CAPITOLATO SPECIALE
Servizi di supporto nella gestione dell’accoglienza di richiedenti e/o titolari di protezione internazionale
Art. 1 - Finalità
1. Con la realizzazione del presente progetto si intendono perseguire i seguenti obiettivi:
• favorire l'integrazione dei richiedenti e/o titolari di protezione internazionale presenti nel territorio triestino, attraverso una serie di azioni rivolte in modo eguale a questi ultimi e alla popolazione italiana residente in situazione di fragilità;
• favorire l'acquisizione di competenze trasversali e competenze professionalizzanti;
• favorire l’accesso ai servizi del territorio;
• potenziare e consolidare le competenze professionali pregresse;
• trasmettere informazioni in merito alla fruibilità dei servizi del territorio (servizi sanitari, di pubblica utilità, ecc.);
• favorire una migliore conoscenza dei rischi presenti negli ambiti di lavoro e delle misure di prevenzione e protezione individuale.
2. Obiettivi specifici del Progetto sono quindi:
• un obiettivo di carattere sociale, corrispondente alla sperimentazione di forme di integrazione tra la popolazione residente (nel caso specifico persone italiane coinvolte nei percorsi di inserimento socio- lavorativo) e gli stranieri richiedenti asilo, realizzata mediante attività didattiche finalizzate allo sviluppo di competenze trasversali di base, che promuovano anche la collaborazione e la reciproca conoscenza;
• un obiettivo di carattere educativo, coincidente con un supporto al miglioramento delle condizioni di vita dei partecipanti (richiedenti asilo e persone in situazione di fragilità individuate dai servizi) realizzato attraverso attività formative (teorico-pratiche) in grado di orientare gli stessi verso l’avvio di attività lavorative, che siano in grado di garantirne un’indipendenza economica in Italia ma anche nei paesi di origine.
Art. 2 – Soggetti beneficiari del progetto
1. I beneficiari primari e diretti delle attività progettuali sono:
• i richiedenti asilo e/o in possesso di protezione internazionale titolati a fruire temporaneamente dell’accoglienza prefettizia.
• cittadini italiani in situazione di fragilità e svantaggio sociale individuati dal soggetto affidatario in accordo con il Servizio Sociale Comunale.
Art. 3 – Oggetto e ambito di intervento
1. Il Comune di Trieste, in quanto destinatario del finanziamento previsto della Regione Friuli Venezia Giulia per un supporto nella gestione dell’accoglienza di richiedenti asilo, ha presentato una proposta progettuale secondo le indicazioni contenute nel Programma stralcio Immigrazione 2017 e nel rispetto del Protocollo d’intesa per l’attuazione dell’Azione C: “Macro progetti locali per richiedenti e/o titolari di protezione internazionale”.
2. Con il presente appalto il Comune intende selezionare un soggetto al quale affidare l’attività di realizzazione e di gestione delle attività previste dal progetto generale presentato alla Regione Friuli Venezia Giulia e oggetto di progetto di dettaglio presentato da parte dell'appaltatore stesso. Il progetto approvato dalla Regione Friuli Venezia Giulia viene allegato, come parte integrate, al presente capitolato.
Art. 4 – Caratteristiche essenziali della proposta progettuale
1. Il progetto di dettaglio, nel rispetto delle finalità di cui all’art. 1, dovrà obbligatoriamente prevedere la realizzazione di tutte le seguenti azioni:
• AZIONE 1: azioni di coordinamento del progetto tra tutti i soggetti interessati; tra enti pubblici e privato
sociale impegnato nell’assistenza ai richiedenti e/o ai titolari di protezione;
• AZIONE 2: percorsi formativi di base - anche attraverso un approccio laboratoriale, quali ad esempio corsi
"imparare facendo"- volti a rafforzare le competenze trasversali, relazionali, le conoscenze di educazione civica e le competenze di base per il mondo del lavoro (es. laboratorio di informatica ecc.);
• AZIONE 3: azioni formative sperimentali che consentano al beneficiario finale di acquisire un sapere spendibile di tipo lavorativo sia in altri contesti di accoglienza sia eventualmente al rientro nel paese d’origine, con particolare riferimento a percorsi quali giardinaggio, HACCP, pittura, pulizia, cucina;
• AZIONE 4: azioni di utilità sociale e attività di inserimento socio-lavorativo (tirocini, borse lavoro, attività di volontariato, workexperience), anche con il coinvolgimento in attività di piccola manutenzione di strutture gestite dai soggetti attuatori del progetto stesso o eventualmente dal Comune di Trieste;
• trasversale alle azioni 2, 3 e 4: azioni di accompagnamento, tutoraggio socio-educativo e supporto amministrativo nell'ambito dei percorsi formativi e di inserimento socio lavorativo;
• AZIONE 5: evento finale di restituzione delle attività svolte.
