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DELLE CAUSE DI MORTE

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(1)

.'

MINISTERO DELL' ECONOMIA NAZIONALE

DIREZIONE GENERALE DELLA STATI~TICA

STATISTICA

DELLE CAUSE DI MORTE

, .

in ciascuno~ . degli anni dal

1919 .

al

1923

6

ROMA

LIBRERIA DELLO STATO 1925

(2)

... '" .

ROMA - SOCIETÀ ANONIMA. POLIGRAFWA ITALIANA - VIA UFFICI DEL Vlq,ARIO,43

(3)

~.

INDICE

(Anni 1919-1923)

INTRODUZIONE.

CAPO I. - Avvertenze preliminari.

1.- -:-Metodo e fonti Pago

§ 2~ - Distribuzione della materia nélle Tavole e nell'Introduzione

§ 3. -'- Popolazione sulla quale sono stati calcola.ti i quozienti di mortalità . CAPO II. - Mortalità nel Regno, nelle Provincie, nei Compartimenti

e nei singoli capiluoghi di Plovincia.

§ 1. Morti nel Regno e nel complesso dei 69 Comuni capiluoghi di provincia, durante gli anni dal 1919 al 1923, e confronto cogli anni precedenti ~

§ 2. - Cause delle morti avvÉmnte-nel Regno negli anni dal 1887 al 192H~ .

§ -3. -' Morti avvenute negli anni dal 1919 al 1923 in ciascuna Provincia e in ciascun Comune capoluogo di provincia.

§ 4. - Distribuzione territoJiale delle principali malattie infettive, della pelIa- gra e dell'alcoolismo cronico ed acuto, negli anni dal 1919 al 1923.

§ 5. - Influenza delle stagioni suna mortalità

§ 6. - Cause di morte predominanti in ciascun sesso

§ 7. - Caus~ di morte predominanti nelle diverse età

§ 8. - Mortalità dei l'ambini in relaziune a11a legittimità dei natali.

§ 9. - Mortalità della popolazione maschile in relazione alla professione.

CAPO III. - Mortalità. nei Comuni più importanti.

§ 1. - Confronto fra la .mortalità dei Comuni più importanti e quella degli altri Comuni, ·durante gli anni ,dal 1919 al 1923 .

§ 2. - Mortalità nelle Città più popolose, durante gli anni dal 1919 al 1923 CAPO IV. ~ Notizie particolari sulle morti violente.

§ 1. - Morti per causa violentu, ripartiti per sesso, durante il periodo 1887-1923 2. - Morti per causa violenta accidentalel negli anni dal 1919 011923, classi-

fiC'ati per se~so, età, specie dell' infortunio e professioni, e distribuiti

per compartimenti :.

§ .3. Morti per omicidio, negli anni dal 1919 al 1923, classificati secondo il

sesso e il mezzo di uccisione . »

§ 4. - Morti per suicidio, negli anni dal 1919 al 1923, classificati per sesso, età, stato civile, mesi e mezzi o modi di uccisione, e distribuiti per

compartimenti. ,.

Elenco nosologico adottato per la Statistica delle cause di morte.

VII VIII X

XVIlI XXI

. XLVI

LV LXIV LXV LXVI

ex

CXIII

CXXIV CXXX

CXLIX

CL

CLVlI

CLVII CLXIIl

(4)

- I V -

TAVOLE'

( A n n 1 1919 -' 1 9 2 3 ).

TAV. I. - Morti classificati secondo 168 cause di morte:

»

A. - Per provineie . Pa9'

B. - Per compartimenti e per il complesso del Regno

II. Morti nel Regno in ciascun trimestre, classi.

ficati per sesso e per le principali cause di morte

III. - Morti nel Regno classificati per età, ~esso e per le principali cause di morte.

IV. - Maschi morti nel Regno, in età da 15 anni in su, classificati per profossioni o condizioni e per le principali cause di morte. V. - A) Morti nei 69 Comuni capiluoghi di pro-

vincia, classificati secondo le principali cause di morte

B) Morti nei 145 Comuni capiluoghi di cir- condario, classificati secondo le principali

cause di morte '1J

O) Morti nei 75 Comuni non capiluoghi che contavano non meno di 20.000 abitanti pre·

senti alla data del censimento dellO giu- gno 1911, classificati secondo le principali cause di morte

VI. - Bambini illegittimi ed esposti morti nel Re- gno, nei primi cinque anni di età, cla~sifi­

cati per sesso e per le principali cause di morte

:. VII. - Morti nel Regno per causa violentà acciden- tale, classificati secondo il sesso, l'età e la specie dell' infortunio

.. VIII. - Morti nel Regno per causa violenta acciden·

tale, classificati secondo il Besso ed i mesi e secondo la specio dell' infortunio . IX. - Maschi morti nel Regno per causa violenta

accidentale, in ètà da 15 anni in su, olassi·

ficati secondo la professione o condiv.ione e secondo la specie dell' infortunio .

~ 1919 1920 1921 1922 1928

2

32

42

44

90 178 266 354

120

l208

296, 384

130 218 306, 394 I 132 220 308' 396

52 140 228 316 404

56 144, 232 320 408 I I

l' I

62 150 238! 326 414

72 160 248 336 424

78 166

~1~2

430

79 167 255

r

343 431

80

1168

256 344 432

I-

82 170 258 134!) 434

-,

I

(5)

TAV.

