DOCUMENTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO AMBIENTALE
(Legge 26 ottobre 1995, n. 447)
RAGIONE SOCIALE
SOCIETA’ AGRICOLA FIORIN DI LIONELLO & C. S.S.
SEDE LEGALE
VIA MENSA,3–48022LUGO, LOC.S.MARIA IN FABRIAGO (RA)
OGGETTO
MODIFICA DI ALLEVAMENTO AVICOLO PER REALIZZAZIONE DI N.2 NUOVI RICOVERI DI GALLINE OVAIOLE
INDIRIZZO
VIA VERIZZO,4/A–31053PIEVE DI SOLIGO (TV)
……….
IL TECNICO
(ISCRITTO AL N.605 DELL’ELENCO NAZIONALE DEI TECNICI ABILITATI IN ACUSTICA)
SOMMARIO
PREMESSA ... 3
RIFERIMENTI NORMATIVI E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 4
DEFINIZIONI E PARAMETRI ... 5
SUPPORTI TECNICO-INFORMATICI ... 7
SCENARI DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI ... 8
STRUMENTAZIONE UTILIZZATA ... 10
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E DELLE OPERE IN PROGETTO ... 11
INQUADRAMENTO URBANISTICO ... 13
INQUADRAMENTO ACUSTICO E INDIVIDUAZIONE DEI RECETTORI ... 14
ELABORAZIONE DEL MODELLO DI CALCOLO – SCENARIO ‘CALIBRAZIONE’ ... 17
Esito dei rilievi fonometrici ... 18
Sorgenti sonore scenario ‘Calibrazione’ ... 18
Calibrazione del modello di calcolo ... 20
MODELLAZIONE DELLO ‘STATO DI FATTO’ ... 23
Immissione sonora assoluta - ‘Stato di Fatto’ ... 25
ANALISI DI IMPATTO ACUSTICO AMBIENTALE – ‘STATO DI CANTIERE’ ... 27
Macchinari/attrezzature utilizzati ... 28
Localizzazione delle attività di cantiere ... 29
Calcolo dei livelli di immissione sonora assoluta ai recettori per singola fase ... 30
DETERMINAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO – ‘STATO ZERO’ (RUMORE RESIDUO) ... 33
Modellazione ‘Stato Zero’ ... 33
Immissione sonora assoluta - ‘Stato Zero’ ... 33
ANALISI DI IMPATTO ACUSTICO AMBIENTALE – ‘STATO DI PROGETTO’ ... 35
Descrizione ‘Stato di Progetto’ ... 35
Modellazione ‘Stato di Progetto’ ... 37
Immissione sonora assoluta - ‘Stato di Progetto’ ... 38
Immissione sonora differenziale – ‘Stato di Progetto’ / ‘Stato Zero’ ... 40
Emissione sonora assoluta a confine – ‘Stato di Progetto’ ... 43
CONFRONTO ‘STATO DI PROGETTO’ / ‘STATO DI FATTO’ ... 45
CONCLUSIONI ... 47
ALLEGATI
ALLEGATO 01. Andamento temporale ed in frequenza dei rilievi fonometrici svolti per la calibrazione delle sorgenti esterne
ALLEGATO 02. Risultati di calcolo riepilogativi dello ‘Stato di Cantiere’ – Fase 1 – periodo diurno ALLEGATO 03. Risultati di calcolo riepilogativi dello ‘Stato di Cantiere’ – Fase 2 – periodo diurno ALLEGATO 04. Mappatura digitalizzata della rumorosità nello ‘Stato Zero’ – periodi diurno e notturno
Risultati di calcolo riepilogativi
ALLEGATO 05. Mappatura digitalizzata della rumorosità nello ‘Stato di Progetto’ – periodi diurno e notturno Risultati di calcolo riepilogativi
ALLEGATO 06. Certificati di taratura della strumentazione ALLEGATO 07. Attestazione di tecnico competente in acustica
PREMESSA
La presente relazione tecnica viene redatta al fine di valutare in via previsionale l’impatto acustico ambientale generato da uno stabilimento sede di un allevamento avicolo, in considerazione anche della realizzazione di n.2 nuovi ricoveri di galline ovaiole in voliera, situato in Via Verizzo, 4/A, a Pieve di Soligo (TV).
Lo studio verterà sulla valutazione dell’impatto acustico generato dall’intero stabilimento. Parte delle componenti impiantistiche asservite alle varie strutture presenti nell’area di pertinenza risultano operative sia nel periodo diurno che in quello notturno di riferimento: la presente analisi verterà dunque su entrambi i periodi.
Inoltre, verrà analizzato l’impatto acustico previsionale connesso alle attività cantieristiche previste per la realizzazione delle succitate nuove opere. Tale valutazione verrà ragionevolmente elaborata in riferimento al solo periodo diurno di presenza dei lavori.
La previsione di impatto acustico è definita al comma “2” art. “b”, dell’art. 8 della Legge 26 ottobre 1995, n. 447 (Legge Quadro sull’inquinamento acustico), dalla Legge Regionale 10 maggio 1999, recante “Norme in materia di inquinamento acustico” e dal regolamento acustico del Comune di Pieve di Soligo (TV).
Lo studio non contempla eventuali variazioni attualmente non prevedibili e comunque dissociate dalle caratteristiche urbanistiche e di destinazione d’uso dell’area indagata e che possano determinare una variazione del clima acustico dell’area stessa.
Le metodologie individuate nel presente studio, atte alla valutazione del clima acustico ed alla valutazione previsionale dell’impatto acustico, sono state scelte sulla base di informazioni desunte da letteratura tecnica specifica, da correlazione ed analogia con fonti normative vigenti e sulla base dell’esperienza tecnico- professionale acquisita nel settore.
Lo studio è stato condotto con l’ausilio dei seguenti software di calcolo:
- “SoundPlan” Software di previsione acustica - Braunstein & Berndt;
- “Evaluator Tipo 7820 – Version 4.14” - “Brel & Kjr”.
RIFERIMENTI NORMATIVI E CAMPO DI APPLICAZIONE
I principali riferimenti normativi riguardanti la previsione di impatto acustico e l’inquinamento acustico in generale sono i seguenti:
∙ D.P.C.M. 01.03.1991 “Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno”
∙ D.G.R. 21.09.1993 “Criteri orientativi per le Amministrazioni Comunali del Veneto nella suddivisione dei rispettivi territori …..”
∙ Legge 26.10.1995, n. 447 “Legge Quadro sull’inquinamento acustico”
∙ D.P.C.M. 14.11.1997 Decreto attuativo Legge Quadro per la “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”
∙ D.P.C.M. 05.12.1997 Decreto attuativo Legge Quadro “Requisiti acustici passivi degli edifici”
∙ D.M.A. 16.03.1998 Decreto attuativo Legge Quadro inerente le “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico”
∙ D.P.C.M. 31.03.1998 “Atto di indirizzo e coordinamento recante criteri generali per l’esercizio dell’attività di tecnico competente in acustica …”
∙ D.P.C.M. 16.04.1999, n. 215
“Regolamento recante norme per la determinazione dei requisiti acustici delle sorgenti sonore nei luoghi ad intrattenimento danzante e di pubblico spettacolo e nei pubblici esercizi
∙ L.R. 10.05.1999(Regione Veneto) “Norme in materia di inquinamento acustico”
∙ D.P.R. 30.03.2004, n. 142
“Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell’articolo 11 della legge 26 ottobre 19995, n. 447
DEFINIZIONI E PARAMETRI
Sorgenti sonore fisse
Gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili anche in via transitoria il cui uso produca emissioni sonore; le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali ed agricole; i parcheggi; le aree adibite a stabilimenti di movimentazione merci; i depositi dei mezzi di trasporto di persone e merci; le aree adibite ad attività sportive e ricreative
Sorgenti sonore mobili
Tutte le sorgenti sonore non comprese nella voce precedente.
