Sono vertebrati a sangue caldo Sono vertebrati a sangue caldo
Uccelli
Uccelli
È una classe che comprende moltissime specie (circa 8600) e solo un numero molto
limitato viene allevato dall’uomo
È una classe che comprende moltissime specie (circa 8600) e solo un numero molto
limitato viene allevato dall’uomo
Uccelli
Uccelli
•Abitudini terragnole
•Si nutrono di granaglie, semi, bacche, frutti, ma anche di
insetti ed invertebrati
•Corpo tozzo
•Becco ricurvo e corto
•Collo relativamente breve
•Ali arrotondate, ricoprono i fianchi
•Zampe robuste con unghie forti adatte per razzolare
•Coda spesso rotondeggiante
•Abitudini terragnole
•Si nutrono di granaglie, semi, bacche, frutti, ma anche di
insetti ed invertebrati
•Corpo tozzo
•Becco ricurvo e corto
•Collo relativamente breve
•Ali arrotondate, ricoprono i fianchi
•Zampe robuste con unghie forti adatte per razzolare
•Coda spesso rotondeggiante
Galliformi Galliformi
Es. famiglia Fasianidi (pavoni,
tacchini, fagiani, faraone, starne,
pernici, quaglie, polli domestici)
Come tutti i vertebrati hanno simmetria bilaterale
Come tutti i vertebrati hanno simmetria bilaterale
Orientamento
Orientamento
È costituito da:
È costituito da:
Apparato locomotore Apparato locomotore
•Scheletro
•Articolazioni
•Muscoli
•Scheletro
•Articolazioni
•Muscoli
Scheletro: ossa Scheletro: ossa
Ossa pneumatiche Ossa pneumatiche
Scheletro Scheletro
•Irrigidimento del tronco
•Vertebre cervicali mobili
•Cranio piccolo e compatto
•Irrigidimento del tronco
•Vertebre cervicali mobili
•Cranio piccolo e compatto
Scheletro Scheletro
Scheletro appendicolare
Scheletro appendicolare
Scheletro assile
Scheletro assile
Colonna vertebrale Colonna vertebrale
Regione toracica Regione toracica Regione cervicale Regione cervicale
Regione sacrale Regione sacrale Regione lombare Regione lombare
Regione coccigea Regione coccigea
Colonna vertebrale:
vertebre toraciche Colonna vertebrale:
vertebre toraciche
notarium
scapola omero
C T4
Da 7 a 9. Portano le coste.
La 1° e la 5° sono libere, le altre sono fuse tra loro (pezzo unico che da una notevole solidità).
La 7° è fusa alla 1° lombare
Le fusioni interessano anche gli archi dove i processi spinosi assumono l’aspetto di creste appiattite.
Colonna vertebrale:
vertebre lombari e sacrali Colonna vertebrale:
vertebre lombari e sacrali
Sinacro (d):
ultima vertebra toracica,
vertebre sacrali e prima coccigea
Sinacro (d):
ultima vertebra toracica,
vertebre sacrali e prima coccigea
ileo ischio
pube ileo
Da 11 a 14
Il sinacro ai lati si articola con gli ilei, caudalmente
continua nelle
vertebre coccigeee.
Colonna vertebrale:
vertebre coccigee Colonna vertebrale:
vertebre coccigee
pigostilo (c): L’ultima deriva dalla fusione di 3-4 elementi (più grande), assume forma triangolare ed appare appiattita
trasversalmente terminando con un apice rivolto in alto
pigostilo (c): L’ultima deriva dalla fusione di 3-4 elementi (più grande), assume forma triangolare ed appare appiattita
trasversalmente terminando con un apice rivolto in alto
sinacro
pigostilo
ileo
ischio
Sterno Sterno
rostro Processo
cranio-laterale
Art con costa
Processo toracico
Processo caudolatarale
carena
Gabbia toracica
Gabbia toracica
Cranio Cranio
Le dimensioni sono notevoli, ma la sua capacità è molto ridotta per lo
spessore delle ossa che sono, però, pneumatizzate
Le dimensioni sono notevoli, ma la sua capacità è molto ridotta per lo
spessore delle ossa che sono, però, pneumatizzate
Arto toracico:
omero
Arto toracico:
omero
Vicino al tubercolo mediale si trova una ampia apertura che comunica con la cavità interna
dell’ossa per il passaggio del sacco aereo clavicolare
Vicino al tubercolo mediale si trova una ampia apertura che comunica con la cavità interna
dell’ossa per il passaggio del sacco aereo clavicolare
Arto toracico:
carpo
Arto toracico:
carpo
Le ossa brevi si fondono e pertanto si hanno solo 2 unità
Le ossa brevi si fondono e pertanto si hanno solo 2 unità
carpo
Arto toracico:
carpometacarpo Arto toracico:
carpometacarpo
Non vi sono tre segmenti, ma uno solo (fusione)
Non vi sono tre segmenti, ma uno solo (fusione)
carpometacarpo
Arto toracico:
falangi
Arto toracico:
falangi
II dito: 1 falange
III e IV dito: 2 falangi II dito: 1 falange
III e IV dito: 2 falangi
Scheletro della cintura pelvica Scheletro della cintura pelvica
ileo
ileo ischio pube
sinacro
Foro otturato
I coxali non si articolano tra loro in una sinfisi (escluso gli struzzi) e pertanto il termine cintura pelvica è improprio.