- V -

X. - Suicidi classificati per sesso, per mesi e per mezzi o modi di uccisione e distribuiti per

compartimenti. . Pago

• . XL -" Suicidi nel Begno classificati secondo i mezzi o modi di uccisione, il sesso e l'età.

XII. Suicidi nel Begno classificati secondo lo stato civile, il sesso e i mezzi o modi di ucci-

sione. . ' »>

• XIII. - Suicidi nel Regno in età da t5 anni. in su, classificati per sesso e secondo la profes- sione o condizione

» XIV. -" Morti nel Begno per omicidio, in età da 15

""7 anni in su, clnssificati per sesso e secondo

la professione o condizione

. __ . _ . _ - - - . , - - - - , - - - ,

1919 192011921 1922 19231

----I

84 172 260 348 436

85 173 261 349 437,

86 174· 262 350 438

87 175 263 351 439

88 1761264 352 440

(6)
(7)

Pago XVI XVII

XX

... LXXXV

:...'~~i~-'·"~, .,r--" -.- '~f~""~'~"'~~ f P"',"-

E R

R

A T A - C O R RI G E

INTRODUZIONE.

Popolazione presente calcolata alla me,tà dell'anno 1922 nel Comune di Arez.zo - invece di Popolazione presente calcolata aIS1 dicembre 1921 nel Comune di Reggio di Calabria Morti per ogni 1000 abitanti nel complesso dei 69 Comuni capiluoghi di pro-vineia

durante l'anno 1922 .

Femmine, in età da 80 anni in su, rooete per ca,usa violenta accidentale.

... CXVIII Conciatori, salatori e verniciatori di pelli, morti per polmonite crupale e bronco polmonite acuta

CXXVII Morti per polmonite crupale e bronco polmonite acuta nei 69 C~muni capiluoghi di provincia, durante l'tlnno 1920.

CXLV Morti p~r bronchite cronica nel Comune <li Taranto .

» CXLV - Morti per bronco polmonite acuta nel Comune di Verona, CXLVI

CXLVIII

Morti per bronco polmonite acuta nel Comune di Trapani.

Totale dei morti perqualliliasi causa nel Comune di Pisa .

TAVOLE.

52181 leggasi 52184

595-13 ò9534

15.53 17.5:3

5.9 n.8

9.8 » 9.0

ì9946 19646

117 17

51.0 11U

95 65

154.8 154.3

Pagina 50 - Bl'onchito al'uta - maschi in età da 55 a 5H anni invece di 212 leggasi 212

»

»

69 Eclampsia infùntile - Comune di Castellammare d.i Stabia 70 Morbillo - Comune di Rossano

97 Tumori maligni della vescica, uretra, prostata. ecc. Provincia di Venezia 149 ..lvIalattie dei reni - Comune di Siracusa .

157 Atrofia congenita, immaturità - Comune di Taranto 312 Causa ignota o non dichiarata -- femmine in età di 3 anni 3lù - Anenda e leucemia - fornaciai, vasai, cementisti .

3~7 - Malattie dello stomaco, atrepsia, - femmine in età da 35 a 39 anni, 4:30 - Altre forme tubercolari - maschi in età da 1 mese a 12 mesi.

4~- ~ lO'

13 3

3 13

27 20

))6 55

327 27

3 2

22 12

35 36

(8)
(9)

INTRODUZION'E

CAPO I.

AVVERTENZE PRELIMINARI

§ 1. - Metodo e fonti.

La statistica delle cause di morte (a) si fa per mezzo di una scheda no- minativa per ogni persona defunta, nella quale scheda è dichiarata la ma- lattia o la causa che produsse la morte, oon attestazione firmata dal medico curante, ~, in mancanza di esso, dal medioo necroscopo ohe ha dato il per- messo di seppellimento; per bambini morti subito dopo il parto si accettano anche le dichiarazioni fatte dalle levatrici (b).

Le schede si spediscono dai Sindaci dei singoli Comuni alla Direzione Generale della Statistica, dove vengono esaminate da un medico, il quale con- trassegna ciascuna dichiarazione sulla causa della morte con un numero corri- spondente alla voce analoga di una classificazione prestabili ta.

Nella classificazione adottata per questa statistica, tutte le morti, delle quali si è potutO' accertare la causa, sono distribuite sotto 168 voci, secondo un elenco preparato nel 1881 da apposita Commissione medica, e leggermente ritoccato una prima volta nel 1883 ed una seconda volta nel 1899. Quasti ri·

tocchi consistono nell'aver- separato in due o più rubriche i morti per talune malattie che prima erano raggruppati in una rubrica sola, al fine di rendere più analitioa l'indagine oiroa le cause delle morti, e per meglio coordinare la nostra alle statistiche di altri Paesi, in omaggio, anche, ai voti espressi dal~

l'Istituto internazionale di statistica e dalla Commissione internazionale per l'ordinamento delle statistiche sanitarie.

(a) La statistica annuale delle cause di morte fu iniziata coll'anno 1881, e fino a tutto il 1886 fu eseguita per i soli Comuni capiluoghi di provincia e di circond~rio o distretto.

Dal principio del 1887 essa Tenne estesa a tutti i Comuni del Regno.

