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Ministero per i beni e le attività culturali

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Academic year: 2022

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Ministero per i beni e le attività culturali

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI TARANTO DIREZIONE

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MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI TARANTO - MArTA Via Cavour, 10 – 74123 Taranto (TA)

Tel. +39 099/4532112 – Fax. +39 099/4594946 C.F.: 90236940731

PEC: mbac-man-ta@mailcert.beniculturali.it PEO: man-ta@beniculturali.it Web site: www.museotaranto.beniculturali.it

PROCEDURA TELEMATICA NEGOZIATA TRAMITE SISTEMA MEPA (R.D.O. APERTA) AI SENSI DELL’ART. 36, COMMA 2, LETTERA B) DEL D. LGS. N. 50/2016 PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI CONTROLLO SEMESTRALE E REVISIONE PERIODICA PROGRAMMATA PER GLI ESTINTORI PORTATILI, NASPI E MANICHETTE, GRUPPO DI POMPAGGIO, DEL SISTEMA DI APERTURA DELLE PORTE TAGLIAFUOCO E DI SICUREZZA, E DEGLI IMPIANTI DI RILEVAZIONE E ALLARME INCENDI DEL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI TARANTO – MARTA CIG: Z6029BA5A8 RDO: 2385932

CAPITOLATO

ART. 1

OGGETTO DELL’APPALTO E LUOGHI DI ESECUZIONE

Il presente Capitolato descrive e disciplina le condizioni e le modalità di esecuzione della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto antincendio con riferimento alle aree espositive, agli uffici, ai depositi, ai servizi igienici e a qualsivoglia locale di pertinenza del Museo Archeologico Nazionale di Taranto.

ART. 2

IMPIANTI OGGETTO DEL SERVIZIO

Il servizio di manutenzione oggetto dell’appalto interesserà i dispositivi e l’impianto antincendio del Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Gli elaborati grafici saranno visionabili in sede di sopralluogo. I dispositivi antincendio in dotazione presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto sono n. 1 estintori CO2 da kg. 5, n. 11 estintori CO2 Kg. 2, n. 45 estintori polvere kg. 6, n. 22 idranti, n. 15 naspi.

ART. 3

DURATA DELL’APPALTO

Il presente appalto avrà durata di 24 mesi dalla data di stipula del contratto, con possibilità di proroga tecnica per ulteriori mesi 6 (sei).

ART. 4

MANUTENZIONE ORDINARIA

Per manutenzione ordinaria degli impianti s’intende il complesso delle operazioni, dei controlli, delle verifiche e degli interventi, comprese le forniture e le installazioni di parti di ricambio ove previsto, finalizzate a mantenere in efficienza i manufatti/componenti nonché in condizioni di ottimale funzionamento gli impianti.

Più in particolare, la “manutenzione ordinaria programmata” comprende le seguenti attività:

- interventi di controllo ad intervalli individuati dall’elenco delle attività di manutenzione ordinaria del MArTA, necessari e predeterminati per mantenere in efficienza tutti gli impianti descritti negli allegati per verificare la funzionalità in relazione alle esigenze di esercizio;

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- monitoraggio, controllo e verifiche degli impianti da effettuarsi nel corso dell’appalto al fine di individuare eventuali anomalie funzionali, con la finalità di determinare eventuali interventi correttivi necessari a riportare l’impiantistica in condizioni ottimali.

La manutenzione ordinaria sulle parti impiantistiche, include le seguenti voci, comprese nel corrispettivo offerto in sede di gara:

- la conduzione, la direzione e l’assistenza tecnica dei lavori a mezzo di persona riconosciuta idonea, formalmente incaricata e di gradimento alla Stazione Appaltante;

- le prestazioni di operai e tecnici specializzati e non, occorrenti per realizzare le attività di manutenzione sia in loco che, occorrendo, nell’officina dell’Appaltatore compresi gli oneri derivanti dall’esecuzione delle attività fuori dal normale orario di lavoro, dal trasporto in sito di persone, attrezzature e materiali ed eventuali spese di trasferta;

- le attrezzature, i macchinari, le strumentazioni e gli apparati elettronici, sia per le indagini diagnostiche occorrenti per l’esecuzione delle attività di manutenzione;

- la segnalazione preventiva per iscritto alla Stazione Appaltante circa la necessità di effettuare eventuali interventi di manutenzione straordinaria, che si rendessero necessari per il buon funzionamento degli impianti e delle apparecchiature;

- la predisposizione e tenuta del luogo di intervento di manutenzione, provvedendo all’approntamento del cantiere relativo all’intervento di manutenzione, con sistemazione adeguata sia degli spazi oggetto dell’intervento (interni e/o esterni) sia di attrezzature, macchinari ed impianti idonei necessari per una perfetta e tempestiva esecuzione dell’intervento, nonché gli spostamenti provvisori, all’interno dello stesso immobile, di arredi e attrezzature di normale uso e dimensione; il cantiere dovrà essere segnalato, eventualmente recintato e illuminato nei modi prescritti dalla vigente normativa in materia, dovrà essere curata la pulizia e la regolare manutenzione; gli accessi, le opere provvisionali (trabattelli, ponticelli, ponteggi, scale, scalette, ecc.) saranno realizzati a cura e a carico dell’Appaltatore, che dovrà costantemente mantenerli in perfetta efficienza e sgomberi da ostacoli, curandone la pulizia nonché la regolare manutenzione;

- la preventiva campionatura di componenti, materiali, impianti e accessori, accompagnata dalla documentazione tecnica atta a individuarne caratteristiche e prestazioni e la loro conformità alle norme in materia, ai fini dell’approvazione del Responsabile della Stazione Appaltante, prima dell’inizio della fornitura;

- la fornitura di materiali d’uso, di consumo e di apporto, connessa all’esecuzione delle attività di manutenzione (quali segnaletica di sicurezza come previsto dalle normative vigenti; minuteria di ferramenta, bullonerie e guarnizioni, materiale vario; attrezzature di protezione individuale per gli addetti ai lavori; abbigliamento per il personale);

- sono infine a carico dell’Appaltatore gli oneri connessi alle chiamate per l’esistenza di situazioni di rischio o grave disservizio e le attività di supporto per il settore specifico ad altre Ditte operanti nell’ambito di analoghi programmi di manutenzione ordinaria.

