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martedì 23 LUGLIO 1968

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V i Legislatura CXXVII SEDUTA 23 Luglio 1968

C X X V I I S E D U T A

m a r t e d ì 23 LUGLIO 1968

Presidenza del Vice Presidente GRASSO NICOLOSI

I N D I C E

Pag.

Commissione legislativa (Sostituzione temporanea

di eom ponenti)... 1910

Disegni di legge:

(Annunzio di presentazione e comunicazione

di invio alle Commissioni legislative) . . 1907

« Interventi per la viabilità autostradale ed a scorrimento veloce, per il completamento del­

l’aeroporto di Punta Raisi e per la costituzione di centri residenziali universitari » (149-182- 268/A) (Seguitò della discussione) ;

PRESIDENTE ... 1911, 1915 OCCHIPINTI . ... 1911 CARPI’ ^ ... 1915

Interpellanza:

( A n n u n z i o ) ... 1909

(Per la data di discussione):

P R E S I D E N T E ... ... 1910. 1911 C A R B O N E ... 1910 BONFIGLIO, Assessore ai lavori pubblici . , 1910 RINDONE ' ... 1910

Interrogazioni:

( A n n u n z i o ) ... 1908

(Per la data di discussione) :

PRESIDENTE ... . 1911 SALLICANO ... 1911

La seduta è aperta alle ore 17,30.

CARFr, segretario jf., dà lettura del pro­

cesso verbale della seduta precedente, che,

non sorgendo osservazioni si intende appro­

vato.

Annunzio di presentazione di disegni di legge e comunicazione di invio alle Commissioni legislative.

PRESIDENTE. Comunico che in data 22 luglio 1968 sono stati inviati alle Commissio­

ni legislative competenti i seguenti disegni di legge:

« Provvidenze straordinarie per il settore zootecnico » (286) alla Commissione legisla­

tiva: « Agricoltura ed Alimentazione;

« Prov\ddenze in favore deUo sport » (287), alla Commissione legislativa: « Lavori pub­

blici, comunicazioni, trasporti e turism o»;

« Provvedimenti per la gestione della Ray­

theon Elsi. » (288), alla Commissione legisla­

tiva: « Lavoro, previdenza, cooperazione, as­

sistenza sociale, igiene e sanità ».

Comunico altresì che sono stati presentati, nella data accanto ad ognuno segnata, i se­

guenti disegni di legge:

« Modifiche e integrazioni alla legge regio­

nale 30 giugno 1954, numero 14, concernen­

te erezione in Catania di un monumento a Giovanni Verga », (289) dall’onorevole Lom­

bardo in data 18 luglio 1968;

« Proroga al termine di salvaguardia del Piano regolatore generale della città di Cata­

Res.ocQnti, i. 266 (500)

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Resoconti Parlamentari — 1908 Assemblea Regionale Siciliana

VI Legislatu ra CXXVII SEDUTA 23 Lu glio 1968

nia », (290) dall’onorevole Aleppo in data 19 luglio 1968;

« Industrializzazione della Sicilia », (291), dagli onorevoli Natoli e Tepedino, in data 19 luglio 1968;

« Modifiche alla legge 10 agosto 1965, nu­

mero 21, relativa alla trasformazione dell’En­

te per la riforma agraria in Sicilia in Ente di sviluppo agricolo », (292) dal Presidente della Regione su proposta dell’Assessorato per l’agricoltura e le foreste in data 22 luglio 1968.

Annunzio di interrogazioni.

PRESIDENTE. Invito il deputato segreta­

rio a dare lettura delle interrogazioni perve­

nute alla Presidenza.

CARPI’, segretario ff.:

« A ll’Assessore aU’industria e commer­

cio per conoscere quali concrete iniziative - ha preso al fine di assicurare la conclusione della vertenza insorta tra i lavoratori delle miniere Pasquasia e Corvillo e la Società Ispea.

Considerato che il capitale delFIspea è a maggioranza pubblica per la partecipazione dell’Ems e deU’Eni, la richiesta dei lavoratori di ottenere l’attuazione del contratto Ems, operante per le altre miniere da più di un an­

no, appare più che legittima ed anche oppor­

tuna ove si consideri che la possibilità di tra­

sferimento di minatori di altre miniere in quelle gestite dalla Società Ispea può realiz­

zarsi solo ove sia garantito un identico trat­

tamento salariale.

Ciò sottolinea peraltro l’attuale grossolana ingiustizia perpetrata contro i lavoratori di­

pendenti dairispèa non ammessi al tratta­

mento in atto nelle altre miniere.

Si tratta forse di una ennesima discrimi­

nazione contro i lavoratori della provincia di Enna? ». (377)

Russo Michelk - Corallo - Bo­

sco - Rizzo.

« Al Presidente della Regione e all’Asses­

sore all’industria e commercio per sapere quali motivi ostano per la corresponsione, agli

ex minatori siciliani in pre-pensionameto, delle provvidenze previste dalla Comunità Economica Europea.

Per conoscere inoltre quali provvedimenti hanno adottato o intendono adottare per sol­

lecitare l’erogazione di dette provvidenze ».