(b) Con -la legge 22 dic~mbre 1888, n. 5819, sull'ordinamento dell'as3ii'ltenza sanitaria venne fatto obbligo tassativo ai médici di denunziare al Sindaco del rispetti~o Comune, in ogni. caso di morte, la malattia o l'accidente che ne fu la causa, cosicchè la raccolta delle notizie, dal 1889 in poi, non dipende'più unioamente dalla spontanea collaborazione dei medici, ma da un preciso obbligo di legge. Vedasi l'art. 3 del Itegolamento approvato con Regio Decreto 25 luglio 1892, n. 4:4:8, sulla pòlizia mortuaria.

(10)

- VIII -

La presente statistioa, che si riferisce agli anni dal 1919 al 1923 (a), non potrebbe dare la specificazione delle morti per tutte le 168 voci, e per cia- scun Oomune separatamente, senza eccedere le giuste dimensioni in cui deve oontenersi una pubblicazione annuale di tal genere; e perciò si è adottata la classificazione analitica completa, soltanto per l'insieme dei Oomun~ di cia.

scuna provincia, di ciascun compartimento e per il complesso del Regno, entro i vecchi confini (b), limit~ndoci a dare le cifre dei morti per tal une ma.

lattie meritevoli di speciale considerazione sotto l'aspetto della sanità pubblica, in ciascun Comune capoluogo di provincia e di circondario, e itÌ ognuno - dei 75 Comuni non capiluoghi, che contavano non meno. di 20.000 abitanti

presenti alla data del ce.nsimento eseguitosi il 10 giugno 1911 (c).

In fine della presente Introduzione è riportato l'elenco delle' malattie, secondo il quale SOno state fatte le classificazioni delle eause di morte.

§ 2. Distribuzione della materia nelle Tavole e nell' Introduzione.

La presente statistica si svolge in quattordici Tavole, per ciascuna delle annate dal 1919 al 1923-

La prima dà la classificazione dei morti, in ciascuna provincia, in ciascun compartimento e nel Regno, secondo l'elenco nosologico completo che consta:, come si è detto, di 168 voci (d).

La seconda dà la classificazione dei morti nel Regno in ciascun trimestre degli anni dal 1919 a11923, colla, divisione per sesso e per le cause di morte

(a) Si è creduto opportuno di raccogliere nel presente volume, per economia di tempo e di spesa, i dati riguardanti gli anni dal 1919 al 1923, dando peraltro per ciascun anno tutte le singole notizie, come nolle statistiche precedenti annuali.

(h) Non è possibile dare le notizie analoghe per le Provincie annesse, perchè soltanto -dal 10~4: si è istituito in esse un regolare servizio di statistica demografica, conforme a quello delle altre Provincie.

(c) Anche per gli anni dal 1919 al 1923 abbiamo dato le notizie per i 75 Comuni non capiluoghi, contemplati nelle statistfche dal,1912 al 1918,' che -alla data del censimento del 10 giugno 1911 avevano rftggiunto una popolazione non inferiore ai 20.000 abitanti. Nella statistioa poi del 1924, essendo già noti i risultati definitivi del censimento al 10 dicembre 1921, saranno date le notizie per. tutti quei Comuni non capiluoghi che, alla data di detto censimento, contavano una popolazione da ~O.OOO abitanti in su.

(d) Avvertiamo che nella parte della presente statistica riferentesi al 1923 non si è te- nuto conto delle numerose variazioni di 'territorio avvenute in quell'anno: quali la creazione di due nuove provincie (Spezia e Taranto), il passaggio d'interi circondari da una provincia a un'altra, ecc., anzHutto, perchè molti di quei provvedimenti, anche se datati dal 1923, non ebbero esecuzione che posteriormento a quell'anno, ed anche per la ragione che al momento della pubblicazione dei R. Decreti che fissavano le nuove circosc:l:Ìziòni territoriali, anche se attuate nel 1923, il lavoro statistico. per tale anno era già fatto, in parte" secondo le vecchie circoscrizioni; e quindi, ad evitare la perdita di tempo ch9 sarebbe oècorso, qualora vi si fossero apportate le variazioni stabilite dai R. Decreti, si è creduto opportuno di dare la statistica a tutto il 1923 secondo le vecchie circoscrizioni territoriali.

- .j

/ /

(11)

- I X -

più frequenti o più importanti. per lo studio delle condizioni sanitarie del nostro Paese.

La terza dà la classificazione dei morti per sesso e per età, oombinata con la notizia delle cause di morte più importanti, nel Regno.

La quarta dà la olassificazione dei maschi morti nel Regno, in età da 15 anni in su, per professioni e secondo le cause più importanti ohe ne deter- minarono la morte.

La quinta dà la classificazione dell~ oause di morte più frequenti o più caratteristiche in ciascun Comune capoluogo di "provincia o di circondario, e in ognuno dei Comuni non capiluoghi, che oontav~no non meno di 20.000 abi- tanti presenti aUa ,data del censimento dellO giugno 1911.

La sesta classifica, secondo le principali cause di morte, i bambini ille- gittimi e gli esposti morti nel Regno nei pri~i cinque anni di età.

Le tav.ole dalla' settima alla tredicesima dànno la classificazione delle morti accidentali e dei suicidi per sesso, età, stato civile, professione, mesi e compartimenti, oltre alla indicazione della oausa nei casi d'infortunio, e dei mezzi o modi di ucoisione nei casi di s~icidio.

