superficie da circa 200 m2 (Santa Giustina, 1 ripetizione/tesi) a 800 m2 (Bolzano paese, 2 ripetizioni ognuna).

Il momento ottimale per trattare è stato individuato mediante applicazio- ne del nastro biadesivo. Il trattamento con i diversi prodotti è stato eseguito con mezzi aziendali al massimo do- saggio ammesso (volume d’acqua:

500 - 1.000 l/ha). Si è posto atten- zione a liberare la testa di salice dalle

form. comm. ditta s.a. dose/ha periodo di utilizzo

Applaud Plus Sipcam buprofezin 1.500 g registrazione scaduta il

20/06/2018

Juvinal Echo Plus Sumitomo pyriproxyfen 600 ml pre-fioritura

Movento 48 SC Bayer spirotetramat 1.500 ml post-fioritura

Tabella: prodotti testati nel 2016 e nel 2017.

Con l’ausilio di un nastro biadesivo applicato al legno dei ceppi è possibile seguire l’andamento della migrazione delle neanidi in primavera (da fine aprile a inizio giugno) ad occhio nudo.

foglie per favorirne l’ottima bagnatura con la miscela. Il rilievo è stato ef- fettuato in dicembre prima della po- tatura: da ciascuna delle 20 viti che compongono le parcelle sono stati prelevati pezzi di tralcio lunghi 10 cm (legno di 2 anni) compresi tra la 3a e la 4a gemma. In laboratorio è stato poi conteggiato il numero di neanidi vive presenti su ognuno dei pezzi di tralcio. A tal fine è stato necessario asportare delicatamente anche la cor- teccia.

Risultati 2016

Nel 2016 i trattamenti sono stati ese- guiti il 21 maggio (Santa Giustina) e il 27 maggio (Bolzano paese). Il grafico a pag. 33 riporta i risultati ottenuti.

Nell’impianto di Pinot grigio di Santa Giustina il grado di attacco non è risul- tato rilevante, mentre nel vigneto di Lagrein di Bolzano paese la pressione di attacco era molto elevata e nel te-

stimone sono stati rinvenuti in media 48 neanidi/pezzo di tralcio. In tutte le tesi trattate il numero di neanidi era nettamente inferiore (1 - 7). Con tutti i prodotti, dunque, è stato rag- giunto un grado di efficacia superiore all’85%, con i risultati migliori ottenuti con Movento 48 SC.

Un altro rilievo ha evidenziato che l’efficacia dei trattamenti effettuati nel 2016 si è mantenuta anche nel di- cembre dell’anno seguente. Ciò signi- fica che nell’anno successivo a quello in cui si è intervenuti con un tratta- mento insetticida mirato il numero di cocciniglie continua a regredire.

Una popolazione fortemente ridotta in un’unica soluzione non si riprende quindi tanto rapidamente – e questa può essere allora definita una misura di risanamento. La pressione di attac- co, inoltre, può essere ridotta anche dal decorso freddo della stagione in- vernale.

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Ciclo biologico della cocciniglia nera della vite

Alle nostre latitudini la cocciniglia nera della vite compie una sola generazio- ne all’anno. In primavera sgusciano, dalle femmine svernanti e fecondate, le neanidi, giovani esemplari mobili. Esse cercano, nelle vicinanze del luogo dove è fissata la genitrice, un posto dove fissarsi al ritidoma, oppure migra- no verso i giovani tralci e iniziano a nutrirsi della linfa della vite. Dopo questa breve fase mobile, le neanidi diventano stanziali, formano il caratteristico scudetto nero e possono essere fecondate dai maschi. In questo stadio di sviluppo svernano, finché in maggio-giugno dell’anno seguente sgusceran- no le neanidi della generazione successiva per riprendere il ciclo.

delle ascelle fogliari delle foglie basali, le giovani cocciniglie migrate (punti color crema).

Risultati 2017

Nel 2017 gli interventi sono stati ef- fettuati il 26 maggio (Santa Giustina) ed il 22 maggio (Bolzano paese). La prova si è svolta nello stesso vigneto dell’anno precedente a Santa Giusti- na ed in un altro impianto di Lagrein a pergola a Bolzano paese. I risultati conseguiti sono riportati nel grafico 3 a pag. 34. In entrambe le località, nelle parcelle testimone è stato ri- scontrato un attacco di media entità.

Sia a Santa Giustina che a Bolzano paese i risultati di tutti tre i prodotti testati contro la cocciniglia nera della

vite sono stati molto soddisfacenti: il grado di azione era nettamente supe- riore all’80%. Secondo i dati della let- teratura, l’aggiunta di un olio estivo al prodotto insetticida contribuisce ben poco ad incrementare l’efficacia di quest’ultimo contro la cocciniglia nera della vite.

Conclusioni

La cocciniglia nera della vite si pre- senta in quantità rilevante solo in zone vitate ben delimitate. Quando la pressione di attacco in un vigneto che mostra un debole sviluppo già

naturalmente diventa eccessiva può rendersi necessario, a seconda delle condizioni, intervenire chimicamente.

Il momento ottimale di intervento si considera raggiunto quando, in pri- mavera, si verifica il picco massimo di fuoriuscita e di migrazione delle neanidi. Ogni viticoltore è in grado di valutare autonomamente il procedere della migrazione applicando al legno un nastro biadesivo, da controllare e sostituire ogni settimana. La definizio- ne di una finestra corretta per il trat- tamento è decisiva per il buon esito della difesa ed è più importante della scelta dei prodotti.

Attualmente la situazione delle regi- strazioni è difficile e non è possibile prevedere quali fitosanitari rimarranno utilizzabili nel medio e nel lungo pe- riodo.

Ringraziamenti

Gli Autori desiderano ringraziare sen- titamente in particolare Manfred Wolf, Paul Hafner, Ulrich Trockner e Kurt Herbst per la buona e fattiva collabo- razione.

[email protected]

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