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Archivistica generale ii — Portale Docenti - Università  degli studi di Macerata

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Academic year: 2022

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(1)

I software di descrizione e

riordino

(2)

Caratteristiche generali

• strumenti di lavoro concepiti innanzitutto per supportare l’intervento degli archivisti sul

campo.

• costruzione e gestione di contenuti

• individuazione, descrizione e riordino di fondi archivistici secondo logiche vicine al

tradizionale lavoro archivistico

(3)

Alla base dei sistemi archivistici digitali

• I sw di descrizione rappresentano il primo anello della catena tecnologica in ambito archivistico

• La loro diffusione agevola il passaggio verso la creazione di nuovi sistemi di accesso alle fonti archivistiche.

• in prospettiva futura modulo di partenza di un articolato sistema archivistico, in grado di gestire tutte le fasi della descrizione, del riordino, della valorizzazione e della fruizione del materiale

documentario.

(4)

Prodotti

• I software di questa tipologia attualmente più diffusi in Italia,

ognuno con le proprie peculiarità e con le proprie caratteristiche, ma tutti rispondenti ad alcuni principi generali condivisi, sono :

Arianna

• CEIAR (distribuzione per gli archivi ecclesiastici di Arianna)

Gea

Guarini

• Sesamo

• X-Dams

• Archimista

(5)

Prodotti internazionali

• A livello internazionale risulta più complesso

fornire indicazioni puntuali anche se si può citare il caso francese, dove l’amministrazione degli

archivi rende disponibile un elenco dei più importanti software.

• Il numero di software disponibili a livello

internazionale è sicuramente cospicuo e non sarebbe possibile in questa sede darne ragione ma, tornando nel merito dell’open source, si

possono citare almeno due applicativi: Archivists’

toolkit eArchon.

(6)

ATOM ICA

• Un ragionamento a parte, anche per gli interessanti sviluppi che prospetta, va poi fatto su ICA ATOM, il software open source di descrizione archivistica elaborato in seno al Consiglio Internazionale degli Archivi.

• L'iniziativa è sicuramente importante anche se allo stato attuale ATOM non sembra soddisfare i requisiti di un

gestionale completo. Il software, infatti, attualmente disponibile in una versione sperimentale, si configura più come uno strumento (già abbastanza raffinato) di pubblicazione di descrizioni archivistiche che come un applicativo che consenta di riordinare un fondo

archivistico

(7)

Una distinzione

• applicativi concepiti per restituire descrizioni strutturate ereditate da precedenti interventi o elaborate in ambienti diversi (quasi dei CMS archivistici)

• strumenti finalizzati all’attività di riordino e poi alla pubblicazione delle descrizioni in formati e ambienti (anche) non cartacei.

(8)

Strumenti descrittivi

• Nella progettazione e nelle funzionalità, si legge chiaramente la trasposizione dei

concetti e delle tecniche archivistiche

consolidate, con particolare riferimento alle consapevolezze teoriche e applicative che derivano dalla diffusione degli standard e, in particolare, da ISAD e ISAAR.

(9)

Strumenti per la stampa?

• più deboli le funzioni di restituzione delle

strutture e delle descrizioni generate, anche perché alla base della loro prima

progettazione c’è l’esigenza di usare il computer per riordinare gli archivi,

accelerando le operazioni più routinarie ma con il fine di produrre inventari a stampa o, quanto meno, stampabili.

(10)

L’importanza della restituzione

• Non prevedere, accanto ad adeguati

strumenti di descrizione e riordino, ambienti di interrogazione e funzionalità che

consentano un’agevole esportazione delle banche dati verso formati non proprietari,

standardizzati e consultabili on line, costituisce un limite pesantissimo.

(11)

Le ricadute operative

• I sw agevolano e supportano la gestione di una serie di routine, quali quelle del riordino cronologico delle schede, della generazione delle aggregazioni logiche ecc.

(12)

Strumenti “autostandardizzanti”

• Non “macchinette calcolatrici di archivio”

• la rigorosa progettazione archivistica sottesa a questi applicativi garantisce di produrre

descrizioni standardizzate (almeno rispetto alle strutture) anche se l’utente è tutto

sommato digiuno di standard.

(13)

Però “strumenti”

• Per quanto riguarda i contenuti e il linguaggio così come per gli elementi descrittivi da

rilevare, il software deve essere utilizzato

congiuntamente a linee guida di progetto o di ambito territoriale muovendo dagli standard di descrizione e dai principali progetti di

riferimento.

• Per quanto di uso piuttosto semplice, questi strumenti presuppongono competenze

archivistiche specifiche da parte dell’utente

(14)

Funzionalità

• Descrizione

• Riordino

• Produzione strumenti di ricerca

(15)

descrizione

• generazione, descrizione e gestione delle entità che definiscono la struttura del complesso

archivistico (aggregazioni logiche: fondi, serie…) e delle rispettive relazioni;

• generazione, descrizione e gestione dei soggetti produttori e conservatori e di eventuali ulteriori informazioni di contesto;

• generazione, descrizione e gestione (intesa come collocazione dinamica all’interno della struttura e definizione delle relazioni con le aggregazioni

logiche) delle unità archivistiche;

(16)

riordino

• gestione di tutte le operazioni logiche e fisiche necessarie a conferire al fondo nel suo

insieme l'ordine che gli compete

(17)

produzione di strumenti di corredo e accesso

• generazione di strumenti di corredo di diversa natura e formato destinati alla stampa

• generazione di modelli di restituzione digitale (banche dati interrogabili attraverso ambienti proprietari inclusi nel software o esportabili in diversi formati)

(18)

Come funzionano

• Il caso di sesamo

– Generazione del file

– Creazione e gestione della struttura – Inserimento dei contenuti

– Modalità di interrogazione

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