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CORNER DIAGNOSTICO Neurologia

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Academic year: 2021

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Anno 29, n° 5, Ottobre 2015

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CORNER DIAGNOSTICO Neurologia

1) L’esame neurologico è obiettivamente valutabile per localizzare la lesione?

2) Quali alterazioni sono evidenziabili nelle immagini RM?

3) Qual è la principale diagnosi differenziale in riferimento alle caratteristiche della lesione riscontrata nello stu- dio RM?

Risposte alla pagina successiva

Un cane meticcio, femmina sterilizzata, di dodici anni di età è portata a visita per cluster di crisi focali e head pressing verificatisi durante il pomeriggio precedente.

Sette mesi prima della visita ha manifestato una crisi epilettica tonico-clonica ge- neralizzata con fase post-ictale di qualche minuto, caratterizzata da barcollamenti, vomito e cecità. Nell’ultimo mese sono comparsi riluttanza al movimento e defi- cit di coordinazione degli arti anteriori e da tre giorni anoressia.

L’esame obiettivo generale non evidenzia anomalie. All’esame neurologico, ese- guito a 15 ore dall’ultima crisi, si rileva: stato mentale depresso, tendenza al decu- bito laterale, deambulazione solo se assistita, assenza bilaterale di reazione al gesto di minaccia, lieve enoftalmo bilaterale con procidenza della terza palpebra, mode- sto head tilt destro con lievissimo strabismo posizionale ipsilaterale, rigidità cer- vicale, propriocezione assente sui quattro arti.

Viene eseguito un esame di risonanza magnetica (RM) dell’encefalo (Figure 1A-C).

Daiana Marabese, Med Vet Ospedale Veterinario I Portoni

Rossi, Zola Predosa (BO) Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN Ospedale Veterinario I Portoni

Rossi, Zola Predosa (BO) Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute,

Università degli Studi di Padova, Legnaro Maria Teresa Mandara, Med Vet

Dipartimento di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Perugia

C O R N E R D IA G N O S T IC O

Figura 1 - Immagini RM dell’encefalo pesate in T2 sul piano sagittale (A), in T1 sul piano trasverso (B) e in T1 postcontrasto (C) sul piano dorsale.

A

B

C

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Anno 29, n° 5, Ottobre 2015

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1) No, un paziente in fase post-ictale potrebbe manife- stare sintomi temporanei e non riconducibili alla le- sione primaria.

2) L’esame RM dell’encefalo evidenzia massa extra-as- siale (dimensioni cm 2,9x2,7x1,8) a carico del lobo olfattorio sinistro, che si estende caudalmente inte- ressando il lobo frontale ipsilaterale e controlateral- mente, comprimendo il lobo olfattorio destro (severo shift della linea mediana). Vasto edema peri- lesionale a livello di emisfero cerebrale sinistro, dien- cefalo e mesencefalo sinistri. Notevole compressione del ventricolo laterale ipsilaterale e lieve compres- sione sul cervelletto. La massa, ben delimitata e con ampio contatto meningeale, si presenta nettamente iperintensa nelle sequenze pesate in T2; isointensa con lacune di forma e dimensioni variabili a segnale ipointenso nelle sequenze pesate in T1; netta impre- gnazione meningeale e parenchimatosa postcontra- sto. Discreta ectasia del ventricolo laterale destro, non visibile il terzo ventricolo.

3) Un meningioma cistico rappresenta la principale D.D.

Quindici giorni dopo la RM viene eseguita craniotomia frontale bilaterale per asportazione chirurgica della le- sione, che si presenta di consistenza estremamente fria-

bile e senza chiara demarca- zione con il tessuto nervoso sano adiacente. L’esame isto- patologico è compatibile con lesione meningoangiomatosa.

La meningoangiomatosi (MA) è una patologia proliferativa del SNC sporadicamente ri- portata nel cane

1-5

, caratteriz- zata dall’incremento di piccoli vasi ematici delimitati da cel- lule meningoendoteliali, che esita nella formazione di una placca corticale fibrotica com- primente il tessuto nervoso sot- tostante (Figura 2). Nel cane, a differenza dei rari casi ripor- tati in medicina umana, è stato anche descritto un carattere infiltrativo. La MA è riportata come unica lesione o in asso- ciazione a displasia corticale, amartoma e meningioma; essa può essere localizzata al tronco encefalico o al pro- sencefalo, in un singolo caso a livello di midollo spi- nale cervicale. Si presenta iperintensa nelle sequenze pesate in T2, iso-ipointensa nelle sequenze pesate in T1, ad ottima captazione di m.d.c. e con ampio con- tatto meningeale; non è possibile distinguerla da un processo neoplastico sulla base della sola diagnostica per immagini.

BIBLIOGRAFIA

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Figura 2 - Meningoangiomatosi. Nella lesione cellule meningiali iperplastiche (frecce) ed ele-

menti fibrovascolari sono frammisti a costituire un’unica neoformazione (E&E, x20).

Riferimenti

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