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(1)

Separazione solido-liquido per gestire l’azoto

e produrre energia

PROVE SU LIQUAME PER FINI FERTILIZZANTI ED ENERGETICI

Grazie alle tecniche di separazione solido-liquido degli ef- fl uenti zootecnici si possono ottenere una frazione solida che concentra in sé la sostanza organica e una liquida chia- rifi cata con la maggior parte dell’azoto ammoniacale, a pronto effetto concimante.

Il potere metanigeno delle frazioni solide dei liquami bovini è risultato di circa 40 m³ di metano per ogni tonnellata di materiale tal quale (equivalente a oltre 200 m³ di metano per tonnellata di sostanza organica immessa), circa tre volte in meno rispetto al silomais.

Tuttavia può essere interessante ricorrere a queste matrici per la produzione di energia rinnovabile in ragione del nuovo regime di incentivi per gli im- pianti di biogas, anche in sostituzione del silomais.

di C. Fabbri, P. Mantovi, S. Piccinini, F. Verzellesi

T

ra le tecniche di trattamento dei liquami zootecnici e dei di- gestati, quella di separazione solido-liquido è senza dubbio la più diff usa e off re indubbi vantaggi di ordine gestionale e agronomico.

Con la separazione solido-liquido si ottiene una frazione solida o densa e una liquida chiarifi cata. Come avviene per il liquame tal quale o per il digestato entrambe le frazioni devono essere sot- toposte a un periodo di stoccaggio ob- bligatorio nel corso del quale i materiali subiscono processi di stabilizzazione che ne riducono le emissioni odorigene e la carica microbica.

I due materiali possiedono caratteri- stiche distinte:

la frazione solida ha un tenore di so- stanza secca (o solidi totali) relativamen- te elevato (dal 15 sino al 30% circa a se- conda della tecnica utilizzata e del mate- riale in ingresso) e può avere consistenza da pastosa a palabile; concentra in sé la sostanza organica (o solidi volatili) e i nutrienti sotto forma prevalentemente organica, a lento rilascio;

la frazione chiarifi cata è gene- ralmente caratterizzata da tenori di sostanza secca da 1 a 8% circa e concentra in sé i composti solubi- li, tra cui l’azoto in forma ammo- niacale, a più pronto eff etto con- cimante.

Sistemi di separazione

I sistemi di separazione adot- tabili in allevamento o nell’im- pianto di biogas sono vari e per- mettono di ottenere la sola sepa- razione dei solidi grossolani, cioè di quelli con dimensioni maggiori di 0,1 mm (vagli vibranti o rotati- vi, separatori a compressione eli-

I separatori solido-liquido vengono generalmente installati in posizione sopraelevata per poter accumulare la frazione solida prodotta

coidale e a rulli contrapposti), oppure la separazione dei solidi grossolani assieme a quelli fi ni, cioè quelli di dimensioni in- feriori a 0,1 mm (sedimentatori, fl ottato- ri, centrifughe).

Se si guarda alla diff usione dei va- ri sistemi di separazione si può notare la diff usione prevalente di quelli basati sulla compressione elicoidale e sui rul- li contrapposti. Si tratta di macchine di livello medio, sia come prestazioni sia come costi di investimento e di gestio- ne; questo è il motivo principale che ne

ha favorito un’elevata diff usione negli allevamenti zootecnici e negli impian- ti di biogas.

Separatore a compressione eli- coidale. Il liquame viene compresso da una vite senza fi ne entro un fi ltro ci- lindrico, costituito da barre di acciaio:

la frazione liquida passa attraverso le fessure del fi ltro mentre quella solida viene pressata dalla vite contro un re- golatore di portata, da tarare sulla base delle caratteristiche qualitative del ma- teriale in ingresso.

Separatore a rulli con- trapposti. Si ha un sistema meccanico costituito da un va- glio cilindrico rotante e due rulli pressori in gomma. La separazione avviene facendo passare in continuo il liquame attraverso le maglie del cilin- dro rotante.

I due rulli pressori provve- dono a comprimere, con forza regolabile, il liquame in ingres- so e contribuiscono a disidra- tare ulteriormente la frazione solida che non ha attraversato le fessure del vaglio cilindrico.

Quest’ultima viene poi rimos- sa con l’aiuto di una lama fi ssa che sfi ora la superfi cie esterna del cilindro.

