• Non ci sono risultati.

» Indice e Redazione

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "» Indice e Redazione"

Copied!
20
0
0

Testo completo

(1)

Dicembre 2020

(2)

» Indice e Redazione

Pag. 2

 L’anno 2020/2021 Pag. 3

 Maledetto Virus Pag. 4

 Coronavirus: il vaccino a mRNA Pag. 5

 Qualunque ragazza può essere attraente. Pag. 6

 L’angolo del nerd Pag. 7

 Curiosità Pag. 9

 Film di Natale Pag. 10

 Ciò che vi consiglio del 2020 Pag. 11

 Scappada inti dintorni Pag. 13

 Ricette di Natale Pag. 14

 Il virus non ferma il grande ciclismo Pag. 15

 Sciacalli Pag. 17

 Sondaggio di Natale Pag. 18

 Barzellette di Natale Pag. 19

 Oroscopo Gennaio 2021 Pag. 20

CAPOREDATTORE:

Irene Cadoni, 3F

COPERTINA:

Marianna D’Aprile, 3B Les

IMPAGINAZIONE:

Raco Alessandro, 2A Cavina Gaia, 3A

Un ringraziamento alla Prof. Enrica Gambino.

REDATTORI:

Valeria Crizer, 2A Rachele Cavazzoni, 2A Alessandro Raco, 2A Susanna Arena, 2B Valentina Trebiani, 2B Patrizia Gava, 3B Les Francesca Scanu, 3B Les Andrea Ruzzati, 3E Fabrizio Rivara, 3E Irene Cadoni, 3F Gaia Di Giorgio, 3F

Ambra Scimeca, 3F Daria Langella, 3F Giulia Londei, 3F Elena Modugno, 4A Les Federico Miscio, 4D Daniele Caruzzo, 4E Edoardo Mantero, 3E Emma de Barbieri, 4Ales

(3)

» Editoriale

Pag. 3

L’anno 2020/2021

Irene Cadoni, 3F

entornati, Lanfranconiane e Lanfranconiani, tra le pagine del Liceale! Siamo tornati anche quest’anno, anche se usciremo con un numero in meno. Ma non ce ne vorrete, vero? Speriamo di no. Non vediamo l’ora di raccontarvi tutte le novità di quest’anno.

Prima di tutto, come avrete ovviamente notato, ci siamo “evoluti” anche noi e il giornalino ha fatto il suo ingresso nel mondo digitale. A causa del fatto che consegnare le copie cartacee dei numeri comporterebbe un notevole rischio, abbiamo deciso di lanciarci in questa modalità, che riteniamo la più sicura per tutti. Ovviamente, non essendoci i costi di carta e inchiostro per la scuola, il giornalino sarà gratuito. Quest’anno, quindi, non potremo devolvere in beneficenza una parte del ricavato (per chi non lo sapesse, il ricavato dei numeri venduti agli studenti a 50 cent. in parte era utilizzato per coprire le spese della scuola, in parte era devoluto a enti di beneficenza del territorio).

Anche la Redazione si è evoluta, o meglio, aggiornata. Salutando a malincuore gli ex redattori, diamo un grande benvenuto a tutti quelli nuovi, tanti del biennio, ma non solo.

La Redazione ha anche eletto un nuovo caporedattore, la sottoscritta, quindi mi presento: sono Irene Cadoni della classe 3F.

Per i prossimi tre anni avrò la possibilità di mandare avanti, insieme a tutti i redattori e alla Prof. Gambino, ovviamente, questo

progetto che ormai caratterizza la nostra scuola da più di dieci anni.

Ma anche voi potete aiutarci. Potete infatti scrivere il vostro articolo e inviarlo alla mail

della Redazione, che è

redazioneliceale@gmail.com (utilizzate la vostra mail personale e non quella della scuola, mi raccomando).

Siamo tutti redattori del Liceale, un giornalino che nasce proprio per dare voce agli studenti, quindi fatevi sentire!

Questo sarà sicuramente un anno diverso da tutti gli altri, come lo è stato lo scorso e come lo saranno forse quelli a venire. Ma anche se non possiamo stare insieme, questo è il momento in cui ci rendiamo veramente conto che la scuola non è solo un edificio.

“Scuola” non significa solo svegliarsi alle sei e mezza del mattino con il freddo e stare sei ore seduti in un’aula. Gli amici, le chiacchierate in coda alle macchinette, la cogestione, i giochi durante le assemblee e le gite: la scuola è anche questo.

È vero che ci rendiamo conto di quello che abbiamo solo quando lo perdiamo, ma anche se siamo lontani, congelati dietro a degli schermi, in balìa della connessione, la scuola siamo noi. E quando tutto questo sarà finito, pur rimanendo per sempre nelle nostre menti, il COVID-19 sarà solo un brutto ricordo.

B

(4)

» Attualità

Pag. 4

Maledetto Virus

Gaia Di Giorgio, 3F

apete già di cosa sto per parlare. Lo sapete già, perché in questo periodo sentiamo solo questa parola: Covid-19.

Chi non pensa, prima di uscire di casa, alla mascherina? Chi è che non porta un gel igienizzante per le mani in qualche borsa o giubbotto? Quel gel che nei primi di marzo era finito ed era introvabile in qualsiasi farmacia o negozio in cui ti recassi. La nostra vita è cambiata, è diversa, e sarà diversa anche quando tutto sarà finito: sarà difficile ricominciare a dare la mano alla gente, ad abbracciare gli amici, a stare in posti affollati senza preoccupazioni e mascherine.

