• Non ci sono risultati.

TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Regolamento comunale del sevizio cimiteriale... 2 Art. 2 Definizioni, ambiti di applicazione...

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Regolamento comunale del sevizio cimiteriale... 2 Art. 2 Definizioni, ambiti di applicazione..."

Copied!
7
0
0

Testo completo

(1)
(2)

1

TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI ... 2

Art. 1 Regolamento comunale del sevizio cimiteriale ... 2

Art. 2 Definizioni, ambiti di applicazione ... 2

TITOLO II USI DEL SUOLO, ATTIVITA’ E FUNZIONI ... 2

Art. 3 Sepolture ... 2

Art. 4 Usi del suolo ... 2

Art. 5 Loculi individuali ... 3

Art. 6 Nicchie ossario ... 3

Art. 7 Tombe di famiglia ipogee... 4

Art. 8 Campi comuni di inumazione ... 4

TITOLO III TITOLO ABILITATIVO ED ESECUZIONE DEI LAVORI ... 6

Art. 9 Titoli abilitativi ... 6

Art. 10 Esecuzione dei lavori ... 6

(3)

2

TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

Art. 1 Regolamento comunale del sevizio cimiteriale

1. Si richiama, in quanto totalmente applicabile, il “Regolamento comunale del sevizio cimiteriale del Comune di Settala”, approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.° 90 del 07/10/93 e successivamente modificato con Delibera di Giunta Comunale n.° 291/96 e Delibera di Giunta Comunale n.° 81/2009 e la normativa nazionale e regionale vigente.

Art. 2 Definizioni, ambiti di applicazione

1. Costituisce il sistema cimiteriale l’insieme delle porzioni di territorio interessate dal complesso cimiteriale e dalle aree di pertinenza.

2. Costituisce area cimiteriale la porzione di territorio interessata dal complesso cimiteriale.

3. Costituiscono area di pertinenza le aree esterne al cimitero, interne alla fascia di rispetto cimiteriale e a servizio del complesso cimiteriale.

4. Costituiscono lotti del cimitero le porzioni interne al complesso cimiteriale corrispondenti a organismi architettonici autonomi con elementi e caratteristiche architettoniche riconducibili ad una progettazione unitaria.

TITOLO II USI DEL SUOLO, ATTIVITA’ E FUNZIONI

Art. 3 Sepolture

1. Le sepolture possono essere a inumazione o a tumulazione. Ai sensi del R.R. 6/2004 e s.m.i. sono a inumazione le sepolture che prevedono la sepoltura del feretro in terra e sono a tumulazione le sepolture che prevedono la sepoltura del feretro, della cassetta di resti ossei, dell’urna cineraria e del contenitore di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi in loculo, nicchia o tomba di famiglia.

2. Nei cimiteri del Comune di Settala sono previste le seguenti tipologie di sepolture a inumazione:

- Campo comune

3. Nei cimiteri del Comune di Settala sono previste le seguenti tipologie di sepolture a tumulazione:

- Loculi individuali - Nicchie ossario - Cappelle gentilizie - Tombe di famiglia ipogee.

Art. 4 Usi del suolo

1. Il Piano Regolatore Cimiteriale del Comune di Settala individua all’interno dell’area cimiteriale i seguenti usi del suolo:

- Area a uso promiscuo per tumulazioni e inumazioni

(4)

3 - Area per tumulazioni

- Campo comune di inumazione - Loculi individuali

- Cappelle gentilizie - Nicchie ossario - Ossario comune

- Giardino delle rimembranze - Spazi accessori

- Cinerario

- Area per reinumazione degli esiti dei fenomeni cadaverici trasformativi conservativi.

Art. 5 Loculi individuali

1. I loculi individuali sono dati in concessione a chi ne fa richiesta, secondo le modalità e le tempistiche definite dal Regolamento comunale del sevizio cimiteriale e dagli ulteriori atti comunali deliberati.

2. In tutti i lotti del cimitero l’applicazione delle scritte e degli accessori sulle lastre di marmo sono a carico dei privati che provvedono direttamente, tramite ditte di fiducia, all’esecuzione dei lavori.

3. Secondo quanto prescritto dall’art. 16 comma 4 del R.R. 6/2004 e s.m.i. ogni loculo deve essere realizzato in modo che l’eventuale tumulazione possa avvenire senza che sia movimentato un altro feretro.

4. Non è consentita la realizzazione di nuove sepolture in deroga all’art. 16 comma 4 del R.R. 6/2004 e s.m.i..

5. Nei lotti dei cimiteri esistenti alla data di approvazione del Piano cimiteriale le dimensioni e le caratteristiche dei materiali da impiegare relativamente ai portafiori, portaluce, fiamma, foto, lettere, spaziature e croce, devono essere conformi alla tavola grafica predisposta dall’Ufficio Tecnico Comunale, approvata dall’Amministrazione Comunale con atto deliberativo di Giunta.