(378) {Uinterrogante chiede lo svolgimento con urgenza)

De n t in i.

« A l Presidente della Regione e all’Asses­

sore aU’industria e commercio per sapere quante e quali assunzioni sono state fatte dal­

la So.chi.mi.si alla data odierna di persona­

le impiegatizio e di operai.

Gli interroganti chiedono nel contempo quante e quali convenzioni sono state fatte daU’Ems con società pubbliche e private, ita­

liane e straniere, ai fini deU’espletamento del­

le attività dello stesso Ente». (379) (Gli in­

terroganti chiedono lo svolgimento con ur­

genza)

De n t in i - Mazzaglia.

« Al Presidente della Regione e all’Asses­

sore allo sviluppo economico per sapere se sono al corrente dell’iniziativa deU’Ammini- strazione comunale di Siracusa, di cui si è fatta eco alcune settimane addietro anche nella stampa isolana, della costruzione del Palazzo di Giustizia nella zona compresa fra viale Paolo Orsi e la strada panoramica di accesso al Teatro greco (a 200 o 300 metri dall’Ara di lerone, dalle Datomie e dalla Ca­

vea dello stesso teatro).

? Se sono al corrente che la predetta zona è indicata nel programma di fabbricazione adottato dal Consiglio comunale di Siracusa il 31 agosto 1967 quale zona a verde di inte­

resse archeologico con i limiti e i vincoli che le sono propri.

Se sono al corrente che la zona stessa rica­

de, altresì, nel comprensorio vincolato per la dichiarazione di « notevole interesse pubbli­

co » ai sensi della legge 29 giugno 1939, nu­

mero 1497, giusta decreto ministeriale 21 aprile 1956; e che, in ogni caso, non è am- missibilè dà costruzione di un palazzo di giu­

stìzia ivi ubicato per rarticolo 17 della leg­

ge 6 agosto 1967, numero 765 (legge Mancini).

Per conoscere, infine, quali provvedimenti intendono adottare, ove fosse veraTa prefata iniziativa, onde impedire una così palese vio­

lazione delle citate norme amministrative e

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VI Legislatura CXXVII SEDUTA 23 Luglio 1968

legislative e un cotale irreparabile scempio di un incomparabile patrimonio archeologico, artistico, storico e panoramico ». (380) (L’in- terrogante chiede la risposta scritta)

Lo Magro.

PRESIDENTE. Avverto che, delle interro­

gazioni testé annunziate, quella con risposta scritta è stata già inviata al Governo; quelle con risposta orale saranno iscritte alTordine del giorno per essere svolte al loro turno.

Annunzio di interpellanze.

PRESIDENTE. Invito il deputato segreta­

rio a dare lettura delle interpellanze perve­

nute alla Presidenza.

CARFI’, segretario ff.:

« Al Presidente della Regione e all’Asses­

sore alla pubblica istruzione per conosce­

re i motivi per i quali ancora oggi, a distan­

za di quattordici anni, non si sia ritenuto di dare attuazione alla legge regionale 30 giu­

gno 1954, numero 14, con la quale è stata disposta l’erezione in Catania di un monu­

mento a Giovanni Verga, nonché i motivi per i quali il relativo stanziamento, sebbene spe­

cificamente disposto con provvedimento legi­

slativo, sìa stato eliminato dai bilanci della Regione;

— quali adempimenti si intenda adottare al fine di assicurare il soddisfacimento dei diritti quesiti dai professionisti partecipanti al concorso a suo tempo bandito, per effetto della sospensione a tempo indeterminato dei lavori della Commissione giudicatrice, non­

ché per rendere agibili i locali del museo civico di Catania, nei quali sono tuttora custo­

diti i bozzetti partecipanti al concorso mede­

simo, rimasto incompiuto;

— se non ritenga di dar corso all’espleta- mento della gara per la realizzazione del mo­

numento, anche eventualmente mediante la conclusione del precedente concorso e l’ado­

zione di nuove iniziative legislative, in rela­

zione al parere espresso sulla materia dal

Consigho di Giustizia Amministrativa (nu­

mero 102 del 22 maggio 1966).

L ’interpellante, nel sollecitare una equa valutazione delle legittime aspettative della città di Catania, richiama l’attenzione degli interpellati sul grave pregiudizio che deriva al decoro dell’Assemblea dalla mancata at­

tuazione della volontà espressa con la legge del 1954 e ribadisce l’esigenza della più sol­

lecita esecuzione del disposto legislativo ».

(119)

Lombardo.

« A ll’Assessore agli enti locali per sapere quali provvedimenti intenda prendere a ca­

rico della Giunta municipale di Veneti co che, con ordinanza del Sindaco, signor Lacqui- dara, ha deciso il trasferimento degli uffici comunali dalla sede municipale di Venetico Centro presso la Delegazione della frazione Marina, additando come motivo una perizia fatta dal geometra Ilacqua, e non dal Genio civile, come in questi casi é prescritto, in cui la sede municipale è dichiarata pericolante.

