Corso di formazione in materia di salute e sicurezza dei Lavoratori
ai sensi dell'art. 37 c. 2 del decreto legislativo 9 aprile 2008 e s.m.i
Formazione Specifica
conforme ai contenuti dell'accordo Stato-Regioni Rep. Atti n. 221/CSR del 21/12/2011
Segnaletica di Salute e Sicurezza sul Lavoro
D.Lgs. n° 81/2008 - Titolo V:
SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
D.Lgs. n° 81/2008 - Allegato XXIV:
PRESCRIZIONI GENERALI PER LA SEGNALETICA DI SICUREZZA
D.Lgs. n° 81/2008 - Allegato XXV:
PRESCRIZIONI GENERALI PER I CARTELLI SEGNALETICI
D.Lgs. n° 81/2008 - Allegato XXVI:
PRESCRIZIONI PER LA SEGNALETICA DEI CONTENITORI E DELLE TUBAZIONI
D.Lgs. n° 81/2008 - Allegato XXVII:
PRESCRIZIONI PER LA SEGNALETICA DESTINATA AD IDENTIFICARE E
NORMATIVA
D.Lgs. n° 81/2008 - Allegato XXVIII:
PRESCRIZIONI PER LA SEGNALAZIONE DI OSTACOLI E DI PUNTI DI PERICOLO E PER LA SEGNALAZIONE DELLE VIE DI CIRCOLAZIONE
D.Lgs. n° 81/2008 - Allegato XXIX:
PRESCRIZIONI PER I SEGNALI LUMINOSI
D.Lgs. n° 81/2008 - Allegato XXX:
PRESCRIZIONI PERI SEGNALI ACUSTICI
D.Lgs. n° 81/2008 - Allegato XXXI:
PRESCRIZIONI PER LA COMUNICAZIONE VERBALE
D.Lgs. n° 81/2008 - Allegato XXXII:
PRESCRIZIONI PER I SEGNALI GESTUALI
SCOPO DELLA SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO È QUELLO DI ATTIRARE L’ATTENZIONE IN MODO RAPIDO E COMPRENSIBILE.
● Comunicando un’indicazione o una prescrizione riferita ad un determinato oggetto e/o un attività e/o una situazione rilevante per la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro.
● Utilizzando a seconda dei casi un cartello di forma e colore convenzionale, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale.
METODI DI SEGNALAZIONE
“Segnaletica di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nei settori di attività privati o pubblici”
SEGNALETICA di SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO il termine comprende:
Segnali acustici
Segnali luminosi Segnali gestuali
Cartellonista
Comunicazione verbale
SEGNALI DI DIVIETO: vietano un determinato comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo.
● SEGNALE DI AVVERTIMENTO: un segnale che avverte di un rischio o pericolo.
● SEGNALE DI PRESCRIZIONE: un segnale che prescrive un determinato comportamento.
● SEGNALE DI SALVATAGGIO O DI SOCCORSO: un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio.
● SEGNALE DI INFORMAZIONE: un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate sopra.
QUANDO SI USA LA SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
Quando, anche a seguito della valutazione dei rischi, risultano rischi che non possono essere evitati o sufficientemente limitati con misure, metodi, ovvero sistemi di organizzazione del lavoro, o con mezzi tecnici di protezione collettiva, il datore di lavoro fa ricorso alla segnaletica di sicurezza, conformemente alle prescrizioni di cui agli allegati da XXIV a XXXII.
Questo significa che la SEGNALETICA non sostituisce le misure di prevenzione e protezione tecnicamente attuabili!
Questo cartello non sostituisce i sistemi di protezione degli
organi in movimento!
