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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2016/2017

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Academic year: 2022

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(1)

P ROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE

A NNO S COLASTICO 2016/2017

D OCENTE : P ROF . SSA B ARUZZI S ARA

M ATERIA DI INSEGNAMENTO : F ISICA

C LASSE : 3^A

Risultati di apprendime nto in termini di competenze

1

• Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

• Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

• Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano e scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).

• Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconosciment o dei diritti fondamentali degli altri.

• Agire in modo autonomo e responsabile : sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

• Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi propri della disciplina.

• Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

• Acquisire ed interpretare l’informazione : acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

1 Si fa riferimento alla Racco mandazione del Parla mento Eu ropeo e del Consiglio del 18 Dice mbre 2006.

Il Quadro Europeo delle Qua lifiche e de i Titoli contiene le seguenti definizioni:

 “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme dei fatti, princìp i, teorie e pratiche, relative ad un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

 “Abilità”: indicano la capacità d i applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine co mpiti e risolvere proble mi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e c reativo) e pratiche (che imp licano l’ab ilità manuale e l’uso di metodi, materia li, stru menti).

 “Co mpetenze”: indicano la co mprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazion i di lavoro o di studio e nello viluppo profe ssionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia .

(2)

Abilità, conoscenze, contenuti del programma e scansione temporale dei moduli di apprendime nto

1. LE LEGGI DEL MO TO

Conoscenze  Ripasso di cine matica de i moti rettilinei (uniforme e uniforme mente accele rato;

 Ripasso di dina mica dei mot i rettilinei e dei sistemi;

 Il moto in due dimensioni: spostamento, velocità med ia e istantanea; l’accelerazione nel moto curvilineo: accelera zione tangenziale e accelera zione centripeta;

 Il moto parabolico;

 Il moto circola re: il moto circola re uniforme e i para metri che lo descrivo no (periodo, frequenza, veloc ità scalare e angolare, acce lera zione centripeta); accele razione angolare med ia ed istantanea; cenni al moto circo lare con accelera zione angolare costante; confronto con le re lazioni de l moto rettilineo uniforme mente accelerato ;

 Il secondo principio della dina mica applicato ai moti c ircola ri: il p roble ma del giro della mo rte e della rotazione di una massa legata a una fune;

 Il moto armonico;

 Il pendolo.

Abilità  saper risolvere semplic i proble mi di c ine matica su tutti i t ipi di mot i visti;

 saper individuare le forze che agiscono su un sistema e risolvere problemi di statica e dinamica de l punto materiale;

 saper risolvere semplic i proble mi di d ina mica re lativ i a i moti circolari e a i moti armonici.

Co mpetenze  Saper riconoscere e valutare, nei moti reali, le grandezze fisiche che li caratterizzano, relativa mente a i moti studiati;

 Co mprendere la d iffe renza tra acce lera zione tangenzia le ed acce lera zione centripeta, in rela zione al modo in cui le forze agiscono sul sistema modificandon e lo stato di moto.

2. L’EN ERGIA MECC ANICA Conoscenze  Il lavoro di una forza;

 la potenza;

 L’energia cinetica ed il teorema delle forze vive;

 Le forze conservative e l’energ ia potenziale (elastica e gravitazionale);

 Il p rinc ipio di conservazione dell’energia meccanica;

 Forze non conservative e princip io di conservazione dell’energ ia totale.

Abilità  Saper calco lare il lavoro di una forza in diversi sistemi dina mic i;

 Saper risolvere esercizi in cui si deve applicare il teorema di conservazione dell’energ ia meccanica.

Co mpetenze  Co mprendere il concetto di energia nelle diverse forme in cui si presenta, ed essere in grado di valutare l’ordine d i grandezza delle energie che vengono spese nella realtà, in termini di mu ltip li del joule .

 Co mprendere l’importanza del principio di conservazione dell’energia meccanica ed i suoi limiti; comp rendere poi il significato più a mpio de l concetto di energia.

3. LA QUANTITÀ DI MO TO E GLI URTI Conoscenze  Quantità di moto e impulso: teorema dell’impulso;

 Il p rinc ipio di conservazione della quantità di moto;

 gli u rti e lastici e gli urt i anelastici;

 gli u rti in due dimensioni.

Abilità  Saper risolvere problemi relativi ai teoremi sull’impulso e sugli urti.

Co mpetenze  Co mprendere l’importanza dei princip i di conservazione.

4. LA TEO RIA C INETIC A DEI GAS Conoscenze  La te mperatura e le scale termo metriche;

 Le leggi de i gas perfetti;

 L’interpretazione microscopica di pressione e temperatura.

