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Mostra al Museo di Storia naturale di Pordenone: Le macchine di Leonardo da Vinci

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Academic year: 2022

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Mostra al Museo di Storia naturale di Pordenone: Le macchine di Leonardo da Vinci

La mostra ”Le macchine di Leonardo da Vinci” allestita nelle sale del Museo civico di Storia

naturale in via della Motta a Pordenone, sarà inaugurata venerdì 29 novembre alle 17.30 e sarà aperta al

pubblico con ingresso gratuito, da mercoledì a domenica dalle 15 alle 19 fino al 15 dicembre.

L’esposizione delle macchine che si potranno toccare, manovrare ed ammirare in azione così da

consentire ai visitatori di rapportarsi con il pensiero e l’operato di Leonardo da Vinci, è il frutto della

collaborazione tra Comune di Pordenone e la Compagnia di arti e mestieri.

Costruite dal prof. Girolamo Covolan che ha iniziato ad elaborare e riprodurle basandosi sui modelli

tratti dai codici Atlantico e di Madrid, sono la dimostrazione che i disegni di Leonardo rappresentano

l’esatto connubio tra lo studio tecnico e la possibilità di realizzazione, grazie alla precisione con cui il

Maestro li ha progettati.

Alle macchine sono affiancate anche fedeli riproduzioni su tela di alcuni quadri tra i più

significativi fra le opere dell’artista, creando così un contorno che coinvolge il visitatore e lo induce a

liberare la fantasia e le curiosità per esplorare il fascino delle opere esposte.

L’impareggiabile genialità di Leonardo che l’ha portato a elaborare progetti di macchine anche

complesse, costituiscono un esempio per i giovanissimi indotti così a riflettere su quanto sia importate la

fantasia, la curiosità e lo spirito di osservazione per inventare, creare e scoprire.

Per agevolare questi aspetti sono previste visite guidate per le scuole da martedì a venerdì dalle 9:30

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a l l e 1 3 : 0 0 p r e v i a p r e n o t a z i o n e a info@compagniadiartiemestieri.it. Ulteriori informazioni allo 0434

3 9 2 9 5 0 e n e l l a p a g i n a w e b w w w . museo.storianaturale@comune.pordenone.it.

E. L.

TORNA A LIGNANO SABBIADORO IL GRANDE PRESEPE DI SABBIA

La 16° edizione del Presepe di Sabbia di Lignano sarà visitabile dal 30 novembre al 6 gennaio e per tutti i fine settimana fino al 2 febbraio. Per consultare le giornate e gli o r a r i d i a p e r t u r a w w w . p r e s e p e l i g n a n o . i t o www.lignanosabbiadoro.com

Appuntamento fra i più attesi del Natale del Friuli Venezia Giulia e non solo, capace di attirare decine di migliaia di persone ogni anno, molte delle quali provenienti da fuori regione e dalle vicine Austria, Slovenia e Croazia, torna puntuale il grande Presepe di Sabbia di Lignano Sabbiadoro, giunto alla 16° edizione. Attrazione centrale del calendario di appuntamenti natalizi del centro balneare friulano, è organizzato dall’Associazione Dome Aghe e Savalon d’Aur con il sostegno della Città di Lignano, in collaborazione con Lignano in Fiore Onlus, Lignano Sabbiadoro Gestioni, Consorzio Spiaggia Viva, Consorzio Holiday Vacanze, Consorzio Marine Lignano, Consorzio 6 Parchi e con il fondamentale contributo delle associazioni lignanesi. La maestosa opera in sabbia vedrà la sua inaugurazione sabato 30 novembre alle 17.00 (per chiudersi il 6 gennaio, rimanendo visitabile tutti i fine settimana fino al 2 febbraio 2020) nella tensostruttura collocata a ridosso della Terrazza a Mare. Tutte le

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informazioni e gli orari su www.presepelignano.it, www.presepedisabbia.it, www.lignanosabbiadoro.com e sulla pagina Facebook Associazione Dome Aghe e Savalon d’Aur. con il sostegno della Città di Lignano, in collaborazione con Lignano in Fiore Onlus, Lignano Sabbiadoro Gestioni, Consorzio Spiaggia Viva, Consorzio Holiday Vacanze, Consorzio Marine Lignano, Consorzio 6 Parchi e con il fondamentale contributo delle associazioni lignanesi. La maestosa opera in sabbia vedrà la sua inaugurazione sabato 30 novembre alle 17.00 (per chiudersi il 6 gennaio, rimanendo visitabile tutti i fine settimana fino al 2 febbraio 2020) nella tensostruttura collocata a ridosso della Terrazza a Mare. Tutte le informazioni e gli orari su www.presepelignano.it, www.presepedisabbia.it, www.lignanosabbiadoro.com e sulla pagina Facebook Associazione Dome Aghe e Savalon d’Aur.

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Foto Davide Carbone

La luce è l’elemento di continuità ideale che unisce il Presepe della passata edizione – il Cantico delle Creature di S. Francesco, visitata da oltre 70.000 visitatori – al tema di quest’anno “Genesi: all’origine dell’amore”. La luce, che gli occhi ormai ciechi di S. Francesco continuavano a scorgere nel miracolo del Creato, quest’anno sarà evocatrice della nascita mondo: un big bang che ha messo ordine luminoso nel disordine

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del “nulla”, squarciando il silenzio e la tenebra primordiali per far sbocciare l’universo e la vita. Il visitatore sarà condotto in un percorso mozzafiato che racconta le fasi della creazione del mondo e dell’umanità, fra decine di opere magnificamente scolpite nella sabbia.