Ritenuto che il Sindaco con tale decisione ha privato i cittadini di Venetico Centro di tutti i servizi inerenti agli uffici comunali e che sarebbe stato più logico trasferire gli uffici comunali in altra sede reperibile neUo stesso centro abitato di Venetico Superiore (le cui spese di affitto o dì graziosa concessione i cit­

tadini di Venetico Centro sono disposti a so­

stenere) si desidera sapere se non intenda lo Assessore agli enti locali nominare un com­

missario ad acta per rivedere la situazione incresciosa che il Sindaco ha determinato con la suddetta ordinanza; e se non intenda sol­

lecitare presso l’Assessore ai lavori pubblici l’ulteriore stanziamento della somma necessa­

ria per il completamento della casa comuna­

le la cui costruzione é ferma per mancanza dello stanziamento sopraindicato e dal sotto- scritto varie volte sollecitato personalmente presso l’Assessore ai lavori pubblici ». (120)

Cadili.

PRESIDENTE. Avverto che, trascorsi tre giorni daH’odierno annunzio senza che il Go­

verno abbia dichiarato che respinge le inter­

pellanze o abbia fatto conoscere il giorno in cui intende trattarle, le interpellanze stesse saranno iscritte all’ordine del giorno per es­

sere svolte al loro turno.

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Resoconti Parlamentari 1910 Assemblea Regionale Siciliana

V I Legislatu ra CXXVII SEDUTA 23 Lu glio 1968

Sostituzione di componente di Commissione legi­

slativa.

PRESIDENTE. Comunico che, in- data 18 luglio 1968, l’onorevole Natoli ha sostituito l’onorevole Tepedino nella Giunta di bilancio.

Per la data di discussione di interpellanza e di interrogazione.

CARBONE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CARBONE. Onorevole Presidente, la setti­

mana scorsa con l’accordo del Governo e l’as­

senso della Presidenza, era stata fissata la seduta odierna per discutere la interpellanza numero 105 presentata dal gruppo comunista e che tratta della chiusura dei Magazzini generali di Catania. Malgrado questo impe­

gno la discussione della interpellanza non figura all’ordine del giorno. Questo mi sor­

prende non poco anche perchè il gruppo co­

munista l’aveva già sollecitato tre o quattro volte. Desidererei conoscere dalia Presiden­

za i motivi del mancato rispetto di questo impegno e mi permetto di insistere perchè la interpellanza, anche se non figura all’ordi­

ne del giorno, venga discussa nella seduta di oggi. Ove stasera per l’assenza dell’Assessore all’industria (assenza ormai abituale e biasi­

mevole di quasi tutti gli assessori che in tal modo precludono ai parlamentari ogni atti­

vità ispettiva) non fosse possibile discuterla, chiedo che venga discussa nella seduta di domani.

E’ poco edificante per il Parlamento sici­

liano, onorevole Presidente, che un deputato sia costretto a sollecitare per quattro-cinque volte la discussione di una interpellanza che oltretutto riveste un carattere d’urgenza per­

chè la mancata risoluzione del problema si­

gnificherebbe la disoccupazione di quaranta padri di famiglia e la smobilitazione di una struttura commerciale e industriale di gran­

de rilievo che interessa l’economia della cit­

tà di Catania.

PRESIDENTE. Onorevole Carbone, ricor­

do perfettamente che la discussione della interpellanza da lei sollecitata era stata fis­

sata per oggi. Il fatto che non sia iscritta al­

l’ordine del giorno della seduta odierna non è dipeso dalla volontà della Presidenza, ma da un accordo intervenuto in sede di confe­

renza dei capigruppo, nella quale è stato, de­

ciso di non dedicare la seduta odierna alla attività ispettiva. Debbo ancora informarla che l’Assessore aU’industirà si trova attual­

mente a Roma per la questione dell’Elsi.

L ’Assessore ai lavori pubblici, onorevole Bonfiglio, potrà dirci se è possibile che la in­

terpellanza da lei sollecitata sia discussa nel­

la seduta di domani.

BONFIGLIO, Assessore ai lavori pubblici.

Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BONFIGLIO, Assessore ai lavori pubblici.

Non ho la fortuna di essere al corrente degli impegni dell’onorevole Fagone. Ella, attraver­

so gli Uffici della Presidenza, può interpella­

re quelli deU’Assessorato all’industria, per- sapere quando l’Assessore sarà in sede.

PRESIDENTE. Onorevole Carbone, la Pre­

sidenza dell’Assemblea assumerà le necessa­

rie informazioni e spera di darle qualche no­

tizia in merito durante la seduta in corso.

CARBONE. Onorevole Presidente, devo ri­

levare che, a mio avviso, la decisione dei capi­

gruppo poteva riguardare la normale attività ispettiva, ma non anche questa interpellanza per la trattazione della quale era stata fissata la data.

Nel ribadire la mia più aspra critica nei confronti dell’Assessore all’industria e com­

mercio, per la sua abituale assenza, vorrei pregare la Presidenza di prendere gli oppor­

tuni contatti con l’onorevole Fagone perchè si possa stabilire, entro questo pomeriggio, una data certa, questa volta dà rispettare, per la trattazione della interpellanza.

