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3. MATERIALI E METODI

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Academic year: 2021

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3. MATERIALI E METODI

3.1 GENERAZIONE DEI TOPI Otx1

-/-

pSil/Scl

Per la generazione dei topi doppi mutanti Otx1-/-; pSil/Scl, oltre alla linea

knock-out per Otx1 generata nel laboratorio del Dr. Simeone (Acampora et al.,

1996), ho impiegato anche quella dei topi pSil/Scl generata dal gruppo di Aplan

(Aplan et al., 1997). A causa delle gravi anomalie fenotipiche i topi Otx1-/- non

sono adatti alla riproduzione, per cui ho utilizzato, negli incroci tra le due linee

primarie, topi Otx1+/- e topi pSil/Scl. Nella generazione F1 ho selezionato

animali Otx1+/-; pSil/Scl, dal reincrocio dei quali ho ottenuto una progenie F2 di

diversi individui, tra cui alcuni Otx1-/-; pSil/Scl.

Il genotipo dei topi generati è stato analizzato tramite PCR sul DNA genomico

ricavato da frammenti prelevati dall’estremità distale della coda.

3.2 SAGGIO CLONOGENICO IN METILCELLULOSA

Per lo studio dei precursori ematopoietici dei topi wild type e Otx1-/-, dal

momento che si tratta di cellule rare, indifferenziate e pertanto non isolabili in

maniera omogenea sulla base dell’espressione di antigeni di superficie, viene

utilizzato il saggio clonogenico in terreno semisolido. Questo sistema di coltura

consente di analizzare le potenzialità proliferative e differenziative dei

precursori ematopoietici in base al tipo di cloni da essi derivati in vitro. La

metilcellulosa viene in genere utilizzata come mezzo semisolido perché è

solubile in acqua a qualsiasi temperatura, inerte, priva di contaminanti

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3.2.1 Protocollo del saggio clonogenico

Le colture di metilcellulosa sono eseguite in piastre Petri dal diametro di 35

mm, in un volume finale di 1 ml.

Le condizioni utilizzate per il test clonogenico sono le seguenti:

Fetal Calf Serum (FCS) 5%

Bovine Serum Albumin (BSA) 20%

Transferrina (Tf) 300ng/ml

Lipidi 0.8%

Eritropoietina (Epo) 2U/ml

Stem Cell Factor (SCF) 10 ng/ml

Interleuchina-3 (IL-3) 10 ng/ml

Trombopoietina (TPO) 25 ng/ml

Metilcellulosa (Mtc) 60%

Iscove’s Modified Dulbecco’s Medium (IMDM) a volume

Un fattore determinante per la corretta riuscita del saggio è la percentuale di

metilcellulosa, infatti il mezzo di coltura deve essere abbastanza fluido da

permettere alle cellule di sedimentare in un unico piano entro 24 ore

(impedendo quindi la formazione di multistrati sovrapposti), tuttavia

abbastanza viscoso da sfavorire la fluttuazione delle colonie o la loro

disgregazione. Il midollo è prelevato dai femori e dalle tibie dei topi

sciacquando la cavità midollare delle ossa con una siringa; le sue cellule

vengono disgregate, risospese in IMDM al 5% di FCS, contate in una camera

di Burker e coltivate a diverse concentrazioni: 25.000, 100.000 per ml. Le

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incubatore a 37°C, al 5% CO2 atmosferica. Al giorno 2 è possibile osservare

colonie di tipo eritroide CFU-E formate da piccole cellule compatte originate

da precursori tardivi della linea eritroide, e a giorno 7 si riconoscono colonie

emoglobinizzate, derivate da precursori unipotenti precoci, appartenenti alla

linea eritroide (BFU-E); colonie di tipo granulocitico-macrofagico derivate da

precursori bipotenti (CFU-GM), colonie miste, formate anche da milioni di

cellule, appartenenti a differenti tipi cellulari (eritrociti, granulociti, macrofagi,

megacariociti) che derivano da precursori multipotenti (CFU-MIX).

Infine si possono trovare colonie formate da soli megacariociti, derivanti da un

precursore unipotente CFU-Mk, da soli macrofagi o da soli granulociti, le

prime derivate da precursori unipotenti CFU-M, le seconde da precursori

unipotenti CFU-G e sono distinguibili ad un’analisi morfologica delle cellule

che le compongono.