2. Il progetto dovrà essere articolato nel seguente modo:
• dovranno essere realizzati percorsi formativi di base per un'offerta formativa minima di 336 ore da suddividere in almeno n. 12 corsi;
• dovranno essere realizzate almeno n. 6 azioni formative sperimentali per una durata media per singolo corso di 60 ore ;
• dovrà prevedere il coinvolgimento di almeno n. 150 beneficiari tra percorsi formativi di base e azioni formative sperimentali;
• dovrà prevedere il coinvolgimento di almeno n. 50 beneficiari di azioni di utilità sociale e attività di inserimento socio-lavorativo (tirocini, borse lavoro, attività di volontariato, workexperience).
3, L'appaltatore dovrà realizzare e gestire tutti i progetti/azioni sopra descritti, e meglio individuati nel progetto di dettaglio, entro il termine del 30 novembre 2018, data stabilita dalla regione Friuli Venezia Giulia per la conclusione del progetto Azione C: “Macro progetti locali per richiedenti e/o titolari di protezione internazionale”.
4. Il numero di beneficiari fruitori delle azioni sopra indicate dovrà essere individuato in misura tendenzialmente paritaria tra le due tipologie di beneficiari specificate nell'art. 2 (richiedenti asilo e/o in possesso di protezione internazionale titolati a fruire temporaneamente dell’accoglienza prefettizia e cittadini italiani in situazione di fragilità e svantaggio sociale individuati dal soggetto affidatario in accordo con il Servizio Sociale Comunale).
Art. 5 - Composizione minima dello staff di progetto e requisiti dei singoli professionisti.
1. Per la partecipazione alla presente procedura viene richiesta la disponibilità di uno staff composto almeno dagli operatori specificati qui di seguito unitamente ai relativi requisiti:
• un responsabile del progetto di età non inferiore ai 30 anni, in possesso almeno del diploma di laurea o di laurea magistrale di cui al DM 270/04, del diploma di laurea o laurea specialistica di cui al DM 509/99 o di diplomi di laurea ante-riforma e di specifica esperienza lavorativa di durata pari ad almeno 2 anni (anche non continuativi), maturata in Italia nell'ultimo quinquennio (dalla data di pubblicazione dell'avviso) nell’ambito dei servizi di accoglienza e accompagnamento all’integrazione rivolti a richiedenti asilo/rifugiati e/o dei servizi rivolti all'inserimento socio-lavorativo di persone svantaggiate. Spettano al responsabile/coordinatore delle attività del progetto la supervisione, la verifica del suo andamento, le azioni di raccordo con i soggetti interessati nonché le attività di collegamento e coordinamento con l’Amministrazione comunale. Si stima un impegno orario complessivo per l'intero periodo di 540 ore.
• un operatore al quale assegnare l’incarico di realizzare, coordinare e accompagnare le attività previste dalla proposta progettuale in possesso di un livello di istruzione equiparabile almeno al diploma di scuola secondaria di secondo grado e di specifica esperienza lavorativa di durata pari ad almeno 12 mesi (anche non continuativi), effettuata in Italia nell'ultimo quinquennio (dalla data di
pubblicazione dell'avviso) nell’ambito dei servizi di accoglienza e accompagnamento socio-educativo all’integrazione rivolti ai cittadini stranieri immigrati e dei servizi rivolti all’inserimento socio- lavorativo di persone svantaggiate. Si stima un impegno orario complessivo per l'intero periodo di 1.080 ore.
• un referente amministrativo in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado e di una specifica esperienza lavorativa pari ad almeno 12 mesi (anche non continuativi) nell'ultimo quinquennio (dalla data di pubblicazione dell'avviso) nell’ambito della gestione e rendicontazione di progetti finanziati a valere su bandi regionali e/o nazionali e/o europei. Si stima un impegno orario complessivo per l'intero periodo di 540 ore.
Art. 6 – Durata del progetto e quantificazione del budget del progetto
1. La gestione/esecuzione del progetto e dei servizi che lo caratterizzano decorre dal momento della sottoscrizione del contratto e dovrà concludersi entro il 30.11.2018.
2. Per la gestione del progetto oggetto della presente procedura, il soggetto selezionato potrà disporre di un budget complessivo pari all’importo del contributo richiesto ed erogato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, pari a 171.306,21 IVA 22% compresa.€
3. Si specifica che l’importo sopra indicato è da ritenersi comprensivo degli oneri in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nonché di ogni altro onere connesso.
Art. 7 - Responsabilità ed obblighi derivanti dai rapporti di lavoro
1. L’appaltatore deve mettere a disposizione personale dipendente e stabile, in numero adeguato allo svolgimento delle prestazioni così come proposto nel progetto tecnico di dettaglio.
2. L'appaltatore si impegna ad applicare al personale impiegato nel servizio le disposizioni vigenti in materia di contratti di lavoro e assicurazione sociale.
3. L'appaltatore si obbliga ad applicare nei confronti dei lavoratori dipendenti condizioni retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi nazionali e locali vigenti per il settore.
4. Il trattamento economico, previdenziale e assicurativo dei soci lavoratori delle Cooperative non può essere inferiore a quello previsto per i lavoratori dipendenti.
5. L'appaltatore provvede alla completa osservanza delle vigenti disposizioni di legge e di regolamento in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e di tutela della libertà e della dignità dei lavoratori.