La prima parte è dedicata alla Creazione della materia:

partendo da una camera oscura-installazione virtuale allestita dallo Studio 4 Dodo di San Giorgio di Nogaro, il nulla assoluto del Caos primordiale sarà interrotto dalla comparsa dei protoni e dei fotoni. Da lì la creazione della luce e la separazione delle acque dalla terra: la scena dove avverrà la nascita al mondo delle creature viventi.

Il passo successivo è la Creazione di Adamo: le mani – simbolo del contatto tra di Dio e Uomo – costituiscono il continuum che accompagnerà il visitatore lungo il percorso del presepe, a partire dalla estrapolazione del particolare del tocco divino che infonde lo spirito vitale ad Adamo (dal celeberrimo affresco di Michelangelonella Cappella Sistina), per passare alla mano omicida di Caino, culminando nell’abbraccio consolatore della Natività. Segue la Creazione degli animali, con la riproduzione dell’icona dell’artista russa

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Foto Davide Carbone

contemporanea Lyuba Yatskiv. Un canguro con il suo cucciolo nel marsupio è immagine della creazione biologica nella Creazione divina. L’amore tra fiere e prede, possibile non solo nell’Eden, è descritto dalla tranquillità di un agnello accucciato tra le zampe di un imponente leone. La fedeltà trova corpo simbolico in un labrador, mentre i pesci che affiorano dalle acque e i pinguini che abitano uno scoglio riassumono la vita marina.

Dopo il mondo animale ecco la Creazione del mondo vegetale e degli uccelli, con uno scenografico albero carico di volatili.

La scimmia Lucy, l’anello ritrovato dell’evoluzione dell’uomo, liaison tra mondo animale e umanità, guarda teneramente gli umani che sfileranno davanti alle scenografiche installazioni di sabbia. Siamo quindi arrivati alla Creazione dell’umanità, con in primo piano, il gesto creatore di Dio raffigurato in una scultura a tutto tondo che dà tridimensionalità a un’icona di Lyuba Yatskiv. A destra, un totemfonde in un unico genere

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un’umanità che è contemporaneamente maschio e femmina, creata a immagine e somiglianza di Dio.

Il riposo di Dio, riferimento al settimo giorno della Genesi, vede scolpito su sabbia il quadro Notte stellata di Vincent Van Gogh. Ancora Michelangelo nella Cacciata dal Paradiso riprodotta nella quinta superiore, per passare in primo piano a u n a E v a d e i g i o r n i n o s t r i c h e u r l a t u t t a l a s u a disperazione.

La scena successiva è quella che vede protagonisti Caino e Abele, in cui il fratricidio è condensato nella violenza di uno sguardo d’odio e in una gestualità accusatoria. Le figure si riflettono in un unico modello somatico: fratello contro fratello, uomo contro uomo, l’umanità contro sé stessa. Alle loro spalle il bassorilievo di una megalopoli contemporanea.

La prospettiva dal basso verso l’alto con cui è resa, nega quasi totalmente la visione del cielo perché la città – opera dell’agricoltore stanziale Caino dopo l’uccisione del pastore nomade Abele, – è il luogo degli scontri e delle invidie degli uomini.

Altra splendida rappresentazione presente nel Presepe è quella del Diluvio, con l’immagine di un mare in tempesta e, tra le onde, l’Arca di Noè. In primo piano, su uno spuntone roccioso non ancora sommerso, un padre e una madre incuranti della propria vita, cercano di porre in salvo i loro figli. Con lo stesso amore una tigre protegge il suo cucciolo tenendolo tra le fauci. Il gruppo scultoreo a tutto tondo traduce un particolare dell’incisione di Gustave Doré del 1866, ma il riferimento ai drammatici episodi contemporanei è immediato.

Maestosa è poi la riproduzione della Torre di Babele, che rappresenta la difficoltà comunicativa dell’uomo e il suo arrogante desiderio di raggiungere Dio, senza comprendere che, al contrario, sarà Dio stesso a scendere sulla terra per abbracciare ogni uomo con amore incondizionato. La torre allora si fa abbraccio. La scultura in sabbia, nella citazione

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grafica di Pieter Bruegel, si fonde in ununicum a tutto tondo con l’abbraccio del padre al figliol prodigo di Rembrandt.

L’immagine classica dell’Annunciazione è stata poi sostituita dalla traduzione in bassorilievo dell’affresco Maria, nuova Eva della chiesa di Bevazzana, ora ricollocata a Lignano Sabbiadoro, dove le figure di Eva e di Maria sono graficamente e concettualmente speculari. Il visitatore raggiungerà così la grande scena della Natività con un’icona raffigurante Maria e Giuseppe come immagine della genitorialità umana di Gesù. In primo piano una mega-scultura a tutto tondo mostra mani accoglienti e protettive sulle quali è adagiato un gigantesco neonato.

Ad arricchire la scena, una Cometa che è guida per chi – pur avendo la possibilità, capacità e desiderio di aiutare e condividere – non sempre coglie la richiesta di aiuto dell’uomo che gli sta accanto. Parla quindi a tutti noi. In uno spazio adiacente alla tensostruttura è ospitato anche quest’anno l’Albero di Yule, sui cui rami grandi e piccini potranno appendere biglietti colorati con messaggi di augurio e buon auspicio per l’anno a venire.

