• Non ci sono risultati.

UdA 1: I livelli di organizzazione del corpo umano Classe IV L

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "UdA 1: I livelli di organizzazione del corpo umano Classe IV L"

Copied!
36
0
0

Testo completo

(1)

UdA 1: I livelli di organizzazione del corpo umano

Classe IV L

(2)
(3)

LIVELLO ATOMICO

Nella nostra vita quotidiana usiamo continuamente degli oggetti che sono costituiti da atomi. Basti

pensare agli orecchini d’oro o d’argento che indossiamo o al chiodo di ferro che sorregge la nostra

foto preferita. Tutti i materiali che esistono e con cui noi entriamo in contatto sono quindi costituiti

da particelle piccolissime chiamate atomi. L’unità strutturale di un elemento è l’atomo, ossia la più

piccola parte di un elemento che conserva le sue proprietà durante una reazione chimica a cui può

prendere parte. L’atomo di un elemento è costituito da una zona centrale chiamata nucleo, in cui

sono presenti particelle cariche positivamente (i protoni) e prive di carica (i neutroni). Intorno al

nucleo è presente una regione occupata da particelle di carica negativa (gli elettroni). Ogni atomo

differisce dagli altri per il numero di protoni, neutroni ed elettroni

(4)

Nel livello di organizzazione molecolare, i diversi elementi chimici si associano fra loro al fine di costituire composti con specifiche proprietà. Di questi elementi, idrogeno, ossigeno, carbonio e azoto costituiscono oltre il 99% di tutti gli atomi presenti nel corpo umano. La restante parte è composta principalmente da calcio, fosforo, potassio, sodio, zolfo, cloro, magnesio, ferro, iodio ed altri elementi presenti in tracce. ll termine molecola deriva da moles che significa mole, piccola quantità.

Per molecola si intende un insieme di atomi (dello stesso elemento o di elementi diversi) uniti da un legame chimico. Una molecola può essere caratterizzata da più atomi di un solo elemento chimico o da atomi di elementi diversi.

LIVELLO MOLECOLARE

(5)

Le molecole organiche sono quelle molecole contenenti carbonio che si trovano negli esseri viventi.

Una singola cellula batterica contiene circa 5000 tipi differenti di molecole. Queste migliaia di molecole sono costituite da pochi elementi (CHNOPS) e pochi tipi di molecole svolgono ruoli

fondamentali nei sistemi viventi. Negli organismi si trovano in grandi quantita` quattro tipi differenti di molecole organiche: i carboidrati (costituite dagli zuccheri), i lipidi (molecole non polari che

comprendono i grassi e le cere), le proteine (costituite da aminoacidi) e i nucleotidi (molecole complesse che giocano un ruolo chiave negli scambi energetici e che possono combinarsi per

formare molecole grandi dette acidi nucleici). Tutte queste molecole contengono carbonio, idrogeno e ossigeno; le proteine contengono anche azoto e zolfo, mentre i nucleotidi e alcuni tipi di lipidi

contengono azoto e fosforo.

LE BIOMOLECOLE

(6)
(7)

I glucidi sono chiamati anche carboidrati (= idrati di carbonio), in quanto per un atomo di carbonio vi è una quantità d'idrogeno e d'ossigeno equivalente ad una molecola d'acqua (CH2O).

I glucidi semplici o monosaccaridi più comuni sono costituiti da una catena di cinque (pentosi) o sei (esosi) atomi di carbonio. Sono

fondamentalmente importanti per due ragioni: forniscono l'energia necessaria alle attività biologiche delle cellule e, talvolta, hanno anche funzione strutturale e di sostegno meccanico. I carboidrati più semplici sono i monosaccaridi e i disaccaridi. I monosaccaridi principali sono il glucosio e il fruttosio. Il glucosio è il più importante e diffuso dei monosaccaridi, in quanto non solo è una molecola da cui derivano più o meno direttamente tutte le altre molecole biologiche, ma è una molecola energetica, che fornisce energia agli organismi con la sua

