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NOTA PER LA STAMPA
C
ONFRONTO SULLA CRISIA Roma il Board Internazionale degli Istituti Aspen nel mondo
Roma, 14 ottobre 2010 - Si tiene oggi a Roma l’Aspen Transatlantic Dialogue Western democracies under pressure che Aspen Institute Italia organizza in collaborazione con The Aspen Institute.
L’incontro si svolge nel più ampio contesto del Board Internazionale degli Istituti Aspen nel mondo, per la prima volta a Roma.
A discutere di crisi economica, di nuovi modelli politici e sociali e del futuro della rete saranno tra gli altri Giulio Tremonti, Minister of Economy and Finance; President, Aspen Institute Italia, Rome; Giuliano Amato, Former Prime Minister, Rome; Gary Hart, Scholar in Residence, University of Colorado; Charles A. Kupchan, Professor of International Affairs, Georgetown University; Lorenzo Bini Smaghi, Member of the Executive Board, European Central Bank, Frankfurt;
Jean-Paul Fitoussi, President, OFCE - Observatoire Français des Conjonctures Economiques, Paris;
Walter Isaacson, President and CEO, The Aspen Institute, Washington, DC; Gianni Riotta, Editor,
“Il Sole 24 Ore”, Milan; Philip Stephens, Associate Editor, “The Financial Times”, London; Reed E. Hundt, Member of the Board of Directors, Intel Corporation; Former Chairman, Federal Communications Commission, Washington, DC; Francesco Caio, Vice Chairman, Investment Banking, EMEA, Nomura International, London; Carlo D'Asaro Biondo, Vice President for Southern and Eastern Europe, the Middle East and Africa (SEEMEA), Google, Paris.
La conferenza è aperta alla stampa. Al di fuori degli orari dei lavori sono possibili, previa comunicazione all’Ufficio Stampa, interviste e briefing con i singoli partecipanti.
L’incontro intende favorire l’analisi delle sfide molteplici che la crisi economica pone alle democrazie occidentali, comprese le implicazioni – potenzialmente di lungo termine – per i modelli politici e sociali. Tutto ciò in un contesto in cui le democrazie occidentali sono sottoposte a forti pressioni da parte delle potenze emergenti governate da sistemi autocratici o solo parzialmente democratici e in grado di sfruttare le opportunità offerte dai mercati internazionali.
Un’attenzione particolare verrà, infine, dedicata alla dimensione globale delle tecnologie dell’informazione e ai nodi economico-politici e di sicurezza che la rete oggi pone.