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ART. 5

MANUTENZIONE STRAORDINARIA

Per manutenzione straordinaria, ai fini del presente Capitolato, s’intendono quelle attività che possono estrinsecarsi in:

- “manutenzione a rottura” consistente nell’esecuzione di un intervento, a seguito della rilevazione di un’avaria, allo scopo di riportare il manufatto o il componente ovvero l’impianto alle condizioni di normale funzionamento e sicurezza. Tale servizio comprende anche il ripristino dei guasti di qualsiasi natura (rottura accidentale, usura, atto vandalico, ecc…);

- “manutenzione urgente” riconducibile alla tipologia di attività prevista per quella a rottura, ma in tal caso l’Appaltatore dovrà intervenire entro 1 (una) ora dalla chiamata e ripristinare il guasto entro le 24 ore seguenti all’intervento;

- “modifica e/o miglioramento degli impianti” interventi atti a migliorarne la funzionalità, la sicurezza, la compatibilità con altri impianti;

Le suddette attività di manutenzione straordinaria devono riguardare le stesse categorie di opere impiantistiche per le quali l’Appaltatore svolge la manutenzione ordinaria, ma non sono ricomprese nel corrispettivo offerto dallo stesso in sede di gara. Per tali attività è previsto un corrispettivo a misura, con applicazione della percentuale di sconto sul prezzario di cui all’articolo seguente offerta in sede di gara.

La Stazione Appaltante potrà effettuare le richieste di intervento straordinario urgente in qualsiasi ora, diurna e/o notturna, chiamando, secondo le esigenze rilevate, il Responsabile Tecnico della Commessa o persona da lui delegata indicati in sede di Offerta

Le altre attività di manutenzione straordinaria, ad esclusione di quelle urgenti, devono essere preventivamente richieste dalla Stazione Appaltante seguendo la procedura di seguito indicata:

- richiesta di preventivo da parte della Stazione Appaltante e contestuale dichiarazione che i lavori richiesti non sono compresi negli obblighi delle prestazioni contrattuali definite come manutenzione ordinaria;

- formulazione del preventivo da parte dell’Appaltatore, con applicazione sui prezzi desunti dal prezzario di cui all’articolo seguente della percentuale di ribasso offerta in sede di gara, unitamente ad un disegno dello schema da realizzare (con indicazione dei parametri più significativi) – la tipologia del manufatto e dei diversi materiali da impiegarsi – le caratteristiche funzionali dell’impianto – le certificazioni dei materiali;

- approvazione formale del preventivo da parte del Responsabile Tecnico della Stazione Appaltante;

- emissione dell’ordine con contestuale definizione dei tempi assegnati e delle eventuali penali per ritardi.

La sostituzione eventuale di parti e di tutti i tipi di materiale danneggiati è a carico del committente che si riserverà comunque di accettare o meno i preventivi di sostituzione o di provvedere personalmente all’acquisto degli stessi se le somme richieste non dovessero essere ritenute congrue.

Tutti gli interventi saranno subordinati all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni, pareri e visti, previsti dalle norme vigenti, il cui ottenimento rimane a carico dell'Appaltatore e dei quali deve essere trasmessa copia alla Stazione Appaltante, il cui Responsabile Tecnico potrà disporre particolari disposizioni operative (modalità, orari, tempi) per ridurre i disagi agli utenti degli immobili o degli impianti.

Ogni intervento dovrà essere documentato e corredato dalla documentazione di tracciamenti, rilievi, misurazioni, prove e controlli dei lavori, certificazioni e documentazione scritta su modulistica approvata

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dalla Direzione Lavori (relazione dell’opera, tipologia, apparecchiature impiegate ed eventuale loro certificazione, schemi, elaborati grafici as-built ecc.);

In caso di modifiche e/o aggiornamenti eseguiti sugli impianti, l’Appaltatore dovrà aggiornare le tavole planimetriche e tutti i relativi schemi di quanto realizzato e/o modificato, consegnando la relativa documentazione alla Stazione Appaltante, su supporto CD attraverso files tipo *.dwg e in doppia copia su carta.

Ciascun intervento dovrà essere documentato, a cura dell’Appaltatore, nei modi descritti ed in conformità alla normativa vigente.

La mancata compilazione e presentazione della documentazione di cui sopra esonera la Stazione Appaltante da ogni obbligo di riconoscimento dei lavori svolti e, conseguentemente, di liquidazione e pagamento delle relative fatture.

ART. 6

PREZZARI PER LE ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA

Il corrispettivo delle attività di manutenzione straordinaria è stabilito a misura e sarà calcolato applicando lo sconto percentuale offerto dall’Appaltatore in sede di gara sull’ Elenco regionale dei prezzi delle opere pubbliche - Anno 2019 della Regione Puglia come aggiornato Deliberazione Giunta Regionale n. 611 del 29/03/19 per i materiali nonché i costi orari della mano d’opera edile in vigore nella Provincia di Taranto.

Per la realizzazione di opere edili che siano necessarie e complementari alle attività di manutenzione oggetto del presente appalto si utilizzerà l’Elenco regionale dei prezzi delle opere pubbliche - Anno 2019 della Regione Puglia come aggiornato Deliberazione Giunta Regionale n. 611 del 29/03/19.

ART. 7

RESPONSABILE TECNICO DI COMMESSA

L’Appaltatore, al momento della stipula del Contratto, dovrà indicare alla Stazione Appaltante il nominativo del proprio Responsabile Tecnico di Commessa e tutte le modalità di reperibilità dello stesso (cellulare, e-mail, fax, telefono).

Tale ruolo dovrà essere ricoperto da un tecnico di comprovata e documentata esperienza in ambito di manutenzione sugli impianti antincendio.

Il Responsabile Tecnico di Commessa dovrà avere il gradimento della Stazione Appaltante, che potrà, a suo insindacabile giudizio sulla base del curriculum, chiederne la sostituzione.

Il Responsabile Tecnico di Commessa dovrà dirigere tutti gli interventi nel pieno rispetto della normativa e della legislazione vigenti, assumendosi in pieno ogni responsabilità derivante da tale incarico.

Al Responsabile Tecnico di Commessa competono tutti gli obblighi e gli oneri così come definiti dalla legislazione vigente con particolare attenzione ai seguenti aspetti:

− applicazione delle normative e delle procedure per la tutela della sicurezza dei lavoratori (D.Lgs. n.

81/2008) e degli utenti del museo;

− rispetto delle normative e procedure autorizzative prescritte dai Regolamenti Edilizi e dalle normative tecniche di attuazione urbanistiche (autorizzazioni, denuncia inizio attività, pareri e nulla osta dei vigili del fuoco, ecc...);

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− verifica e controllo della qualità delle prestazioni;

− informazione tempestiva al Responsabile Tecnico della Stazione Appaltante di tutte le eventuali varianti e dei provvedimenti necessari a conseguire il migliore risultato finale;

− puntuale applicazione del contratto;

− collaborazione alla contabilizzazione delle prestazioni e dei lavori;

− eventuale assistenza al collaudo e rilascio del certificato di regolare esecuzione delle prestazioni.

L’Appaltatore, al momento della stipula del Contratto, dovrà altresì indicare alla Stazione Appaltante i nominativi di tutti gli operatori utilizzati, comunicando tempestivamente tutte le eventuali sostituzioni e/o integrazioni degli stessi, che dovranno essere preventivamente approvate a cura della Stazione Appaltante.

