MODULI A GAS CON TUBI RADIANTI INFRA BAF DES 6 - 9 - 12
LIBRETTO ISTRUZIONI
“INSTALLAZIONE USO E MANUTENZIONE”
ITALIA
I
IMPORTANTE: Leggere attentamente questo manuale prima di procedere all’avviamento dell’impianto. Allo scopo di migliorare il prodotto, la Systema si riserva il diritto di modificarne i contenuti a suo piacimento e senza preavviso.Via San Martino 17/23 S. GIUSTINA IN COLLE (PD) loc. Fratte Fontane Bianche PADOVA - ITALY
Tel 0039 0499355663 (8 linee r.a.)
Fax 0039 0499355699
E-mail: systema@systema.it Informazioni tecniche
http://www.systema.it Informazioni commerciali
1 NORME GENERALI . . . .4
2 IMBALLAGGIO . . . .5
2.1 Distinta imballi . . . .5
3 CARATTERISTICHE TECNICHE . . . .6
3.1 Prinicipali componenti dell’apparecchio . . . .6
3.2 Dimensioni Bruciatore . . . .7
3.3 Esploso Bruciatore . . . .8
3.4 Posizione elettrodi di accensione e rilevazione . . . .9
3.5 Dimensioni e posizionamento Staffe . . . .10
3.5 Posizione ugello . . . .9
3.6 Esploso INFRA DES 6 . . . .11
3.7 Esploso INFRA DES 9 . . . .12
3.8 Esploso INFRA DES 12 . . . .13
4 INSTALLAZIONE . . . .14
4.1 Luoghi d’installazione e distanze di sicurezza . . . .14
4.2 Installazione . . . .14
5 ESEMPI D’INSTALLAZIONE . . . .18
6 PRECAUZIONI . . . .21
7 TUBAZIONE GAS . . . .22
8 IMPIANTO ELETTRICO . . . .23
8.1 Schema collegamenti interni apparecchio . . . .23
8.2 Cablaggio interno . . . .24
9 COLLAUDO ED AVVIAMENTO IMPIANTO . . . .25
9.1 Procedure preliminari di accensione . . . .25
10 MANUTENZIONE . . . .27
10.1 Cambio di combustibile . . . .27
10.1.1 Trasformazione da gas Metano a gas G.P.L. . . . .27
10.1.2 Trasformazione da gas G.P.L. a gas Metano . . . .27
10.2 Difetti di funzionamento . . . .28
11 GARANZIA . . . .29
11.1 Oggetto e durata della garanzia . . . .29
11.2 Esclusioni della garanzia . . . .29
11.3 Competenze . . . .30
11.4 Operatività ed efficacia della garanzia . . . .30
11.5 Responsabilità . . . .30
11.6 Controversie giudiziali - Competenza territoriale e facoltà delle parti . . . .30
12 ACCANTONAMENTO . . . .30
13 NORMATIVA . . . .31
13.1 Aperture di aerazione permanente . . . .31
13.2 Norme in materia di PREVENZIONE INCENDI . . . .32
1 NORME GENERALI
Il presente libretto di istruzioni costituisce parte integrante ed essenziale dell’apparecchio e dovrà essere conservato con cura nei pressi dell’apparecchio stesso per ogni ulteriore consultazione.
Leggere attentamente le istruzioni ed avvertenze contenute nel presente libretto in quanto forniscono importanti indica- zioni riguardanti la sicurezza, l’installazione, l’uso e la manutenzione.
ATTENZIONE ! !
In caso di smarrimento del presente libretto contattare immediatamente il produttore.
L’apparecchio è stato costruito per il riscaldamento di grandi ambienti di lavoro quali capannoni industriali e artigianali in genere, magazzini, locali con grandi rinnovi d’aria, banchine di carico esterne ai capannoni, ambienti adibiti ad attività sportive (palestre), mediante il principio dell’irraggiamento termico; consente di riscaldare singole zone specifiche e se opportunamente disposto con altri apparecchi, il riscaldamento di tutto l’ambiente. Può essere utilizzato per il riscalda- mento di serre e di locali destinati alla zootecnia (allevamenti in generale), in cui si sfruttano le sue caratteristiche di ri- scaldamento per irraggiamento e convezione, ed anche le sue funzioni di destratificazione.
Non è consentito l’utilizzo nel riscaldamento di locali destinati ad attività artigianali o industriali in cui le lavorazioni ed i materiali in deposito comportino il rischio di formazione di gas, vapori o polveri suscettibili di dare luogo ad incendi o esplosioni.
L’installazione deve essere effettuata da personale professionalmente qualificato responsabile del rispetto delle norme di sicurezza vigenti. Il costruttore declina ogni responsabilità in caso di eventuali danni derivanti da una errata installazione o da un uso improprio e/o scorretto dell’apparecchio.
Gli elementi dell’imballaggio (nylon, polistirolo espanso, legno, graffe, ecc..) non devono essere lasciati alla portata dei bambini in quanto potenziali fonti di pericolo.
La prima accensione dell’apparecchio deve essere eseguita da personale qualificato.
In caso di fermata e/o di mal funzionamento dell’apparecchio procedere alla sua disattivazione. L’eventuale riparazione o sostituzione di componenti deve essere fatta unicamente da personale qualificato utilizzando esclusivamente parti di ricambio originali. Il non rispetto di suddette regole può compromettere la sicurezza dell’apparecchio.
Per garantire il buon funzionamento dell’apparecchio è indispensabile seguire scrupolosamente le indicazioni date dal costruttore e fare eseguire (almeno una volta all’anno) la manutenzione dell’apparecchio da personale qualificato.
Questi apparecchi sono costruiti secondo la direttiva macchina, per processi industriali.
Nei locali dove vengono installati questi prodotti, sono necessari ricambi d’aria secondo normative vigenti.
2 IMBALLAGGIO
2.1 Distinta imballi
a) Il bruciatore, le Staffe, assieme alle viti per l’accop- piamento delle staffe e per la giunzione dei tubi (per il relativo modello), vengono consegnati imballati in una scatola di cartone. All’interno è collocato il li- bretto istruzioni.
b) I tubi radianti, sono già predisposti a misura e ven- gono consegnati in pacchi.
c) Le cappe riflettenti, vengono fornite accatastate l’una sull’altra (ingombro minimo).
