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(essere un sottoinisieme di). Il ragionamento `e corretto se e solo se:

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Academic year: 2021

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(1)

Soluzione dell’esercizio L(13) del paragrafo 2.3.9, mediante ragionamento semantico

E possibile formalizzare il problema utilizzando un linguaggio con la costante V , ` il simbolo funzionale a un posto c (per indicare la cardinalit` a di un oggetto), e simboli di predicato i

1

(essere un insieme), m

2

(essere maggiore di) e s

2

(essere un sottoinisieme di). Il ragionamento `e corretto se e solo se:

∀x(i(x) → ∃y(i(y) ∧ m(c(y), c(x)))),

∀x∀y(s(x, y) → ¬m(c(x), c(y)))

∀x s(x, V ) |= ¬i(V )

Assumiamo che il ragionamento non sia corretto. Quindi esistono un’inter- pretazione M e un’assegnazione s su M tali che:

1. (M, s) |= ∀x(i(x) → ∃y(i(y) ∧ m(c(y), c(x)))) 2. (M, s) |= ∀x∀y(s(x, y) → ¬m(c(x), c(y))) 3. (M, s) |= ∀x s(x, V )

4. (M, s) 6|= ¬i(V )

Sia D il dominio di M e d

0

∈ D l’interpretazione di V : M(V ) = d

0

Per la 4 si ha che (a) d

0

∈ M(i)

Per la 1 si ha che per ogni d ∈ D:

(M, s[d/x]) |= i(x) → ∃y(i(y) ∧ m(c(y), c(x))) quindi in particolare anche

(M, s[d

0

/x]) |= i(x) → ∃y(i(y) ∧ m(c(y), c(x)))

Da ci` o segue che (M, s[d

0

/x]) 6|= i(x) oppure (M, s[d

0

/x]) |= ∃y(i(y)∧m(c(y), c(x))).

Ma il primo caso (equivalente a d

0

6∈ M(i)) non `e possibile, perch´e contraddice la (a), quindi si deve avere (M, s[d

0

/x]) |= ∃y(i(y) ∧ m(c(y), c(x))), cio`e deve esistere un oggetto d

1

∈ D tale che:

(b) d

1

∈ M(i)

e (M, s[d

0

/x, d

1

/y]) |= m(c(y), c(x)). Se F : D → D `e l’interpretazione di c (F = M(c)), e

F (d

0

) = d

2

F (d

1

) = d

3

si deve allora avere che hs[d

0

/x, d

1

/y](c(y)), s[d

0

/x, d

1

/y](c(x))i ∈ M(m), cio`e

1

(2)

(c) hd

3

, d

2

i ∈ M(m)

Consideriamo ora la 3: si deve avere che per ogni d ∈ D, (M, s[d/x]) |=

s(x, V ), cio`e per ogni d ∈ D hd, d

0

i ∈ M(s). In particolare anche:

(d) hd

1

, d

0

i ∈ M(s)

Per la 2, si deve avere che per ogni d, d

0

∈ D, o (M, s[d/x, d

0

/y]) 6|= s(x, y) oppure (M, s[d/x, d

0

/y]) |= ¬m(c(x), c(y)). Ci` o vale anche per d = d

1

e d

0

= d

0

, quindi deve valere uno dei due casi seguenti:

(e1) (M, s[d

1

/x, d

0

/y]) 6|= s(x, y), cio`e hd

1

, d

0

i 6∈ M(s);

(e2) (M, s[d

1

/x, d

0

/y]) |= ¬m(c(x), c(y)), cio`e hd

3

, d

2

i 6∈ M(m).

Ma entrambi i casi sono impossibili: (e1) contraddice (d) e (e2) contraddice (c).

Quindi `e impossibile che esista un’interpretazione in cui sono vere tutte le premesse e falsa la conclusione: il ragionamento `e corretto.

2

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