ART. 8

MODALITA’ DI ESECUZIONE DELL’APPALTO

Entro il primo mese dalla stipula del contratto l’appaltatore è obbligato a realizzare tutte le attività di manutenzione come dettagliate nelle schede attività manutentive: A1+A2+A3-B-C-D-E-F-G e nella seguente tabella degli interventi programmati:

Interventi programmati n. ore per

intervento

n. interventi nel biennio

n. ore complessive biennali

Controllo estintori (semestrale) 6 4 24

Revisione estintori(36 mesi/60 mesi) 57 1 57

Collaudo estintori (60 mesi/72 mesi)

Manutenzione rete idranti - naspi (semestrale/60 mesi)

37 1 37

Manutenzione gruppo di pompaggio (semestrale)

4 4 16

Manutenzione vasche di accumulo (semestrale)

4 4 16

Manutenzione porte tagliafuoco (semestrale)

8 4 32

Manutenzionerete impianti rilevazione e allarme incendi (semestrale)

24 4 96

Controllo efficienza impianto e attrezzature antincendio (bimestrale)

6 12 72

TOTALE ORE COMPLESSIVE 350

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Le attività eseguite durante il primo mese rientrano nel canone mensile, determinato nell’offerta economica dell’appaltatore in sede di gara.

La base d’asta è stata determinata dalla stazione appaltante in € 12.390,00 IVA esclusa, per un canone mensile di 516,25 IVA esclusa, sulla base della seguente tabella:

costo orario operaio specializzato (ANCE Taranto TAB 2/2018)

28,32 €

numero ore complessive nel biennio 350

costo netto complessivo 9.912,00 €

utile d'impresa 10%

991,20 €

spese generali 15%

1.486,80 €

Costo lordo complessivo 12.390,00 €

I servizi oggetto del presente appalto dovranno essere realizzati a perfetta regola d’arte, con l’uso di materiali e mezzi idonei, secondo le prestazioni e le frequenze minime indicate nel presente Capitolato, e secondo quanto previsto nell’offerta presentata dall’Appaltatore.

Il presente documento disciplina, per gli aspetti tecnici e normativi, l’affidamento del servizio di riparazione e manutenzione degli Impianti Antincendio per le esigenze del Museo Archeologico Nazionale di Taranto.

Quanto esposto definisce le caratteristiche tecniche e prestazionali che dovranno avere i servizi oggetto dell’affidamento.

I servizi e, in generale, le prestazioni contrattuali dovranno necessariamente essere conformi alle caratteristiche tecniche ed alle specifiche indicate nel presente Capitolato e nel Contratto. In ogni caso, il Fornitore si obbliga ad osservare nell’esecuzione delle prestazioni contrattuali tutte le norme e le prescrizioni legislative e regolamentari applicabili, siano esse di carattere generale o specificamente inerenti al settore impiantistico cui i Servizi appartengono, e in particolare quelle di carattere tecnico, di sicurezza, di igiene e sanitarie vigenti nonché quelle che dovessero essere emanate successivamente alla conclusione del Contratto.

ART. 9

REQUISITI E CARATTERISTICHE DEI SERVIZI OGGETTO DELL’AFFIDAMENTO Requisiti di rispondenza a norme, leggi, regolamenti:

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PEC: mbac-man-ta@mailcert.beniculturali.it PEO: man-ta@beniculturali.it Web site: www.museotaranto.beniculturali.it

Il Fornitore dovrà operare nel pieno rispetto di tutte le leggi vigenti relative agli impianti e di tutti gli eventuali aggiornamenti che entreranno in vigore durante l’erogazione del servizio. In particolare, il Fornitore dovrà eseguire le attività oggetto del presente capitolato nella piena osservanza di leggi e regolamenti, anche locali, vigenti in materia di:

- gestione ed esecuzione dei servizi affidati;

- sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro;

- sicurezza degli impianti;

- prevenzione incendi;

- tutela dell’ambiente (es. tutela del suolo, delle acque, delle risorse idriche, dell’aria, gestione rifiuti, ecc);

- tutela della salute umana;

- rispetto delle normative nazionali e locali vigenti in materia di gestione contrattuale dei lavoratori;

Si precisa inoltre che tutti gli interventi manutentivi da effettuarsi su impianti, rientranti nelle previsioni di cui al D.Lgs. n. 37/2008 e s.m.i. devono essere eseguiti da impresa a ciò abilitata, la quale è tenuta anche a rilasciare, a cura di personale abilitato ai sensi di legge, le prescritte certificazioni di conformità, ogni qualvolta si rendano necessarie.

Tutte le attività connesse ai servizi di manutenzione degli impianti dovranno essere eseguite, oltre che secondo le prescrizioni del presente Capitolato, anche secondo le buone regole dell’arte.

Il Fornitore è responsabile in solido dell’osservanza delle norme anzidette da parte dei subappaltatori per le prestazioni eventualmente rese nell’ambito del subappalto.

ART. 10

REQUISITI DI RISPONDENZA A NORME, LEGGI, REGOLAMENTI

Il Fornitore dovrà operare nel rispetto di tutte le leggi e le normative tecniche di settore relative agli impianti di riferimento, nonché di tutti gli eventuali aggiornamenti che dovessero entrare in vigore durante l’erogazione del servizio.

A titolo esemplificativo ma non esaustivo, il Fornitore avrà l’obbligo dell’osservanza delle seguenti disposizioni:

- in materia di sicurezza degli impianti:

Legge n. 46, del 18/05/1990 e suo regolamento di attuazione DPR n. 447 del 06/12/1991, così come modificato ed integrato dal Decreto Ministeriale N. 37 del 22 gennaio 2008 e successive modifiche;

- in materia di abilitazione all’esercizio delle attività previste nel presente Capitolato:

Legge n. 46 del 18/05/1990, così come modificato ed integrato dal Decreto Ministeriale N. 37 del 22 gennaio 2008 e successive modifiche;

- in materia di Prevenzione Incendi:

Legge n. 818 del 07/12/1984 e s.m.i., D.P.R. 151/2011;

Inoltre, si rimanda a tutto quanto previsto dalle norme tecniche UNI - CTI, UNI - CIG, UNI – CEI pertinenti e rilevanti nel settore della manutenzione antincendio.

Tutte le attività connesse ai servizi di manutenzione dovranno essere eseguite, oltre che secondo le prescrizioni del presente Capitolato, anche secondo le buone regole dell’arte.

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Si precisa inoltre che tutti gli interventi manutentivi da effettuarsi su impianti rientranti nelle previsioni di cui al D.Lgs. n. 37/2008 e s.m.i, devono essere eseguiti da impresa a ciò abilitata, la quale è tenuta anche a rilasciare, a cura di personale abilitato ai sensi di legge, le prescritte certificazioni di conformità, ogni qualvolta si rendano necessarie.

Il Fornitore dovrà eseguire le attività oggetto del presente Capitolato nell’osservanza di leggi e regolamenti, anche locali, vigenti in materia di:

- gestione ed esecuzione dei servizi affidati;

- sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro;

- sicurezza degli impianti;

- prevenzione incendi;

- assunzioni obbligatorie e accordi sindacali;

- prevenzione della criminalità mafiosa;

- tutela dell’ambiente (es. gestione rifiuti);

- riservatezza.

