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La realizzazione della componente italiana dei servizi Pan-Europei Land Cover del GMES/GIO 2011-2013

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Academic year: 2022

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Atti 16a Conferenza Nazionale ASITA - Fiera di Vicenza 6-9 novembre 2012

Figura 14. Esempio di materializzazione di vertice di confine.

Ringraziamenti

Il presente lavoro è stato condotto nell’ambito del progetto di riconversione in piste ciclabili e percorsi ecologici delle sedi delle ferrovie a scartamento ridotto dismesse, della Provincia Regionale di Palermo.

Si coglie l’occasione per ringraziare la Provincia Regionale di Palermo, il coordinatore del progetto Dott. Girolamo Lombardo (AAPIT), il progettista Ing. Maurizio Magro Malosso , il Responsabile Unico del Procedimento ing. Antonino Armato e l’arch. Gaetano Brucoli (per la consulenza fornita nell’ambito del progetto conoscenza infrastrutture ferroviarie), per aver fornito la loro preziosa consulenza.

Riferimenti bibliografici

V. GRASSI (2010) – Topografia . Teoria, applicazioni, esercizi – PITAGORA pp. 251-207, 373- 435 e 449-527.

A. CINA, (2008) La carta catastale in un sistema globale. Rivista dell’agenzia del territorio vol. 1, pp. 13-26.

V. GRASSI (2005) – Tutorial sulla post elaborazione delle misure GPS – Geomedia pp. 16-21 (2/2005).

A. CINA (2000) – GPS. Principi, modalità, tecniche di posizionamento – CELID pp. 28-57 e 84- 113.

L. SURACE, (2004). La georeferenziazione delle informazioni territoriali . Boll. di Geodesia e Scienze affini, vol. III, n. 6.

P.D. TANI (1992) Aspetti tecnici dell’azione di regolamento dei confini - pp. 15-17, 31-33, 45-53.

La realizzazione della componente italiana dei servizi Pan-Europei Land Cover

del GMES/GIO 2011-2013

Valter Sambucini, Nico Bonora, Ines Marinosci, Michele Munafò ISPRA, Roma

Riassunto

I dati sulla copertura, sull'uso del suolo e sulla transizione tra le diverse categorie sono alcune delle informazioni più frequentemente richieste per la formulazione delle strategie di gestione e di pianificazione sostenibile del territorio, per fornire gli elementi informativi a supporto dei processi decisionali a livello comunitario, nazionale e locale e per verificare l’efficacia delle politiche ambientali. In questo contesto, l’iniziativa Corine Land Cover (CLC) è nata a livello europeo specificamente per il rilevamento e il monitoraggio delle caratteristiche di copertura e uso del territorio, con particolare attenzione alle esigenze di tutela. La prima strutturazione del progetto CLC risale al 1990 (CLC90), mentre gli aggiornamenti successivi si riferiscono agli anni 2000 e 2006.

L’iniziativa, cofinanziata dagli Stati membri e dalla Commissione Europea, vede oggi l’adesione di 38 paesi tra i quali l’Italia.

L'aggiornamento al 2006 è stato realizzato nell’ambito del programma GMES Fast Track Service on Land Monitoring. Il programma GMES (Global Monitoring for Environment and Security), infatti, ha come principale obiettivo quello di garantire all’Europa una sostanziale indipendenza nel rilevamento e nella gestione dei dati di osservazione della terra, supportando le necessità delle politiche pubbliche europee attraverso la fornitura di servizi precisi e affidabili sugli aspetti ambientali e di sicurezza. Per l’aggiornamento successivo del CLC, relativo al 2012, in conformità a quanto previsto dal Regolamento (UE) N. 911/2010 relativo all'iniziativa GMES, è stato avviato un piano per la realizzazione dei servizi di Land Monitoring nell’ambito del GIO (GMES Initial Operations) Land Monitoring Implementation Plan 2011–2013.

In particolare, per la componente Pan Europea, il programma prevede l'acquisizione di una copertura satellitare europea al 2012, l'aggiornamento della serie del CORINE Land Cover al 2012 e la produzione di 5 strati ad alta risoluzione relativi all’impermeabilizzazione del suolo, alle foreste, ai prati-pascoli, alle aree umide e ai corpi idrici. Il coordinamento tecnico del progetto è stato affidato all'Agenzia Europea dell'Ambiente (AEA) e la realizzazione della componente italiana è assicurata dall'ISPRA.

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