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Educazione Civica e sua integrazione nel curricolo

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Academic year: 2022

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Educazione Civica e sua integrazione nel curricolo

Istituto di Istruzione Superiore

"Leonardo da Vinci"

(2)

Educazione civica e sua integrazione nel curricolo

 Compiti dell’esperto formatore neo assunti

sostenere i corsisti nell’attività di progettazione e pianificazione delle attività di documentazione e nel processo di sviluppo delle

competenze di natura culturale , disciplinare , didattico ,

metodologico in riferimento all’educazione civica e sua integrazione nel curricolo;

Portare i corsisti allo sviluppo alla attuazione di strategie innovative di

insegnamento

(3)

Asse trasversale

 Cosa vogliamo raggiungere ? Costruzione di un

percorso per competenze , inclusivo e cooperativo , significativo per il successo formativo nell’ottica

dell’applicazione dell’educazione civica nel contesto classe e nell’integrazione del curricolo:

 Asse 1 . Costituzione, diritto nazionale e internazionale, legalità e solidarietà

 Asse 2 . Sviluppo sostenibile, educazione ambientale ,

(4)

NORMATIVA. L. 92/2019 “Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica”. DM n. 35 del 22/06/2020 “Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica”.

 LA TRASVERSALITA’ DELL’INSEGNAMENTO DELL’EDUCAZIONE CIVICA.

 Le Linee guida richiamano il principio della trasversalità del nuovo insegnamento, anche in ragione della pluralità degli obiettivi di

apprendimento e delle competenze attese, non ascrivibili a una singola

disciplina e neppure esclusivamente disciplinari. La prospettiva trasversale

dell’insegnamento di educazione civica offre un paradigma di riferimento

diverso da quello delle discipline. L’educazione civica supera i canoni di una

tradizionale disciplina, assumendo più propriamente la valenza di matrice

valoriale trasversale che va coniugata con le discipline di studio, per evitare

superficiali e improduttive aggregazioni di contenuti teorici e per sviluppare

processi di interconnessione tra saperi disciplinari ed extra-disciplinari.

(5)

Perché le competenze…

 Ragioni normative: lo prevedono disposizioni di leggi , certificazione al termine dell’obbligo,

competenze di cittadinanza a cui deve mirare l’istruzione

 Ragioni sociali pedagogiche : per la formazione di un cittadino riflessivo e responsabile

consapevole del proprio sapere, della propria

(6)

Che cosa è la competenza

«comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità

personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello

sviluppo professionale e personale»

(Cfr. Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008

sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento

permanente (2008/C111/01), “Gazzetta ufficiale dell’Unione europea”,

6-5-2008).

(7)
(8)

Progettazioni didattiche per lo sviluppo delle competenze

 Apprendimenti significativi (Novak)

 Personalizzazione dei percorsi

 Approcci multipli e pluri prospettici

 Compiti autentici

 Una didattica che progetta e promuove condizioni per costruire il

proprio sapere in modo attivo attraverso contesti di apprendimento

fondati sulla esperienza.

(9)

La didattica per competenze comporta un ambiente di apprendimento

Relazionale

Collaborativo

Educativo

inclusivo

(10)

Didattica per competenza si articola in

 Progettazione dei curricoli per competenze

 Gestione dei percorsi per competenze

 Valutazione e certificazione delle competenze

 La scuola deve predisporre il curricolo all’interno del PTOF nel rispetto dei traguardi e degli obiettivi di

apprendimento detti dalle indicazioni nazionali

(11)

Progettazione curricolare

 Unità di apprendimento

 Compiti significativi realizzati in un contesto esperenziale che mobiliti i saperi che

provengono da campi differenti, la capacità di

generalizzare, fare ipotesi , collaborare,…

(12)

Il docente per contestualizzare le

conoscenze in ambiti di esperienza usa

 Mediatori didattici attivi(esperienze pratiche, osservazioni sul campo)

 Mediatori didattici iconici(filmati fotografie , schemi e tabelle)

 Mediatori didattici analogici(role playing, simulazioni,..)