La realizzazione 16° edizione del Presepe di Sabbia di Lignano Sabbiadoro (da un’idea dell’associazione Dome aghe e savalon d’aur) è stata curata dagli artisti dell’Accademia della Sabbia di Roma, capitanati da Antonio Molin e con la direzione artistica diPatrizia Comuzzi. Il lavoro di creazione ha richiesto diverse settimane per l’equipe composta anche da artisti internazionali, come Irina Sokolova (Russia), Charlotte Kostner (Olanda) e Eda Kaytan (Turchia). Questi grandi artisti hanno modellato ben 300 metri cubi di sabbia, all’interno di una tensostruttura di 400 metri quadrati.

Ricordiamo che l’opera è creata senza l’ausilio di colle o altri additivi chimici, solo acqua, sabbia e l’abile lavoro degli scultori professionisti. Come da tradizione l’entrata al Presepe sarà a offerta libera

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E.L.

TORINO FACTORY al 37° Torino Film Festival Venerdì 29 novembre 2019, ore 14.30 Cinema Reposi,Torino

Nato come contest per lo scouting di giovani talenti del video making sotto la Mole, TORINO FACTORY si è sempre più integrato nel tessuto cinematografico torinese, alimentando ulteriormente le positive dinamiche grazie alle quali sono emersi registi e professionisti che hanno raggiunto la fama nazionale e internazionale. Il progetto vuole essere infatti uno stimolo per i giovani che si avvicinano al mestiere del cinema, dando loro modo di mettersi alla prova seguiti da professionisti del campo e offrendo un’occasione concreta per creare relazioni tra le nuove generazioni e l’industry locale.

La 2a edizione del contest video riservato agli under 30 ha raccolto 18 cortometraggi, tra i quali 8 sono stati scelti dal regista e direttore artistico del progetto Daniele Gaglianone per accedere alla fase di laboratorio di produzione cinematografica affiancati da professionisti del settore. Un match making che ha unito esperienza e nuove creatività tutte torinesi e ha dato vita a 8 nuovi cortometraggi realizzati durante i mesi appena passati nelle circoscrizioni cittadine:

un grande set a cui hanno partecipato abitanti, realtà pubbliche e private della zona, sia a livello organizzativo che di fruizione a partire dalla rete delle Case di Quartiere, mettendo i giovani videomaker in rapporto con la città, i cittadini e le associazioni locali. La direzione generale del

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progetto è a cura di Alessandro Gaido.

TORIN O FACTORY AL 37 TORINO FILM FESTIVAL

Venerdì 29 novembre alle 14.30, nella sala 1 del Cinema Reposi, i cortometraggi realizzati dalle troupe saranno presentati in anteprima al Torino Film Festival; seguirà una replica dell’intero programma lunedì 9 dicembre alle 20.30, al Cinema Massimo (Via Verdi 18) nell’ambito della rassegna Glocal Day e successivamente saranno proiettati nei quartieri che ne hanno ospitato la fase produttiva.

In occasione del TFF la Giuria composta dai registi Rossella Schillaci e Francesco Ghiaccio e dallo scrittore Fabio Geda, assegnerà il Premio Torino Factory, mentre il pubblico del TFF e delle proiezioni nei quartieri potrà scegliere a quale degli 8 corti dare il Premio del Pubblico.

“Anche nel 2019 i cortometraggi a firma dei registi esordienti del progetto Torino Factory arrivano sugli schermi del Torino Film Festival; il progetto racconta la nostra città dal punto di vista di 8 aspiranti filmmaker con la guida di altrettanti tutor. Nelle due edizioni precedenti alcuni dei lavori di Torino Factory hanno ricevuto importanti riconoscimenti ed è anche per questo che lo considero un progetto da seguire con attenzione oltre che un’ottima palestra per allenare la creatività e la tecnica di giovani appassionati della settima

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arte.“ Francesca Leon, Assessore alla Cultura della Città di T o r i n o .

I CORTOMETRAGGI

/MÀ-DRE/ di Stefano Guerri – Circoscrizione 3. Tutor Francesca Frigo

MANUALE DI STORIE DEI CINEMA di Bruno Ugioli e Stefano D’Antuono – Circoscrizione 1. Tutor Marco Duretti

NEGROPHILIA di Marco De Bartolomeo e Navid Shabanzadeh – Circoscrizione 5. Tutor Luciano D’Onofrio NEL JARDIN DES PLANTES di Davide Leo, Giorgio Beozzo, Stefano Trucco e Fabrizio Spagna –

Circoscrizione 8. Tutor Maicol Casale

LA RAGAZZA CINESE di Guglielmo Loliva – Circoscrizione 2.

Tutor Stefano Scarafia SCHELETRI di Fabiana Fogagnolo e Luigi De Rosa – Circoscrizione 4. Tutor Luca Viglian SELENE di Sara Bianchi – Circ. 6. Tutor Stefania Bona

AYO MAMA di Tommaso Valli, Andrea Cassinari e Virginia Carollo – Circoscrizione 7. Tutor Andrea Deaglio

TORINO FACTORY 3 – OPEN CALL AL CONTEST

È in corso la ricerca dei partecipanti alla 3a edizione: la

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call, aperta fino al 31 dicembre 2019, raccoglierà teaser di cortometraggi della durata massima di 3’, girati per almeno l’80% in una o più delle circoscrizioni torinesi da giovani a s p i r a n t i f i l m m a k e r u n d e r 3 0 ( b a n d o c o m p l e t o s u bit.ly/TorinoFactory2019).