Abilità  Saper svolgere equivalenze con le diverse scale termo metriche;

 saper risolvere proble mi con i para metri di stato dei gas perfetti;

 saper risolvere proble mi con i para metri c ine matic i dei gas perfetti.

Co mpetenze  Co mprendere il concetto di “stato” e quello di “sistema” termod inamico;

 Co mprendere il concetto di temperatura ed il princ ipio Ze ro della Termod ina mica;

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 comprendere il concetto di modello di gas perfetto ed i suoi limit i nelle applica zioni reali;

 Co mprendere il lega me tra grandezze c ine matiche microscopiche e parametri di stato mac roscopici e la necessità di lavorare con para metri di stato.

5. IL PRIMO PRINC IPIO DELLA TERMODINAMIC A Conoscenze  Il concetto di calore ed il suo equivalente meccanico;

 I sistemi e le trasforma zioni termod ina miche reversibili;

 Il lavoro in un sistema termodina mico;

 L’energia interna e Il Primo Principio della Termod inamica;

 I calori specific i di un gas perfetto;

Abilità  Saper risolvere proble mi d i calo rimetria;

 Saper risolvere proble mi di termod ina mica nel piano p – V utilizzando le equazion i di stato dei gas ed il primo princip io;

Co mpetenze  Co mprendere il concetto di calore come forma d i energia e la diffe renza dal concetto di te mperatura;

 Saper riconoscere l’ordine di grandezza del valore energetico riportato sulle confezioni di generi a limentari, sia in joule che in ca lorie;

 Co mprendere il concetto di energia interna;

 Co mprendere il concetto di trasforma zione reversibile ed i limiti d i tale modellizzazione;

 Co mprendere i motiv i dell’impossibilità del moto perpetuo di prima specie.

6. IL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMIC A

Conoscenze  Gli enunciati di Ke lvin e Clausius del Secondo Princip io e la loro equivalenza;

 Il c ic lo di Ca rnot ed il rendimento delle macch ine termiche;

 Le macchine frigorife re e la loro efficien za;

 L’entropia ed il Secondo Princip io in relazione ad essa;

 L’interpreta zione statistica dell’Entropia e l’equazione di Bolt zmann.

Abilità  Saper calco lare il rendimento di macchine termiche e frigorifere;

 Saper risolvere proble mi con i cic li termod ina mic i;

 Saper calco lare la varia zione di entropia di un sistema ter modina mico.

Co mpetenze  Co mprendere il concetto di “degradazione dell’energ ia” attraverso i diversi enunciati del Secondo Princ ipio;

 Co mprendere i limiti di rendimento di qualsiasi macchina termica rea le, anche in rela zione al proble ma energetico mondiale;

 Co mprendere i limiti dell’impossibilità del moto perpetuo di seconda specie;

 Co mprendere il concetto di entropia come misura del d isordine di un sistema.

7. LA MEC C ANIC A RO TAZIO NALE Conoscenze  Il mo mento di una forza;

 Il mo mento angolare;

 Il mo mento di inerzia;

 Le leggi de lla dina mica rota zionale;

 La conservazione del mo mento angolare;

 Energ ia meccanica de l moto rotatorio.

Abilità  Saper calco lare i mo menti di una forza e angolare;

 Saper calco lare il mo mento di inerzia in casi semp lic i;

 Saper risolvere proble mi d i meccanica rotazionale.

Co mpetenze  Co mprendere il concetto fisico di mo mento;

 Co mprendere il principio di conservazione de l mo mento angolare e riconoscerlo nei fenomeni rea li;

 Vedere in nuova prospettiva il principio d i conservazione dell’energia meccanica.

Esperienze pratiche previste:

L’utilizzo del laboratorio sarà, a differenza di quanto avviene o dovrebbe avvenire nel biennio, saltuario, in quanto, in linea con le direttive ministeriali, “nel secondo biennio il percorso didattico deve dar maggior rilievo all’impianto teorico e alla sintesi formale, con l’obiettivo di formulare e risolvere problemi più impegnativi, tratti anche dall’esperienza quotidiana, sottolineando la natura quantitativa e predittiva delle leggi fisiche”.

