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Dati Epidemiologici dalle Carceri Italiane

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Academic year: 2022

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Giulio Starnini

Dati Epidemiologici dalle

Carceri Italiane

(3)

Sistema Penitenziario Italiano

al 28/2/2014 [www.giustizia.it]

Istituti aperti 205

Capienza 47.857 p/l

Detenuti presenti 60.828

Sovraffollamento 12.971 = + 27,1%

Detenuti stranieri 20.891 = 34,3%

Donne detenute 2.589 = 4,3%

Detenute straniere 1.079 = 41,7%

(4)

31.150 2.422

23.705 2.113

0 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000

Italiani Stranieri

Femmine Maschi

Ingressi in carcere anno 2013 (59.390)

www.giustizia.it

(5)

“Detenzione sociale e fenomeno della

porta girevole”

(6)

Carcere concentratore di patologia

Salute pubblica

Carcere

MST HCV

HBV HIV TB

FUMO DIABETE

OBESITA’

MALATTIE

CARDIOVASCOLARI MALATTIE

PSICHIATRICHE

NEOPLASIE

(7)

Conoscenza dei dati Epidemiologici

“Le indagini nazionali sullo stato di salute della

popolazione generale non includono quasi mai le persone detenute : ciò vale ad esempio per il national Health Interview Survey ( Stati Uniti) e per le indagini Istat sulla popolazione italiana “

“Le Regioni dovrebbero attivare in tutti gli istituti di pena una rilevazione sistematica dei dati sulla prevalenza e l’incidenza degli stati patologici , descrivendo altresì condizioni e fattori di rischio che ne favoriscano

l’insorgenza o ne ostacolano la cura. In realtà ,

sono poche le Regioni che hanno avviato tale

rilevazione sistematica , tanto meno in ogni

Istituto di pena.”

(8)

La tossicodipendenza rappresenta la condizione più frequente – oltre 300 casi ogni 1.000 detenuti

Dati Regionbe EmiliaRomagna settembre 2012

* Comprende patologie nervose, ansia, depressione e psicosi

(9)

Carceri Toscana 2012: tre detenuti su

quattro sono malati

(10)

Stime 2011 sulla salute dei detenuti in Italia

• Malattie infettive  48%

• Disturbi psichiatrici  32%

• Malattie osteoarticolari  17%

• Malattie cardiovascolari  16%

• Problemi metabolici  11%

• Malattie dermatologiche  10%

Almeno una patologia è presente nel 60–80% dei casi

FONTE: SIMSPe-onlus

(11)

Prevalenze virus a trasmissione ematica

DATI UFFICIALI

Ministero della Giustizia (solo anti-HIV+)

(Tassi di esecuzione: sconosciuti)

2004 = 2,6% (1.458)

2005 = 2,5% (1.488)

2006 = 1,8% ( 702)

2007 = 1,9% ( 923)

2008 = 2,0% (1.162)

2009 = 2,1% (1.360)

DATI INDIPENDENTI da studi S.I.M.S.Pe.

( Tassi di esecuzione: >70%)

2003  HIV-Ab+ = 8,4%

2005  HIV-Ab+ = 7,5%

 HCV-Ab+ = 38,0%

 HBsAg+ = 6,8%

 HBcAb+ = 52,6%

2009  HIV-Ab+ = 7,2%

 HCV-Ab+ = 40,0%

 HBsAg+ = 6,1%

2012

(12)

Perché non si fa diagnosi?

• SCREENING DIAGNOSTICO ALL’INGRESSO

– Metodo opt in – Legge 135/90 – In decremento

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50

90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09

% d e te n u ti

HIVAb+ T.D. screening HIV stranieri

1.77%

FONTE

D.A.P.

(13)

- 2012

(14)

Prevalenze negli Istituti Penitenziari italiani

4.072 detenuti in 9 Istituti 2.291 accettano il test Tasso

di esecuzione: 56,3%

anti–HIV+  3,8%

HBsAg+  5,3%

anti–HCV+  32,8%

Sierol. Lue+  2,3%

PPD+  21,8%

2012

Sagnelli E. et al. Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2012;16(15):2142-6.