RINDONE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RINDONE. Onorevole Presidente, vorrei sollecitare la fissazione della data di discus­

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VI Legislatura CXXVII SEDUTA 23 Luglio 1968

sione di alcune interpellanze presentate da me e da altri colleghi relative al rinnovo dei consigli comunali dei comuni di Beipasso, Bronte e Caltagirone. Colgo l ’occasione per dire che molti altri comuni sicihani si trova­

no nella stessa situazione. Noi vorremmo che l’Assessore si impegnasse sulla data delle ele­

zioni; è un impegno facile a prendersi in quanto non dipendente da particolari inda­

gini; si tratta solo di sapere se entro il pros­

simo autunno, nel mese di ottobre o novem­

bre, si rinnoveranno quei consigli comunali, tenuto conto tra l’altro che alcuni sono sotto gestione commissariale da più di un anno, un anno e mezzo.

PRESIDENTE. Onorevole Rindone, la Pre­

sidenza si preoccuperà di farle conoscere du­

rante la seduta, le notizie che al riguardo riuscirà ad avere dall’Assessore agli enti locali.

. SALLIGANO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SALLICANO. Onorevole Presidente, desi­

dero richiamare l’attenzione dell’Assemblea sulla sistematica assenza dell’Assessore agli enti locali dalle sedute dedicate all’attività ispettiva specie in queste ultime settimane.

Martedì scorso, ho avuto assicurazioni per­

sonalmente dall’Assessore che la risposta alla mia interrogazione, che fra l’altro aveva ca­

rattere di urgenza, riguardante il rinnovo di consigli comunali ed altre manifestazioni ille­

gali ed illecite di amministrazioni comunali

■ del siracusano, sarebbe stata data nella seduta odierna, nella quale avrebbe dovuto essere svolta anche l’interpellanza richiamata dallo onorevole Rindone anch’essa sul rinnovo di consigli comunali. Questo oggi non è stato possibile, però, se è vero quanto ho appreso dalla stampa (di solito le notizie stampa sul­

l’attività dell’Assemblea sono le più attendi­

bili), e cioè che nella seduta di domani saran­

no trattate alcune interpellanze relative alle società collegate e aU’Elsi, vorrei pregare l’onorevole Presidenza, affinchè in quella se­

duta sia assicurata la presenza dell’Assessore agli enti locali per potere finalmente discu­

tere dei problemi da noi sollecitati e che rive­

stono carattere di urgenza.

Seguito delia discussione del disegno di legge:

« Interventi per la viabilità autostradale ed a scorrimento veloce, per il completamento del­

l’aeroporto di Punta Baisi e per la costituzione di centri residenziali universitari » (149-182- 268/A).

PRESIDENTE. Si passa al punto secondo dell’ordine del giorno: « Seguito della discus­

sione del disegno di legge: « Interventi per la viabilità autostradale ed a scorrimento velo­

ce, per il completamento dell’aeroporto di Punta Raisi e per la costituzione di centri re­

sidenziali universitari » (numeri 149 - 182 - 268/A).

Invito i componenti la comunicazione « La­

vori pubblici » a prendere posto all’apposito banco.

OCCHIPINTI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

OCCHIPINTI. Onorevole Presidente, ono- voli colleghi, il disegno di legge di iniziativa governativa, relativo agli interventi per la viabilità autostradale ed a scorrimento velo­

ce, merita tutto il nostro appoggio, anche se per il momento è uno stralcio di quello per l’impiego dei fondi ex articolo 38; e ciò per­

chè indubbiamente esso tende ad affrettare i tempi per la realizzazione di alcune opere autostradali sulle quali in ogni caso l’Assem­

blea sarebbe chiamata a deliberare. Si tratta quindi di uno stralcio necessitato, obbligato- rio e noi non possiamo che rendere atto al Governo di questo slancio, che tende a supe­

rare i tempi morti del passato, i tempi di attesa di leggi che si trascurano spesso per anni, e a bruciare le tappe per rendere sol­

lecitamente disponibili i mezzi finanziari per la progettazione e la successiva esecuzione dì opere.

Da questo punto di vista io esprimo il mio apprezzamento per la iniziativa del Governo alla quale darò tutto il mio appoggio. Però, come parlamentare della provincia di Trapa­

ni e conoscitore dei problemi che interessano quella zona, debbo sollevare alcune obiezioni

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Resoconti Parlamentari 1912 Assemblea Regionale Siciliana

VI Legislatu ra CXXVII SEDUTA 23 Lu glio 1968

su un particolare e precisamente sulla realiz­

zazione dell’autostrada Punta Raisi - Mazara del Vallo.

Per la provìncia di Trapani non si tratta della comune strada o della trazzera da tra­

sformare in rotabile o di una strada comu­

nale da trasformare in provinciale; ma di una scelta di fondo da proiettare neU’awenire.

Io credo che i concittadini della mia pro­

vincia ci rimproverebbero se noi lasciassimo passare sotto silenzio un problema talmente rilevante per il Trapanese e lasciassimo che la strada fosse realizzata secondo un tracciato il quale finirebbe per rendere definitive certe carenze, che nella provincia di Trapani pur­

troppo fino ad oggi si sono verificate,proprio per la mancanza di una viabilità veloce, ido­

nea a collegare rapidamente la provincia stes­

sa con Palermo e con il resto della Sicilia.