ATTENZIONE:
Togliere l’eventuale film plastico di protezione da ogni componente
prima del montaggio.
3.1 Prinicipali componenti dell’apparecchio
CARATTERISTICHE PRESSOSTATO
cod. . . . .00CEPR1105 posizione di montaggio . . . .verticale pressione max. lavoro . . . .5000 Pa reset point (apertura) . . . .60 Pa (+ 12 Pa) collegamento pneumatico . . . .Ø 6,2 mm temperatura utilizzo . . . .-30°C, +85°C DATI DI TARGA MOTORE ELETTRICO - asincrono monofase 1300 rpm Ø350 codice . . . .04CEVE0837 marca . . . .MAVIB
tensione alimentazione . . . .230 V ~ 50/60 Hz potenza elettrica . . . .150 W
assorbimento elettrico . . . .0,68 A condensatore . . . .5 µF 400 V Portata aria massima . . . .2700 m3/h DATI DI TARGA MOTORE ELETTRICO - asincrono monofase Ø400
codice . . . .04CEVE0814 . . . .04CEVE0809 marca . . . .MAVIB . . . .FMI
Velocità di rotazione . . . .1350 rpm . . . .1400 rpm
tensione alimentazione . . . .230 V ~ 50/60 Hz . . . .230 V ~ 50/60 Hz potenza elettrica . . . .280 W . . . .180 W
assorbimento elettrico . . . .1,2 A . . . .0,8 A condensatore . . . .5 µF 450 V . . . .6 µF 450 V Portata aria massima . . . .4000 m3/h . . . .3541 m3/h CARATTERISTICHE TECNICHE VALVOLA GAS
marca . . . .SIT CONTROLS mod. . . .830 TANDEM
tensione alimentazione . . . .220/240 V ~ 50/60 Hz grado protezione elettrica . . . .IP 54
tempo di chiusura . . . .< 1s temperatura utilizzo . . . .0° ÷ +60 °C
. . . .-20° ÷ +60 °C (su richiesta) campo di pressione in uscita . . . .3 ÷ 50 mbar
portata gas (con perdita pressione=5mbar) . . . .4,8 m3/h
Tab. 3.1
3 CARATTERISTICHE TECNICHE
MODULI RADIANTI STAGNI A GAS INFRA BAF DES
MODELLI INFRA BAF DES 6.9KW 6.20KW - 9.20KW 9.28KW 12.40KW
PORTATA TERMICA nominale kW (Hi) 9 20 28 40
POTENZA TERMICA nominale kcal 7740 17200 24080 34400
CONSUMO nominale a 15°C e 1013,25 mbar
Metano G20 Nm3/h 0,952 2,116 2,962 4,232
G.P.L. Butano G30 Kg/h 0,708 1,574 2,204 3,149
G.P.L. Propano G31 Kg/h 0,702 1,56 2,184 3,12
ALIMENTAZIONE ELETTRICA V/Hz 230/50 230/50 230/50 230/50
POTENZA ELETTRICA MAX. assorbita W 180 180 - 300 300 300
CONNESSIONE ATTACCO GAS (F) pollici 1/2" 1/2" 1/2" 1/2"
PESO Kg 52 52 - 74 74 92
L P
H
3.2 Dimensioni Bruciatore
Tab. 3.2
Fig. 3.1 Dimensioni Bruciatore
Raccordo Gas Ø 1/2”
Alimentazione Elettrica
Dimensioni Bruciatore
Ventilatore L H P
Ø350 mm 438 390 708
Ø400 mm 496 454 760
CARATTERISTICHE TECNICHE CENTRALINA
marca . . . .GENIUS . . . .BRAHMA
mod . . . .E82 . . . .DFC E32C (SRM) tensione alimentazione . . . .220/240 V 50/60 Hz . . . .220/240 V 50/60 Hz temperatura utilizzo . . . .-20° ÷ +60 °C . . . .-20° ÷ +60 °C tempo di prelavaggio . . . .20 s . . . .20 s
tempo di sicurezza all’avviamento . . . .max 10 s . . . .max 10 s tempo di sicurezza allo spegnimento . . . .< 1s . . . .< 1s tipo riarmo . . . .Elettrico . . . .Elettrico
4 3 9
10
8 7
5
1
2 6
16 17
18
21
20 14 15
11
13 12
Pos. Descrizione Codice articolo 19 1 Scatola contenimento cablaggio 00CESC2930
2 Pressacavo PG 11 00CNPA0312
3 Pressostato 00CEPR1105
4 Centralina E82 00CEAP0775
Centralina DFC E32C (SRM) 00CEAP0779
5 Scheda cablaggio 01CECU0092
6 Pressacavo PG 9 00CNPA0315
7 Elettrovalvola Gas 00CLEV0537
8 Vite
9 Tronchetto alluminio valvola gas 01CNRA0343 10 Vite
11 Griglia Ø350 Infra DES 6 04CNGR0003 Griglia Ø400 Infra DES 9-12 04CNGR0002 12 Convogliatore Ø350 Infra DES 6 01CNCO2682 Convogliatore Ø400 Infra DES 9-12 01CNCO2681 13 Ventilatore Mavib Ø350 Infra DES 6 04CEVE0837 Ventilatore Mavib Ø400 Infra DES 9-12 04CEVE0813 Ventilatore FMI Ø400 Infra DES 9-12 04CEVE0809 14 Tubetto in rame Ø6mm L=27mm 01CNTU1044
15 Tubetto in gomma 00CNTU0611
16 Corpo principale BAF DES 01CNCA3014B 17 Coperchio ispezione BAF DES 01CNCA3014C 18 Raccordo anteriore BAF DES 01CNCA3015F
19 Accenditore 00CNAC2008
20 Torcia gas 01CNTO1049
21 Elettrodo 00CEEA0161
3.3 Esploso Bruciatore
Fig. 3.2 Esploso Bruciatore
Tab. 3.3
3.4 Posizione elettrodi di accensione e rilevazione
3.5 Posizione ugello
Fig. 3.3 Posizione elettrodo
Fig. 3.4 Posizione ugelli
D1
L P
P D2
L D1D2D3
P
L D1D2D3
3.5 Dimensioni e posizionamento Staffe
Fig. 3.5 Dimensioni e posizionamento StaffeDimensioniModelloLD1D2D3PInfra DES 6mm4383005300--6730Infra DES 9mm496300530030009800Infra DES 12mm4963005300592012700Tab. 3.4
1 2 3
4
5
8 6
7
3.6 Esploso INFRA DES 6
Fig. 3.6 Esploso INFRA BAF DES 6
Pos. Descrizione Codice articolo Quantità