demolizione. I disaccaridi sono costituiti da due molecole di monosaccaridi combinate tra loro; i più comuni sono: saccarosio (o zucchero da tavola) che deriva dalla condensazione di una molecola di glucosio con una di fruttosio con eliminazione di H2O, maltosio (due molecole di glucosio) che si ottiene dall'idrolisi dell'amido dei cereali, e lattosio (glucosio e galattosio). I polisaccaridi sono formati dall'unione di diverse molecole di monosaccaridi. I più importanti sono: l'amido (amilosio più amilopectina), il glicogeno e la cellulosa. L'amido (α-glucosio), si può trovare nei legumi, patate, cereali, farinacei. Esso costituisce la fonte principale di materiale nutritivo con funzione energetica. . Il glicogeno è un polisaccaride di riserva degli animali accumulato soprattutto nel fegato. Ha una struttura molecolare di tipo α-glucosio. La cellulosa svolge funzioni meccaniche nelle cellule vegetali ed è formata da molecole di glucosio di tipo β-glucosio.

I GLUCIDI

(8)

I lipidi più comuni sono i grassi che otre a svolgere diverse funzioni biologiche, ricoprono un ruolo non poco importante come sostanza di riserva. Sono costituiti da due tipi di molecole, il glicerolo, che è un alcool con tre atomi di carbonio; e gli acidi grassi che sono catene alifatiche terminanti con un gruppo carbossilico. Si chiamano grassi saturi quelli privi di doppi legami, e polinsaturi quelli provvisti di doppi legami. I primi sono solidi e chiamati grassi, i secondi sono liquidi e chiamati oli. Il trigliceride si forma quando i tre gruppi ossidrilici (OH) del glicerolo (CH) si combinano (o esterificano) con i tre

carbossidrili dei tre acidi grassi (palmitico, stearico, oleico). I fosfolipidi sono dei particolari tipi di grassi che costituiscono la membrana citoplasmatica, in cui il glicerolo (CH) è legato solo a due molecole

d'acidi grassi e ad una molecola d'acido fosforico. Sono forniti di testa idrofila e coda apolare idrofoba.

Questa particolare struttura li rende idonei a formare le membrane biologiche che avvolgono le cellule

I LIPIDI

(9)

Le proteine sono le sostanze che costituiscono la maggior parte dei materiali da costruzione delle cellule; esse infatti entrano nella composizione delle membrane, del citoplasma, dei cromosomi ecc.

Oltre a questa funzione edificatrice, hanno anche significato di regolazione, sono infatti di natura proteica tutti gli enzimi; ma anche di difesa, poiché sono proteici tutti gli anticorpi. Le proteine sono lunghe catene (polimeri) costituite dagli amminoacidi, che si dispongono nelle catene proteiche

chiamate polipeptidi, sistemandosi in modo che vari da proteina a proteina rendendo possibili infinite combinazioni. Gli amminoacidi sono dei composti organici quaternari contenenti carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto. Queste molecole sono formate da quattro gruppi d'atomi, tre dei quali sono costanti per tutti (gruppo carbossilico, gruppo amminico e idrogeno), mentre il quarto,

chiamato radicale, varia e conferisce la specificità ad ogni amminoacido.

LE PROTEINE

(10)

N.B. La struttura che conferisce funzione biologica alla proteina è la struttura terziaria per le proteine monomeriche (ovvero costituite da una catena polipeptidica) e la struttura quaternaria per le proteine oligomeriche (ovvero costituite da due o più catene

polipeptidiche).

(11)

Gli acidi nucleici sono le molecole che contengono l'informazione genetica, cioè l'insieme delle istruzioni necessarie alla

fabbricazione delle proteine. Ci sono due tipi di acidi nucleici: il DNA (Acido Desossirico Nucleico) che contiene l'informazione genetica, e l'RNA (Acido Ribo Nucleico) che provvede a tradurre l'informazione genetica nella struttura delle proteine.