(2)

L’effi cienza di separazione

Con il termine «effi cienza di separazio- ne» si intende la quantità di uno specifi - co componente (sostanza secca o solidi totali, sostanza organica o solidi volati- li, azoto totale, azoto ammoniacale, ecc.) segregato all’interno della frazione solida a seguito del processo di separazione.

Il Crpa ha condotto numerose prove di separazione solido-liquido in condizioni operative reali in allevamenti (bovini e suini) e impianti di biogas (operanti su effl uenti zootecnici e colture dedicate), ove sono state applicate le due tecniche più diff use (compressione elicoidale e rulli contrapposti).

Complessivamente sono stati condotti 114 test per la tecnica a compressione eli- coidale e 42 con la tecnica dei rulli con- trapposti. Per ogni test di verifi ca sono stati campionati sia l’effl uente all’ingres- so del dispositivo di trattamento sia le due frazioni prodotte (solido separato e frazione chiarifi cata) e su ognuno di essi sono state condotte diverse analisi chi- miche tra cui: solidi totali, solidi volatili, azoto totale, azoto ammoniacale.

Effi cienza di separazione e tipo di effl uente

Nel caso della compressione elicoidale il tenore di sostanza secca della frazione palabile è risultato mediamente pari al 24,2%, con valori massimi oltre il 30%

(nel caso di liquami suini in particolare);

nelle prove con separatori a rulli contrap- posti il valore medio è pari al 17,4%, con valori massimi del 22-23%. La compres- sione elicoidale consente, per le modalità con cui può essere regolata, di produrre, in genere, una frazione palabile più ricca di sostanza secca.

Le effi cienze di separazione possono diff erire in modo considerevole quan- do le stesse macchine sono applicate a effl uenti con caratteristiche chimico-fi - siche diverse (tabelle 1 e 2).

Peso. L’effi cienza di separazione in pe- so (grafi co 1) varia in modo signifi cativo tra le diverse tipologie di effl uenti, ma la variabile che maggiormente incide è la concentrazione in sostanza secca (solidi totali): si passa da effi cienze dell’ordine di pochi punti percentuali con effl uenti molto diluiti (2-3% di solidi totali) a ef- fi cienze dell’ordine del 30-35% quando derivanti da effl uenti con contenuto in solidi totali molto elevato (10-12%).

In genere il contenuto in solidi totali è basso per i liquami suini, medio per i

TABELLA 1 - Effi cienze di separazione della tecnica a compressione elicoidale

Tipo di matrice Peso

(%) Solidi totali (%)

Solidi volatili (%)

Azoto totale

(%)

Azoto ammonia-

cale (%) Liquame bovino 20,1 (±7) 52,2 (±13,1) 58 (±13,6) 23,1 (±7,5) 15,2 (±6) Digestato bovino e biomasse 9,6 (±4,7) 30,2 (±9,7) 35,8 (±11,3) 12,9 (±4,5) 7,8 (±4) Liquame suino 4,2 (±3,3) 27,7 (±14) 33 (±14,9) 7,1 (±5) 3,2 (±2,6)

Valori medi (tra parentesi la deviazione standard misura la variabilità dei dati utilizzati per il calcolo del valore medio).

La compressione elicoidale applicata a liquami bovini permette di raggiungere effi cienze di separazione per la sostanza secca superiori al 50%.

TABELLA 2 - Effi cienze di separazione della tecnica a rulli contrapposti Tipo di matrice Peso

(%) Solidi totali (%)

Solidi volatili (%)

Azoto totale (%)

Azoto ammonia-

cale (%) Liquame bovino 20,2 (±8,8) 44,7 (±12,6) 49,7 (±12,9) 23 (±9,4) 16,6 (±8) Digestato bovino e biomasse 8,6 (±7) 26,8 (±17,6) 32,1 (±19,7) 13,6 (±7,9) 10,3 (±6,3) Liquame suino 5,2 (±6,5) 19,8 (±16,7) 24,2 (±18,8) 9,7 (±8,3) 5,5 (±6,3)

Valori medi (tra parentesi la deviazione standard misura la variabilità dei dati utilizzati per il calcolo del valore medio).

La separazione a rulli contrapposti applicata a liquami bovini garantisce generalmente effi cienze di separazione per la sostanza secca attorno al 45%.

Per migliorare l’applicabilità di un sistema di separazione/raccolta/delo- calizzazione dei solidi separati, in mo- do da alleggerire la pressione che l’at- tività zootecnica esercita su alcuni ter- ritori, è necessario introdurre qualche innovazione che ne ottimizzi il funzio- namento e ne riduca i costi.

