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PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA RMIC8CF00P I.C. STATALE MADRE TERESA DI CALCUTTA VALMONTONE

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PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA RMIC8CF00P I.C. STATALE “MADRE TERESA DI CALCUTTA”

VALMONTONE

PIANO DI MIGLIORAMENTO

(2)

2

PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI EMERSI DAL RAV

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

- Migliorare i risultati degli studenti in italiano e matematica (classi 2^ e 5^ Scuola Primaria e classi 2^ Scuola Sec. 1° grado).

- Diminuire la variabilità dei punteggi tra le classi e il numero di studenti collocati nei livelli di apprendimento bassi (1 – 2).

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

- Diminuire il numero degli alunni che non raggiungono un livello di base nelle prove comuni e incrementare la percentuale della fascia intermedia (voto 8).

- Ridurre la diversificazione degli esiti delle Prove Nazionali, tra le classi, di almeno dieci punti in percentuale, nell’arco del triennio.

Le motivazioni delle scelte effettuate sono le seguenti:

Palesandosi delle criticità nell’equità degli esiti degli apprendimenti, si ritiene

opportuno intervenire anzitutto potenziando nei docenti la padronanza nelle

metodologie didattiche per l’inclusione e l’integrazione degli alunni con bisogni

educativi speciali, salvaguardando sia la stessa equità sia l’eccellenza nei processi e nei

risultati di apprendimento; ulteriori interventi nella professionalità docente devono

essere rivolti ad un accrescimento delle competenze psico-pedagogiche e all’uso di

strumenti e metodologie proprie di una didattica innovativa - soprattutto tramite

l’utilizzo delle TIC - centrata sull’allievo.

(3)

Tabella 1 - Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche

Area di processo Obiettivi di processo

Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Programmare un numero maggiore di incontri di progettazione didattica per classi parallele . X

Programmare unità formative di competenza, a partire dal Curricolo verticale d' Istituto che si attuano anche attraverso l'uso delle TIC.

X

Programmare corsi di aggiornamento, di didattica per competenze e di competenze digitali, per la formazione dei docenti.

X

Potenziare gli incontri di Dipartimenti, commissioni e gruppi di ricerca-azione.

x

Ambiente di apprendimento

Incrementare la flessibilità organizzativa e didattica in funzione degli interventi di recupero, consolidamento e potenziamento (classi aperte...)

X

Inclusione e differenziazione

Incrementare gli interventi per supportare gli alunni in difficoltà e per potenziare studenti con particolari attitudini.

X

Continuità e orientamento

Potenziare incontri tra docenti dei diversi ordini di scuola e realizzare attività comuni utili a garantire la permanenza degli alunni nell’Istituto

X

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Promuovere tutte le forme di flessibilità organizzativa.

X

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

I n t r

Potenziare incontri tra docenti dei diversi ordini di scuola e realizzare attività comuni utili a garantire la permanenza degli alunni nell'Istituto.

Accrescere i livelli di partecipazione delle famiglie alle attività della scuola, di condivisione dei valori educativi nell’ottica della corresponsabilità nel percorso di crescita e di formazione.

x

E’connesso alla

priorità

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4

Tabella 2 - Risultati attesi e monitoraggio

Obiettivo di processo in via di

attuazione

Risultati

attesi Indicatori di

monitoraggio Modalità di rilevazione

1 Programmare un numero maggiore di incontri di progettazione didattica per classi parallele .

Programmare unità

formative di competenza, a partire dal Curricolo verticale d' Istituto che si attuano anche attraverso l'uso delle TIC.

Programmare corsi di aggiornamento, di

didattica per competenze e di competenze digitali, per la formazione dei docenti.

Potenziare gli incontri di Dipartimenti, commissioni e gruppi di ricerca-azione.

Aumento della coesione,della visione comune coinvolgendo i docenti in una nuova progettualità

didattica

Lavoro sistemico sulle prove per

competenze Omogeneità del percorso formativo

Formazione/Aggiorna mento del personale docente con ricaduta positiva sull’azione didattica quotidiana

Continuità del curricolo verticale

Livello di

partecipazione attiva

Rendimento scolastico

Percentuale docenti soddisfatti

Livello di partecipazione

Report degli esiti conseguiti

Test e prove di verifica omogenee, monitoraggio dei livelli delle prove

Questionario di gradimento

Incontri periodici per la condivisione e la raccolta del materiale prodotto.