Da questo punto di vista è necessario, ono­

revole Assessore, che io, come già ho fatto in privato, richiami la sua attenzione anzitutto sui precedenti di questo piano della rete au­

tostradale siciliana. L ’autostrada Punta Raisi- Mazara del Vallo era già stata inserita per de­

cisione della nostra Assemblea nel piano del­

la rete autostradale siciliana e noi non vo­

gliamo che ne sia distaccata. Se ne fosse di­

staccata, noi avremmo un’autostrada non rientrante nel quadro generale previsto a suo tempo, ma fatta sotto l’impulso del gravis­

simo evento del terremoto e che non giove­

rebbe nè ai comuni distrutti dal terremoto, nè all’intera economia della provincia di Tra­

pani dal cui sviluppo anche i comuni terre­

motati finiranno per trarre vantaggio.

La precedente legge di utilizzazione dei fondi dell’articolo 38 tracciava un piano au­

tostradale per tutta la Sicilia in cui le due strade principali, quelle che costituiscono pro­

prio l’ossatura principale della futura viabi­

lità autostradale siciliana erano; la Messina- Palermo-Mazara del Vallo e la Siracusa-Gela- Mazara del Vallo. Sicché Mazara del Vallo, nella mia provincia, era richiamata due volte nel - piano autostradale come punto termina­

le delle due grandi autostrade che, insieme con la Messina-Catania-Siracusa, costituireb­

bero il perimetro autostradale siciliano. Evi­

dentemente con la modesta disponibilità di , fondi ex articolo 38 che c’era in quel m o­

mento, la mia provincia aveva ( come io scherzosamente andavo dicendo) la possibilità di collocare soltanto due tabelle: una con la

scritta; « qui finisce l’autostrada M essin a- Palermo - Mazara del V a llo» e un’altra con la scritta: « qui finisce l’autostrada Siracusa- Gela-Mazara del Vallo ».

Per queste due autostrade non fu previsto nemmeno uno stanziamento simbolico, come avvenne per altre, per significare l’obbligato­

rietà della loro realizzazione. Di fronte a questo amaro risultato i deputati della pro­

vincia di Trapani nella passata legislatura (credo che anche l’onorevole Giacalone che mi ascolta fu fra questi) abbiamo ottenuto che il miliardo e mezzo residuato dallo stan­

ziamento per l’autostrada Palermo-Catania venisse destinato, quasi come anticipo della autostrada Punta Raisi-Mazara del Vallo, alla realizzazione di un primo lotto funzionale della strada di grande comunicazione Punta Raisi-Mazara del Vallo. Era quello quindi un impegno che serviva a dare la certezza che la autostrada Punta Raisi-Mazara del Vallo sa­

rebbe stata realizzata. L ’interesse fondamen­

tale che ci muoveva in quel momento non era solo quello della provincia di Trapani, ma an­

che quello della provincia di Palermo; vorrei dire della Sicilia occidentale. E ciò perchè quello stanziamento significava l’inizio del collegamento dei due grandi aeroporti di Punta Raisi e di Birgi, secondo quanto è espressamente stabilito nella legge. E’ oppor­

tuno ricordare che l’aeroporto di Birgi ha una importanza e un rilievo che trascendo­

no le esigenze della nostra stessa provincia.

Esso costituisce infatti l’alternativa all’aero­

porto di Punta Raisi e tutti i siciliani che sì servono della linea Roma-Palermo lo sanno, perchè spesso molti voli vengono dirottati all’aeroporto di Birgi...

CARBONE. Allora chiudiamo quello di Punta Raisi!

OCCHIPINTI. ... a causa di eventi meteo­

rologici che non permettono lo scalo a Punta Raisi.

Onorevole Carbone, se lei non lo sa l’im­

portanza deU’aeroporto di Birgi è tale che esso è etiche alternato in casi di necessità all’aeroporto di Fiumicino.

E’ chiaro che quando nella precedente leg­

ge sull’utilizzo dei fondi ex articolo 38 ab­

biamo stabilito di realizzare un primo lotto della strada Punta Raisi-Birgi abbiamo volu­

to praticamente dare inizio all’autostrada

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VI Legislatura CXXVII SEDUTA 23 Luglio 1968

Punta Raisi-Mazara del Vallo prevista dalla stessa legge, e su quello stesso tracciato, sul quale non si poteva più discutere, che parten­

do da Punta Raisi arrivava all’aeroporto di Birgi e da qui, lambendo il comune di Mar­

sala, a Mazara del Vallo.

Questi precedenti non avrebbero dovuto far sorgere nessuna questione, perchè sono le premesse per la realizzazione di un’autostra­

da facente parte di un piano autostradale ap­

provato dall’Assemblea. Invece oggi ' ci tro­

viamo di fronte ad un tracciato diverso vo­

luto dall’Anas, che noi contestiamo.