Gli acidi nucleici sono costituiti da monomeri chiamati nucleotidi, il quale è costituito a sua volta da tre diverse molecole: una base azotata legata ad uno zucchero con cinque atomi di carbonio e ad un gruppo fosforico. Le basi azotate sono dei composti contenenti azoto e si distinguono in due gruppi: purine (adenina, guanina) e pirimidine (citosina, timina, uracile). Nel DNA le basi azotate si combinano in modo complementare: adenina con timina, guanina con citosina. La sua molecola è complessa, ed è formata da due catene di nucleotidi antiparallele fissate ad elica. Di RNA esistono tre tipi: l'RNA messaggero, che è contenuto nel nucleo e quello ribosomiale, che è snodato fra i ribosomi, sono formati da una sola catena di nucleotidi, mentre l'RNA transfer è formato da due catene come il DNA ma è più corto. Ci sono nucleotidi che svolgono funzioni fondamentali come l'ATP (adenosintrifosfato) che è una molecola energetica.

GLI ACIDI NUCLEICI

(12)
(13)

Il livello successivo all’organizzazione molecolare è l’organizzazione cellulare. Quando ci si riferisce alla cellula, si sta parlando della più piccola unità vivente del corpo umano. Ogni cellula possiede al suo interno tutta una serie di organuli in quantità differente, che

permetteranno a quest’ultima di svolgere funzioni differenti.

LIVELLO CELLULARE

(14)

La membrana plasmatica. La membrana plasmatica è il punto di separazione tra interno ed esterno della cellula.

La membrana cellulare. La membrana cellulare è di spessore molto ridotto.

Esso delimita il citoplasma e separa la cellula dall’ambiente esterno. Ma ciò non vuol dire che la cellula viene isolata. La membrana è infatti semipermeabile, ovvero possiede pori molto piccoli che permettono il passaggio di molecole semplici, tipo acqua , CO2, O2. Tuttavia, grazie ad alcuni meccanismi che la membrana e le parti che la compongono attuano, è possibile che la cellula assorbi anche molecole più

complesse. Ciò avviene attraverso le proteine di trasporto.

La membrana è perciò non solo semipermeabile, ma anche selettiva. I passaggi di sostanze avvengono dall’esterno all’interno e viceversa.

La membrana cellulare è costituita da un sandwich di fosfolipidi, proteine e colesterolo. Il colesterolo è un lipide inserito nel doppio strato lipoproteico con la funzione di rendere stabili i fosfolipidi alla temperatura corporea.Regola il flusso di soluti, ioni e molecole e determina l’identità cellulare.

LA MEMBRANA PLASMATICA

(15)

Il citoplasma è la sostanza, a prevalente struttura colloidale, compresa fra membrana plasmatica e membrana nucleare.

Nel citoplasma sono disciolte molecole di metaboliti più piccoli: le macromolecole. Queste possono rimanervi allo stato di soluzione o di gel, determinando così modificazioni nella fluidità citoplasmatica.

Il citoplasma comprende tutte le sostanze funzionanti della cellula (il protoplasma) ad eccezione del nucleo; consiste di una soluzione acquosa di enzimi e di altre macromolecole, ATP, trasportatori di

elettroni, aminoacidi, nucleotidi e sostanze inorganiche, come fosfati, sodio e potassio, in gran parte sotto forma di ioni. Tali enzimi facilitano reazioni chimiche generalizzate. Quando però si tratti di enzimi che potrebbero determinare la demolizione di strutture organizzate della cellula, oppure che richiedono una ordinata disposizione spaziale, allora la loro sede non è nel citoplasma ma all'interno di appositi organuli.

Il citoplasma è suddiviso da una rete di membrane, detta reticolo endoplasmico, continua con la membrana esterna dell'involucro nucleare, che ha la stessa struttura fondamentale della membrana cellulare e delle membrane nucleari. Il reticolo endoplasmico divide la cellula in compartimenti separati, rendendo possibile alla cellula stessa di differenziare prodotti chimici ed attività diverse. Molti degli

enzimi che compiono queste attività fanno parte della struttura lipoproteica delle membrane che formano il reticolo endoplasmico. Le molte pieghe del reticolo endoplasmico rappresentano una superficie sulla quale hanno luogo molte delle reazioni biochimiche cellulari.

