In base ai dati raccolti si può confermare che in caso di lesioni dinamiche è più efficace una distrazione e stabilizzazione rispetto alla sola decompressione.

4

ABSTRACT

La Wobbler Syndrome (WS) è una patologia caratterizzata da un complesso di manifestazioni derivanti da un fenomeno compressivo che si verifica a carico del midollo spinale cervicale. Tale compressione è dovuta a malformazione delle strutture ossee, malarticolazione scheletrica, instabilità vertebrale o alterazioni patologiche dei legamenti, con conseguenti disturbi della locomozione e turbe neurologiche.

In questo studio si mettono a confronto tre diverse tecniche chirurgiche adottate per trattare cani di varie razze affetti da WS, riportando 22 casi provenienti da tre unità operative in un arco di tempo di circa 6 anni (2001- 2007). Sono stati analizzati i risultati e i tempi di recupero dei diversi tipi di intervento con lo scopo di individuare la tecnica con maggiori percentuali di successo e gettare una base per stabilire la migliore terapia per questa patologia.

I risultati rispecchiano quanto già riportato in letteratura: la maggioranza dei pazienti è di razza Dobermann, la compressione è localizzata, generalmente, a livello di C6/C7 ed è di tipo dinamico.

In base ai dati raccolti si può confermare che in caso di lesioni dinamiche è più efficace una distrazione e stabilizzazione rispetto alla sola decompressione.

Quindi l’impiego della distrazione/stabilizzazione esteso a tutti i casi di WS, potrebbe essere indicato per limitare le complicanze post-operatorie legate all’instabilità dinamica intrinseca nel problema, senza comportare aggravi di costi e di tempi chirurgici tali da poterne giustificare il non uso.

_________________________________________________________________________

The Wobbler Syndrome is a disease characterized by a wide range of signs caused by a compression of the cervical spinal cord. This compression is related to bone malformation, skeletrical malarticulation, vertebral instability and ligament pathological alteration, which cause motorial dysfunction and neurological disorders.

In the present work three different surgical techniques, applied to several breeds of dogs, are compared, taking into account 22 cases from three operative units along six years (2001-2007). Both results and recovery durations related to the different surgical techniques were analysed with the aim to select the most successful technique and try to contribute to a statistical basis for the selection of the best therapy for this disease.

The outcome of the study fits well with literature data: most dogs are Doberman, the compression is localized, generally, at C6/C7 and is the dynamic type.

Reviewed data confirm that in the case of dynamic lesions, distraction and stabilisation are more indicated than simple decompression.

In conclusion, use of distraction and stabilisation in all WS cases, would be

useful to limit post-surgical complications related to the intrinsic dynamic

instability of the syndrome, without introducing heavier cost or surgical time,

which would prevent practical application.