1 Bruciatore BAFDES con ventilatore Ø 350 Vedi Fig. 3.2 1
2 Tubo scambiatore in acciaio alluminato 102X1,5 L= 5800mm 00GBTU0550 1
3 Chiusura Staffa 01CLCA3008 1
4 Dado zinc. M6 con rondella 00CNDA0156 2
5 Staffa 03CNST0430 2
6 Cappa riflettente in acciaio inox 5900X625mm 03CLCI0075 1
7 Dado zinc. M5 con rondella 00CNDA0151 2
8 Turbolatore fumi 83X3000mm 01CNTR0536 1
Tab. 3.5
1
2 3
4
5
8
9 10 11 13 12 6
7
3.7 Esploso INFRA DES 9
Fig. 3.7 Esploso INFRA BAF DES 9
Pos. Descrizione Codice articolo Quantità
1 Bruciatore BAFDES con ventilatore Ø 400 Vedi Fig. 3.2 1
2 Tubo scambiatore in acciaio alluminato 102X1,5 L= 5800mm 00GBTU0550 1
3 Chiusura Staffa 01CLCA3008 1
4 Dado zinc. M6 con rondella 00CNDA0156 2
5 Staffa 03CNST0430 3
6 Cappa riflettente in acciaio inox 5900X625mm 03CNCI0075 1
7 Dado zinc. M5 con rondella 00CNDA0151 2
8 Manicotto di giunzione per tubo Ø102 03CNMA0812 1
9 Vite zincata TE autoforante 6,3x19 mm 00CNVI0982 6
10 Turbolatore fumi 83X3000mm 01CNTR0536 1
11 Tubo scambiatore in acciaio alluminato 102X1,5 L= 2900mm 00CLTU0550 1
12 Cappa riflettente in acciaio inox 3000X625mm 03CLCI0073 1
13 Copiglia 01CNCO0132 2
Tab. 3.6
1 2
3
4
5
8
9
2 10
12 11 6
7
3.8 Esploso INFRA DES 12
Fig. 3.8 Esploso INFRA BAF DES 12
Pos. Descrizione Codice articolo Quantità
1 Bruciatore BAFDES con ventilatore Ø 400 Vedi Fig. 3.2 1
2 Tubo scambiatore in acciaio alluminato 102X1,5 L= 5800mm 00GBTU0550 2
3 Chiusura Staffa 01CLCA3008 1
4 Dado zinc. M6 con rondella 00CNDA0156 3
5 Staffa 03CNST0430 2
6 Cappa riflettente in acciaio inox 5900X625mm 03CNCI0075 1
7 Dado zinc. M5 con rondella 00CNDA0151 2
8 Manicotto di giunzione per tubo Ø102 03CNMA0812 1
9 Vite zincata TE autoforante 6,3x19 mm 00CNVI0982 6
10 Turbolatore fumi 83X3000mm 01CNTR0536 1
11 Cappa riflettente in acciaio inox 5900X625mm 03CLCI0075 1
12 Copiglia 01CNCO0132 2
Tab. 3.7
Gancio a “S” diametro mi- nimo 5mm (stringere i ganci con una pinza, dopo il montaggio)
Catena genovese: 4,0x21,5x15,3 mm carico di lavoro minimo di 100 kg peso 0,275 kg/m
Scegliere il fissaggio in base alla copertura ed alla portata minima (per il dimensionamento vedi tab.
3.1 a pag. 6)
4 INSTALLAZIONE
4.1 Luoghi d’installazione e di- stanze di sicurezza
Materiali combustibili dovranno trovarsi ad una distanza dal tubo radiante tale da impedire il raggiungimento di temperature pericolose. Esperienze di laboratorio hanno dimostrato che materiali combustibili (di superficie = 0,5 m2.) posti ad una distanza di 1,5 metri dal modulo e ad esso paralleli, non raggiungono mai temperature tali da essere considerate pericolose. In casi particolari qualora sia impossibile rispettare tali distanze (vedi motori, cavi elettrici, lampade, cabine), è necessario provvedere ad opportune schermature dei materiali suscettibili ad es- sere riscaldati dall’irraggiamento termico del modulo.
DISTANZE MINIME DEI MATERIALI COMBUSTIBILI DAL TUBO RADIANTE EMITTENTE (legno, cartoni, materie plastiche pallets ecc...) SECONDO LA:
- NORMA DIN 3372 parte 6 par. 3.12 - DVGW, G63/11, parte 12/3.1.2
In ogni caso comunque la distanza dovrà essere tale che la temperatura massima superficiale dei materiali non superi gli 85°C.
Gli elementi portanti non devono essere riscaldati per grandi superfici ad oltre 50°.
Fig. 4.1
4.2 Installazione
Per una corretta installazione procedere come segue:
1) Posizionare le staffe agganciandole con delle catene (fig. 4.1) con interasse tra una staffa e la successiva come in- dicate in fig.3.5
2) Solo in caso di INFRA BAF DES 9 o 12, montare i manicotti per unire i tubi fra loro, fissandoli sempre con le viti a corredo, facendo attenzione ad inserire i tubi fino a bloccarli all’interno del manicotto, aiutan- dosi eventualmente con un martello, interporre una pezzo di legno fra martello e manicotto Fig. 4.2.
Legno
Fig. 4.4
Fig. 4.3 Fig. 4.2
Fig. 4.5 3) Posizionare le staffe alle distanze indicate in fig.3.5
4) Posizionare il tubo sulle staffe, quindi fissare il tubo dalla parte oposta del turbolatore con il supporto staffa Fig. 4.5, per una corretto ordine di montaggio fare riferimento agli esplosi in Fig. 3.6, 3.7, 3.8
5) Montare il bruciatore sul tubo orientando il bruciatore dalla parte oposta del turbolatore nella posizione desiderata e fissarlo al tubo. Il tubo deve essere infilato nel raccordo bruciatore fino al bordo di battuta.
