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Anno 50 3 luglio 2019 N. 216Parte prima - N. 23SommarioDELIBERAZIONE DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 26 GIUGNO 2019, N. 206

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Anno 50 3 luglio 2019 N. 216

DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO LA PRESIDENZA DELLA REGIONE - VIALE ALDO MORO 52 - BOLOGNA

Parte prima - N. 23

BOLLETTINO UFFICIALE

REPUBBLICA ITALIANA

Sommario

DELIBERAZIONE DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 26 GIUGNO 2019, N. 206 Proposta di legge alle Camere ai sensi dell’articolo 121, secondo comma, della Costituzione della Repubblica italiana

“Disposizioni in materia di lavoro mediante piattaforme digitali”

ATTI DI INDIRIZZO – ORDINI DEL GIORNO

Oggetto n. 8544 - Ordine del giorno n. 1 collegato all’ogget- to 6826 Progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell’art. 121, comma 2, della Costituzione, recante: “Dispo- sizioni in materia di lavoro mediante piattaforme digitali”.

A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

Oggetto n. 8545 - Ordine del giorno n. 2 collegato all’ogget- to 6826 Progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell’art. 121, comma 2, della Costituzione, recante: “Dispo- sizioni in materia di lavoro mediante piattaforme digitali”.

A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Prodi, Alleva, Calian- dro, Sabattini, Bagnari, Mumolo, Lori, Bertani, Piccinini, Delmonte, Serri, Zoffoli, Montalti, Pruccoli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE 26 GIUGNO 2019, N. 206

Proposta di legge alle Camere ai sensi dell'articolo 121, secondo comma, della Costituzione della Repubblica italiana “Disposizioni in materia di lavoro mediante piattaforme digitali”

L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA

Visto il progetto di proposta di legge alle Camere - ai sensi dell’articolo 121, secondo comma della Costituzione - avente per oggetto “Disposizioni in materia di lavoro mediante piattaforme digitali”, d’iniziativa dei consiglieri regionali Torri, Taruffi, Prodi, Alleva, Mumolo;

Acquisito il relativo parere della commissione referen- te “Politiche economiche” di questa Assemblea, giusta nota prot. AL/2019/15099 in data 19 giugno 2019;

Preso atto:

- della relazione del relatore della Commissione, con- sigliere Yuri Torri;

- della relazione tecnica predisposta ai sensi dell’arti- colo 17, commi 3 e 6, della legge 31 dicembre 2009, n. 196 (Legge di contabilità e finanza pubblica);

Con votazione palese attraverso l’uso del dispositivo elet- tronico, che dà il seguente risultato:

(Consiglieri assegnati alla Regione - n. 50)

presenti n. 39

assenti n. 11

votanti n. 39

favorevoli n. 39

contrari n. --

astenuti n. --

delibera

- di proporre alle Camere, ai sensi dell’art. 121, secondo comma, della Costituzione, il progetto di legge “Disposizioni in materia di lavoro mediante piattaforme digitali”, composto da n. 11 articoli e qui allegato, sotto la lettera C), quale parte inte- grante e sostanziale, accompagnato dalla relazione del relatore della commissione, consigliere Yuri Torri, sotto la lettera A) e dalla relazione tecnica allegata al presente atto sotto la lettera B).

- di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA

ATTO DI INDIRIZZO – ORDINE DEL GIORNO Oggetto n. 8544 - Ordine del giorno n. 1 collegato all’og- getto 6826 Progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell'art. 121, comma 2, della Costituzione, re- cante: "Disposizioni in materia di lavoro mediante piattaforme digitali". A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Premesso che

l’oggetto assembleare 6826, progetto di proposta di legge alle Camere recante: "Disposizioni in materia di la- voro mediante piattaforme digitali" si muove in sintonia con analoghe iniziative approvate dai Consigli regionali del Piemonte e dell’Umbria;

l’oggetto risulta coerente con il dibattito in corso nel- la Commissione XI del Senato sul disegno di legge n. 658

“Disposizioni per l'istituzione del salario minimo orario”

con orientamenti prevalentemente concordi da parte delle diverse forze politiche in merito all’esigenza di estendere

le tutele anche al lavoro tramite piattaforme digitali e, in via generale, all’opportunità di assoggettare alla discipli- na del rapporto di lavoro subordinato non solo i riders, ma tutti i rapporti di collaborazione che si concretino in prestazioni di lavoro prevalentemente personali, conti- nuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente, anche attraverso il ricorso a piattaforme digitali.

