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PROVINCIA DI NUORO OSSERVATORIO PROVINCIALE DEI RIFIUTI

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PROVINCIA DI NUORO

ASSESSORATO AMBIENTE, URBANISTICA, ENERGIA E PROTEZIONE CIVILE

OSSERVATORIO PROVINCIALE DEI RIFIUTI

IV° RAPPORTO SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN PROVINCIA DI NUORO

ANNO 2007

OPUSCOLO INFORMATIVO Dicembre 2008

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A CURA DI:

PROVINCIA DI NUORO

ASSESSORATOAMBIENTE,URBANISTICA,ENERGIAEPROTEZIONECIVILE

OSSERVATORIO PROVINCIALE DEI RIFIUTI Assessore e Presidente OPR:

Rocco Celentano Redatto da:

Cristina Pintori Anna Maria Soru Contributi di:

Daniele Pulcini

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Il Piano Provinciale dei Rifiuti è stato redatto dalla Provincia di Nuoro nel 2003.

Dopo di chè l’OPR ha svolto la funzione di raccolta ed elaborazione dati pubblicando ogni anno un’opuscolo esplicativo della situazione nella nostra Provincia: il primo Rapporto sulla gestione dei Rifiuti Urbani in Provincia di Nuoro è stato redatto in base ai dati rilevati nel 2004; il secondo Rapporto è stato redatto in base ai dati del 2005. Il terzo Rapporto si riferisce ai dati rilevati negli anni 2005 e 2006 e il quarto rapporto,qui presentato, che dà continuità al lavoro di raccolta ed elaborazione dati dell’OPR, si riferisce ai dati del 2007.

Dall’elaborazione dei dati presentati nel presente Opuscolo si deduce che la situazione della gestione dei rifiuti in Provincia di Nuoro prosegue nel suo andamento positivo: quasi la totalità dei Comuni ha attivato la RD e abbiamo raggiunto una percentuale del 31,50% in Provincia di Nuoro;molti sono i Comuni che effettuano la raccolta con una organizzazione consorziata ottenendo percentuali di RD molto alta e performance superiori rispetto agli anni scorsi.

Anche il quadro degli impianti di smaltimento è notevolmente variato: le discariche mono -comunali non esistono più, quelle consortili si stanno avviando alla saturazione e si arriverà ad uno scenario in cui si smaltiranno i rifiuti residuali da raccolta differenziata solo in impianti di termovalorizzazione. Già nella nostra Provincia la quasi totalità dei Comuni porta i propri rifiuti residuali a Tossilo.

La Provincia di Nuoro a breve aggiornerà il Piano Provinciale conformandolo alla nuova normativa nazionale ed al Piano Regionale dei Rifiuti oggi ancora in attesa di approvazione definitiva.

La Provincia di Nuoro vuole ripensare il paradigma dei rifiuti perché questi ultimi tornino ad essere una ricchezza invece che un costo sociale ed ambientale che grava sulla collettività. Il ciclo dei rifiuti e le soluzioni proposte al livello regionale non riescono ad indicare la strada migliore per un territorio peculiare come quello delle aree interne e delle aree costiere. L a Provincia di Nuoro formula una proposta per lo sviluppo sostenibile, tentando anche attraverso le energie verdi di “chiudere”

il ciclo dei rifiuti in modo ottimale. L’energia verde diventa “leva dello sviluppo” e concretizza il progetto della raccolta differenziata, mettendo le PMI locali nelle condizioni di trasformare le materie prime seconde in modo realmente sostenibile per l’ambiente.

L’Assessore all’Ambiente, Urbanistica,Energia e Protezione Civile Rocco Celentano

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AGGIORNAMENTO RAPPORTO SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN PROVINCIA DI NUORO

ANNO 2007

RELAZIONE

ALLEGATI

A. Schema Capitolato Speciale d’Appalto per l’affidamento dei Servizi di Igiene Urbana – A cura del Centro di Competenza sui Rifiuti della Provincia di Nuoro

B. Tavole, tabelle e grafici – elaborazioni OPR da fonte Comuni

C. Quadro analitico produzione dei rifiuti urbani nei comuni della Provincia di Nuoro – anno 2007 – elaborazioni OPR da fonte Comuni

D. Quadro analitico produzione dei rifiuti differenziati urbani nei comuni della Provincia di Nuoro – anno 2007 – elaborazioni OPR da fonte Comuni

E. Quadro analitico gestione dei rifiuti urbani nei comuni della Provincia di Nuoro – anno 2007 – elaborazioni OPR da fonte Comuni.

F. Produzione rifiuti urbani allo smaltimento - Fonte RAS 2007

G. Raccolta Differenziata per tipologia di materiale (Kg/anno) - Fonte RAS 2007

H. Un contributo alla raccolta differenziata spinta attraverso la sostituzione delle materie plastiche non biodegradabili nel ciclo del consumo.- a cura di Daniele Pulcini

I. Misure tecniche e tecnologie degli impianti di trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche - A cura di Ing. Stefano Ciampicacigli e Ing. Carlo Di Carlo

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RELAZIONE

L’Osservatorio Provinciale della Provincia di Nuoro, istituito nel 2003, ai sensi della L.

n.93/2001, anche quest’anno ha provveduto alla raccolta dei dati e alla relativa analisi sulla gestione dei rifiuti urbani nella Provincia di Nuoro e, come previsto dal proprio regolamento, sta procedendo all’elaborazione e aggiornamento del Piano Provinciale dei Rifiuti.

Lo stesso osservatorio, con il supporto del Centro di Competenza sui Rifiuti, istituito con deliberazione di Giunta Provinciale n. 107 del 29 giugno 2007, ha partecipato al processo di pianificazione regionale apportando diverse osservazioni al Piano Regionale dei Rifiuti Urbani adottati dalla Giunta Regionale con Deliberazione n. 21/59 del 8.4.2008.

Con il IV Opuscolo di Aggiornamento si vuole anticipare un analisi sulla Gestione dei Rifiuti in Provincia di Nuoro relativa all’anno 2007, in attesa dei dati definitivi da parte dei comuni e della Regione, che permetteranno una stesura definitiva per il 2008 del V Rapporto Annuale dell’Osservatorio.

ATTIVITÀ SVOLTE DALL’OSSERVATORIO PROVINCIALE DEI RIFIUTI (OPR)

1. CONTRIBUTO DELL’OSSERVATORIO AL PRGR SEZIONE URBANI.

Il Piano di Gestione dei Rifiuti Urbani Regionale e il relativo Rapporto Ambientale, sono stati adottati dalla Giunta Regionale con Deliberazione n. 21/59 del 8.4.2008.

La fase di consultazione, prevista dalla procedura di valutazione ambientale strategica (VAS) del Piano, ha consentito la diffusione dei contenuti del Piano e del Rapporto Ambientale e la conseguente presentazione di osservazioni in merito da parte delle autorità competenti in materia ambientale, enti locali e pubblico interessato.

La Provincia, congiuntamente all’ OPR, ha inoltre promosso una serie di incontri locali con gli Amministratori ed il pubblico e ha investito del problema sia il Centro di Competenza dei Rifiuti sia il Gruppo Energia della Provincia medesima , richiedendo pareri ed osservazioni.

Il giudizio, sia della parte tecnico-scientifica che degli Amministratori, può essere riassunto nei seguenti punti:

• Il Piano Regionale presentato costituisce un notevole passo avanti rispetto al Piano precedente sia per la complessità della struttura che per l’articolazione delle valutazioni e delle proposte;

• La procedura di Valutazione è stata avviata in ritardo rispetto ai tempi necessari per un approfondimento delle osservazioni in un contesto assolutamente peculiare come la Provincia di Nuoro

• Molte delle osservazioni formulate dalla Provincia e avanzate a suo tempo sono state positivamente recepite, dimostrando sia l’importanza del contributo da parte dei tecnici dell’ente che la verifica di alcune carenze del piano in oggetto;

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Si riportano di seguito le osservazioni risultanti dall’analisi dell’ OPR e del Centro di Competenza sui Rifiuti e dagli incontri pubblici con gli Enti Locali e il pubblico interessato. Tali osservazioni sono state discusse ed approvate dal Consiglio Provinciale e sono la base per l’aggiornamento del Piano Provinciale dei Rifiuti.