Fig. 4.6
Fig. 4.7 6) Posizionate le cappe iniziando dal lato bruciatore,
- Infilare la cappa nella vite predisposta sulla staffa iniziale in prossimità del bruciatore, e fissarla usando i 2 dadi con rondella in dotazione, vedi Fig. 4.7
- Posizionare quindi la cappa nelle altre staffe matenendola all’interno delle viti delle staffe stesse.
STAFFA CAPPA
ATTENZIONE PER ULTERIORI DETTAGLI VAI AL PARAGRAFO: 5
Fig. 4.8 7) In caso di INFRA BAF DES 9 o 12, le cappe vanno fissate fra loro con le spine in dotazione, Fig. 4.8
H
A B C
14/20m
6m
3m
= INFRA DES 6.20KW (20kW)
12m Max 12m Max
3m
6m 6m 6m 6m 6m
6m 6m
Fig. 5.2
IMPORTANTE
Per allevamenti avicoli è consigliata un al- tezza d’installazione H che varia da un mi- nimo di 1,5 metri fino ad un massimo di 3
metri, Fig. 5.2
Estrazione Aria Estrazione Aria
Estrazione Aria
Esempio di applicazione su un impianto per allevamento di polli da carne.
Temperatura esterna -5°C - Per un capannone con medio isolamento è consigliata una potenza di circa 130/150 W/m2
Valori calcolati per Fig. 5.1
5 ESEMPI D’INSTALLAZIONE
Ht
Hp Dp Dt
ESEMPIO DI CALCOLO:
Potenza termica installata ≈ 200kW Ventilazione Meccanica = 2000m3/h UNI EN 13410: 10 m3/h / kW termico
Estrazione a Tetto: Dt ≤ 3 x Ht Estrazione a Parete: Dp ≤ 6 x Hp
Estrazione a Tetto
Estrazione a Parete
Fig. 5.3
A
B
GPL RIDUTTORE 2° STADIO PRESSIONE 37 mbar
RIDUTTORE 1° STADIO
PRESSIONE 1/0,5 bar
ESEMPIO DI IMPIANTO
Fig. 5.4
ATTENZIONE
Tutti questi apparecchi prima di essere immessi nel mercato vengono tarati e collaudati secondo normative e omologazioni. E' stato rilevato che dopo l'installazione di questo apparecchio se ci sono problemi di accensione o funzionamento per il 90% dei casi è imputabile all'impianto di alimentazione a gas o elettrico.
Installare un interruttore bipolare in prossimità dell'apparecchio Prima di aprire lo sportello staccare la corrente
Installare un relè di potenza nel collegamento in serie.
L'impianto del gas deve essere progettato da professionista abilitato e l'esecuzione deve essere fatta da instal- latore qualificato.
La pressione del gas deve essere garantita e stabilizzata a 20 mbar per metano/30-37 mbar x GPL/ con apparec- chio in funzione o spento
Una pressione troppo alta può causare difficoltà all'accensione, surriscaldamento e danneggiare la valvola gas.
Una pressione troppo bassa può causare difficoltà all'accensione e rendimento termico basso.
Non lasciare acceso l'apparecchio con lo sportello aperto per più di 2 minuti perché per mancanza di ventilazione può avvenire un surriscaldamento delle parti elettriche elettroniche e danneggiarle.
Per lo sblocco staccare e dare corrente e l'apparecchio si riarma.
Se vengono installate spie di funzionamento o di blocco accertarsi che non siano a resistenza perché possono dare problemi alla rilevazione della fiamma e compromettere l'elettronica di bordo degli apparecchi.
6 PRECAUZIONI
IL PRODUTTORE NON RISPONDERÀ DI EVENTUALI DANNI AGLI
APPERECCHI IN CASO DI MANCATO RISPETTO DI QUESTE PRECAUZIONI ATTENZIONE
Tutte le operazioni di pulizia dovranno essere effettuate ad impianto spento.
PER EVITARE DANNEGGIAMENTI È VIETATO PULIRE L’APPARECCHIO UTILIZZANDO GETTI D’ACQUA DIRETTI.
ATTENZIONE
Effettuare una pulizia ad ogni fine ciclo di allevamento, per la pulizia degli apparecchi usare dell’aria com- pressa, pulire sia il bruciatore che il ventilatore.
7 TUBAZIONE GAS
7.1 Allacciamento dell’apparecchio
L’apparecchio deve essere allacciato alla tubazione principale con giunto flessibile in modo da non ostacolare le oscil- lazioni dell’apparecchio dovute alle dilatazioni. La lunghezza minima del giunto deve essere di almeno 50 cm e deve permettere la libera rotazione del bruciatore. La tenuta sui filetti deve essere assicurata mediante materiale specificata- mente dichiarato idoneo per il gas di utilizzo dal fabbricante. È assolutamente da escludersi l’uso di biacca, minio o ma- teriali simili.
a) Per gas Metano: installare sempre sulla linea principale a monte, dopo il contatore, uno stabilizzatore di pressione e un manometro con scala 0÷60 mbar (0,06 bar) e regolare la pressione a 20 mbar (0,02 bar); una pressione su- periore può creare cattiva combustione, difficoltà di accensione della fiamma e foratura dei tubi emittenti per l’ec- cessiva temperatura.
b) Per gas GPL (G30-G31): in prossimità del serbatoio è indispensabile installare un riduttore di pressione di “I° stadio”
in modo da ridurre la pressione a 1,5 bar; sulla linea principale esterna a piè capannone installare poi sempre un riduttore di pressione di “II° stadio” per ridurre la pressione come indicato nella tab. 9.2 paragrafo 9: 29 mbar oppure 37 mbar. Una pressione superiore può creare cattiva combustione, difficoltà di accensione della fiamma, foratura dei tubi emittenti per l’eccessiva temperatura.
c) A monte e a valle della linea principale di alimentazione del gas, si consiglia d’installare un manometro in maniera visibile con scala 0 - 60 mbar (0,06 bar) per poter verificare l’eventuale differenza di pressione a monte e a valle e quindi la portata di tutta la rete.
d) Regolazione pressione gas alimentazione: tutti gli apparecchi vengono collaudati e tarati in fabbrica per le pressioni per cui sono predisposti (vedi dati di targa sul bruciatore).
Per una verifica della pressione al bruciatore (gas Metano G20) utilizzare la presa pressione indicata al punto 2 (fig.