2 Incrementare la flessibilità organizzativa e didattica in funzione degli interventi di recupero, consolidamento e potenziamento (classi aperte...)

Acquisire ulteriori competenze chiave

Riduzione del numero di alunni che hanno conseguito una valutazione insufficiente nel precedente anno scolastico.

Risultati delle prove di verifica

Frequenza ,

somministrazione test per la verifica delle conoscenze acquisite

3 Incrementare gli

interventi per

supportare gli alunni in difficoltà e per

potenziare studenti con particolari attitudini.

Innalzamento dei livelli di competenza.

Risultati delle prove di verifica

Somministrazione di prove.

Analisi e tabulazione degli esiti delle prove.

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4 Potenziare incontri tra docenti dei diversi

ordini di scuola e realizzare attività comuni

Attuare una didattica e valutazione per competenze.

livello di utilizzo della metodologia nella pratica didattica.

Relazioni dei gruppi dipartimentali;

5 Attribuzione di incarichi valorizzando le

competenze specifiche del personale

Partecipazione responsabile e professionale alle attività di supporto relativeal la gestione ed organizzazione della scuola.

Individuazione di competenze didattiche

corrispondenti agli obiettivi prefissi dall’incarico.

Formazione tra pari

Si possono considerare i punteggi da 1 a 5 come segue:

1= nullo 2= poco 3= abbastanza 4= molto 5= del tutto per rilevare l’acquisizione delle competenze e dei titoli culturali e di

formazione

Bilancio delle competenze.

Banche dati sui curricola del personale.

Mappa delle competenze interne e conseguente articolazione in gruppi di lavoro e assegnazione degli incarichi.

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6

Tabella 3 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni

Azione prevista

Effetti positivi all’interno della scuola

a medio termine

Effetti negativi all’interno della scuola a medio termine

Effetti positivi all’interno della scuola a lungo termine

Effetti negativi all’interno della scuola a lungo termine Attività di

formazione e aggiornamento

Utilizzo delle rubriche valutative per un’adeguata valutazione degli alunni;

Difficoltà iniziale nell’utilizzo delle ribriche valutative

Valutazione trasparente e immediata grazie all’aggiornamento e adeguamento periodico delle rubriche .

Nessuno

Formazione sulla didattica per competenze, didattica inclusiva, potenziamento delle competenze chiave

Valorizzazione professionale per la didattica per competenze

Difficoltà iniziale ad organizzare ed

utilizzare gli strumenti e le metodologie apprese.

Fruizione di un curricolo verticale così come pianificato

Nessuno

Incrementare l’utilizzo delle nuove tecnologie in ambito didattico

Coinvolgimento di docenti e alunni

Assenza di competenze digitali adeguate

Didattica inclusiva e innalzamento dei livelli di

apprendimento

Nessuno

Attivare progetti di recupero/potenzia mento

Partecipazione e coinvolgimento degli alunni nelle attività didattiche curricolari

Limitato numero di alunni destinatari degli interventi

Innalzamento degli esiti delle

competenze

Nessuno

Incontri dipartimentali, gruppi di

lavoro,commission i

Condivisione di strategie e metodologie

Iniziale clima caratterizzato da ridotta collaborazione e poca disponibilità al lavoro cooperativo.

Trasparenza, crescita professionale, oggettività.

Nessuno

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Tabella 4 – Caratteri innovativi

Caratteri innovativi dell’obiettivo Connessione con gli obiettivi normativi

Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari..)

Potenziamento delle metodologie laboratori ali e delle attività di laboratorio.

Potenziamento dell’inclusione scolastica

Potenziamento delle competenze linguistiche e matematiche.

Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche

Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.

Sviluppo delle competenze digitali Valorizzazione del merito degli studenti

Pianificare le azioni per ogni obiettivo di processo significa prevedere l’impegno di:

-risorse umane interne alla scuola (docenti,personale Ata Dirigente Scolastico),definendo ciò che esula dalle normali funzioni di servizio e che ha impatto aggiuntivo di carattere finanziario.

