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La ricerca delle fonti ha avuto inizio tra le carte dell'Archivio Storico del Comune di Bosa sito accanto all'attuale Biblioteca Comunale

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Academic year: 2021

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Introduzione ________________________________________________________________________________________________

iv

INTRODUZIONE

Il presente lavoro è un'indagine sul fondo librario nato ad uso dei frati cappuccini nel convento di Bosa. Tale fondo, dopo la soppressione dell'Ordine dovuta all'applicazione delle leggi eversive dell'Asse ecclesiastico nel 1866, confluì nel patrimonio della biblioteca comunale cittadina, all'epoca ancora inserita nell'ambiente scolastico del Regio Ginnasio.

L'intenzione di riportare alla luce i resti di ciò che, intorno agli anni Sessanta dell'Ottocento, doveva essere la Librarìa Cappuccina del Convento bosano risale a cinque anni fa. Una prima analisi limitata alle sole edizioni del XVI e XVII secolo, era già stata condotta da chi scrive, in occasione della tesi di laurea triennale1 discussa presso l'Università degli Studi di Sassari. Questo precedente studio ha mirato alla ricognizione della parte più antica del fondo e all'individuazione di fonti documentarie di base. E' stata tracciata, seppur a grandi linee, la storia del Convento e più in generale dell'insediamento cappuccino in Sardegna, nonché quella della libreria del Regio Ginnasio divenuta più tardi biblioteca comunale di Bosa. La ricerca delle fonti ha avuto inizio tra le carte dell'Archivio Storico del Comune di Bosa sito accanto all'attuale Biblioteca Comunale. Altri istituti che avrebbero potuto tramandare informazioni preziose, si sono rivelati, a quell'analisi, privi di documentazione utile. In particolare l'indagine si è svolta presso il Seminario diocesano di Bosa il cui patrimonio annovera un nutrito gruppo di edizioni antiche; è proseguita nella Biblioteca Universitaria di Sassari la quale ha acquisito numerosi fondi di enti soppressi attivi nel nord Sardegna e si è conclusa all'Archivio di Stato di Nuoro presso il quale sono custoditi solo due elenchi manoscritti provenienti dal Convento bosano ma non inerenti alla raccolta libraria2. Presso l'Archivio Storico del comune di Bosa sono state, invece, identificate ed utilizzate alcune fonti di fondamentale importanza per la ricerca ovvero le deliberazioni della giunta comunale. Attraverso queste, è stato possibile ripercorrere la travagliata vicenda della raccolta libraria del Regio Ginnasio coordinata da un maestro interno ad esso e stipendiato del Comune. Ma fonte ancora più ricca di informazioni utili alla ricerca, è stato senz'altro l'elenco dei libri esistenti nella biblioteca comunale custodito presso l'Archivio Storico del Comune di Bosa. Il documento inventaria alla data del 1893

1 Corso di laurea triennale in Scienze dei Beni Archivistici e Librari. Tesi di laurea A.A. 2004/2005, relatore prof. Edoardo Barbieri, correlatrice prof.ssa Anna Anolfo. La tesi è stata pubblicata nel 2007 dalla casa editrice Documenta con il titolo Libraria Cappuccina.

2 Archivio di Stato di Nuoro. Partizione III, Strutturazione Corporazioni religiose. I due registri sono relativi al periodo 1830-1855 e sono intitolati Libro delle spese ed entrate e Libro delle messe Bosa.

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Introduzione ________________________________________________________________________________________________

v il patrimonio della Biblioteca bosana segnalando per ogni edizione, oltre al titolo e all'autore, l'indicazione di provenienza. Dall'analisi e dal confronto di questo con i volumi al momento presenti in biblioteca, sono state fatte delle ipotesi per le quali alcune edizioni hanno trovato posto nel catalogo. Origine e obiettivo della tesi triennale fu, infatti, dare vita ad un catalogo delle Cinquecentine e Seicentine riconducibili al fondo ormai smembrato dei Cappuccini. La provenienza dei volumi inseriti nel catalogo era, per la maggior parte di essi, provata dalle note di possesso presenti tra le carte; in altri casi, invece, era supposta sulla base della presenza dell'edizione stessa nell'elenco del 1893 con il riferimento di provenienza dalla biblioteca dei cappuccini. Il catalogo è quindi risultato composto di 47 edizioni, per un totale di 69 volumi cronologicamente distribuiti tra il 1581 e il 1698.