9.1) in uscita dall’elettrovalvola dopo aver tolto la vite di chiusura; qualora i valori di pressione al bruciatore non dovessero corrispondere è necessario procedere ad una taratura (con bruciatore in funzione) agendo sulla vite regolatore di pres- sione indicata al punto 3 (fig. 9.1) posta sul fianco della valvola fino ad ottenere il valore nominale.
Sigillare l’organo di regolazione della valvola gas dopo la taratura.
IMPORTANTE
Per alimentazione a metano con pressioni superiori ai 20 mbar (200 mm c.a.), prevedere sempre uno stabilizzalatore di pressione per ogni apparecchio e regolare la pressione a 20 mbar
Per gas GPL (Butano-Propano G30-G31), il regolatore di pressione dell’elettrovalvola deve essere escluso. Per far questo è sufficiente avvitare a fondo il regolatore pressione indicato al punto 3 (fig. 9.1) posto sulla valvola. La verifica della pressione alimentazione può essere effettuata utilizzando la presa di pressione indicata al punto 4 (fig. 9.1) in in- gresso all’elettrovalvola (con bruciatore in funzione); qualora i valori di pressione alimentazione gas non dovessero cor- rispondere, è necessario procedere ad una taratura (con bruciatore in funzione) agendo sul regolatore di pressione posto a monte dell’apparecchio.
Alla fine, delle operazioni di regolazione-pressione sopracitate, ricordarsi di chiudere con le apposite viti le prese di pres- sione poste sull’elettrovalvola.
Sigillare l’organo di regolazione della valvola gas dopo la taratura.
J2 U1
F2 F1
J1 T
J4 J5 J6 J7
C NC NO
M
8.1 Schema collegamenti interni apparecchio
Fig. 8.1 Schema Elettrico
8 IMPIANTO ELETTRICO
*
*
ATTENZIONE
Rispettare le polaritá, l’errato collegamento può causare la rottura della centralina
ATTENZIONE
Nell’istallazione di più apparecchi, collegare la linea di alimentazione su J1 tramite relè, in modo da isolare fase e neutro dagli apparecchi durante il periodo in cui sono spenti.
La fonitura ed il collegamento del relè sono a cura dell’istallatore.
230 VAC - 50Hz U1 Apparecchiatura elettronica
J1 Alimentazione elettrica *
L1= Fase alimentazione 230 V 50/60 Hz *
= Terra * T2= Non utilizato
N= Neutro alimentazione 230 V 50/60 Hz * S3= Spia funzionamento fase 230 V 50/60 Hz * B4= Spia di blocco fase 230 V 50/60 Hz * J2 Alimentazione motore M
NM= Neutro motore (Celeste) 230V 50/60Hz
= Terra (Giallo verde)
LM= Fase motore (Marron) 230V 50/60Hz J4 Accenditore
1= Linea di terra per torcia (Giallo verde) 2= Linea di fase per accenditore (Marron) 3= Linea di neutro per accenditore (Celeste) 4= Accenditote per Elettrodo T (Giallo verde) 5= Non utilizato
J5 Elettrovalvola 6= Terra (Giallo verde) 7= Non utilizzato 8= Fase valvole (Marron) 9= Neutro valvole (Celeste) J6 Pressostato
10= NC (normelmente chiuso) 11= C (comune)
12= NO (normalmente aperto)
J7 Segnalazioni remote optional * 13= Spia di blocco (fase) * 14= Non utilizzato 15= Neutro * 16= Neutro *
17= Spia di funzionamento (fase) * (*) = Collegamenti a cura dell’istallatore
J1 J4
U1
A1
A2 D1
J5
B1
B2 J2
J7
Fig. 8.2 Cablaggio interno
8.2 Cablaggio interno
U1 APPARECCHIATURA ELETTRONICA
L’apparecchiatura U1, dispone di controllo del funzio- namento del bruciatore con accenditore remoto A1, au- todiagnosi del pressostato aria e riarmo elettrico in caso di blocco.
L’apparecchiatura U1, funziona con unico elettrodo per l’accensione e la rilevazione della fiamma A2 collega- mento T (fig. 8.1).
L’apparecchiatura U1 viene fornita in circuito stampato con morsetti di connessione MOLEX femmina per il collegamento al cablaggio.
J4 - A1 - A2 ACCENDITORE REMOTO ED ELET- TRODI
L’accenditore remoto A1 è collegato al circuito stam- pato J4. Il funzionamento della torcia con unico elet- trodo per l’accensione e per la rilevazione è
determiniato dal collegamento T (fig. 8.1).
Lo schema (fig. 8.1) riporta i collegamenti elettrici tra elettrodo ed il circuito stampato.
B1 - B2 SCATOLA DI PROTEZIONE
Il cablaggio elettrico e componenti sono all’interno di una scatola stagna in PVC fissata al bruciatore. Sul co- perchio di chiusura B1 c’è un pressacavo per il collega- mento dell’alimentazione elettrica a cura
dell’installatore, mentre sulla scatola B2 c’è un altro pressacavo per il collegamento J2 del ventilatore.
J6 - C1 PRESSOSTATO ARIA
Il pressostato differenziale aria C1 è collegato con un tubo in silicone che rileva la depressione creata dal ventilatore, l’altra presa del pressostato (pressione) ri- leva invece la pressione. I collegamenti elettrici al cir- cuito stampato sono fatti su J6
J5 - D1 VALVOLA GAS
La spina di collegamento D1 della valvola gas viene collegata in J5 nel circuito stampato.
J7 SEGNALAZIONI OPZIONALI
È possibile collegare uteriori spie di segnalazione ausi- liarie in J7.
J1 - G1 ALIMENTAZIONE ELETTRICA (collegamento a cura dell’istallatore)
Sul coperchio della scatola di protezione B1 è allog- giato un pressacavo c’è un pressacavo per il collega- mento dell’alimentazione elettrica del bruciatore a cura dell’installatore.
I collegamenti elettrici devono essere fatti in J1 da schema (fig. 8.1). L’alimentazione elettrica deve essere di 230V FASE/NEUTRO 50/60Hz.
J2 COLLEGAMENTO VENTILATORE
Sulla scatola di protezione del cablaggio B2 è allog- giato un pressacavo per la connessione del cavo d’ali- mentazione del ventilatore.
