• Non ci sono risultati.

Dipartimento Igiene del Lavoro Caratterizzazione di nanomateriali tramite la microscopia elettronica

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Dipartimento Igiene del Lavoro Caratterizzazione di nanomateriali tramite la microscopia elettronica"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

Dipartimento

Igiene del Lavoro Caratterizzazione di nanomateriali

tramite la microscopia elettronica

www.inail.it COSA È UN NANOMATERIALE

È un materiale avente almeno una dimensione inferiore a 100 nanometri (un nanometro, simbolo nm, è un miliarde- simo di metro: 1 nm = 10-9 m).

Più precisamente, con “nanomateriale” s’intende un ma- teriale naturale, derivato o fabbricato contenente parti- celle allo stato libero, aggregato o agglomerato, e in cui, per almeno il 50% delle particelle nella distribuzione di- mensionale numerica, una o più dimensioni esterne sia- no comprese fra 1 nm e 100 nm (Raccomandazione della Commissione Europea del 18/10/2011, 2011/696/UE, G.U. dell’Unione Europea L 275/38 del 20/10/2011).

I materiali con queste dimensioni hanno proprietà diver- se rispetto ai materiali di analoga composizione ma di dimensioni maggiori: di qui il loro interesse tecnologico, ma anche il timore per possibili effetti nocivi sulla salute.

ESEMPI DI NANOMATERIALI E LORO APPLICAZIONI

Esistono innumerevoli tipi di nanomateriali. La forma, la struttura e la composizione determinano le loro proprietà chimiche e fisiche, quindi anche le applicazioni tecnolo- giche e i possibili effetti sulla salute: non si può parlare in generale di proprietà e di effetti dei nanomateriali, ma occorre specificare caso per caso a quale particolare tipo ci si sta riferendo.

Dalla scoperta nel 1985 del fullerene, la terza forma allo- tropica del carbonio cristallino, ad oggi sono stati scoper- ti, inventati, sintetizzati ed utilizzati un numero smisurato di nanomateriali, e la tendenza è in aumento a causa delle loro straordinarie proprietà: già oggi sono migliaia i pro- dotti commerciali di ampio consumo che li contengono.

Ad esempio, con i nanotubi di carbonio si possono realizza- re materiali compositi ad alte prestazioni, diodi, transistor, LED, laser a ultravioletti, celle fotovoltaiche, cannoni elet- tronici per la produzione di schermi al plasma ad altissima definizione, celle a combustibile e molto altro ancora. Le nanoparticelle di oro e d’argento sono comunemente im- piegate per le loro proprietà antimicrobiche, per eliminare odori sgradevoli in impianti di climatizzazione o nei pro- dotti dell’industria dell’abbigliamento. L’ossido di zinco ed il biossido di titanio sono ampiamente utilizzati nell’indu- stria cosmetica, ad esempio nelle creme solari schermanti.

Il biossido di titanio viene anche utilizzato nelle vernici, per le pitture e negli intonaci. Il silicio nanoparticellare trova ampio uso nell’igiene personale, ad esempio nelle paste dentifrice, e nell’industria agro alimentare.

EFFETTI SULLA SALUTE DEI NANOMATERIALI

Le stesse caratteristiche che rendono i nanomateriali così attraenti da un punto di vista tecnologico inducono a por- si il quesito se non siano dannosi per la salute dei sogget- ti esposti, che possono assorbirli per contatto dermico, ingestione e inalazione.

Come per la maggior parte degli argomenti che riguar- dano i nanomateriali, sono poche le certezze sugli effetti biologici e sui danni alla salute. Gli studi effettuati co- minciano a fornire qualche informazione, ma molto deve essere ancora compreso. Un dato che sembra emerge- re in maniera inequivocabile è che gli effetti dipendono dal tipo di nanomateriale preso in considerazione, di qui l’importanza di caratterizzare nella maniera più completa possibile i nanomateriali oggetti di studio.

Le ricerche svolte finora suggeriscono che la massa e la struttura chimica del materiale sono parametri meno im- portanti rispetto ad altri quali la dimensione, la forma ge- ometrica, l’area della superficie, la chimica di superficie.

In particolare è emerso: dagli studi epidemiologici sugli esseri umani, che vi è un’associazione tra la concentra- zione del numero di particelle e gli effetti negativi sulla salute dovuti all’inquinamento dell’aria; dagli studi di tossicologia, che l’area della superficie delle particelle è un indicatore della potenziale pericolosità del nanomate- riale migliore rispetto ad altri parametri quali il numero delle particelle o la massa.

CARATTERIZZAZIONE DEI NANOMATERIALI

Per caratterizzare in maniera esaustiva un nanomateria- le occorre definire un insieme di parametri, tra i più im- portanti dei quali vi sono: la forma, la distribuzione di- mensionale, lo stato di aggregazione o agglomerazione, la composizione chimica, la fase cristallina, la solubilità, l’impurezze, l’area superficiale, la porosità, la composi- zione superficiale, la carica superficiale, la reattività.

Non esiste nessuno strumento e nessuna metodica in grado di fornire tutte queste informazioni contempora- neamente, ma è necessario ricorrere ad un insieme di dispositivi e di tecniche abbastanza esteso, tra cui i più importanti sono: la diffusione dinamica della luce (DLS), l’impattore inerziale (elettrico) a bassa pressione (LPI e ELPI), il selezionatore a scansione di mobilità (SMPS e DMA), l’area di superficie specifica (BET), i microscopi a scansione di sonda (AFM e STM), i microscopi elettronici a scansione (SEM) e a trasmissione (TEM).