In continua evoluzione per favorire esigenze e propensioni di partecipanti e tutor, l’edizione 2020 di Torino Factory introduce un importante cambiamento: i video candidati dovranno essere i teaser dei futuri corti, verrà così premiata, oltre alla capacità tecnica, l’idea e la progettualità delle troupe, alzando il livello qualitativo e professionale del contest. Tutti i teaser iscritti saranno proiettati durante la rassegna di cortometraggi Too Short to Wait (5 – 9 febbraio 2020), e gli 8 finalisti accederanno alla 19a edizione del Glocal Film Festival (12 – 16 marzo 2020). Da aprile a settembre 2020, partendo dal progetto in nuce, le troupe selezionate seguiranno un vero e proprio percorso di s v i l u p p o e p r o d u z i o n e s e g u i t i d a t u t o r professionisti. Promosso da Città di Torino – Direzione Servizi Culturali e Amministrativi, in collaborazione con Fondazione per la Cultura Torino. Realizzato da Associazione Piemonte Movie in collaborazione con Film Commission Torino Piemonte, MNC Torino Film Festival, Moving TFF – Associazione Altera, Rete delle Case di Quartiere, Centro Nazionale del Cortometraggio e con il patrocinio di GAI – Associazione per il Circuito Giovani Artisti Italiani.

Direzione Generale Alessandro Gaido | Direzione artistica Daniele Gaglianone Segreteria di produzione Aurora Bolandin | Segreteria organizzativa Roberta Pozza Segreteria amministrativa Elisa Cabula | Rapporti con il territorio Gianluca Vacha Comunicazione Gabriele Diverio | Ufficio stampa Letizia Caspani e Mariapaola Gillio Progetto grafico e coordinato immagine Federica Zancato

Comitato scientifico Franco Prono (Associazione Piemonte Movie), Paolo Manera (Film Commission Torino Piemonte), Emanuela Martini (Torino Film Festival)

Si ringraziano Paolo Rapalino (Zenit Arti Audiovisive), Enrico

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V e n d i t t i ( T e l e E M A P r o d u c t i o n ) I N F O R M A Z I O N I www.piemontemovie.com – torinofactory@piemontemovie.com

IL RINASCIMENTO DI PORDENONE TRA VENEZIA E IL FRIULI

Università degli Studi di Udine

Cocuratrice della mostra “Il Rinascimento di Pordenone” in corso a Pordenone

Venezia, Museo Correr – Salone da Ballo Venerdì 29 novembre ore 16.00

La straordinaria carriera di Giovanni Antonio de’Sacchis lo portò a “sbarcare”

anche a Venezia, allora fulgida capitale, centro di cultura tra i più importanti dell’italico stivale e non solo. Qui egli si trovò in competizione con Tiziano e introdusse un linguaggio nuovo, risultato d e l l e s u e e s p e r i e n z e p r e c e d e n t i , anticipando gli sviluppi della pittura veneziana dei decenni successivi. Ecco d u n q u e c h e l a s t e s s a m o s t r a “ I l Rinascimento di Pordenone”, in corso nella città sul Noncello, non poteva non approdare essa stessa a Venezia. Lo farà grazie a un accordo siglato con i Musei Civici di Venezia – tra l’altro prestatori di alcuni dei materiali in mostra – venerdì 29 novembre alle 16 al Museo Correr (Salone da Ballo), con una conferenza a cura della professoressa Caterina Furlan (curatrice insieme a Vittorio Sgarbi della mostra pordenonese) dal titolo “Il Rinascimento

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di Pordenone tra Venezia e il Friuli”.

Venezia nel Cinquecento fu teatro di straordinarie imprese a r t i s t i c h e , a u t e n t i c h e r i v o l u z i o n i n e i p e r c o r s i d e l l ’ a r t e e i n n o v a z i o n i vertiginose grazie a committenze numerose e spesso illuminate, botteghe fiorenti e personalità uniche. Tra i protagonisti del Rinascimento veneziano e più in generale padano, un posto di

rilievo lo occupò proprio Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone che seppe innovare il panorama artistico lagunare con la sua arte potente, le sue interpretazioni premanieriste o addirittura protobarocche, introducendo in laguna, tanto a Venezia quanto nella provincia friulana, le innovazioni di Michelangelo e Raffaello e dell’arte romana e toscana.

L’incontro promosso dal Comune di Pordenone con la Fondazione Musei Civici di Venezia e la Città di Venezia, con il sostegno di Confcommercio-Ascom di Pordenone sarà introdotto da Pietro Tropeano assessore alla cultura del Comune di Pordenone con i saluti di Paola Mar e di Guglielmina Cucci assessore al turismo rispettivamente del Comune di Venezia e del Comune di Pordenone, di Mattia Agnetti, segretario organizzativo della Fondazione dei Musei Civici di Venezia e di Giovanna Santin vicepresidente Ascom Pordenone e vedrà anche l’intervento di Andrea Bellieni responsabile Museo Correr. Per partecipare è necessario prenotare scrivendo a l a u r a . c o s t a l o n g a @ c o m u n e . - pordenone.it.