I collegamenti elettrici al circuito stampato sono fatti in J2 come da schema allegato. La presa di collega- mento.
F1-F2) FUSIBILI DI PROTEZIONE
Sul circuito stampato, sono alloggiati due fusibili di pro- tezione F1-F2 (fig. 8.1) 4x20 mm 3,15 A.
ATTENZIONE
Il reset dell’apparecchio avviene mediante riarmo elettrico, ossia togliendo e ridando tensione.
1) Taratura lenta accensione 2) Presa pressione a valle 3) Taratura portata
4) Presa pressione a monte
9 COLLAUDO ED AVVIAMENTO IMPIANTO
9.1 Procedure preliminari di accensione
a) Verificare che gli apparecchi siano predisposti per il gas disponibile (eventualmente consultare il paragrafo 10.1 sul cambio di combustibile), verificare la pressione di rete (vedi tab 9.2) ed aprire il gas.
b) Controllare la corretta connessione elettrica tra bruciatore e quadro elettrico
c) Posizionare il termostato ambiente di zona sulla temperatura desiderata (consultare le istruzioni a corredo del quadro elettrico); i bruciatori si avviano.
ATTENZIONE!!
PER CIRCA 30 SECONDI DURANTE LA FASE DI PRELAVAGGIO LA SPIA
DI BLOCCO RIMANE ACCESA
N.B. Sigillare l’organo di regolazione dell’elettrovalvola gas dopo la taratura.
La spia rossa si accende Bruciatore in blocco La spia rossa si spegne Bruciatore riarmato
La spia verde accesa Bruciatore regolarmente acceso
Fig. 9.1 Regolazione della pressione sull’elettrovalvola e prese di pressione Tab. 9.1
Paese Categoria Modello
Pressione alimenta-
zione rete Pressione al brucia-
tore Diametro ugello Consumo nominale a 15 °C e 1013,5
mbar G20 G30 G31 G20 G30 G31 G20 G30 G31 G20 G30 G31 mbar mbar mbar mbar mbar mbar mm mm mm m3/h Kg/h Kg/h
CY, HR, EE, FI, GR, LV, LT, NO, RO, SK, SI,
SE, TR, DK II2H3B/P
6.9KW
20 30 30
6,5 28 28 3 1,5 1,5 0,952 0,708 0,702
6.20KW
9.20KW 9 28 28 4 2,3 2,3 2,116 1,574 1,56
9.28KW 8 27 27 5 2,5 2,5 2,962 2,204 2,184
12.40KW 8 28,5 28,5 6 3 3 4,232 3,149 3,12
CY, GR, IE, IT, LT, GB, CZ, SK, ES, CH, TR,
SI II2H3+
6.9KW
20 28-30 37
6,5 28 36 3 1,5 1,5 0,952 0,708 0,702
6.20KW
9.20KW 9 28 36 4 2,3 2,3 2,116 1,574 1,56
9.28KW 8 27 35,5 5 2,5 2,5 2,962 2,204 2,184
12.40KW 8 28,5 36,5 6 3 3 4,232 3,149 3,12
RO II2E3B/P
6.9KW
20 30 30
6,5 28 28 3 1,5 1,5 0,952 0,708 0,702
6.20KW
9.20KW 9 28 28 4 2,3 2,3 2,116 1,574 1,56
9.28KW 8 27 27 5 2,5 2,5 2,962 2,204 2,184
12.40KW 8 28,5 28,5 6 3 3 4,232 3,149 3,12
DE, LU, PL, PT I2E
6.9KW
20 -- --
6,5 -- -- 3 -- -- 0,952 -- --
6.20KW
9.20KW 9 -- -- 4 -- -- 2,116 -- --
9.28KW 8 -- -- 5 -- -- 2,962 -- --
12.40KW 8 -- -- 6 -- -- 4,232 -- --
BE, FR I3+
6.9KW
-- 28-30 37
-- 28 36 -- 1,5 -- -- 0,708 0,702
6.20KW
9.20KW -- 28 36 -- 2,3 -- -- 1,574 1,56
9.28KW -- 27 35,5 -- 2,5 -- -- 2,204 2,184
12.40KW -- 28,5 36,5 -- 3 -- -- 3,149 3,12
AT I3P
6.9KW
-- -- 50
-- -- 36 -- 1,5 -- -- -- 0,702
6.20KW
9.20KW -- -- 36 -- 2,3 -- -- -- 1,56
9.28KW -- -- 35,5 -- 2,5 -- -- -- 2,184
12.40KW -- -- 36,5 -- 3 -- -- -- 3,12
IS, MT, NL, HU I3B/P
6.9KW
-- 30 30
-- 28 28 -- 1,5 -- -- 0,708 0,702
6.20KW
9.20KW -- 28 28 -- 2,3 -- -- 1,574 1,56
9.28KW -- 27 27 -- 2,5 -- -- 2,204 2,184
12.40KW -- 28,5 28,5 -- 3 -- -- 3,149 3,12
Tab. 9.2
10 MANUTENZIONE
Ricordarsi di far eseguire un controllo annuale agli apparecchi da personale professionalmente qualificato.
10.1 Cambio di combustibile
Il cambio di combustibile deve essere effettuato da personale professionalmente qualificato responsabile del rispetto delle norme di sicurezza vigenti; il costruttore declina ogni responsabilità in caso di eventuali danni derivanti da una errata trasformazione o da un uso improprio e/o scorretto dell’apparecchio.
10.1.1 Trasformazione da gas Metano a gas G.P.L.
1) chiudere l’alimentazione del gas e togliere l’alimentazione elettrica.
2) scollegare la torcia di combustione dall’elettrovalvola (chiave da 30 mm).
3) svitare l’ugello (dotato in testa di fessura trasversale) dall’interno della torcia facendo attenzione a non rovinare gli elettrodi posti in testa alla torcia stessa e i relativi cavi.
4) sostituire con l’ugello contenuto nel kit-trasformazione dopo aver controllato che il diametro corrisponda a quello ri- portato sui dati di targa.
5) collegare e chiudere a fondo la torcia all’elettrovalvola.
6) escludere il regolatore pressione dell’elettrovalvola, agendo a fondo sulla vite (punto 3 fig. 9.1) in senso orario (+).
7) avviare l’apparecchio e verificare che la pressione alimentazione al bruciatore (presa di pressione in ingresso al- l’elettrovalvola) sia 29 mbar per Butano e 37 mbar per Propano.