OGNI SEGNALE O CARTELLO ALL'INTERNO DELLA ZONA DI LAVORO DEVE ESSERE OSSERVATO CON ATTENZIONE, NON È MAI (o non dovrebbe essere mai) MESSO A CASO E DEVE ESSERE RISPETTATO ANCHE QUANDO SEMBRA TROPPO LIMITATIVO
I cartelli forniscono un’informazione percepibile da una combinazione di:
● COLORI
● FORME
● IMMAGINI
CARTELLI SEGNALATORI
Indicazione Forma Pittogramma Fondo Bordo Esempio
Divieto Rotonda Nero Bianco Rosso
Prescrizione Rotonda Bianco Azzurro -
Avvertimento Triangolare Nero Giallo
(arancio) Nero
Salvataggio e soccorso
Quadrata
rettangolare Bianco Verde -
Lotta contro l'incendio
Quadrata
rettangolare Bianco Rosso -
CARTELLI SEGNALATORI
I CARTELLI DI DIVIETOI CARTELLI DI AVVERTIMENTO
Vietato ai pedoni Vietato fumare o usare fiamme libere
Divieto di accesso alle persone non autorizzate
Vietato ai carrelli di movimentazione
Tensione elettrica pericolosa Carrelli di
movimentazione Sostanze
corrosive Materiale infiammabile o
alta temperatura
I CARTELLI DI PRESCRIZIONE
I CARTELLI DI SALVATAGGIO E SOCCORSO
Protezione obbligatoria degli occhi
Protezione obbligatoria dell’udito
Casco di protezione obbligatorio
Passaggio obbligatorio per i pedoni
Pronto soccorso Direzione da seguire
(segnali di informazione addizionali)
Uscita di emergenza Percorso di esodo
CARTELLI DI DIVIETO
CARTELLI DI PRESCRIZIONE (OBBLIGO)
CARTELLI ANTINCENDIO
Direzione da seguire (cartelli addizionali)
Lancia antincendio
Estintore
Scala
Telefono per gli interventi antincendio
Pulsante d'allarme
LOCALI PARTICOLARI
OFFICINA MECCANICAE’ OBBLIGATORIO ETICHETTARE:
• I recipienti utilizzati SUI LUOGHI DI LAVORO contenenti sostanze e preparati pericolosi.
• I recipienti utilizzati PER L’IMMAGAZZINAMENTO contenenti sostanze e preparati pericolosi.
• LE TUBAZIONI visibili che servono a contenere o trasportare sostanze e preparati pericolosi.
CARTELLI SEGNALATORI
Per l’affissione dei cartelli ricordarsi che:● I cartelli vanno sistemati tenendo conto di eventuali ostacoli, ad un'altezza e in una posizione appropriata che li renda facilmente visibili (le dimensioni sono importanti).
● In caso di rischio generico, è sufficiente posizionarli all'ingresso alla zona interessata; nel caso di un rischio specifico o di un oggetto che s'intende segnalare, devono essere posizionati, nelle immediate adiacenze del rischio o dell'oggetto medesimo.
● Evitare di disporre un numero eccessivo di cartelli troppo vicini gli uni agli altri per non compromettere la comprensibilità del messaggio.
RISPETTARE ED APPLICARE IL MESSAGGIO FORNITO DAI CARTELLI: i messaggi rappresentano disposizioni di sicurezza fornite dal datore di lavoro e pertanto rientra tra gli obblighi dei lavoratori rispettarle.
● NON MANOMETTERE, RIMUOVERE, NASCONDERE I CARTELLI: anche i cartelli sono dispositivi di sicurezza e pertanto è vietato comprometterne la funzionalità.
RIASSUMENDO
L’IMPIEGO DELLA SEGNALETICA ha in generale i seguenti scopi:
● avvertire di un rischio o di un pericolo le persone esposte;
● vietare comportamenti che potrebbero causare pericolo;
● prescrivere determinati comportamenti necessari ai fini della sicurezza;
● fornire indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio;
fornire altre indicazioni in materia di prevenzione e sicurezza.
CARTELLI SEGNALATORI
Bisogna ancora una volta sottolineare che - in ogni caso, ma per la segnaletica nello specifico - per ottenere un efficace intervento di prevenzione preliminare e indispensabile fornire l’informazione e la formazione ai lavoratori ed ai loro rappresentanti sulle misure adottate
nell’impresa e sul significato della segnaletica di sicurezza.
Inoltre va precisato che i mezzi e i dispositivi segnaletici devono essere regolarmente puliti, sottoposti a manutenzione, controllati e riparati e, se necessario, sostituiti, affinché conservino le loro proprietà intrinseche o
di funzionamento. Le dimensioni e le proprietà colorimetriche e fotometriche dei cartelli devono essere tali da garantirne una buona
visibilità e comprensione.
Il numero e l’ubicazione dei mezzi o dei dispositivi segnaletici da
sistemare in funzione dell’entità dei rischi, dei pericoli o delle dimensioni dell’area da coprire.
I pittogrammi utilizzati possono differire leggermente dalle figure riportate dagli esempi di legge o presentare rispetto a esse un maggiore numero di particolari, purché il significato sia equivalente e non sia reso equivoco dagli adattamenti e dalle modifiche apportate.
A > L2/2000
SEGNALETICA ACUSTICA
SEGNALE ACUSTICO: un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un apposito dispositivo, senza impiego di voce umana o di sintesi vocale.