Si prevede di svolgere esperienze relative a:

(4)

conservazione dell’energia meccanica;

 conservazione della quantità di moto negli urti;

Scansione temprale dei contenuti:

Primo Quadri mestre Secondo quadrimestre

Unità 1 Le leggi del moto

Tempi set set ott ott nov No

v dic dic Gen gen feb feb mar mar apr apr mag mag giu

Unità 2 L’energia meccanica Tempi set set ott ott nov No

v dic dic Gen gen feb feb mar mar apr apr mag mag giu

Unità 3 La quantità di moto e gli urti Tempi set set ott ott nov No

v dic dic Gen gen feb feb mar mar apr apr mag mag giu

Unità 4 La teoria cinetica dei gas Tempi set set ott ott nov No

v dic dic Gen gen feb feb mar mar apr apr mag mag giu

Unità 5 Il Primo Principio della Termodinamica Tempi set set ott ott nov No

v dic dic Gen gen feb feb mar mar apr apr mag mag giu

Unità 6 Il Se condo Principio della Te rmodinami ca Tempi set set ott ott nov No

v dic dic Gen gen feb feb mar mar apr apr mag mag giu

Unità 7 La meccanica rotazionale Tempi sett sett ott ott nov No

v dic dic Gen gen feb feb mar mar apr apr mag mag giu

Metodologia: Strategie educative, strumenti e tecniche di lavoro, attività di laboratorio, attività di progetto, didattica innovativa attraverso l’uso delle LIM, forme di apprendime nto attraverso la didattica laboratoriale

Metodologie e sussidi che si intendono utilizzare: lezione frontale, conversazioni e discussioni, correzione collettiva dei compiti, ricerche individuali, lavoro individuale e\o lavoro di gruppo (in particola modo per quanto riguarda l’attività laboratoriale), utilizzo del libro di testo, LIM di classe, attività laboratoriale, fotocopie, integrazioni ed appunti predisposti dal docente anche sotto forma multimediale .

Strume nti e metodologie per la valutazione degli apprendime nti.

Tipologie di verifiche utilizzate:

 domande informali durante la lezione per verificare l’acquisizione delle competenze in itinere;

 controllo del lavoro assegnato a casa;

 verifiche scritte (

risposta multipla, risposta aperta, risposta vero-falso) e orali.

Scansione temporale delle verifiche:

Le prove minime previste per il primo trimestre sono 3 tra orali e scritti, mentre per il secondo pentamestre sono 4..

I voti assegnati nelle prove scritte sono comunicati agli alunni al momento della consegna degli elaborati coretti di norma entro 7 giorni della prova.

L’attribuzione dei voti è effettuata utilizzando il seguente schema:

Livello di apprendimento Giudizio sintetico Voto

Grave mente insuffic iente

Possiede conoscenze mo lto fra mmentarie e non si orienta nella soluzione del proble ma .

Utilizza il linguaggio specifico in modo del tutto improprio.

1≤V≤4

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Insufficiente

Conoscenza parzia le, superficia le e mne monica dei contenuti. Dimostra di coglie re a lcuni aspetti della soluzione di p roble mi semp lic i ma non riesce ad individuare un processo risolutivo in modo consapevole, ovvero applica le parzia li conoscenze in modo del tutto acritico. Utilizza il linguaggio specifico in modo imp roprio.

4<V<6

Suffic iente

Conoscenza degli ele menti fonda mentali della disciplina. Sa risolvere proble mi semp lic i e/o noti; sa impostare il procedimento risolutivo di problemi d i media co mplessità con sufficiente consapevolezza ma lo svolge in modo parziale; parzialmente corretto anche l’uso del linguaggio specifico.

6

Discreto

Conoscenze abbastanza co mplete. Sa risolvere problemi d i media d ifficoltà, tralasciando alcuni aspetti non essenzia li del proble ma.

Accettabile la correttezza forma le.

6<V≤7

Buono

Conoscenze ampie ed artico late. Sa risolvere problemi d i media d ifficoltà, analizzandoli in quasi tutti gli aspetti, usando un corretto linguaggio specifico. Sa impostare la soluzione di proble mi co mp lessi.

7<V≤8

Ottimo

Conoscenze ampie , art icolate e approfondite. Sa risolvere proble mi comp lessi e/o individuare processi risolutivi in situazioni nuove, con ottima padronanza de l linguaggio specifico.

8<V≤10

Attività di supporto ed integrazione. Iniziative di recupero.

Qualora alla fine di ogni singolo modulo di apprendimento si verifichi la mancata acquisizione degli obiettivi prefissati, si attiveranno momenti di recupero in itinere indirizzati agli alunni in difficoltà prima di procedere allo svolgimento di moduli successivi. Verranno assegnati esercizi di ripasso, gli esercizi potranno essere svolti a casa dagli alunni in difficoltà, oppure in classe oppure verranno divisi in gruppi misti, composti da studenti che hanno raggiunto gli obiettivi che faranno da supporto agli alunni in difficoltà

Savignano sul Rubicone, 19/10/2016 Prof.ssa Baruzzi Sara

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