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View of INFEZIONE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE DA CHLAMYDIA PNEUMONIAE. POSSIBILE RUOLO ETIOPATOGENETICO NELLA SCLEROSI MULTIPLA

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volume 20, numero 3, 2005

Microbiologia Medica 141

CO8.1

INFEZIONE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE DA CHLAMYDIA

PNEUMONIAE. POSSIBILE RUOLO ETIOPATOGENETICO NELLA SCLEROSI MULTIPLA

Contini C., Seraceni S., Giuliodori M., Segala D., Cultrera R., °Granieri E.

Sezione di Malattie Infettive e °Sezione di Neurologia, Università di Ferrara

Chlamydia pneumoniae è responsabile di infezioni

acute e croniche dell’albero respiratorio ed è implicata nella patogenesi dell’aterosclerosi. Evidenze sierologi-che e molecolari sostengono sierologi-che C. pneumoniae è anche dotata di particolare tropismo verso il SNC. E’ stata infatti identificata in soggetti affetti da patologie neurologiche di diverso tipo tra cui il morbo di Alzheimer, l’AIDS-Dementia, la malattia cerebrova-scolare e, recentemente, la Sclerosi Multipla (SM). Gli eventi patogenetici che stanno alla base dell’infe-zione da C. pneumoniae restano in parte oscuri. Il microrganismo verrebbe interiorizzato nelle cellule mononuclete in cui sopravvive in una sorta di “stato vegetativo” con cicli replicativi intermittenti innescati da fenomeni non ancora definiti, e trasportata, poi, a distanza. Secondo recenti studi, la “Clinical

Persistence” è uno degli elementi essenziali nella

pato-genesi di C. pneumoniae. L’inadeguata capacità dell’o-spite di eliminare il patogeno porta infatti ad uno stato cronico di infezione durante il quale C. pneumoniae entra in una fase quiescente (criptica) con profonde alterazioni antigeniche e morfologiche e sintesi di pro-teine immunomodulanti (Hsp) con effetti devastanti tessutali. Altri elementi quali la “molecular mimicry” e la produzione di citochine proinfiammatorie (INF-g, IL-2, IL-4, IL-10 ecc,), contribuirebbero ad eludere la

risposta immune. A.A ritengono che l’insulto neurolo-gico sia preceduto da un’infezione respiratoria da C.

pneumoniae

Le complesse caratteristiche microbiologiche di

Clamidia ne rendono difficile l’identificazione con i

metodi sierologici che spesso consentono soltanto una diagnosi retrospettiva. Metodiche molecolari hanno recentemente permesso di compiere un balzo in avanti per la definizione etiologica di alcune neuropatie. Da studi recenti sembra infatti emergere un’associazione tra infezione cronica persistente da C. pneumoniae ed SM, i cui connotati etiologici rimangono tuttora oscuri. Utilizzando metodiche in touchdown PCR, con sets di primer che amplificano sequenze geniche codificanti per mayor outer membrane protein (MOMP), 16S rRNA ed Hsp-60 e 70 di C. pneumoniae, abbiamo identificato C. pneumoniae in subsets di pazienti con SM (raggruppati secondo criteri clinici e di Magnetic Resonance Imaging di attività di malattia), in fase relapsing-remitting (RR) con riscontro più frequente e statisticamente significativo rispetto alle forme pro-gressive secondarie (SP) e propro-gressive primarie (PP) di MS. Nel contesto di soggetti con SM in cui era evi-dente una produzione intratecale (C. pneumoniae-spe-cific antibody index), abbiamo osservato la presenza di anticorpi anti-C. pneumoniae specifici ad elevata affi-nità soprattutto in pazienti affetti da forme progressive (SP ed PP) a testimonianza che l’infezione cerebrale cronica persistente gioca un ruolo cruciale nella pato-genesi della SM.

SM è una malattia infiammatoria cronica demieliniz-zante a carattere autoimmune. L’ipotesi che C.

pneu-moniae possa giocare un ruolo nell’etiopatogenesi e

nel modulare la progressione della SM sembra affer-marsi, anche se alcuni studi sembrano contraddire que-sta ipotesi etiologica.

Contributi di Fondazioni CARIFE e CARICE (2004-05) e MIUR (20(2004-05)

COMUNICAZIONI ORALI

comunicazioni orali

SESSIONE 8

Aggiornamento sulle infezioni del sistema nervoso

centrale

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