• Scelta dello scenario di articolazione impiantistica: Tra le 5 alternative di scenari impiantistici proposti nel Piano Regionale, lo scenario C, che individua 3 poli di smaltimento finale a Sud (Casic), Centro (Tossilo) e Nord (Sassari) Sardegna, è stato individuato quale alternativa più efficace dal punto di vista logistico, sociale ed ambientale. La provincia di Nuoro ha già più volte sottolineato la necessità di un sistema a tre braccia per il trattamento del residuo secco: un impianto per il nord, uno per il centro, ed uno per il sud. Tale distribuzione permette di ottimizzare la raccolta e contenere la pressione generata dal trasporto dei rifiuti rispetto ad uno scenario a due poli. Si ritiene inoltre eticamente corretto ripartire il peso ambientale e sociale su tutto il territorio regionale. Di conseguenza anche la provincia di Nuoro desidera fare la sua parte ed individua nel sito di Macomer la soluzione più idonea.

Tale posizione è stata pienamente condivisa durante le consultazioni effettuate e votata all’unanimità dal Consiglio Provinciale.

• L’adeguamento dell’impianto di smaltimento rifiuti di Macomer non deve prevedere un aumento della portata dei rifiuti da smaltire.

• Gli interventi da eseguirsi per l’adeguamento dell’impianto di smaltimento di Macomer devono essere improntati alla massima trasparenza. Tutta la documentazione relativa agli interventi dovrà essere accessibile, e resa più facilmente comprensibile attraverso la realizzazione di strumenti quali plastici e modelli esplicativi.

• La progettazione di impianti di trattamento dei rifiuti deve prevedere la periodica apertura al pubblico (cittadini, associazioni, scolaresche etc.)

• Nel caso dell’impianto di Macomer, è necessario prevedere una campagna di monitoraggio “ex-ante” che permetta agli organismi di programmazione di conoscere le reali condizioni ambientali, sia a livello sito-specifico che di area vasta, al fine di monitorare gli effetti dell’esercizio dell’installazione, prescindendo dalla tecnologia impiegata. La conoscenza del cosidetto “punto zero” permette inoltre l’attribuzione di responsabilità in caso di contaminazione a seguito di guasto o mal funzionamento.

• La ristrutturazione dell’impianto deve prevedere costi aggiuntivi per il monitoraggio

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Per la Provincia è essenziale che il monitoraggio ambientale sia governato e controllato dalla parte pubblica e da enti considerati super partes. Un sistema di monitoraggio che non risponda a questa logica è destinato a suscitare dubbi e sospetti circa la sua capacità di rilevare eventuali disfunzioni del sistema industriale e di trattamento dei rifiuti o delle materie prime seconde. Per questa ragione è necessario che la Regione supporti in modo chiaro la nascita di reti di monitoraggio qualificate e multi-purpose, finalizzate al controllo di differenti parametri ambientali da interrelate al percorso di pianificazione regionale.

• Dal territorio del Marghine è stato richiesta esplicitamente la valutazione dello stato sanitario della popolazione, intesa come valutazione delle condizioni di salute degli abitanti.

• Si ritiene opportuno collegare il Piano Rifiuti alle politiche di sostegno alle imprese attraverso la realizzazione di reti ed infrastrutture per la distribuzione dell’energia prodotta dall’impianto di Tossilo alle aziende locali (attraverso la realizzazione di utilities come: energia elettrica, calore, aria compressa ).

• E’ necessario che il piano dei rifiuti viaggi parallelamente al Piano Energetico Provinciale. Dai dati forniti dal Centro di Competenza è risultato evidente come una corretta politica energetica garantisca la possibilità di trattare le materie prime seconde, derivate dalla raccolta differenziata spinta, in un modello ambientalmente sostenibile. In un modello tradizionale, la raccolta differenziata rischia diversamente di “spostare” il problema ambientale dal mancato trattamento dei rifiuti alla produzione di inquinamento a causa dell’impiego di fonti non rinnovabili nei processi di ri-trasformazione delle frazioni merceologiche separate.1

• Si ritiene per questo opportuno approfondire l’aspetto economico finanziario dell’impianto. Al fine dell’accettazione sociale, devono essere garantite compensazioni monetarie alle popolazioni che subiscono danno o perdita di valore a seguito della vicinanza di un impianto di trattamento rifiuti. Si suggerisce, come possibile soluzione, la distribuzione di azioni societarie, in relazione ad una valutazione del disagio subito. Non si ritiene infatti sufficiente, quale risarcimento o compensazione, una contribuzione gestita dall’amministrazione comunale per azioni di utilità pubblica.

• Si concorda con la tariffa unica di smaltimento e si propone la suddivisione in sub- ambiti provinciali per l’organizzazione della raccolta e del trasporto.

• La necessità di migliorare la performance raggiunta dalle amministrazioni nella raccolta differenziata e per ridurre ulteriormente la produzione di rifiuti impone la rivisitazione del modello di comunicazione ed organizzativo adottato, suggerendo

1 E’ necessario tener presente che i “costi energetici” in un contesto nel quale le fonti rinnovabili non sono impiegate, coincidono con costi ambientali “misurabili”.

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un piano omogeneo, condiviso ed economico destinato a supportare le singole amministrazioni e garantendo l’uniformità degli effetti interterritoriali. Il piano di comunicazione proposto dalla Provincia di Nuoro con l’elaborazione della proposta da parte del Centro di Competenza sui rifiuti, approfondisce l’argomento tenendo conto di specifiche esigenze, propone un articolazione su più livelli finalizzata al raggiungimento dei diversi soggetti della comunità civile. il Centro di Competenza ha inoltre elaborato uno schema di “capitolato” pens ato per uniformare le metodologie di servizio delle singole amministrazioni migliorando la performance economica ed ambientale degli interventi.

• Monitoraggio ambientale e Reti di controllo ambientale, assumono un ruolo decisivo le reti di controllo che dovranno essere distribuite sull’intero territorio, partendo dalle aree industriali per raggiungere infine le aree periferiche e montane.

L’impatto economico delle reti è piuttosto modesto se paragonato ai tradizionali sistemi di monitoraggio dedicati, e può essere strutturato partendo da tecnologie di mercato consolidate su cui veicolare nuovi ed ulteriori servizi informativi destinati ai cittadini (pubblicazione dei dati del monitoraggio ambientale, utilizzo della rete per la formazione a distanza e per la produzione di iniziative e campagne di informazione e formazione)

• Nel piano Regionale non si fa menzione del diffuso degrado ambientale legato alla presenza significativa di microdiscariche su tutto il territorio regionale, problema ben noto alla Regione che ha infatti avviato la campagna “Sardegna fatti bella” per contrastare il fenomeno. I dati riportati nel piano evidenziano un aumento costante della produzione di rifiuti fino al 2004, ma, con l’avvio della raccolta differenziata, si assiste ad un’inversione del trend di crescita. La provincia di Nuoro, che ha avviato un programma di monitoraggio sul territorio, ravvisa un collegamento tra aumento delle microdiscariche ed avvio della raccolta differenziata, cui può essere imputata almeno parzialmente l’apparente riduzione della produzione dei rifiuti.

Alla luce delle informazioni scaturite dal monitoraggio, si ritiene opportuno suggerire l’inserimento nel Piano Rifiuti di una sezione dedicata al problema delle microdiscariche abusive, nella quale prevedere apposite strategie per il contenimento e il controllo del fenomeno. Si sottolinea il rischio di intensificazione del fenomeno a seguito del passaggio da tassa a tariffa calcolata sulla produzione di rifiuti anzichè sulla cubatura abitativa, se non si ope rano urgenti interventi mirati ad educazione, formazione ed informazione diffusa.

• Si ritiene indispensabile potenziare e razionalizzare il servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti provenienti da utenze domestiche e commerciali (negozi, magazzini, laboratori, uffici, esercizi commerciali, imprese artigiane, studi professionali, associazioni, enti pubblici). La realizzazione di un ecocentro per ogni comune, prevista dal piano, è considerata una soluzione efficace, ma deve essere affiancata dall’individuazione di siti per lo smaltimento di inerti a servizio di sub-ambiti

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ne producono, e per gl i stessi occorre una discarica di servizio apposita. Si ricorda che secondo dati APAT, i rifiuti speciali sono notevolmente maggiori in quantità di quelli urbani e non meno importanti.