L'ulti1l!.R tavola classifica i morti per omicidio, in età da 15 anni in su, per sé~so e secondo la .professione.

In questa Introduzione sono riassunti e illustrati i . dati esposti nelle tavola analitiche; inòltre le cifre degli anni dal 1919 al 1923, per le notizie principali, sono poste a confronto con quelle di' anni anteriori, risalendosi fino al 1887, e cioè all'anno nel quale la statistica delle caule di morte fu estesa a tutti 'i Comuni del Regno.

Questi dati sono espostL tanto in cifre assolute, quanto in cifre propor- zionali alla popolazione calcolata col metodo indicato nel paragrafo seguente.

(12)

-x~

§ 3. - Popolazione suHa quale sono stati calcolati i quozienti di mortalità.

I quo~ienti di mortalità esposti in questo volume si sonoùttenuti dal con- fronto del numero dei morti colla popolazione presumibilmente presente, alla metà di ciascuno degli anni del periodo preso' in esame, ottenuta faoendo la semisomma' delle popolazioni calcolate al lO gennaio e al 31 dicembre di ciascun anno, poiché elsa' rappresenta con maggiore esattezz~ la popolazione media dell'anno e permette, quindi, di o.tenere quozienti demografioi più

precisi. ,

Il sesto censimento generale ha accertato che la popolazione presente nel Regno (entro i vecchi confini) al 10 dicembre .. 1921 era di abitanti 3Z.142.8~6.

La popolazione presente nel Regno al 31 dicembre 1923 è stata caloolata oon lo stesso metodo adottato nelle statistiche degli anni precedenti, a p~r.

tire d~l 1905; e cioè: alle cifre della popolazione presente rilevate oon il censimento suddetto in ciascuna provincia, si è aggiunto il numero dei nati appartenenti alla popolazione presente nel tempo trascorso tra la data del censimento e il 31 dicembre 1923 e quello degli individui che, nello stesso periodo di tempo, trasferirono' nella provinèia la propria dimora, venendo da altre parti del Regno o dall'estero; e si è poi sottratto, sempre per il mede- simo periodo, il numero dei morti appartenenti alla popolazione prosente e quello degli individui che fissarono la loro ùimora in altre parti del Regno o all' estero.

Le notizie intorno a questi movimenti naturali e sociali della popolazione . si ricavano dagli atti di stato civile e dai registri comunali di popolazione.

Ciascun Comune dà notizia, per mezzo di apposito prospetto, delle varia- zioni avvenute nel numero degli abitanti, sia per effetto di immigrazioni e di emigrazioni in rapporto con altri Comuni del Regno e coll'estero, sia per fatto dei movim.enti naturali . (nascite e morti); e si sono potuti cosi valutare, per il periodo dallo dicembre 1921 (data dell'ultimo censimento) al 31 dicembre 1923, gli effetti di queste variazioni, quali risultano dal prospetto seguente, nel quale è anche dato il movimento della popolazione avvenuto nel Regno (entro i vecchi confini), durante i singoli anni corsi fra i due ultimi oensi- menti generali della popolazione.

(13)

- X I -

Prospetto N. 1.

A) - Movimento della popolazione- avvenuto nel' Regno (entro i vecchi confini), durante il periodo corso dall' 11 giugno 1911 al 30 novembre 1921 e dal lO dicembre 1921 al 31 dicembre 1923.

A N N I

Dall' 11 giugno al 31·12·1911 An no 1912 .

:. 1913 -.

:. 1914 . ,. 1915

:. 1916 .

:. 1917

:. 1918 . ,. 11)19

:. 1920

D al gennaio al 30-11-1921

D A

ali o al 31 dicembre 1921 nno 1922

~ 1923 .

I

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N ATI '01 ~ ~.~~ ~ t . ~~~~

MORTI ~ p.8 S ~ ~ ~ S·~.~ o

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~t 0-," <ll cl Q) g:E §<1L~

~ rn AQ~ A"d ce tCl AQ_

H o

576.243 401 257

I

42.027 74.415

1.133.985 635.788 61.112 134.287 1. 122 482 663.966 64.111 163.840 1.114.091 643.355 (126.272

\ 74.674 1.109.183

.

(c) 809.706 '280.486 30.349 881. 626 (d) 854.998 (g) 87.339 (h) 2lj.535

(a) 713.732 (e) 948.711 4~.117 9.212 Cb) 655.353 ({)1.268.299 48.049 4.270 770.6JO 676.329 90.000 30.792 1.158.041 681. 749 37.251 75.991 1.026.153 579.684 37.28lj 87.904 Popolazione presente censita allO dicemb. 1921

92.191 62.550 3335 4.437

1. 127.444 660.411 19.132 48 474 1. 107.505 626.453 21.737 63.936

I ~ I

Q)~ ~ ... ee°P""'l A-Q CD~;.a o

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~ ~-; ~

34.813.97 5 35.238.997 35.597.78 4 8 2 36.120.11 36.669.73 36.758.164 36.563.090 35.993.923 36.147.422 36.584.974 (i) E6.980. 822 37.142.886 37.171. 425 37.609.116 38.017.969

(a) Compresi 22.525 (a calcolo) nati nei 220 Comuni che diedero notizie incomplete o non ne diedero alcuna.

(b) Compresi 15.090 (a càlcolo) nati nei 202 Comuni che non fornirono le notizie.