La mostra in corso a Pordenone alla Galleria d’arte Moderna /Parco Galvani fino al 2 febbraio 2020 – promossa dal Comune

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di Pordenone Carlo Liotti

Presentazione Racconti umoristici triestini

Domenica 1 dicembre ore 11.00

Knulp Bar, Via Madonna del Mare 7/A

Poljanka Dolhar e Piero Purich ci accompagnano nella Trieste dell’immediato dopoguerra, la Trieste del Territorio Libero e del Governo Militare Alleato, magistralmente descritta da Vadimir Bartol.

I Racconti umoristici triestini, pubblicati per la prima volta nel 1957, «dipingono con brio e ironia le controversie ideologiche, politiche, sociali, etniche e culturali di una città in bilico tra due mondi, sistemi e stati» (Miran Košuta).

Il volume offre anche ai lettori italiani l’opportunità di conoscere il giornalista Jakomin Pertot, alter ego dell’autore, il faccendiere (che in triestino si dice

“trapolèr”) Mangialupi, Amoretta con le sue magnifiche gambe da assicurare contro i danni, il dottor Grad che vuol diventare il re degli sloveni, l’incontentabile sir Oliver Burke, l’autorevole critico Magnanimo Furbarelli, la portinaia che fa la medium, figure grottesche e dolenti che si affacciano sul caotico palcoscenico della Trieste del

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Territorio Libero, fra il 1946 e il 1948.

Una galleria di protagonisti di una commedia ambientata in una Trieste estremamente vivace, con cortei pro Italia o pro Jugoslavia, sassaiole e jeep da scansare, ambigue gallerie d’arte e bar sempre affollati. Una rara testimonianza letteraria degli anni del Territorio Libero di Trieste e del Governo Militare Alleato vissuti in prima persona da Vladimir Bartol.

La presentazione è organizzata nell’ambito del progetto

“Varcare la frontiera”.

http://www.varcarelafrontiera.eu/

Novara: Venerdì sera il

Broletto si anima di parole e

vino: con “Sorsi” libro-

degustazione con Marco

Scardigli e Francoli

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Questo 29 novembre alle 21 all’Arengo d e l B r o l e t t o d i N o v a r a u n a presentazione spettacolo con Marco S c a r d i g l i e R o b e r t o S b a r a t t o e degustazioni di Casa Francoli per riscoprire il legame tra vino e cultura a partire dalla novità Sorsi. Come farsi una cultura alcolica

Venerdì 29 novembre alle ore 21 il festival Scrittori&giovani vi dà appuntamento all’Arengo del Broletto di Novara in via R o s s e l l i 2 0 p e r l a p r e s e n t a z i o n e s p e t t a c o l o d e l l a novità Sorsi: come farsi una cultura alcolica (Interlinea) di Marco Scardigli e Roberto Sbaratto con degustazione finale.

L’evento è patrocinato dal Comune di Novara.

Attraverso citazioni letterarie, aneddoti, racconti di grandi autori e momenti musicali si spiega quale

sia il ruolo del vino nella nostra cultura. La serata è a cura degli autori del libro Sorsi Marco Scardigli (recente finalista al premio Bancarella con Évelyne) e Roberto Sbaratto, con Luigi Ranghino al piano e Alessandro Francoli come maestro di degustazione. Un evento al confine tra la passione per il vino e quella per i libri: il volume al centro racconta le bevande alcoliche nella nostra cultura. Come se fosse una grande degustazione, fra le pagine si assaggiano vari punti di vista (letterario, religioso, poetico, storico, umoristico), modi espressivi differenti (la citazione, la canzone, l’aforisma, la poesia) e si assaporano classici come Omero e Orazio o moderni come Hemingway e Simenon, passando da Lorenzo il Magnifico ad autori minori ma comunque divertenti e un po’ brilli.

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Scardigli, Sbaratto Marco Scardigli è nato, vive e lavora a Novara. Storico militare, ha pubblicato per Mondadori la trilogia sulle battaglie nella storia d’Italia, per Rizzoli Le grandi battaglie del Risorgimento (2010), per Utet Viaggio nella terra dei morti (2014), Le armi del diavolo (2015)e Il viaggiatore di battaglie (2017). È anche appassionato di gialli e questa è la seconda avventura con protagonisti Tina, Stoffel e Marchini dopo Celestina. Il mistero del volto dipinto (Mondadori, Milano 2016). Oltre che di storia e narrativa, è anche appassionato di giochi e di cultura gastronomica.

Roberto Sbaratto è nato e vive a Vercelli. Attore, regista e musicista, inizia la carriera da professionista all’inizio degli anni ottanta. Lavora con la Banda Osiris, con l’attore scozzese Johnny Melville e allo Stabile di Torino con Ugo Gregoretti. Partecipa come attore a decine di film e di fiction, lavorando, tra gli altri, con Alberto Sordi, Alberto Negrin, Eugene Levy, Carlo Verdone e Saverio Costanzo.

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Ad Abbadia San Salvatore (SI) si preparano le “fiaccole”

che illuminano di fuoco il Natale

Ad Abbadia San Salvatore (Monte Amiata – Siena) si preparano le “fiaccole” che illumineranno di fuoco il Natale.

È tutto pronto per iniziare la costruzione delle grandi cataste di legna che saranno incendiate la notte della Vigilia secondo una tradizione molto vissuta e ricca di magia.

