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Autismo, clorpromazina e iponatremia,… iponatremia e rabdomiolisi

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Academic year: 2021

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Mainetti M, et al. Medico e Bambino Pagine Elettroniche 2015; 18(2) http://www.medicoebambino.com/?id=IND1502_40.html

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MeB – Pagine Elettroniche

Volume XVIII

Febbraio 2015

numero 2

CASI INDIMENTICABILI

AUTISMO, CLORPROMAZINA E IPONATREMIA…

IPONATREMIA E RABDOMIOLISI

Martina Mainetti

1

, Elena Zamuner

1

, Fabrizio Pugliese

1

, Luca Casadio

1

, Loretta Biserna

1

,

Sara Ciccone

2

, Federico Marchetti

1

1UOC di Pediatria e Neonatologia, Ospedale di Ravenna, AUSL della Romagna 2Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Ferrara

Indirizzo per corrispondenza: martimaine@libero.it Andrea (nome di fantasia) è un ragazzo di

15 anni con autismo severo, diagnosticato all’età di 3 anni. Da 7 mesi, per la com-parsa di crisi di agitazione psicomotoria ed episodi di aggressività, è in terapia con la clorpromazina, la cui dose è stata via via incrementata fino ai 2 mg/kg/die (do-saggio terapeutico). Da circa un mese e mezzo il ragazzo ha iniziato ad assumere fino a 5-7 litri di acqua al giorno (solo nelle ore diurne). Andrea viene condotto in Pronto Soccorso dal 118 poiché a do-micilio, in benessere e apiressia, ha pre-sentato un episodio critico caratterizzato da scosse tonico-cloniche della durata di 2-3 minuti, se-guito da un vomito e da due ulteriori episodi critici ravvi-cinati. Agli esami emerge una importante iponatremia (116 mmol/l) con acidosi metabolica (pH 7,20, pCO2 26, HCO3

10 mmol/l), lieve ipokaliemia (3 mmol/l) e leucocitosi neu-trofila. La TAC cerebrale risulta negativa (per agitazione psicomotoria necessita di somministrazione di 5 mg di mi-dazolam per eseguire l’indagine). In considerazione del quadro elettrolitico viene immediatamente intrapresa terapia infusionale con fisiologica supplementata con 40 mEq di KCl e ci viene trasferito. Alterna fasi di sopore a fasi di agi-tazione psicomotoria importante che richiedono sommini-strazione di diazepam ev (10 mg). Al controllo ematico (a 3 ore dal precedente) persiste iponatremia severa (con osmo-larità plasmatica: 258 mOsm/kg), con sostanziale normaliz-zazione dell’equilibrio acido-base (pH 7,37). Viene pertanto proseguita reidratazione ev dapprima con bolo di soluzione ipertonica (NaCl al 3%), poi con fisiologica lentamente allo scopo di evitare correzioni troppo rapide della sodiemia (> 12 mEq/l/24 ore) e viene sospesa la clorpromazina.

Nelle ore successive, in seguito alla progressiva corre-zione della sodiemia (con normalizzacorre-zione nell’arco di circa 24 ore) si assiste a una risoluzione del quadro di

so-pore alternato ad agitazione psicomotoria e ripresa, a det-ta dei genitori, del compordet-tamento abituale del ragazzo. Viene eseguita RMN cerebrale che non mostra segni di edema cerebrale e di lesioni ipotalamiche/ipofisarie e a livello pontino.

In terza giornata di degenza Andrea presenta un quadro di malessere generale e sudorazione (da dolore?) con comparsa di urine color marsala e lieve contrazione della diuresi in assenza di edemi periferici, di altra obiettività clinica di rilievo e con valori pressori normali.

L’esame urine mostra apparente ematuria (Hb 4+) con tuttavia solo riscontro di poche emazie monomorfe alla microscopia ottica. Nel sospetto di quadro di rabdomiolisi vengono eseguiti esami ematici che mostrano importante aumento degli enzimi muscolari (CPK 123.000 U/l, mio-globina 3600 µg/l, AST 934 U/l), compatibile col sospet-to diagnostico. Non si riscontrano alterazioni della fun-zione glomerulare né dei valori di potassio.

Si aumenta pertanto l’introito di liquidi, cui corrispon-de una ripresa di diuresi acorrispon-deguata con mantenimento di stato di normovolemia (peso stabile, non edemi, PA rego-lare) e assenza di sintomi (non apparente dolore né debo-lezza muscolare).

Il decorso successivo è stato regolare, con comparsa di urine progressivamente più chiare (riduzione della mio-globinuria ai controlli urine successivi), con persistente normalità della funzione renale e degli elettroliti e pro-gressiva riduzione degli enzimi muscolari. Durante la de-genza, in sostituzione della clorpromazina, è stata avviata terapia con diazepam, poi mantenuta a domicilio.

Perché è un caso indimenticabile?

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Mainetti M, et al. Medico e Bambino Pagine Elettroniche 2015; 18(2) http://www.medicoebambino.com/?id=IND1502_40.html

Pagina 2 di 2 I dati clinico-laboratoristici che hanno permesso la

dia-gnosi di SIADH sono: • iponatremia (< 130 mEq/l);

• ipo-osmolarità plasmatica (258 mOsm/kg), a indicare una condizione di iponatremia vera;

• osmolarità urinaria > 100 mOsm/kg, non compatibile con quadro di potomania “pura”;

• esclusione clinica e laboratoristica di altre cause di iponatremia ipotonica normovolemica (deficit di glu-cocorticoidi, ipotiroidismo).

La polidipsia è una evenienza relativamente frequente nei pazienti con una patologia psichiatrica e risulta di

dif-ficile gestione. I neurolettici (tra cui la clorpromazina) aumentano il rischio dell’insorgenza di una SIADH, per meccanismi non del tutto chiariti.

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