(15)

I casi inconsapevoli

Marcatori d’infezione attiva

anti–HIV+  3 ( 3,4%)

anti–HCV+  65 (11,6%)

HBsAg+  49 (52,7%)

Lue attiva  12 (85,7%)

(TPHA+, FTA-abs+)

Totale  130 (15,9%) Altri marcatori d’infezione

Anti–HBcAg 170 (58,4%)

TPHA+,  23 (69,7%)

VDRL+, FTA–abs-

PPD+  104 (43,7%)

Il tasso di trasmissione stimato dalle persone HIV+ consapevoli è

 1.7% - 2.4%

Il tasso di trasmissione stimato dalle persone HIV+ inconsapevoli è

 8.8% - 10.8%

Il tasso di trasmissione è circa 6 volte più elevato nelle

persone inconsapevoli

Hollgrave D. et al. Int J SID AIDS. 2004; 15:789 Marks G. et al. JAIDS 2005; 39:446 Sagnelli E. et al. Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2012;16(15):2142-6.

(16)

Cutireattività alla PPD

Tassi di esecuzione

33,3 34,3

0 5 10 15 20 25 30 35 40

%

2002 2003 36,7 31,9

0 5 10 15 20 25 30 35 40

%

2002 2003

Cutiprevalenza

Stranieri

Rischio di PPD+ (448 detenuti = PPD+ 17,9%)

variabili %PPD+ OR p

Genere F/M 1,2/21,6 22,3 <0,01 Età <30/>30 6,9/23,4 4,1 <0,001 Origini ITA/Stran. 12,2/33,3 3,6 <0,001 Scolarità >5/<5 14,9/22,8 1,6 <0,05 Abit. adeguata +/- 8,9/20,4 2,6 <0,01 Prec. detenzioni -/+ 6,0/19,9 3,8 =0,058 Anni detenz <2/>2 13,7/24,6 2,1 <0,01

Carbonara S. et al. Eur Respir J 2005

(17)
(18)

Gli ingressi in carcere di soggetti con problemi socio-sanitari correlati alla droga hanno subito una riduzione passando da 22.413 a 18.285 (-18, 4%).

E' importante sottolineare che il 34,5 % dei soggetti entrati in carcere nel 2012 per reati in violazione alla normativa per gli stupefacenti sono usciti in libertà nel corso dell'anno.

Presidenza del Consiglio

Dipartimento politiche antidroga

Relazione al Parlamento 2013

(19)

Suicidi avvenuti in ambiente penitenziario

(anni 1980-2013)

0 10 20 30 40 50 60 70 80

1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010

(20)

Tasso di suicidi per 100 detenuti

(anni 1980-2013)

0 0,05 0,1 0,15 0,2

1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2013

per 100

(21)

Tentati suicidi

(anni 1980-2012)

0 200 400 600 800 1000 1200 1400

1980 1985 1990 1995 2000 2005 2012

(22)

Tasso di tentati suicidi per 100 detenuti

(anni 1980-2012)

0 0,5 1 1,5 2

1980 1985 1990 1995 2000 2005 2012

per 100 detenuti

(23)

"Prison Health is Public Health“

Sistema non chiuso ma permeabile in continuo scambio con la comunità libera (detenuti, personale)

•interventi adeguati/inadeguati sulla salute in carcere hanno ricadute positive/negative sulla salute della popolazione generale;

• opportunità unica di interventi sanitari su soggetti, che altrimenti, allo stato libero, non avrebbero accesso alla sanità territoriale 1

• Comit. Naz. per la Bioetica (Presid. Cons. Ministri). La Salute dentro le Mura. 11/10/2013

• WHO Regional Office for Europe. Health in prisons. 2007

• CDC. HIV in Correctional Settings. 17/09/2013

(24)

François-Marie Arouet

«Non fatemi vedere i vostri palazzi ma le vostre carceri, perché è da esse che si

misura il grado di civiltà di una nazione».

Grazie per l’attenzione

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