3.3 CONGELAMENTO DELLE CELLULE

Le cellule vengono congelate in IMDM in presenza di 10% DMSO

(dimetilsulfossido) e 30% di FCS, in un volume finale di 1,5 ml e ad una

concentrazione finale pari a 7x106c/vial.

3.4 SCONGELAMENTO DELLE CELLULE

Le cellule vengono scongelate a 37°C per accelerare il processo ed impedire

eventuali danni da parte del DMSO, che è tossico. La sospensione cellulare

viene immediatamente trasferita in una provetta contenente IMDM al 10% di

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cellulare viene risospeso in IMDM al 10% di siero. Le cellule sono poi contate

e poste in coltura nelle opportune condizioni.

3.5 REAGENTI

3.5.1 IMDM ( Iscove’s modified Dulbecco’s medium)

Una confezione di IMDM (Gibco) viene sciolta in 900ml di acqua bidistillata.

A questi sono aggiunti:

- 6,3 μl di α-tioglicerolo;

- penicillina e streptomicina ad una concentrazione finale di 100u/ml;

- 50 ml di una soluzione contenente 3,024 gr di NaHCO3.

Infine la soluzione è portata a volume (1 litro) con acqua bidistillata.

Il mezzo viene poi filtrato utilizzando filtri di acetato di cellulosa (diametro dei

pori 0.2 μm) e conservato a + 4°C.

3.5.2 Preparazione della metilcellulosa

In una beuta sterile e pesata, vengono versati 450 ml di acqua bidistillata e

portati ad ebollizione su fiamma bunsen. Si aggiunge all’acqua 20 gr di Mtc e

la beuta viene coperta con un foglio di alluminio.

La Mtc viene accuratamente sospesa con un vigoroso scuotimento della beuta,

la sospensione è nuovamente scaldata fino ad ebollizione e immediatamente

tolta dalla fiamma.

La beuta viene poi raffreddata sotto acqua corrente fino ad una temperatura di

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Si aggiungono 500 ml di IMDM 2x e acqua distillata fino a raggiungere un

peso di 1006 grammi. Dopo ulteriore agitazione, la beuta è posta in ghiaccio

per 1-2 ore. Successivamente il preparato viene suddiviso in aliquote da 50 ml

conservate a –20°C. Prima dell’uso le aliquote devono essere scongelate per

due giorni a + 4°C.

3.6 ESTRAZIONE DELL’RNA TOTALE DA CELLULE DI

MIDOLLO

L’RNA totale è stato isolato a partire da 107 cellule di midollo di topi wild type

e Otx1-/- di 1 mese di vita. L’estrazione è stata effettuata utilizzando il kit di purificazione GenEluteTMMammalian Total RNA (Sigma). Ad ogni campione

vengono aggiunti 500μl di soluzione di lisi e del β-mercaptoetanolo che serve ad inattivare le RNasi. Dopo aver omogeneizzato le cellule vortexandole o

facendole passare per l’ago di una siringa, il lisato viene passato in una colonna

di filtrazione, centrifugato per rimuovere i detriti cellulari e il DNA e lavato in

etanolo al 70%, per essere pronto al legame. La miscela di lisato /etanolo viene

quindi passata in una colonna che lega specificamente l’RNA (GenElute

Binding Column), centrifugata e sottoposta ad una serie di lavaggi di

purificazione. Infine l’RNA totale viene eluito dalla colonna da una soluzione

(6)

3.7 ESTRAZIONE DELL’mRNA DA POOLs DI COLONIE

CFU-GM

L’RNA messaggero è stato isolato a partire da pools da 500.000 fino a

2.500.000 cellule di colonie GM al giorno 7 di topi wild type e Otx1-/-. L’estrazione è stata effettuata utilizzando il kit di purificazione MicroPoly(A)