Qui l’intera comunità festeggia il 24 dicembre nelle strade del paese, rinnovando un rito ancestrale che si tramanda di generazione in generazione.

U n a p p u n t a m e n t o c h e v i e n e preparato già dall’autunno quando i “fiaccolai” iniziano a c e r c a r e l a m a t e r i a c o n c u i costruire le “fiaccole”, tipiche c a t a s t e d i l e g n a a f o r m a piramidale alte fino a sette metri che, costruite in ogni terziere del piccolo borgo medioevale, si levano al cielo in attesa della vigilia quando poi verranno incendiate. Una lavorazione impegnativa che coinvolge tutta la comunità impegnandola nella realizzazione di questi monumenti rurali unici. Si intrecciano tronchi sfidando la gravità grazie a

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tecniche segrete che qui si tramandano di generazione in generazione, per celebrare un rito del fuoco che coinvolge tutti, sposando simbolici significati pagani e religiosi.

Sono “figli del fuoco” infatti gli abitanti dell’Amiata, una montagna vulcanica che nelle sue viscere nascondeva lava incandescente, una terra che da sempre offre cibo e benessere per la collettività. Si estraeva cinabro da cui si ricavava mercurio nella grande miniera che oggi è diventata Museo. Una storia complessa che vede legati indissolubilmente uomo e natura, in un dialogo talvolta difficile ma sempre pieno d’amore. E’ infatti quella montagna amata e sentita come madre, come presenza sacra che i badenghi celebrano anche attraverso la tradizione delle Fiaccole.

Dopo giorni di lavoro, arriva il tanto atteso 24 dicembre con il suo rituale consolidato. Alle ore 18, in un momento spettacolare che riunisce centinaia di persone, si dà il via alla Cerimonia di Accensione con la “Benedizione del Fuoco”

che segna l’inizio della festa. La filarmonica suona canti natalizi e la fiaccola davanti al Municipio viene accesa con il fuoco sacro. Questo è il segnale convenuto: da qui i Capi Fiaccola, con le loro torce divampanti, portano il fuoco che accenderà le altre decine di Fiaccole disseminate nel centro storico e in tutto il resto della cittadina del Monte Amiata.

Uno spettacolo carico di magnetismo e suggestione.

E la comunità, che durante tutto l’anno vive e attende la sua incantevole notte, celebra per un intero mese le Fiaccole con un ricco calendario di spettacoli, intrattenimenti, mercatini e moltissime altre iniziative che trasformano Abbadia in un autentico villaggio natalizio. Un Natale unico, che non si trova in nessun altro luogo al mondo.

P e r m a g g i o r i i n f o r m a z i o n i : t e l 0 5 7 7 7 7 0 3 6 1 ;

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sito: www.cittadellefiaccole.it;

email: info@cittadellefiaccole.it; Facebook: abbadia città delle fiaccole

Castel Sant’Elmo Alla scoperta di un’incredibile fortezza Domenica 1 dicembre 2019 Visite guidate ore 10 – 12

Castel Sant’Elmo Alla scoperta di un’incredibile fortezza

Domenica 1 dicembre 2019 Visite guidate ore 10 – 12

Domenica 1 dicembre in occasione dell’ingresso gratuito con la manifestazione Domenica al museo promossa dal Polo Museale della Campania si terranno a Castel S. Elmo, alle ore 10 -12, delle visite guidate speciali a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli.

Il forte di Sant’Elmo, protagonista di episodi importanti

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n e l l a s t o r i a d i N a p o l i (l’insurrezione del 1647-1648, la conquista del Regno da parte di Carlo III di Borbone, la Repubblica del 1799), è una formidabile costruzione a pianta stellare con sei punte, dodici l a t i e s e i a n g o l i o t t u s i , realizzata negli anni quaranta del XVI secolo, per volere dell’imperatore Carlo V d’Asburgo.

Progettata dall’ufficiale ed architetto spagnolo Luis Escrivá, essa inglobò la precedente fortificazione angioina ( B e l f o r t i s ) , i c u i u l t i m i r e s t i a n d a r o n o p e r d u t i , probabilmente, con la violenta esplosione del 13 dicembre 1587. Il livello intermedio della fortezza è costituito da un articolato sistema di gallerie difensive (che saranno eccezionalmente visitabili), dotate di cannoniere in grado di consentire il tiro difensivo da diverse angolazioni.

L’immensa piazza d’armi superiore, al centro della quale sorgono gli edifici un tempo destinati al comando e la sala d’armi nonché la piccola chiesa di Sant’Erasmo, era dotata di artiglierie a lunga gittata per proteggere la città da se stessa oltre che dai nemici esterni. La difesa passiva era basata su enormi spessori murari in tufo, poiché la parte inferiore del complesso fortificato venne ricavata scavando l’interno della collina di San Martino. Il percorso di visita condurrà i partecipanti soprattutto alla scoperta degli aspetti tecnici-difensivi di questo eccezionale esempio di architettura fortificata, unico al mondo per forma e soluzioni adottate. Feritoie, caditoie, ponti levatoi, fossati, cavalieri, rivellini, merli e merloni, cannoni e cannoniere, petrieri, sagri, passavolanti e colubrine: i visitatori saranno introdotti all’affascinante e singolare linguaggio che caratterizza l’architettura militare in età moderna.

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PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro venerdì 29 novembre, fino a esaurimento posti:

castellicampania@virgilio.it – Tel. 333 6853918 (ore 9.00-18.00).