• Realizzazione di centri di raccolta specializzati per le batterie, con la possibilità di avvalersi dell’accordo quadro sottoscritto nel 2006 dalla RAS con il Cobat.

• La Provincia di Nuoro e le Amministrazioni Comunali concordano con la proposta di realizzazione dei due centri di compostaggio di qualità a Nuoro e a Macomer.

• Per il raggiungimento degli obiettivi del PRGR è necessario che gli Enti locali siano sostenuti finanziariamente.

• Bisogna applicare strumenti coercitivi per i comuni che non attivano la Raccolta differenziata, come ulteriori forme sanzionatorie oltre al meccanismo delle penalità già applicato.

Al momento si è in attesa dell’approvazione definitiva del Piano Regionale sui Rifiuti.

2. RACCOLTA DATI

Per quanto riguarda la funzione di raccolta dati, l’Osservatorio Provinciale fino ad ora si è mosso in accordo con l’Osservatorio dei Rifiuti della Regione Sardegna, acquisendo, tramite una “scheda questionario” rivolta a tutti i comuni, i dati riguardanti la gestione dei rifiuti e relative produzioni. Per i comuni che non hanno provveduto alla trasmissione dei questionari compilati si è fatto ricorso a specifica richiesta alle ditte di raccolta.

I dati sono stati inseriti come usualmente nel Sistema Informativo Territoriale della Provincia (SIT) per essere rielaborati e aggiornati dall’ufficio nella relativa banca dati.

Negli allegati vengono riportate le elaborazioni finora elaborate dall’OPR di Nuoro per quanto riguarda la gestione dei rifiuti dell’anno 2007. Si specifica che alcuni dati sono parziali in quanto non sono stati forniti dai comuni e/o dalle Ditte di gestione.

Si precisa che nella lettura delle tabelle e nell’interpretazione dei dati bisogna tener conto che:

§ i comuni di Osidda e Silanus, hanno iniziato la raccolta differenziata solo nel gennaio 2008, pertanto risulta che nel 2007 la RD è inesistente.

§ l’associazione di Comuni Irgoli, Loculi, Onifai e Galtellì, nel 2007 si caratterizzava con percentuali di RD inferiori al 20% ma nel settembre 2008 ha raggiunto il 65% di R.D.

§ I dati dell’ Associazione Posada, Torpè, Lodè sono riferiti al secondo semestre del 2007.

Le percentuali della raccolta differenziata sono state ottenute considerando le frazioni merceologiche dell’umido, carta/cartone, vetro, plastica e imballaggi metallici, lattine e barattolame , oltre che gli ingombranti al recupero.

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I dati salienti riferiti ai comuni che ricadono nella Nuova Provincia di Nuoro dall’inizio dell’attività dell’OPR sono i seguenti:

ton/anno ton/anno ton/anno

Anno popolazione RU totali RD % RD allo Smaltimento Kg/ab/anno

1999 166.973 62.805 241 0,38 62.564 376

2000 166.036 64.670 506 0,78 64.164 389

2001 165.366 65.855 667 1,01 65.187 398

2002 164.218 66.854 1.200 1,80 65.653 407

2003 163.986 68.751 2.534 3,69 66.217 419

2004 163.014 70.364 5.075 7,21 65.289 432

2005 163.014 68.772 10.517 15,29 58.255 422

2006 161.929 67.381 14.500 21,52 52.881 416

2007* 161.929 54.358 17.125 31,50 37.588 336

* dati parziali

Dai dati in tabella, anche se quelli del 2007 ancora parziali, si conferma il positivo andamento della trasformazione del sistema di gestione dei rifiuti: la raccolta differenziata nella nostra Provincia ha superato il 30% (31,5%), spingendosi quindi oltre le aspettative del Nuovo Piano Regionale dei Rifiuti che fissava il raggiungimento del 30 % nel 2008.

Questo risultato medio soffre del disimpegno dei Comuni “maglia nera” , principalmente collocati nell’area della Baronia che sminuiscono l’impegno dei Comuni “maglia rosa” come l’aggregazione dei 7 Comuni con Capofila Oniferi, i comuni del Mandrolisai e le altre singole realtà, che superano il 60% di RD.

Dal confronto tra la carta della percentuale di RD e quella della modalità di raccolta (vedi allegati pagg. 38 e 42), si può notare come i Comuni che hanno attivato la RD spinta definita “porta a porta” sono riusciti ad ottenere migliori risultati raggiungendo delle percentuali molto alte (dal 40% al 70%).

Certo è che il sistema “porta a porta” va a discapito della tutela delle nostre campagne che negli ultimi anni sono state sporcate ulteriormente dall’abbandono dei rifiuti. Per questo motivo la Provincia di Nuoro promuove e concorda con la regione per l’attivazione degli

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continui a gestire singolarmente la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, andando in opposizione oltre che al risparmio economico, alle indicazioni del Nuovo Piano Regionale che prevede che i Comuni debbano con sorziarsi seguendo l’Unione dei Comuni o le nuove Comunità Montane ai sensi della Legge n° 9/2006 (vedere carta apposita a pag. 45).

E’ compito della Provincia di Nuoro coordinare i Comuni in modo tale da arrivare a questo risultato, anche tramite un capitolato unico di appalto (negli allegati al presente Opuscolo si può trovare uno schema di capitolato per l’affidamento del servizio di igiene urbana da parte dei Comuni).

Uno dei maggior ostacoli per la realizzazione di ciò è la scadenza degli appalti che , tra tutti i Comuni singoli e le associazioni esistenti è notevolmente distanziata, come si può vedere nella tabella sottostante:

Comune Ditta raccolta Rifiuti Urbani scadenza appalto

Aritzo Ditta Poddie Redento (ass. Mandrolisai) 30/06/2009 Atzara Ditta Poddie Redento (ass. Mandrolisai) 30/06/2009 Austis Ditta Poddie Redento (ass. Mandrolisai) 30/06/2009 Belvi Ditta Poddie Redento (ass. Mandrolisai) 30/06/2009

Birori Tossilo 01/04/2011

Bitti Belloni Ass. Comuni capofila Bitti 28/02/2015

Bolotana Ditta Poddie Redento N.D.

Borore Tossilo 00/02/2011

Bortigali Ditta Poddie Redento 30/06/2008

Desulo Ditta Poddie Redento (ass. Mandrolisai) 30/06/2009

Dorgali Ecoserdiana N.D

Dualchi Puggioni 31/12/2008

Fonni Dasty Ass. Comuni Oliena-Orgosolo-Fonni 01/04/2013 Gadoni Ditta Poddie Redento (ass. Mandrolisai) 30/06/2009 Galtellì Belloni Ass. Comuni capofila Irgoli (*) 31/09/2007 Gavoi Ditta Poddie Redento (ass. Oniferi) 30/08/2012 Irgoli Belloni Ass. Comuni capofila Irgoli (*) 31/09/2007

Lei Ditta Poddie Redento N.D.

Loculi Belloni Ass. Comuni capofila Irgoli (*) 31/09/2007

Lode' Egea 2012

Lodine Ditta Poddie Redento (ass. Oniferi) 30/08/2012

Lula Belloni Ass. Comuni capofila Bitti 28/02/2015

Macomer GST 2011

Mamoiada Moro 01/11/2011

Meana Sardo Ditta Poddie Redento (ass. Mandrolisai) 30/06/2009

Noragugume Tossilo 31/05/2011

Nuoro Nuoro Ambiente 2013

Oliena Dasty Ass. Comuni Oliena-Orgosolo-Fonni 01/04/2013

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Ollolai Ditta Poddie Redento (ass. Oniferi) 30/08/2012 Olzai Ditta Poddie Redento (ass. Oniferi) 30/08/2012

Onani Belloni Ass. Comuni capofila Bitti 28/02/2015

Onifai Belloni Ass. Comuni capofila Irgoli (*) 31/09/2007 Oniferi Ditta Poddie Redento (ass. Oniferi) 30/08/2012

Orani Pireddu 31/12/2011

Orgosolo Dasty Ass. Comuni Oliena-Orgosolo-Fonni 01/04/2013

Orosei Aspica N.D.