MICROSCOPIA ELETTRONICA A TRASMISSIONE

L’analisi dei nanomateriali tramite il microscopio elettroni- co analitico a trasmissione permette di ottenere dettaglia- te informazioni morfologiche, strutturali e sulla composi- zione chimica dei nanomateriali. L’analisi di immagine, convenzionale (figura 1) e ad alta risoluzione (figura 2), consente di misurare i principali parametri dimensionali dei nanomateriali, analizzare lo stato di aggregazione, la cristallinità, la presenza di difetti strutturali e di contami- nanti. Il microscopio consente anche di acquisire spettri a dispersione di energia dei raggi X e spettri a perdita di energia degli elettroni (figura 3), con cui si ottengono infor-

(2)

INAIL - Settore Ricerca, Dipartimento Igiene del Lavoro - Direttore: Dott. Sergio Iavicoli Via Fontana Candida, 1 - 00040 Monte Porzio Catone (RM)

Tel. 06 9789 6079/6083/6078 - 06 94181 310/311/424 • Fax 06 94 181 419 • e-mail: [email protected]

ISBN 978-88-7484-272-8 © 2012 INAIL. Distribuzione gratuita. Vietata la vendita. La riproduzione anche parziale su qualsiasi mezzo è consentita solo se citata la fonte. Stampato dalla Tipolitografia INAIL di Milano • Edizione 2012 Autori: S. Casciardi Coordinatore editoriale: B. Todini Progetto editoriale: Dipartimento Processi Organizzativi - URP: P. Iacono Con la collaborazione di: Piero Iacono, S.A. Galluppi PER ULTERIORI INFORMAZIONI

Contatti: [email protected] BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

WILLIAMS, DB, CARTER, CB. Transmission electron microscopy: a textbook for materials science. 2nd ed. new york (ny): plenum press; 1996 AA.VV., Approaches to safe nanotechnology - managing the health and safety concerns associated with engineered nanomaterials. Department of

health and human services, centers for disease control and prevention.

National Institute for Occupational Safety and Health. Publication no. 2009-125.

AA.VV., Libro Bianco, Esposizione a nanomateriali ingegnerizzati ed effetti sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Roma: INAIL, 2011 PAROLE CHIAVE

Nanomateriali, microscopia elettronica, TEM, caratterizzazione

mazioni non solo sulla composizione chimica dei nanoma- teriali, ma anche sui legami chimici degli elementi e sulla disposizione nel reticolo degli atomi. Infine la diffrazione degli elettroni permette di studiare il reticolo cristallino, quando presente, dei nanomateriali; in particolare la va- riante della nanodiffrazione (figura 4) consente di ottenere informazioni con una estrema localizzazione spaziale.

NANOMATERIALI AERODISPERSI

Oltre ai nanomateriali ingegnerizzati, prodotti volontaria- mente dall’uomo per applicazioni specifiche, ve ne sono altri di origine antropica (motori a combustione interna,

riscaldamento domestico, usura del manto stradale, freni, gomme delle vetture, lavorazioni meccaniche, fumi di sal- datura, cementifici, inceneritori, centrali elettriche, fumo di tabacco, …) o naturale (incendi, sale marino, erosione di rocce, eruzioni vulcaniche, …). La microscopia elettronica può essere impiegata per caratterizzare non solo i nano- materiali ingegnerizzati, prodotti di sintesi, ma il particola- to nanometrico comunque presente negli ambienti di vita e di lavoro, con particolare attenzione per quello aerodisper- so, che costituisce la principale fonte di esposizione per gli esseri umani, analizzando ad esempio il particolato raccol- to sulle membrane filtranti dei campionatori multistadio.

Figura 1

Immagine TEM di nanotubi di carbonio a parete multi- pla prodotti con la deposizione da fase vapore

Figura 2

Immagine TEM ad alta risoluzione di un nanotubo di carbonio a parete multipla. Nell’inserto è mostrato il profilo elettronico (numero di elettroni in funzione della posizione) della porzione di nanotubo indicata

Figura 4

Nanodiffrazione di una scaglia di grafene ottenuta dall’apertura di nanotubi di carbonio tramite processo chimico

Figura 3

Spettro a perdita di energia degli elettroni della soglia K del carbonio della porzione di nanotubo selezionata da un diaframma del filtro dell’energia

Riferimenti

Documenti correlati

Tuskegee Syphillis Study (1932-72) studio non terapeutico sugli effetti della sifilide.

The development of this project allowed to understand the toxic behaviour of copper oxide nanoparticles by observation of the key relevant properties of the dispersed

96 It is enough to mention some of the institutions through which cosmopolitan civic education processes could take place: the role of schools in offering

L’archive ouverte pluridisciplinaire HAL, est destinée au dépôt et à la diffusion de documents scientifiques de niveau recherche, publiés ou non, émanant des

Questo prevede le condizioni di erogabilità delle prestazioni, le indicazioni di appropriatezza prescrittiva, le note limitative, ma al contrario non introduce alcun tempo massimo

In Bangladesh, Sri Lanka, India e Pakistan il problema della tratta riguarda soprattutto il lavoro forzato e minorile: gli uomini vengono trafficati verso i Paesi del Golfo e

Al contrario, prodotti in cemento amianto in particolare prodotti in vinil-amianto, ampiamente utilizzati per la pavimentazione di edifici pubblici, scuole ed ospedali,

Pertanto, a fronte dello squilibrio tra le scarse conoscenze sui rischi per la salute connessi con l’utilizzo dei NM e la diffusione esponenziale che le nanotecnologie avranno