(c) Comprese 68.563 perdite dovute alla gnerra, registrate negli atti di stato civile tenuti dalle Autorità militari.

(d) Comprese 133.151 perdite dovute alla guerra, registrate negli atti di -;tato civile tenuti dalle Autorità militari.

(eì Compres~ 2~.573 perdite dovute alla guerra, registrate negli atti di stato civile tenuti dalle Autorità militari, e 20.827 (a calcolo) deeessi nei a20 Comuni che diedero notizie incomplete o non ne diedero alcuna.

(f) Comprese 74-.293 perdite dovute alla guerra, registrate negli atti di stato civile tenuti dalle Autorità militari, e 27,874 (a calcolo) decessi nei 202 Comuni che non fornirono le notizie.

(9) Compresi i rimpatriati a cansa della guerra, o perchè dovettero abbandonare nel 1914, i tel'ritori in Enropa. già colpiti dalla guerra, o perchè dal 1915 dovettero rientrare nel Regno per soddisfare i loro obblighi militari. Essi furono in numero di 191.835 nel 1915, di 5 L.812 nel 1916, di 25.457 nel 1917 e di 34.815 nel 1918.

(h) Durante il quinquennio 1~U-18, a causa della guerra europea, l'emigrazione italiana per l'estero scemò.

fortemente d'anno in anno, in confronto a quella osservata negli anni prebellicl.

, (i) Popolazione calcolata al 30 novembre 1921.

"i A'

(14)

- XII -

Segue Prospetto N. l.

B) - Movimento migratorio nell'interno del Regno (entro i vecchi confini), durante il periodo corso dal lO dicembre 1921 al 31 dicembre 1923.

ANNI

DallO al 31 dicembre 1921 Anno 1922

1923

Totale

INSCRITTI nei registri comunali

di popol<l.zione, perchè immlgrat,i

da altri Comuni del Regno

57.806 539.894:

689.292

1.286.992

CANCELLATI dai registri comunali

di popolazione, perchè emigrati' pér altri Comuni

del Regno

57.201 533.4(:6 606307

I. 196.914

Secondo le disposizioni vigenti, per quanto riguarda i movimenti migra·

. tori, devono essere inscritti nel registro della popolazione di ciascun Comun~,

come provenienti da altri Comuni del Regno, gli individui isolati e le fami·

glie che vengono a fissare nel Comune la loro dimora abituale, l~~ciando . quella che ~vevano ·in altri Comuni del Regno; contemporaneamente essi dovrebbero essere cancellati dai registri dei Comuni. di loro precedente di·

mora. Adunque, a un totale di 1.286.992 nuove inscrizioni fatte fra il lOdi·

cembre 1921 e il 31 dicembre 1923 (veggasi il prospetto. n. 1 B), avrebbero dovuto corrispondere altrettante cancellazioni; ma queste ultime si effettua- rono solamente per 1.196.914 individui, e cioè, per ogni 100 nuove inscri·

zioni si ebbero 93 cancellazioni. La differenza di 90.078 individui dipende da qualche irregolarità nella tenuta dei registri comunali.

Ed infatti, gli Uffici municipali possono più facilmente avere notizia delle persone che .vengono a fissare la loro dimora nelPambito del rispettivo terri·

torio (poiché esse, per molteplici esigenze amministrative e fiscali o per ri- chieste di pubblica assistenza, devono dare contezza di sè e delle loro famiglie alle Amministrazioni locali), che non essere informati di quelle che partono senza dare alcun avviso; donde un numero di inscrizioni maggiore di quello delle cancellazioni.

Queste deficienze nel numero delle' cancelL zioni non viziano, peraltro~ Il calcolo dei movimenti di migrazione interna permanente che si faccia per

l'in~ieme del Regno, potendosi esso basare sul soto numero delle nuove inscri·

zioni, che è certamente più esatto; ma 'volendo ~tabilire un bilancio per pro·

vincie e per compartimenti, tra gli aumenti e le diminuzioni dipendenti da questi scambi reciproci, occorre integràre le cifre delle emigrazioni per farle

ooincidere, nel loro complesso, con quelle delle immigrazioni.

(15)

-:- XIII -

Per fare questa integrazione si è supposto che la deficienza riscontrata nelle cifre riguardanti l'intero Regno, si sia verificata in eguale proporzione in tutti i Comuni d'ogni provincia.

In altri termini, si sono aumentate le cifrl:3 dei cancèllati per emigrazione 'in altri Comuni del Regno, risu~tauti dai registri anagrafici per ciascuna pro-

vincia, dell' 1,057 per cento dallo al 31 dicembre 1921., dell' 1,216 nel 1922 e del 13,686 nel 1923, cioè dei quozienti che in ciascun anno rappresentano le cancellazionI non effettuatesi in corrispond~nza alle nuove inscrizioni (a).

Per ciò che riguarda i movimenti migratori coll'estero, nei registri ana- grafici non si prende nota di tutti gli emigrati, nè di tutti i rimpatriati, ma si cancellano soltanto q ueBi per i quali l'Ufficio municipale o ha ricevuto la esplicità dichiarazione di voler trasferire all'estero la dimJra· abituale, o ha fondati motivi di ritenere che ossi intendano di espatriare a tempo indeter·

minato; e ~i inscrivono, come immigrati dall'estero, coloro che, dopo essere stati cancellati -in anni precedenti, ritornano in patria, come pure gli individui ita- liani e stranieri venuti per la prima volta dall'estero in Italia a fissarvi la propria dimora ..