Orotelli Ditta Poddie Redento (ass. Oniferi) 30/08/2012 Ortueri Ditta Poddie Redento (ass. Mandrolisai) 30/06/2009

Orune Belloni Ass. Comuni capofila Bitti 28/02/2015

Osidda in economia N.D.

Ottana Belloni 30/06/2011

Ovodda Ditta Poddie Redento (ass. Mandrolisai) 30/06/2009

Posada Egea 2012

Sarule Ditta Poddie Redento (ass. Oniferi) 30/08/2012

Silanus Cappai 31/12/2007

Sindia Asa 15/07/2009

Siniscola Aspica 01/06/2010

Sorgono Ditta Poddie Redento (ass. Mandrolisai) 30/06/2009 Teti Ditta Poddie Redento (ass. Mandrolisai) 30/06/2009 Tiana Ditta Poddie Redento (ass. Mandrolisai) 30/06/2009 Tonara Ditta Poddie Redento (ass. Mandrolisai) 30/06/2009

Torpe Egea 2012

Negli allegati sono presenti carte, tabelle e grafici esplicativi dell’ elaborazioni sui dati del 2007 eseguite dall’OPR sulla base dei dati forniti dai Comuni.

Inoltre sono presenti le tabelle elaborate dalla RAS (Servizio ARPAS) per la stesura del Rapporto Regionale sui Rifiuti del 2007. In questa maniera i dati elaborati dall’OPR possono essere comparati con quelli elaborati dalla Regione Sardegna.

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ALLEGATI

A. Schema Capitolato Speciale d’Appalto per l’affidamento dei Servizi di Igiene Urbana – a cura del Centro di Competenza sui Rifiuti della Provincia di Nuoro

B. Tabelle, tavole e grafici – elaborazioni OPR da fonte Comuni

C. Quadro analitico gestione dei rifiuti urbani nei comuni della Provincia di Nuoro – anno 2007 – elaborazioni OPR da fonte Comuni.

D. Quadro analitico produzione dei rifiuti urbani nei comuni della Provincia di Nuoro – anno 2007 – elaborazioni OPR da fonte Comuni.

E. Quadro analitico produzione dei rifiuti differenziati urbani nei comuni della Provincia di Nuoro – anno 2007 – elaborazioni OPR da fonte Comuni

F. Produzione rifiuti urbani allo smaltimento - Fonte RAS 2007

G. Raccolta Differenziata per tipologia di materiale (Kg/anno) - Fonte RAS 2007 H. Un contributo alla raccolta differenziata spinta attraverso la sostituzione delle materie plastiche non biodegradabili nel ciclo del consumo.- a cura di Daniele Pulcini

I. Misure tecniche e tecnologie degli impianti di trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche - A cura di Ing. Stefano Ciampicacigli e Ing. Carlo Di Carlo

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ALLEGATO A. SCHEMA CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI IGIENE URBANA

a cura del Centro di Competenza sui Rifiuti della Provincia di Nuoro

CAPO I - NORME GENERALI...15

Art. n° 1. - Oggetto della gara ...15

Art. n° 2. - Carattere di servizio pubblico essenziale...15

CAPO II - CONDIZIONI DI ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO...15

Art. n° 3. – Elenco servizi in appalto...15

Art. n° 4. - Formulazione dell’offerta...17

Art. n° 5. – Contratto di appalto- documentazione ...17

Art. n° 6. - Durata dell’appalto...18

Art. n° 7. – Ammontare dell’appalto...18

Art. n° 8. – Documenti contrattuali ...19

Art. n° 9. - Canone del contratto di appalto e contenuti dell’offerta. Revisione ed aggiornamento del prezzo...19

Art. n° 10. - Variazioni del servizio e del corrispettivo...19

Art. n° 11. - Cauzione provvisoria e cauzione definitiva. ...20

Art. n° 12. - Spese a carico dell’Appaltatore...22

Art. n° 13. - Carattere e disciplina generale dei servizi. Obblighi e responsabilità generali dell’appaltatore. ...22

Art. n° 14. – Proprietà dei rifiuti e dei materiali recuperati...23

Art. n° 15. – Obiettivi ambientali...24

Art. n° 16. - Pagamenti del canone ...25

Art. n° 17. - Domicilio dell’impresa appaltatrice. Ufficio e cantiere...25

Art. n° 18. - Divieto di cessione del contratto ...25

Art. n° 19. – Subappalto...26

Art. n° 20. - Divieto di cessione del credito...26

Art. n° 21. – Adempimenti relativi alla legge antimafia ...26

Art. n° 22. - Oneri a carico dell’appaltatore. Danni, Assicurazioni ...26

Art. n° 23. – Controlli e penalità. Obbligo di collaborazione...27

Art. n° 24. - Risoluzione del contratto, clausola risolutiva espressa e recesso unilaterale S.A.. ...30

Art. n° 25. – Controversie ...31

Art. n° 26. - Luoghi di esecuzione dei servizi...31

Art. n° 27. Mezzi, attrezzature e contenitori occorrenti per l’esecuzione dei servizi ...31

Art. n° 28. - Disposizioni specifiche relative al personale ...32

CAPO III - CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SERVIZIO ...35

Art. n° 29. - Classificazione dei rifiuti e tipologie di raccolta...35

Art. n° 30. – Servizi in Appalto...35

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CAPO I - NORME GENERALI

Art. n° 1. - Oggetto della gara

Il soggetto appaltante a norma dell’art.198 e dell’art.222 del Decr.Lgs.

03.04.2006 n. 152 e ss.mm. (in seguito Decreto), intende provvedere mediante appalto alla gestione dei rifiuti urbani e, più in generale, delle attività di igiene urbana appresso indicate.

Il presente capitolato disciplina le modalità di affidamento in appalto e le condizioni di gestione ed esecuzione del servizio di igiene urbana.

L’appalto riguarda l’organizzazione, la direzione, la fornitura e l’utilizzo dei mezzi e delle attrezzature e la disponibilità del personale (tecnici, amministrativi, operatori -controllori, autisti e operatori ecologici) ritenuto necessario per la migliore gestione del servizio.

Sono interessati ai servizi in appalto, anche con modalità diverse tra loro, i Comuni di

………..

Art. n° 2. - Carattere di servizio pubblico essenziale

I servizi, oggetto di questo appalto sono da considerarsi ad ogni effetto servizi pubblici, costituiscono attività di pubblico interesse (art.1 L.146/90 e art.178 D.Lgs.152/06) e non potranno essere sospesi o abbandonati salvo che per dimostrata “causa di forza maggiore”

previsti dalla legge.

In caso di arbitraria sospensione, interruzione o abbandono dei servizi (parziale o totale), il S.A. (nel seguito S.A.) potrà sostituirsi, senza formalità di sorta all’Appaltatore per l’esecuzione d’ufficio dei servizi con rivalsa delle spese sull’Appaltatore medesimo e ciò indipendentemente dalle sanzioni a questi applicabili e dall’eventuale risarcimento danni.

Per l’esecuzione d’ufficio il SA. potrà avvalersi di qualsivoglia impresa iscritta all’Albo Nazionale Gestori Rifiuti ex art.212 D.lgs. 152/06 e DM 406/98 e ss.mm.ii. oppure provvedere direttamente.

CAPO II - CONDIZIONI DI ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO

Art. n° 3. – Elenco servizi in appalto

I servizi della presente gara si dividono in servizi di base e servizi opzionali:

Servizi di base (oggetto d’appalto)

− Raccolta domiciliare rifiuto secco non riciclabile

− Raccolta domiciliare rifiuto umido organico

− Raccolta domiciliare carta e cartoni

− Raccolta domiciliare imballaggi in plastica

− Raccolta domiciliare vetro

− Raccolta domiciliare imballaggi in metallo di piccole dimensioni

− Raccolta di rifiuti abbandonati

− Campagna di informazione rivolta alle utenze domestiche, non domestiche e scuole

− Distribuzione campagna di informazione

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− Fornitura contenitori (in comodato gratuito alle utenze)

− Distribuzione attrezzature

Servizi opzionali (non oggetto dell’appalto)

− Disistruzione caditoie e bocce di lupo

− Raccolta rifiuti presso sagre e feste popolari e manifestazioni in genere

− Raccolta e trasporto dei rifiuti inerti

− Svuotamento e manutenzione delle aree mercatali

− Spazzamento meccanizzato e manuale

− Svuotamento e manutenzione dei cestini porta rifiuti e pulizia dell’area circostante

− Servizio di Lavaggio di vie, strade e piazze

− Cancellazione di scritte anonime

− Servizi di diserbo

− Servizi o di derattizzazione

− Costruzione Ecocentro

− Guardiania e gestione Ecocentro

− Pulizia spiagge

Per tutto quanto non specificato nel presente capitolato, si farà riferimento al progetto offerta redatto dalla l’appaltatore per l’affidamento dell’appalto, che formeranno parte integrante, formale e sostanziale del contratto.