IL CITOPLASMA

(16)
(17)
(18)
(19)

Il nucleo è una struttura esclusiva delle cellule eucarioti. Ha forma pressoché sferica, contiene il materiale genetico (cioè l'acido desossiribonucleico, o DNA) ed è il centro di controllo, che programma e coordina le varie attività della cellula. È formato da tre componenti fondamentali: la membrana nucleare, la cromatina e uno o più nucleoli.La membrana nucleare separa il nucleo dal citoplasma ed è formata da due membrane a doppio strato lipidico, ciascuna perforata da sottili pori. Questi regolano il passaggio delle grosse

molecole, in particolare proteine e RNA, tra il nucleo e il citoplasma; acqua, ioni e piccole molecole possono invece attraversarli liberamente.La materia liquida interna al nucleo è il plasma nucleare,

composto da una soluzione acquosa contenente ioni, enzimi, ribosomi e prodotti intermedi della sintesi di DNA e RNA.La cromatina è una sostanza dall'aspetto granulare, composta da lunghe molecole di DNA

associate a proteine (il termine cromatina, che significa "sostanza colorata", risale ai primi studi sul nucleo cellulare, quando, trattando la cellula con coloranti specifici, alcune regioni del nucleo risultavano

maggiormente colorate). Durante la divisione cellulare (quando le informazioni genetiche sono duplicate per essere trasmesse dalla cellula madre alla cellula figlia) la cromatina si addensa e forma strutture

compatte a forma di bastoncelli, i cromosomi ("corpi colorati"). Questi sono abbastanza grandi per essere osservati anche al microscopio ottico.Nel nucleo sono presenti anche uno o più nucleoli ("piccoli nuclei"), corpuscoli di forma tondeggiante preposti alla sintesi dell'RNA ribosomiale. Questo tipo di RNA si lega a determinate proteine prodotte nel citoplasma per formare le due subunità costitutive dei ribosomi , organuli che svolgono un ruolo importante nella sintesi delle proteine. I nucleoli scompaiono durante la divisione cellulare, in cui si verifica un rallentamento della sintesi di ribosomi; quando la cellula poi ritorna alle sue funzioni abituali, il materiale del nucleolo, momentaneamente disperso nel nucleo, si organizza nuovamente in un corpuscolo sferico

IL NUCLEO

(20)
(21)

Si definisce tessuto un insieme di

cellule uguali che svolgono tutte la

stessa funzione.

• Esistono 4 tipi fondamentali di

tessuti :

• Tessuto Epiteliale

• Tessuto Connettivo

• Tessuto Muscolare

• Tessuto Nervoso

LIVELLO TISSUTALE

(22)

Svolge compiti di rivestimento e di secrezione di sostanze, riveste lo strato superficiale della pelle e le pareti interne di strutture cave come lo stomaco e l’intestino.

Un tessuto epiteliale specializzato è quello che forma le ghiandole.

L’epitelio di rivestimento: copertura esterna

della pelle e degli organi interni; rivestimento delle cavità del corpo dei vasi sanguigni e delle parti interne degli apparati respiratorio, digerente, urinario e genitale.

Le cellule si presentano addossate le une alle altre; strati continui (singoli/multipli). Le cellule presentano

– Superficie apicale – Superfici laterali

– Superficie basale – membrana basale (proteine)

• Privi di vasi sanguigni

• Fibre nervose

• Staminali epiteliali: rinnovo cellulare

IL TESSUTO EPITELIALE

(23)

Disposizione in strati

– Semplice (alveoli- vasi sanguigni) – Pseudostratificato ( trachea)

– Stratificato

• Cheratinizzato (epidermide)

• Non cheratinizzato (bocca, cornea, vagina, esofago)

Forma cellule

– Squamose - piatte

– Cubiche – con o senza microvilli –

secrezione/assorbimento

– Colonnari - protezione

– Transizione – cambiano

forma

(24)

L'epitelio pavimentoso stratificato cheratinizzato svolge al massimo la funzione protettiva, grazie alla presenza nelle cellule degli strati più superficiali di una sostanza, la cheratina, che gli attribuisce notevoli caratteristiche di resistenza meccanica.