,Non si può assicurare che le cifre degli· immigrati e degli emigrati in rapporto coll'estero, desunte dai registri anagrafi,ci, rapp~esentino esattamente questo movimento dislocativo; ciò non di meno i~ procedimento che abbiamo esposto per il calcolo della popolazione, adottato fin dal 190;), dà un<t appros- simazione maggiore alla realtà di quella che si poteva ottenere col metoio seguito prima di quell'anno.

Alla metà del 1921, la popolazione nel Regno (entro "i vecchi confini), . calcolata col metodo esposto, è risultata di 36.878.200; di 37.390.270 alla metà

del 1922 e di 37.828.543 alla metà del 1923.

Oon procedimento analogo si è calcolata la popolazione presente in cia- scuno dei 69 Comuni capiluoghi di provincia, la quale è risultata, nel com-

·plesso dei m!3desimi, di 7.462.874 al 31 dicembre 1921; di 7.504.742 alla metà del 1922 e di 7.602.371 alla metà del 1923 (Veggasi il prospetto n. 2).

Avvertiamo che non si è potuta calcolare la popola~ione di ciascuna pro- vincia e del risp·ettivo capoluogo alla metà del 1921, non conoscendosi quella alla fine dell'anno 1920, per le ragioni già varie volte esposte nelle prece- denti pubblicazioni.

Si è omesso di fare un caicolo analogo per ciascuno dei 145 capiluoghi di circondario e dei 75 Oomuni non capiluoghi che contavano non meno di

(a) La forte differenza che si osserva nel numero delle cancellazioni non effettuatesi in corrispondenza alle nuove inscrizioni tra il periodo corso dallO dicembre 1921 al 31 dicembre 1922 e l'anno 1923, si spiega col fatto che, in seguito all'accertamento della popolazione censita allo dicembre 1921, diversi Comuni riversarono interamente sul movimento migratorio interno, relativo al periodo suddetto, gli aumenti o le diminuzioni risultanti dal raffronto della popo- lazione censita con quella calcolata. nel loro registro di popolazione, di guisa che le cifre da essi fornite. non rappresentano l'effettivo movimento dislocativo del periodo citato. Tale forte differenza si verificò anche in occasione del censiment? d81 10 giugno 1911.

(16)

- X I V -

20.000 abitanti al censimento dellO giugno 1911 e per i quali si da.nno se- paratamente le notizie in questo volume,perchè il modo imperfetto col quale sono registrate le migrazioni fra Comune e Comune, rende questo calcolo tanto meno sicuro quanto più è piccola la circoscrizione territoriale alla quale lo.

~i deve applicare.

Invece, per il complesso di tali gruppi di Comuni (capiluoghi di circon- dario e Comuni con non· meno di 20.000 abitanti), si è cakolata la- popolazione alla fine dell'anno 1921 e alla metà del 1922 e 1923, partendo dall'ipotesi che in es~1i la popolazione, dopo il 10 dicembre 1921,. sia cresciuta nel medesimo J rapporto aritmetioo col quale crebbe fra i due ultimi censimenti .

. Secondo il censimento del 10 dicembre 1921, la popolazione nell' insieme dei 145 Comuni capiluoghi di circondario risultò di 2.881.189 abitanti e nei.

75 Comuni non capiluoghi che contavano non meno di 20.000 abitanti, di 2.243.152.

Confrontando tali popolazioni con le corrispondenti censite al IO giugno 1911, tènuto conto delle variazioni di· territorio avvenute' nel periodo di tempo corso ~ra i due ultimi censimenti, si ~ ricavato l'aumento complessivo verifi- catosi n,ell'intervallo in. questi gruppi di Comuni; e quindi l'aumento medio"

annuale, nella supposizione che questo aumento sia avvenuto, come si è detto, in proporzione aritmetica, e cha abbia continuato a verificarsi anche dopo il 10 dicembre 192L

Calcolata in tal modo, la popolazione nel. complesso dei detti gruppi di ' Oomuni è risultata cosi:

Nel complesso dei 145 Comuni capiluoghi di circondario. . Nel complesso dei 75 Comuni non capiluoghi, con non meno di 20.000 abitanti censiti al 10 giugno 1911. . . .

POPOLAZIONE PRESENTE CALCOLATA

alB1 dicemb. 1921

I

alfa metà de119'22/ alì~ met\ del 19'23

2.883.250 2.895.385 2. 9Vl. 977

2.244.556 2.252.820 2.269.348

Nel prospetto n. 2 è data la popolazione' calcolata alla fine del~ 1921 e alla metà degli anni 1922 e 1923 in ciascuna provincia e nei singoli Oomùni capiluoghi di provincia.

(17)

",,:.

- xv

P opolazione presente in ciascuna P~rovincia ed. in ciascun Comune capoluogo

dr provincia, oaleo)ata ~131 dicembre 1921 e alla metà degli ànni 1922 e 1923 (a)

PROSPETTO N~ 2.

POPOLAZIONE PRESENTE CALCOLATA PROVINCIE nelle Provincie e nei Compartimenti

E COMPARTIMENTI

1921 del 1922 del 19:.'.3

I di:e~~re I

alla metà

I

alla metà

---~---~--- Alessandria

Cuneo Novara Torino

PIEMONTE.