Molti di noi hanno già fatto quarantene e tamponi e ora vediamo le nostre regioni colorate e sulla base dei colori dobbiamo subire diverse restrizioni. Questo periodo è difficile, frustrante. Anche noi ragazzi ne risentiamo: stare sei ore davanti ad un computer per la didattica a distanza, essere privati del nostro modo di vivere e agire ci fa perdere un pezzo di vita, fondamentale sia per la nostra istruzione che per la nostra adolescenza.

Quando guardo dei film dove ci sono ambienti chiusi affollati, oppure semplicemente quando vedo delle persone vicine senza mascherine, penso a come vivevamo prima la nostra vita, una vita ormai solo immaginabile in questo momento.

A volte mi sembra di essere in un film, tutto sembra surreale. Se non ci fossimo dentro, io non sarei mai riuscita ad immaginare una situazione del genere, e se un anno fa mi

avessero raccontato del coronavirus e dell'emergenza che si è creata, non ci avrei mai creduto, e credo che nessuno avrebbe potuto crederci.

Mi immagino il momento in cui annunceranno che è stato trovato un vaccino e che saremo prossimi al ritorno alla normalità. Probabilmente, però, il ritorno alla normalità sarà un processo lento, non accadrà di certo come quando, tempo fa, finita la guerra, tutti scendevano in piazza a festeggiare e ad abbracciarsi. Non sarà proprio così quello che succederà alla fine di tutto ciò.

Vivremo per sempre con il ricordo di questa pandemia che ha segnato il nostro 2020 e non sappiamo ancora per quanto resterà.

Se ne parlerà per centinaia di anni, come noi parliamo della peste o dell'ebola; tutte le persone di tutto il mondo stanno vivendo la stessa situazione, indistintamente dalla religione, dal colore della pelle o dalla gerarchia sociale. Il virus non ha fatto distinzioni, si è presentato a tutti.

Questo avvenimento imprevedibile ha messo l’uomo di fronte alla sua fragilità, ma anche alla possibilità di trovare in sé strade nuove. Speriamo di non dimenticare tutto questo, tutti i morti che sta provocando questo virus, tutto quello che stiamo passando e di farne tesoro, affinché questa tragedia ci renda più forti e consapevoli del valore di ogni cosa, persino di un semplice abbraccio.

S

(5)

» Angolino scientifico

Pag. 5

Coronavirus: il vaccino a mRNA

Federico Miscio, 4D

all’inizio della pandemia sono tantissimi i vaccini a cui gli scienziati stanno lavorando.

La sperimentazione clinica di un vaccino avviene in tre fasi: nella fase 1 si somministra il vaccino sull’uomo a un numero molto ridotto di individui per valutarne la sicurezza; nella fase2, in caso la fase 1 abbia mostrato risultati positivi, il vaccino viene testato su un numero maggiore di soggetti e vengono definite con più precisione le modalità di somministrazione; infine, se i risultati sono soddisfacenti, nella fase 3 i soggetti testati sono elevati in modo da valutare l’efficacia del vaccino.

I dati aggiornati al 16 di novembre contano 11 vaccini nella fase 3 di sperimentazione, due dei quali, quello delle aziende Pfizer e BionThec e dell’americana Moderna, utilizzano una tecnologia avanzata e innovativa, cioè quella del vaccino a mRNA.

L’mRNA, ossia RNA messaggero, è il materiale genetico che contiene le informazioni copiate dal DNA e viene inviato fuori dal nucleo, affinché queste informazioni possano essere lette per costruire nuove proteine. Il vaccino contro il Coronavirus consiste in molecole di mRNA che contengono l’informazione per produrre proteine spike, cioè le punte presenti sulla superficie del virus che permettono ad esso di agganciarsi alle cellule sane e invaderle. L’mRNA è contenuto all’interno di vescicole di fosfolipidi, cioè degli involucri di grasso che

lo proteggono e lo rendono più facilmente assorbibili dalle cellule. Quando il vaccino viene iniettato, infatti, le molecole entrano nelle cellule, che leggono l’informazione e producono proteine spike che si distribuiscono nel corpo. Le proteine spike da sole sono innocue, ma inducono il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici per attaccarle. In questo modo, se il paziente verrà a contatto con il virus, il sistema immunitario lo attaccherà perché riconoscerà la proteina.

D

Questa tecnologia veniva studiata da qualche anno per sviluppare cure contro il cancro e con questa pandemia è stata spostata sul fronte della lotta al virus. La novità di questo vaccino è che, invece di iniettare nel corpo parti di virus o di depotenziare il virus, è il corpo stesso a produrre i bersagli per gli anticorpi. Il vantaggio è che la produzione del vaccino è più rapida perché ,invece di virus già formati, basta produrre la sequenza dell’RNA, un processo più semplice ed economico.

(6)

» L’angolo del Nerd

Pag. 6

Le donne nella scienza

Daria Langella, 3F

Qualunque ragazza può essere attraente.

Deve solo stare in piedi e sembrare stupida.

(H. Lamarr)

Hedy Lamarr, nata a Vienna nel 1914, è stata un'attrice austriaca, divenuta famosa nel 1933 grazie al ruolo di protagonista nel film Estasi, del regista Gustav Machaty.

Il film scandalizzò tutto il mondo poiché Hedy apparve nella prima scena di nudo integrale della storia del cinema.

Si sposò sei volte ed ebbe tre figli. Dal 1933 al 1937 fu sposata con Fritz Mandl, fabbricante di armi. Assieme al marito partecipava a cene con esponenti del partito nazista, durante le quali, essendo lei un'ex studentessa di ingegneria, si mostrò interessata ai discorsi relativi alla costruzione di siluri telecomandati, armamenti mai entrati in produzione, poiché il sistema di guida poteva essere disturbato facilmente.