Un’iniziativa importante è già in corso a Pegognaga (Mantova) dove

una cooperativa di acquisto tra alle- vatori bovini da latte (Cooperativa San Lorenzo) si è dotata di un separatore mobile che serve circa 20 aziende so- cie che lo utilizzano a turno.

Se la prestazione del separatore è molto apprezzata dagli allevatori ser- viti, non altrettanto soddisfacente ri- sulta la richiesta del materiale solido separato da parte degli agricoltori non allevatori potenzialmente interessati al suo utilizzo come ammendante.

Uno specifi co progetto di ricerca è in corso, cofi nanziato da Regione Lombar- dia con la Misura 124 del Programma di sviluppo rurale, per la valorizzazione del solido separato dei liquami bovini.

Due le vie che vengono sperimentate:

stabilizzazione (attraverso vermicom- postaggio o compostaggio semplifi cato in platea) e utilizzo fertilizzante della frazione solida su orticole di pregio, co- me il melone tipico mantovano;

valorizzazione agroenergetica delle frazioni solide in impianto di biogas, con prove preliminari di laboratorio seguite da impieghi a scala reale.

APPROFONDIMENTO

L’esperienza della Cooperativa San Lorenzo

Il separatore mobile

della Cooperativa San Lorenzo, basato sulla tecnica a rulli contrapposti, è utilizzato a turno dalle aziende socie. Il prossimo anno parte del solido separato prodotto sarà inviato a un impianto di biogas

SPECIALE EFFLUENTI E DIGESTATO

(3)

Il separatore a rulli contrapposti è una macchina di livello medio, sia come prestazioni sia come costi digestati e più elevato per i liquami bo-

vini tal quali con paglia e/o segatura e questo spiega in primo luogo le diverse effi cienze di separazione in peso.

A parità di contenuto di solidi tota- li l’effi cienza di separazione in peso dei liquami bovini è risultata più elevata grazie alla maggiore dimensione media delle particelle presenti. Non sono sta- te riscontrate diff erenze signifi cative, a parità di contenuto di solidi totali, tra la tecnica a compressione elicoidale e i rulli contrapposti.

I valori medi sono risultati pari a: cir- ca 20% per i liquami bovini, 9-10% per il digestato e 4-5% per i liquami suini.

Solidi totali. L’effi cienza di separazio- ne dei solidi totali (grafi co 2), allo stesso modo, cresce all’aumentare del contenu- to di solidi totali nell’effl uente avviato al trattamento: si passa da valori medi del 10% quando viene trattato un effl uente

4035 30 2520 15 105 0

Efficienza di separazione in peso (%) 0 20 40 60 80 100 120

4035 30 2520 15 105 0

Efficienza di separazione in peso (%) 0 20 40 60 80 100 120

Compressione elicoidale Rulli contrapposti

Liquame bovino con segatura y = 5E-06x2,3878

R² = 0,8262

y = 5E-05x1,8681 R² = 0,6698

Liquame bovino Digestato (liquame bovino e colture dedicate) Liquame suino Solidi totali (g/kg) Solidi totali (g/kg) GRAFICO 1 - Effi cienza di separazione in peso della compressione elicoidale e dei rulli contrapposti

L’effi cienza di separazione in peso è fortemente infl uenzata dalla tipologia di effl uente utilizzata. I risultati migliori si ottengono con il liquame bovino.

al 2% di solidi totali per raggiungere il 60% quando si tratta di matrici al 10- 12% di solidi totali.

Dal confronto tra le tabelle 1 e 2 si evince come la tecnica della compres- sione elicoidale sia risultata mediamen- te più effi ciente della tecnica a rulli con- trapposti.

Azoto totale. L’effi cienza di separazione dell’azoto totale (grafi co 3) segue il trend già descritto per l’effi cienza di separazione dei solidi totali: si passa da valori medi del 3-5% quando viene trattato un effl uente al 2% di solidi totali per raggiungere valori massimi del 30-35% quando si opera su effl uenti al 10-12% di solidi totali.

Non sono state riscontrate diff erenze signifi cative, a parità di contenuto di solidi totali, tra la tecnica a compres- sione elicoidale e i rulli contrapposti.

I valori medi sono risultati pari a: circa 23% per i liquami bovini, 13-14% per il digestato e 7-9% per i liquami suini.