8) controllare la tenuta gas sulle giunzioni filettate.
9) segnalare sulla targhetta (tipo-gas) riportata sull’apparecchio, l’avvenuta trasformazione.
Sigillare l’organo di regolazione della valvola gas dopo la taratura.
10.1.2 Trasformazione da gas G.P.L. a gas Metano
1) Procedere come ai punti 1); 2); 3) e 4)
5) regolare la pressione al bruciatore tramite il regolatore pressione dell’elettrovalvola, agendo sulla vite (punto 3 fig.
9.1).
6) avviare l’apparecchio e verificare che la pressione al bruciatore (punto 2 fig. 9.1) corrisponda ai valori di targa.
7) segnalare sulla targhetta (tipo-gas) riportata sull’apparecchio, l’avvenuta trasformazione.
Sigillare l’organo di regolazione della valvola gas dopo la taratura.
10.2 Difetti di funzionamento
DIFETTO CAUSA RIMEDIO
Il bruciatore si accende e dopo pochi secondi va in blocco.
a) alimentazione elettrica invertita tra
fase e neutro. a) invertire i collegamenti.
b) scarsa messa a terra. b) controllare la messa a terra.
c) elettrodo o spina di rilevazione posi- zionati male.
c) posizione elettrodo =4 mm dalla pia- stra (vedi schema all'interno del pre- sente libretto).
d) apparecchiatura di controllo guasta. d) sostituire l'apparecchiatura con ri-cambio originale!!.
e) aria nelle tubazioni gas. e) eseguire lo spurgo dell'aria
f) errata pressione del gas. f) verificare la pressione con i valori ri- portati sulla targa.
Il motore del ventilatore parte, poco dopo la centralina fa un tentativo di ac- censione ma la torcia di combustione non si accende.
a) mancanza di gas al bruciatore. a) controllare la linea adduzione.
b) la bobina dell'elettrovalvola non è at- tivata dall'interruzione del pressostato aria.
b) verificare la connessione del tubetto in silicone ed il funzionamento del pres- sostato aria.
c) la bobina dell'elettrovalvola è guasta.
c) è possibile fare una verifica con il cacciavite; il cacciavite viene attratto dalla bobina nel periodo in cui avviene l'accensione.
d) la pressione del gas metano all'ugello
è troppo alta. d) portarla al valore di targa.
Il ventilatore non si avvia.
a) manca la corrente. a) verificare la posizione degli interrut- tori sui quadri comando e sul quadro generale.
b) è guasto il motore. b) verificare a parte il funzionamento del ventilatore; in caso di non funziona- mento sostituirlo con originale.
c) è guasto il condensatore. c) sostituire con condensatore avente stesse caratteristiche.
Il motore del ventilatore parte, la centra- lina fa un tentativo di accensione, l'elet- trovalvola apre ma la torcia non si accende.
a) verificare che arrivi gas alla torcia. a) sfiatare eventualmente l'aria dall'im-pianto, se questo è nuovo.
b) l'elettrodo di accensione è posizio- nato male.
b) posizione 4 mm dalla piastra.
(vedi schema all'interno del presente li- bretto)
c) la pressione del gas è troppo alta. c) portarla ai valori di targa.
Il motore del ventilatore parte ma l'ap- parecchiatura di controllo non dà se- gnali alla torcia ed alla elettrovalvola.
a) durante la verifica iniziale l'apparec- chiatura ha trovato i contatti del presso- stato in posizione chiuso (incollati).
a) sostituire il pressostato con un ricam- bio originale avente la stessa taratura.
b) l'apparecchiatura di controllo è gua-
sta. b) sostituire l'apparecchiatura con ri-
cambio originale !!.
Tab. 11.1
11 GARANZIA
11.1 Oggetto e durata della garanzia
1) La Garanzia è limitata ai difetti di materiale o di lavorazione dei componenti forniti da SYSTEMA. In caso di difetti di materiale o di lavorazione, SYSTEMA provvederà gratuitamente alla riparazione o sostituzione franco fabbrica delle parti difettose, RIMANENDO ESPRESSAMENTE ESCLUSA OGNI ALTRA FORMA DI GARANZIA O DI IN- DENNIZZO, TANTO LEGALE CHE CONVENZIONALE. Le parti sostituite saranno prontamente restituite alla SY- STEMA, franco proprio stabilimento di S. Giustina in Colle (PD), a cura e spese dell’utente. In caso di intervento in Garanzia, sarà a carico dell’utente il diritto fisso di chiamata, oltre al rimborso chilometrico, qualora il luogo dell’in- tervento disti più di dieci chilometri dalla sede del C.A. (Centro Assistenza).
2) La validità della Garanzia decorre dalla “Messa in funzione”, a condizione che la stessa intervenga entro 6 (sei) mesi dalla data di acquisto dell’apparecchio da parte dell’utente. In ogni caso la Garanzia decade decorsi 18 (diciotto) mesi dalla data di fatturazione SYSTEMA.
3) L’eventuale sostituzione delle parti difettose (o dell’intero Apparecchio), non prorogherà l’originario termine di sca- denza della Garanzia. La Garanzia sulle parti sostituite cesserà con la data di scadenza della Garanzia dell’Appa- recchio.
4) La “durata della garanzia” sarà di anni 1 (uno) su ogni componente dell’apparecchio.
5) Per la “camera di combustione”, la durata della garanzia sarà di anni 10 (dieci), subordinata ad un controllo di ma- nutenzione stagionale documentato ed a quanto riportato al punto “e” del successivo capitolo.