7.Tutti i suddetti obblighi vincolano l'appaltatore per tutto il periodo di validità del contratto
8. Per gli addetti impiegati nei lavori oggetto del presente capitolato dovranno trovare applicazione le vigenti norme in materia retributiva, previdenziale, assicurativa e antinfortunistica, con particolare riferimento al Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 e successive modificazioni ed integrazioni.
Art. 8 - Ulteriori oneri a carico dell’appaltatore
Sono a carico dell’appaltatore oltre ai servizi, attività, personale, attrezzature e materiali risultanti dal progetto di dettaglio proposto tutte quelle prestazioni accessorie, che, stante la complessità organizzativa del servizio, non si è riusciti ad individuare a priori e/o a prevedere, o comunque per qualsivoglia ragione mancanti, ma che oggettivamente saranno necessarie per avviare ed espletare il servizio in questione.
Art. 9 - Rapporti con la Stazione Appaltante
1. La Stazione Appaltante può, in ogni momento, effettuare verifiche e controlli sull'operato dell'appaltatore riservandosi di sospendere i pagamenti qualora le prestazioni non fossero svolte nel rispetto del presente capitolato.
2. Prima dell’avvio dell'appalto e in itinere verranno realizzati incontri periodici di coordinamento con il Direttore Servizio Strutture e Interventi per: disabilità, casa, inserimento lavorativo, accoglienza o con un
suo delegato, finalizzati a monitorare l'andamento delle attività.
Art. 10 - Cessione del contratto e subappalto del servizio
1. All'appaltatore è fatto divieto di cedere a terzi il contratto in oggetto a pena di nullità, ai sensi dell'art. 105, comma 1 del D.Lgs n. 50/2016.
2. E' altresì vietato il subappalto. Il subappalto è ammesso per la sola azione n. 3.
Art. 11- Garanzie definitive
1. L'appaltatore deve costituire la garanzia definitiva di cui all'art. 103 del D.Lgs. n. 50/2016 con le modalità di cui al succitato articolo.
2. Alla garanzia definitiva si applicano le riduzioni previste dall'art. 93, comma 7 del D.Lgs n. 50/2016 per la garanzia provvisoria.
4. La garanzia verrà restituita al termine dell’appalto, qualora tutti gli obblighi risultino regolarmente adempiuti.
5. In caso di risoluzione del contratto per inadempienza dell’appaltatore, la garanzia potrà essere incamerata a titolo di penale, salvo il risarcimento degli eventuali ulteriori danni.
Art. 12 - Responsabilità' e assicurazione contro i danni
L'appaltatore si obbliga ad assumere a suo totale carico – senza riserve ed eccezioni – ogni responsabilità per qualsiasi danno che, in relazione allo svolgimento del servizio oggetto del presente appalto ovvero a cause ad esso complementari e/o connesse, derivassero alla Stazione Appaltante, agli utenti del servizio o a terzi e a cose.
Art. 13 - Penali
1. L’Amministrazione comunale, per ogni inadempienza agli obblighi contrattuali, potrà applicare una penale come sotto specificato:
a) mancata prestazione o prestazione non conforme agli standard richiesti - € 100,00 a inadempimento;
b) mancato rispetto del numero di operatori o personale privo di requisiti - 200,00 a€ inadempimento;
c) mancato avvio del numero minimo di percorsi formativi di base e/o delle azioni formative sperimentali- 300,00 a inadempimento.€
2. All’applicazione della penale si procederà, nel rispetto del contraddittorio, previa contestazione scritta all’appaltatore. Qualora le predette controdeduzioni non siano ritenute idonee, del tutto o in parte, o qualora, a seguito di formali prescrizioni trasmesse alla Società la stessa non vi si uniformi entro il termine stabilito, il Comune procederà all’applicazione della penale, eventualmente rideterminata, mediante l’escussione del deposito cauzionale o mediante trattenuta dai crediti maturati o maturandi dalla Società.
Art. 14 - Clausola risolutiva espressa del contratto e recesso
1. Fermi restando i casi di risoluzione obbligatoria di cui all'art. 108, comma 2 del D.Lgs n.50/2016, la Stazione Appaltante ha facoltà di risolvere il contratto nei casi e con le modalità previsti dal succitato articolo 108.
2. La Stazione Appaltante può recedere dal contratto in qualunque tempo con le modalità di cui all'art. 109 del D.Lgs n. 50/2016.
3. Il presente contratto di appalto è sottoposto alla disciplina dell’art. 1, comma 13 del D.L. n. 95/2012, convertito in Legge n. 135/2012, in tema di sistema revisionale in caso di sopravvenienza di convenzioni Consip migliorative e diritto di recesso.
Art. 15 - Modalità' di pagamento
1. Per le attività di cui al presente capitolato il Comune riconoscerà all'appaltatore l'importo a corpo di € 159.854,98 (più IVA 22%) oltre rischi interferenziali stimati, ai sensi dell’articolo 26 del D.Lgs n. 81/08 e s.m.i., in euro 0,00= (zero/00=).