Impegna se stessa e la Giunta per quanto di competenza a intervenire sul Parlamento affinché nell’ambito del- la discussione in corso su provvedimenti normativi che possono contenere disposizioni in merito al lavoro tramite piattaforme digitali siano rapidamente inserite tutele quali la copertura Inail per gli infortuni, una migliore contribu- zione Inps, il divieto del cottimo e siano assoggettati alla disciplina del lavoro subordinato rapporti di collaborazione che si concretino in prestazioni di lavoro prevalentemente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione so- no organizzate dal committente, anche attraverso il ricorso a piattaforme digitali

Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta anti- meridiana del 26 giugno 2019

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

ATTO DI INDIRIZZO – ORDINE DEL GIORNO Oggetto n. 8545 - Ordine del giorno n. 2 collegato all’og- getto 6826 Progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell'art. 121, comma 2, della Costituzione, recante:

"Disposizioni in materia di lavoro mediante piattaforme digitali". A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Prodi, Alleva, Caliandro, Sabattini, Bagnari, Mumolo, Lori, Bertani, Piccinini, Delmonte, Serri, Zoffoli, Montalti, Pruccoli

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Premesso che

il lavoro tramite piattaforme digitali è un aspetto del mercato del lavoro in crescita in Europa e in Italia, in par- ticolare nei primi mesi del 2018 si stimavano tra i 700 mila e il milione di occupati nella ‘Gig Economy’ (Fonte: ricer- ca della Fondazione Rodolfo de Benedetti pubblicata da Il Sole 24 ore) con inquadramenti contrattuali estremamen- te variabili;

è opportuno distinguere tra ‘sharing economy’, o eco- nomia della condivisione vera e propria, e ‘gig economy’, o economia del lavoretto o on demand, che ha trasforma- to le caratteristiche di molte attività lavorative aumentando prestazioni e servizi senza una definizione univoca dei rap- porti di lavoro e delle relative tutele per i lavoratori;

un esempio è il fenomeno del food-delivery nasce e si sviluppa a pari passo delle piattaforme come Deliveroo, Ju- steat, Sgnam e Foodora, grazie alle quali anche ristoranti che non sono strutturati e non hanno dipendenti per le consegne

possono far avere al cliente il cibo direttamente a casa.

Considerato che

pur in assenza di un quadro legislativo chiaramente de- finito in materia di lavoro tramite piattaforme digitali nei mesi scorsi si sono registrati interventi di diversa natura volti ad estendere le tutele riconosciute ai lavoratori dell’e- conomia digitale;

tra queste l’accordo tra sindacati e associazioni datoria- li per l’applicazione del CCNL della Logistica e Trasporto merci del 18 luglio 2018;

a seguire la sentenza della Corte d’Appello di Torino del gennaio 2019 che ha riconosciuto al rapporto di lavo- ro che lega riders e piattaforme alcune delle caratteristiche del rapporto di lavoro subordinato;

tutti elementi di avanzamento che necessitano tuttavia di un intervento legislativo a livello nazionale che consenta il riconoscimento pieno e consolidato di una base di diritti a tutti i lavoratori delle piattaforme digitali.

Considerato inoltre che

il Comune di Bologna, i sindacati e Riders Union Bolo- gna nel 2018 hanno firmato la Carta dei diritti fondamentali del lavoro sottoscritta anche da alcune piattaforme;

obiettivo del documento è superare le zone grigie in te- ma di dignità e sicurezza del lavoro che possono generarsi senza una regolazione condivisa delle nuove attività eco- nomiche e una definizione del rapporto di lavoro;

tra le tutele sancite nel documento ci sono la copertura assicurativa, una paga dignitosa e il rifiuto del cottimo, il diritto alla privacy dei lavoratori, la manutenzione dei mez- zi a carico delle piattaforme e forme di indennità in caso di

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maltempo e i diritti sindacali;

l’esperienza della ‘Carta dei diritti fondamentali dei lavoratori digitali nel contesto urbano’ bolognese ha carat- teristiche particolari e innovative rivelandosi efficace anche nella recente trattativa tra i ciclofattorini bolognesi e la piattaforma Sgnam/MyMenù.

Ricordato che

nell’ultimo periodo si stanno intensificando anche nel- la nostra regione le notizie di ciclofattorini coinvolti in incidenti a volte mortali durante lo svolgimento del loro lavoro, vittime di un mercato del lavoro privo di regole e di diritti certi.

Impegna la Giunta

ad attivarsi, coinvolgendo le parti sociali, per l’istituzione

di un osservatorio regionale sulla diffusione della gig economy e in particolare del fenomeno food delivery, con l’obiettivo di monitorare elementi quali il numero dei riders o altri addetti registrati sulle piattaforme, la distribuzione del servizio, le condizioni contrattuali e di lavoro.

Ad attivarsi affinché i principi e le tutele contenuti nella Carta dei diritti possano essere estesi a tutto il ter- ritorio regionale anche promuovendo accordi collettivi trilaterali che coinvolgano amministrazioni, piattaforme e sindacati al fine di garantire parità di trattamento e giuste tutele anche ai lavoratori impiegati in queste nuove attività economiche.

Approvato all'unanimità dei presenti nella seduta anti- meridiana del 26 giugno 2019

Registrazione del Tribunale di Bologna n. 4308 del 18 dicembre 1973 – Proprietario: Giunta regionale nella persona del Presidente Stefano Bonaccini – Direttore responsabile: Giuseppe Pace – Responsabile Redazione: Lorella Caravita

Documento firmato digitalmente da Caravita Lorella

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