Sorgente specifica
Sorgente sonora selettivamente identificabile che costituisce la causa del potenziale inquinamento acustico Ricettore
Qualsiasi edificio adibito ad ambiente abitativo comprese le relative aree esterne di pertinenza, o ad attività lavorativa o ricreativa; aree naturalistiche vincolate, parchi pubblici ed aree esterne destinate ad attività ricreative ed allo svolgimento della vita sociale della collettività; aree territoriali edificabili già individuate dai vigenti piani regolatori generali e loro varianti generali, vigenti al momento della presentazione dei progetti di massima relativi alla costruzione delle infrastrutture.
Tempo a lungo termine (TL)
Rappresenta un insieme sufficientemente ampio di TR all’interno del quale si valutano I valori di attenzione. La durata di TL è correlata alle variazioni dei fattori che influenzano la rumorosità a lungo periodo.
Tempo di riferimento (TR)
Rappresenta il periodo della giornata all’interno del quale si eseguono le misure. La durata della giornata è articolata in due tempi di riferimento: quello diurno compreso tra le h 6,00 e le h 22,00 e quello notturno compreso tra le h 22,00 e le h 6,00.
Tempo di osservazione (TO)
E’ un periodo di tempo compreso in TR nel quale si verificano le condizioni di rumorosità che si intendono valutare.
Tempo di misura (TM)
All’interno di ciascun tempo di osservazione, si individuano uno o più tempi di misura (TM) di durata pari o minore del tempo di osservazione, in funzione delle caratteristiche di variabilità del rumore ed in modo tale che la misura sia rappresentativa del fenomeno.
Livello di pressione sonora
Si definisce pressione sonora istantanea p(t) la differenza indotta dalla perturbazione sonora tra la pressione totale istantanea e il valore della pressione statica all’equilibrio.
La determinazione del contenuto in frequenza di un certo suono è chiamata analisi in frequenza o analisi di spettro.
Per un aspetto di praticità ed in considerazione della risposta di tipo logaritmico dell’orecchio la pressione sonora non viene misurata in N/m² (Pascal) ma in dB.
Quindi si ha che:
Livello di pressione sonora = Lp = 10 log (p²/p0²) = 20 log (p/p0) Dove:
p = valore r.m.s. (medio) della pressione sonora in esame;
p0 = pressione sonora di riferimento (20 10-6 Pa = 20 mPa).
Livello sonoro continuo equivalente
Nella maggior parte dei casi il rumore presente in un ambiente industriale o in un cantiere edile è di tipo non stazionario, cioè variabile nel tempo.
È necessaria, pertanto, l’estrapolazione di un “valore medio” definito come Livello sonoro equivalente (Leq) che è quel livello costante di pressione sonora che contiene la stessa quantità di energia di quello variabile considerato, nello stesso intervallo di tempo.
Tale valore è, inoltre, indice dell’effetto sull’apparato uditivo del rumore variabile al quale è soggetto l’operatore.
Il Livello sonoro continuo equivalente è dato dalla seguente equazione:
( ) úû ù
êë é ×
= ò
TT
eq
T p t p dt
L
02 0
,
10 log 1 ( )
Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata "A" relativo al tempo a lungo termine (LAeq,TL)
Il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata "A" relativo al tempo a lungo termine (LAeq,TL) può essere riferito:
a. al valore medio su tutto il periodo, con riferimento al livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata "A"
relativo a tutto il tempo TL,
b. al singolo intervallo orario nei TR. In questo caso si individua un TM di 1 ora all’interno del TO nel quale si svolge il fenomeno in esame. (LAeq,TL) rappresenta il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata "A" risultante dalla somma degli M tempi di misura TM.
Livello di rumore ambientale (LA)
E’ il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A", prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito dall’insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l’esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili di natura eccezionale rispetto al valore ambientale della zona. E’ il livello che si confronta con i limiti massimi di esposizione:
- nel caso dei limiti differenziali, è riferito a TM; - nel caso di limiti assoluti è riferito a TR. Livello di rumore residuo (LR)
E’ il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A", che si rileva quando si esclude la specifica sorgente disturbante. Deve essere misurato con le identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambientale e non deve contenere eventi sonori atipici.
Livello differenziale di rumore (LD)
Differenza tra il livello di rumore ambientale (LA) e quello di rumore residuo (LR):
LD= (LA - LR)
Livello di emissione
E’ il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A", dovuto alla sorgente specifica. E’ il livello che si confronta con i limiti di emissione.
Valori limite di emissione
Il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa.
Valori limite di immissione
Il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori.
Valori di attenzione
Il valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l'ambiente.
Valori di qualità
I valori di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili, per realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla presente legge.
SUPPORTI TECNICO-INFORMATICI
La previsione del clima acustico e dell’impatto acustico è stata oggetto di analisi anche mediante il supporto informatico del software “SoundPlan”.
Il software in questione è basato sul principio del ray-tracing inverso.
L'area sottoposta ad analisi viene discretizzata in una griglia composta da molteplici superfici di piccola entità e, ognuna di queste, collegata ad un punto detto recettore. Da ogni singolo recettore partono omnidirezionalmente i raggi che, dopo eventuali riflessioni e diffrazioni, intercettano la sorgente rumorosa. Il percorso di ogni singolo raggio descrive l’attenuazione dell'onda incidente a partire da una determinata sorgente di rumore. Tale metodo permette di stabilire il contributo di ogni singola strada all’aumento della rumorosità in un punto ben determinato. La tolleranza di questo programma previsionale si può stimare nell'ordine di 1.0-1.5 dB(A), che, allo stato attuale, si ritiene soddisfacente. L’errore è dovuto alla tolleranza propria della fase di digitalizzazione delle variabili topografiche ed all’inevitabile incompletezza delle informazioni fornite in ingresso; si consideri inoltre che, per motivi pratici di modellazione, i parametri sarebbero in realtà un numero maggiore di quelli normalmente utilizzati. L’umidità, la direzione prevalente del vento o i siti che innescano particolari fenomeni acustici, ad esempio, provocano, proporzionalmente alla distanza del recettore rispetto alla sorgente, una deviazione della traiettoria dell'onda sonora.
L’analisi dei dati di input è stata effettuata non solo limitatamente alle misurazioni fonometriche ante-operam, ma anche mediante correlazione con le valutazioni previsionali, come le caratteristiche qualitative e quantitative delle sorgenti sonore considerate.
SCENARI DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI
La metodologia di analisi può essere schematizzata come segue, in riferimento alle seguenti denominazioni rappresentative dei 3 scenari modellati e indagati.
- ‘Calibrazione’ (CLB): scenario rappresentativo della situazione acustica ed ambientale presente durante la campagna fonometrica eseguita presso lo stabilimento e nell’intorno dello stesso, per la qualificazione e quantificazione delle sorgenti di rumore attribuibili allo stabilimento ed interne allo stesso e delle sorgenti di rumore esterne (traffico), tale scenario viene dunque considerato per la calibrazione delle sorgenti sonore medesime.
- ‘Stato di Fatto’ (SDF): scenario rappresentativo della situazione acustica ed ambientale ad oggi mediamente presente presso lo stabilimento e nell’intorno dello stesso, comprensivo delle sorgenti sonore attribuibili allo stabilimento e normalmente presenti nell’arco di una giornata ‘tipo’ e delle sorgenti di rumore esterne (traffico).
- ‘Stato di Cantiere’ (SDC): scenario rappresentativo della situazione acustica ed ambientale ad oggi mediamente presente presso lo stabilimento e nell’intorno dello stesso, comprensivo delle sorgenti sonore attribuibili allo stabilimento e normalmente presenti nell’arco di una giornata ‘tipo’, delle sorgenti di rumore esterne (traffico) e comprensivo delle sorgenti sonore attribuibili alle attività cantieristiche previste per l’esecuzione delle opere in progetto.
- ‘Stato Zero’ (S0): scenario rappresentativo della situazione acustica ed ambientale in totale assenza di qualsiasi sorgente sonora attribuibile allo stabilimento, pur in presenza delle relative strutture edilizie, e delle sorgenti di rumore esterne (traffico) (rumore residuo).