• Le cellule producono: cheratina, principale costituente

di peli, capelli ed unghie ,setole dei maiali, degli zoccoli delle mucche, delle corna del rinoceronte, della lana e delle piume degli uccelli e melanina, difende il genoma

dall'azione nociva dei raggi ultravioletti(assorbendo e respingendo parte delle radiazioni solari).

• Per difendersi dalle radiazioni solari, l'organismo avvia inoltre

un processo ausiliario che stimola la proliferazione dello strato

corneo, favorendo l'ispessimento dell'epidermide.

(25)

Partendo dalla porzione profonda verso la superficie si possono riconoscere 5 strati distinti: basale o germinativo, è lo strato più profondo dell'epidermide ed è sostenuto da una membrana basale che lo separa dal derma sottostante. E' costituito da un singolo strato di cellule cubiche o cilindriche, ancorate alla membrana basale mediante giunzioni dette emidesmosomi. Le cellule che formano questo strato sono parzialmente indifferenziate; paragonabili di fatto a cellule staminali, sono quindi oggetto di una intensa attività mitotica.Proprio per il fatto di essere indifferenziate, queste cellule sono in grado di moltiplicarsi, dividendosi per mitosi e rimpiazzando le cellule superficiali della pelle, perse o desquamate durante la giornata. Lo strato spinoso, E' uno strato spesso, formato da più file di cellule poliedriche, date dalla divisione del sottostante strato germinativo. Tali cellule (chiamate cheratinociti) risalgono gradualmente verso la superficie; durante tale migrazione il citoplasma delle cellule epiteliali più superficiali si riempie progressivamente dei

precursori della cheratina (componente basilare di peli ed unghie).A livello delle giunzioni tra le varie cellule, i filamenti di cheratina assomigliano vagamente a delle spine, da cui il nome "strato spinoso". Tali punti di contatto vengono chiamati desmosomi. Lo strato granulare o granuloso, I cheratinociti, più appiattiti rispetto allo strato spinoso sottostante, contengono nel loro citoplasma numerosi granuli di cheratoialina, da cui il nome "strato granuloso".I nuclei mostrano segni di degenerazione, le cellule sono meno vitali ma continuano a produrre la cheratina, che si accumula nella cellula stessa rendendola meno permeabile. Lo strato lucido si trova solo nella cute spessa (palmo della mano e pianta dei piedi). E' formato da cheratinociti ripieni di cheratina e strettamente adesi tra di loro, ormai privi di nucleo ed organuli. Lo strato corneo è' lo strato più superficiale dell'epidermide. Chiamato volgarmente cute, è costituito da molti strati di cellule estremamente appiattite e embricate tra loro (disposte, cioè, come le tegole di un tetto), generalmente morte e disposte su più strati. In linea generale si possono considerare due porzioni: una più profonda e compatta in cui le cellule (corneociti) sono unite tra loro, ed uno superficiale in cui le cellule (dette squame cornee) sono disgiunte e tendono a staccarsi per desquamazione.

(26)

A differenza degli epiteli, il tessuto connettivo è formato da cellule disseminate in una matrice

extracellulare secreta dalle cellule stesse. In genere, la matrice è costituita da un reticolato di fibre proteiche immerso in una sostanza che può essere liquida, solida oppure gelatinosa chiamata

sostanza fondamentale. La maggior parte delle fibre è composta da una proteina molto resistente, simile ad una corda intrecciata, chiamata collagene ;altre fibre più elastiche (elastina) possono

rendere il tessuto connettivo deformabile e più resistente alla trazione. Sia la tipologia di cellule, sia la composizione della matrice extracellulare influenzano le caratteristiche dei diversi tessuti

connettivi.

TESSUTO CONNETTIVO

(27)

I tessuti connettivi vengono distinti in:

-tessuti connettivi propriamente detti 1) Tessuto connettivo lasso

La matrice extracellulare è costituita da una trama larga di fibre di collagene e di elastina. La funzione principale è quella di collegare e tenere uniti i vari organi e tessuti del corpo, mantenendoli nella corretta posizione.

