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Radiografia con reazione periostale: la leucemia in diagnosi differenziale

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Academic year: 2021

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Di Chiara C, et al. Medico e Bambino Pagine Elettroniche 2020;23(2):38 https://www.medicoebambino.com/?id=PSR2002_30.html

38

MeB - Pagine Elettroniche

Volume XXIII

Febbraio 2020

numero 2

I POSTER DEGLI SPECIALIZZANDI

RADIOGRAFIA CON REAZIONE PERIOSTALE:

LA LEUCEMIA IN DIAGNOSI DIFFERENZIALE

Costanza Di Chiara*, Paola Moras, Francesca Maschio, Marta Minute

UOC di Pediatria, Ospedale “Ca’ Foncello”, Treviso

*Scuola di Specializzazione in Pediatria, Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino, Università di Padova

Indirizzo per corrispondenza: martaminute@gmail.com

Un lattante di tre mesi, secondogenito, viene portato in Pronto Soccorso per crisi di pianto attribuite dai genitori a un dolore a carico della coscia destra successivo a un trauma banale da contatto accidentale con il seggiolino della macchina, avvenuto il giorno precedente.

L’anamnesi è per il resto muta: non altri traumi, non febbre; a domicilio continua ad alimentarsi regolarmente e se non toccato non appare disturbato.

Alla visita l’arto appare lievemente tumefatto, con cute integra, senza calor al termotatto. Alla palpazione della coscia destra il piccolo inizia a piangere, al contrario non si evoca dolore alla mobilizzazione né attiva né passiva. Complessivamente è un bel bambino, forse un po’ palli-do, senza alcun altro elemento all’esame obiettivo.

Viene eseguita una radiografia (Rx) di anca e femore de-stri che mostra una importante reazione periostale al terzo medio-distale del femore con area di rarefazione ossea asso-ciata a tumefazione dei tessuti molli adiacenti (Figura 1).

Figura 1. Rx di anca e femore destri del lattante.

La lesione periostale e l’interessamento dei tessuti mol-li fanno pensare in primis a una osteomiemol-lite, anche se non vi sono né pseudoparalisi né febbre, ma la diagnosi

differenziale obbliga a considerare anche la microfrattura da maltrattamento (Rx total body negativa per altre lesio-ni come risulta anche negativa la ricerca di emorragie re-tiniche) e, non ultimo, a una malignità.

Il semplice emocromo purtroppo dirime ogni dubbio: GB 171.000/mm3 (N 104.000/mm3, L 29.000/mm3, Mo

34.000/ mm3), Hb 9,3 mg/dl, PTL 95.000/mm3, con LDH

1026 U/l.

Il giorno seguente esegue aspirato midollare e immu-noistochimica: leucemia mieloide acuta iperleucocitosi-ca, MLL-positiva, ad alto rischio.

Il dolore osteoarticolare è frequente all’esordio delle leucemie acute, associato ad altri sintomi nel 40% dei ca-si, come sintomo principale nel 25%. Più comune nelle leucemie linfoblastiche acute rispetto alle leucemie mie-loidi acute, si presenta come dolore osseo diffuso che coinvolge tipicamente le ossa lunghe. L’imaging radio-grafico si caratterizza per presenza di strie metafisarie, osteolisi, osteosclerosi, osteopenia e, come per il nostro bambino, reazione periostale. Nel nostro caso l’emocromo è stato dirimente, ma in letteratura sono de-scritti casi, non rari, di esordio con interessamento osseo ed emocromo normale.

Non va quindi dimenticato che, di fronte a un Rx con reazione periostale, la leucemia deve sempre rientrare in diagnosi differenziale.

Bibliografia di riferimento

• Fonseca MB, Gomes FHR, Valera ET, et al. Signs and symptoms of rheumatic diseases as first manifestation of pediatric cancer: diagnosis and prognosis implica-tions. Rev Bras Reumatol Engl Ed 2017;57(4):330-7. • Riccio I, Marcarelli M, Del Regno N, et al.

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