2. L'importo da liquidarsi sarà erogato con le seguenti modalità:
• primo acconto in misura del 30% all'avvio dei percorsi formativi di base;
• secondo acconto in misura del 30% all'avvio delle azioni formative sperimentali;
• saldo al termine del contratto previa verifica delle regolarità di tutte le prestazioni.
3. Il pagamento delle prestazioni avverrà entro 30 (trenta) giorni a decorrere dalla data di ricevimento delle relative fatture, riscontrate regolari e conformi alle prestazioni eseguite.
Art. 16 - Privacy
1. Ai sensi del D. Lgs. n. 196/2003, l'appaltatore viene nominato responsabile del trattamento dei dati personali , anche sensibili, impegnandosi a compiere tutto quanto necessario per il rispetto delle vigenti disposizioni contenute nel D.Lgs. 196/2003 (Codice della Privacy).
2. In particolare dovrà:
rispettare le misure di sicurezza previste dalla normativa vigente al fine di:
• ridurre al minimo il rischio di distruzione o perdita, anche accidentale, dei dati trattati;
• evitare l’accesso non autorizzato ai dati trattati;
• prevenire trattamenti dei dati non conformi alla legge;
adottare tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza e un corretto trattamento e in generale il rispetto della normativa vigente.
Art. 17 - Controversie
1.Tutte le controversie derivanti dall'esecuzione del contratto saranno deferite alla cognizione della competente Autorità Giudiziaria Ordinaria con l'esclusione espressa di qualsiasi devoluzione al giudizio arbitrale.
2. Il Foro competente è quello di Trieste.
Art. 18 - Spese a carico dell'appaltatore
Qualsiasi spesa inerente e conseguente al contratto in oggetto (imposte, tasse ecc...), con la sola eccezione dell'IVA, è a totale carico dell'appaltatore.
DISCIPLINARE DI GARA
Art. 19 – Criterio di individuazione del soggetto incaricato della progettazione esecutiva e della successiva fase di gestione e realizzazione del progetto
1. La selezione del soggetto incaricato della fase di gestione e realizzazione del progetto di dettaglio verrà effettuata da una Commissione appositamente nominata.
2. L’incarico per la gestione del progetto sarà assegnato al soggetto partecipante alla procedura che avrà ottenuto il punteggio complessivo più elevato, derivante dall’analisi del progetto preliminare (A) e dall’analisi della capacità e affidabilità della struttura organizzativa (B).
3. A parità di punteggio complessivo verrà preferito il soggetto partecipante che avrà ottenuto il punteggio maggiore per il parametro A “Composizione del progetto”.
4. In caso di ulteriore parità, si procederà a sorteggio.
Art. 20 – Criteri di valutazione
1. Per la selezione del soggetto al quale affidare la gestione del progetto verrà valutata, secondo i parametri di seguito indicati, un’ipotesi di progetto volta al perseguimento delle finalità indicate negli artt. 1 e 4 e la capacità e l'affidabilità della struttura organizzativa del soggetto proponente.
2. La commissione giudicatrice, per la valutazione delle offerte disporrà di 100 punti complessivi, da ripartire nel modo seguente:
• Offerta tecnica : punti 100;
• Offerta economica: punti 0.
L'elemento prezzo non sarà oggetto di valutazione, rimanendo il costo fisso ed invariato, per poter assicurare la massima qualità alle proposte progettuali.
3. La Commissione giudicatrice esaminerà in seduta segreta l’offerta tecnico - qualitativa ed attribuirà i relativi punteggi con il metodo aggregativo compensatore previsto nell’allegato “P punto II - lettera a - punto 4” del DPR 5/10/2010 n. 207, in base alla media dei coefficienti variabili tra 0 e 1 attribuiti a proprio e insindacabile giudizio dai singoli commissari.
A) Composizione del progetto:
• elenco programmatico delle azioni/attività di cui si compone il progetto (art. 4 del Capitolato) e criteri e modalità di organizzazione e gestione delle stesse;
• cronoprogramma delle attività;
• modalità e strumenti di selezione dei beneficiari del progetto;
• azioni di utilità sociale e di inserimento socio-lavorativo in partnership con realtà produttive locali;
• programma di attivazione della rete territoriale di supporto al progetto e modalità di attuazione dello stesso.
B) Capacità e affidabilità della struttura organizzativa:
• struttura organizzativa dedicata alla realizzazione del progetto: n. di persone impiegate e relativo impegno orario, ubicazione degli uffici e orario di apertura;
• curricula del responsabile di progetto e del personale di staff;
• strumenti e modalità per il monitoraggio e la verifica in itinere del progetto ovvero di indicatori di realizzazione, risultato e impatto;
Le offerte saranno valutate dalla Commissione giudicatrice che applicherà all’“Offerta tecnica” gli elementi e la formula sotto specificati con i seguenti punteggi:
Offerta tecnica: massimo di 100 punti in base ai seguenti parametri:
ELEMENTO DI VALUTAZIONE SUB PUNTEGGIO PUNTI
A Composizione del progetto 70
1. elenco programmatico delle azioni/attività di cui si compone il progetto e criteri e modalità di organizzazione e gestione delle stesse;
25
2. cronoprogramma delle attività: 10 3. modalità e strumenti di selezione dei
beneficiari del progetto;
15
4. azioni di utilità sociale e di inserimento socio- lavorativo in partnership con realtà produttive locali
10
5. programma di attivazione della rete territoriale di supporto al progetto e modalità di attuazione dello stesso.
