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Ambiente e salute: un’occasione di confronto fra A

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Academic year: 2021

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micron . prevenzione

Lo scorso 14 dicembre si è tenuta, a Foligno, la Conferenza programmatica della ASL n.3 sul tema “Ambiente e Salute”.

Il convegno, che ha cercato di affrontare in maniera sistematica l’integrazione tra salute e salvaguardia ambientale, ha rappresentato un importante momento di confronto tra gli ope- ratori dell’Azienda sanitaria e quelli dell’Agen- zia di protezione ambientale. Il dibattito è stato prevalentemente incentrato sui criteri che determinano, secondo il modello “socio- ecologico”, lo stato di benessere della popola- zione. La necessità di “un nuovo modello di integrazione tra gli aspetti ambientali e i ri- svolti sulla salute dell’uomo - ha sottolineato Emilio Duca, direttore sanitario della ASLn.3 - dipende in larga parte dalla convinzione che il benessere dell’individuo sia fortemente condi- zionato dai cosiddetti “determinanti di salu- te”, proposti per la prima volta dall’OMSnel 1996 (ambiente, alimentazione, lavoro, scala sociale, ecc). Se un ambiente non inquinato, però, rappresenta un fattore sicuramente posi- tivo, sia per la salute che per la qualità della vita, esso costituisce al contempo un patrimo- nio e un’opportunità per le generazioni future.

In questo scenario vanno ricercate, quindi, le linee guida del Piano sanitario regionale 2003-2005, che pone particolare attenzione ai determinanti e alla promozione della salute anche attraverso la formulazione del concet- to di “Città per la salute”. In questo contesto è evidente, quindi, la necessità di passare da una integrazione operativa ad una di tipo stra- tegico. A questo scopo, e per rendere più effi- cace la programmazione, il Piano sanitario 2003-2005 prevede l’istituzione a livello regionale di un Comitato di coordinamento che metta insieme Regione, ARPA, Servizi di prevenzione e Istituto zooprofilattico speri- mentale, al fine di raggiungere un livello comune di programmazione che consenta, at-

traverso un sistema informativo regionale, di diventare un punto di riferimento certo e auto- revole per il cittadino”.

Il direttore generale di ARPA Umbria, Svedo Piccioni, ha affrontato i temi legati alla com- patibilità di uno sviluppo dell’Umbria rispetto- so della salute dei cittadini e del patrimonio ambientale. “Considero di grande importanza quanto affermato dal dottor Duca, in partico- lare quando affronta gli aspetti dell’integra- zione strategica dei soggetti che a vario titolo si occupano di ambiente e salute. Per ottenere risultati concreti, però, è necessario partire dalla formazione. Una formazione comune in grado di creare linguaggi, culture e strategie condivise. Per ciò che riguarda il futuro, non credo ad una Agenzia attenta solo “all’auto- conservazione”, ma anzi, auspico per ARPAun rapporto sempre più stretto con il mondo della ricerca e della produzione.

L’Umbria, d’altronde, è già, pur in una contin- genza nazionale così disastrosa, la regione che ha l’indice di sviluppo più alto del resto d’Italia, e una disoccupazione pari a quella della Lombardia. Ma il dato interessante è che questo trend, iniziato dieci anni fa, si è evolu- to mantenendo alto il livello della qualità so- ciale e ambientale della regione. L’Umbria può navigare nel mare aperto della globalizzazio- ne solo se, alla logica di mercato, saprà coniu- gare quella dei diritti: diritto alla salute, all’ambiente, alla pace. Operando in questa di- rezione si può creare una risposta locale capa- ce di cimentarsi in uno scenario mondiale”.

Una riflessione, questa, pienamente condivisa da Franco Santocchia, direttore del Diparti- mento di prevenzione della ASL n. 3 che, ri- percorrendo la storia della nascita delle Agenzie ambientali, ha ribadito il concetto di una tutela della salute strettamente connessa alla salvaguardia ambientale, evidenziando che “il D.LGS. 229 sostiene la necessità di livel-

li di integrazione tra Agenzie per l’ambiente e Dipartimenti di prevenzione, soprattutto per quanto riguarda la sorveglianza epidemiologi- ca e la comunicazione del rischio. Per fare il salto di qualità, a mio parere – e qui concordo con il dottor Piccioni e il dottor Duca – è però necessario affrontare tre aspetti strategici: il primo riguarda, appunto, la formulazione da parte degli assessorati alla Sanità e al- l’Ambiente di un progetto unico di formazione del personale delle due strutture; un altro pun- to è rappresentato dalla costruzione di un si- stema informativo regionale e locale condivi- so; il terzo, infine, riguarda l’elaborazione di report periodici integrati rivolti alla popolazio- ne, per la comunicazione del rischio.

In questo senso, l’obiettivo che dobbiamo porci è quello di arrivare a produrre una Relazione sullo “stato” della regione che con- tenga, oltre ai dati ambientali, anche quelli sanitari e l’impatto che i determinanti posso- no avere sulla salute”. Hanno quindi fatto seguito numerosi interventi volti ad illustrare, come nel caso di Alberto Micheli, direttore del Dipartimento Provinciale di Perugia di ARPA, il quadro ambientale nel territorio della ASLn. 3.

“Una situazione che, attualmente, per ciò che riguarda aria, acqua e suolo non desta preoc- cupazioni, ma che non ci deve in alcun modo far abbassare la guardia. Alcune cose sono state fatte, in particolar modo sul monitorag- gio dell’aria, altre, come nel caso della depu- razione, devono ancora essere perfezionate”.

Sullo specifico della situazione ambientale di questa zona dell’Umbria sono anche interve- nuti, per l’Agenzia di protezione ambientale, Mario Segoni e Linda Cingolani, rispettiva- mente sui temi della qualità dell’aria e delle acque superficiali. Infine, Giuliano Marini, responsabile della Sezione territoriale di Foligno – Spoleto dell’ARPA, ha affrontato il tema della bonifica delle aree inquinate.

Ambiente e salute: un’occasione di confronto fra A

SL

e A

RPA

Fabio Mariottini

Si è tenuta a Foligno, lo scorso 14 dicembre, la Conferenza programmatica

della A

SL

n. 3 dell’Umbria sui temi dell’integrazione tra ambiente e salute

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