Si trasferì negli Stati Uniti nel 1938 per iniziare una carriera a Hollywood. Allo scoppio della seconda guerra mondiale diventò oppositrice del regime nazista, dunque, desiderando offrire un contributo personale agli Alleati, riprese l’idea della realizzazione dei siluri. La sua idea era di distribuire il segnale di guida su più frequenze, in modo che queste non potessero essere disturbate dai nemici.

L’intuizione fu geniale, ma non era in grado di realizzare la sincronizzazione della trasmittente e del ricevitore del segnale.

Poco dopo conobbe il compositore George Antheil, gli descrisse la sua idea e gli chiese

di aiutarla nella realizzazione del dispositivo. Egli concepì un sistema basato su 88 frequenze, utilizzando rulli di carta perforati che avrebbero ruotato in sincronia, trasmettendo e ricevendo frequenze sempre diverse, che chiamò “salto di frequenza”.

Nel dicembre 1940 il congegno venne presentato al Consiglio Nazionale degli Inventori e nell’agosto 1942 ottenne il brevetto col nome di “Sistema di Comunicazione Segreta”. Hedy e George lo misero subito a disposizione dell’esercito americano, ma il primo impiego avvenne vent’anni dopo, non per la guida telecomandata dei siluri, ma per la comunicazione fra le navi coinvolte nel blocco navale durante la Crisi dei Missili di Cuba del 1962.

All’inizio degli anni ‘60 furono prodotti aerei da ricognizione basati sul “salto di frequenza”, che vennero impiegati nella guerra in Vietnam. Successivamente, negli anni ‘80, con l’autorizzazione militare all’utilizzo per scopi civili e l’avvento della tecnologia digitale, l’invenzione divenne sempre più importante.

Oggi si parla di “espansione di spettro”, ma l’idea alla base è quella di Hedy Lamarr, che ha reso possibili i moderni sistemi di trasmissione e di criptaggio wireless, consentendo di proteggere le comunicazioni che avvengono tramite i telefoni cellulari.

Nel 1997 Hedy Lamar venne insignita del premio speciale Electronic Frontier Foundation per aver brevettato, ma mai sfruttato in termini economici, l’

“espansione di spettro”. Nell’anno

(7)

» L’angolo del nerd

Pag. 7 successivo le fu assegnata la medaglia Kaplan, importante premio austriaco per gli inventori.

Morì nel 2000 ad Altamonte Springs in Florida. A lei si devono anche miglioramenti nel funzionamento dei semafori e l’invenzione di pastiglie per rendere l’acqua effervescente. v

L’angolo del Nerd

Andrea Ruzzati, 3E In quest’ultimo periodo, le novità in campo

videoludico non si sono fatte mancare. Ora che scrivo (13 novembre), abbiamo iniziato ad assaggiare la Next Gen, con l’uscita dell’Xbox X e della sua versione “ridotta” S.

Tra pochi giorni uscirà la Playstation 5, e ciò decreterà l’inizio effettivo della Next Gen.

Negli ultimi giorni, come ho già detto, è uscita l’Xbox X/S. Ciò ha però generato alcune lamentele da parte dei fan su una serie di aspetti della nuova console: primo tra tutti l’interfaccia utente, ritenuto dai fan di vecchia data fin troppo simile a quello dell’Xbox one. A questo proposito la casa Microsoft ha spiegato che l’interfaccia è piuttosto simile a quello dell’Xbox precedente per dare continuità alla serie di console; i fan hanno però ribattuto che si sarebbe potuto osare un po’ di più, come la concorrente Sony ha fatto per la sua Playstation 5. Per la sua ultima console, infatti, Sony ha creato un’interfaccia diverso da quello di Playstation 4, anche se vi sono alcuni elementi ripresi dalla grafica precedente.

Per la nuova generazione di console, Sony ha assicurato che le sue esclusive, come God of War o Marvel’s Spiderman, rimarranno tali o, perlomeno, diventeranno esclusive temporali (quindi rimarranno esclusive di Playstation 5 per un certo periodo di tempo e poi verranno rese disponibili anche per le altre piattaforme). Microsoft, per ovviare a questa mancanza, ha creato il game pass, un

abbonamento a pagamento che permette di ottenere vari giochi a prezzi scontati o, in alcuni casi, gratuitamente; con questa mossa Microsoft è riuscita a fare gola a una fetta di fan, i quali sono meno interessati alle esclusive, ma preferiscono ampliare la loro collezione di titoli. L’interfaccia non è stato l’unico dei problemi riscontrati dai fan Xbox.

In molti, infatti, si sono accorti che, dopo un certo periodo di utilizzo prolungato della console, essa iniziava a produrre un suono fastidioso e iniziava a surriscaldarsi; di ciò non c’è da stupirsi: infatti i tempi di utilizzo degli utenti che hanno segnalato questo problema era piuttosto prolungato (più di cinque ore continuate). I problemi, però, non sono solo sul fronte Xbox; anche Sony sta avendo i suoi problemi ancor prima dell’uscita della console: la stessa Sony ha riscontrato problemi nel consegnare a tutti coloro i quali hanno preordinato la console in tempo; il coronavirus di certo non sta aiutando nelle consegne, ma il problema principale è la differenza tra il numero di console richieste e quelle effettivamente prodotte. Sony ha ufficialmente annunciato che non tutti quelli che hanno fatto il preordine riceveranno la console in tempo per il day one e prevede che chi deve ancora acquistarla dovrà aspettare gennaio/febbraio.