Il nuovo percorso non inizierebbe infatti da Punta Raisi ma da Alcamo; sicché questa strada di grande comunicazione, che anche nella legge sui terremotati ha come punto iniziale l’aeroporto di Punta Raisi, determi­

nerebbe uno jatus, una interruzione proprio laddove il traffico è più imponente, laddove si convoglia tutto il movimento che da Paler­

mo va verso Trapani, e che da Trapani va verso Palermo. Da Alcamo poi il tracciato (secondo le notizie che noi abbiamo) dovreb­

be puntare, attraverso la stazione di Alcamo- Diramazione, verso la stazione di Salemi e giungere direttamente a Mazara. Questo tracciato, scartando quello che punta su Bir­

gi, percorrerebbe l’unica vallata nella quale non esistono centri abitati se non a notevole distanza, (il più vicino è Salemi che dista notevolmente dalla stazione ferroviaria) e non servirebbe assolutamente i paesi terre­

motati i quali sono tagliati fuori da una ca­

tena di montagne, la quale certamente non si presta al passaggio di una autostrada.

Questo tracciato dell’Anas, che partirebbe da Alcamo (come se Alcamo potesse essere il punto di partenza di un’autostrada) oltre a contrapporsi al tracciato naturale che noi sosteniamo, non apporterebbe alcun apprez­

zabile vantaggio alla provincia di Trapani, la quale si articola su tanti comuni di notevole rilievo anche demografico, ma ha i suoi cen­

tri più importanti nel Capoluogo, nella città di Marsala, nell’Ericino, in Castellammare del Golfo, in Calatafimi, che rappresentano quasi i due terzi dell’intera popolazione del­

la provincia e, dal punto di vista economi­

co, certamente la parte più rilevante, perchè proprio su questa zona gravitano gli interes­

si, delle industrie estrattive marmifere di San Vito Lo Capo, di Custonaci, e quelli del nu­

cleo di industrializzazione di Trapani che

comprende appunto i comuni che vanno da San Vito Lo Capo a Marsala. In questa zona sono ubicati, altresì, i più importanti monu­

menti di interesse turistico: Segesta, il Gol­

fo di Castellammare, Scopello, Erice, l’Erici- no in genere, ed anche le Isole Egadi e Pan­

telleria alle quali si accede dal porto di Tra­

pani. In definitiva risulterebbe tagliato fuori dall’autostrada un insieme di interessi di in­

tere zone che si vedrebbero preclusa ogni possibilità di sviluppo.

Come ho detto, questo tracciato voluto dal- l’Anas avrebbe una trascurabile utilità an­

che per i comuni terremotati. Infatti, la stra­

da di collegamento veloce più vicina a Pog­

gioreale, Salaparuta, Gibellina e ad altri cen­

tri terremotati è la Palermo-Sciacca, che da quelli dista pochi chilometri e che costitui­

rebbe il loro naturale collegamento con Pa­

lermo.

Se la legge sui terremotati, onorevole As­

sessore, avesse voluto veramente, superando i precedenti programmi, dare un’autostrada ai comuni terremotati non si capirebbe per­

chè tale autostrada non sarebbe dovuta par­

tire da Palermo anziché — allungando il per­

corso di venti chilometri — da Punta Raisi, cioè spostarsi in direzione opposta per poi rientrare. In altri termini, se la legge avesse voluto prevedere un’autostrada esclusiva- mente per i terremotati, sarebbe stata natu­

rale la scelta del percorso Palermo-Sciacca, soluzione meno dispendiosa e più utile per quei comuni.

Onorevole Assessore, onorevoli colleghi, non abbiamo in questa nostra difesa del vec­

chio tracciato alcun interesse di natura mu­

nicipalistica 0 campanilistica, ma intendiamo batterci per un tracciato che rispecchi obiet­

tivamente gli interessi unitari deU’intera pro­

vincia. La zona terremotata, che noi vorrem­

mo vedere sviluppata, avrà certamente come base prima della ripresa economica Tagricol- tura la quale deve essere modernizzata, mec­

canizzata, e servita da collegamenti veloci con i grandi centri, con i mercati di sbocco, DoAuanno sorgere delle industrie, ma natural­

mente non potranno essere, specialmente in mi pi'imo tempo, che industrie di trasforma­

zione dei prodotti agricoli.

Il tracciato che l’Anas prevede, (autostrada chiusa quasi una ferrovia senza stazioni di fermate) non assicurerebbe questi. servizi a quei conluni che nessun vantaggio ricevereb-

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Resoconti Parlamentari- 1914

VI Legislatura CXXVII SEDUTA

Assemblea Regionale Siciliana 23 Lu glio 1968

baro dal vedere sfrecciare- le macchine verso Mazara. Il loro interesse, come noi sosteniamo, può essere garantito ed il loro sviluppo age­

volato da una moderna strada a scorrimento veloce che servisse a collegare — come noi sosteniamo — la strada a scorrimento veloce Palermo - Sciacca da collegare con la Mazara - Marsala - Birgi - Palermo da realizzare secon­

do il tracciato voluto dall’Assemblea. Tale strada a scorrimento veloce si può realizzare su un tracciato già esistente che parte dalla provincia di Agrigento, taglia in due la pro­

vincia di Trapani, passa per tutti i comuni terremotati; Poggioreale, Salaparuta, Gibelli- na, Partamia, Castelvetrano, arriva a Campo­

bello di Mazara, dove si collega con la statale.