Caratteristiche della segnaletica acustica:
● Avere un livello sonoro nettamente superiore al rumore di fondo (il suono di un segnale di sgombero deve essere continuo), in modo da essere udibile, senza tuttavia essere eccessivo o doloroso.
● Essere facilmente riconoscibile in rapporto particolarmente alla durata degli impulsi e alla separazione fra impulsi e serie di impulsi, e distinguersi nettamente, da una parte, da un altro segnale acustico e, dall’altra, dai rumori di fondo.
● La frequenza variabile andrà impiegata per segnalare, in rapporto alla frequenza costante, un livello più elevato di pericolo o una maggiore urgenza dell’intervento o dell’azione sollecitata o prescritta.
● Il suono di un segnale di sgombero (evacuazione) deve essere
trasparente o semitrasparente, che é illuminato dall’interno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa.
Se un dispositivo può emettere un segnale continuo ed uno intermittente, il segnale intermittente sarà impiegato per indicare, rispetto a quello continuo, un livello più elevato di pericolo o una maggiore urgenza dell’intervento o dell’azione richiesta od imposta.
La durata di ciascun lampo e la frequenza dei lampeggiamenti di un segnale luminoso andranno calcolate in modo da garantire una buona percezione del messaggio e da evitare confusioni, sia con differenti segnali luminosi sia con un segnale luminoso continuo. Se al posto o ad integrazione di un segnale acustico si utilizza un segnale luminoso intermittente, il codice del segnale dovrà essere identico. Un dispositivo destinato ad emettere un segnale luminoso utilizzabile in caso di pericolo grave andrà munito di comandi speciali o di lampada ausiliaria.
SEGNALETICA LUMINOSA - CARATTERISTICHE
● La luce emessa da un segnale deve produrre un contrasto luminoso adeguato al suo ambiente, in rapporto alle condizioni di impiego previste, senza provocare abbagliamento per intensità eccessiva o scarsa visibilità per intensità insufficiente.
● La superficie luminosa emettitrice del segnale può essere di colore uniforme o recare un simbolo su un fondo determinato.
● Quando il segnale reca un simbolo quest’ultimo dovrà rispettare, per analogia, le regole ad esso applicabili.
Per segnalare i rischi di urto contro ostacoli, di cadute di oggetti e di caduta da parte delle persone entro il perimetro delle aree edificate dell'impresa cui i lavoratori hanno accesso nel corso del lavoro, si usa il giallo alternato al nero ovvero il rosso alternato al bianco.
● Le dimensioni della segnalazione andranno commisurate alle dimensioni dell'ostacolo o del punto pericoloso che s'intende segnalare.
● Le sbarre gialle e nere ovvero rosse e bianche dovranno avere un'inclinazione di circa 45° e dimensioni più o meno uguali fra loro.
LA SEGNALETICA DELLE VIE DI CIRCOLAZIONE
Qualora l’uso e l’attrezzatura dei locali lo rendano necessario per la tutela dei lavoratori, le vie di circolazione dei veicoli devono essere chiaramente segnalate con strisce continue di colore ben visibile (bianco o giallo) in rapporto al colore del pavimento.
● L’ubicazione delle strisce dovrà tenere conto delle distanze di sicurezza necessarie tra i veicoli che possono circolare e tutto ciò che può trovarsi nelle loro vicinanze nonché tra i pedoni e i veicoli.
● Le vie permanenti situate all’esterno nelle zone edificate vanno parimenti segnalate, nella misura in cui ciò si renda necessario, a meno che non siano provviste di barriere o di una pavimentazione appropriate.
convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicanti un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori.
Principi e regole generali
Un segnale gestuale deve essere preciso, semplice, ampio, facile da seguire e da comprendere e nettamente distinto da un altro segnale gestuale.
● L’impiego contemporaneo delle due braccia deve farsi in modo simmetrico e per un singolo segale gestuale.
● I gesti impiegati, nel rispetto delle caratteristiche sopra indicate, potranno variare leggermente o essere più particolareggiati di come in seguito riportati purché il significato e la comprensione siano per lo meno equivalenti.
I SEGNALI GESTUALI
Principi e regole particolari1. La persona che emette i segnali, detta "segnalatore", impartisce, per mezzo di segnali gestuali, le istruzioni di manovra al destinatario dei segnali, detto "operatore".
2. Il segnalatore deve essere in condizioni di seguire con gli occhi la totalità delle manovre; senza essere esposto a rischi a causa di esse.