10
B Capacità e affidabilità della struttura organizzativa
30
1. struttura organizzativa dedicata alla realizzazione del progetto: n. di persone impiegate, titoli di studio/professionali e relativo impegno orario, ubicazione degli uffici e orario di apertura;
15
2. curricula del responsabile del progetto e del personale di staff;
10
3. strumenti e modalità per il monitoraggio e la verifica in itinere del progetto ovvero di indicatori di realizzazione, risultato e impatto;
5
4. Per ciascun elemento di valutazione la Commissione giudicatrice valuterà in particolar modo i seguenti profili:
CRITERI MOTIVAZIONALI
ELEMENTO DI VALUTAZIONE: A Composizione del progetto
CRITERIO
1. elenco programmatico delle azioni/attività di cui si compone il progetto e dei criteri e modalità di organizzazione e gestione delle azioni/attività.
Verrà particolarmente valutata la validità della proposta progettuale nel suo complesso in termini di completezza rispetto alle azioni elencate all'art. 4 C.S., il grado di rispondenza delle azioni/attività individuate rispetto agli obiettivi e alle finalità del progetto, le modalità organizzative proposte soprattutto in termini di realizzabilità e innovatività.
2. cronoprogramma delle attività; Verrà particolarmente valutato il livello di congruità, coerenza e sostenibilità delle tempistiche di realizzazione del progetto e delle singole azioni proposte;
3. modalità e strumenti di selezione dei beneficiari del progetto; Verranno valutate le modalità di selezione dei beneficiari considerando particolarmente i criteri per la composizione dei gruppi nell'ottica della massima integrazione possibile.
4. azioni di utilità sociale e di inserimento socio-lavorativo in partnership con realtà produttive locali
Verranno valutate le proposte di percorsi di inserimento socio-lavorativo successive all'attività formativa dando particolare peso ad eventuali tirocini di inclusione sociale.
5. programma di attivazione della rete territoriale di supporto al progetto e modalità di attuazione dello stesso.
Verrà particolarmente valutato il grado di adeguatezza, capillarità, diffusione, eterogeneità della rete territoriale proposta a supporto del progetto.
ELEMENTO DI VALUTAZIONE: B Capacità e affidabilità della struttura organizzativa
CRITERIO
1. struttura organizzativa dedicata alla realizzazione del progetto: n. di persone impiegate, titoli di studio/professionali e impegno orario, ubicazione degli uffici e orario di apertura;
Verrà particolarmente valutato l'organico dedicato alla realizzazione del progetto con riferimento al numero di persone impiegate, ai titoli di studio/professionali posseduti e all'impegno orario di ciascun addetto; verrà altresì valutata la struttura organizzativa a supporto in termini di ubicazione degli uffici, accessibilità e orario di apertura.
2. curricula del responsabile di progetto e del personale di staff;
Verrà particolarmente valutata l'appropriatezza dei titoli di studio/professionali nonché i livelli di esperienza maturati (ulteriori rispetto ai requisiti minimi richiesti) per le finalità del progetto da realizzare.
3. eventuale presenza di strumenti di monitoraggio e verifica in itinere del progetto ovvero di indicatori di realizzazione, risultato e impatto;
Verrà valutata la presenza di strumenti di monitoraggio dell'andamento del progetto ovvero di strumenti di reportistica sui risultati.
Verrà particolarmente considerata la completezza e semplicità di lettura dei dati.
5. Per la determinazione dei coefficienti si utilizzerà il metodo della media dei coefficienti attribuiti discrezionalmente dai singoli commissari di cui all'allegato P, lettera a), punto n. 4 del D. P. R. n. 207/2010. La Commissione giudicatrice opererà secondo le seguenti modalità:
• determinerà il coefficiente da attribuire per singolo candidato e singolo elemento attraverso le medie dei coefficienti, variabili tra zero ed uno, attributi discrezionalmente dai singoli commissari, secondo la seguente griglia di valori:
Ottimo Buono Discreto Sufficiente
Scarso, non sufficiente, non presente
1 0,75 0,50 0,25 0
• la media dei coefficienti attribuiti dai commissari verrà trasformata attribuendo alla media più alta il coefficiente uno e proporzionando ad essa le altre medie;
• il punteggio attribuito dalla Commissione Giudicatrice, relativamente ai suddetti elementi sarà determinato moltiplicando il coefficiente così determinato per ciascun concorrente, per il punteggio previsto per ciascun elemento.
6. La Commissione provvederà quindi, con riferimento a ciascun concorrente, alla somma dei punteggi ottenuti nei singoli elementi.