Orari d’inizio visite guidate: 10,00 – 12,00

info Castel Sant’Elmo – Via Tito Angelini, 22 – 80129 Napoli Tel. 081.2294449 pm-cam.santelmo@beniculturali.it

Anà-Thema Teatro ha preparato un dicembre da sogno

SABATO 7 DICEMBRE ore 20.45 al TEATRO della CORTE di Osoppo LO SCHIACCIANOCI BALLETTO IN DUE ATTI

con la COMPAGNIA NAZIONALE RAFFAELE PAGANINI e COMPAGNIA ALMATANZ

La trama del balletto “Lo Schiaccianoci” è tratta da una

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favola borghese di Hofmann,ilcoreografo Luigi Martelletta ha eliminato subito i risvolti più inquietanti del racconto, a favore di una formula spettacolare che esaltasse maggiormente lo spirito favolistico. La drammaturgia sarà profondamente innovativa,anche nel senso della scelta dei temi,ogni p e r s o n a g g i o s a r à t r a t t e g g i a t o s e c o n d o s c a n s i o n i psicologistiche di forte impatto teatrale. Anche se con una formazione più snella lo spettacolo ripercorrerà comunque quell’itinerario danzato che molti conoscono e si aspettano, non mancheranno infatti le danze più note di questo capolavoro di Ciajkovskj: la danza russa, cinese, araba,spagnola, il famoso valzer dei fiori,i fiocchi di neve, ecc.. mantenendo così la struttura e la regia che il grande coreografo M.

Petipa già nelle fine dell’ottocento aveva previsto.

Etoilès di fama internazionale insieme agli artisti della compagnia, ci proporranno questo originale e suggestivo spettacolo!

Spettacolo evento – Biglietti €18 intero – €16 ridotto

i n f o e p r e n o t a z i o n i 0 4 3 2 1 7 4 0 4 9 9 – 3 4 5 3 1 4 6 7 9 7 info@anathemateatro.com

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Anà-Thema propone il nuovissimo CASTELLO DI BABBO NATALE con Babbo Natale e lo schiaccianoci! Spettacolo Itinerante per

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tutta la famiglia -nuovo spettacolo 2019- SABATO 14 DICEMBRE Ore 14.00 Ore 16.00

DOMENICA 15 DICEMBRE Ore 10.30 Ore 14.00 Ore 16.00 Al Castello di Udine – ingresso al museo del Castello

TUTTO IL CASTELLO DI UDINE SI TRASFORMERA’ PER DUE GIORNI NELLA MAGICA CASA DI BABBO NATALE!

Dopo il successo della precedente edizione, Anà-Thema Teatro ripropone un percorso di teatro itinerante invernale all’interno del Castello di Udine; un fantastico viaggio nel mondo del Natale per conoscere i magici personaggi che abitano la casa di Babbo Natale e vivere le avventure della storia dello schiaccianoci!

 Tante tappe per un viaggio unico ed emozionante all’interno delle sale del castello e tra le opere d’arte del museo. Saranno organizzati diversi turni di spettacolo per un massimo di cento spettatori a replica. Il castello di Udine si trasformerà nella casa del Natale con i suoi personaggi più famosi. Un grande evento con attori, musicisti e cantanti, impegnati nei ruoli più belli dei simpatici amati da grandi e piccini. Uno dei luoghi più suggestivi di Udine, infatti, si trasformerà in un grande mondo incantato ricco di luci, suggestioni e storie fantastiche.

Babbo Natale aprirà le porte del Castello al pubblico, darà il benvenuto ai visitatori e spiegherà come si assiste allo spettacolo. Il pubblico sarà suddiviso in gruppi che, guidati, percorreranno le strade alla scoperta del Natale. Gli attori in scena ripeteranno il proprio monologo ogni volta che un gruppo si troverà davanti alla postazione dell’attore.

 Sarà anche un’occasione per scoprire sale interne del castello che per l’occasione rimarranno aperte per ospitare gli insoliti protagonisti.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

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Biglietto € 10

– ingresso per lo spettacolo dal museo del Castello –

Per informazioni e prenotazioni: 04321740499 – 3453146797 info@anathemateatro.com

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UN CAPODANNO DIVERTENTE DA PAURA con il nuovissimo spettacolo della FAMIGLIA ADDAMS

firmato Anà-Thema Teatro Dopo il grande successo della “Villa degli Addams”, la simpatica famiglia sta preparando il suo imperdibile ritorno con uno spettacolo nuovissimo per farvi divertire la notte di Capodanno e il primo giorno del 2020!

La compagnia teatrale, forte del grande successo delle passate edizioni, ripropone la formula del “Capodanno a Teatro”

all’insegna di spettacoli per tutta la famiglia accompagnati da giochi, festa e l’immancabile brindisi di mezzanotte. Come ormai tradizione, la decima per essere precisi, l’appuntamento per festeggiare in modo originale e divertente lo scoccare della mezzanotte approda sul palcoscenico del teatro della Corte di Osoppo per divertire i sempre più numerosi spettatori che, anno dopo anno, confermano e richiedono, di salutare l’anno nuovo a teatro con Anà-Thema.