Secondo alcuni questa disposizione è necessaria per consentire il passaggio delle uova che hanno un considerevole volume.
Si ha quindi uncino incompleto reso più solido dalla vasta fusione con la colonna vertebrale
Arto pelvico:
ossa delle dita Arto pelvico:
ossa delle dita
II dito: 2 falangi III dito: 4 falangi
IV dito: 5 falangi I dito (unico
posteriore): 2 falangi II dito: 2 falangi III dito: 4 falangi
IV dito: 5 falangi I dito (unico
posteriore): 2 falangi
sperone
IV
Apparato muscolare
Apparato muscolare
Diaframma Diaframma
Rudimentale
Ridotto ad una esile membrana tendinea che poggia sulla faccia ventrale dei polmoni
ed alcuni fascetti muscolari si inseriscono tra le coste
Rudimentale
Ridotto ad una esile membrana tendinea che poggia sulla faccia ventrale dei polmoni
ed alcuni fascetti muscolari si inseriscono tra le coste
Muscoli dell’ala Muscoli dell’ala
mm. pettorali
Muscoli dell’ala Muscoli dell’ala
mm. sopracoraconoideo
Muscoli dell’ala Muscoli dell’ala
mm. bicipite e tricipite
Muscoli dell’arto posteriore
Muscoli dell’arto posteriore
Muscoli dell’arto posteriore Muscoli dell’arto posteriore
Mm bicipite femorale
APPARATO CIRCOLATORIO
È presente un sistema circolatorio doppio e completo
APPARATO CIRCOLATORIO
È costituito da un organo centrale (cuore) al quale fanno capo le vene e dal quale si dipartono le arterie,
con una fittissima rete capillare che perifericamnete collega il sistema arterioso al venoso
APPARATO CIRCOLATORIO
Piccola circolazione e grande circolazione
APPARATO CIRCOLATORIO
Paragonato con i mammiferi il cuore degli uccelli è più efficiente.
Lavora a T maggiori e a maggiore frequenza di pulsazione pertanto presenta un notevole flusso
per unità di tempo (notevole richiesta di ossigeno)
APPARATO CIRCOLATORIO
Il rapporto superficie/volume è a favore della prima perché non possono acquisire massa
notevole che ostacolerebbe il volo.
Di conseguenza attraverso la cute si ha un anotevole dissipazione di calore che aumenta in modo inversmente proporzionale alla grandezza
dell’animale
Cuore
Organo muscolare cavo Forma conica
Atri, ventricoli
Cuore
Circondato ai lati e posteriormente dai lobi epatici
Cuore
Atri e ventricoli comunicano con gli osti
atrioventricolari con valvole che ne assicurano la chiusura e l’apertura durante le varie fasi del
ciclo cardiaco
Cuore: apparato di conduzione
Il fascio atrioventricolare si divide in tre branche:
2 per i ventricoli e 1 (ricorrente) per l’ostio dell’aorta
SISTEMA ARTERIOSO
Dal ventricolo destro nasce l’arteria polmonare che dopo un breve tratto si divide in 2 rami (dx e
sx) penetrando nei rispettivi polmoni
SISTEMA ARTERIOSO
Dal ventricolo sinistro nasce il tronco aortico dal quale subito dopo l’emergenza si originano le due
aa coronarie (dx e sx) che si distribuiscono al cuore
SISTEMA ARTERIOSO
Dopo l’emergenza forma un arco intorno al bronco dx portandosi dorsalmente
al cuore e continua come aorta posteriore fino alla
cavità del bacino
SISTEMA VENOSO
Sono satelliti delle arterie
SISTEMA VENOSO
Nell’atrio di dx sboccano le tre vene cave: 2 anteriori dx e sx
e una posteriore
SISTEMA VENOSO
Il sangue refluo dai visceri non viene immesso
direttamente nella vv cava posteriore, ma convogliato al
fegato tramite la vv porta
SISTEMA VENOSO
Il sistema portale si risolve all’interno del lobulo epatico in un arete
capillare dalla quale originano le 2 vv epatiche che emergendo dal fegato
si rendono alla vv cava posteriore
V mesenterica craniale
V mesenterica caudale
V porta
Sistema portale
A livello del RENE e del fegato le vene che si formano dai capillari si risolvono in una seconda
rete capillare che converge poi a formare una nuova vena
SANGUE
ERITROCITI Sono nucleati
Forma ovalare o elissoidale
Presentano emoglobina anche nel
nucleo
Sistema linfatico
Esiste un sistema di vasi linfatici, ma nel loro percorso non si riscontrano
linfonodi
Sistema linfatico
Confluiscono nelle vene cave
Milza
Piccolo organo di forma sferoidale e di
colore rosso bruno
Milza
A destra dello stomaco
Milza
