• Non ci sono risultati.

A La presa in carico delle cronicità è

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "A La presa in carico delle cronicità è"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVI numero 4 - maggio 2019 5

p r i m a p a g i n a

La presa in carico delle cronicità è

una prerogativa della Medicina Generale

A

nche quest’anno il Congresso regionale di Simg Lombardia, alla sua XIV edi- zione, punta i fari sulla presa in carico delle cronicità. E non poteva essere al- trimenti visto che, come sottolinea a M.D. Medicinae Doctor Aurelio Sessa, presidente regionale di Simg Lombardia: “la presa in carico delle cronicità è una prero- gativa esclusiva della Medicina Generale e oggi le patologie croniche rappresentano un capitolo fondamentale della sanità pubblica. In Italia quasi un terzo delle visite nell’am- bito delle cure primarie e di quelle specialistiche è erogato alla popolazione multi-cro- nica e, di queste, circa il 30% a persone con patologie croniche gravi”.

“Il Piano Nazionale delle Cronicità - tiene a evidenziare Sessa - ha demandato alle Regio- ni la declinazione dei principi di presa in carico di questi pazienti, finalizzati a migliorare l’or- ganizzazione dei servizi e una piena responsabilizzazione di tutti gli attori dell’assistenza.

La Lombardia, prima attraverso la sperimentazione dei Creg e oggi con il decreto di rifor- ma sulla gestione dei cronici, ha lanciato una sfida alla medicina generale e la medicina generale vuole essere il luogo naturale della gestione del paziente cronico in tutti i suoi li- velli di stratificazione, mettendo in campo una forte e vera integrazione con le cure di se- condo livello”. Non a caso una sessione del Congresso cercherà di delineare un quadro sull’andamento della presa in carico dei pazienti cronici lombardi a 18 mesi dalla riforma.

“Non entreremo nel merito delle scelte politiche fatte né del modello proposto - precisa il presidente di Simg Lombardia - se non ribadendo un concetto più volte esternato che la Medicina Generale non può non essere protagonista della presa in carico delle cronicità e quindi condividerne con la politica i percorsi dal momento in cui vengono pensati fino a quando vengono realizzati. In qualità di Società Scientifica abbiamo però il dovere etico di chiederci se i pazienti seguiti con questo modello hanno effettivamente nel tempo un mi- glioramento delle condizioni cliniche dei loro esiti e Simg è dotata di tutti gli strumenti per poter dare queste risposte”.

“È chiaro - continua - che il processo messo in atto dalla Regione con la riforma della ge- stione delle cronicità è complesso e che ci vorranno degli anni per poter essere messo a regime. Siamo però in grado di portare a casa dei dati in termini di indicatori di processo e di esiti, non solo clinici, ma anche organizzativi e gestio-

nali. Nel breve termine potremmo misurare alcuni indica- tori come il consumo dei farmaci, il ricorso ad esami e in- dagini diagnostiche, se, per esempio, in 3/5 anni la corte dei pazienti aderenti al nuovo modello sviluppa meno eventi e complicanze (ricovero) e questo sarebbe già un

segnale positivo per il modello adottato”.

w

Attraverso il

w w

presente QR-Code è possibile ascoltare con tablet/smartphone il commento di Aurelio Sessa

Riferimenti

Documenti correlati

(Associazione Italiana Operatori Sanitari Otorinolaringoiatria) l’esperienza maturata in questi ultimi 3 anni sulla presa in carico globale del paziente oncologico

Diagnosi e progettazione chirurgico protesica nelle riabilitazioni Full Arch: dalla presa.. dell'impronta alla protesi a

In qualità di gestore esprimo l’impegno ad assicurare, a regime, tutte le prestazioni e le fasi della presa in carico per queste patologie:. a) Indicare con una X il livello/i

 Valutazione e presa in carico precoce del fisioterapista (il giorno dopo l’intervento e comunque entro le 48 ore) se le condizioni mediche o chirurgiche del paziente lo

* Lucilla Di Rico: 1. I risultati di uno studio sulla trasferibilità in Italia del modello catalano; 3. Un possibile modello di presa in carico dei detenuti; 5. Un importante

Ci sono occasioni in cui infatti è l’angoscia degli operatori a determinare l’inizio di una presa in carico, ma è importante riconoscere quei casi in cui aldilà

Dunque, la presa in carico dei DSA necessita di un lavoro stretto di cooperazione tra specialisti di più livelli (pediatra, neuropsichiatra infantile, tecnici

La comunicazione medico-fisioterapista come strumento per una migliore presa in carico del paziente.. Il fisioterapista.. Il fisioterapista è il professionista sanitario che si