Tutti i servizi sopra elencati dovranno essere eseguiti secondo le modalità prescritte nel presente Capitolato, nel contratto, negli appositi Regolamenti Comunali e, comunque, secondo le moda lità impartite dal Competente Organo del S.A..

Per quanto non previsto e, comunque, non specificato dal presente Capitolato Speciale di Appalto e dal contratto di servizio, l'Appaltatore è soggetto all'osservanza delle leggi, regolamenti e norme applicabili alla materia, che si intendono qui integralmente richiamate e, in particolare, a quelle di seguito indicate a titolo esemplificativo e non esaustivo, conosciute ed accettate dall'appaltatore:

• L. 646/82 e s.m.i.;

• D.M. Ambiente n. 406 del 28/04/1998 come modificato dal D.M. 5/2/06 n. 186;

• D.Lgs. 22/97 e successive modifiche e integrazioni nella parte ancora in vigore ;

• D.P.R. 252/98;

• D.Lgs. 152/2006;

• Legge Regionale n. 17 del 13/08/1993;

• Piano Regionale di gestione dei rifiuti, adottato con Decreto n._____ del __/__/____, integrato e completato dal Decreto Commissariale n. _____ del __/__/_____; dal Decreto n. ____ del __/__/200__ e succ. modificazioni ed integrazioni;

• Codice Civile - libro IV, titolo III, capo VII "Dell'appalto", artt.1655-1677;

• D. Lgs. 12/04/2006 n. 163.

L’indizione e la gestione dell’appalto di cui al presente Capitolato, è di competenza del SA. Il controllo ed il giudizio sulla regolare esecuzione del servizio spetta al SA medesima.

(17)

Art. n° 4. - Formulazione dell’offerta

Nella formulazione dell’offerta, compilata come indicato Capo IV-SISTEMA DI AFFIDAMENTO E CRITERI DI AGGIUDICAZIONE, le Ditte Concorrenti, dovranno tenere conto che:

- I Comuni di _______________ in accordo con l’appaltatore potrà stabilire modifiche delle modalità di espletamento dei servizi, , al fine di ottemperare di ottemperare alle disposizioni della normativa vigente e/o per migliorare il servizio di raccolta dei rifiuti e/o qualora il SA lo ritenga opportuno. In questo caso gli eventuali maggiori oneri da corrispondere all’Appaltatore saranno desunti con criteri di analogia rispetto all’offerta economica presentata in fase di gara. La valorizzazione dei servizi eventualmente oggetto delle suddette modifiche verrà stimata in base ai prezzi unitari previsti nell’offerta economica.

Art. n° 5. – Contratto di appalto- documentazione

L’appaltatore , entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione di avvenuta esecutività della aggiudicazione definitiva (effettuata a mezzo Raccomandata A.R.), dovrà presentarsi per la stipulazione del contratto ed iniziare il servizio.

Entro 20 giorni dalla comunicazione dell’aggiudicazione provvisoria, l’appaltatore dovrà far pervenire all’ufficio contratti del Comune di _____________la seguente documentazione necessaria per la sottoscrizione del contratto:

a) certificato di Iscrizione nel Registro ditte della Camera di Commercio per l’attività di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbaniU

b) certificato di Iscrizione all’Albo Nazionale gestori ambientali, ex art. 212 D.L.vo 152/06, per le seguenti categorie e classi minime :

Cat.1 – Raccolta e trasporto rifiuti solidi urbani classe “____”;

Cat.2 – Raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi avviati al recupero in modo oggettivo ed effettivo, classe “ _____”.

Cat.4 – Raccolta e trasporto Rifiuti speciali non pericolosi classe “___”;

Cat.5 – Raccolta e trasporto Rifiuti speciali pericolosi classe “___”;

Cat.6A – Gestione di stazioni di trasferimento di rifiuti urbani e di stazioni di conferimento di rifiuti raccolti in modo differenziato classe “___”;

L’Ufficio Comunale responsabile del provvedimento provvederà direttamente all’acquisizione di ogni ulteriore documentazione prevista per legge (Certificato Casellario Giudiziale, antimafia, ecc.).

Verificata la regolarità di tale documentazione, l’ufficio, con lettera raccomandata inviterà l’appaltatore a sottoscrivere il contratto previa esibizione della seguente ulteriore documentazione:

• Ricevuta di versamento dei diritti di segreteria e spese di registrazione;

• Copia della polizza assicurativa di € _____________;

• Ricevuta della cauzione definitiva o polizza equipollente ai sensi dell’art.11, punto 2 per un importo pari al 10% dell’ammontare dell’importo contrattuale. In caso di aggiudicazione con ribasso superiore al 10% la garanzia fideiussoria sarà aumentata ai sensi dell’art.113 c.1 D.Lgs. 163/2006.

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In caso di mancata stipulazione del contratto da parte dell’aggiudicatario entro il termine fissato, l’Appaltante ha facoltà di aggiudicare l’appalto alla ditta

immediatamente successiva nella graduatoria, utilizzando la somma depositata a titolo di cauzione provvisoria.

Tutte le spese per la stipulazione del contratto sono a carico della l’appaltatore.

Il presente Capitolato Speciale fa parte integrante del contratto e la presentazione dell’offerta implica l’accettazione di tutte le parti del presente documento.

Art. n° 6. - Durata dell’appalto.

La durata dell’appalto è stabilita in anni 9 decorrenti dalla data di stipulazione del contratto.

L’appalto decorre dal giorno ….e scade il….giorno

Per i comuni interessati all’oggetto d’appalto, la gestione dei servizi avrà inizio a partire dalla data di cessazione dei singoli contratti attualmente in vigore, così come di seguito specificato:

Comune/i Lotto Data decorrenza

appalto

…….. ………. ……

…….. ………. ……

…….. ………. ……

………..

(elenco comuni con data inizio appalto e lotto di riferimento)

Indipendentemente dall’inizio, la data di scadenza per tutti i comuni sarà il giorno __/__/_____

Qualora, dopo la scadenza del contratto, fosse necessario un lasso di tempo per esperire la gara d’appalto, l’appaltatore, previa richiesta del S.A., sarà tenuta alla prosecuzione del servizio, in regime di temporanea “prorogatio” nel termine massimo di mesi 12 mesi, senza poter pretendere in aggiunta al corrispettivo vigente al termine del periodo contrattuale, indennizzo alcuno per l’uso, la manutenzione o la sostituzione dei mezzi strumentali in dotazione., resta comunque valido l’adeguamento del canone desritto nel presente documento

Art. n° 7. – Ammontare dell’appalto

L’importo annuo posto a base di gara a titolo di corrispettivo per tutti i servizi oggetto di

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Per l’esatto e completo adempimento di tutti gli obblighi e doveri previsti nel presente capitolato ed assunti con la stipulazione del contratto, il S.A. corrisponderà all’appaltatore il corrispettivo, come sopra determinato depurato del ribasso offerto in sede di gara.

Detto corrispettivo s’intende remunerativo di tutti gli oneri e gli obblighi assunti contrattualmente per l’esecuzione dei servizi indicati nel presente capitolato e nel progetto- offerta presentato dall’appaltatore in sede di gara, ed in particolare del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti al conferimento .

Esso comprende, comunque, tutte le spese dirette ed indirette per il personale compresi i contributi e gli accantonamenti.

Il corrispettivo comprende, inoltre, gli oneri di ammortamento e gli interessi sul capitale per i materiali e le attrezzature, e quanto altro di proprietà dell’appaltatore, previsto nel progetto-offerta, le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti i beni mobili ed immobili utilizzati per l’espletamento dei servizi, i consumi, le spese generali, gli oneri, le tasse, l’utile d’impresa, le assicurazioni e qualsiasi altra imposta presente e futura.