(8)

» L’angolo del Nerd

Pag. 8 Giochi consigliati

Hollow Knight

Primo tra tutti Hollow Knight è un action- adventure, sviluppato e pubblicato da Team Cherry. Il gioco è piuttosto complicato a stimolante, ogni morte non è vista come una parte negativa del gameplay, ma come un momento per imparare come combattere al meglio un certo nemico o come muoversi in un preciso percorso. Ho definito il gioco

“alternativo” per una serie di motivi, primo tra tutti l’assenza totale, o quasi, di dialoghi:

ogni personaggio si esprime attraverso versi e

appositi box di dialogo;

secondariamente per la storia, la quale non è effettivamente raccontata, ma si scopre progredendo nel gioco; ultimo motivo, ma non per importanza, lo stile: il gioco è infatti bidimensionale, con telecamera fissa sul personaggio protagonista.

Detroit: become human

Pluripremiato gioco di Quantic dreams, non ha bisogno di tante presentazioni: la storia ruota attorno a tre androidi in un mondo futuristico in cui essi sono sottoposti agli umani. Ogni scelta effettuata durante la storia cambia il suo corso; il gioco, data questa sua particolarità, ha più di dieci finali diversi possibili per i vari personaggi.

L’intera trama porta il giocatore a dover compiere scelte etiche che, in alcuni casi, viene fatta sulla base dell’empatia che si viene a creare con i protagonisti durante la storia.

(9)

» Curiosità Natalizie

Pag. 9

Curiosità

Emma de Barbieri e Elena Modugno, 4A Les

1. Chi è Babbo Natale? Ecco una leggenda poco conosciuta

Babbo Natale altri non è che Santa Claus, San Nicola, il santo che l’imperatore Diocleziano perseguitò e che fu in seguito reso libero da Costantino. La leggenda racconta che Babbo Natale-San Nicola provenisse da una famiglia turca molto ricca. Si narra che l’uomo avesse salvato tre giovani ragazze dalla prostituzione, le quali erano costrette a vendere il loro corpo. er portare a casa un po’ di denaro Per aiutarle, San Nicola pensò di dare loro tre sacchi colmi di monete come dote matrimoniale. L’uomo, però, trovò la porta della loro casa chiusa e, per consegnare i tre sacchi, decise di farli scivolare dal camino. Ecco il motivo per cui i bambini pensano che Babbo Natale scenda dal camino per entrare in casa e lasciare i doni.

2. Natale nello spazio

Jingle Bells fu la prima canzone cantata nello spazio il 16 dicembre 1965.

3. Il regalo più grande

La Statua della Libertà è stato il regalo di Natale più grande e pesante al mondo. Fu donata dai francesi agli americani in ricordo della loro indipendenza. Fu inaugurata nel 1886.

4. Perché a Natale ci scambiamo i regali?

La festa di Natale è considerata la riproposizione in chiave religiosa dei Saturnali, una festa pagana nata per

omaggiare il dio Saturno. Durante i Saturnali i partecipanti organizzavano banchetti e si scambiavano doni e regali. Da qui l’usanza di scambiare doni con amici e parenti.

5. Le origini della parola “presepe”

La parola “presepe” deriva dal latino

“praesepe” che vuol dire “mangiatoia”.

6. Rudolph la renna dal naso rosso Rudolph la renna è stata creata dal grande magazzino Montgomery Ward nel 1939, come espediente di marketing per attirare i bambini e convincerli ad acquistare libretti natalizi da colorare.

L’immagine originale di Rudolph non aveva il naso rosso, perché i nasi rossi erano visti come un indicatore dell'alcolismo cronico.

7. Perchè si addobba l’albero di Natale?

La tradizione di addobbare l’albero di Natale ha inizio nell’antico Egitto. In Egitto, durante il culto del Sole, veniva addobbata una piramide. Questa tradizione è stata poi ripresa anche dai popoli del Nord che, non avendo a disposizione una piramide, la sostituirono con un abete. Addobbare l’albero di Natale, arricchendolo con lucine colorate, simboleggia, come nel culto del Sole, la luce della vita.

8. Perché sull’albero di Natale appendiamo le palline colorate?

Le palline colorate poste sull’albero di Natale simboleggiano le abilità di un giocoliere. Per le strade di Betlemme,

(10)

» Film di Natale

Pag. 10 secondo la tradizione, c’era un artista molto abile nel far volteggiare delle palline in aria.

Quando nacque Gesù, il giocoliere, che era molto povero, non potendo offrire nulla in dono al Bambino, pensò di donargli la sua arte, e allestì uno spettacolo solo per lui. Si racconta che Gesù Bambino, sorridendo, cominciò a battere le mani per la gioia.

9.Tregua di Natale

Nel Natale del 1914, durante la Prima guerra mondiale, le ostilità sul fronte occidentale si interruppero per alcuni giorni. Alla Vigilia i soldati tedeschi e inglesi lasciarono le

trincee per incontrarsi nella “terra di nessuno”, scambiarsi gli auguri e organizzare partite di calcio.

10. La leggenda del bastoncino di zucchero a strisce rosse e bianche Un’antica leggenda racconta che il bastoncino di zucchero a strisce rosse e bianche sia stato inventato da un pasticcere molto religioso. Il bastoncino ha la funzione di ricordare Gesù poiché, se capovolto, forma la lettera “J”, l'iniziale appunto del nome “Jesus”.

Film di Natale

Susanna Arena e Valentina Trebiani, 2B

Questo Natale non puoi andare al cinema? Su con la vita! Prendi dei popcorn, siediti sul divano e guardati un bel film.

10 giorni con Babbo Natale

Il cast del film 10 giorni senza mamma è di nuovo in scena nel nuovo film 10 giorni con Babbo Natale.

La bizzarra famiglia farà fronte a una nuova avventura: un viaggio verso la Lapponia con un vecchio camper. Durante il tragitto, però, si verificheranno alcuni imprevisti che daranno una nota comica alla storia. La pellicola di Alessandro Genovese sarà visibile dal 16 Dicembre e tra gli attori sono presenti Fabio de Luigi, Valentina Lodovini e Diego Abatantuono.