ART. 11

PRESCRIZIONI RIGUARDANTI MATERIALI E ATTREZZATURE

Il Fornitore deve utilizzare propri mezzi ed attrezzature, adeguati al lavoro da svolgere nonché idonei a garantire la sicurezza e la tutela della salute degli operatori e dell’utenza, ma anche dell'ambiente e del territorio; a tale riguardo deve poter dimostrare, con apposita documentazione, che i mezzi e le attrezzature utilizzati rispettino i criteri definiti dal D. Lgs. 17/2010 e s.m.i. (che recepisce la Direttiva Macchine 2006/42/CE) e di aver provveduto ad eseguire la manutenzione ordinaria e programmata presso Officine Specializzate, qualora necessario.

ART. 12

OPERATORI ADDETTI AI SERVIZI

Il Fornitore dovrà garantire l’impiego di personale specializzato e dotato di adeguate competenze professionali per la corretta e tempestiva esecuzione delle attività oggetto del presente Capitolato e per l’utilizzo delle eventuali attrezzature necessarie.

Il Fornitore si impegna a far seguire, a detto personale, specifici corsi di formazione sia di natura professionale che inerenti i comportamenti da adottare in relazione al particolare contesto in cui l’attività viene svolta, dando regolare comunicazione alla stazione appaltante.

Il personale operativo dovrà:

- rispettare quanto previsto dai regolamenti e dalle norme applicabili;

- indossare idonea divisa con apposito cartellino identificativo riportante foto, nome e cognome;

- indossare, in funzione delle attività da effettuare, tutti i dispositivi di protezione individuale prescritti dalla norma;

- adottare un comportamento consono alla funzione e alle circostanze in cui si svolgono le attività del servizio e alle valenze etiche e sociali dei luoghi interessati.

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Il Fornitore dovrà fornire, all’atto dell’attivazione del servizio, i nominativi del personale adibito ai servizi e comunicare tempestivamente eventuali variazioni.

Tutto il personale adibito al servizio deve essere sotto l'esclusiva responsabilità del Fornitore sia nei confronti della stazione appaltante che di terzi.

ART. 13

SICUREZZA SUL LAVORO E TUTELA DELL’AMBIENTE

Il Fornitore è obbligato, nell'esecuzione dei servizi e delle prestazioni ordinate, ad osservare tutte le vigenti normative in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, di prevenzione infortuni, igiene del lavoro, prevenzione incendi e tutela dell’ambiente ed a farle rispettare ai propri dipendenti, in ottemperanza alle disposizioni del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico della sicurezza) e successive modifiche ed integrazioni.

La Stazione appaltante, fornirà preventivamente al Fornitore dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'area in cui è destinato ad operare ed in relazione all'attività oggetto del servizio, al fine di consentire al Fornitore l’adozione delle opportune misure di prevenzione e di emergenza. A tale ultimo scopo il Fornitore redigerà, di concerto con le strutture del Servizio di Prevenzione e Protezione del Committente ed in armonia col disposto di cui all’art. 26 del D.lgs. 81/2008 e s.m.i., il Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali, secondo lo schema allegato, e si impegna sin dall’avvio del Servizio ad adottare ogni utile accorgimento tecnico ed organizzativo teso a minimizzare i rischi derivanti da interferenza con le attività degli uffici e dei locali serviti.

Il Fornitore si impegna a portare a conoscenza di tali rischi i propri dipendenti destinati a prestare la loro opera nelle aree predette, a controllare l'applicazione delle misure di prevenzione e a sviluppare un costante controllo durante l'esecuzione delle attività.

Le situazioni di pericolo, sia per l’utenza che per gli operatori stessi, riscontrate all’interno degli immobili oggetto del servizio, anche in aree non direttamente interessate dallo svolgimento della propria specifica attività, dovranno essere tempestivamente segnalate dal Fornitore al Direttore del Museo. Il Fornitore dovrà inoltre, in situazioni di imminente pericolo o presunte tali, provvedere, nei limiti delle proprie caratterizzazioni tecniche, a limitare o inibire l’accesso all’area interessata tramite apposite recinzioni e segnalazioni, nonché ad adottare ogni accorgimento che si dovesse ritenere utile per la salvaguardia dell’incolumità pubblica.

ART. 14

ATTRIBUTI COMUNI E SPECIFICI

Nel presente Capitolato vengono riportati i Requisiti Tecnici a cui devono necessariamente rispondere le attività oggetto dell’affidamento.

Per Requisiti Tecnici si intende l’insieme di caratteristiche costruttive/funzionali/prestazionali minime che caratterizzano il Servizio. Vengono, inoltre, riportate le Schede Attività e Frequenza nelle quali è descritto l’insieme di attività, descrizione non esaustiva, degli interventi costituenti le attività ordinarie cd. a canone che dovranno essere effettuati a cura del Fornitore.

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Nell’esecuzione delle prestazioni contrattuali, il Fornitore si obbliga a garantire le ulteriori attività di manutenzione e/o frequenze diverse rispetto a quanto indicato nelle Schede Attività e Frequenza necessarie a garantire il corretto funzionamento degli impianti e ad osservare tutte le norme, le prescrizioni tecniche e di sicurezza in vigore, nonché quelle che dovessero essere successivamente emanate; gli eventuali maggiori oneri derivanti dalla necessità di osservare le norme e le prescrizioni di cui sopra, anche se entrate in vigore successivamente alla stipula del Contratto, resteranno ad esclusivo carico del Fornitore, intendendosi in ogni caso remunerati con il corrispettivo contrattuale, ed il Fornitore non potrà, pertanto, avanzare pretesa di compensi a tal titolo, assumendosene ogni relativa alea.

ART. 15

SERVIZIO DI MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ANTINCENDIO

All’interno dei servizi degli impianti antincendio rientrano le seguenti attività:

- attività di controllo, quali verifiche/letture periodiche a vista, pulizia di parti e componenti, ecc., attività di gestione / conduzione, quali variazioni del funzionamento degli impianti/locali, manutenzione programmata, ovvero interventi di sostituzione di parti / consumabili, manutenzione predittiva o su condizione ovvero interventi effettuati a seguito del verificarsi di eventi che fanno presumere un possibile guasto, manutenzione a richiesta /guasto , ovvero interventi a seguito di rottura o anomalia non prevedibili ex ante, reperibilità e pronto intervento.

Tutte le prestazioni dovranno essere effettuate nei giorni feriali e negli orari di apertura degli uffici del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, salvo casi eccezionali in cui il Museo richieda diversamente al fine di evitare disagio agli utenti o intralcio alle attività. In tali casi il Fornitore dovrà eseguire le prestazioni anche di notte o nei giorni festivi o in particolari periodi dell’anno senza pretendere compensi suppletivi o indennizzi a qualsiasi titolo.