- ‘Stato di Progetto’ (SDP): scenario rappresentativo della situazione acustica ed ambientale previsionalmente mediamente presente presso lo stabilimento e nell’intorno dello stesso a progetto ultimato, comprensivo delle sorgenti sonore attribuibili allo stabilimento in tale nuovo contesto e normalmente presenti nell’arco di una futura giornata ‘tipo’ e delle sorgenti di rumore esterne (traffico).
Metodologia di analisi
- Analisi della documentazione e verifica dell’inquadramento urbanistico ed acustico dell’area;
- sopralluogo in sito per la verifica della presenza delle attuali sorgenti sonore fisse e mobili e loro localizzazione rispetto all’area oggetto di studio;
- svolgimento di rilievi fonometrici sperimentali nei periodi di riferimento diurno e notturno d’interesse eseguiti in conformità e con strumentazione rispondente ai requisiti previsti dalla normativa tecnica vigente, volti alla determinazione del clima acustico ambientale e dell’inquinamento acustico ambientale e da traffico stradale ai sensi del D.P.C.M. 14.11.1997 e D.P.R. 30.03.2004, n.142;
- calibrazione del modello di calcolo attraverso la qualificazione, quantificazione e digitalizzazione delle sorgenti sonore interne ed esterne allo stabilimento, a partire dai dati raccolti durante la campagna fonometrica;
- individuazione dei recettori;
- modellazione degli scenari d’interesse;
- calcolo dei parametri acustici e verifica del rispetto dei limiti normativi.
· Elaborazione del modello di calcolo previsionale dello scenario ‘Calibrazione’ (SoundPLAN - secondo gli standard individuati dalla direttiva 2002/49/CE):
- elaborazione di un modello digitale del terreno (Digital Ground Model);
- calibrazione dello scenario attraverso l’informatizzazione dei dati raccolti per la taratura delle sorgenti sonore esterne presenti nell’area (traffico) e per la taratura delle sorgenti sonore attribuibili allo stabilimento, come presenti durante lo svogimento della campagna fonometrica.
· Valutazione del clima acustico nello ‘Stato di Fatto’ (stabilimento attuale):
- modellazione dello ‘Stato di Fatto’;
- calcolo dei livelli di immissione sonora assoluta ai recettori nello ‘Stato di Fatto’.
· Valutazione del clima acustico nello ‘Stato di Cantiere’ (stabilimento attuale con presenza dei lavori di cantiere):
- modellazione dello ‘Stato di Cantiere’;
- calcolo dei livelli di immissione sonora assoluta ai recettori nello ‘Stato di Cantiere’.
· Valutazione del clima acustico nello ‘Stato Zero’ (rumore residuo):
- modellazione dello ‘Stato Zero’;
- calcolo dei livelli di immissione sonora assoluta ai recettori nello ‘Stato Zero’.
· Valutazione del clima acustico nello ‘Stato di Progetto’ (stabilimento a progetto ultimato) - Analisi di impatto acustico ambientale:
- modellazione dello ‘Stato di Progetto’;
- calcolo dei livelli di immissione sonora assoluta ai recettori nello SDP;
- calcolo dei livelli di immissione sonora differenziale ai recettori nel confronto tra SDP e S0;
- calcolo dei livelli di emissione sonora assoluta a confine nello SDP;
- confronto tra i livelli di immissione sonora assoluta nello SDP e nello SDF.
STRUMENTAZIONE UTILIZZATA
I rilievi fonometrici per la quantificazione delle sorgenti sonore interne ed esterne allo stabilimento sono stati effettuati con analizzatori sonori modulari di precisione “Brel & Kjr” modelli “2260” e “2250”, correlati dai seguenti software applicativi per l’analisi sonora rispondenti ai requisiti di cui all’art. 2 del D.M.A. 16 marzo 1998: software Fonometro BZ7222; software Analisi in frequenza BZ7223; software Monitoraggio BZ7224;
software Acustica architettonica BZ7228. La strumentazione in oggetto è provvista di certificati di taratura allegati alla presente relazione tecnica (Allegato 06). Tali strumenti rientrano nella classe 1 come definito dagli standard EN 60651 ed EN 60804 e CEI 29-4. Prima dell’inizio delle misure sono state acquisite tutte le informazioni che possono condizionare la scelta del metodo, dei tempi e delle posizioni di misura. I rilievi di rumorosità hanno tenuto pertanto conto delle variazioni sia dell’emissione sonora delle sorgenti che della loro propagazione. Sono stati rilevati tutti i dati che conducono ad una descrizione delle sorgenti che influiscono sul rumore ambientale nelle zone interessate dall’indagine. La misura dei livelli continui equivalenti di pressione sonora ponderata “A”, nei periodi di riferimento diurno e notturno, è stata eseguita con tecnica di campionamento presso 2 punti individuati come maggiormente d’interesse poiché prossimi ai principali assi viari dell’area (‘Spot 1’ e ‘Spot 2’). Inoltre, si sono svolte alcune ulteriori misure fonometriche di breve durata in prossimità di tutte le sorgenti sonore acusticamente d’interesse (impianti/componenti tecnologiche) ad oggi presenti ed attive presso lo stabilimento, nella condizione di funzionamento riscontrata durante la campagna fonometrica, al fine di garantire una corretta calibrazione delle stesse. In merito alle movimentazioni di mezzi leggeri e pesanti attribuibili allo stabilimento, all’interno ed all’esterno dell’area di pertinenza, si specifica che, stante il carattere di sporadicità, le stesse non risultano concorrere in modo significativo alla rumorosità dell’area e non verranno dunque incluse nella modellazione. Le modalità di misura sono quelle indicate negli allegati A e B del D.M.A. 16 marzo 1998. La taratura viene effettuata prima e dopo ogni ciclo di misura con calibratore di precisione acustica marca “Brel & Kjr” e modello “Sound Level Calibrator 4231”. Il microfono da campo libero è stato di volta in volta orientato verso la sorgente di rumore principale individuata. Oltre agli spot per la specifica calibrazione degli impianti/componenti attualmente attribuibili allo stabilimento, svolti come detto in prossimità di ognuno degli impianti/componenti stessi, i rilievi fonometrici con tecnica di campionamento (altezza 1.5 m dal suolo), atti alla calibrazione delle sorgenti sonore esterne (traffico), nei periodi diurno e notturno, sono stati eseguiti: in prossimità dell’incrocio tra Via Sernaglia e Via Pederiva (Spot 1);
all’incrocio tra Via Verizzo e Via Cal Zattera (Spot 2); lungo Via Villanova (Spot 3). Le misurazioni sono state eseguite in assenza di precipitazioni atmosferiche, di nebbia o neve. La velocità del vento è sempre risultata inferiore a 5 m/s. Il microfono è comunque munito di cuffia antivento. La catena di misura è compatibile con le condizioni meteorologiche del periodo in cui si effettuano le misurazioni e comunque in accordo con le norme CEI 29-10 ed EN 60804/1994. L’elaborazione dei dati è stata eseguita con software “Evaluator Tipo 7820 – Version 4.14” - “Brel & Kjr”.
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E DELLE OPERE IN PROGETTO
Nell’ambito dello sviluppo strategico aziendale ed in risposta alle recenti modificazioni delle richieste di mercato verso un prodotto maggiormente sostenibile ed “etico”, la SOCIETA’ AGRICOLA FIORIN di LIONELLO & C. s.s.
ha intenzione di procedere con la variazione della tipologia di allevamento di galline ovaiole presso il proprio stabilimento sito in Via Verizzo, 4/a in Comune di Pieve di Soligo (TV), convertendo i ricoveri esistenti dalla tecnica di allevamento a gabbie arricchite alla tecnica di allevamento con voliera a terra.
Il progetto comporta una prima fase con una semplice diminuzione del numero di capi accasabili, per effetto della minor densità di allevamento con la nuova tipologia, ed una seconda fase in cui, tramite la realizzazione di n.2 nuovi ricoveri si ri-adeguerà la potenzialità dell’impianto verso un numero massimo di capi accasabili sostanzialmente confrontabile con quello attualmente autorizzato, pari a 1.014.000 unità.
