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SEMPLIFICAZIONE E LIBERALIZZAZIONE NEL REGIME DELL'ATTIVITA' EDILIZIA TOSCANA: SCIA e SPORTELLO UNICO DELL'EDILIZIA

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Academic year: 2021

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SEMPLIFICAZIONE E LIBERALIZZAZIONE NEL REGIME

DELL'ATTIVITA' EDILIZIA TOSCANA: SCIA e SPORTELLO

UNICO DELL'EDILIZIA

INDICE

PREMESSA………..…………..……...…..…….…...PAG. 1

CAPITOLO I - DISCIPLINA, PROFILI PROCEDIMENTALI E NATURA GIURIDICA DELLA DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ (D.I.A.).

L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA E L’INTRODUZIONE

NELL’ORDINAMENTO NAZIONALE DELLA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ (S.C.I.A.).

1. L’introduzione della denuncia di inizio attività nel sistema italiano; excursus dell’evoluzione della normativa e della disciplina dell’art. 19, legge n. 241/1990 (in particolare, le riforme introdotte con le leggi nn. 80/2005 e 69/2009)...PAG. 7

2. La ratio dell’istituto della denuncia (o dichiarazione) di inizio attività tra esigenze di “semplificazione” e “liberalizzazione”.……..…….…...PAG. 19

3. La natura giuridica della D.I.A.; raffronto tra la concezione “pubblicistica” e la concezione “privatistica”.………...PAG. 23

4. La D.I.A. ed il silenzio-assenso; differenze.……...………...PAG. 35

5. Le novità introdotte dalla legge n. 122/2010; la “segnalazione certificata di inizio attività” (c.d. S.C.I.A.)...PAG. 40

6. I poteri riservati alla P.A. successivamente all’inizio dell’attività

privata……….PAG. 49

(2)

CAPITOLO II – LA DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ NEL TESTO UNICO DELL’EDILIZIA (D.P.R. 6 GIUGNO 2001, N. 380). LA LEGISLAZIONE DELLA REGIONE TOSCANA IN MATERIA E L’ADEGUAMENTO SUCCESSIVO ALL’ENTRATA IN VIGORE DELLA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ.

1. L’evoluzione dei titoli edilizi e la semplificazione in materia edilizia come aspetto della più generale attività di “semplificazione amministrativa”.

………..………...PAG. 58

2. Analisi dell’art. 22, Testo unico dell’edilizia; gli interventi subordinati a denuncia di inizio attività.……….…….………...PAG. 66

3. L’art. 22, comma 3, Testo unico dell’edilizia; la c.d. “super D.I.A.”...PAG. 68

4. Analisi dell’art. 23, Testo unico dell’edilizia; la disciplina della denuncia di inizio attività ed il coordinamento con le disposizioni relative alla “segnalazione certificata di inizio attività”.………...PAG. 70

5. Il ruolo attribuito alla potestà legislativa regionale in tema di interventi sottoposti a denuncia di inizio attività e segnalazione certificata di inizio attività.………...PAG. 77

6. Il sistema sanzionatorio e l’accertamento di conformità; analisi del rapporto che intercorre tra autotutela e poteri sanzionatori.……...PAG. 83

7. Le decisioni della Corte costituzionale in materia di segnalazione certificata di inizio attività; le pronunce 27 giugno 2012, n. 164, e 16 luglio 2012, n. 188...PAG. 90

8. Analisi della giurisprudenza in materia di denuncia di inizio attività nel settore dell’edilizia...PAG. 93

9. La legislazione della Regione Toscana in materia: a) la L.R. n. 40/2011, modificativa della L.R. n. 1/2005; b) la L.R. n. 40/2009 in tema di sportello unico per le attività produttive...PAG. 103

(3)

CAPITOLO III - LO SPORTELLO UNICO DELL’EDILIZIA.

1. Lo sportello unico dell’edilizia: generalità.………...PAG. 109

2. Le funzioni ed i compiti attribuiti allo sportello unico dell’edilizia...PAG. 119

3. L’acquisizione dei pareri e degli atti di assenso...PAG. 128

4. Gli interventi giurisprudenziali in tema di “sportello unico dell’edilizia”...PAG. 138

5. Rapporti tra il Testo unico dell’edilizia e la legislazione regionale in tema di “sportello unico dell’edilizia”...PAG. 142

CAPITOLO IV – LA TUTELA GIURISDIZIONALE DEL TERZO.

1. La tutela giurisdizionale del terzo: generalità.……...………...PAG. 149

2. La natura “provvedimentale” della D.I.A.-S.C.I.A. e la possibilità per il terzo controinteressato di impugnare il provvedimento tacito di autorizzazione...PAG. 152

3. La natura “privatistica” della D.I.A.-S.C.I.A. e l’esperibilità del ricorso contro il silenzio per mancato esercizio dei poteri inibitori.……...PAG. 159

4. L’esercizio del potere di autotutela e l’impugnazione dell’eventuale silenzio-rifiuto.………..….….…...PAG. 162

5. L’azione di accertamento atipica; analisi della sentenza del Consiglio di Stato, Sez. VI, 9 febbraio 2009, n. 717.…...PAG. 168

6. L’iter logico argomentativo seguito dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, 29 luglio 2011, n. 15; …... PAG. 172

CONSIDERAZIONI FINALI………..………...PAG. 182

(4)

BIBLIOGRAFIA……….………...…..……..…...PAG. 190

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