L’esecuzione delle prestazioni dovrà avvenire con modalità e termini tali da arrecare il minimo pregiudizio all’utilizzazione dei locali e a tutte le attività del Museo evitando la prolungata sospensione del funzionamento degli impianti. Qualora fosse necessaria l’interruzione del funzionamento dell’impianto, l’attività dovrà essere preventivamente autorizzata nell’esecuzione del Museo.

È fatto divieto al Fornitore di effettuare modifiche che possano alterare o compromettere la funzionalità e la sicurezza dell’impianto, nonché estendere le prestazioni ad altri impianti non oggetto del servizio.

Inoltre, il Fornitore non potrà effettuare prestazioni non previste nel presente Capitolato senza preventiva autorizzazione da parte del Museo.

Il Museo definisce le frequenze relative all’ esecuzione delle singole attività manutentive, sulla base delle loro esigenze puntuali e dei livelli di servizio richiesti (e della buona pratica tecnica), nonché nel rispetto di eventuali norme o regolamenti a carattere nazionale o regionale disciplinanti i servizi oggetto dei singoli contratti.

L’impianto o gli impianti sui quali saranno erogati i servizi di manutenzione e riparazione saranno consegnati dal Museo in contraddittorio con il Fornitore; di tale consegna sarà redatto apposito Verbale, firmato dalle parti. La presa in consegna degli impianti segna quindi l’inizio dell’erogazione dei servizi da parte del Fornitore.

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PEC: mbac-man-ta@mailcert.beniculturali.it PEO: man-ta@beniculturali.it Web site: www.museotaranto.beniculturali.it

Il Museo può definire con il Fornitore l’effettuazione di una visita congiunta presso le sedi di ubicazione degli impianti che saranno oggetto del servizio al fine di individuare ulteriori elementi ed informazioni utili ad un corretto avvio del servizio richiesto.

All’atto dell’attivazione dei servizi oggetto del presente Capitolato verrà redatto, in forma scritta, un verbale di attivazione del servizio.

Esso dovrà essere redatto dal Fornitore contraente e controfirmato per accettazione dal Museo, e conterrà la data di avvio del servizio (che, salvo diversi accordi tra le parti coinciderà con la data di presa in consegna degli impianti e con la data di sottoscrizione del verbale stesso), nonché l’attestazione della presa in consegna degli impianti.

Lo stesso documento conterrà gli estremi identificativi del Fornitore, della PA contraente, dei relativi rappresentanti e la calendarizzazione di base degli interventi che verranno effettuati nel corso dell’esecuzione del contratto.

Al suo interno sarà riportato il dettaglio delle informazioni relative all’impianto/i sui quali viene attivato il servizio ordinato. In particolare dovranno essere indicate l’ubicazione degli impianti, le sue consistenze e il relativo stato. Inoltre, dovranno essere indicate eventuali locali che il Museo darà in prestito d’uso al Fornitore contraente in supporto allo svolgimento delle attività previste dal contratto.

Il Fornitore contraente dovrà inoltre indicare le figure di riferimento per la gestione del contratto (Referente operativo dell'appalto, Capo Squadra, ecc.) e/o quant'altro necessario per la gestione del servizio.

Su richiesta del Museo il Fornitore dovrà fornire la lista dei nominativi del personale adibito allo svolgimento delle attività.

Qualunque variazione relativa ai contenuti del Verbale di attivazione dovrà essere sempre formalizzata per iscritto e controfirmata dalle parti.

ART. 16

PROGRAMMA OPERATIVO DELLE ATTIVITA’

Per l’erogazione continuativa di un servizio manutentivo, il Fornitore dovrà provvedere alla presentazione al Museo un Programma Operativo delle Attività (POA), che consiste in un documento contenente la schedulazione, per ciascun impianto e relativi componenti, di tutte le singole attività oggetto del servizio.

Il Museo definisce in sede di procedura, le modalità e le tempistiche di produzione e/o aggiornamento, da parte del Fornitore, del suddetto Programma.

Il primo Programma Operativo dovrà essere consegnato al Museo contestualmente all’avvio dell’esecuzione del contratto.

Eventuali modifiche alla programmazione delle attività dovranno essere concordate tra le parti.

ART. 17

RENDICONTO DELLE ATTIVITA’

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Nel caso di erogazione continuativa di un servizio manutentivo, il Fornitore ha l’obbligo di presentare, secondo le modalità e le tempistiche stabilite dal Museo in sede di procedura, un rendiconto delle attività svolte nell’arco del periodo di riferimento.

ART. 18

CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’

Tutte le attività di manutenzione a richiesta/guasto, eseguite per rimuovere anomalie non prevedibili ex ante, ovvero interventi a seguito di rottura dovranno essere consuntivate dal Fornitore mediante la

“Scheda di Consuntivo Intervento”.

Nella Scheda di Consuntivo Intervento dovranno essere riportate le informazioni di natura tecnica ed economica che descrivono l’entità dell’intervento in termini di risorse impiegate. In particolare nella Scheda di Consuntivo Intervento dovranno essere presenti le seguenti informazioni:

- descrizione sintetica dell’intervento (specificando se l’intervento è scaturito da una richiesta del Museo);

- data e ora di inizio e di fine intervento;

- quantità eseguite secondo le voci dell’elenco prezzi;

- importo complessivo;

Qualora l’intervento sia scaturito da una segnalazione del Soggetto Aggiudicatore, il Fornitore dovrà specificare, all’interno della Scheda di Consuntivo Intervento, la data e l’ora di ricezione della segnalazione.

La Scheda di Consuntivo Intervento, compilata in ogni sua parte e firmata dal Fornitore, dovrà essere controfirmata dal Soggetto Aggiudicatore come attestazione dell’avvenuta esecuzione dell’intervento e della accettazione dello stesso.

Il Soggetto Aggiudicatore potrà definire ulteriori elementi o informazioni complementari a quelle sopra elencate, da riportare all’ interno della Scheda di Consuntivo Intervento.

ART. 19

REMUNERAZIONE

I criteri di remunerazione dei servizi richiesti sono i seguenti:

a) Modalità di calcolo del corrispettivo a canone con periodicità mensile, determinato sulla base del costo medio orario della manodopera edile in vigore nella Provincia di Taranto per n. 1 operaio di 4° livello e n. 1 operaio specializzato, impiegati una volta ogni 6 mesi per otto ore nei 24 mesi di durata del servizio, costi di sicurezza pari ad € 350,00 (euro trecentocinquanta/00) non soggetti a ribasso e determinati nel DUVRI allegato, spese generali, utile d’impresa per un importo complessivo di

b) Prezzi dei servizi e/o listini di riferimento per attività di manutenzione straordinaria è stabilito a misura e sarà calcolato applicando lo sconto percentuale offerto dall’Appaltatore in sede di gara sull’ Elenco regionale dei prezzi delle opere pubbliche - Anno 2019 della Regione Puglia come aggiornato Deliberazione Giunta Regionale n. 611 del 29/03/19 per i materiali nonché i costi orari della mano d’opera edile in vigore nella Provincia di Taranto.