3. Il segnalatore deve rivolgere la propria attenzione esclusivamente al comando delle manovre e alla sicurezza dei lavoratori che si trovano nelle vicinanze.
4. Se non sono soddisfatte le condizioni di cui ai p.ti 2) e 3), occorrerà prevedere uno o più segnalatori ausiliari.
5. Quando l'operatore non può eseguire con le dovute garanzie di sicurezza gli ordini ricevuti, deve sospendere la manovra in corso e chiedere nuove istruzioni.
6. Accessori della segnalazione gestuale. Il segnalatore deve essere individuato agevolmente dall'operatore. Il segnalatore deve indossare o impugnare uno o più elementi di riconoscimento adatti, come giubbotto, casco, manicotti, bracciali, palette.
Gli elementi di riconoscimento sono di colore vivo, preferibilmente unico, e riservato
SIGNIFICATO DESCRIZIONE FIGURA
INIZIO
Attenzione presa di comando
Le due braccia sono aperte in senso orizzontale, le palme delle mani sono rivolte in avanti.
ALT
Interruzione Fine del movimento
Il braccio destro è teso verso l’alto, con la palma della mano destra rivolta in avanti.
FINE
delle operazioni
Le due mani sono giunte all’altezza del petto.
I SEGNALI GESTUALI
SIGNIFICATO DESCRIZIONE FIGURA
SOLLEVARE
Il braccio destro, teso verso l’alto con la palma della mano destra rivolta in avanti descrive lentamente un cerchio.
ABBASSARE
Il braccio destro, teso verso il basso, con la palma della mano destra rivolta verso il corpo, descrive lentamente un cerchio.
DISTANZA Le due mani indicano la distanza VERTICALE.
SIGNIFICATO DESCRIZIONE FIGURA
AVANZARE
Entrambe le braccia sono ripiegate, le palme delle mani rivolte all’indietro; gli avambracci compiono movimenti lenti in direzione del corpo.
RETROCEDERE
Entrambe le braccia piegate, le palme delle mani rivolte in avanti gli avambracci compiono movimenti lenti che s’allontanano dal corpo.
A DESTRA
rispetto al segnalatore
Il braccio destro, teso più o meno lungo l’orizzontale, con la palma della mano destra rivolta verso il basso, compie piccoli movimenti lenti nella
I SEGNALI GESTUALI
SIGNIFICATO DESCRIZIONE FIGURA
A SINISTRA
rispetto al segnalatore
Il braccio sinistro, teso più o meno lungo l’orizzontale, con la palma della mano sinistra rivolta verso il basso, compie piccoli movimenti lenti nella direzione.
DISTANZA ORIZZONTALE Le mani indicano la distanza.
PERICOLO
Alt o arresto di emergenza
Entrambe le braccia tese verso l’alto, le palme della mano rivolte in avanti.
umana o di sintesi vocale.
Principi e regole particolari
La comunicazione verbale s'instaura fra un parlante o un emettitore e uno o più ascoltatori, in forma di testi brevi, di frasi, di gruppi di parole o di parole isolate, eventualmente in codice.
I messaggi verbali devono essere il più possibile brevi, semplici e chiari; la capacità verbale del parlante e le facoltà uditive di chi ascolta devono essere sufficienti per garantire una comunicazione verbale sicura.
La comunicazione verbale può essere diretta (impiego della voce umana) o indiretta (voce umana o sintesi vocale diffusa da un mezzo appropriato).
Regole particolari d'impiego
Le persone interessate devono conoscere bene il linguaggio utilizzato per essere in grado di pronunciare e comprendere correttamente il messaggio verbale e adottare, in funzione di esso, un comportamento adeguato nel campo della sicurezza e della salute.
LA COMUNICAZIONE VERBALE
Se la comunicazione verbale è impiegata in sostituzione o ad integrazione dei segnali gestuali, si dovrà far uso di parole chiave, come:
● VIA per indicare che si e' assunta la direzione dell'operazione;
● ALT per interrompere o terminare un movimento;
● FERMA: per arrestare le operazioni;
● SOLLEVA per far salire un carico;
● ABBASSA per far scendere un carico;
● AVANTI o INDIETRO (se necessario, questi ordini andranno coordinati con codici gestuali corrispondenti);
● A DESTRA
● A SINISTRA
● ATTENZIONE per ordinare un alt o un arresto d'urgenza;
● PRESTO per accelerare un movimento per motivi di sicurezza.