Art. n° 8. – Documenti contrattuali Sono documenti contrattuali:

a) Contratto d’appalto;

b) Capitolato Speciale d’Appalto;

c) Bando di gara;

d) Lettera di invito;

e) Dichiarazioni ed elaborati tecnico-economici costituenti l’offerta.

L’appalto è soggetto alla esatta osservanza di tutte le condizioni stabilite nel presente Capitolato Speciale di Appalto e negli altri documenti contrattuali.

Art. n° 9. - Canone del contratto di appalto e contenuti dell’offerta. Revisione ed aggiornamento del prezzo.

L’importo del canone annuo del contratto di appalto, che sarà corrisposto all’appaltatore per la effettiva esecuzione di tutti i servizi che si intendono affidare nel loro complesso, così come previsti nel presente Capitolato, è quello risultante dal ribasso offerto dall’appaltatore in sede di gara.

Tale importo è comprensivo di ogni onere (salvo quelli che il presente Capitolato pone esplicitamente a carico di soggetti diversi dall’appaltatore), ad eccezione della sola I.V.A., la cui applicazione sarà calcolata nella misura dovuta, in ottemperanza alle specifiche disposizioni legislative.

Ai sensi dell’art.115 del D.Lgs.163/06, il canone sarà annualmente aggiornato secondo la variazione percentuale dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per l’intera collettività delle voci di prodotto, a far data dal secondo anno di decorrenza contrattuale..

Art. n° 10. - Variazioni del ser vizio e del corrispettivo

Per tutta la durata dell’appalto i Comuni di ______________ possono richiedere la variazione delle modalità di esecuzione dei servizi previsti e/o l’integrazione o la modifica degli stessi mirate al miglioramento del servizio o per :

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a) adeguamento a disposizioni obbligatorie di legge e/o regolamentari eventualmente emanate e/o adottate durante il corso di validità del contratto d’appalto;

b) successive necessità - razionalizzazione del servizio determinate dall’Autorità ____________di cui i Comuni di _________ fanno parte;

c) sperimentazione.

In tali ipotesi, eventuali variazioni del corrispettivo potranno essere disposte dal S.A. in base ad una dettagliata e documentata richiesta dell’appaltatore che dimostri la variazione del costo del servizio derivante da variazioni dei costi del personale, dei costi di esercizio degli automezzi e dei costi di consumo.

Eventuali modifiche richieste da ciascun Comune sulle modalità di servizio specificate dal presente appalto, potrebbero variare o modificare le percentuali di R.D.

L’appaltatore potrà proporre al S.A., la quale si riserva comunque ogni decisione al riguardo, variazioni alle modalità esecutive dei servizi stessi, purché finalizzate alla loro razionalizzazione ed al loro miglioramento.

Il corrispettivo di appalto sarà adeguato, a richiesta di una delle parti, in costanza del rapporto contrattuale, quando si verifica una delle seguenti condizioni:

a) aumento o diminuzione del numero di cittadini residenti nel Comune. Il numero degli abitanti residenti alla data di avvio dell’appalto è di _______ (rilevazione al 31.12.200_).;

b) estensione dei servizi in altre aree non rientranti nell’attuale delimitazione del centro abitato, come da planimetria, allegata al presente capitolato, tali da richiedere l’utilizzo di mezzi, attrezzature e personale eccedenti le previsioni contenute nel progetto-offerta..

c) variazioni degli impianti di destinazione, non dipendenti dalla volontà dell’appaltatore

Art. n° 11. - Cauzione provvisoria e cauzione definitiva.

I concorrenti, per essere ammessi alla gara, a corredo dell’offerta economica, dovranno produrre una cauzione provvisoria, ex art.75 D.Lgs.163/06, pari al 2% del canone annuo, al netto di IVA, a base di gara, nelle modalità e termini previsti nella lettera di invito.

La cauzione provvisoria può anche essere costituita, a scelta dell’offerente, da fideiussione bancaria o assicurativa, ai sensi dell’art.75 c.3 D.Lgs.163/06.

Le garanzie bancarie dovranno essere prestate da istituti di credito o da banche autorizzati all’esercizio dell’attività bancaria ai sensi del D.Lgs. 385/93.

Le garanzie assicurative dovranno essere prestate da imprese di assicurazione autorizzate alla copertura dei rischi ai quali si riferisce l’obbligo di assicurazione.

La cauzione copre il rischio della mancata sottoscrizione del contratto per fatto dell’aggiudicatario ed è svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto medesimo.

Nel caso in cui l’appaltatore rifiutasse di stipulare il contratto, il S.A. potrà di pieno diritto, senza formalità di sorta, risolvere ogni rapporto con l’appaltatore stesso, incamerare la cauzione provvisoria con diritto al risarcimento di tutti gli eventuali maggiori danni.

(21)

ex art. 1944 c.c., la rinuncia al beneficio ex art. 1945 c.c., la rinuncia al termine di decadenza ex art. 1957 c.c., e la sua operatività entro 15 giorni, a semplice richiesta scritta del S.A., ed avere validità non inferiore a 180 giorni dalla data di presentazione dell’offerta.

L’aggiudicazione definitiva, e l’invito a sottoscrivere il contratto di appalto, saranno comunicati all’appaltatore con lettera raccomandata A.R.._

A garanzia del mancato o inesatto adempimento degli obblighi contrattuali derivanti dal presente Capitolato Speciale di Appalto e dal contratto, l’appaltatore dovrà provvedere a costituire una cauzione definitiva mediante versamento presso la Tesoreria Civica di una somma pari al 10% dell’importo contrattuale al netto di IVA, e per la intera durata del contratto, in contanti o in titoli del debito pubblico o garantiti dallo Stato ai sensi dell’art. 113 D. lgs. 163/06.

La cauzione definitiva può anche essere costituita da fideiussione bancaria o assicurativa.. Le garanzie bancarie dovranno essere prestate da Banche o da Istituti di credito autorizzati all’esercizio dell’attività bancaria ai sensi del D.Lgs. 385/93.

Le garanzie assicurative dovranno essere prestate da imprese di assicurazione autorizzate alla copertura dei rischi ai quali si riferisce l’obbligo di assicurazione.

La cauzione definitiva, se prodotta mediante fideiussione, deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale ex art.1944 C.C., la rinuncia al beneficio ex art. 1945 C.C., la rinuncia al termine di decadenza ex art.1957 C.C. e la sua operatività entro 15 giorni, a semplice richiesta scritta del S.A..

Tale fideiussione deve prevedere anche la possibilità di parziale escussione da parte del S.A., in proporzione alla entità delle inadempienze verificatesi e prevedere anche l’ulteriore clausola di validità della garanzia, fino a completa risoluzione e/o estinzione dei rapporti tra le parti. Sarà facoltà del S.A. disporre della cauzione definitiva quale rimborso spese che la stessa avesse eventualmente sostenuto nel corso del contratto per ragioni imputabili all’appaltatore o nel caso di esecuzione d’ufficio dei servizi in danno dall’appaltatore.

La cauzione verrà svincolata alla cessazione del rapporto contrattuale. Resta però convenuto che, dopo la scadenza del contratto, la cauzione, ad insindacabile giudizio del S.A., potrà restare vincolata, in tutto o in parte, a garanzia dei diritti di eventuali creditori fino a quando l’appaltatore non avrà dimostrato di aver esaurito ogni obbligo e tacitato ogni credito, e saranno inoltre pervenute le dichiarazioni liberatorie degli Istituti assicurativo-previdenziali.

In caso di escussione totale o parziale, l’Appaltatore ha l’obbligo di reintegrare la stessa cauzione sino all’importo convenuto; in mancanza, il S.A. atterrà l’importo corrispondente dai primi successivi pagamenti, fino alla concorrenza dell’importo da reintegrare.