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Per la realizzazione di opere edili che siano necessarie e complementari alle attività di manutenzione oggetto del presente appalto si utilizzerà l’Elenco regionale dei prezzi delle opere pubbliche - Anno 2019 della Regione Puglia come aggiornato Deliberazione Giunta Regionale n. 611 del 29/03/19.

c) Non sono previsti diritti di chiamata per attività di pronto intervento.

d) Applicazione di penali, sulla base dei criteri di cui all’art. 32, a seguito di mancato rispetto dei livelli di servizio definiti dal Museo o di qualunque inadempimento contrattuale.

ART. 20

CONTROLLO E VERIFICA DELLE PRESTAZIONI EROGATE

In relazione alle modalità esecutive, i controlli si differenziano nelle due seguenti tipologie:

- Verifica della qualità del servizio: volto a misurare il livello qualitativo delle prestazioni erogate e lo stato dei componenti impiantistici oggetto del servizio.

- Verifica della regolarità e puntualità nell’esecuzione delle prestazioni: volto a misurare la regolarità e la puntualità dell’esecuzione delle prestazioni.

Tutte le verifiche effettuate avverranno in contraddittorio con il Fornitore e l’esito del controllo verrà sottoscritto, in apposito verbale, dal Direttore dell’esecuzione e dal Responsabile del Servizio (o loro delegati).

Gli esiti delle verifiche effettuate dovranno essere annotati, indipendentemente dagli aspetti riguardanti l’applicazione delle penali, per monitorare l’andamento generale del servizio e certificare l’assenza di non conformità.

ART. 21

MANUTENZIONE IMPIANTI ANTINCENDIO

La conduzione e manutenzione degli impianti antincendio comprende le seguenti attività:

A. manutenzione estintori: controllo, revisione e collaudo – (Schede A1+A2+A3);

B. manutenzione rete idranti – naspi – (Scheda B);

C. manutenzione gruppo di pompaggio – (Scheda C);

D. manutenzione vasche di accumulo (riserva idrica antincendio) – (Scheda D);

E. manutenzione porte tagliafuoco – (Scheda E);

F. manutenzione impianti di rilevazione e allarme incendi – (Scheda F);

G. controllo bimestrale efficienza impianti – (Scheda G).

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ART. 21.A

MANUTENZIONE ESTINTORI

Per il servizio di manutenzione periodica degli estintori la normativa di riferimento è la seguente:

_ D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 _ D.Lgs. 493/96

_ UNI 9994 _ UNI EN 3/2 _ UNI 9492

SCHEDE ATTIVITÀ E FREQUENZA - CONTROLLO Le attività di controllo sono le seguenti.

CONTROLLO ESTINTORI – A1

Attività Frequenza

Verifica che l'estintore sia presente e segnalato con apposito cartello, secondo quanto prescritto dal DPR 524 /1982 (e successivi

aggiornamenti), recante la dicitura "estintore" e/o “estintore N. XXX” Semestrale Verifica che l'estintore sia chiaramente visibile, immediatamente

utilizzabile e che l’accesso allo stesso sia libero da ostacoli Verifica che l'estintore non sia stato manomesso

Verifica che i contrassegni distintivi siano esposti a vista (indicati sul corpo principale) e siano ben leggibili

Verifica che l'indicatore di pressione, se presente, indichi un valore di pressione compreso all'interno del campo verde

Verifica che l'estintore non presenti anomalie quali ugelli ostruiti, perdite, tracce di corrosione, sconnessioni o incrinature dei tubi flessibili, ecc.

Verifica che l'estintore sia esente da danni alle strutture di supporto e alla maniglia di trasporto

Verifica che il cartellino di manutenzione sia presente sull'apparecchio e sia correttamente compilato

Per gli estintori portatili:

- Verifica della tenuta della carica mediante pesata per estintori a CO2

- Verifica della tenuta della carica mediante pesata e misura di pressione per estintori ad halon ed a pressione permanente Per gli estintori carrellati: i controlli previsti al punto "verifica" di cui al

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punto "Accertamenti e prove sui prototipi" della UNI 9492;

Aggiornamento del Cartellino di manutenzione, su cui deve essere obbligatoriamente riportato:

- numero di matricola o altri estremi di identificazione dell’estintore;

- ragione sociale e indirizzo completo e altri estremi di identificazione del manutentore;

- massa lorda dell'estintore;

- carica effettiva;

- tipo di operazione effettuata;

- data dell'intervento;

- firma o punzone del manutentore.

Nei casi di ripristino, revisione o collaudo, il manutentore deve provvedere alla momentanea sostituzione degli estintori oggetto di manutenzione con altrettanti della medesima tipologia. L’attività di controllo estintori è compresa nel canone annuale.

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SCHEDE ATTIVITÀ E FREQUENZA – REVISIONE REVISIONE ESTINTORI – A2

Attività

Frequenza Estintore a polvere

Estintore a CO2

Verifica della conformità al prototipo omologato per quanto attiene alle iscrizioni e all'idoneità degli eventuali ricambi;

ogni 36 mesi

ogni 60 mesi Esame interno dell'apparecchio per la verifica del

buono stato di conservazione;

Esame e controllo funzionale di tutte le parti;

Controllo di tutte le sezioni di passaggio del gas ausiliario e dell'agente estinguente, in particolare il tubo pescante, i tubi flessibili, i raccordi e gli ugelli, per verificare che siano liberi da incrostazioni, occlusioni e sedimentazioni;

Controllo dell'assale e delle ruote, quando esistenti;

Eventuale ripristino delle protezioni superficiali;

Taratura e/o sostituzione dei dispositivi di sicurezza contro le sovrapressioni;

Ricarica e/o sostituzione dell'agente estinguente;

Montaggio dell'estintore in perfetto stato di efficienza;

Aggiornamento del cartellino di manutenzione;

L’attività di revisione degli estintori è compresa nel canone annuale.

Ciò premesso, si precisa inoltre che:

_ l’attività di ricarica e/o sostituzione dell'agente estinguente è compresa nel canone per un numero di estintori non superiore al 10% del numero totale.

_ non è mai compresa nel canone l’attività di ricarica degli estintori qualora siano stati parzialmente o totalmente scaricati a seguito di utilizzo degli stessi.

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SCHEDE ATTIVITÀ E FREQUENZA – COLLAUDI COLLAUDO ESTINTORI – A3

Attività Frequenza

Estintori a CO2

Prova idraulica della durata di 1 min a una pressione di

25 MPa Ogni 60 mesi

Altre tipologie di estintori

Prova idraulica della durata di 1 min a una pressione di

3,5 MPa Ogni 72 mesi

L’attività di collaudo degli estintori non è compresa nel canone ma, nei casi in cui essa dovesse rendersi necessaria, il Fornitore ha l’obbligo di segnalare al DEC l’intervenuta scadenza.

L’impresa quantificherà il costo per i collaudi necessari e la stazione appaltante valuterà l’eventuale convenienza economica rispetto alla sostituzione.

