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PER PROTEGGERE E SERVIRE

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Academic year: 2022

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PER PROTEGGERE E SERVIRE

Scritto e diretto da ELISEO PANTONE

Con

ANASTASIA CASTAGNO MILA DAMATO

ELISEO PANTONE

Produzione

KUMPANIA

Genere PROSA

Durata

75 minuti

Sc heda artis tica

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Una stanza, due agenti e un prigioniero, questi gli elementi base per un interrogatorio. Un interrogatorio che può sfociare in violenza o assurdità, generate dall’isolamento di tre unicità nello stesso spazio per un tempo prolungato.

Uno studio sulla brutalità delle forze dell’ordine, l’abuso di potere, la violenza fisica e psicologica, l’intimidazione, affrontato in maniera ironica e drammatica.

Come sia successo che la

"cultura dell'ordine" abbia portato l'insorgere del fenomeno in risposta a un elevato tasso di criminalità e alla volontà delle autorità di travalicare la legge.

Il tutto raccontato da personaggi che sveleranno essere quello che non sembrano.

Chi sono i buoni e chi i cattivi?

Un viaggio attraverso il pregiudizio e le false impressioni che un fatto violento può suscitare.

Sinossi

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Lo sapevate che il motto "Proteggere e Servire" è riportato sulle fiancate di tutte le auto di pattuglia del Dipartimento di Polizia di Los Angeles. Le sue origini risalgono al febbraio del 1955, quando il Dipartimento di Polizia lanciò un concorso interno per scegliere un motto per la propria Accademia. Il motto avrebbe dovuto esprimere in poche parole la maggior parte, o ancor meglio tutti, gli ideali a cui il servizio di polizia si ispirava. L'agente Joseph S.

Dorobek propose quindi il suo "To Protect and to Serve", che fu selezionato come vincitore ed adottato quale motto ufficiale dall'Accademia di Polizia. Il motto ricordava costantemente ai giovani cadetti quale fosse lo scopo ed il fine ultimo della loro professione.

Per servire e per proteggere. Servire chi? E proteggere chi da chi?

Il problema è sempre lo stesso (in America come in Europa). Le cose partono con le migliori intenzioni, ma poi, stranamente, piegano verso il disastro.

“I militari servono per difendere un popolo da nemici esterni ai confini del suo territorio, mentre la polizia serve per difendere il popolo dalle minacce interne. Quando i militari vengono chiamati a svolgere compiti di polizia, può succedere che il nemico diventi il popolo”.

Il problema, in fondo, è semplice. Siamo sicuri di sapere cosa è la realtà? O meglio: davvero esiste solo quello che vedo e sento? La sedia sui cui siedo, il giornale che leggo: esistono, certo. Ci sono però tante altre cose che non vedo, ma che posso pensare: esistono? Il numero «tre», il «triangolo»:

ci sono solo perché li pensiamo noi o esistono di per sé? Domande cervellotiche, si dirà, tipiche di quei perdigiorno che sono i filosofi. E la giustizia? Esiste?

Questa non è una domanda da perdigiorno, forse.

La sfida di Platone, intanto, si chiarisce: magari la realtà non è solo quella materiale. Non è

un’aggiunta di poco conto, cambierebbe tutto, perché queste cose, chiamiamole idee, sarebbero altro: non occuperebbero uno spazio, non

sarebbero nel tempo. Se esiste, dov’è il «tre»? Non certo in un improbabile luogo iperuranio. È qui, ma non come un caciocavallo.

E la giustizia?

Se pensiamo a noi stessi, i problemi sono identici.

Abbiamo un corpo, occupiamo uno spazio, viviamo nel tempo. Siamo liberi? La domanda sembra fuori luogo, e la risposta comunque scontata: certo che lo siamo. La realtà materiale, però, è regolata secondo leggi di causa ed effetto che svuotano il concetto di libertà. Vale anche per noi: desideri e passioni non sono in nostro controllo, nascono dall’interazione tra i corpi e la realtà. Non sono io che decido di avere sete. La nozione di libertà non ha molto senso, in questo contesto. Magari i nostri pensieri rientrano nello stesso schema, servono a realizzare bisogni e passioni. O forse no e si potrebbe tornare a parlare di autonomia e responsabilità umana? Dunque la nostra identità, ciò che noi siamo, non si risolve nel corpo soltanto?

