Osservazione di morte cerebrale e donazioni
d’organo
A.O. “Monaldi” Novembre 2005
• IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEL
POTENZIALE DONATORE D’ORGANI
• _________________________________ • Coordinamento delle Donazioni D’Organo
• Dott. Elio C. Bonagura
Tempi di attesa e mortalità dei pz. in attesa di
trapianto
--dati Sistema Informativo Trapianti-6.3.2005
RENE FEGATO CUORETempi di Attesa
3,04 anni 1,46 anni 2,21 anni %
mortalità In lista
La carenza di organi da trapiantare
può essere affrontata con diverse
strategie,ma senza dubbio la più
importante è l’ottimizzazione
dell’individuazione dei potenziali
Donatori
Proceso Donazione - Trapianto
Valutazione clinica Mantenimento del donatore Richiesta di donazione Prelievo di organi Trapianto di organi Diagnosi di morte cerebraleSOCIETÁ
Reperimento donatoreReperimento donatore
SENZA DONATORE NON C’È TRAPIANTO
Programmi di Trapianto Donatore P ro g ram mi Donatore di Trap ianto
Sin donante no hay trasplante (José L. Escalante)
TIPI DI DONATORI
• Donatore vivente • Donatore cadavere • D. in morte cerebrale • D. in arresto cardiaco • D. a cuore fermo (*) TRAPIANTO DI ORGANI Cuore Fermo 104 3% Donatore in M.E. 95% D. vivente 79 2%DONATORI IN
MORTE CEREBRALE
Individuare tutti i decessi in morte cerebrale
Obiettivo fondamentale del coordinatori de trapianti
Obiettivo
Cessazione irreversibile di tutte le funzioni del tronco e degli
Enc. Anóxica 11% Otros 0% ACVA 60% TCE 27% Tumor SNC 2%
DONATORI IN MORTE CEREBRALE
Spagna1992-2004
60-80 M. Cerebrale p.m.a.*
30-40 Donatori p.m.a.*
MORTE CEREBRALE E DONATORI
Paese / Regione
Incidenza MC
(*) per millione abitanti21,1 34,6 0 5 10 15 20 25 30 35
USA CAN AUS ALE ITA SUI HUN UK DIN SUE FRA POR BEL AUS ESP
99 00 01 02 03 04
MORTE CEREBRALE
Incidenza
2,4 3,0 1,2 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0GLOBALE OSP. CON NEUROCHIR. OSP. SENZA NEUROCHIR. 1% - 6% 0,5% - 5% % % %
=
1-5
% Morte Cerebrale Morte OspedaleMORTE CEREBRALE
Incidenza
13,9 16,4 8,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0GLOBALE OSP. CON NEUROCHIR. OSP. SENZA NEUROCHIR. 8% - 30% 0,5% - 22% % % %
=
5-30
% Morte Cerebrale Morte UTIMORTE CEREBRALE
Donazione di organi
280 287 278 162 157 141 143 318 309 302 313 282 311 292 314 129 134 148 143 166 158 170 0 50 100 150 200 250 300 350 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 M. Cerebrale Donatori N 55% 49% 48% 48% 41% 51% 54% 51% Cont. Mediche 26% A. Cardíaco 6% Donatori Efettivi 52% Rifiuto Familiari 15% Altri 1% Oppos. Giudiziaria 0,5% N = 3836 56% 49% 51%POTENZIALE DONATORE
• Chi è il potenziale donatore:
• Soggetto degente in
Rianimazione per una lesione
cerebrale acuta in cui la morte
viene diagnosticata ed
accertata con criteri neurologici
SELEZIONE DEL DONATORE
determinare cusa
della morte
revisione della
cartella clinica
perfusione-ossigenazione
degli
organi
VALUTAZIONE CLINICA
SELEZIONE DEL DONATORE
• REVISIONE DELLA CARTELLA
CLINICA :
• Particolare attenzione va
posta nell’anamnesi riguardo
a patologie
preesistenti,abitudini
DONATORI IN MORTE CEREBRALE
• Unità T. Intensiva • Pronto Soccorso • Unità coronarica • Unità traumatologica • Unità neurochirurgiaConsiglio Superiore della Sanità
seduta del 6.07.94
“E’ da sottolineare che la presenza di donatori è
un effetto collaterale di un efficace Servizio
Sanitario,in cui la rianimazione è tempestiva,ma
ovviamente,non sempre in grado di assicurare il
successo terapeutico,pur assicurando le
funzionalità biologiche degli altri sistemi
d’organo.”
“Il numero di donatori,in questa luce,può quindi
essere considerato come una misura indiretta
dell’efficienza sel sistema urgenza-emergenza.”
DONATORI IN MORTE CEREBRALE
GCS < 7
+
Identificazione dei Donatori
• E’ il momento iniziale e
sicuramente il più difficile da
standardizzare
• Implica la conoscenza della
potenzialità di donatori di
una determinata struttura
Segni che precedono la morte
cerebrale
• Tempeste neurovegetative :
• Mediate da una mssiva scarica ed
espression di una rsidua funzionalità
del tronco cerebrale
• A-ipo-ipertensione
• B-bradi-tachicardia
• C-ipertermia
Conseguenze emodinamiche della
M.C.
• Bradicardia ed ipotensione
• Ipoperfusione d’organo ed acidosi
• Poliuria(diabete insipido)
• Ipovolemia+ipotermia
Modello applicativo
per l’individuazione
• Monitorizzare tutti i
• pazienti con GCS </= a 7
• Accertarsi che sia incannulata una vena
centrale(monitoraggio della Pressione
Venosa Centrale) ed un’arteria(
monitoraggio cruento della Pressione
Modello applicativo per
l’individuazione
• GCS </= a 4 RICHIEDERE
• Gruppo sanguigno e fattore Rh
• Markers Epatite B e C
• Anti.HIV
• Complesso TORCH
• VDRL e TPHA
Modello applicativo per
l’individuazione
• RICHIEDERE : • Rx torace,eco renale ed epatobiliare,ECG,ecocardiogramma • Profilo,emocromo,coagulogramma,elettroliti urinari, • Valutare bilancio idro-elettrolitico edenergetico,bilancio azotato su valori dell’ azoturia
• Valutare uso inotropi e Minirin
• Valutare parametri ventilatori ed EAB modulare
parametri VAM
Modello applicativo per
l’individuazione
• CGS 1+1+1 ED ASSENZA DEI
RIFLESSI DEL TRONCO
• Richiedere EEG giornaliero o a
Chi è il Coordinatore
• MEDICO ESPERTO
• CONOSCENZA DEL
PROCESSO
• CAPACITA’ RELAZIONALE
• MOTIVAZIONE E
DISPONIBILITA’
DONATORI IN MORTE CEREBRALE
1.Canale amministrativo
2.Canale assistenziale
• Visita quotidiana reparti speciali (V.M.) • Avviso dal personale sanitario reparti • Svolgimento compito assistenziale
del coordinatore (Reanimazione)
3.Rapporti con altri centri
INDIVIDUAZIONE DONATORE
Conclusioni
1.Equipe di coordinamento dei trapianti
• Perfettamente stabilite
• Conosciute da tutto il personale • Reperible (24 ore)