-Risorse umane esterne (consulenti,formatori)quantificando le spese che la scuola intende sostenere oer l’attuazione delle azioni descritte.

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8

Tabella 5 – Tempistica delle attività

Attività Pianificazione delle attività

1 Sett.

2 Ott.

3 Nov.

4 Dic.

5 Gen.

6 Feb.

7 Marzo

8 Aprile

9 Maggio

10 Giugno

Somministrazione prove

x x x

Attività di recupero e potenziamento

x x x

Compilazione griglie di valutazione rispetto alle prove oggettive per competenze per classi parallele

rispetto alleprove oggettive per

x x

Comunicazione risultati al collegio

X

Elaborazione report delle competenze

x

Monitoraggio del Piano

x x X

Incontri di dipartimento

x x x x

Formazione docenti

X X

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10

TABELLA 6 - Monitoraggio delle azioni Istituzione dipartimenti disciplinari

Data di rilevazione

Indicatori di monitoraggio

del processo

Strumenti di misurazione

Criticità rilevate

Progressi rilevati

Modifiche/

necessità di aggiustamenti

In itinere Livello di partecipazione attiva

Report degli esiti conseguiti

Curricolo verticale, predisposizione prove oggettive e di rilevamento delle competenze

Data di rilevazione

Indicatori di monitoraggio

del processo

Strumenti di misurazione

Criticità rilevate

Progressi rilevati

Modifiche/

necessità di aggiustamenti

Iniziale Intermedia

Invalsi Finale

Risultati ottenuti Test d’ingresso Verifiche

Prove trasversali comuni

Formazione e valorizzazione del personale

Data di rilevazione

Indicatori di monitoraggio

del processo

Strumenti di misurazione

Criticità rilevate

Progressi rilevati

Modifiche/

necessità di aggiustamenti

In itinere In itinere Concordati con i formatori

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Tabella 7- La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI Priorità 1

Traguardo dalla sezione 5

del RAV

Data rilevazione

Indicatori scelti

Risultati attesi

Risultati

riscontrati Differenza

Considerazion i critiche e proposte di integrazione e/o modifica Diminuire il numero

degli alunni che non raggiungono un livello di base nelle prove comuni e incrementare la percentuale della fascia intermedia

Fine anno scolastico

Votazioni quadrimestrali

Incremento delle competenze, padronanza di strumenti

Azione in itinere

Azione in itinere

Azione in itinere

Priorità 2

Traguardo Dalla sezione 5

del RAV

Data rilevazione

Indicatori scelti

Risultati attesi

Risultati

riscontrati Differenza

Considerazion i critiche e proposte di integrazione e/o modifica Ridurre la

diversificazione degli esiti delle prove nazionali tra le classi, di almeno 10 punti

in percentuale,

nell'arco del triennio.

Maggio

Ottobre

Punteggio nelle prove standardizzate Varianza interna alle classi e fra le classi

Ridurre la varianza interna alle classi.

Azione in itinere

Azione in itinere

Azione in itinere

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12

Tabella 8 - Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento

Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola

Momenti di condivisione

interna Persone coinvolte Strumenti

Considerazioni nate dalla condivisione Incontri dell’unità interna di

valutazione

Docenti dell’unità di valutazione

Comunicazioni interne Ricerca di modalità di condivisione con il personale.

Collegio dei docenti Tutti i docenti Circolari

Dipartimenti, Interclasse, Consigli di classe

Docenti dei tre ordini scuola

Consiglio di Istituto Membri del Consiglio

Incontri formali ed informali con le famiglie

Docenti e genitori degli alunni

Disponibilità a collaborare con la scuola

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Tabelle 9 e 10 - Le azioni di diffusione dei risultati interne ed esterne alla scuola

Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola

Metodi/Strumenti Destinatari Tempi

Sito web Comunità scolastica In itinere e permanente

Relazioni finali Schede di sintesi

Comunità scolastica A chiusura delle singole attività

Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno

Metodi/Strumenti Destinatari delle azioni Tempi

Eventi e manifestazioni,open-day Territorio A chiusura delle singole attività

Sito web Territorio In itinere e permanente

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