Azoto ammoniacale. L’effi cienza di separazione dell’azoto ammoniacale, in- fi ne, è risultata in linea con quanto de- scritto per l’azoto totale.

Le due tecniche, per quanto diverse, in defi nitiva hanno effi cienze di separa- zione simili nei confronti delle diverse componenti e infl uenzate in primo luo- go dal contenuto di solidi totali e dal ti- po di frazione particellare presente.

Il contenuto di solidi totali può inci- dere notevolmente e pertanto è fonda- mentale, al fi ne di avere buone effi cienze di separazione, cercare di escludere ove possibile le diluizioni dovute all’immis- sione di acque meteoriche, di abbeverata e di lavaggio nei liquami.

Solidi separati e digestione anaerobica

Oltre che l’utilizzo ai fi ni fertilizzanti, le frazioni solide separate degli effl uenti zootecnici potrebbero oggi trovare valida destinazione negli impianti di digestione anaerobica, come substrato per la produ- zione di biogas, a patto che si tenga conto di alcune indicazioni descritte nel seguito.

Rispetto ai liquami zootecnici le loro frazioni solide separate sono più con- venientemente trasportabili, avendo un minore contenuto di acqua. Se si ragio- na in termini energetici meno acqua si- gnifi ca un maggiore contenuto specifi co di sostanza secca e di sostanza organi- ca, quella che può venire sfruttata per la produzione di biogas.

Nelle prove descritte in precedenza la frazione organica nei solidi separati dei liquami bovini ha rappresentato media- mente il 92% della sostanza secca, contro l’82% dei liquami di partenza, con un con- tenuto di azoto sui solidi totali dell’1,7%, contro il 4% dei liquami di partenza.

Anche per questo da parte degli im- pianti di biogas, nel ritiro di effl uenti zoo- tecnici da terzi o comunque da aziende 70

60 50 40 30 20 10 0 Efficienza di separazione dei solidi totali (%)

0 20 40 60 80 100 120

70 60 50 40 30 20 10 0 Efficienza di separazione dei solidi totali (%)

0 20 40 60 80 100 120 Compressione elicoidale Rulli contrapposti

Liquame bovino con segatura

y = 0,0048x1,0449

R² = 0,5101 y = 0,0053x1,0117

R² = 0,4148

Liquame bovino Digestato (liquame bovino e colture dedicate) Liquame suino Solidi totali (g/kg) Solidi totali (g/kg) GRAFICO 2 - Effi cienza di separazione dei solidi totali

della compressione elicoidale e dei rulli contrapposti

Nella separazione della sostanza secca la tecnica a compressione elicoidale è risultata mediamente più effi ciente rispetto a quella a rulli contrapposti.

(4)

non limitrofe, dovrebbero essere favori- te le frazioni solide rispetto agli effl uen- ti tal quali.

Per consentire ai possibili fruitori di valutare tale opportunità Crpa ha con- dotto una serie di misure del potenziale metanigeno delle frazioni solide sepa- rate di liquami bovini, in reattori statici presso il proprio laboratorio di biogas.

Per ciascun tipo di solido le prove sono state ripetute almeno in triplo.

Frazioni solide

Le frazioni solide sono derivate da due diversi tipi di liquame (tabella 3):

il primo di vacche che producono latte per Grana Padano, allevate su cuccette con segatura come lettime;

il secondo di vacche che producono latte per Parmigiano-Reggiano allevate su cuccette con paglia.

Nel caso del solido separato con se- gatura il prodotto è stato campionato anche dopo 1 e 2 mesi di stoccaggio per verifi care la perdita di potenziale meta- nigeno conseguente alla stabilizzazione aerobica che normalmente avviene du- rante questa fase.

I parametri chimici dei due solidi fre- schi non diff erivano signifi cativamente:

la concentrazione di solidi totali era mol- to simile, superiore al 20%, così come il rapporto tra solidi volatili e solidi totali, superiore al 90%. I prodotti stabilizzati, invece, avevano un contenuto in solidi totali inferiore (causa lo stoccaggio al- l’aperto), ma soprattutto un rapporto tra solidi volatili e totali inferiore di 5 punti percentuali.