La prestazione della cauzione definitiva non limita, peraltro, l’obbligo dell’Appaltatore di provvedere all’integrale risarcimento del danno, eventualmente procurato al S.A.

indipendentemente dal suo ammontare, ed anche se superiore all’importo della cauzione. La predetta cauzione sarà svincolata annualmente a misura dell’avanzamento dell’esecuzione del contratto nel limite massimo del 75% dell’iniziale importo garantito. L’ammontare residuo pari al 25% dell’iniziale importo garantito sarà svincolato all’Appaltatore al termine del servizio prestato e dopo che sia stata risolta ogni eventuale contestazione.

La cauzione de finitiva dovrà essere aggiornata in valore in ragione degli eventuali aumenti conseguenti ad aggiornamento dei canoni annuali (nei casi previsti dal presente Capitolato) in caso il canone vari più del 3% rispetto a quello di riferimento per la cauzione

(22)

esistente. Gli adeguamenti corrispondenti dovranno essere versati entro trenta giorni dalla decorrenza del nuovo canone.

Nel caso di anticipata risoluzione del contratto, per inadempimento dell’Appaltatore, la cauzione definitiva sarà incamerata dal S.A., sino alla copertura dei danni ed indennizzi dovuti; qualora l’importo di essa non fosse sufficiente a coprire i danni e gli indennizzi, il S.A.

chiederà il risarcimento del danno.

Art. n° 12. - Spese a carico dell’Appaltatore.

Qualsiasi spesa, anche se non specificatamente menzionata negli articoli del presente Capitolato, salvo quelle diversamente ed espressamente previste e autorizzate, sarà a totale ed esclusivo carico dell’Appaltatore, nessuna esclusa od eccettuata, siano esse spese, tributi diretti o indiretti, ad eccezione dell’I.V.A..e del tributo speciale ex lege n.549/95 per il deposito in discarica dei rifiuti.

Non sarà rimborsato nulla all’Appaltatore nel caso in cui questi di propria iniziativa e liberamente, effettui prestazioni o servizi diversi da quelli previsti nel presente Capitolato e non preventivamente autorizzati, per iscritto, dal Responsabile del Servizio.

Sono inoltre a carico dell’Appaltatore tutte le spese, imposte e tasse relative e conseguenti alla stipulazione del contratto relativo all’appalto, nessuna eccettuata od esclusa.

Tutte le spese relative all’organizzazione dei servizi (mezzi, attrezzature e personale, ecc.), salvo quelle retributive, contributive e previdenziali relative ai dipendenti del S.A., eventualmente utilizzati dall’appaltatore per l’espletamento del servizio, sono a carico dell’Appaltatore il quale nel formulare l’offerta, dovrà eseguire gli opportuni calcoli estimativi ritenendola remunerativa di tutti gli interventi, le operazioni, gli oneri e gli obblighi contrattuali diretti ed indiretti.

Art. n° 13. - Carattere e disciplina generale dei servizi. Obblighi e responsabilità generali dell’appaltatore.

Salvo casi di forza maggiore, non imputabili all’Appaltatore, i servizi oggetto del presente appalto devono essere eseguiti con la frequenza minima prescritta e/o con quella maggiore indicata nel progetto- offerta e con la massima cura e tempestività, per assicurare al S.A. le migliori condizioni di igiene e pulizia ed un aspetto decoroso.

Non sono riconosciute come cause di forza maggiore lo stato di manutenzione dei suoli e delle aree in genere sulle quali i servizi devono essere svolti.

Non è quindi consentita la sospensione e/o l’interruzione dei servizi, in particolare per quanto riguarda la raccolta ed il trasporto a smaltimento/trattamento/recupero finale dei rifiuti.

In caso di circostanze particolari e/o eccezionali il Sindaco, quale Ufficiale di Governo ed Autorità Sanitaria Locale, su parere del Dirigente Servizio Igiene Pubblica ASL/FG, può emanare ordinanze con eventuale coinvolgimento, diretto ovvero indiretto, dei servizi di cui trattasi, alle quali l’impresa appaltatrice è tenuta ad uniformarsi scrupolosamente, come se fossero disposizioni contenute nel presente documento.

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dell’operato di tutto il personale comunale e proprio per le attività ed i compiti agli stessi assegnati e svolti sotto la direzione ed il coordinamento del medesimo Appaltatore.

Il S.A. non può derivare alcuna responsabilità civile e/o penale di qualsiasi natura per danni subiti dall’imprenditore o che questi possa arrecare a cose o a persone, nell’espletamento del servizio.

L’esecuzione dei servizi, da parte dell’appaltatore, dovrà essere attuata garantendo l’assoluta rispondenza alle norme contenute nel D.P.R.27/04/1955 n°547, nel D.P.R.19/03/1956 n° 303, nel D.P.R. 07/01/1956 n°164, nella Legge 01/03/1968 n°186, nel D.Lgs. 15/08/1991 n° 277, nel D.Lgs. 19/09/1994 n°626, nonché nelle successive integrazioni e modificazioni intervenute.

La rispondenza alle suddette norme e a tutte le altre norme vigenti in materia di tutela della sicurezza e salute dei lavoratori, dovrà essere assicurata, in ogni caso, sia dal punto di vista formale che sostanziale, in modo da rendere l’esecuzione dei servizi sicura in tutti gli aspetti ed in ogni momento.

Il S.A. si riserva la facoltà, in ogni caso ed a sua assoluta discrezione, di procedere direttamente alla verifica del possesso dei requisiti di cui sopra.

L’appaltatore dovrà assicurare la disponibilità ad effettuare anche eventuali altri servizi connessi a quelli previsti nel presente documento.

Detti servizi, da effettuarsi con tempestività ed urgenza e da computarsi in economia, saranno assegnati con specifico ordine dal Responsabile del Servizio, previa determinazione di assunzione di impegno di spesa.

L’appaltatore dovrà fornire, entro la data di inizio del servizio e, comunque, entro sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione di aggiudicazione definitiva, copia delle commesse d’ordine delle attrezzature e dei veicoli nuovi offerti in sede di gara. Nelle more della fornitura dei veicoli e delle attrezzature nuovi, il Servizio potrà essere svolto con attrezzature usate di proprietà o comunque nella disponibilità del Appaltatore.

Veicoli ed attrezzature nuove dovranno essere immessi in servizio entro 150 gg. dalla notificazione dell’aggiudicazione definitiva della gara. In caso di ritardo si applicheranno le penalità di cui all’art. specifico.

Ove in sede di gara l’appaltatore offra di espletare il Servizio con veicoli usati, di cui deve essere in possesso al momento dell’aggiudicazione definitiva, la data di prima immatricolazione non potrà essere antecedente al 1° gennaio 2005.

In entrambe le ipotesi sopra contemplate, al momento dell’immissione in servizio, l’Appaltatore fornirà apposito elenco dei mezzi e delle attrezzature con i rispettivi dati di identificazione (targa, data di prima immatricolazione, ecc..) e con i certificati di idoneità tecnica di utilizzo.

L’appaltatore entro 30 giorni naturali e consecutivi dalla stipula del contratto di appalto dovrà presentare all’Ufficio Tecnico Comunale il documento di valutazione dei rischi di cui all’art.4 del D.Lgs. 626/94, nonché l’eventuale piano di coordinamento di cui all’art.7 del D.Lgs. 626/94_

In ogni caso, l’appaltatore dovrà osservare tutte le disposizioni previste dal D.Lgs.n.626/94 e successive modifiche ed integrazioni in materia di sicurezza e salute dei lavoratori durante il lavoro.

Art. n° 14. – Proprietà dei rifiuti e dei materiali recuperati

I rifiuti raccolti in modo indifferenziato durante le operazioni previste nel presente Capitolato sono, salvo dove diversamente indicato, di proprietà del S.A.. .

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La proprietà dei rifiuti riciclabili raccolti in maniera differenziata di cui ad esclusione della frazione organica di è assegnata all’appaltatore, delegato a sottoscrivere le relative convenzioni con i Consorzi Nazionali di Filiera .

I proventi rappresentati dai contributi CONAI concorrono al corrispettivo spettante all’Appaltatore. Tra le prestazioni compensate da tale corrispettivo rientrano le prestazioni e/o attività promozionali promosse per la crescita della raccolta differenziata, come indicate nel progetto-offerta, da elaborare secondo i contenuti minimi di seguito riportati.