Quest’anno gli Addams replicheranno su due palcoscenici: La notte del 31 dicembre con uno spettacolo nuovissimo sarà in scena al Teatro della Corte di Osoppo dalle ore 21.45 e proseguirà fino a mezzanotte, dove dopo il brindisi la serata proseguirà con un dolce buffet e festeggiamenti. Il pomeriggio del 1 gennaio invece lo spettacolo replicherà al Teatro di Povoletto alle ore 16.45 e si concluderà con una merenda insieme ai personaggi.

Il costo dei biglietti è: 31 dicembre ore 21.45 Teatro di Osoppo €28 intero €18 ridotto (under 18)

compreso spettacolo, brindisi di mezzanotte e dolce buffet 1 gennaio ore 16.30 Teatro di Povoletto €20 intero €15 ridotto (under 18) compreso spettacolo e merenda

Lo spettacolo racconterà una nuova avventura della Famiglia più strampalata e divertente del mondo …e tra attimi esilaranti, giochi con il pubblico e momenti di divertente

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paura, i protagonisti Morticia, Gomez, Zio Fester, cugino It, Mercoledì e Pugsley, l’altissimo Lurch e l’irriverente Mano vi condurranno nel nuovo anno!

Lo spettacolo del 31 accompagnerà il pubblico fino alla mezzanotte, divertendolo anche con giochi a premi interattivi e, dopo il conto alla rovescia degli ultimi istanti del 2019, gli attori brinderanno tra i presenti per festeggiare il nuovo anno. La nottata proseguirà con buffet e festeggiamenti. La formula del “Capodanno a Teatro” è un modo originale per passare una serata in compagnia di amici, divertendosi e assistendo a uno spettacolo di qualità.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA Per informazioni e prenotazioni:

04321740499 – 3453146797 info@anathemateatro.com

LA BISBETICA DOMATA Teatro Galleria Toledo Napoli 29 novembre – 8 dicembre

ll Teatro coop. produzioni / Galleria Toledo LA BISBETICA DOMATA

da William Shakespeare

drammaturgia e regia Laura Angiulli

c o n F e d e r i c a A i e l l o , G i o v a n n i B a t t a g l i a , M i c h e l e Danubio, Antonio Marfella,

Andrea Palladino, Caterina Spadaro, Antonio

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Speranza

impianto scenico Rosario Squillace luci Cesare Accetta

illuminotecnica Lucio Sabatino

direttore di scena Flavia Francioso

Al centro il travestimento e lo scambio dei ruoli.

I l m e c c a n i s m o d e l “ t e a t r o n e l t e a t r o ” è c o n d o t t o dichiaratamente, così come si annuncia già in apertura d’opera, quando la bizzarria di un signore al ritorno dalla battuta di caccia spinge a prendersi gioco di un cencioso e ubriaco Sly, di punto in bianco fatto credere a se stesso ricco e potente, per il solo piacere della burla.

Il gioco proposto agli attori è lieve come la credulità e bonarietà del vecchio Battista, padre di Caterina e Bianca, che nell’evidente disponibilità ad accasare le belle figlie si lascia prendere nel meccanismo di innamorati; tutt’intorno la diabolica Caterina e Petruccio, ma appena un gradino più in basso Bianca e i suoi pretendenti – un complesso intrecciarsi di travestimenti che si fanno e si disfano in un batter d’occhio e rafforzano la trama col fare da struttura di tenuta alla vicenda dei due sposi.

La storia è nota, ma a bene intendere l’opera presenta uno sviluppo di grande intensità, tra le figure di contorno che tanto richiamano le maschere dello stesso teatro italiano e la malizia dei servi fra i quali il brillantissimo Grumio.

Assume corporeità e presenza di tutta verità la deliziosa Caterina, traboccante di vita, dapprima aggressiva e violenta nella difesa di un “essere donna” fuori dalla norma e, in seguito, capace di amare, desiderare e condurre i fatti con mutevole gamma di espressioni emotive. Essa infatti non domata, ma resa scaltra dalle necessità del caso, offrirà

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strategicamente al suo Petruccio, dal quale è veramente attratta, una solo apparente volontà di sottomissione suggerita dall’opportunità, e soprattutto dalle regole concordate nella convenzione amorosa ed erotica della coppia, per il miglior profitto della vita coniugale.

C’è giovinezza e modernità mentre tutt’intorno uno scenario dichiaratamente teatrale, in qualche modo stentoreo, tutto sommato di maniera, fa da sfondo, opaco perché così concepito, allo splendore dei protagonisti esposti a luce piena nella centralità dell’opera.

informazioni

orario spettacoli

29 e 30 novembre / 5 e 7 dicembre ore 20.30 1 e 8 dicembre ore 18.00

teatro/scuola

anteprima scuole 28 novembre ore 10.30 2 dicembre ore 10.30 e 15.00

3 dicembre ore 10.30 e 15.30 4 dicembre ore 10.30

biglietti intero € 15 over 65 € 12 studenti € 10

* p e r i t i t o l a r i d i C a r t a Più e Carta Multipiù il costo del biglietto è di € 10 È possibile prenotare i biglietti telefonicamente o via mail.

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Il ritiro del biglietto prenotato deve essere effettuato 30 minuti

p r i m a d e l l ’ i n i z i o d e l l o s p e t t a c o l o , salvo diversa comunicazione.

convenzionati con Supergarage

via Shelley 11 – Napoli / tel. 0815518708

M linea 1 / stazioni Toledo / uscita Montecalvario indirizzo

Galleria Toledo teatro stabile d’innovazione

Via Concezione a Montecalvario, 34 – 80134 – Napoli

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