TABELLA 3 - Caratteristiche chimiche dei solidi separati utilizzati nei test di digestione anaerobica

Tesi

Sostanza secca o solidi totali

Sostanza organica o solidi

volatili

Azoto totale (metodo Kjeldahl)

Azoto ammoniacale

(N-NH4+) (g/kg) (g/kg) (%

solidi

totali) (mg/kg) (%

solidi

totali) (mg/kg) (%

azoto totale) Fresco

con paglia

Media 212 193

91 3.935

1,85 787

D.S. 16,8 16,3 244 48,7 20

Fresco con segatura

Media 209 194

92,7 3.589

1,72 752

D.S. 8,1 7,0 158 10,8 21

1 mese con segatura

Media 197 172

87,7 4.361

2,22 25

D.S. 9,4 8,9 320 3,8 0,6

2 mesi con segatura

Media 193 169

87,5 4.522

2,34 161

D.S. 6,9 6,4 209 21,4 3,6

La deviazione standard (D.S.) misura la variabilità dei dati utilizzati per il calcolo del valore medio.

La stabilizzazione aerobica delle frazioni solide riduce il rapporto tra sostanza organica e sostanza secca e quindi il valore energetico.

Il rapporto tra solidi volatili e totali è un indicatore del grado di stabilizza- zione della matrice organica: tanto più si riduce il rapporto tanto più la matri- ce organica è stabilizzata.

Nella tabella 4 e nel grafi co 4 sono ripor- tati i risultati dei test di digestione anaero-

bica dei diversi solidi separati. Sono desu- mibili le seguenti considerazioni:

il solido separato fresco prodotto con pa- glia ha portato a un potenziale metanigeno superiore rispetto a quello prodotto con se- gatura: 214 m3 CH4/tSV (41 m3 CH4/t tq) vs 188 m3 CH4/tSV (36 m3 CH4/t tq), ma

La parte solida può essere utilizzata a fi ni fertilizzanti e per produrre energia da digestione anaerobica

Il Progetto Manev (Valutazio- ne delle tecniche di gestione e di trattamento degli effl uenti zootecnici per la protezione ambientale e per lo sviluppo di

una zootecnia sostenibile in Eu- ropa), avviato nel 2011, ha co- me scopo quello di promuove- re l’uso di tecnologie avanzate di gestione e trattamento degli effl uenti zootecnici, in particolare la digestione anaerobica.

È prevista la valutazione di 13 dif- ferenti tecnologie in 8 zone con ecce- denze di azoto zootecnico in Spagna, Italia, Danimarca e Polonia.

Manev è fi nanziato dalla Commis- sione Europea nell’ambito del pro- gramma Life+; la Regione Emilia-Ro- magna è cofi nanziatore. Il coordinato- re del progetto è Sodemasa, un centro di ricerche ambientali della regione Aragona (Spagna). Crpa è partner del progetto e segue in particolare 4 di- verse tecnologie tra cui la digestione anaerobica associata alla separazio- ne solido-liquido; i risultati descritti in questo articolo derivano anche da questa attività. Altro partner italiano è l’Università di Milano (Dipartimento di ingegneria agraria).

APPROFONDIMENTO

Il Progetto Life+Manev

La separazione solido-liquido è una tecnica di gestione

degli effl uenti comunemente utilizzata anche negli impianti di biogas

per trattare il digestato, sottoprodotto della digestione anaerobica

SPECIALE EFFLUENTI E DIGESTATO

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40 3530 25 2015 105 0

Efficienza di separazione azoto totale (%) 0 20 40 60 80 100 120

40 3530 25 2015 105 0

Efficienza di separazione azoto totale (%) 0 20 40 60 80 100 120

Compressione elicoidale Rulli contrapposti

Liquame bovino con segatura

y = 9e-05x1,7587 R² = 0,6997

y = 0,0012x1,1799 R² = 0,4413

Liquame bovino Digestato (liquame bovino e colture dedicate) Liquame suino Solidi totali (g/kg) Solidi totali (g/kg) GRAFICO 3 - Effi cienza di separazione dell’azoto totale

della compressione elicoidale e dei rulli contrapposti

Nella separazione dell’azoto le tecniche a compressione elicoidale e a rulli contrapposti si sono sostanzialmente equivalse.