Allegato A PROGRAMMA STRALCIO IMMIGRAZIONE 2017
AZIONE C
“MACRO PROGETTI LOCALI PER RICHIEDENTI E/O TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE”
MACROPROGETTO DEL COMUNE DI TRIESTE
per l'attuazione del Protocollo d'Intesa n.8/CONV/IMM in data 03 ottobre 2017
Breve analisi descrittiva del fabbisogno del territorio
Modello di accoglienza e attori coinvolti
Nel territorio triestino il modello di accoglienza si sviluppa sia attraverso l'implementazione del sistema S.P.R.A.R (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) sia grazie alla gestione “extra-S.P.R.A.R.” in capo alla Prefettura.
Il Comune di Trieste aderisce dal 2002 alla rete dello S.P.R.A.R, costituito da una rete di centri di “seconda accoglienza”
destinati ai richiedenti asilo e ai titolari di protezioni internazionali. Tale sistema è finalizzato ad offrire misure di assistenza e di protezione ad ogni assistito, accompagnandolo nel percorso di integrazione sociale ed economica. Ciò avviene attraverso la regia del Comune di Trieste in collaborazione con soggetti del Terzo Settore. Per il triennio 2017- 2019, il Comune di Trieste aderisce alla rete dello S.P.R.A.R. per 90 posti complessivi, gestiti da due soggetti del terzo settore (I.C.S per 80 posti e Fondazione Diocesana Caritas Trieste – ONLUS per 10 posti).
Con l’aumento consistente degli sbarchi, fin dall’aprile 2013, lo S.P.R.A.R. é stato rafforzato con la gestione “extra- S.P.R.A.R.” di tutti i richiedenti asilo presenti nel territorio di Trieste, che dal luglio 2016 è in capo alla Prefettura di Trieste. Attualmente la Convezione stipulata dalla Prefettura per la gestione “extra-S.P.R.A.R.” vede il coinvolgimento di 6 soggetti del terzo settore, raggruppati in raggruppamento temporaneo di impresa. Il sistema di accoglienza triestino è strutturato in modo da consentire un collegamento tra il sistema SPRAR ed “extra-SPRAR”, inserendo con immediatezza nel sistema SPRAR i richiedenti asilo, e soprattutto i titolari di protezione internazionale o umanitaria, non appena in detto sistema si liberano dei posti di accoglienza. Nel 2017, i posti assegnati al sistema “extra-SPRAR”
sono 900.
Si evidenzia come il sistema locale dell'accoglienza ha operato in brevissimo tempo un forte salto di qualità per rispondere, anche in termini ricettivi, alle nuove sfide e ha realizzato un piano di accoglienza che, per quanto possibile, offre a persone, che non hanno risorse né certezza della presenza, della continuità o della destinazione, le stesse risposte, gli stessi riferimenti e il personale formato e numericamente adeguato che caratterizza i sistemi di accoglienza
ordinari e strutturati (SPRAR, foresterie o altre residenze). Viene, quindi, evitata l'organizzazione di un sistema di accoglienza “parallelo”, "emergenziale" e con caratteristiche evidenti di provvisorietà e si riconferma la necessità di garantire una gamma ampia di servizi a tutti i richiedenti asilo e i rifugiati presenti sul territorio.
Organizzazione delle strutture e delle presenze
A livello territoriale gli enti locali, con il supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di "accoglienza integrata" che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. Le strutture gestite attraverso il sistema S.P.R.A.R. deputate all'accoglienza sono costituite da 22 appartamenti, che variano dai 3 ai 12 posti: questi sono stati individuati avendo cura di selezionare piccole strutture (quasi sempre appartamenti di civile abitazione nell' area urbana). A queste si aggiungono quelle gestite attraverso la convenzione con la Prefettura, che ammontano a più di 50: in questo caso accanto ad appartamenti di media dimensione, si trovano anche strutture di medie/grandi dimensioni con una maggiore concentrazione di richiedenti asilo e protezione internazionale.
Si evidenzia, nel corso degli ultimi 5 anni il territorio della provincia di Trieste ha assistito a un graduale aumento delle accoglienze, per giungere ad una presenza media complessiva assestata sulle mille persone. Attualmente 2017 (ottobre 2017), le presenze nel territorio giuliano sono di 1266 richiedenti asilo e/o titolari di protezione internazionale, di cui 1161 accolti e 105 senza destinazione.
Dal punto di vista organizzativo, si evidenzia come il sistema composto da SPRAR e dalla Convenzione posta in essere con la Prefettura si prefigga l'obiettivo di realizzare un piano strutturato di accoglienza dei richiedenti asilo che riconduca, per quanto possibile a gestione ordinaria, gli interventi di accoglienza extra SPRAR, nella consapevolezza che la difficile fase che l'intero sistema nazionale asilo sta vivendo non rappresenti una situazione eccezionale e temporanea destinata a rifluire, bensì configuri uno scenario che richiede nuove capacità di intervento nel breve e medio termine.
Dal punto di vista della composizione etnica delle presenze, si conferma come per gli anni scorsi una prevalenza di persone provenienti da Afghanistan e Pakistan, e in misura minore da Iraq (con nazionalità curda) e Bangladesh. Dal punto di vista socio demografico, le persone accolte sono in larga misura uomini di età compresa tra i 18 e i e i 30 anni.