2) Tessuto connettivo fibroso o denso

La matrice è costituita da fasci paralleli di fibre collagene addossati gli uni agli altri. Questa struttura lo rende particolarmente resistente ma poco elastico, infatti è adatto nei tendini che uniscono i muscoli alle ossa, nei legamenti che collegano le ossa tra loro, o ad ancorare gli organi interni alle cavità corporee.

3) Tessuto adiposo

Ha la funzione di deposito di grasso; i grassi vengono accumulati all’interno di grandi cellule sferiche chiamate adipociti ,disposte molto vicine le une alle altre ed immerse in una matrice fibrosa molto scarsa o quasi

assente .In questo modo, il tessuto adiposo isola il corpo dal freddo, immagazzina energia e protegge gli organi

dai traumi.

(28)

- Tessuti connettivi specializzati : 1) Tessuto cartilagineo

E’ un tessuto connettivo molto resistente ma flessibile. La matrice è costituita da

un’elevata quantità di fibre di collagene immerse in una sostanza gelatinosa di carboidrati e proteine. Le cellule che lo costituiscono sono di due tipi : condroblasti e condrociti,

coinvolti rispettivamente nella formazione di cartilagine e nel suo mantenimento.

In genere, la cartilagine circonda le estremità delle ossa, dove forma una superficie in

grado di assorbire shock e urti. E’ inoltre il componente principale dello scheletro durante lo sviluppo embrionale.

A seconda delle caratteristiche della matrice extracellulare, e quindi della sua funzione, la cartilagine si divide in più tipi, in particolare:

a) Cartilagine ialina: oltre che una funzione di sostegno, ha il compito di dare allo scheletro un certo grado di flessibilità.

b) cartilagine elastica: conferisce maggiore elasticità agli organi in cui è presente ( epiglottide, padiglione auricolare, tuba uditiva o di eustachio etc..)

c) cartilagine fibrosa: rappresenta una forma di transizione tra la cartilagine ialina ed il

tessuto connettivo fibroso, tanto che non è possibile definire un confine netto fra i

due . E’ presente nei dischi intervertebrali, nei dischi articolari delle articolazioni del

ginocchio e della mandibola.

(29)
(30)

- Tessuto osseo

E’ formato da cellule disperse in una matrice di fibre di collagene, immerse in una sostanza minerale dura, composta da sali insolubili di calcio, magnesio e fosforo. Le combinazioni tra fibre e minerali rende l’osso rigido, ma non fragile. Nelle regioni compatte dell’osso, la matrice appare disposta in singole unità circolari ripetute, ciascuna delle quali delimita un canale centrale in cui si trovano vasi sanguigni e nervi.Il tessuto osseo ha funzione di sostegno, protezione meccanica degli organi interni e riserva di Sali di calcio.

All’interno dell’osso sono presenti essenzialmente tre tipi di cellulari: gli osteoblasti, gli osteociti e gli osteoclasti. Gli osteoblasti sono cellule tondeggianti, costantemente impegnate durante i

processi di formazione dell’osso nella sintesi dei componenti molecolari che andranno a costituire

sia le fibre sia le proteine della matrice. Una volta completata la sintesi della matrice, gli osteoblasti

entrano in uno stato di quiescenza e vengono definiti osteociti. Gli osteoclasti, invece, sono deputati

a produrre e secernere enzimi che permettono il riassorbimento dell’osso, importante nei processi

di crescita.

(31)

- Il sangue

La matrice extracellulare, chiamata plasma, nella quale sono disciolti Sali minerali e proteine, è liquida. La componente cellulare è costituita da globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Le funzioni principali del

sangue sono : trasporto di O 2 e sostanze ai tessuti e la difesa

immunitaria.