A distanza di pochi chilometri, cioè a Mazara del Vallo, si potrà collegare con la grande autostrada. Gli interessi di quei comuni, la cui economia è prevalentemente agricola, possono essere meglio garantiti dalle strade a scorrimento veloce anziché da un’autostra­

da sulla quale non possono circolare i mezzi meccanici agricoli indispensabili per una m o­

derna agricoltura.

Ho detto poco fa che il tracciato per que­

sta strada a scorrimento veloce già esiste; ho mostrato la pianta all’Assessore; per chi non 10 sapesse, si tratta della strada provinciale detta della « Bifarella », che parte dalla sta­

zione « Cusumano » in provincia di Agrigento ed arriva a Mazara. Con questa nuova arte­

ria rimodernata e con la Palermo-Sciacca tutti quei centri verrebbero velocemente col­

legati da una parte con Trapani, con l’aero­

porto di Birgi, Marsala e Mazara, dall’altra con Palermo. Questo a noi sembra il proget­

to più razionale e più logico.

Debbo aggiungere, onorevoli colleghi, che, realizzando il progetto della Punta Raisi-Ma- zara del Vallo, avremmo anche un vantaggio sul costo. Infatti, mentre il tracciato, previsto dal progetto deU’Amministrazione provincia­

le, Punta Raisi-Birgi-Mazara del Vallo, preve­

de un costo globale di 48 miliardi, quello pre­

visto dall’Anas (che non so da quale punto dovrebbe partire; io so da Alcamo) avrebbe un costo molto maggiore perchè i terreni, che dovrebbe attraversare sono terreni terribil­

mente franosi e quindi, la spesa per chilome­

tro di percorrenza sarebbe il triplo e forse 11 quadruplo.

Se tutto, quindi, onorevole Presidente del­

la Regione, sta a vantaggio della soluzione

che noi auspichiamo, se il costo, la percor­

renza, la possibilità di collegamento di tutti i centri terremotati con Palermo e con gli al­

tri centri della provmcia di Trapani reclamano che il tracciato da scegliere sia quello studiato dall’Amministrazione provinciale, noi ci atten­

diamo che il Governo appoggi questa soluzione nel momento in cui sarà chiamato a dare la sua intesa al programma formulato dall’Anas.

La legge sui terremotati prevede appunto che il programma autostradale (nel quale dovrà in ogni caso essere compresa l’autostrada Punta Raisi-Mazara), sia fatto di intesa con il Pre­

sidente della Regione.

Noi vogliamo, e lo chiederemo con un or­

dine del giorno, che il Presidente della Re­

gione dia questo assenso soltanto se viene garantito il tracciato fondamentale Punta Rai­

si-Mazara del Vallo di cui noi abbiamo illu­

strato i vantaggi. E poiché questo solo punto potrebbe quasi suonare a dispetto dei comu­

ni più colpiti dal terremoto, noi vogliamo che un secondo punto da concordare con la Anas sia la trasformazione della strada pro­

vinciale della « Bifarella » in strada statale a scorrimento veloce, metteramio certamente la mia provincia nelle condizioni di avere una struttura fondamentale per la sua ripresa, vista in un quadro unitario.

Noi contiamo molto, onorevole Presidente, su questo appoggio e ci auguriamo che il no­

stro ordine del giorno venga accettato da tutti i colleghi dell’Assemblea. I problemi che abbiamo posto non ci possono dividere; sono problemi che, ohiettivamente e razionalmen­

te studiati, possono trovare ima comune con­

cordanza, come io ho avuto modo di constata­

re discutendone con colleghi di altri settori.

I due punti, deU’ordine del giorno rappre­

sentano veramente l’apertura di im avvenire più speranzoso per tutti i comuni della pro­

vincia di Trapani, il cui sviluppo economico e sociale è collegato a questa grande struttura.

Noi ci auguriamo infine che i colleghi, an­

che appartenenti ad altre province, ci diano il loro sostegno e che soprattutto il Presi­

dente della Regione, sappia, nel momento di dare l’ineèsa a nome dell’intera Assemblea regionale siciliana, del popolo siciliano, tene­

re presente queste fondamentali esigenze del­

la' provincia di Trapani.

CARPI’. Chiedo di parlare.

(9)

VI Legislaturs. CXXVII SEDUTA 23 Luglio 1968

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CARFI’. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, il disegno di legge con il quale il Governo intende utilizzare una parte dei fondi ex articolo 38 per il finanziamento di alcune autostrade e di alcune strade a scor­

rimento veloce, non ci trova del tutto con­

senzienti, come è stato affermato dal collega Giubilato, a nome del nostro gruppo; e ciò perchè noi riteniamo che questi fondi avreb­

bero dovuto essere impiegati a risolvere tanti altri problemi che sono aperti in modo dram­

matico nella nostra Isola, e, in modo priorita­

rio per la soluzione di quelli che da decenni assillano le nostre popolazioni. Mi riferisco in particolare al dramma che vive la stragrande maggioranza della popolazione siciliana, che ancora in questi giorni è costretta a protesta­

re per l’assoluta mancanza di un alimento fon­

damentale come l ’acqua.