PuristTM (Ambion). A ciascun campione è aggiunto un opportuno volume di soluzione di lisi che favorisce la disgregazione e l’omogenizzazione delle

cellule. Il lisato viene diluito (Diluition Solution) e centrifugato al fine di far

depositare e quindi rimuovere le proteine insolubili. Ad ogni campione viene

aggiunto 1 tube di Oligo(dT) Cellulosa (fornita dal kit) che serve a far avvenire

l’ibridazione fra le sequenze di acido poliadenilico, presenti all’estremità 3’

degli mRNA, e gli oligo(dT) attaccati covalentemente alla resina. La miscela

viene lasciata in incubazione a temperatura ambiente per 15 minuti (per

permettere un primo arricchimento in RNA), e centrifugata per ottenere la

precipitazione dei complessi formatisi. A seguito della rimozione del

sovranatante, il pellet è stato risospeso in tampone (Lysate Wash) e trasferito in

una colonna da centrifuga in grado di trattenere gli ibridi formatisi. Terminata

questa prima selezione, la resina viene nuovamente sospesa in una soluzione

(2XBinding Solution) la quale crea le condizioni ottimali per l’ulteriore

ibridazione dell’mRNA alla resina. Segue un’incubazione, dapprima a 68-75°C

per 5 minuti (per denaturare le strutture secondarie formate dall’RNA) e

successivamente a temperatura ambiente per 15 minuti con una costante

agitazione (per permettere l’ibridazione tra gli oligo (dT) e le code di poli-A). I

campioni a questo punto sono stati centrifugati per ottenere la precipitazione

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2) che servono a rimuovere il materiale che si è legato alla resina in maniera

aspecifica e l’RNA ribosomale Una volta centrifugati, i campioni di mRNA

sono stati eluiti con un tampone di eluizione (THE RNA Storage Solution),

precedentemente riscaldato per migliorare la resa della reazione, e quindi

precipitati in etanolo con Acetato di ammonio e glicerolo a -80°C per 30

minuti, centrifugati e risospesi nella soluzione di storaggio. L’RNA

messaggero viene conservato a -80°C.

3.8 TRATTAMENTO DELL’RNA TOTALE CON DNasiI

L’RNA totale è stato trattato utilizzando la Deossiribonucleasi I (Sigma).

La miscela di reazione contiene :

10x Reaction buffer (costituito da 200mM Tris-HCl, pH 8.3, con 20mM

MgCl2)

Amplification Grade DNasi I (1 unità/μl in 50% glicerolo, 10mM Tris-HCl, pH

7.5, 10mM CaCl2 e 10mM MgCl2)

La miscela è stata incubata a temperatura ambiente per 15 minuti per

consentire l’azione dell’enzima DNasi I.

Successivamente è stata aggiunta la Stop Solution (50 mM EDTA) in grado di

legare gli ioni Calcio e Magnesio e inattivare l’enzima.

La miscela è stata incubata a 70°C per 10 minuti al fine di denaturare la DNasi

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3.9 RETROTRASCRIZIONE CLASSICA

L’RNA totale è stato retrotrascritto in cDNA utilizzando il ImProm-IITM

Riverse Transcription System per RT-PCR (Promega) in un volume di reazione

di 20μl.

Il campione è stato dapprima incubato a 70°C per 5 minuti in una soluzione

contenente Random Primers (0.5 μg/μl) e H2O Nuclease-Free.

Successivamente, è stata aggiunta la miscela contenente:

H2O Nuclease-Free

ImProm-IITM 5x Reaction Buffer

MgCl2 (25mM)

Miscela di desossinucleotidi (dATP, dCTP, dGTP, dTTP), ognuno 10mM

Recombinant RNasin Ribonucleasi Inibitrice

ImProm-IITM Retrotrascrittasi

La miscela di reazione è stata incubata prima a 25°C per 5 minuti (in modo da

permettere l’ibridazione dei primers all’RNA) e poi a 42°C per 60 minuti (per

consentire l’azione dell’enzima). Successivamente l’enzima è stato disattivato

tramite incubazione a 70°C per 15 minuti.

3.10 AMPLIFICAZIONE TRAMITE PCR

SEMIQUANTITATIVA

I campioni retrotrascritti di midollo osseo e di CFU-GM di topi wild type e

Otx1-/- sono stati amplificati mediante PCR per analizzare l’espressione dei geni PU.1 e C/EBPα. Al fine di comparare l’espressione di questi geni in campioni contenenti la stessa quantità di cDNA, ho eseguito una PCR

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Per identificare la quantità ottimale di ciascun campione sulla quale

successivamente analizzare l’espressione di PU.1 e C/EBPα ho eseguito la PCR su varie diluizioni (1:10; 1:100; 1:1000) dei cDNA finché, confrontando

le rese di tutte le amplificazioni, ho individuato la coppia di cDNA Otx1+/+ e

Otx1-/- che mi amplificasse Hprt in quantità paragonabili.