Problematiche specifiche rilevate
Le problematiche maggiormente evidenziate afferiscono all'area dell'integrazione e dell'empowerment delle persone accolte. Si tratta di aspetti di primaria importanza non solo in un'ottica di futura integrazione delle persone nel contesto locale, ma anche di definizione di un percorso migratorio che possa portare ad una progressiva emancipazione dal sistema dei servizi. Si evidenzia come già in passato nell'ambito dei progetti afferenti al Programma Immigrazione regionale, volti a supportare gli enti locali che accolgono sul proprio territorio cittadini extracomunitari, il Comune di Trieste, con partner locali del terzo settore, abbia già promosso alcuni progetti che hanno coinvolto più di
diverse centinaia di richiedenti asilo, per lo più giovani, di età compresa tra i 18 e i 28 anni.
L'esperienza maturata permette di confermare l’opportunità di queste iniziative progettuali, che possono rispondere in modo flessibile a diversi bisogni formativi e di socializzazione di questi gruppi per azioni inclusive realmente efficaci nel rispetto del background culturale, formativo e lavorativo delle persone. In particolare emerge l’esigenza di creare contesti e percorsi condivisi tra richiedenti e/o titolari di protezione internazionale e residenti, in modo da favorire la conoscenza reciproca ed evitare fenomeni di marginalizzazione e ghettizzazione. A tal proposito risulta rilevante implementare attività rivolte a target misti (italiani e stranieri), che favoriscano contestualmente l'apprendimento, la socializzazione e l'integrazione dei richiedenti asilo.
Obiettivi generali del progetto
(breve descrizione degli obiettivi e delle finalità che si intendono perseguire con le azioni previste)
L'obiettivo generale del presente Progetto è favorire l'integrazione dei richiedenti e/o titolari di protezione internazionale presenti nel territorio triestino, attraverso una serie di azioni rivolte in modo eguale a questi ultimi e alla popolazione italiana residente in situazione di fragilità. Infatti, condividere attività e percorsi favorisce la conoscenza reciproca, la trasmissione di senso civico, l’apprendimento reciproco, evitando l’aggravarsi di fenomeni di ghettizzazione e marginalizzazione.
Nello specifico, le azioni proposte dal Progetto sono finalizzate favorire l'acquisizione sia di abilità trasversali di base sia di competenze specifiche: si intende sperimentare un insieme di percorsi formativi di pre-inserimento, inserimento socio-lavorativo e di
“preparazione” all'integrazione che sono pensati guardando allo scambio e all'interazione con i territori di accoglienza, per favorire la conoscenza e il rispetto di regole e responsabilità e la trasmissione di competenze e abilità che possano avere anche un risvolto lavorativo.
Obiettivi specifici del Progetto sono quindi:
α) un obiettivo di carattere sociale, corrispondente alla sperimentazione di forme di integrazione tra la popolazione residente (nel caso specifico persone italiane coinvolte nei percorsi di inserimento socio-lavorativo) e gli stranieri richiedenti asilo, realizzata mediante attività didattiche finalizzate allo sviluppo di competenze trasversali di base, che promuovano anche la collaborazione e la reciproca conoscenza;
β) un obiettivo di carattere educativo, coincidente con un supporto al miglioramento delle condizioni di vita dei partecipanti (richiedenti asilo e persone in situazione di fragilità individuate dai servizi) realizzato attraverso attività formative (teorico- pratiche) in grado di orientare gli stessi verso l’avvio di attività lavorative, che siano in grado di garantirne un’indipendenza economica in Italia ma anche nei paesi di origine.
In particolare si segnala l'utilità sociale della promozione e realizzazione di azioni tese a realizzare percorsi condivisi tra richiedenti asilo e persone italiane che si trovano in una situazione di svantaggio, anche attraverso la messa in rete dei sistemi dei servizi locali, compresi quelli offerti dal privato sociale e dal mondo della formazione, per favorire, attraverso il Progetto, l'attivazione di nuove risorse socialmente utili per le comunità ospitanti ma che meglio si adattino alla situazione di incertezza in cui si trovano le persone destinatarie dell'intervento.
Azioni previste e modalità di attuazione
(descrizione delle azioni che si intendono realizzare con l'indicazione delle modalità di attuazione, di un cronoprogramma previsionale dei tempi di attuazione e dei soggetti eventualmente coinvolti; compilare anche la tabella di sintesi)
Azioni che si intendono realizzare Il progetto prevedere la realizzazione di:
a. avvio attività e predisposizione procedure per affidamento (individuazione del soggetto che realizzerà le attività 1, 2, 3, 4 e 5)
b. coordinamento generale del progetto (attività di coordinamento generale del progetto –sarà individuato un responsabile di progetto-, attività di accompagnamento e tutoraggio socio-educativo dei partecipanti ai medesimi percorsi, supporto amministrativo alla realizzazione dei percorsi formativi e di inserimento socio-lavorativo);
c. corsi di formazione di base: realizzazione di percorsi formativi di base -anche attraverso un approccio laboratoriale, quali ad esempio corsi "imparare facendo"- volti a rafforzare le competenze trasversali, relazionali, le conoscenze di educazione civica e le competenze di base per il mondo del lavoro (es. laboratorio di informatica ecc.);
d. corsi di formazione professionale: azioni sperimentali che consentano al beneficiario finale di acquisire un sapere spendibile di tipo lavorativo sia in altri contesti di accoglienza sia eventualmente al rientro nel paese d’origine, con particolare riferimento a percorsi quali giardinaggio, HACCP, pittura, pulizia, cucina;
e. azioni di utilità sociale e attività di inserimento socio-lavorativo (tirocini, borse lavoro, attività di volontariato) a vantaggio della collettività, anche con il coinvolgimento in attività di mantenimento di strutture e servizi gestiti dal Comune di Trieste o da partner dello stesso;
f. evento finale, con presentazione delle attività svolte.