ART. 21.B

MANUTENZIONE RETE IDRANTI - NASPI

MANUTENZIONE PERIODICA RETE DI IDRANTI – NASPI –B

Attività Frequenza

Verificare integrità ed accessibilità attrezzatura; i componenti non

devono presentare segni di corrosione o perdite. Semestrale Verifica leggibilità istruzioni d’uso.

Verifica corretta localizzazione su pianta.

Verifica che il getto d'acqua sia costante e sufficiente (è consigliato l'uso di indicatori di flusso e manometri).

Verifica che l'indicatore di pressione (se presente) sia operativo ed ben tarato.

Controllo della tubazione in tutta la sua lunghezza per rilevare eventuali screpolature, deformazioni, logoramenti, o danneggiamenti.

Verifica adeguatezza e buono stato operativo del sistema di fissaggio in base alla pressione di esercizio.

Per i naspi: verifica della corretta rotazione delle bobine in entrambi i versi.

Per i naspi orientabili: verificare che il supporto piroettante ruoti agevolmente fino a 180°.

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Per i naspi manuali: verificare che la valvola di intercettazione sia di tipo adeguato e sia di facile manovrabilità.

Per i naspi automatici: verificare il corretto funzionamento della valvola automatica ed il corretto funzionamento della valvola automatica d'intercettazione del servizio.

Verificare le condizioni della tubazione di alimentazione idrica, con particolare attenzione a segnali di logoramento o danneggiamento in caso di tubazione flessibile.

Qualora i sistemi siano collocati in cassetta, verificare presenza di eventuali danneggiamento e la corretta apertura dei portelli.

Verificare che la lancia erogatrice sia di tipo appropriato e di facile manovrabilità.

Verificare il funzionamento della eventuale guida di scorrimento della tubazione.

Apporre la dicitura “REVISIONATO” su ciascuna unità. Dopo ogni controllo Tenuta e aggiornamento del registro permanente di manutenzione

sul quale va riportato:

· data (mese e anno) del controllo e dei collaudi;

· annotazione del risultato dei controlli;

· elenco e data di installazioni delle parti di ricambio;

· se sono necessari ulteriori collaudi;

· data (mese e anno) per il prossimo controllo e collaudo;

· identificazione di ogni naspo e/o idrante.

Dopo ogni controllo

Sottoporre le tubazioni alla massima pressione di esercizio e verificarne la tutela e l’efficienza del sistema di fissaggio.

Ogni 60 mesi

La ditta incaricata della manutenzione deve lasciare il naspo antincendio e l'idrante a muro pronti per un uso immediato. Nel caso sia necessaria una attività di manutenzione il manutentore deve provvedere alla momentanea sostituzione dei naspi in manutenzione con altrettanti della medesima tipologia ed informare il Committente.

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ART. 21.C

MANUTENZIONE GRUPPO DI POMPAGGIO

MANUTENZIONE PERIODICA GRUPPO DI POMPAGGIO – C

Attività Frequenza

Verifica dello stato delle vasche o dei serbatoi di accumulo o disgiunzione, del livello e delle condizioni dell'acqua (limpida e priva di solidi sospesi); effettuazione di prove di funzionamento dei relativi indicatori di livelli, rincalzi delle loro valvole a galleggiante e apparecchiature ausiliarie;

Semestrale

Verifica del livello e prova di funzionamento del rincalzo, dei dispositivi di controllo ed eventuali regolatori di livello dei serbatoi di adescamento di pompe installate soprabattente;

Prova di avviamento automatico e funzionamento delle pompe; il funzionamento delle motopompe deve essere protratto per non meno di 30 min;

Prova di riavviamento manuale delle pompe, con valvola di prova completamente aperta, immediatamente dopo l'arresto.

Verifica del livello dell'olio lubrificante nel motore, del carburante dell'elettrolita nelle batterie di avviamento e di alimentazione delle motopompe, effettuando i relativi rabbocchi, se necessari, nonché della densità dell'elettrolita stesso mediante densimetro. Se la densità di questo risultasse insufficiente, anche se il funzionamento dell'apparecchio di ricarica è regolare, la batteria dovrà essere immediatamente sostituita.

Verifica della scorta di carburante per le motopompe atta a garantire il loro funzionamento ininterrotto a pieno carico: per almeno 3 ore nei Rischi lievi, 4 ore nei Rischi normali e 6 ore nei Rischi gravi;

secondo quanto riportato dalla Ditta installatrice sul certificato di installazione.

Tenuta e aggiornamento del registro di manutenzione in cui è mantenuta storia delle condizioni dell’impianto e di tutte le ispezioni effettuate.

La registrazione dovrà comprendere:

· data (mese e anno) del controllo;

· annotazione del risultato dei controlli (eventuali deficienze riscontrate);

· variazioni rispetto alla situazione riscontrata nella verifica

Dopo ogni controllo

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precedente;

· elenco e data di installazioni delle parti di ricambio;

· se sono necessari ulteriori collaudi;

· data (mese ed anno) per il prossimo controllo e collaudo.

Si precisa che, in caso di sostituzione della batteria, il costo della batteria è a carico del Aggiudicatario e verrà quantificata con i criteri di calcolo previsti dal capitolo delle manutenzioni non programmate.

Inoltre si precisa che l’attività di reintegro di valvole galleggianti e apparecchiature ausiliarie rientrano tra le attività di ripristino del regolare funzionamento dell’impianto rilevate nel corso delle attività periodiche svolte dal Fornitore, e per tali attività il costo della manodopera sarà compreso nel canone.

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ART. 21.D

MANUTENZIONE VASCHE DI ACCUMULO (riserva idrica antincendio) MANUTENZIONE PERIODICA VASCHE DI ACCUMULO – D

Le vasche possono avere funzionamento a gravità (G) o a pressione (P). Le prove riservate all’una o all’altra tipologia sono contrassegnate con una G o una P.

Attività Frequenza

Verifica dello stato dell'acqua nei serbatoi e nelle vasche di riserva:

limpida e priva di solidi sospesi che possono ostruire le condutture. Semestrale Verifica dello stato dei serbatoi (G)

Verifica del livello e delle condizioni dell'acqua nei serbatoi (G);

Prove di funzionamento degli indicatori di livello, del rincalzo delle relative valvole a galleggiante, nonché di ogni altra apparecchiatura ausiliaria (G);

Prove di funzionamento delle alimentazioni d'acqua e d'aria compressa, nonché dei relativi dispositivi automatici di controllo (P);

Prove di funzionamento delle valvole di sicurezza (P).

Verifica delle scorte di carburante in base alle indicazioni sul Certificato di installazione (P)

Tenuta e aggiornamento del registro permanente di manutenzione mediante

annotazione di:

• data del controllo,

• risultato dei controlli (eventuali deficienze riscontrate);

• variazioni rispetto alla situazione riscontrata nella verifica precedente

• elenco e data di installazioni delle parti di ricambio;

• eventuale necessità di ulteriori collaudi;

• data per il prossimo controllo e collaudo.