...ciò che distrugge lo Stato è l’assenza di un’autorità assoluta ed indivisibile, la pretesa di sottomettere il sovrano alle leggi. Distrugge lo Stato discutere il potere sovrano: ovvero le false dottrine che insinuano negli uomini l’idea che essi debbano giudicare ciò che è giusto o ingiusto non in base alla legge, ma secondo coscienza; ergendosi a giudici, gli uomini tornano allo stato di natura... non occorre che l'uomo sia buono, perché moralmente non lo è e non lo sarà mai, ma occorre che ci sia uno stato duro che imponga le sue norme e porti ad essere tutti buoni cittadini anche un popolo fatto di diavoli.

“Infatti non è in gioco il miglioramento morale degli uomini, ma si tratta di sapere come si possa

utilizzare il meccanismo della natura per

organizzare il conflitto dei sentimenti non pacifici”.

Note d i re gia

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Presentazione Kumpania

Kumpania è una parola di origine gitana e rappresenta l'insieme di più persone non necessariamente unite da legami di sangue, ma tutte legate da un interesse, un fuoco comune che avvampa dentro di loro.

Il nostro concetto di teatro è come il Bonsai, ciò in cui non si vede la mano esterna, ciò che sembra naturale è quello a cui aspiriamo; a differenza del prato all'inglese, questa è la vera essenza di organizzare il “Cháos”, “l'essenza di noi stessi”, fare qualcosa con la propria

anima, creatività, impegno e amore.

Esperienza significa passare attraverso; per questo il nostro metodo di lavoro si suddivide in: una prima fase d'incontro e di conoscenza tra gli attori di costruzione di giochi attorali e improvvisazioni; una fase di attraversamento del testo fino allo svisceramento dei suoi più intimi segreti e alla costruzione dell'ossatura dell'animale scenico; infine una fase di riempimento dell'ossatura, la carne i muscoli i

nervi dell'allestimento. Andare in scena non pone termine al lavoro sul testo che rimane aperto ed in continua evoluzione.

Quello che vogliamo realizzare è la riscoperta che il teatro è condivisione e non esclusività. Con-dividere significa dividere insieme con altri e, nella preparazione dei nostri spettacoli, condividiamo il nostro sudore e la nostra fatica, le nostre idee e i nostri spazi.

Collaboriamo con altri attori e altre compagnie per realizzare esperienze di qualità per noi e per il pubblico.

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Curriculum Kumpania

Il gruppo nasce a Roma nel 2017 dall'incontro di persone provenienti da differenti percorsi artistici ma con un desiderio di dare vita a qualcosa di nuovo insieme.

Nel 2017 presentiamo al Teatro Studio Uno e al Teatro Lo Spazio di Roma, un corto, estratto da "Esercizio a cinque dita" di Peter Shaffer.

Sempre nel 2017 nasce per una raccolta fondi lo spettacolo di Teatro di strada "Grazie", che nello stesso anno è tra i finalisti del Concorso Internazionale di Commedia dell'Arte intitolato a Lydia Biondi al Teatro dell'Angelo di Roma.

Nel 2018 presentiamo un primo studio del nostro lavoro originale "E-qui-no! Una parabola sul mestiere dell'attore", presso Labirion officine Trasversali di Roma.

Nello stesso anno produciamo un altro spettacolo di teatro di strada e clownerie "Robbery for Dummies" che è finalista in vari festival a Roma e nel Lazio.

Nel 2019 debutta lo spettacolo "E-qui-no! Una parabola sul mestiere dell'attore" al Teatro Elettra di Roma.

Nello stesso anno produciamo il corto teatrale, “Per proteggere e servire”, che partecipa a varie rassegne estive, riscuotendo un buon successo di pubblico e critica.

A novembre del medesimo, “E-qui-no! Una parabola sul mestiere dell’attore” viene selezionato per andare in scena all’interno della rassegna Controvento 2019, sul teatro under 35, alla Casa della Musica del Teatro Palapartenope di Napoli.

In seguito allo stop del 2020, il gruppo trova nuova linfa vitale, con l’inserimento di nuovi membri, rinascendo in Toscana sul finire del 2021.

Dopo il successo riscontrato dal corto Per proteggere e servire, finalista in vari concorsi nei teatri di Roma e del Lazio, e dopo un’attesa di due anni, arriva finalmente la versione completa dello spettacolo.

Dato che il debutto dello spettacolo, previsto per il 2020, è stato posticipato a causa della pandemia, il gruppo teatrale Kumpania ha deciso di far debuttare il suo nuovo lavoro nel primo weekend dopo la fine dello stato di emergenza.

Sabato 2 aprile 2022 nello spazio performativo dello STUDIO44 di Prato.

Una data come un punto di partenza per una rinascita del gruppo e dell’arte teatrale italiana.