Si riporta in Figura 01 seguente un’ortofoto dell’area sede dello stabilimento con individuazione dei due nuovi ricoveri in progetto.
Fig. 01 - Orotofoto con individuazione dello stabilimento e dei due nuovi ricoveri in progetto.
Le emissioni sonore potenzialmente significative e correlabili allo stabilimento indagato, oggi così come a progetto ultimato, sono rappresentate da: componenti impiantistiche e locali tecnici prezzo le zone Nord e Nord-Ovest dello stabilimento; nastri trasportatori delle uova, laddove esterni ai capannoni, individuabili principalmente presso la zona centrale e Sud-Est dello stabilimento; ventilatori per il raffrescamento dei capannoni, individuabili a parete dei capannoni stessi (con numero e posizione variabili sia da capannone a capannone, sia da SDF ad SDP, come esposto in seguito), presso ogni capannone sede di animali.
INQUADRAMENTO URBANISTICO
Lo stabilimento oggetto di studio sorge in un’area pianeggiante a vocazione tipicamente agricola, situata al margine sud-occidentale del territorio comunale di Pieve di Soligo, in prossimità del confine con il Comune di Sernaglia della Battaglia.
Si propone in Figura 02 seguente un’ortofoto con l’individuazione dello stabilimento e del relativo confine di pertinenza.
Fig.02 – Ortofoto con individuazione della pertinenza dello stabilimento.
INQUADRAMENTO ACUSTICO E INDIVIDUAZIONE DEI RECETTORI
Il Comune di Pieve di Soligo (TV) ha provveduto all’adozione del Piano di Classificazione Acustica del territorio comunale, come previsto dalla Legge 26 ottobre 1995, n. 447.
In base a tale documento, l’area sede dello stabilimento risulta inserita in ‘Aree agricole - Classe III’, come visualizzabile nell’estratto di Figura 03 seguente.
Fig.03 – Estratto del P.C.A. comunale con individuazione dell’area sede dello stabilimento indagato.
Si può quindi affermare che i limiti massimi di immissione e di emissione sonora dell’area sede dello stabilimento sono i seguenti indicati in Tabella 01.
Tabella 01
Zona acustica
Valori limite assoluti di immissione sonora
[dB(A)]
Valori limite assoluti di emissione sonora
[dB(A)]
diurno notturno diurno notturno
Aree agricole - Classe III 60 50 55 45
La durata della giornata è articolata in due tempi di riferimento: quello diurno compreso tra le h 6.00 e le h 22.00 e quello notturno compreso tra le h 22.00 e le h 6.00. Le componenti impiantistiche asservite allo stabilimento hanno potenziale attivazione sia in periodo diurno che in periodo notturno: lo studio verterà dunque su entrambi i periodi.
Nell’intorno dell’area di pertinenza dello stabilimento si individuano, nelle varie direzioni, alcuni edifici acusticamente potenzialmente sensibili alle emissioni sonore correlabili allo stabilimento stesso.
Nello specifico si considerano gli stabili residenziali individuati nell’ortofoto di Figura 04 seguente.
Fig.04 – Ortofoto con individuazione dei recettori considerati.
In relazione alla loro ubicazione ed ai P.C.A. di Pieve di Soligo e di Sernaglia della Battaglia, i limiti massimi di immissione ed emissione sonora assoluta per i recettori individuati sono riportati nella seguente Tabella 02.
Tabella 02
Recettori Classe acustica
Valori limite assoluti di immissione sonora
[dB(A)]
Valori limite assoluti di emissione sonora
[dB(A)]
diurno notturno diurno notturno
A, B, G, J, K, L, M, N, O, P, Q,
R, S, T
Classe III 60 50 55 45
C, D, E, F, H, I Classe II 55 45 50 40
In relazione alla classe acustica in cui i recettori sono inseriti risultano applicabili il criterio differenziale ed i conseguenti limiti stabiliti nel valore massimo ammissibile di +5 dB(A) nel periodo di riferimento diurno e di +3 dB(A) nel periodo di riferimento notturno.
ELABORAZIONE DEL MODELLO DI CALCOLO – SCENARIO ‘CALIBRAZIONE’
La prima fase della valutazione è mirata alla determinazione dello scenario acustico ‘Calibrazione’, ovvero del contesto acustico ed ambientale presente durante lo svolgimento della campagna fonometrica ed indispensabile per garantire la corretta calibrazione delle varie sorgenti sonore.
In merito alla calibrazione delle sorgenti esterne alla pertinenza dello stabilimento, si procede all’analisi dei risultati dell’indagine fonometrica a campionamento svolta il giorno 28 agosto 2020. L’andamento temporale dei suddetti rilievi è riportato nell’Allegato 01.
I monitoraggi a campionamento (periodo diurno e notturno), presso i punti denominati ‘Spot 1’, ‘Spot 2’ e ‘Spot 3’, individuabili come esposto in precedenza, sono stati eseguiti ad un’altezza di 1.5 m da p.c..
Presso i punti di misura la rumorosità associabile allo stabilimento indagato risulta minima, mentre prevale in modo preponderante l’emissione sonora connessa al traffico veicolare degli assi viari della zona e, in minor misura, presso il punto ‘Spot 3’, delle attività industriali vicine.
Si individuano in Figura 05 seguente i punti di misura descritti.
Fig.05 – Ortofoto con individuazione dei punti di misura.
Spot 1
Spot 3
Spot 2
Esito dei rilievi fonometrici
Nella Tabella 03 si riportano i dati dei livelli di pressione sonora rilevati, arrotondati a ±0.5 dB.
Tabella 03
Punto di misura
Denominazione misura (rif. Allegato 01)
Periodo di
riferimento TM LAeq
[dB(A)]
Spot 1
20200828 Spot 1 Diurno Diurno 30’00’’ 65.0
20200828 Spot 1 Notturno Notturno 30’00’’ 57.5
Spot 2
20200828 Spot 2 Diurno Diurno 30’00’’ 60.5
20200828 Spot 2 Notturno Notturno 30’00’’ 51.0
Spot 3
20200828 Spot 3 Diurno Diurno 30’00’’ 56.0
20200829 Spot 3 Notturno Notturno 30’00’’ 48.5
Sorgenti sonore scenario ‘Calibrazione’
Come già esposto, nello scenario in cui si sono svolti i rilievi fonometrici descritti risultano presenti, oltre al normale traffico veicolare dell’area, anche le sorgenti sonore acusticamente significative correlabili allo stabilimento oggetto di studio. La calibrazione del modello dovrà necessariamente considerare anche tali componenti, nonostante, come già precisato, l’influenza di queste presso i punti di misura sia minima. Le puntuali misure appositamente svolte in prossimità di ogni distinta tipologia di sorgente di rumore acusticamente significativa individuata, ha in ogni caso permesso di quantificare l’emissione sonora delle stesse.
Si considera la presenza delle sorgenti di rumore principalmente significative individuate nella seguente ortofoto (Figura 06), ascrivibili allo stabilimento indagato e descritte nella Tabella 04 successiva.
Si evidenziano, inoltre, le barriere mitigative ad oggi presenti.
Fig.06 – Ortofoto con individuazione delle sorgenti sonore ascrivibili allo stabilimento indagato, nello scenario ‘Calibrazione’.
Nella Tabella 04 seguente si indicano quindi, per ognuna delle sorgenti: la numerazione e/o denominazione di Figura 05; la descrizione; il tipo di modellazione; il livello di potenza sonora inseriti nel software di calcolo in base agli esiti delle misure svolte ed alla calibrazione elaborata; il tempo di attivazione diurno e notturno.
Si specifica che, in merito alla sorgente ‘ventilatori su parete’, alcuni di questi risultano parzialmente schermati dalla presenza dei cosiddetti ‘MDS’, ovvero strutture a lungo muro contenenti dei vassoi per l’essicazione della pollina: si sono svolte opportune misure per quantificare l’emissione sonora sia dei ventilatori ‘liberi’, sia di quelli parzialmente schermati. Nei successivi scenari ‘SDF’ ed ‘SDP’ si proporrà una specifica distinzione delle porzioni di ventilatori ‘schermati’ e di quelli ‘liberi’, così come verrà precisato il numero di ventilatori mediamente contemporaneamente operativi su ogni distinta sezione.
