ANALISI E SIMULAZIONE DI SISTEMI DINAMICI
Lezione V: Esempi di sistemi lineari
• Modello TD di una popolazione scolastica
• Modello TD per il calcolo dei numeri di Fibonacci
• Modello meccanico TC
• Modello circuito elettrico TC
• Regole per l’individuazione dello stato di un sistema lineare
Esempio: una scuola media
• Scopo: modellizzare l’andamento dei neo-iscritti e dei diplomati per una scuola media
• T = Z, sistema tempo discreto
• u(t): numero di neo-iscritti in prima media nell’anno t
• y(t): numero di diplomati nell’anno t
• Stato del sistema: xi(t): numero degli iscritti alla classe i-esima
• αi(t) : percentuale di promossi nella i-esima classe al tempo t
5-2
• Equazioni:
x1(t + 1) = (1 − α1(t)) x1(t) + u(t) x2(t + 1) = α1(t)x1(t) + (1 − α2(t))x2(t) x3(t + 1) = α2(t)x2(t) + (1 − α3(t))x3(t)
• Mappa di uscita:
y(t) = α3(t)x3(t)
• Sistema LTV con matrici:
A(t) =
(1 − αα (t)1(t)) (1 − α0 (t)) 00
B(t) =
10
C(t) = [0 0 α (t)]
Esempio: numeri di Fibonacci
• Obbiettivo: modellizzazione di serie numeriche definite ricorsivamente
• I numeri di Fibonacci sono definiti ricorsivamente come segue:
f0 = 0 f1 = 1 fn = fn−1 + fn−2
• Dunque:
0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144....
• Problema: come calcolare f100 senza calcolare i primi 99 numeri ?
5-4
• Introdotti nel 1202 da Fibonacci per studiare la rapidit`a di crescita di una famiglia di conigli. Per saperne di pi`u:
http://www.mcs.surrey.ac.uk/Personal/R.Knott/Fibonacci/fib.html
• Possiamo definire:
x(n) =
· fn−1 fn−2
¸
• Dunque all’istante successivo si ha:
x(n + 1) =
· fn fn−1
¸
=
· fn−1 + fn−2 fn−1
¸
=
· 1 1 1 0
¸
x(n) y(n) = [0 1] x(n)
• Per il calcolo dei numeri di Fibonacci basta risolvere il sistema LTI, con condizione
Esempio: sistema meccanico
u
β β
y θ
• Scopo: modellizzare due carrelli, accoppiati mediante una costante di elasticit`a e soggetti a forze esterne
• Per le leggi della meccanica classica:
m1¨x1 = −θ(x1 − x2) − β ˙x1 + F m2¨x2 = −θ(x2 − x1) − β ˙x2
• Scegliamo x(t) = [x1(t), ˙x1(t), x2(t), ˙x2(t)]0, u(t) = F e y(t) = x2(t)
• Equazioni:
˙x(t) =
" 0 1 0 0
−θ/m1 −β/m1 θ/m1 0
0 0 0 1
θ/m2 0 −θ/m2 −β/m2
#
x(t) +
" 0
10 0
#
u(t)
5-6
Esempio: circuito RLC
L C R
I y
• Scopo: modellizzare l’andamento della tensione sul carico in funzione della corrente di ingresso
• Equazioni:
I(t) = iL(t) + C ˙vC(t) + vC/R vc(t) = L˙iL(t)
• Scelgo x(t) = [vC(t), iL(t)]0 e u(t) = I(t).
• Equazioni in Rappresentazione locale I/S/U:
˙x(t) =
· −1/RC −1/C
1/L 0
¸
x(t) +
· 1/C 0
¸
u(t) y(t) = [1 0] x(t)
Regole per l’individuazione dello stato di un sistema
• Per sistemi “fisici”: variabili che caratterizzano elementi in grado di immagazzinare energia
1. Circuiti elettrici: correnti sugli induttori e tensioni sui condensatori 2. Sistemi meccanici: posizioni e velocit`a
3. Sistemi termici: temperature
4. Sistemi idraulici: pressioni e flussi
• Equazioni differenziali di ordine n in una variabile scalare y: x(t) = [y(t), ˙y(t) . . . y(n−1)(t)]
• Equazioni differenziali di ordine n in pi`u variabili y1, y2. . . ym:
x(t) = [y1(t) . . . y(n−1)(t) y2(t) . . . y2(n−1)(t) . . . ym(n−1)(t)]
In realt`a l’ordine pu`o essere diverso variabile per variabile
5-8