PROTEGGERE PER

E SERVIRE

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CAST ARTISTICO:

Anastasia Castagno: Diplomata con menzione speciale per la recitazione nella accademia di arti performative

internazionale ICMT (2020) Lavora tra Firenze e Roma tra il 2018 ed il 2022 collaborando con diverse realtà dei due territori partecipando a numerosi progetti, concerti, spettacoli teatrali, dance performances e cortometraggi. In Toscana ha

collaborato con la compagnia "Artemis Danza" nella realizzazione de "La Traviata" (Monteriggioni 2018). Ha recitato in alcuni cortometraggi con la "Nemo Academy", la "Scuola Nazionale di Cinema Indipendente " ed alcuni produttori indipendenti. (Firenze 2020-2021). Collabora regolarmente per spettacoli e laboratori con l'"Associazione culturale Arca Azzurra Teatro" di San Casciano Val di Pesa (FI).

Nella capitale ha partecipato allo spettacolo di teatro immersivo "Geografie di un Sogno ed Altre Solitudini" del librettista internazionale Fabrizio Funari (2020). Ha preso parte al Musical Godspell diretto da Kenneth Avery Clark, in lingua inglese (2019). Tra un lavoro e l'altro continua a studiare il canto e l'uso della voce tramite il modello Estill e approfondisce lo studio della recitazione e performance partecipando a workshops e laboratori.

Nel tempo libero si diverte a suonare la chitarra e cantare musica di vari generi in locali e festival fiorentini

.

Mila Damato: Nel 2017 si trasferisce nella capitale per frequentare l'Accademia d'Arte Drammatica Cassiopea, oltre alla sua passione per le Arti Performative. Nell'agosto 2021 lavora con la Compagnia Leviedelfool nel progetto Baccanti, in scena al Festival Teatro nel Bicchiere a Roselle (GR) e a Gombola (MO) al Festival Trasparenze.

In accademia lavora con Fabiana Iacozzilli al saggio di diploma in scena a Fortezza Est (RM) a settembre 2021. Neodiplomata comincia a collaborare con la Compagnia degli Arcani, con cui andrà in scena al Teatro del Lido di Ostia e al Teatro Petrolini di Roma. Partecipa inoltre alle riprese di alcuni cortometraggi, tra cui "Estasi" con una produzione pugliese a Gravina in Puglia. Continua la sua formazione attoriale attraverso vari laboratori romani a La Scaletta, e laboratori lucchesi organizzati dal Teatro del Carretto per Lucca Visioni.

In continua ricerca di un linguaggio performativo autoriale, approfondisce costantemente anche le proprie capacità di scrittura autonomamente e attraverso workshop come "Attore-Autore" condotto da Simone Perinelli.

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Eliseo Pantone: Attore pratese, studia recitazione a Roma conseguendo il diploma accademico. Nel corso degli anni alterna lo studio in accademia con la partecipazione a vari stage e seminari internazionali in tutta Italia. Fondatore del gruppo teatrale, Kumpania con cui lavora attivamente nel panorama teatrale italiano. Gruppo per il quale scrive anche diverse drammaturgie, che affrontano varie tematiche sociali.

Nel 2017 allestisce per una raccolta fondi lo spettacolo di Teatro di strada "Grazie", che nello stesso anno è tra i finalisti del Concorso Internazionale di Commedia dell'Arte intitolato a Lydia Biondi al Teatro dell'Angelo di Roma. Nel 2018 crea un altro spettacolo di teatro di strada e clownerie "Robbery for Dummies" che è finalista in vari festival a Roma e nel Lazio.

Alterna il suo lavoro nel gruppo a quello di attore scritturato in teatro, cinema e tv; lavorando in diversi set e teatri in tutta Italia.

Trova indispensabile il lavoro sul corpo nel campo attorale e, lo studio del medesimo, lo affascina, prima tramite le arti marziali e la danza ed in seguito con il training teatrale che gli dà modo di approfondire molteplici modi di utilizzarlo in campo scenico. Ha una predilezione particolare per lo studio della Commedia dell’Arte che ritiene basilare per la formazione di qualunque attore.

Link teaser trailer spettacolo:

https://www.youtube.com/watch?v=ekqSODrC61M

Link video spettacolo completo:

https://www.youtube.com/watch?v=gvHDtfK0xfo

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CONTATTI:

Eliseo Pantone: 340 4784220

e-mail: kumpania@hotmail.com

link sito: https://kumpania.jimdofree.com

link Facebook: @kumpaniateatro

link Instagram: kumpania.teatro

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