1 2 3
4
5 6
Componenti impiantistiche
Ventilatori su parete Nastri trasportatori
uova Barriere mitigative
Tabella 04
Sorgente
sonora Descrizione Modellazione
tipo
LW [dB(A)]
Tempo di attivazione Componenti
impiantistiche 1
Macchinari interni con emissione all’esterno
Sorgente areale da
ed. industriale 71.0 / mq 24/24 h Componenti
impiantistiche 2
Macchinari interni con emissione all’esterno
Sorgente areale da
ed. industriale 69.5 / mq 24/24 h Componenti
impiantistiche 3 Locale tecnico Sorgente areale da
ed. industriale 73.0 / mq 24/24 h Componenti
impiantistiche 4 Impianti in copertura Sorgente
puntuale 90.0 24/24 h
Componenti
impiantistiche 5 Gruppi frigo Sorgente
puntuale 93.0 24/24 h
Componenti
impiantistiche 6 Unità esterna ricambio aria Sorgente areale da
ed. industriale 85.0 24/24 h
Ventilatori su parete
Ventilatori per ricambio aria
‘liberi’
Sorgente areale da ed. industriale
singolo ventilatore:
82.0
24/24 h
Ventilatori per ricambio aria
‘schermati’ da MDS
Sorgente areale da ed. industriale
singolo ventilatore:
80.0
24/24 h
Nastri trasportatori
uova Nastri trasportatori Sorgente
lineare 60.0 / ml 24/24 h
Calibrazione del modello di calcolo
Allo scopo di calibrare in modo accurato il modello è stato dunque ricreato tramite il software di calcolo lo scenario ‘Calibrazione’: si è elaborata una modellazione digitale del terreno (Digital Ground Model) tramite punti quota, linee di elevazione ed elementi quali argini e scarpate, che vengono georeferenziati nel programma di calcolo a partire dalla Carta Tecnica Regionale. Le informazioni relative all’elevazione degli oggetti vengono successivamente ottenute dal DGM. Quindi, si sono inserite nel modello le sorgenti sonore connesse allo stabilimento ed esposte in figura precedente, così come riscontrate durante la campagna fonometrica, secondo le specifiche indicate in tabella precedente e conseguenti alle misure ed ai sopralluoghi svolti.
Si riporta in Figura 07 seguente un estratto grafico del modello relativo allo scenario ‘Calibrazione’.
Fig.07 – Vista 3D dell’area indagata nello scenario ‘Calibrazione’, elaborata tramite il software di calcolo.
Relativamente al traffico veicolare lungo gli assi viari della zona, la valutazione di clima acustico è stata effettuata con l’adozione del modello numerico di calcolo francese “NMPB Routes 96”. Per una corretta calibrazione del modello di calcolo è stato inoltre necessario acquisire i dati dei flussi veicolari diurni e notturni presenti lungo gli assi viari principali dell’area, attraverso mirati sopralluoghi in sito svolti dallo scrivente studio.
I dati rilevati sono stati infine informatizzati nel software di calcolo “SoundPlan - Braunstein & Berndt” al fine di qualificare e quantificare il clima acustico dell’area in maniera oggettiva, ovvero rispondente al contesto nel suo generale, indipendentemente da situazioni anomale che possano essersi verificate durante lo svolgimento delle misure fonometriche, per quanto svolte in modo scientifico e peculiare.
Dalla Tabella 05 riportata di seguito, dove sono messi a confronto i valori di pressione sonora rilevati tramite monitoraggio fonometrico e quelli elaborati tramite software di calcolo previsionale, arrotondati a 0.5 dB, si denota una buona corrispondenza tra le due metodologie di valutazione (“sperimentale” e “di calcolo”), a testimonianza dunque della validità della modellazione effettuata.
Tabella 05 Punto misura Periodo di
riferimento
LAeq MISURATA [dB(A)]
LAeq CALCOLATA [dB(A)]
Spot 1
Diurno 65.0 65.5
Notturno 57.5 58.0
Spot 2
Diurno 60.5 60.5
Notturno 51.0 51.0
Spot 3 Diurno 56.0 56.5
Notturno 48.5 48.0
Anche in riferimento all’APPENDICE E della UNI 11143-1:2005 la calibrazione del modello è da ritenersi attendibile.
MODELLAZIONE DELLO ‘STATO DI FATTO’
Lo scenario ‘Calibrazione’ è stato elaborato, oltre che per la definizione delle sorgenti esterne (traffico), al fine di individuare le sorgenti sonore connesse allo stabilimento indagato e definirne le relative emissioni sonore, ma è di fatto rappresentativo della specifica configurazione e combinazione di componenti rumorose attive così come presenti durante la campagna fonometrica. In merito alle sorgenti sonore descritte nella precedente tabella come ‘Componenti impiantistiche 1….6’ e ‘Nastri trasportatori uova’, queste risultano effettivamente analoghe sia nello scenario ‘Calibrazione’ che nello scenario denominato ‘Stato di Fatto’. Così come non variano, ragionevolmente, le opere di mitigazione acustica ad oggi esistenti.
La sorgente sonora ‘Ventilatori su parete’, invece, risulta caratterizzata da una forte variabilità, essendo strettamente connessa alle necessità di termoventilazione di ogni specifico capannone, nei vari momenti della giornata.
Sulla base di quanto comunicato allo scrivente dai gestori dello stabilimento, si procede dunque alla modellazione dello ‘Stato di Fatto’ inserendo la rumorosità di tale sorgente in funzione del numero di ventilatori mediamente attivi nell’arco della giornata, presso ogni porzione di ogni capannone.
Come detto, le restanti sorgenti sonore rimangono inalterate rispetto allo scenario ‘Calibrazione’.
Si riporta dunque nella figura seguente, oltre alle sorgenti inalterate rispetto allo scenario ‘Calibrazione’, l’individuazione di ogni distinta parete di capannone sede dei ventilatori, con indicazione del numero di ventilatori ivi presenti, specificando anche, come accennato in precedenza, le porzioni i cui ventilatori risultano parzialmente schermati dalla presenza degli MDS.
Si consideri poi che, sempre in base a quanto comunicato dai gestori dell’attività, mediamente, sia in periodo diurno che notturno, il numero di ventilatori attivi sul totale presente, è quantificabile in circa il 50%.
In seguito, quindi, in considerazione dei livelli di emissione sonora misurati sia per un singolo ventilatore ‘libero’, sia per un singolo ventilatore ‘schermato’ (tabella precedente), delle specifiche suesposte e delle informazioni di cui alla Figura 08 seguente, si inseriranno tali sorgenti sonore nel nuovo modello rappresentativo dello ‘Stato di Fatto’.
Fig.08 – Ortofoto con individuazione delle sorgenti sonore ascrivibili allo stabilimento indagato, nello scenario ‘Stato di Fatto’.
1
Componenti impiantistiche Ventilatori ‘liberi’
su parete
Nastri trasportatori uova Barriere mitigative Ventilatori ‘schermati’
su parete 2 3
4
5 6
XX n° TOT ventilatori
- accesi il 50% - 10
22 29 16 16
30 16 16
30 16 16
30 24
18
27
30
27 16
16 48
48
29
22
10
Immissione sonora assoluta - ‘Stato di Fatto’
Presso i recettori individuati in precedenza si configura, pertanto, una situazione di clima acustico rappresentativa dello ‘Stato di Fatto’, mediamente configurabile nell’arco della giornata, sintetizzabile come illustrato in Tabella 06 seguente (a meno di un’approssimazione di ±0.5 dB).