L ’onorevole Assessore Bonfiglio sa qual è la situazione in questo settore, e sa anche che ai drammatici casi che portarono alla esplo­

sione dei fatti di Licata altri se ne aggiun­

gono non meno drammatici. Pochi giorni fa la popolazione di Niscemi è stata costretta a manifestare, a protestare per avere almeno per qualche ora al giorno il prezioso alimen­

to. Ma non è solo il problema dell’acqua, ono­

revole Assessore, che tormenta le nostre po­

polazioni; esistono anche problemi non me­

no gravi, quale quello degli ospedali, della viabilità interna, della rete fognante, che sono di civiltà elementare e che ancora rimango­

no insoluti. Solo la legge dei 30 miliardi ha messo i comuni in condizione di risolvere, anche se in minima parte, data la scarsa enti­

tà delle somme attribuite, alcuni di questi problemi. Di fronte alla drammaticità di tali situazioni io non capisco come il Governo abbia potuto presentare questo disegno di legge, che assorbe più di un terzo delle dispo­

nibilità dei fondi ex articolo 38. Noi ricono­

sciamo la, utilità delle opere previste però af­

fermiamo che esse non possono avere la prio­

rità sulle altre esigenze di cui io ho parlato.

Siamo contrari a questo disegno di legge anche perchè, se si fa eccezione per lo stan­

ziamento per l’autostrada Palermo - Catania, che ha una certa validità, in quanto è colle­

gato con l’impegno del Governo centrale, tutti gli stanziamenti sì risolveranno in un

nulla di fatto per la loro assoluta inadegua­

tezza.

E’ previsto, per esempio, uno stanziamento di 8 miliardi per la strada a scorrimento ve­

loce Gela-Caltanissetta. E’ chiaro che se non vi saranno altri interventi dello Stato o del­

la Regione per integrare questo stanziamen­

to, esso si può considerare mutile in quanto questa arteria verrà a costare non meno di 19 miliardi. Si tratta infatti di un tracciato di 60 chilometri con un costo medio di 300 milioni per chilometro. Lo stesso può dirsi per la Palermo-Sciacca e per tutte le altre strade a scorrimento veloce.

Si ha in definitiva la chiara sensazione che questo disegno di.legge servirà solo al finan­

ziamento dell’autostrada Palermo - Catania, mentre per la mancanza di una integrazione statale sarà un’amara delusione per tutte quelle popolazioni, specialmente quelle dello interno, che ancora una volta vedranno tra­

dite le loro aspettative

Ci saremmo aspettati dal Governo non uno stralcio, ma una legge per l’impegno program­

matico di tutte le disponibilità dei fondi del­

l’articolo 38 in cui avrebbero potuto trovare collocazione le diverse esigenze. Ma questo il Governo non ha fatto perchè manca di quella volontà politica capace di stabilire col Governo centrale un nuovo tipo di rapporti, che non sia di subordinazione come quello at­

tuale che vede la Sicilia emarginata da ogni impegno statale. Noi ci saremmo aspettati che il finanziamento dell’autostrada Palermo-Ca- tania fosse per intero a caldeo dello Stato, come avviene per tutte le autostrade che arrivano a Reggio Calabria; ma questo il Governo re­

gionale non ha ottenuto perchè non ha aiaito la capacità di impegnare il Governo centrale su questi suoi doveri. I fondi dell’articolo 38, che dovevano servire per integrare gli inve­

stimenti dello Stato in Sicilia, sono invece diventati sostitutivi dei mancati investimenti.

Questi i motivi per cui noi chiediamo che questo disegno di legge non venga approvato dall’Assemblea e che da parte del Governo regionale si assuma l’impegno di presentarne un altro più organico, che consenta di poter far fronte meglio a tutte le esigenze della nostra Isola.

L’Assemblea non può rimanere passiva di fronte a tutte queste questioni; avallare ini­

ziative di questo tipo significa rim iare anco­

ra una volta tutto il nostro discorso di con-

Resoconti, f. 267 (50Ù)

(10)

Resoconti Parlamentari

VI Leg islatu ra CXXVII SEDUTA

Assemblea Regionale Siciliana 23 Luglio 1968

trattazionè con ]o Stato; questo rinvio gra-

\’erà sugli interessi delle popolazioni siciliane.

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, la sedu­

ta è rinviata a domani, mercoledì, 24 luglio 1968, alle ore 10,30, con il seguente ordine

— Discussione dei disegni di legge:

1) « Interventi per la viabilità autostra­

dale ed a scorrimento veloce, per il com­

pletamento deU’aeroporto dì Punta Raisi e per la costituzione di centri residenziali universitari» (149-182-268/A) (Seguito);

2) « Norme per lo scioglimento dei con­

sorzi di bonifica» (74) (Seguito);

3) « Norme concernenti la concessione di mutui edilizi al personale regionale » (216-226/A).

La seduta è tolta alle ore 18,25.

DALLA DIREZIONE DEI RESOCONTI Il Direttore Generale

sAvv. Giuseppe Vaccarino Arti Grafiche A. RENNA - Palermo

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