Il calendario di Natale

Abby, una giovane fotografa di grande talento, scopre che il vecchio calendario dell’Avvento ereditato dal nonno è capace di predire il futuro. Potrà questo oggetto aiutarla anche in amore? In 95 minuti gli attori Kat Graham e Quincy Brown vi faranno appassionare a questa storia.

(11)

» Film di Natale

Pag. 11 Jingle Jungle

Nella cittadina immaginaria di Cobbleton, un abile giocattolaio di nome Jeronius Jangle viene tradito dal suo fidato apprendista.

Questo fatto lo fa precipitare in uno stato di assoluta infelicità. Jeronicus Jangle, però, riuscirà a ritrovare la speranza quando una sua nipote curiosa e gentile entrerà a far parte della sua vita. Il film, in circa due ore, vi farà di certo emozionare.

Assassinio sull’Orient Express

Siete appassionati di film di azione?

Assassinio sull’Orient Express, allora, sarà il film apposta per voi!

Il famoso investigatore Hercule Poirot è in vacanza, ma la risoluzione di un caso lo porterà a viaggiare verso Londra con il famoso treno Orient Express. Una valanga e un omicidio interromperanno la corsa del treno e il direttore del mezzo chiederà a Poirot di risolvere il caso? Come finirà la vicenda? Tutti i passeggeri sono sospettati, riuscirà il detective a trovare il colpevole?

I personaggi sono interpretati da attori famosi, come ad esempio Kenneth Branagh, Johnny Depp, Penélope Cruz e William Defoe, che in circa due ore vi faranno appassionare alla vicenda!

Speriamo che questi film siano di vostro gradimento e…. BUON NATALE!.

Ciò che vi consiglio del 2020

Edoardo mantero, 3E Ciao a tutti, in questo articolo vi presenterò

alcuni progetti musicali molto particolari, pubblicati durante quest’anno, scelti tra quelli che ho maggiormente apprezzato. Ho inserito alcuni artisti meno conosciuti, così da consigliarvi nuova musica.

Nectar (Joji): Joji ha una voce troppo particolare e spettacolare per non essere inserito in questa lista. Le tracce di questo progetto sono una diversa dall’altra, accomunate solo

dalla voce dell’artista, che sa adattarsi a qualsiasi tipo di strumento. La mia traccia preferita è Normal People, con rei brown.

(12)

» Cantanti consigliati

Pag. 12 Tickets To My Downfall (Machine Gun Kelly): album che definisce il cambiamento artistico dell’ormai ex rapper MGK. Progetto allegro, punk-pop, che definisce le sue doti da chitarrista. La sua voce si sposa molto bene con questi nuovi suoni e porta una ventata di aria fresca nelle radio moderne.

La mia traccia preferita è All I know con Trippie Redd.

Future Nostalgia (Dua Lipa): Dua Lipa è la migliore di tutte le popstar e non si discute.

Nessuna ha raggiunto il suo livello artistico.

Future Nostalgia è un album perfetto, non contiene una canzone che non riascolterei, e per questo ha avuto, e sta avendo, i meritati riconoscimenti. Levitating e il suo remix sono le mie tracce preferite.

Limbo (Aminé): il rap di Aminé è molto riflessivo e pieno di emozioni. Porta alto il vecchio ritmo boom-bap, su cui non stona mai, alternandosi a qualche strumentale più di moda, provando anche a cantare qualche ritornello. Incastri stupendi, che meriterebbero più notorietà. La mia traccia preferita è Burden.

TRASHBIN Vol.3 (Radical): l’unico progetto italiano in questa lista. Non era la prima volta che ascoltavo il rapper di Roma, ma con questo album ha confermato le mie opinioni su di lui: spacca. Con il suo sound tendente all’americano spazia dallo

Screamo, alla trap, all’R&B. La mia traccia preferita è BACK UP!

Gasanova (Yung Gravy): è impossibile non amare il grande rapper del Minnesota. Il suo album, come tutta la

sua discografia d’altro canto, è un gioiello, perfetto per darsi la carica e divertirsi. I featuring, tra i quali Chief Keef e bbno$,

amici di sempre, completano l’opera. Gas Money è la mia traccia preferita.

F*CK LOVE (the Kid LAROI): il progetto di debutto del rapper e cantante australiano classe 2003 racchiude, come si capisce dal titolo, esperienze e pensieri amorosi non andati a buon fine, esposti su strumentali azzeccatissime. La mia traccia preferita è GO, con il suo maestro Juice WRLD.

Queen Of The Souf (Mulatto): l’hip hop torna forte anche al femminile. Non sono ancora molto convinto della rapper di Columbus, Ohio, ma la sua performance con XXL quest’estate mi ha

stupito, così come il suo album. Mi è piaciuta la varietà nelle tracce e la sperimentazione nell’uso della voce. La mia traccia preferita è Off Top, con 42 Dugg.

(13)

» Dove andare quest’anno

Pag. 13

Scappada inti dintorni

Valeria Crizer, 2A

Ciao a tutti ragazzi! Quest’anno data la situazione covid abbiamo deciso di rimanere nella nostra Liguria, raccontando di diversi borghi o paesini non molto conosciuti (che magari non saranno posti allettanti come Portofino o Santa Margherita, ma guardate il lato positivo: nu ghe sun i bauscia). Oggi parleremo di Seborga, una piccola realtà confinante con Ospedaletti e Bordighera.

Questo borgo, che oggi conta 279 abitanti, ottenne l’indipendenza nel 954 e poco dopo divenne un Principato. I monaci che l’occupavano decisero di venderlo ai Savoia e di conseguenza con il regno d'Italia il borgo perse la sua indipendenza.