Tabella 06 – IMMISSIONE ASSOLUTA SDF
Recettore Periodo di riferimento
Limite di immissione sonora assoluta
[dB(A)]
Livello di immissione sonora assoluta
[dB(A)]
A
Diurno 60 49.5
Notturno 50 40.5
B Diurno 60 41.0
Notturno 50 39.5
C Diurno 55 39.0
Notturno 45 37.5
D
Diurno 55 38.0
Notturno 45 37.5
E
Diurno 55 39.5
Notturno 45 39.0
F Diurno 55 49.0
Notturno 45 41.5
G Diurno 60 40.0
Notturno 50 38.5
H
Diurno 55 51.5
Notturno 45 43.5
I
Diurno 55 41.0
Notturno 45 37.0
J Diurno 60 38.5
Notturno 50 36.0
K Diurno 60 36.5
Notturno 50 35.5
L
Diurno 60 67.5
Notturno 50 59.5
M Diurno 60 60.0
Notturno 50 52.0
N
Diurno 60 65.5
Notturno 50 57.5
O
Diurno 60 65.5
Notturno 50 57.5
P Diurno 60 61.0
Notturno 50 53.0
Q Diurno 60 62.5
Notturno 50 55.0
R
Diurno 60 55.5
Notturno 50 47.5
S
Diurno 60 44.5
Notturno 50 43.5
T Diurno 60 50.0
Notturno 50 44.5
Si evince nello ‘Stato di Fatto’ la presenza di livelli sonori in facciata rispettosi dei limiti normativi previsti dai P.C.A. in merito alla maggior parte degli edifici recettore analizzati, mentre si denota un superamento dei relativi limiti presso alcuni recettori, particolarmente esposti al traffico veicolare del principale asse viario dell’area, ovvero Via Sernaglia.
ANALISI DI IMPATTO ACUSTICO AMBIENTALE – ‘STATO DI CANTIERE’
Si procede alla valutazione previsionale dell’impatto acustico connesso alla presenza delle attività cantieristiche necessarie alla realizzazione delle opere in progetto, attraverso il calcolo dei livelli di immissione sonora assoluta ai recettori in tale scenario.
In seguito si riportano i dati più significativi delle attività e delle attrezzature di lavoro prevedibilmente utilizzate, distinte in 2 specifiche fasi di lavoro, al fine di individuare l’impatto acustico ambientale connesso allo svolgimento delle operazioni di cantiere nelle 2 fasi stesse:
· Fase 1 – cantierizzazione e demolizioni;
· Fase 2 – edificazioni e sistemazione aree esterne.
Nella tabella seguente sono riportate le seguenti informazioni:
- denominazione dell’attrezzatura;
- fase in cui è previsto l’utilizzo dell’attrezzatura;
- ore diurne prevedibili di attivazione;
- livello di potenza sonora [dB(A)];
L’orario di cantiere risulterà conforme a quanto sancito dal Regolamento Acustico del Comune di Pieve di Soligo: dal 21 giugno al 20 settembre, dalle ore 8.00 alle 12.00 e dalle ore 15.00 alle 20.00; dal 21 settembre al 20 giugno, dalle ore 8.00 alle 12.00 e dalle ore 13.30 alle 19.00.
Macchinari/attrezzature utilizzati
Tabella 07
Macchinario/
attività
Scenario di utilizzo
Ore diurne di attivazione
[h]
Livello di potenza sonora
[dB(A)]
gru a torre 1, 2 6 70
rullo 1 4 95
ruspa 1 3 80
escavatore 1 5 80
autocarri 1, 2 3 80
autobetoniere 2 5 80
pompa calcestruzzo 2 6 80
terna JCB 1, 2 5 80
trattore botte acqua 1, 2 3 80
sollevatore telescopico 1, 2 3 85
sega circolare 1 3 100
flex 1 1 110
martelli demolitore 1 3 115
intonacatrice 2 3 100
pompa per caldane 2 5 80
piastra vibrante 1, 2 5 95
stabilizzatrice terreno 1 5 90
motoseghe 1, 2 5 95
spara chiodi 1, 2 3 80
martelli 1, 2 3 80
saldatrici 1, 2 5 75
Localizzazione delle attività di cantiere
Le attività cantieristiche si svolgeranno in vicinanza e nell’intorno delle zone sede dei capannoni oggetto di demolizione, coincidenti anche con le zone sede dei nuovi capannoni da edificare. Si riporta in Figura 09 seguente un’ortofoto con individuazione dell’area prevedibilmente interessata dalle attività di cantiere nelle 2 fasi suesposte.
Fig.09 – Ortofoto con individuazione dell’area di cantiere.
Cautelativamente si considera la contemporanea presenza delle attività di cantiere presso l’intera area sede dei lavori, pur in considerazione delle zone di utilizzo e delle tempistiche di attivazione prevedibili per ogni macchinario/attrezzatura.
Calcolo dei livelli di immissione sonora assoluta ai recettori per singola fase
Si è dunque integrato e modificato il precedente modello rappresentativo dello ‘Stato di Fatto’ con l’inserimento delle sorgenti di rumore caratterizzanti le attività cantieristiche prevedibili, secondo le specifiche suesposte.
L’analisi ha preso in considerazione le lavorazioni distinte nelle 2 fasi citate, indicativamente cronologicamente consecutive. Come detto, per lo studio previsionale si è cautelativamente considerata, in ogni fase, la contemporaneità delle attività presenti sulle distinte aree di cantiere interessate da potenziale presenza di attività/lavorazioni, ponderate con le relative tempistiche di attivazione, per valutare l’impatto acustico in facciata ai recettori, nel periodi diurno.
I risultati di calcolo riepilogativi delle singole fasi sono riportati negli Allegati 02 e 03. I livelli di immissione sonora assoluta sono sintetizzati nelle seguenti tabelle, arrotondati a 0.5 dB(A) come previsto dalla normativa di riferimento.
FASE 1
Si è dunque proceduto alla valutazione dell’immissione sonora assoluta ai recettori in seguito all’avvio dello scenario di cantiere denominato ‘FASE 1’.
Tabella 08 – IMMISSIONE ASSOLUTA SDC – FASE 1
Recettore Periodo di riferimento
Limite di immissione sonora assoluta
[dB(A)]
Livello di immissione sonora assoluta
[dB(A)]
A Diurno 60 56.5
B Diurno 60 57.0
C Diurno 55 54.5
D Diurno 55 54.0
E Diurno 55 53.5
F Diurno 55 54.5
G Diurno 60 51.0
H Diurno 55 53.5
I Diurno 55 49.5
J Diurno 60 49.5
K Diurno 60 50.0
L Diurno 60 67.5
M Diurno 60 61.0
N Diurno 60 65.5
O Diurno 60 65.5
P Diurno 60 61.0
Q Diurno 60 63.0
R Diurno 60 56.5
S Diurno 60 51.5
T Diurno 60 53.0
Si evince, come prevedibile, un generale aumento dei livelli di pressione sonora in facciata a molti dei recettori considerati. Gli aumenti in rumore riscontrabili risultano ragionevolmente più marcati presso i recettori che presentano nello ‘Stato di Fatto’ un clima acustico modesto e presso quelli maggiormente vicini al cantiere.
FASE 2
Si procede alla valutazione dell’immissione sonora assoluta ai recettori in seguito all’avvio dello scenario di cantiere denominato ‘FASE 2’.
Tabella 09 – IMMISSIONE ASSOLUTA SDC – FASE 2
Recettore Periodo di riferimento
Limite di immissione sonora assoluta
[dB(A)]
Livello di immissione sonora assoluta
[dB(A)]
A Diurno 60 52.0
B Diurno 60 50.0
C Diurno 55 48.0
D Diurno 55 47.5
E Diurno 55 47.5
F Diurno 55 51.0
G Diurno 60 47.5
H Diurno 55 52.0
I Diurno 55 45.5
J Diurno 60 44.5
K Diurno 60 44.5
L Diurno 60 67.5
M Diurno 60 60.5
N Diurno 60 65.5
O Diurno 60 65.5
P Diurno 60 61.0
Q Diurno 60 63.0
R Diurno 60 56.0
S Diurno 60 49.0
T Diurno 60 52.0
Si evince un analogo generale aumento dei livelli sonori rispetto allo ‘Stato di Fatto’, ma sensibilmente più attenuato rispetto all’impatto della FASE 1, stante il prevedibile inutilizzo, in questa seconda fase, di alcuni macchinari/attrezzature particolarmente rumorosi.
DETERMINAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO – ‘STATO ZERO’ (RUMORE RESIDUO)
Come esposto in porecedenza, lo ‘Stato Zero’ è lo scenario rappresentativo del clima acustico dell’area indagata in totale assenza di qualsiasi sorgente di rumore correlabile allo stabilimento oggetto di studio, pur ovviamente in presenza delle strutture edilizie dello stesso (rumore residuo). I contributi in rumore significativi in tale scenario sono quindi unicamente quelli connessi al traffico veicolare lungo i vari assi viari dell’area, così come valutati per lo ‘Stato di Fatto’ e per lo scenario ‘Calibrazione’, ed inseriti nei relativi modelli di calcolo.
Modellazione ‘Stato Zero’
Alla luce di quanto esposto, dunque, si è proceduto alla modellazione dello ‘Stato Zero’ partendo dal modello di calcolo relativo allo ‘Stato di Fatto’ ed escludendo dallo stesso tutte le sorgenti sonore associabili alle attività dello stabilimento oggetto di studio.
Immissione sonora assoluta - ‘Stato Zero’
Presso i recettori individuati in precedenza si configura una situazione di clima acustico rappresentativa dello
‘Stato Zero’ sintetizzabile come illustrato in Tabella 10 seguente (a meno di un’approssimazione di ±0.5 dB). I risultati di calcolo riepilogativi sono riportati nell’Allegato 04, dopo le rispettive mappature digitalizzate.
Tabella 10 – IMMISSIONE ASSOLUTA S0
Recettore Periodo di riferimento
Limite di immissione sonora assoluta
[dB(A)]
Livello di immissione sonora assoluta
[dB(A)]
A
Diurno 60 49.0
Notturno 50 36.5
B
Diurno 60 36.0
Notturno 50 25.5
C Diurno 55 34.0
Notturno 45 24.5
D Diurno 55 30.5
Notturno 45 22.0
E
Diurno 55 31.0
Notturno 45 23.0
F
Diurno 55 49.0
Notturno 45 40.0
G Diurno 60 34.5
Notturno 50 26.5
H
Diurno 55 51.5
Notturno 45 42.5
I
Diurno 55 39.5
Notturno 45 31.5
J Diurno 60 35.5
Notturno 50 27.0
K Diurno 60 30.0
Notturno 50 21.0
L
Diurno 60 67.5
Notturno 50 59.5
M
Diurno 60 60.0
Notturno 50 52.0
N Diurno 60 65.5
Notturno 50 57.5
O Diurno 60 65.5
Notturno 50 57.5
P
Diurno 60 61.0
Notturno 50 53.0
Q
Diurno 60 62.5
Notturno 50 55.0
R Diurno 60 55.5
Notturno 50 47.0
S Diurno 60 38.0
Notturno 50 30.0
T
Diurno 60 49.0
Notturno 50 40.5
Come già evidenziato nello ‘Stato di Fatto’, a livello assoluto, si evince nello ‘Stato Zero’ la presenza di livelli sonori in facciata rispettosi dei limiti normativi previsti dai P.C.A. in merito alla maggior parte degli edifici recettore analizzati, mentre si denota un superamento dei relativi limiti presso alcuni recettori, particolarmente esposti al traffico veicolare del principale asse viario dell’area, ovvero Via Sernaglia.
ANALISI DI IMPATTO ACUSTICO AMBIENTALE – ‘STATO DI PROGETTO’
Descrizione ‘Stato di Progetto’
Lo ‘Stato di Progetto’ è rappresentativo della presenza delle attività connesse allo stabilimento indagato come già analizzato e modellato, in considerazione però dei nuovi capannoni, delle nuove previste quantità di ventilatori sui capannoni nuovi ed esistenti e delle nuove opere di mitigazione acustica previste.
Si specifica, a tal proposito, che è prevista la schermatura dell’intero fronte Sud-Ovest dei capannoni attraverso l’installazione di idonee barriere che fungeranno dunque da ostacolo alle emissioni sonore provenienti dallo stabilimento e propaganti in tale direzione. Altrettanto, si prevede l’installazione di 2 nuove porzioni di barriera in posizione antistante 2 porzioni di ventilatori, come visualizzabile in figura seguente. Inoltre, le sorgenti sonore individuate nella precedente Tabella 04 come ‘Componenti impiantistiche 4’ verranno opportunamente insonorizzate in modo da garantire un’attenuazione delle relative emissioni sonore pari ad almeno 15 dB.
Si considera quindi, nello ‘Stato di Progetto’, la presenza delle sorgenti di rumore individuate nel seguente elaborato grafico (Figura 10), ascrivibili allo stabilimento indagato e ribadite per completezza nella Tabella 11 successiva. Si evidenziano, analogamente, le barriere mitigative oggi presenti ed in progetto.
Fig.10 – Elaborato con individuazione delle sorgenti sonore ascrivibili allo stabilimento indagato, nello scenario ‘Stato di Progetto’.
Ventilatori ‘schermati’
su parete
1
14 2 3
4
5 6
Componenti impiantistiche Ventilatori ‘liberi’
su parete
Nuovi capannoni
Nastri trasportatori uova Barriere mitigative
XX n° TOT ventilatori
- accesi il 50% - 14
36 9 9
30 9 9
30 9 9
30
36 24
18
27
27 21
21
18 10
20
14
14
Tabella 11
Sorgente
sonora Descrizione Modellazione
tipo
LW [dB(A)]
Tempo di attivazione Componenti
impiantistiche 1
Macchinari interni con emissione all’esterno
Sorgente areale da
ed. industriale 71.0 / mq 24/24 h Componenti
impiantistiche 2
Macchinari interni con emissione all’esterno
Sorgente areale da
ed. industriale 69.5 / mq 24/24 h Componenti
impiantistiche 3 Locale tecnico Sorgente areale da
ed. industriale 73.0 / mq 24/24 h Componenti
impiantistiche 4 Impianti in copertura Sorgente
puntuale 75.0 24/24 h
Componenti
impiantistiche 5 Gruppi frigo Sorgente
puntuale 93.0 24/24 h
Componenti
impiantistiche 6 Unità esterna ricambio aria Sorgente areale da
ed. industriale 85.0 24/24 h
Ventilatori su parete
Ventilatori per ricambio aria
‘liberi’
Sorgente areale da ed. industriale
singolo ventilatore:
82.0
24/24 h
Ventilatori per ricambio aria
‘schermati’ da MDS
Sorgente areale da ed. industriale
singolo ventilatore:
80.0
24/24 h
Nastri trasportatori
uova Nastri trasportatori Sorgente
lineare 60.0 / ml 24/24 h
Modellazione ‘Stato di Progetto’
Si è dunque proceduto all’elaborazione del modello digitale dello ‘Stato di Progetto’, comprensivo delle relative sorgenti sonore secondo le specifiche suesposte. Si illustra nell’immagine seguente un estratto grafico elaborato tramite il software di calcolo rappresentativo dello stabilimento indagato nello scenario ‘Stato di Progetto’.
Fig.11 – Vista 3D dello stabilimento nello scenario ‘Stato di Progetto’, elaborata tramite il software di calcolo.
Immissione sonora assoluta - ‘Stato di Progetto’
Presso i recettori considerati si configura, pertanto, una situazione di clima acustico rappresentativa dello ‘Stato di Progetto’ sintetizzabile come illustrato in Tabella 12 (a meno di un’approssimazione di ±0.5 dB). I risultati di calcolo riepilogativi sono riportati nell’Allegato 05, dopo le rispettive mappature digitalizzate.