11.2 Esclusioni della garanzia
1) La Garanzia non opera nel caso di:
a) Vizi non imputabili a difetti di materiale o di lavorazione, senza limitazione:
- rotture verificatesi durante il trasporto;
- non conformità dell’impianto alle leggi e ai regolamenti locali in vigore;
- mancato rispetto delle specifiche di installazione riportate sulle note tecniche a corredo dell’Apparecchio e/o delle norme di buona tecnica;
- danni causati da incidenti, incendio, sinistri in genere o negligenza non ascrivibile alla SYSTEMA.
b) Manomissioni od avarie dovute ad interventi da parte di personale non autorizzato.
c) Difetti provocati da anomalie dipendenti dalla rete di alimentazione elettrica o combustibile.
d) Avarie dovute a: cattiva manutenzione, trascuratezza od uso improprio, variazioni di tensione nell’alimentazione elettrica, umidità e polvere nei locali, errato dimensionamento e/o difettosa esecuzione dell’installazione.
e) Corrosioni o rotture provocate da: correnti vaganti, condense, surriscaldamento provocato da una errata regolazione delle pressioni del gas in alimentazione od al bruciatore, oppure dall’utilizzo di gas combustibile avente caratteristiche caloriche diverse da quelle di targa.
f) Utilizzo di parti di ricambio non originali o non autorizzate dalla SYSTEMA.
g) Normale usura e degrado.
h) Prodotti non correttamente custoditi o stoccati.
2) La Garanzia non opera inoltre se:
a) Il pagamento dell’Apparecchio non sia stato effettuato nei termini previsti in contratto.
b) La “Messa in Funzione” non sia stata effettuata dal C.A. e/o non sia pervenuto copia del Certificato di Garanzia di sua competenza debitamente compilata e sottoscritta in ogni sua parte.
c) L’Utente non abbia provveduto a denunciare il difetto entro 10 giorni dalla scoperta.
11.3 Competenze
1) Gli interventi in Garanzia devono essere richiesti, a pena di decadenza, al C.A. che ha effettuato la “Messa in Fun- zione”. L’utente dovrà, in tal caso, esibire al C.A. il Certificato di Garanzia.
2) Il C.A. interviene, compatibilmente alle proprie esigenze organizzative, durante il normale orario di lavoro.
11.4 Operatività ed efficacia della garanzia
1) Al fine di rendere operante ed efficace la garanzia l’utente dovrà:
a) Richiedere al proprio installatore il nominativo del C.A. per la “Messa in Funzione”.
b) Esibire al personale incaricato il Certificato di Garanzia, completarlo in ogni sua parte e richiedere l’apposizione del timbro e la firma del C.A. negli appositi spazi.
11.5 Responsabilità
Il committente esonera il fornitore da qualsiasi responsabilità per gli incidenti o danni che potessero verificarsi alle mac- chine od agli impianti durante il funzionamento. Il fornitore risponde nei confronti dell’acquirente solo nei limiti dei sopra specificati obblighi di garanzia.
11.6 Controversie giudiziali - Competenza territoriale e facoltà delle parti
È stabilita la competenza giudiziaria del Foro di Padova, anche nel caso di azione per connessione o chiamata di ga- ranzia. La pendenza di lite non esonera il committente dagli obblighi di pagamento, che devono avere il loro corso con- trattuale, fino alla definitiva decisione dell’Autorità Giudiziaria.
12 ACCANTONAMENTO
Qualora si dovesse rendere necessario accantonare l’apparecchio per un lungo periodo di tempo, si raccomanda di ef- fettuare le seguenti operazioni:
Ruotare l’interruttore generale nella posizione “ O ” e scollegare l’apparecchio dalla rete elettrica.
Chiudere la valvola di alimentazione del gas e scollegare l’apparecchio dalla rete del gas.
In caso di cambio di proprietario o di nuovo inquilino, consegnare tutta la documentazione riguardante l’impianto di ri- scaldamento al nuovo proprietario/inquilino.
I ATTENZIONE !!
Far eseguire tutte le operazioni di scollegamento da personale tecnico autorizzato!
13 NORMATIVA
L’installatore è tenuto a rispettare le norme vigenti nel paese di installazione del prodotto.
Nello specifico il prodotto è costruito nel rispeto delle seguenti norme europee:
2009/142/CE . . . .Direttiva Apparecchi a gas 2006/95/CE . . . .Direttiva Bassa Tensione
2004/108/CE . . . .Direttiva sulla Compatibilità Elettromagnetica
92/42/CEE . . . .Direttiva rendimenti ed allegato E del D.P.R. del 26 agosto 1993 n°412
UNI EN 13410:2003 . . . .Apparecchi di riscaldamento a gas sospesi a irraggiamento - Requisiti di ventilazione per l'uso in locali non domestici. La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 13410 (edizione agosto 2001) e tiene conto dell'errata corrige del luglio 2002 (AC:2002). La norma stabilisce i requisiti per la ventilazione dei locali per uso non domestico, dove siano installati e funzionanti apparecchi di riscaldamento alimentati a gas conformi ri- spettivamente alla EN 416-1 o alla EN 419-1. La norma si applica solo agli apparecchi di tipo A.
13.1 Aperture di aerazione permanente
Le aperture di aerazione permanente sono da realizzare in modo da ridurre la probabilità di formazione di sacche di gas.
In caso di “gas G.P.L. (densità rif. all’aria > 0,8)”, le disposizioni ministeriali di prevenzione incendi quali il D.M. 12/04/1996 indicano che tale superficie permanente dovrà essere ricavata invece nella parte bassa delle pareti; almeno i 2/3 di tale superficie dovranno essere realizzati a filo del piano di calpestio con un altezza minima di 0,2 m.
Tali aperture dovranno distare non meno di 4,5 m da cavità, depressioni o aperture comunicanti con locali ubicati al di sotto del piano di calpestio o da canalizzazioni drenanti.
In entrambi i casi (METANO o G.P.L.) si dovrà cercare di ridurre la probabilità di formazione di sacche di gas eseguendo all’occorrenza, più aperture permanenti tali che la superficie complessiva risulti comunque maggiore o uguale a quella calcolata.
13.2 Norme in materia di PREVENZIONE INCENDI
Lettera circolare (allegata) n° 3185 del 9 marzo 2011: Impianti termici a gas realizzati con diffusori radianti ad incan- descenza di “tipo A” conformi alla UNI EN 419-1, installati nei luoghi soggetti ad affollamento di persone, di potenzialità superiore a 116 kW. Linee di indirizzo per la valutazione del rischio.
Lettera circolare (allegata) n° 3060 del 10 Aprile 2009: Installazione di apparecchi termici in ambienti con pericolo di esplosione. Corretta interpretazione ed applicazione delle vigenti disposizioni di prevenzione incendi in materia.
Allo scopo di migliorare la qualità dei suoi prodotti, Systema S.p.A. si riserva il diritto di modificarne le ca- ratteristiche senza preavviso
Tel. +39.049.9355663 r.a.
www.systema.it