Genova. ~.

Porto MaurIzio.

LIGURIA

Bergamo Brescia Como.

Cremona Mantova Milano Pavia Bondrio •

LOMBARDIA

Belluno.

Padova.

Rovigo ' , ' Treviso.

Udine.

Venel1lia.

Veron8;

Vicenl/la ,

VENETO.

Bologna.

Ferrara.

781 655 624006 724632 1 253 R12

S 384 105

1.176148 150851

1 326999

556885 653 387 631 337 35830:2 377 500 1 907 342 492 491 131 201

5 108 445

228956 588 511 287 706 549 569 721 117 520097 518 716 547 804

3962476

642 731 346396

782 819 626590 725 483 1 255009

3389901

1 175 502 151 386

1 3:26 888

561 484 658 352 633589 359944 379469 1 916 485 493723 131 472

5 134518

230664 593877 290 626 555 119 726424 525420 522283 547803

3992 216

646 418 350 311

785359 630 791 7il9606 1 257 250

3 403 006

1 181 125 Fil 795

1 032 9-20

569 817 667 865 638 355 36Y. 176 382 388 1 934 934 494 021 132 153

5 181 709

233 242 603 145 296 153 565424 735801 538 439 527 840 548 115

4 048 159

653225 357 0-26

nei Comuni capiluoghi di provincia

di:!!~re

I

alla metà

I

alla metà 19-21 del 1922 del 1923

78336 31 170 56 3M 502 678

316 425 8820

6:2 428 100 2~0

48085 59 11'1 36709 719 \:136 42074 9505

2fi 778 112 154 14 624 49807 56065 171 937 92532 60422

211 559 107 740

7Eì 374 BI 239 56 257 503630

317 743 8841

6:2 518 100419 48 098 59 558 86948 7:21 698 4:2 453 9499

26869 113 009 14 660 50141 56499 172 939 92 773 60 991

212 909 108 229

- - _ . _ .

79008 31 508 56 573 506 329

320 918 8920

63 169 101 093 48 239 60 230 37 406 726 977 43 501 9608

27 156 114 876 14 849 50 904 57 249 176 356 93 353 61 983

216 370 110 193

(a) Per il metodo seguito nel calcolare .la popolazione delle singole Provincie e dei 69 Comuni capiluoghi, leggansi le spiegazioni date nel paragrafo 3 del Òapo I della presente Introduzione.

."'111

(18)

- X V I -

Segue Popolazione presente in ciascuna Provincia ed in ciascun Comune ca.poluogo di provincia, C'alcoJata al 31 dicembre 1921 e-all,a metà degli anni 1922 e 1923 (a)

Segue PROSPE'I'TO N. 2.

POPOI~AZIONE PRESENTE CALCOLATA

PROVINCIE nelle Provincie e nei C()mpartimenti nei Comuni capiluoghi di provincia E COMPARTIMENTI

al 31

I

alla metà

I

alla metà al 31

I

alla metà

I

allamet,\

dicembre del 1922 del 1923 dicembre del 1922 del 1923

1921 192f

Forlì . ' 331 738 i:i34 391 339257 52034 52524 53542

Modena. 395 625 398670 4.03 799 81584 84. 173 8.5 388

Parma 853 776 356 342 359 826 58 514 59040 59986

Piacenza 281 433 283 116 2bc 942 43111 43974 44494

Ravenna : 257'628 258 !:l57 260 579 71 839 72 511 732D9

Reggio nell'Emilia 346 550 348 212 350 970 82 406 83 156 84. 425

E"IILIA. '2955 877 ;2 976 417 3010 62{ - - -

Arezzo .[

~7~1

300 134 302885 51 921 52181 52849

Firenze. 1 042 726 1 042 054 1 046059 25'37G3 255 100 258 549

Grosseto 165 161 165 982 165 663 17 982 18238 18 789

Livorno. ' 143 855 145 325 147 694 114 923 115 923 117 746

Lucca. 347 139 M~) 486 353 577 78619 79 104 79690

Massa e Carrara 226250 227 990 231 438 34 214 34 536 35 279

Pisa 361 060 362 !-li)!) 1366 273. 68940 69747 71 347

Siena. 247 976 249 147 251 07;2 4J3 914 44 201 44809

.

TOSCANA , 283291)5 2843 023 2 864 661 -- - ,~ - -

Ancona. 334943 337 177 134.0 121 66485 6709'2 67 709

,

Ascoli. Piceno 265 700 267 877 271 793 32 129 32 315 32 733

Macerata 267 752 268 974 275 133 24360 24 484 240 717

Pesaro e Urbino 280948 282883 286558 29948 30282 31 076

MARCHE 1 149343 ,1 156 911 1 173605 - - -

-

Perugia - UMBRIA 738947 743939 75224i 713 100 73512 74359

Roma - LAZIO 1 518942 1 530 J53 1 557,639 69~ 08'3 .' 696 293 710 150

Aquila degli Abruzzi 396 222 399347 405461 24 173 24280 24537

Campobasso BH 308 343 4~7 347 072 16344 16502 ~6 755

Chieti. 3766H 379246 384203 29226 29465 29 FJ74

Teramo 320 419 R23647 329304 25858 26 OO,i 26381

AU1WZZI E MOLISE 1 434 590 1 4.4,!'i 667 1 4.66040 - - -

(a) Veggasi la nota a pagina precedente.