Tabella 12 – IMMISSIONE ASSOLUTA SDP
Recettore Periodo di riferimento
Limite di immissione sonora assoluta
[dB(A)]
Livello di immissione sonora assoluta
[dB(A)]
A
Diurno 60 49.5
Notturno 50 39.5
B Diurno 60 40.5
Notturno 50 38.5
C Diurno 55 38.5
Notturno 45 37.0
D
Diurno 55 37.5
Notturno 45 36.5
E
Diurno 55 38.0
Notturno 45 37.0
F Diurno 55 49.0
Notturno 45 41.0
G Diurno 60 38.5
Notturno 50 36.5
H
Diurno 55 51.5
Notturno 45 43.0
I
Diurno 55 40.5
Notturno 45 36.0
J Diurno 60 38.0
Notturno 50 35.0
K Diurno 60 35.5
Notturno 50 34.5
L
Diurno 60 67.5
Notturno 50 59.5
M
Diurno 60 60.0
Notturno 50 52.0
N Diurno 60 65.5
Notturno 50 57.5
O Diurno 60 65.5
Notturno 50 57.5
P Diurno 60 61.0
Notturno 50 53.0
Q
Diurno 60 62.5
Notturno 50 55.0
R
Diurno 60 55.5
Notturno 50 47.0
S Diurno 60 40.5
Notturno 50 37.5
T Diurno 60 49.5
Notturno 50 42.5
Dall’osservazione dei valori esposti si evince, rispetto allo ‘Stato Zero’, un sensibile aumento dei livelli sonori presso i punti recettore siti a SW dello stabilimento e caratterizzati nello ‘Stato Zero’ da un’immissione sonora assoluta molto contenuta. Le variazioni risultano più modeste presso i restanti punti. In ogni caso, presso i recettori, si evidenzia il rispetto dei limiti normativi, ad eccezione di quei punti che già nello ‘S0’ evidenziavano un superamento dei limiti stessi: presso tali punti non si evidenzia alcuna variazione, in termini assoluti, dei livelli sonori.
Si evidenzia, inoltre, rispetto allo ‘Stato di Fatto’, una diminuzione dei livelli sonori presso molti dei recettori, come risultato delle aggiuntive opere di mitigazione acustica previste e della nuova configurazione dei ventilatori dei capannoni.
Immissione sonora differenziale – ‘Stato di Progetto’ / ‘Stato Zero’
Per la determinazione dei livelli di pressione sonora differenziale ai recettori si valutano i contributi di tutte le sorgenti sonore attivate in contemporaneità, senza considerarne la specifica tempistica di attivazione. Avendo nel presente studio considerato cautelativamente ogni sorgente sonora attiva 24/24 ore, i livelli sonori considerati per la valutazione del differenziale saranno gli stessi già esposti per l’analisi assoluta, ma in tal caso senza approssimazione a ±0.5 dB.
Si riportano dunque di seguito i livelli differenziali calcolati, nel confronto tra ‘Stato di Progetto’ e ‘Stato Zero’, per il periodo diurno di riferimento (limite normativo +5.0 dB(A)).
Tabella 13 – IMMISSIONE DIFFERENZIALE SDP / S0 - diurno
Recettore
Livello di rumore SDP (ambientale)
[dB(A)]
Livello di rumore S0
(residuo) [dB(A)]
Livello di rumore differenziale diurno
[dB(A)]
A 49.4 49.2 NON APPLICABILE1
B 40.4 36.1 NON APPLICABILE1
C 38.7 34.1 NON APPLICABILE1
D 37.4 30.4 NON APPLICABILE1
E 37.8 30.9 NON APPLICABILE1
F 49.1 48.9 NON APPLICABILE1
G 38.3 34.3 NON APPLICABILE1
H 51.4 51.3 0.1
I 40.7 39.6 NON APPLICABILE1
J 37.9 35.5 NON APPLICABILE1
K 35.6 29.8 NON APPLICABILE1
L 67.3 67.3 0.0
M 60.2 60.2 0.0
N 65.4 65.4 0.0
O 65.5 65.5 0.0
P 61.0 60.9 0.1
Q 62.7 62.7 0.0
R 55.4 55.4 0.0
S 40.5 38.2 NON APPLICABILE1
T 49.3 49.0 NON APPLICABILE1
1Criterio differenziale non applicabile per valori di rumore ambientale < 50.0 dB(A) in periodo diurno, ai sensi del DPCM del 14/11/1997, art. 4, comma 2, lettera a.
Dall’analisi dei risultati esposti si evince presso la totalità dei punti recettore analizzati il rispetto del limite relativo o la non applicabilità del criterio differenziale in periodo diurno, ai sensi della normativa riportata in pedice alla tabella.
Si riportano di seguito i livelli differenziali calcolati, nel confronto tra ‘Stato di Progetto’ e ‘Stato Zero’, per il periodo notturno di riferimento (limite normativo +3.0 dB(A)).
Tabella 14 – IMMISSIONE DIFFERENZIALE SDP / S0 - notturno
Recettore
Livello di rumore SDP (ambientale)
[dB(A)]
Livello di rumore S0
(residuo) [dB(A)]
Livello di rumore differenziale notturno
[dB(A)]
A 39.4 36.3 NON APPLICABILE1
B 38.5 25.4 NON APPLICABILE1
C 37.0 24.6 NON APPLICABILE1
D 36.5 22.0 NON APPLICABILE1
E 37.0 22.8 NON APPLICABILE1
F 41.0 40.2 0.8
G 36.6 26.3 NON APPLICABILE1
H 43.2 42.6 0.6
I 36.2 31.6 NON APPLICABILE1
J 35.0 27.0 NON APPLICABILE1
K 34.5 21.2 NON APPLICABILE1
L 59.3 59.3 0.0
M 52.2 52.2 0.0
N 57.4 57.4 0.0
O 57.5 57.5 0.0
P 53.0 53.0 0.0
Q 54.8 54.8 0.0
R 47.0 46.8 0.2
S 37.6 30.1 NON APPLICABILE1
T 42.3 40.4 1.9
1Criterio differenziale non applicabile per valori di rumore ambientale < 40.0 dB(A) in periodo notturno, ai sensi del DPCM del 14/11/1997, art. 4, comma 2, lettera a.
Dall’analisi dei risultati esposti si evince presso la totalità dei punti recettore analizzati il rispetto del limite relativo o la non applicabilità del criterio differenziale in periodo notturno, ai sensi della normativa riportata in pedice alla tabella.
Emissione sonora assoluta a confine – ‘Stato di Progetto’
Come specificato all’art.2, comma 3 del D.P.C.M. 14 novembre 1997, i rilevamenti e le verifiche del rispetto dei valori limite di emissione sonora assoluta vanno effettuati in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e comunità. Nella presente relazione il calcolo dei valori di emissione sonora assoluta viene quindi cautelativamente effettuato in corrispondenza di alcuni punti del confine di pertinenza dell’attività, relativamente alla totalità delle sorgenti sonore descritte in precedenza e rappresentative dello ‘Stato di Progetto’.
I punti di confine presso cui si svolge l’analisi dell’emissione sonora assoluta sono esposti nella seguente Figura 12.
Fig.12 – Individuazione dei punti considerati per il calcolo dell’emissione sonora assoluta a confine.
01
02
03
04
05
06
07
08 09
10 11 12
13 14
Si espongono in Tabella 15 seguente i risultati dell’analisi dell’emissione sonora assoluta a confine, in merito ala totalità delle sorgenti rappresentative dello ‘Stato di Progetto’, a meno di un’approssimazione di ±0.5 dB(A).
Tabella 15 – EMISSIONE ASSOLUTA SDP
Tipologia sorgente
Punto confine
Limite di emissione sonora assoluta
[dB(A)]
Livello di emissione sonora assoluta a confine
[dB(A)]
Diurno Notturno Diurno Notturno
TOTALE sorgenti SDP
01 55 45 37.0 37.0
02 55 45 39.0 39.0
03 55 45 43.5 43.5
04 55 45 43.5 43.5
05 55 45 38.5 38.5
06 55 45 40.5 40.5
07 55 45 45.0 45.0
08 55 45 45.0 45.0
09 55 45 43.0 43.0
10 55 45 42.5 42.5
11 55 45 32.0 32.0
12 55 45 36.0 36.0
13 55 45 37.0 37.0
14 55 45 34.0 34.0
Si evince il rispetto dei limiti di emissione sonora assoluta, nei periodi diurno e notturno, a confine dell’area di pertinenza, presso tutti i punti analizzati, in merito alla totalità delle sorgenti caratterizzanti lo SDP.