Per evitare la sintesi di falsi prodotti di PCR, derivanti da possibili

contaminazioni di DNA genomico, ho cercato di scegliere le varie coppie di

primers in modo che comprendessero una regione intronica, cosicché i prodotti

di amplificazione del cDNA e dell’eventuale DNA genomico contaminante

venissero discriminati in base alla loro lunghezza. Questo è stato possibile per

Hprt e PU.1, ma non per C/EBPα, dal momento che si tratta di un gene senza introni. I primers specifici per PU.1, C/EBPα e Hprt

(Ipoxantina-Fosfo-Ribosil-Transferasi) sono stati sintetizzati da Invitrogen con le seguenti

sequenze:

Hprt primer al 5’: 5’-GGCCAGACTTTGTTGGATTTG-3’ Hprt primer al 3’: 5’-GGCCACAGGACTAGAACACC-3’

PU.1 primer al 5’: 5’-TCAGTCACCAGGTTTCCTACAT-3’ PU.1 primer al 3’: 5’-GAACTGGTACAGGCGAATCTTT-3’

C/EBPα primer al 5’: 5’-AAAGCCAAGAAGTCGGTGGAC-3’ C/EBPα primer al 3’: 5’-CCTTGACCAAGGAGCTCTCA-3’

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La miscela di reazione per la PCR con Hprt è composta da 5μl di cDNA , 1x (finale) Green Go TaqTM Reaction Buffer (1.5 mM MgCl2), 1 μM (finale) di

ciascun primer Hprt, 0.2mM (finale) di miscela di nucleotidi dNTP

(EuroClone), 1.25unità/50 μl di Go TaqTM

DNA Polymerase.

Le condizioni utilizzate per la PCR, eseguita in un Thermal cycler Delphi, sono

state: 95 °C per 5 minuti 95 °C per 30 secondi 35 cicli 61°C per 60 secondi 72 °C per 40 secondi 72 °C per 5 minuti

I prodotti della PCR, rappresentati da una banda di 217 bp per Hprt, sono stati

separati tramite elettroforesi su gel di agarosio all’1.7%.

La miscela di reazione per la PCR con PU.1 è composta da 5μl di cDNA , 1x (finale) Green Go TaqTM Reaction Buffer (1.5 mM MgCl2), 1 μM (finale) di

ciascun primer PU.1t, 0.2mM (finale) di miscela di nucleotidi dNTP

(EuroClone), 1.25unità/50 μl di Go TaqTM

DNA Polymerase.

Le condizioni utilizzate per la PCR, eseguita in un Thermal cycler Delphi, sono

state: 95 °C per 5 minuti 94 °C per 30 secondi 35cicli 59 °C per 60 secondi 72 °C per 35 secondi 72 °C per 5 minuti

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I prodotti della PCR, rappresentati da una banda di 209 bp per PU.1, sono stati

separati tramite elettroforesi su gel di agarosio all’1.7%.

La miscela di reazione per la PCR con C/EBPα è composta da 5μl di cDNA , 1x (finale) Green Go TaqTM Reaction Buffer (1.5 mM MgCl2), 1 μM (finale) di

ciascun primer C/EBPα, 0.2mM (finale) di miscela di nucleotidi dNTP (EuroClone), 1.25unità/50 μl di Go TaqTM

DNA Polymerase.

Le condizioni utilizzate per la PCR, eseguita in un Thermal cycler Delphi, sono

state: 95 °C per 5 minuti 94 °C per 30 secondi 40 cicli 60°C per 60 secondi 72 °C per 35secondi 72 °C per 5 minuti

I prodotti della PCR, rappresentati da una banda di 241 bp per C/EBPα, sono stati separati tramite elettroforesi su gel di agarosio all’1.7%.

Una quantificazione delle bande ottenute su gel per Hprt, PU.1 e CEBPα è stata ricavata attraverso l’analisi con il programma Scion Image Beta 4.02

(Scion Corporation) delle immagini acquisite con un transilluminatore

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