(32)

Il tessuto muscolare è costituito da fasci di cellule allungate e contrattili, chiamate fibre muscolari e rappresenta il tessuto più abbondante nella maggior parte degli animali. Nel citoplasma delle fibre muscolari si trovano grandi quantità di proteine contrattili disposte in modo parallelo. I vertebrati possiedono tre tipi di tessuto muscolare:

1) Tessuto muscolare scheletrico

Si ancora alle ossa per mezzo dei tendini ed è responsabile dei movimenti volontari del corpo. Le unità contrattili, dette sarcomeri , sono disposte secondo la lunghezza delle fibre muscolari in modo che conferisce loro un aspetto striato, con bande chiare e scure visibili al microscopio ottico.

IL TESSUTO MUSCOLARE

(33)

2) Tessuto muscolare cardiaco

Forma il tessuto contrattile del cuore. E’ striato come il muscolo scheletrico, ma le sue cellule

sono anche ramificate e si collegano le une alle altre attraverso giunzioni specializzate che

permettono un rapido trasferimento da cellula a cellula del segnale di contrazione durante il

battito cardiaco. E’ un muscolo involontario e si contrae senza stimoli del sistema nervoso

(34)

3) Tessuto muscolare liscio

E’ privo di striature; si trova nelle pareti degli organi del sistema digerente, della vescica urinaria, delle arterie ed altri organi interni. E’ responsabile dei movimenti involontari del corpo come ad esempio il passaggio del cibo attraverso l’intestino. Le fibre muscolari lisce hanno forma affusolata: si contraggono più

lentamente di quelle presenti nel muscolo scheletrico, ma possono rimanere contratte più a lungo.

(35)

Per sopravvivere un organismo deve reagire in modo adeguato agli stimoli del proprio ambiente. Perché la risposta sia efficace, è necessario trasmettere informazioni da una parte all’altra del corpo.Il tessuto nervoso avverte gli stimoli ed organizza la risposta dell’organismo, trasmettendo informazioni in modo molto veloce. L’unità strutturale e funzionale del sistema nervoso è la cellula nervosa o neurone ,

specializzata nella conduzione di impulsi elettrici. I prolungamenti, chiamati dendriti, convogliano i segnali in arrivo verso il corpo cellulare ; l’assone, invece, trasmette gli impulsi in uscita dal corpo cellulare verso gli altri neuroni o verso le cellule muscolari.Il passaggio dell’impulso da un neurone all’altro si verifica attraverso particolari sostanze chimiche chiamate neurotrasmettitori.Il tessuto nervoso non è costituito soltanto da cellule neuronali, ma anche da cellule della glia che circondano ed isolano gli assoni,

rendendo più veloce la trasmissione del segnale; inoltre hanno il compito di nutrire i neuroni.

IL TESSUTO NERVOSO

(36)

Gli organi sono costituiti da diverse combinazioni di un numero limitato di tipi di cellule e tessuti. Il cuore, per esempio, non è costituito solo da tessuto

muscolare, ma anche da tessuto epiteliale ,connettivo e nervoso.

GLI ORGANI

Riferimenti

Documenti correlati

sangue – linfa - sistema immunitario – globuli rossi - funzione - piastrine plasma - linfociti – globuli bianchi - comunicare - vasi linfatici. L’aria che respiriamo, il

Nella nostra sperimentazione, nella prima fase sono stati utilizzati NaCl e CASO (NaCl 67% e CaCl 2 33%) a diverse concentrazioni su trote adul- te sane in vasche di stabulario

Il sangue è formato da una frazione corpuscolata (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) e da una frazione plasmatica nella quale vi sono proteine e

Quando diversi organi sono collegati tra loro e lavorano insieme per svolgere una determinata funzione, formano. un apparato oppure

In più, una parte degli enzimi lisosomiali dei granuli azzurrofili viene esocitata all’esterno della cellula dove va ad aggredire i batteri del focolaio digerendoli..

Sono presenti anche a livello del midollo osseo, dove formano una riserva, e a livello tissutale, in cui svolgono la loro funzione e dal quale non possono tornare nel

In una classe di 25 alunni, 7 studenti praticano la pallacanestro, 13 il calcio, 9 nessuna delle due attività sportive.. Quanti alunni praticano sia la pallacanestro sia

PRODUZIONE E CONSUMO GLOBULI ROSSI – Dati monitoraggio dicembre