(19)

- XVII -

Segue Popolazione presente in ciaseuna Provincia ed in ciascun Comune capol1l:0go

di provincia,' calcolata al 31 dicembre 1921 e alla metà degli anni 1922 e 1923 (a)

S~g1te PnOSPE'rTO N. 2.

POPOJ~AZIONE PRESENTE CAI~COLATA

PROVINCIE nelle Provincie e nei eompartimenti

E COMP AR'l'IMENTI .

I

al 31 alla metà alla metà dieembre del 1922 del 1923

1921 - - - -

AvelliJ1.(). 403909 407 131- 413 608

Benevento. 267 509 26R 667 274 089

Oaselta 824 112 830846 845 000

Napoli 1 468 776 1 477 4U 1 49ti BU5

Salerno _ :')84 941 ii8b 814 ,W8 i)(;3

CA~IPA"IA _ 3 049 247 3573 b99 3 6~7 535

Bari delle Puglie 952 324 957 169 HIO 032

Poggia 458 HOH 462254 41394J7

Leeee. 887 188 897 878 917 640

PUGLIE. :2 :298 421 2317 301 :2 1357 119

Potenza - BASH,ICATA. 468 ~)57 472 321 478 990

Catanzaro. 514 ;')84 518 315 {,)26666

Cosenza. 49G 082 49) 4,0 ìJÙ7 651

Reggio di Calabria 502 ',57 507 043 515 t}94

CATJABRIE . 1 513 423 1 524 8'::8 1 550 011

Caltanissetta. 385879 3~ 170 392 152

Catania. 876 481 882 110 891 943

GirgenH. 411 267 413 378 417 6H7

Messina. ?iB2 ,78 587 148 59;) 444

Palermo. 860 668 B66 i)()() 1-377 Wl

Siracusa 5,;7 0'21 <>4:2 6:33 551 131

Trapani . 409 40;) 411 2HO 415 541

SICILIA. 4 ()():5 499 4091 :?-.29 4 141 ù99

Cagliari. ;)130 884 534268 541 504

Sassari :334 ,3% 336 791 341 675

SARDEGNA. 86') :219 871 059 S'8:l 179

REG~O . . . . 37 171 425 --37 350 270 37 828 543

(a) Veggasi la nota a pagina xv.

2

nei Comuni eapiluoghi di prQvineia

I

al 31 dicembre

1921

25606 'I

27 546 35211 772 10H ,il 984

114 805

67 [,80 39304

18 474

3ti 162 30 014 59 54i3

60 05~

2:)2 39'2 29 870 176730 394049 49689 71 2:23

62 Ila 42 n40

7462874

alla metà del HI22

Z5 ;00

I

27 834 Wi 458 774 611 52 :2GI

116 080

18 0~) I

g6 Hl.!

30 103

®OW

60291 25:3959 29911 178 198

;,)00 95'::

50 1613 71 C67

43 155

7 504742

alla metà del 1923

2614'l 2856.1 36 017

780 71-l8

;)34:28

1W Oì7 08817 45017

18 ::68

37 COI 30 ;-;52 61 24';

t)() 832 256779 2H 9S9 180 600 402 545 :;09:29 72 $125

6:3205

7 602 371

(20)

CAPO II.

MORTALITÀ NEL REGNO, NELLE PROVINOIE, NEI OOMPARTI,MENTI E NEI SINGOLI CAPILUOGHI DI PROVINOIA.

§ 1. - Morti (a) nel Regno e nel complesso dei 69 Comuni capiluoghi di ,provincia, durante gli anni dal 1919 al 1923, e confronto con gli anni

precedenti.

Durante l'anno 1923 morirono nel Regno 626.453 individui: si ebbero cioè 16.56 morti per ogni mille abitanti.

La mortalità, che aveva avuto una recrudescenza durante il periodo bellico, speciaJmente nel 1915 a causa della pandemia influenzale, ha ripreso subito dopo il suo andamento normale, segnando anzi nell'ultimo anno una sensibile diminuzione.

Infatti, nel 1919 e nel 1920 si, e'bbero 18,75 morti per ogni mille abitanti;

nel 1921, 17.42; nel 1922, 17.66 e nel 1923, 16.56. Questi ultimi tre quozienti sono inferiori a quello osse,rvato nel 1914 (17.94), -l'anno della più bassa mor- talità del periodo antebellico.

N el complesso dei 69 Comuni capiluoghi di provincia, durante l'anno 1921, si ebbero 17.07 morti per ogni mille abitanti; nel 1922, 17.53 e nel 1923, 16.27.

Diamo nel prospetto. seguente i quozienti di mortalità nel Regno durante gli 'anni dal 1887 al 1923; e nel prospetto n. 4, la mortalità verificatasi nel c omplesso dei 69 capiluoghi di provincia durante lo stesso periodo, 'ad ecce- zione degli anni dal 1915 al i920, per i quali non' venne calcolata la popola- zione nei detti capiluoghi, per le ragioni già' varie volte esposte nelle prece- denti pubblicazioni.

(a) Esclusi i bambini nati morti, ma compresi quelli che diedero segni di vita dopo l'atto del parto, quantunque morti prima che ne venisse dichiarata la nascita all'Ufficiale dono Rtato civile.

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