6. Nei lotti di ampliamento dei cimiteri previsti dal Piano cimiteriale le dimensioni e le caratteristiche dei materiali da impiegare relativamente ai portafiori, portaluce, fiamma, foto, lettere, spaziature e croce, devono essere conformi alla tavola grafica allegata al progetto esecutivo dell’ampliamento stesso.

Art. 6 Nicchie ossario

1. Le nicchie ossario sono date in concessione a chi ne fa richiesta, secondo le modalità e le tempistiche definite dal Regolamento comunale del sevizio cimiteriale e dagli ulteriori atti comunali deliberati.

2. In tutti i lotti del cimitero, l’applicazione delle scritte e degli accessori sulle lastre di marmo sono a carico dei privati che provvedono direttamente, tramite ditte di fiducia, all’esecuzione dei lavori.

3. Nei lotti dei cimiteri esistenti alla data di approvazione del Piano cimiteriale le dimensioni e le caratteristiche dei materiali da impiegare relativamente ai portafiori, portaluce, fiamma, foto, lettere, spaziature e croce, devono essere conformi alla tavola grafica predisposta dall’Ufficio Tecnico Comunale, approvata dall’Amministrazione Comunale con atto deliberativo di Giunta.

4. Nei lotti di ampliamento dei cimiteri previsti dal Piano cimiteriale le dimensioni e le caratteristiche dei materiali da impiegare relativamente ai portafiori, portaluce, fiamma, foto, lettere, spaziature e croce, devono essere conformi alla tavola grafica allegata al progetto esecutivo dell’ampliamento stesso.

(5)

4 Art. 7 Tombe di famiglia ipogee

1. Le tombe di famiglia ipogee sono date in concessione a chi ne fa richiesta, secondo le modalità e le tempistiche definite dal Regolamento comunale del sevizio cimiteriale e dagli ulteriori atti comunali deliberati.

2. Le tombe di famiglia ipogee possono essere realizzate esclusivamente nei lotti dei cimiteri esistenti alla data di approvazione del Piano Regolatore Cimiteriale denominati negli elaborati grafici del Piano cimiteriale come “area a uso promiscuo per tumulazioni e inumazioni” e “area per tumulazioni”.

3. Secondo quanto prescritto dall’art. 16 comma 4 del R.R. 6/2004 e s.m.i. ogni loculo ipogeo deve essere realizzato in modo che l’eventuale tumulazione possa avvenire senza che sia movimentato un altro feretro.

4. Non è consentita la realizzazione di nuove sepolture in deroga all’art. 16 comma 4 del R.R. 6/2004 e s.m.i.

5. I materiali da utilizzare per la realizzazione delle lapidi devono essere i seguenti: marmi e pietre naturali.

6. E’ consentita la collocazione di ornamenti mobili quali portafoto, portafiori, portalumi, epigrafe anagrafica, epigrafe affettiva, arredo vegetale, arredo non vegetale.

7. Gli ornamenti devono rispettare le caratteristiche riportate nella seguente tabella; in ogni caso gli stessi devono essere decorosi e rispettare la severità del luogo.

Portafoto in ferro o bronzo bruniti, dimensione massima 15x15 cm Portafiori, portalumi in ferro o bronzo bruniti, altezza massima 35 cm Epigrafe anagrafica altezza massima 5 cm

Epigrafe affettiva altezza massima 3,5 cm, massimo 50 caratteri Arredo vegetale fiori recisi o finti, piante in vaso

Arredo non vegetale bassorilievi o statue, altezza massima 1,2 m

8. Sono comunque vietate decorazioni facilmente deperibili.

Art. 8 Campi comuni di inumazione

Cimiteri di Premenugo e Caleppio

1. Come prescritto all’art. 78 “Regolamento comunale del sevizio cimiteriale del Comune di Settala” sulle fosse a inumazione dei cimiteri di Premenugo e Caleppio è permesso il collocamento di croci, monumenti o lapidi in metallo, cemento, pietra o marmo entro le dimensioni indicare alla tabella C del citato regolamento. Le dimensioni dei monumenti funebri delle tombe a inumazione non possono superare i 2/3 della superficie della fossa.

Cimiteri di Settala capoluogo

2. Come prescritto all’art. 78 “Regolamento comunale del sevizio cimiteriale del Comune di Settala” limitatamente al campo destinato alla sepoltura per inumazione realizzato a seguito dei lavori di ampliamento del cimitero di Settala, eseguiti negli anni 1989 – 1990, è vietato il collocamento di croci, monumenti o altre opere simili. Ogni fossa è contraddistinta esclusivamente dal cippo da realizzarsi con caratteristiche simili al bozzetto predisposto dall’Ufficio Tecnico Comunale.