In questa nuova occasione di studio, l'analisi è estesa all'intero arco cronologico, con edizioni che vanno dal XVI al XIX secolo, e si è concretizzata nella redazione di un catalogo delle sole edizioni inequivocabilmente appartenute alla librarìa cappuccina. Hanno ritrovato così unità quelle stesse edizioni che, a partire dal 1866, dal silenzio del convento hanno subito trasferimenti, sottrazioni e danni prima di approdare all'attuale e comunque provvisoria sede della biblioteca comunale.

Nuovo obiettivo è, pertanto, non solo catalogare ciò che è rimasto, poco più di un terzo del patrimonio iniziale, ma individuare almeno nei titoli e nelle date, quelle edizioni le quali, anche se non più fisicamente reperibili, sono riconducibili ai Cappuccini sulla base delle fonti esaminate. Il catalogo del precedente lavoro è stato interamente rivisto non solo nella forma delle schede ma anche nelle edizioni di cui si compone. Recentemente, infatti, l'edizione più antica del fondo cappuccino è rientrata in biblioteca dopo il restauro avvenuto presso i laboratori della Regione Sardegna: si tratta dell'Opera di Sant'Atanasio Magno stampata a Basilea dall'Officina Episcopiana del 1564. Sono stati inseriti, inoltre, alcuni volumi la cui complessa identificazione, causata da gravi compromissioni da muffe o da consistenti perdite, in particolare dei frontespizi, ne ha rimandato la trattazione nel presente lavoro. Il nuovo catalogo, rispetto al primo, ha escluso quelle edizioni che non presentano tracce materiali utili a ricondurle al fondo non considerando sufficientemente attendibile la sola presenza della voce relativa nell'inventario del 1893. La Biblioteca Comunale ha acquisito difatti anche il fondo del soppresso convento cittadino dei Carmelitani costituito della medesima tipologia di edizioni. Non è pertanto possibile stabilire con certezza da quale dei due conventi provenga la copia conservata nella biblioteca.

Il catalogo è preceduto da un esame delle singole fonti documentarie disponibili. Esse sono più numerose rispetto a quelle analizzate nel precedente lavoro poiché, data la differente e più ampia finalità della ricerca, maggiore cura è stata affidata alla ricognizione di documentazione

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Introduzione ________________________________________________________________________________________________

vi esterna al fondo librario. Al primo elenco individuato, ossia l'elenco dei libri esistenti nella biblioteca comunale datato settembre 1893, si è affiancato un secondo inventario compilato, dai

diversi bibliotecari, a partire dal 1904 e fino al 1944. Quest'ultimo strumento elenca le diverse edizioni presenti in biblioteca secondo un andamento topografico indicando, a differenza dell'elenco di fine Ottocento, l'anno di stampa. Ciò ha permesso di completare le informazioni presenti nel primo elenco incomplete del dato. Si è risaliti ad un numero di volumi, 1414, di cui era costituito il fondo originariamente acquisito dalla biblioteca civica e alla collocazione cronologica delle edizioni stesse.

Numerose informazioni, seppur celate nelle annotazioni manoscritte, nelle legature e nello stato di conservazione, sono ricavabili dall'analisi dei volumi stessi. L'osservazione di questi elementi è stata di grande interesse per la presente tesi e ha portato a riscoprire rapporti anche importanti che i frati tenevano con il mondo esterno al convento; si noti in tal senso la dedica di Pasquale Tola in segno di amicizia verso uno dei frati3 per citare il caso più interessante.

Accanto al fondo librario si può collocare un piccolo gruppo di manoscritti provenienti, più o meno palesemente, dal convento dei Cappuccini. Anch'essi hanno trovato spazio in questo secondo studio, seppure in modo marginale, come espressione dell'attività intellettuale e didattica che si svolgeva all'interno del convento. I manoscritti, tutti restaurati e privi della legatura originale, sono stati oggetto di un'inventariazione a cura dell'Istituto Centrale per il Catalogo Unico per il Progetto Manus.

Al termine del presente studio si è proceduto alla ricollocazione dei volumi negli scaffali della biblioteca comunale secondo un criterio cronologico e per formato. Le collocazioni indicate nelle schede del catalogo sono il risultato di tale riordinamento. L'intero fondo antico, inoltre, non era sottoposto precedentemente ad alcun sistema di collocazione.

Il presente esame, lungi da essere l'unico possibile e forse ultimo, si potrebbe considerare un punto fermo su cui poter fondare ulteriori studi e progetti di conservazione e valorizzazione.

3 Cfr. la scheda n. 41 del catalogo.

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