− Sponsorizzazione e/o realizzazione di campagne di educazione e sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente, al risparmio e al recupero di risorse nelle scuole cittadine con un budget annuale minimo di € _______,00, mediante progetti concordati tra il S.A. Comunale e i Dirigenti Scolastici. Di tali iniziative l’appaltatore fornirà apposita rendicontazione, entro il 31 Gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento. Ove per motivi non dipendenti dall’Appaltatore, i progetti non fossero realizzati nel corso di un anno, la somma sarà investita con le medesima finalità nell’anno successivo previo accordo con i Dirigenti scolastici;

− Campagna di sensibilizzazione e distribuzione al prezzo convenzionale da indicare nel progetto-offerta e, comunque, non superiore a €/ab/anno 0,25 da applicarsi per tutta la durata dell’appalto senza aumenti successivi, di Kit monouso (paletta + sacchetto + raschietto) per la raccolta degli escrementi da parte di cittadini possessori di animali dome stici ( cani, gatti, ecc,);

− Predisporre annualmente una campagna di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza, finalizzata al miglioramento dei servizi, con particolare riferimento alle modalità della raccolta differenziata e ai relativi incentivi spettanti agli utenti, per un importo complessivo, da indicare nel progetto-offerta.

Art. n° 15. – Obiettivi ambientali

Per conseguire notevoli economie sui costi di smaltimento in discarica, ecotassa, ristoro ambientale, ecc., il S.A. si prefigge di raggiungere e/o superare gli obiettivi di raccolta differenziata previsti nel D.Lgs.152/06.

Il S.A., richiede all’Appaltatore di superare i seguenti obiettivi minimi di raccolta differenziata comprendente i rifiuti di cui all’art.”elenco dei servizi in appalto":

I° anno di avvio effettivo a regime del servizio Obiettivo % R.D. 35%

II° anno di avvio effettivo a regime del servizio Obiettivo % R.D. 38%

III° anno di avvio effettivo a regime del servizio Obiettivo % R.D. 40%

……….. …………

(25)

Sono inclusi nel conteggio della raccolta differenziata i rifiuti relativi ai servizi del presente Appalto.

Al fine di perseguire gli obiettivi di cui sopra, l’Appaltatore è obbligato, nell’esercizio delle gestioni a lui affidate, a rilevare i dati statistici necessari ed in particolare: qualità, peso, provenienza e destinazione di ogni singolo rifiuto, tali informazioni sono riferite ad ogni giro di raccolta

L’Appaltatore ha facoltà di individuare anche nel progetto-offerta le procedure, e le iniziative ritenute più efficaci, anche integrative e/o sostitutive di quelle previste dal presente capitolato o in esso non contemplate, per ottenere l’aumento della raccolta differenziata, nonché a tenere schede di rilevazione quindicinali.

La predisposizione delle schede per la comunicazione dei dati sarà concordata tra il Responsabile del S.A. del servizio e il responsabile dell’appaltatore.

Art. n° 16. - Pagamenti del canone

La fatturazione dei servizi oggetto dell’appalto, compresa I.V.A., dovrà avvenire con cadenza mensile.

Il canone sarà corrisposto in rate mensili posticipate di importo pari a quello derivante dal ribasso d’asta, per il servizio prestato durante il mese precedente.

I pagamenti, avverranno entro 30 giorni dalla data di presentazione delle fatture al Protocollo Generale del S.A., con le modalità di cui al D. L.vo 09/10/02, n. 231.

Dal pagamento saranno detratti eventuali importi dovuti per penali, risarcimento danni e/o spese sostenute per eventuali interventi eseguiti d’ufficio.

L’eventuale ritardo nel pagamento delle rate di corrispettivo non fanno sorgere diritti all’abbandono o alla riduzione dei servizi appaltati; spettano però all’Appaltatore gli interessi legali maturati successivamente alla scadenza.

Art. n° 17. - Domicilio dell’impresa appaltatrice. Ufficio e cantiere

L’appaltatore deve disporre, con le modalità indicate di apposito ufficio munito di recapito telefonico e di telefax.

Presso tale ufficio od altro recapito deve essere presente, in orario d’ufficio, un dipendente dell’appaltatore per ricevere le comunicazioni, gli ordini di servizio e le disposizioni in genere impartite dal Responsabile del Servizio.

Tali comunicazioni, ordini e disposizioni si intendono, a tutti gli effetti ed ai fini dell’appalto, come inviate direttamente all’Appaltatore medesimo, elettivamente domiciliato presso l’ufficio di cui sopra.

L’ufficio di cui sopra dovrà essere aperto tutti i giorni feriali dalle ore 08,00 alle ore 12,00. Anche al di fuori di tale orario, l’appaltatore, o persona idonea da lui delegata, della quale è reso noto il nominativo e di cui l’appaltatore è responsabile, deve comunque essere reperibile. Pertanto, deve essere reso noto un recapito telefonico, ove in qualsiasi momento possano e ssere inoltrate comunicazioni urgenti.

Art. n° 18. - Divieto di cessione del contratto

E’ vietato all’impresa appaltatrice cedere il contratto d’appalto, sotto pena di immediata risoluzione del contratto medesimo, di incameramento della cauzione definitiva, del risarcimento dei danni e del rimborso di tutte le maggiori spese che potrebbero derivare al S.A. per effetto della risoluzione stessa.

(26)

Art. n° 19. – Subappalto

Il concorrente dovrà indicare in sede di offerta l’intero o gli interi servizi (es. l’intero servizio della raccolta della carta, ecc.) che intende eventualmente subappaltare o affidare in cottimo alle condizioni e con i limiti di cui all’ art. 118 D.Lgs.163/06.

Le attività oggetto dell’appalto vengono ricomprese in un’unica categoria di servizi;

pertanto il concorrente potrà subappaltare o affidare in cottimo i servizi in misura non superiore al 30% (trenta per cento) commisurato all’importo del canone di appalto; tale indicazione dovrà essere contenuta nell’offerta. E’ condizione indispensabile al subappalto il deposito da parte dell'Appaltatore, entro il termine di 20 giorni dall'inizio delle prestazioni, del contratto di subappalto o assimilato presso l'Appaltante, fermo restando l'obbligo di depositare il contratto prima di dare inizio all'esecuzione del subappalto.

Qualora l'Appaltante ritenesse, a suo insindacabile giudizio, che il ricorso al subappalto, in determinati periodi o per determinati servizi, possa influire sul buon andamento del servizio, potrà non autorizzare, anche per un periodo temporaneo, il subappalto stesso. Non è consentito l'ulteriore subappalto.

Ai sensi dell’art. 118 comma 3 del D.Lgs.163/06, il pagamento dei servizi eseguiti dai subappaltatori o dai cottimisti sarà effettuato direttamente dall’Appaltatore con l’obbligo di trasmettere entro venti giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato nei confronti dell’Appaltatore medesimo, copia delle fatture relative ai pagamenti via via corrisposti ai subappaltatori o ai cottimisti, con l’indicazione delle ritenute di garanzia effettuate. Per tutto quanto non previsto nella presente disposizione trovano applicazione la disciplina dell’art. 118 del D. Lgs. 163/06.

Art. n° 20. - Divieto di cessione del credito

L’appaltatore non potrà procede re alla cessione del credito e alla costituzione di qualsiasi procura all’incasso senza la preventiva autorizzazione del Responsabile del Servizio.

Art. n° 21. – Adempimenti relativi alla legge antimafia

La stipulazione del contratto è subordinata all’acquisizione dell’informazione antimafia ex art.11 D.P.R. 252/98.

Art. n° 22. - Oneri a carico dell’appaltatore. Danni, Assicurazioni

Oltre a quanto specificamente previsto negli articoli del presente Capitolato l’Appaltatore, con la sola presentazione dell’offerta, si obbliga all’assunzione dei seguenti oneri:

a) fornitura, riparazione, manutenzione e rinnovo, all’occorrenza, dei mezzi, delle attrezzature e del materiale necessario per l’esecuzione di tutti i servizi appaltati, in modo che risultino sempre tecnicamente ed igienicamente efficienti ed idonei all’uso;

b) trattamento economico, sia ordinario sia straordinario, dovuto al personale nonché versamento dei relativi contributi assicurativi e previdenziali imposti dalle leggi vigenti in materia, ad eccezione dei dipendenti comunali che prestano servizio alle dipendenze

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