Polpa bianca e polpa rossa
Apparato respiratorio
L’organizzazione è peculiare in quanto i polmoni sono relativamente piccoli e poco elastici, ma la ventilazione è assicurata dai
sacchi aerei
Cavità nasali
Le vie aeree iniziano con 2 aperture ovalari ben visibili ai lati della valva
superiore del becco
opercolo
Cavità nasali
Forma di tronco di cono; distinguiamo:
vestibolo, camera respiratoria, camera olfattiva
Laringe craniale
Ripiegatura della mucosa
NON HA FUNZIONE DI ORGANO FONETICO
Trachea
Formata da anelli cartilaginei completi uniti da legamenti membranosi
Si tiene sul lato destro dello scheletro assile
Siringe
Interposta tra la trachea e la biforcazione dei bronchi
Siringe
Rappresenta una modificazione della parete bronchiale o tracheale che porta alla
comparsa di una o più membrane capaci di vibrare al passaggio dell’aria
Presenta membrane timpaniche
Bronchi
Mm sternotracheale
In cavità toracica la trachea si biforca nei 2 bronchi principali
Bronchi
Polmoni
Sono relativamente piccoli, hanno scarsa elasticità
Sono allogati nella loggia polmonare che li separa dalla restante cavità del tronco
Il diaframma aderisce solo centralmente ai polmoni stessi
Polmoni
Il bronco principale percorre per tutta la lunghezza il polmone dando collaterali a ramificazione penniforme e si rende in un
grande sacco aereo
Sacchi aerei
I bronchi al di fuori del polmone si
continuano in sacchi di natura membranosa, diretta continuazione della mucosa che li
riveste internamente
A= connessione con il sacco cervicale
B= connessione mediale con il sacco cervicale C= connessione con il sacco toracico craniale
Sacchi aerei
Sono peculiari estroflessioni inframmezzate ai visceri della cavità toracoaddominale e connesse all’albero bronchiale dei polmoni
Sacchi aerei
Vi sono 2 sacchi impari e tre pari
IMPARI Clavicolare Cervicale
PARI
Addominali Toracici
Sacchi aerei:
sacchi addominali
Diretta continuazione dei mesobronchi, avvolgono gli organi addominali
Sacchi aerei:
sacchi addominali
Caudalmente si spingono nelle cavità del sacro, delle ossa del bacino e del femore.
Alcuni diverticoli si spingono ai reni ed altri ai mm del femore
Sacchi aerei:
sacchi addominali
Il diverticolo sinistro nella femmina
avvolge
inferiormente l’ovaio e saldandosi al
mesovario fornisce all’ovaio la borsa
ovarica
fegato milza
ovaio Sacco aereo toracico
Sacco aereo addominale polmone
proventricolo
Sacchi aerei:
sacchi toracici
(due a destra e due a sinistra) non
penetrano nello
scheletro. Entrano in contatto con il
pericardio, il fegato, l’esofago e lo stomaco
ghiandolare
Sacchi aerei:
sacco clavicolare
Tra la clavicola. Si prolunga ai lati nelle sacche ascellari penetrando nell’omero, nelle ossa del cinto scapolare e nello sterno
ed ai mm della spalla
Sacchi aerei:
sacco cervicale
Posti dorsalmente al sacco clavicolare forniscono aria alle vertebre toraciche e cervicali ed alle coste ed ai mm delle coste
Sacchi aerei
Le ossa nelle quali penetrano i
prolungamenti di questi sacchi aerei sono prive di midollo spinale e vengono dette
ossa pneumatiche
Sacchi aerei
La presenza di aria all’interno delle ossa dei cinti scapolare e pelvico, dell’omero, del
femore e delle vertebre, conferisce allo scheletro una leggerezza ed un a
galleggiabilità estreme
Sacchi aerei
Il peso specifico degli uccelli viene notevolmente diminuito dalla disposizione dei sacchi aerei, che insinuandosi tra gli organi vengono a riempire di
aria spazi che normalmente sarebbero occupati da parti solide o liquide
Sacchi aerei
La topografia di questi sacchi rende inoltre più stabile la posizione di equilibrio
Sacchi aerei
Contribuiscono all’isolamento degli organi giocando un ruolo molto efficace nella regolazione della temperatura corporea
Sacchi aerei
Fondamentale è il compito di questi sacchi nella respirazione perché i polmoni sono molto
aderenti alle coste ed alla gabbia toracica ed inoltre sono poco elastici. Peraltro oltre a non essere adatti a seguire i movimenti della gabbia
toracica, la gabbia toracica è di piccole dimensioni