I seborghini, però, ritengono ingiusta l’annessione all’Italia, e per questo hanno deciso di portare avanti, seppure simbolicamente, le loro tradizioni. Esiste il principe di Seborga, che è affiancato da un Consiglio dei Ministri; il principato conia una sua moneta chiamata Iuigino, che, ovviamente, può essere utilizzata unicamente all’interno della città, Seborga ha inoltre le proprie targhe automobilistiche e patenti le quali, però, insieme ai

passaporti, hanno unicamente valore folkloristico e non legale.

Appena arrivati, verrete accolti dalle guardie che proteggono il principe, o attualmente la principessa; più avanti troverete la chiesa di San Bernardo nella quale si svolgono sia cerimonie religiose sia politiche; nel centro del paese, delimitato da quattro porte potrete visitare la zecca seborghina, il palazzo dei monaci e la caratteristica prigione, ricavata in una stanza buia con il pavimento in paglia e due catene al muro, per impedire ai criminali di evadere.

Questa è una piccola realtà dove il tempo si è fermato e dove le tradizioni sono molto importanti, ma sicuramente non vi mancherà una fantastica accoglienza da parte de seborghini.

Se vedemmu zuenotti!

(14)

» Si mangia!

Pag. 14

Ricette di Natale

Rachele Cavazzoni e Alessandro Raco, 2A

Quest’anno per natale abbiamo selezionato per voi due ricette facili e veloci ma anche buonissime; una dolce ed una salata. La prima ricetta propone i biscotti di pan di zenzero, dolce natalizio tipico della tradizione inglese, mentre la seconda riguarda l’albero di pasta sfoglia.

Biscotti di Pan di Zenzero Per creare i biscotti serviranno, Per la frolla:

- Zenzero in polvere (5 g) - Farina 00 (350 g)

- Chiodi di garofano macinati 1 pizzico - Noce moscata 1 pizzico

- Cannella in polvere (5 g) - Bicarbonato ¼ cucchiaino - Zucchero (160 g)

- Burro freddo di frigo (110 g) - Uova 1

- Sale fino 1 pizzico - Miele (50 g)

Per la glassa decorativa:

Zucchero a velo (150 g) Albume 1

Procedimento:

Innanzitutto versate in un mixer munito di lame la farina e tutte le spezie, aggiungete anche ¼ di cucchiaino di bicarbonato, lo zucchero semolato. Quindi unite un pizzico di sale e versate il miele. Per ultimo versate il burro freddo di frigo tagliato a dadini,

frullate il composto ad intermittenza per non scaldare eccessivamente l'impasto fino ad ottenere una consistenza sabbiosa.

Versate il composto sul piano di lavoro e formate un cratere, versate poi l'uovo al centro e incorporatelo all'impasto prima con la forchetta e poi con le mani. Impastate velocemente, e una volta che l'impasto avrà preso consistenza, formate un panetto, copritelo con la pellicola e ponete l'impasto per almeno 30 min. in frigo a raffreddare.

Trascorso il tempo, riprendete l'impasto e stendetelo con un mattarello. Ritagliate la frolla con le formine e successivamente posate i biscotti su una teglia rivestita di carta da forno. Cuocete i biscotti in forno statico preriscaldato a 170° per circa 15 min.

Per la glassa versate gli albumi in una ciotola e iniziate a montarle con le fruste elettriche e incorporate poco a poco lo zucchero fino ad ottenere un composto omogeneo, trasferite poi la glassa in una sac- à-poche e decorate i biscotti appena sfornati.

I più creativi possono anche cimentarsi nella costruzione della famosa casetta di pan di zenzero, o creare un piccolo foro sulla parte superiore dei biscotti per poter poi appenderli con un nastrino.

Albero di pasta sfoglia Per la preparazione servono:

- 2 rotoli di pasta sfoglia rettangolari - 100 g di formaggio tagliato fino

(15)

» Sport e Covid-19

Pag. 15 - 200 g di prosciutto cotto

- 2 tuorlo d’uovo + 1 cucchiaino d’acqua per pennellare

Procedimento:

Prima di tutto stendete la sfoglia su una teglia rivestita di carta da forno, formate poi con il ripieno una sagoma di albero di Natale, ricordandovi di lasciare un po' di spazio dal bordo in fondo per realizzare il tronco dell'albero. Adagiate sulla sagoma appena realizzata l'altro foglio di pasta sfoglia e pressate bene ai lati, in modo da tenere perfettamente chiusa la sagoma. Infine con un coltello fate dei tagli netti, partendo dalla cima fino alla base, intagliate i lati

dell'albero e il tronco. Realizzate poi i rami dell'albero incidendo delle strisce orizzontali a destra e a sinistra, avendo cura di lasciare il centro intatto per il tronco. Una volta terminati i rami, procedete ad attorcigliare ogni ramo, facendo attenzione a richiudere bene il fondo dei torciglioni con i due lembi di sfoglia in modo che in cottura non si apra. Ponete il vostro albero in frigo per circa 15 minuti. Spennellate la superficie con tuorlo e latte sbattuti insieme, e infine cuocete il vostro capolavoro in forno preriscaldato a 200° per circa 35 min.

L'albero sarà pronto quando assumerà un colore ambrato dorato e i rami avranno un aspetto gonfio e croccante. Anche per questa ricetta i più creativi potranno provare altre varianti dell'albero di Natale dolci o salate.

Il virus non ferma il grande ciclismo

Fabrizio Rivara, 3E

Breve resoconto sul ciclismo del periodo Covid

Nonostante lo stop causato dalla pandemia mondiale, il ciclismo è tornato più forte di prima.

