EDMUND HUSSERL (1859-1938) prof.ssa Patrizia Ferri
La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale
•DIAGNOSI => Crisi della Scienza declinata in scienze particolari e relative ai singoli ambiti. La crisi non riguarda il successo o l’efficacia delle scienze, ma riguarda la sua capacità di dirci qualcosa sul senso dell’esistenza umana.
Cit. p. 35 Nella miseria della nostra vita - si sente dire - questa scienza non ha niente da dirci. Essa esclude di principio proprio quei problemi che sono i più scottanti per l'uomo, il quale, nei nostri tempi tormentati, si sente in balìa del destino; i problemi del senso o del non-senso dell'esistenza umana nel suo complesso. Questi problemi, nella loro generalità e nella loro necessità, non esigono forse, per tutti gli uomini, anche considerazioni generali e una soluzione razionalmente fondata?
La conoscenza scientifica è animata dall’atteggiamento naturalistico (considera gli oggetti del mondo come “cose”), ma anche le cosiddette Scienze dello Spirito (psicologia, antropologia, storia) considerano il proprio oggetto di indagine, l’uomo, come una “cosa”.
Qual è l’origine di tale atteggiamento?
1ª frattura: nascita della geometria antica (dalla necessità pratica dell’agrimensura all’idealizzazione della retta)
2ª frattura: con il genio “scoprente e coprente” di Galileo non vi è nulla nella natura che non possa essere tradotto sul piano delle forme ideali della geometria. Le esperienze soggettive, diventano qualità secondarie. La scienza tende a quantificare e oggettivare le qualità secondarie, es. suono, colore…
Queste grandi scoperte hanno un costo: l’ESPERIENZA viene ridotta ad ESPERIMENTO Le scienze producono un mondo oggettivo a partire dall’esperienza soggettiva, per poi dimenticare questo movimento. Non è illegittima la scienza, ma l’oblio di questa origine pratico-empirica. Husserl rivendica l’intima unione tra prassi e teoria.
•TERAPIA => FENOMENOLOGIA TRASCENDENTALE
Definizione di Fenomenologia tratta da ESSERE E TEMPO di Martin Heidegger
L’espressione «fenomenologia» significa primariamente un concetto di metodo. Essa non caratterizza il che cosa reale degli oggetti della ricerca filosofica, ma il suo come. […] Il termine «fenomenologia» esprime una massima che può esser formulata così: «Verso le cose stesse!»
(esempio didattico: l’arte di Giorgio Morandi)
Significato di Trascendentale in Husserl: percorso in virtù del quale si riconduce ogni oggettività alla sensatezza, che ha il suo luogo d’origine nella soggettività (Coscienza trascendentale).
Il conflitto tra le tendenze all’obiettivismo e il trascendentalismo è interno a tutti i grandi pensatori. Es. Cartesio: la sensatezza ha luogo nel Cogito, ma Cartesio è “infedele a se stesso” nel passaggio dal Cogito alla res cogitans (reificazione della coscienza)
Metodo fenomenologico:
l’Epoché (mettere tra parentesi le certezze della scienza e l’atteggiamento naturale, sospendere la fiducia accordata alla conoscenza scientifica)
Il Mondo appare alla coscienza come insieme di Vissuti (es. del Castello di Berlino tratto dalle Ricerche logiche)
La coscienza è sempre intenzionale, cioè è sempre “coscienza di…”. Definizione di Intenzionalità come inscindibile rapporto tra soggetto e oggetto (differenza con l’Idealismo)
Noema (oggetto in quanto pensato, percepito, desiderato…) - Noesi (l’atto intenzionale del pensare, del percepire, del desiderare)
Il Mondo della Vita (Lebenswelt) è il residuo ultimo dell’epoché. È il mondo come noi lo sperimentiamo prima e indipendentemente dalle categorie della scienza. Rivendicazione della doxa nella fondazione dell’epistème.
Posso esperire il Mondo della Vita perché possiedo un Leib (corpo proprio)
Il ruolo del filosofo è quello di “funzionario dell’umanità” (innalzare l’umanità mediante responsabilità; la ragione scientifica universale si deve far carico dell’umanità)