 Mediatori didattici simbolici(i mercatini,

organizzare la gita scolastica,..)

(13)

Il compito autentico o compito di realtà

È un’attività complessa che impegna gli alunni nella dimostrazione di specifiche padronanza in un contesto di

apprendimento

L’apprendimento significativo

presuppone compiti autentici

(14)

Valutare le competenze: secondo una scala di qualità

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in

situazioni note.

(15)

Alcuni esempi di applicazione

A. Costituzione

Dallo Statuto Albertino al referendum tra Monarchia e Repubblica

“Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra Costituzione” (Piero Calamandrei, politico e membro dell’Assemblea Costituente). Prima di

addentrarci nella legge fondamentale dello Stato italiano e pilastro della nostra Repubblica democratica è necessario ripercorrere, facendo un passo indietro, alcune tappe

importanti della nostra recente storia a partire da un

preciso momento dove tutto ebbe inizio: il 4 marzo del

(16)

A.Organismi internazionali

Unesco

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (in

inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) è stata istituita nel 1946 a Parigi subito dopo la fine delle atrocità seconda guerra mondiale, con la seguente

affermazione di principio: “I Governi degli Stati membri della presente Convenzione, in nome

dei loro popoli, dichiarano: che, poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nello

spirito degli uomini che devono essere poste le difese della pace”.

(17)

B . Cos’è l’Agenda 2030 I 17 OBIETTIVI DELL'AGENDA 2030

Obiettivo 1. Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo;

Obiettivo 2. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile;

Obiettivo 3. Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età;

Obiettivo 4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti; Obiettivo 5. Raggiungere l’uguaglianza di genere ed

emancipare tutte le donne e le ragazze; Obiettivo 6. Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie; Obiettivo 7.

Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e

moderni; Obiettivo 8. Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e

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10. Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le nazioni; Obiettivo 11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili; Obiettivo 12. Garantire

modelli sostenibili di produzione e di consumo; Obiettivo 13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico;* Obiettivo 14. Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile;

Obiettivo 15. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema

terrestre; Obiettivo 16. Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo

sostenibile; Obiettivo 17. Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato

mondiale per lo sviluppo sostenibile.” *Riconoscendo che la Convenzione delle Nazioni

Unite sui Cambiamenti Climatici è il principale forum internazionale e intergovernativo

per la negoziazione della risposta

(19)

Agenda 2030

Goal 4. Istruzione di qualità

Nelson Mandela disse che “l’istruzione è l’arma più potente che si può utilizzare

per cambiare il mondo”. Questo Obiettivo dell’Agenda 2030 è dunque uno dei

più importanti per cambiare le sorti del pianeta per i prossimi anni. L’istruzione

permette di avere gli strumenti per progredire socialmente, lavorare, raggiungere

i propri traguardi, migliorare sé stessi, aprire la mente, esporre le nostre idee e la

conoscenza alimentando prosperità e garantendo la libertà di fare le scelte che

desideriamo per un futuro migliore.

(20)

C. Cittadinanza digitale

La rete fa parte delle nostre vite, del nostro essere cittadini:

per questo dobbiamo conoscere e vivere con spirito critico e responsabile la “cittadinanza” anche “digitale” qualora ci fosse a tutt’oggi la distinzione fra le dimensioni del reale e

del digitale come il neologismo “onlife“ (inteso appunto come

un unico vissuto) ha ormai sancito.

(21)

C. Cittadinanza digitale Comunicare “bene”.

Nella comunicazione, le uniche cose che contano sono due:

come il messaggio arriva ai destinatari e quali effetti

provoca. Presupposto di questo ovviamente è il messaggio stesso che deve sempre essere (scritto o audio) ben

formulato, facendo attenzione a tutti gli aspetti relativi sia

alla forma sia alla sostanza. Le buone intenzioni, no! In

pratica c’è una sola regola da seguire: prima di scrivere un

post, commentare i post degli altri, scrivere qualcosa in una

chat di gruppo, mettere (o non mettere) un “Mi piace”,

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SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