Il primo dei tre grandi giri, il Tour de France, è partito il 29 agosto scorso; è stata una gara molto dura sin dall’inizio; infatti durante la prima tappa circolare a Nizza ci sono state molte cadute, causate dal maltempo, che non hanno risparmiato neppure l’italiano Domenico Pozzovivo, operato da poco per un grave infortunio. Inoltre, alcuni corridori sono

risultati positivi al Covid-19, persino il direttore della corsa Christian Prudhomme, ma niente ha costretto il Tour a fermarsi. La grande boucle si è poi conclusa il 20 settembre, vedendo trionfante lo sloveno Tadej Pogacar

sui Campi Elis,i dopo la magnifica crono corsa il giorno prima, in cui è riuscito a battere il connazionale Primoz Roglic, detentore della

(16)

» Sport e Covid-19

Pag. 16 maglia gialla fino a quel momento. L’unico italiano in top 10 è stato Damiano Caruso, che ha concluso il Tour decimo.

Durante il Giro d’Italia, corso dal 3 al 25 ottobre, molti giovani italiani hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra, uno fra tutti Filippo Ganna, che ha dominato nelle gare a cronometro della corsa rosa. Infatti poco tempo prima era riuscito a vincere la prova a tempo del campionato mondiale a Imola.

Anche il grande campione Vincenzo Nibali ha partecipato al giro, ma non ha trovato la sua forma migliore, poiché il calendario annuale è stato modificato causa Coronavirus. Alla fine la corsa ha visto vincitore l’inglese Tao Geoghegan Hart, che ha stabilito un nuovo record: è stato il primo a vincere il giro senza mai aver indossato la maglia rosa durante la corsa. Gli unici italiani ad aver concluso in top 10 sono appunto lo squalo dello stretto Nibali

e Fausto Masnada.

Il terzo grande giro, La Vuelta, conclusosi recentemente (20 ottobre-8 novembre) è stata per molte tappe una lotta a due tra Roglic, secondo al Tour de France, e il colombiano Richard Carapaz, vincitore del Giro d’Italia 2019. Al contrario della corsa rosa 2019, lo sloveno questa volta si aggiudica La Vuelta; nessun italiano è riuscito ad entrare in

top 10, il primo è stato Matteo Cattaneo diciassetteimo.

Tra il 24 e il 27 settembre si sono svolti i mondiali di ciclismo proprio nella nostra Imola.

La competizione ha visto disputarsi due differenti tipologie di corsa: su strada e a cronometro.

La gara su strada maschile è stata vinta dal francese Julian Alaphilippe, dopo uno scatto agli 11 km che ha creato il vuoto. Questa vittoria interrompe il digiuno dei transalpini nella corsa iridata che è iniziato nel 1997.

La cronometro maschile invece è stata vinta dal nostro giovanissimo connazionale Filippo Ganna con un vantaggio di 27 secondi sul belga Wout Van Aert.

In ambito femminile invece è stato un dominio assoluto da parte dell’olandese Anna van der Breggen, che ha vinto sia la gara in linea sia quella a cronometro.

(17)

» Attualità

Pag. 17

Sciacalli

Daniele Caruzzo, 4E

el 1915 l’Italia entrava in guerra e, per affrontare una situazione così tragica e complessa, si formò un governo di unità nazionale. Destra e sinistra insieme.

Oggi quei valori che hanno spinto l’Italia e gli italiani ad unirsi in quel modo sembrano spariti. Oggi sembra esserci qualcuno che pensa solo agli interessi personali e di partito, nonostante la situazione attuale sia la più tragica che abbiamo vissuto dalla Seconda Guerra Mondiale.

Qualcuno in questi mesi di emergenza ha avuto come scopo fare sciacallaggio sulla tragedia che si stava consumando a marzo e che si sta riproponendo tuttora. Eh già, perché negli ultimi tempi qualcuno non ha fatto altro che sparare baggianate sul Covid e attaccare qualsiasi iniziativa del governo senza portare avanti proposte concrete e attuabili.

Un esempio? Fino a non molto tempo fa (si parla di mesi) qualcuno sosteneva che le mascherine non servivano davvero, che era ingiusto limitare il numero di clienti nelle attività commerciali, in quanto non sarebbe mai arrivata una seconda ondata, che la seconda chiusura della Lombardia era una mossa politica e che il virus poteva essere curato con farmaci di dubbia efficacia. Tutto ovviamente per poter accaparrarsi qualche voto facendo del populismo della peggior specie. Ma indovinate? Quel qualcuno ha ceffato tutto. I contagi sono iniziati a salire a gran velocità da settembre (le misure del

governo, quindi, non solo non sono state troppo severe, ma addirittura troppo morbide), la Lombardia ha raggiunto un nuovo record di contagi, quei farmaci di dubbia efficacia sopracitati sono stati dichiarati inefficaci e ha dovuto fare dietrofront sul tema mascherine per non sembrare un ignorante totale .

E qui mi viene in mente lo sketch di Aldo, Giovanni e Giacomo in Tre uomini e una gamba: “Ah lei è dottore, non lo sapevo. E mi dica un po’, dov’è che ha studiato?”

Al di là delle polemiche, trovo rivoltante che ci siano persone in Italia che preferirebbero vedere il loro paese distrutto piuttosto che unito per far fronte all’emergenza (come del resto dovrebbero fare dei buoni cittadini).

In un momento del genere, quando si sta consumando una tragedia umana mai vista dalla Seconda Guerra Mondiale, quando dovremmo andare oltre le nostre opinioni politiche, oltre le barricate che sembrano esser state erette in Parlamento da qualche anno a questa parte, l’unica cosa che siamo capaci di fare è dividerci ancora di più. Perché alla fine l’unica cosa che conta è mettere i post sui medici eroi e applaudire alla finestra, ma quando c’è da fare qualcosa di costruttivo ci si tira sempre indietro. Perché poi, oltre all’apparenza, d’improvviso, ci rendiamo conto che sono in pochi a fare davvero qualcosa.