Si evidenzia che le azioni saranno realizzate attraverso percorsi condivisi tra richiedenti asilo e persone italiane che si trovano in una situazione di fragilità, anche grazie la messa in rete dei sistemi dei servizi locali, compresi quelli offerti dal privato sociale e dal mondo della formazione.
Le azioni 1, 2, 3, 4, 5 saranno realizzate attraverso l'affidamento a soggetto esterno individuato con affidamento tramite procedura di evidenza pubblica.
Cronoprogramma di attuazione
N. Azione IV trim 2017 I trim 2018 II trim 2018
AZIONE 0 – Avvio attività e predisposizione procedure per affidamento x
AZIONE 1 - Coordinamento generale del progetto x x
AZIONE 2 - Corsi di formazione di base x x
AZIONE 3 - Corsi di formazione professionale x x
AZIONE 4 - Azioni di utilità sociale e attività di inserimento socio-lavorativo x x
AZIONE 5 - Evento finale x
Tabella di sintesi
N. Azione Periodo Descrizione sintetica
AZIONE 0 01/11/2017 – 31/12/2017 Avvio attività e predisposizione procedure per affidamento AZIONE 1 01/01/2018 – 30/06/2018 Coordinamento generale del progetto
AZIONE 2 01/01/2018 – 30/06/2018 Corsi di formazione di base
AZIONE 3 01/01/2018 – 30/06/2018 Corsi di formazione professionale
AZIONE 4 01/01/2018 – 30/06/2018 Azioni di utilità sociale e attività di inserimento socio-lavorativo AZIONE 5 01/06/2018 – 30/06/2018 Evento finale
Monitoraggio indicatori
(prevedere non meno di 4 indicatori, descrivere brevemente le modalità di rilevazione)
a) Indicatore 1: n. percorsi formativi competenze di base (almeno 12 corsi, anche in più edizioni): saranno rilevate le edizioni dei corsi e per ciascun corso sarà predisposto un breve report di sintesi delle attività svolte
b) Indicatore 2: n. percorsi formativi per l'acquisizione di competenze professionali (almeno 6 corsi): saranno rilevate le edizioni dei corsi e per ciascun corso sarà predisposto un breve report di sintesi delle attività svolte
c) Indicatore 3: n. partecipanti coinvolti nei percorsi formativi competenze base (almeno 150 partecipanti): sarà rilevato il numero di partecipanti attraverso appositi registri presenze
d) Indicatore 4: n. azioni di utilità sociale e attività di inserimento socio-lavorativo che prevedono il coinvolgimento degli ospiti a vantaggio della collettività (almeno 50 partecipanti): sarà rilevato il numero di partecipanti attraverso appositi registri presenze
Piano finanziario delle risorse e cronoprogramma di spesa
(Piano di utilizzo delle risorse regionali con la specificazione delle previsioni per tipologia di azione e delle modalità di utilizzo della quota di gestione)
Cronoprogramma di spesa
Azione Spesa IV trim. 2017 Spesa I trim. 2018 Spesa II trim. 2018 Totale
1. Coordinamento generale del progetto € 0,00 € 25.000,00 € 25.000,00 € 50.000,00
2. Corsi di formazione di base € 0,00 € 5.000,00 € 5.500,00 € 10.500,00
3. Corsi di formazione professionale € 0,00 € 8.500,00 € 8.500,00 € 17.000,00
4. Azioni di utilità sociale e attività di
inserimento socio-lavorativo € 0,00 € 45.000,00 € 45.000,00 € 90.000,00
5. Evento finale € 0,00 € 0,00 € 3.806,21 € 3.806,21
TOTALE € 171.306,21
Atto n. 1065 del 20/04/2018 Questo documento è stato firmato da:
Elenco firmatari
ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI
NOME: LEONARDI LUIGI
CODICE FISCALE: LNRLGU65A25F258L DATA FIRMA: 20/04/2018 13:52:09
IMPRONTA: 160B0F9898C416FA2E9560B791E9B42BA6034C625228EEB0AC972A441F46E3CA A6034C625228EEB0AC972A441F46E3CA755B84EEDD1B4841E74587255EDB6739 755B84EEDD1B4841E74587255EDB67390EE35C3079B7C6073F2E1B064D4BB29F 0EE35C3079B7C6073F2E1B064D4BB29F3F7BCA1FC63C1B7085802AA541590899