 A. Costituzione

 A. Istituzioni italiane

 A. Istituzioni Unione europea

 A. Organismi internazionali

 B. Agenda 2030

 C. Cittadinanza digitale

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D. Lavoro

E. Ambiente e territorio

F. Legalità e contrasto alle mafie

G. Patrimonio culturale

H. Protezione Civile

L. Educazione alimentare

(24)

d. lavoro

 Repubblica fondata sul lavoro

 Rapporti di lavoro

 Statuto lavorataori

 Organizzazione sindacali

 Diritti dei lavoratori

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e. Ambiente e territorio

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e. Legalità e contrasto alle mafie

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g. Patrimonio culturale

Il patrimonio culturale è una risorsa strategica per lo sviluppo sociale ed economico di un paese. Questa affermazione, valida per qualsiasi territorio, assume una rilevanza ancora più grande per l’Italia, nazione conosciuta proprio per il suo patrimonio che è uno dei più ampi a

livello mondiale (oltre 3.400 musei, 2.100 aree archeologiche, 24 parchi nazionali, 23 aree marine e più di 45 siti Patrimonio dell’Umanità – i

cosiddetti World Heritage designati dall’Unesco).

 Costituzione art .9

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h. Protezione civile

 Comunità scientifica

 Forze armate

 Organizzazioni di volontariato

 Polizia di stato

 Servizio sanitario nazionale

 Protezione civile

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Percorsi per materie

 Italiano

 Matematica

 Geografia

 Storia

 Religione

 ……..

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Curricolo verticale e curricolo per assi

 Il curricolo verticale

consente di promuovere la competenza nel tempo e di progettare le esperienze didattiche nel lungo periodo

ha una dimensione

temporale di sviluppo nel lungo periodo

 Il curricolo per assi culturali consente di progettare il percorso formativo degli studenti attraverso un’ottica

interdisciplinare e

sistemica tramite le unità

di competenza

(31)

Il curricolo per assi culturali rappresenta

l’architettura didattica secondo cui organizzare il percorso formativo nel rapporto tra monodisciplinare e UdA interdisciplinare

le convergenze tematiche/di obiettivi/di saperi a livello di asse culturale, che può essere preliminare alla progettazione delle UdA, aprendosi anche al collegamento con altri assi

lo sviluppo sincronico del percorso didattico in un anno scolastico (nel

(32)

Fase 1

Per progettare il curricolo per assi :

Occorre individuare le competenze obiettivo da promuovere , valutare e certificare;

Distribuire le competenze nell’arco degli anni del

ciclo scolastico(infanzia primaria sec. I e II grado)

(33)

Se abbiamo già un curricolo da cui partire:

 Riorganizzarlo per asse culturali

 Individuare le convergenze a livello di competenze di temi di saperi per progettare compiti di realtà

Definire criteri e modalità di valutazione

(34)

fase 2

Si potrà poi

Progettare i moduli, individuando le competenze obiettivo, i saperi

essenziali e prove di competenza

Inserire le uda interdisciplinari

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Fase 3 definire

 Il tiolo delll’uda

 Le competenze chiave di cittadinanza promosse

 I saperi essenziali

 I compiti di realtà

 La valutazione

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Come valutare?

Modalità di verifica:

Strumenti di valutazione(griglie decimali, di osservazione sistematica, rubriche, …)

Criteri per l’attribuzione dei voti attraverso descrittori graduati

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Ed ora mettiamoci a lavoro…

(38)

E ora Progettiamo esperienze didattiche Vi chiedo di gentilmente di cimentarvi nell

 Ideare esperienze didattiche basate sullo sviluppo di un saper agire

 Pensare alle strategie da utilizzare nello svolgimento del compito di realtà

 Definire il prodotto finale sulla base delle evidenze che devono dimostrare i nostri studenti le nostre studentesse

 In altre parole vi chiedo di formare dei gruppi (3/4 persone) con whats app o

altro e in circa 30 minuti progettare una udc relativa alla educazione civica,

che presenterete in diretta su webex; la restituzione dei lavori costituisce la

parte laboratoriale e attiva del corso.

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