N

(18)

» Spazio sondaggi

Pag. 18

Sondaggio di Natale

Scanu Francesca e Gava Patrizia, 3B LES

Buongiorno abbiamo condotto un’indagine statistica riguardante le tradizioni natalizie.

Abbiamo inviato un modulo Google agli alunni e agli insegnanti del Liceo Scientifico Lanfranconi, a differenza di quanto abbiamo fatto negli anni passati, quando solitamente intervistavamo alcuni studenti in rappresentanza della classe o alcuni insegnanti. Quest’anno, a causa del Covid-19, abbiamo utilizzato gli strumenti di cui disponevamo per svolgere tale indagine.

In seguito all’analisi condotta, è emerso che la maggior parte degli studenti trascorre le vacanze natalizie a casa, scarta i regali e festeggia il 25 dicembre. Inoltre,la maggior parte degli studenti il giorno di Natale preferisce mangiare primi piatti, come per esempio tortellini in brodo, lasagne o gnocchi.

Per quanto riguarda il dolce, invece, abbiamo fatto un sondaggio per comprendere quanti preferiscano il pandoro e quanti il panettone.

Con una percentuale del 73,8% ha avuto la

meglio il pandoro.

Abbiamo rivolto anche domande sul Capodanno e abbiamo ricavato che il 73,4%

degli alunni trascorrerà questa festività con amici e parenti. La maggior parte degli intervistati, infine, pensa a dei buoni propositi per il nuovo anno, come, per esempio, andare bene a scuola, realizzarsi come persona, concretizzare i propri sogni e, non appena l'emergenza sanitaria cesserà, viaggiare.

Grazie a tutti per l’attenzione e buone vacanze!

(19)

» Barzellette di Natale

Pag. 19

Barzellette di Natale

Ambra Scimeca, 3F

E' la vigilia di Natale e Babbo Natale entra nella stalla per vedere come stanno le renne.

Quando apre la porta vede tutte le renne con le zampe per aria.

Babbo Natale, preoccupatissimo, chiama il veterinario:

- Pronto, pronto veterinario!!!!

E il veterinario:

- Mi dica!

- Sono Babbo Natale e ho un grave problema:

entrando nella stalla mi sono accorto che le mie renne avevano tutte le zampe per aria. Mi aiuti, la prego!

- Non si preoccupi, arrivo subito!

Poco dopo il veterinario arriva nella stalla delle renne di Babbo Natale, tira fuori dalla tasca delle compresse e ne dà una a ciascuna renna.

Dopo 5 secondi le renne tornano in piedi, come fossero pronte a partire. Allora Babbo Natale, sbalordito chiede al veterinario:

- Ma come ha fatto?

- Semplice! Ho dato loro il Volta ren…

Babbo Natale è costretto a sospendere il servizio. E' stato improvvisamente colto da una colica... rennale.

La dieta è quella cosa che a settembre la inizi, a Ottobre pasticci, a Novembre dimagrisci e a Dicembre diventi Babbo Natale.

(20)

» Oroscopo

Pag. 20

Oroscopo gennaio 2021

Giulia Londei, 3F

Classifica dei segni più stressati per la DDI:

SCORPIONE CANCRO ACQUARIO LEONE VERGINE ARIETE SAGITTARIO TORO BILANCIA GEMELLI CAPRICORNO PESCI

Coppie di Gennaio:

CAPRICORNO - ACQUARIO PESCI - CANCRO

SAGITTARIO - ARIETE LEONE - TORO VERGINE - SCORPIONE BILANCIA - GEMELLI

Presto Lui/Lei ti farà una sorpresa:

ARIETE - GEMELLI BILANCIA - ACQUARIO TORO - CAPRICORNO SCORPIONE - VERGINE GEMELLI - PESCI SAGITTARIO - CANCRO CANCRO - LEONE CAPRICORNO - TORO LEONE - ARIETE ACQUARIO - SCORPIONE VERGINE - SAGITTARIO PESCI - ACQUARI

Riferimenti

Documenti correlati

seguire in casa e fuori ti aiuteranno a proteggere la tua salute e quella della persona anziana di cui ti prendi cura.. Non spaventarti se all’inizio le regole ti sembreranno

fornitura di attrezzatura sportiva del valore di 300 € iva inclusa, adeguata alle attività sportive delle ASD e SSD e alle fasce di età dei bambini e ragazzi partecipanti

* Indice di partecipazione politica è costruito sulla base di quanti hanno preso parte almeno una volta nel corso dell’ultimo anno ad almeno una delle seguenti

l’associazione Amici di “Dai Nostri Quar- tieri” Nata negli anni ‘90, racconta la vita della nostra zona, così grande e così diversa. Strumento privilegiato per la sua mission

La controparte di un sindacato dovrebbe essere il datore di lavoro avverso cui si muove la forza sin- dacale per la difesa dei diritti dei propri iscritti; ora ci troviamo

è il programma per l’accesso gratuito allo sport: un modello d’intervento sportivo e sociale, che mira ad abbattere le barriere economiche e declina concretamente il principio

Sovraffollamento e condizioni inadeguate di vita dettate dall’eccessiva densità dei luoghi di detenzione sono solo due degli aspetti drammatici su cui porre l’attenzione, anche se

Troveremo il modo, da un lato, per essere sempre più vicini alle società sportive nell’aiutarle concretamente a superare ogni fatica per essere al servizio comunità e, dall’altro,