Dopo ogni intervento

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ART. 21.E

MANUTENZIONE PORTE TAGLIAFUOCO

Una porta R.E.I. (porta tagliafuoco), è una porta che, considerata la sua elevata resistenza al fuoco, ha la possibilità di isolare le fiamme in caso di incendio e consente di ridurre la diffusione di fiamme o di fumo tra compartimenti e per assicurare un'uscita sicura da un edificio/struttura.

Le porte tagliafuoco si dividono in:

_ porte a battente;

La normativa di riferimento per il servizio di manutenzione delle porte tagliafuoco è la seguente:

_ D.P.R. 21/06/2004 _ UNI 9723

Schede Attività e Frequenza

Manutenzione Periodica Porte Tagliafuoco - E

Attività Frequenza

Controllo della efficienza della porta;

Semestrale Controllo molle di spinta;

Controllo cerniere e loro lubrificazione

Controllo chiudiporta e selettori e loro lubrificazioni Controllo maniglioni antipanico;

Controllo eventuali sistemi di autochiusura (rivelatori ed elettromagneti);

Eventuali ritocchi a pennello di parti deteriorate

Tenuta e aggiornamento del Libretto di uso e manutenzione fornito dal costruttore

Dopo ogni controllo

Schede Attività e Frequenza – Specifiche per ogni porta.

Nelle tabelle seguenti sono descritte le operazioni di revisione specifica per ogni tipologia di porta:

PORTE A BATTENTE

Attività Frequenza

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PORTE A BATTENTE

Attività Frequenza

Controllo chiusura

Semestrale Controllo chiusura porta

Controllo perno e molla

Controllo guarnizioni autoespandenti Controllo regolazione chiudiporta Controllo elettromagneti

Controllo maniglione antipanico

Controllo regolatori di chiusura (2 batt.) Controllo catenaccio asta inf./superiore Controllo altezza pavimento

Controllo placca di omologazione Controllo boccole a terra

Controllo finestrature

Controllo funzionalità centralina/rilevatori Controllo serratura antipanico

Controllo snervatura manto Lubrificazione

Serraggio viti maniglione

L’attività di controllo delle porte è compresa nel canone annuale.

ART. 21.F

MANUTENZIONE IMPIANTI DI RILEVAZIONE E ALLARME INCENDI

Manutenzione periodica degli impianti di rilevazione incendi, che hanno la funzione di rilevare un principio di incendio il più rapidamente possibile e di dare l’allarme.

Questi sistemi sono dotati di rivelatori puntiformi di fumo, non collegati ad un impianto di spegnimento.

Rientrano nella più larga categoria degli “Impianti Di Protezione Antincendio”, così come specificato dal Decreto 22 gennaio 2008 n°37 che ha sostituito la Legge 46/90. Il Decreto specifica nel dettaglio i tipi di impianto che vengono definiti di protezione antincendio. Infatti, l’articolo 2 “Definizioni relative agli impianti” recita: “g) Impianti di Protezione Antincendio: Impianti di rivelazione di gas, di fumo e d’incendio.”

I criteri per la progettazione, la realizzazione e l’esercizio degli impianti fissi automatici di rivelazione di segnalazione manuale e di allarme d’incendio sono prescritti nella norma UNI 9795 che costituisce, di fatto,

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Tel. +39 099/4532112 – Fax. +39 099/4594946 C.F.: 90236940731

PEC: mbac-man-ta@mailcert.beniculturali.it PEO: man-ta@beniculturali.it Web site: www.museotaranto.beniculturali.it

la “norma raccomandata” da seguire affinché tali sistemi siano progettati e realizzati secondo la “regola dell’arte”, come gli articoli 5 e 6 del Decreto 22 gennaio 2008 n°37 prescrivono.

La UNI 9795, al capitolo 2 – Riferimenti normativi - richiama le norme UNI EN54, che sono quelle specifiche degli apparati per i sistemi di rivelazione d’incendio, e le

norme CEI 64-8 (Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua) e CEI EN 50200 (Metodo prova per la resistenza al fuoco di piccoli cavi non protetti per l'uso in circuiti di emergenza).

In tutti i casi regolamentati e/o previsti all’art. 5 del Decreto 22 gennaio 2008, un sistema fisso automatico di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme d’incendio deve essere progettato “secondo la regola dell’arte”. A tal fine gli interventi devono essere elaborati in conformità alla vigente normativa e alle indicazioni delle guide e delle norme ’UNI (nel caso specifico UNI 9795 ed UNI EN 54), del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell’Unione Europea.

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Manutenzione impianti di rilevazione e allarme incendi -Schede attività e Frequenza MANUTENZIONE PERIODICA IMPIANTI RILEVAZIONE E ALLARME INCENDI - F

Attività Frequenza

Verifica completa dell' installazione nel suo complesso.

Semestrale Pulizia di tutte le apparecchiature.

Pulizia dei rivelatori e prova con bombole speciali.

Verifica e eventuale riparazione di tutte le connessioni Pulizia e regolazione dei contatti e dei relais.

Eventuale regolazione della tensione e dell' intensità di corrente.

Controllo del funzionamento e manutenzione di tutti i dispositivi di trasmissione d'allarme.

Eventuale sostituzione di elementi difettosi.

Controllo della temperatura ambiente.

Controllo della temperatura ambiente.

Verifica dello stato delle batterie.

Verifica primo allarme dell' impianto.

Verifica delle accensioni delle lampade e campane di allarme.

Resettaggio del sistema.

Compilazione del registro "Stato degli impianti".

Compilazione del verbale dei lavori eseguiti.

Verifica del buon funzionamento delle apparecchiature e delle parti di impianto messe momentaneamente fuori servizio.

Dopo ogni controllo

Si precisa che le attività di sostituzione di elementi difettosi, rientrano tra le attività di ripristino del regolare funzionamento dell’impianto rilevate nel corso delle attività periodiche svolte dal Fornitore. Per tali attività il costo della manodopera sarà compreso nel canone.

L’esecuzione delle attività oggetto dell’affidamento dovrà essere compatibile con le normali funzioni ed attività che si svolgono nei luoghi oggetto dell’appalto. A tal fine, tutti i locali in cui l’Appaltatore svolgerà i servizi di manutenzione antincendio oggetto dell’appalto dovranno essere mantenuti in perfetto ordine e dovrà esserne curata la pulizia durante l’esecuzione degli interventi ed in particolare dopo la loro ultimazione.

L’Appaltatore provvederà, a sua cura e spese, alla predetta pulizia dei locali con raccolta e trasporto alla pubblica discarica dei materiali di risulta dei lavori che dovessero essere necessari alla prestazione del servizio di manutenzione antincendio.

L’Appaltatore deve articolare lo svolgimento del servizio di manutenzione antincendio oggetto dell'appalto, in modo tale da renderlo compatibile con le attività museali in corso.

Riferimenti

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