TABELLA 4 - Risultati dei test di digestione anaerobica condotti in laboratorio

Parametri

Potenziale metanigeno

Metano (%)

Degrada- bilità SV

(%)

Digestato produ-

cibile (t)

SMeq (1) (Nm3 (t)

biogas/t SV)

(Nm3 CH4/t

SV) (Nm3 CH4/t

tq) Fresco

con paglia

Media 375 214 41 57,1 47,3 0,91 0,371

D.S. 48,4 26,4 5,2 2,3 6,5 0,01 0,047

Fresco con segatura

Media 352 188 36 53,4 49,7 0,90 0,329

D.S. 9,7 5,2 1,6 0,7 1,3 0,00 0,014

1 mese con segatura

Media 151 80 14 53,1 23,9 0,96 0,125

D.S. 10,3 6,6 1,8 0,9 1,1 0,00 0,016

2 mesi con segatura

Media 152 77 13 50,9 21,7 0,96 0,117

D.S. 19,3 5,0 0,6 3,3 3,3 0,00 0,005

(1) SMeq è la quantità di silomais equivalente per produrre lo stesso biogas, considerando un insilato di mais «standard», con le seguenti caratteristiche: 33% di solidi totali, 4% di ceneri e BMP (potenziale metanigeno) pari a 350 m3 CH4/t solidi volatili (SV), ovvero 110,9 m3 CH4/t tq.

La deviazione standard (D.S.) misura la variabilità dei dati utilizzati per il calcolo del valore medio.

Il potere metanigeno delle frazioni solide sottoposte a digestione anaerobica si riduce di oltre il 50% a seguito di 1-2 mesi di stabilizzazione aerobica in cumulo.

con differenze non significative, e con una degradabilità dei solidi volatili pari al 47,3% nel primo caso contro il 49,7%

nel secondo caso;

il digestato producibile a seguito del- la conversione in biogas è risultato pari a circa il 90% in peso rispetto al solido separato introdotto;

in termini energetici il solido separato fresco con paglia è equivalso al 37% circa di un silomais standard, mentre il solido separato con segatura al 33%;

un «invecchiamento» di oltre 1 mese tra il momento in cui il solido separato viene prodotto e il momento in cui viene utilizzato è mediamente già suffi ciente a determinare una perdita di valore ener- getico di almeno il 57% che diviene del 59% a due mesi.

Bisogna valorizzare il solido separato

Pur essendo relativamente semplice ed effi cace ottenere la separazione dei liquami zootecnici nelle due frazioni solida e chiarifi cata, di solito si riscon- trano diffi coltà nel trovare adeguata va- lorizzazione al solido separato come fer- tilizzante fuori dell’azienda zootecnica.

La delocalizzazione al di fuori delle aree a elevata densità di allevamenti è sfavo- rita dalle distanze che il solido separato, con tenore di umidità ancora troppo al- to e contenuto di nutrienti relativamente basso, dovrebbe percorrere.

La possibilità di avviare le frazioni so- lide degli effl uenti zootecnici alla dige- stione anaerobica per la produzione di

biogas, magari delocalizzandoli al di fuo- ri delle aree a più elevata densità di al- levamenti, dovrebbe risultare favorita dall’applicazione del DM 6 luglio 2012, in attuazione dell’articolo 24 del dlgs n. 28 del 3 marzo 2011, che ha ridefi nito il quadro degli incentivi per gli impianti di biogas che saranno messi in esercizio a partire dal 2013. Le indicazioni che emer- gono dal decreto, infatti, mettono in luce una chiara intenzione da parte del legisla- tore di incentivare soprattutto impianti di piccola taglia alimentati da sottoprodotti di recupero come possono essere le frazio- ni solide degli effl uenti di allevamento.

In quest’ottica risulterà fondamentale ottimizzare le rese e i costi di separazio- ne, conservare il più possibile il poten- ziale metanigeno delle frazioni solide e valutare con attenzione tutti i costi e i benefi ci dell’operazione di separazione/

trasporto/digestione anaerobica.

Claudio Fabbri Sergio Piccinini, Fabio Verzellesi Centro ricerche produzioni animali-Crpa Reggio Emilia Paolo Mantovi Fondazione Crpa studi ricerche, Reggio Emilia

250 200 150 100 50 0 Potenziale metanigeno-BMP (m3 CH4/tSV)

0 5 10 15 20 25 30 35 Giorni

Fresco con paglia: 214 Fresco con segatura: 188 1 mese con segatura: 80 2 mesi con segatura: 77 solidi separati bovini

Il solido separato fresco con paglia è la matrice che meglio si adatta alla produzione di metano da digestione anaerobica.

Per commenti all’articolo, chiarimenti o suggerimenti scrivi a:

[email protected]

ALTRI ARTICOLI SULL’ARGOMENTO Impiegare i refl ui suini fuori

dalle aziende zootecniche.

Pubblicato su L’Informatore Agrario n. 22/2011 a pag. 54.

www.informatoreagrario.it/bdo

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