3. Nei restanti lotti del cimitero di Settala capoluogo, come prescritto all’art. 78 Regolamento comunale del sevizio cimiteriale del Comune di Settala, sulle fosse a inumazione è permesso il collocamento di croci, monumenti o

(6)

5

lapidi in metallo, cemento, pietra o marmo entro le dimensioni indicare alla tabella C del citato regolamento. Le dimensioni dei monumenti funebri delle tombe a inumazione non possono superare i 2/3 della superficie della fossa.

Ampliamenti dei cimiteri di Settala e Premenugo

4. Nei lotti di ampliamento dei cimiteri previsti dal Piano cimiteriale ogni fossa è contraddistinta esclusivamente dal cippo da realizzarsi con caratteristiche conformi alla tavola grafica allegata al progetto esecutivo dell’ampliamento stesso.

(7)

6

TITOLO III TITOLO ABILITATIVO ED ESECUZIONE DEI LAVORI

Art. 9 Titoli abilitativi

1. L’applicazione delle scritte e degli accessori sulle lapidi dei loculi e delle nicchie ossario non è soggetta a titolo abilitativo.

2. La realizzazione delle lapidi delle tombe di famiglia ipogee, nei campi comuni di inumazione, nelle aree ad uso promiscuo per tumulazioni e inumazioni, nelle aree per tumulazioni e nelle cappelle gentilizie è soggetta a richiesta di titolo abilitativo (Permesso di costruire, D.I.A.) per la posa del monumento.

Art. 10 Esecuzione dei lavori

1. I soggetti che eseguono lavori nei cimiteri sono responsabili di ogni danno causato a persone o cose.

2. I materiali occorrenti per l'esecuzione delle opere devono essere introdotti già lavorati nel cimitero. Deve essere cura delle ditte o dei privati evitare di spargere materiali sul suolo del cimitero o di imbrattare le opere e le lapidi già esistenti. I materiali ricavati dallo scavo e i residui delle lavorazioni devono essere trasportati temporaneamente nel luogo indicato dal personale cimiteriale per essere successivamente smaltiti a carico dei privati o delle imprese esecutrici incaricate dagli stessi. Tali lavorazioni devono essere effettuate evitando di spargere materiali e di imbrattare o danneggiare opere; in ogni caso l'impresa deve ripulire il terreno ripristinare le opere eventualmente danneggiate.

3. I cippi dei campi comuni, nel momento in cui vengono sostituiti da un monumento funebre, devono essere rimossi a cura del posatore con la massima cura e consegnati al personale cimiteriale.

4. Nella posa in opera delle lapidi deve essere mantenuto l'allineamento con quelle già esistenti, rispettando le eventuali disposizioni impartite dall'Ufficio Tecnico.

5. Le sepolture private devono essere contenute nei limiti dell'area concessa.

6. Nella costruzione di tombe di famiglia l'esecutore deve recintare a regola d'arte lo spazio assegnato per evitare eventuali danni a cose, visitatori, o personale di servizio. È vietato occupare spazi attigui senza l'autorizzazione dell'ufficio. È vietato attivare sull'area concessa laboratori di sgrossamento dei materiali. Per esigenze di servizio può essere ordinato il trasferimento di materiali in altro spazio.

Riferimenti

Documenti correlati

 deposito  mortuario:  luogo  all’interno  di  un  cimitero  destinato  alla  sosta  temporanea  di  feretri,  urne  cinerarie,  cassette  di  resti 

Revoca, decadenza, estinzione Art. E' facoltà dell'amministrazione di ritornare in possesso di qualsiasi area o manufatto concesso in uso quando ciò sia necessario per

Nell’ambito delle attività̀ di selezione del personale, Innexta individua le tipologie contrattuali più̀ idonee per il miglior impiego delle risorse umane in

b) una relazione tecnica comprensiva della tipologia delle sepolture previste e relative ricadute ambientali; essa deve illustrare i criteri in base ai quali l'amministrazione

7 «La conferenza decisoria di cui all'articolo 14, comma 2, si svolge in forma semplificata e in modalità asincrona, salvo i casi di cui ai commi 6 e 7. Le comunicazioni

5 In tutte le aree soggette ad interventi edilizi di ristrutturazione edilizia, di demolizione e ricostruzione, ristrutturazione urbanistica nonché di ampliamento e

ART. Gli stipendi tabellari derivanti dalla applicazione dell’art. 1 del CCNL del 16.7.1996 sono incrementati degli importi mensili lordi, per tredici mensilità,

La concessione dei loculi cimiteriali è fatta seguendo il criterio della numerazione progressiva verticale (dal basso verso l’alto partendo dalla prima colonna a destra,