Quad. Bot. Amb. Appl., 16 (2005): 275-278.
Primo rinvenimento in Sicilia di Zygodon forsteri (Orthotrichaceae, Musei), specie ad alta specificità di habitat minacciata in Europa
MARIA GIOVANNA DIA & MARIA GRAZIA
Lo
REDipartimento di Scienze Botaniche dell'Università degli Studi di Palermo, via Archirafi 28 -90123 Palermo
ABSTRACT. -First record of Zygodon forsteri (Orthotrichaceae, Musei) in Sicily, a threatened species in Europe showing high habitat specificity. -Zygodon forsteri is new to Sicily. It is a threatened species in Europe that has not been found in ltaly for more than half century. Notes on its corology and singular ecology are provided.
Key words: Zygodonforsteri, bryophytes, Sicily.
TRODUZIONE
Nel corso di un'escursione briologica presso Rocca Busambra (Sicilia nord-occidentale) è stato recentemente raccolto un campione della specie Zygodonforsteri (Dicks.
ex With.) Mitt., finora sconosciuta per la brioflora siciliana.
Si tratta di un rinvenimento particolarmente significativo poiché questo taxon era considerato da CORTINI PEDROTTI &
ALEFFI ( 1992) estinto in Italia, non essendo stato più ritro- vato dalla prima metà del ventesimo secolo.
Zygodon Hook. & Taylor è un interessante genere della famiglia Orthotrichaceae, rappresentato in Europa da sei spe- cie: Z. conoideus (Dicks.) Hook. & Tayl., Z. rupestris Schimp.
ex Lor., Z. viridissimus (Dicks.) Brid., Z. dentatus (Breidl. Ex Limpr.) Kartt., Z. gracilis Wils. e Z.forsteri. Tra di esse le ulti- me tre sono riportate nella lista rossa delle briofite d'Europa ed in particolare Z. gracilis e Z. forsteri sono inclusi nella categoria "Vulnerable" (V), essendo a rischio di estinzione nell'intero continente, mentre Z. dentatus nella categoria
"Regionally Threatened" (RT) (ECCB, 1995).
In Italia il genere è rappresentato da Zygodon gracilis, Z. rupestris, Z. viridissimus e Z.forsteri (CORTI I PEDROTTI, 2001a), tutti taxa rari nella penisola con la sola esclusione di Z. rupestris, ampiamente diffuso in tutta l'Europa.
Zygodonforsteri si distingue dalle altre specie del genere per le cellule fogliari lisce, più larghe (14-20 µm) nella parte mediana della lamina, per la nervatura escorrente, le capsu- le strettamente piriformi, i rizoidi bianchi e lisci e l'assenza di propaguli per la riproduzione vegetativa (Fig. I).
Il campione siciliano di Zygodon forsteri è conservato presso l'Herbarium Mediterraneum (PAL).
DISTRIBUZIONE
Dal punto di vista fitogeografico, Zygodon forsteri è un taxon oceanico-submediterraneo distribuito nel continente
europeo in Belgio, Bulgaria, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Portogallo, Spagna, Svizzera ed ex Iugoslavia. Al di fuori dell'Europa è presen- te nell'Africa settentrionale e a Madera (ECCB, 1995).
In Italia è stata segnalata nel XIX secolo in Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania e Sardegna (CORTINI PEDROTTI & ALEFFI, 1992; CORTINI PEDROTTI, 200 I a) ed è stata ritrovata, invece, soltanto una volta nel XX secolo da GIACOMINI ( 1938) in Lombardia.
ECOLOGIA
Sebbene l'area di diffusione di questa specie sia nel com- plesso piuttosto estesa, la sua presenza all'interno dell'a- reale è alquanto limitata, trattandosi di un taxon dall'ecolo- gia peculiare, per Io più presente in poche stazioni e con popolazioni dalle dimensioni molto ridotte.
Infatti, la specie vive in boschi molto vecchi, soprattutto di faggi, governati a lungo a ceduo e pascolati, sulle cor- tecce moderatamente acide di tronchi o radici esposte, in siti ben illuminati e in condizioni di umidità da mesiche a debolmente xeriche. Termofila, da debolmente a moderata- mente emeroba, questa briofita cresce all'interno o ai mar- gini di cavità di tronchi, entro cui si accumulano acqua pio- vana e foglie, o nei solchi lungo i quali percola l'acqua più o meno acida proveniente da tali cavità e sembra essere in qualche modo effimera, dal momento che le sue colonie per il progressivo prosciugarsi di questi piccoli serbatoi d'ac- qua tendono regolarmente a scomparire dagli alberi nei quali vivevano e ad apparire su altri alberi nella stessa area.
Questo caratteristico ciclo di estinzione e colonizzazione dipende dagli andamenti climatici stagionali nei siti di cre- scita ed in particolare dalla piovosità che consente il man- tenimento dell'acqua nelle cavità degli alberi. Infatti è stato
Fig. 1 -Zygodonforsleri (Dicks. ex With.) Mitt. - a: filloide; b: cel- lule nella parte centrale della lamina fogliare; c: rizoidi; d: capsula (dal campione siciliano).
Fig. 2 - Base del tronco di Quercus leptobalanos Guss. con colo- nie di Homalothecium sericeum (Hedw.) Schimp. e Zygodon for- s/eri (Dicks. ex With.) Mitt. (la freccia rossa indica la posizione dei cuscinetti di Z. forsteri).
Fig. 3 - Localizzazione della stazione di Zygodonfors/eri (Dicks. ex With.) Mitt.
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osservato che le colonie tendono a scomparire nelle estati particolarmente secche, andando incontro, invece, ad incre- mento dopo autunni piovosi. Riguardo alle specie ospiti, in Francia e Germania Z.forsteri cresce principalmente su fag- gio e occasionalmente su olmi e aceri. ell'Europa meri- dionale e orientale, è stato rinvenuto su diverse specie di querce, pioppi, olmi, carpini e su noce. In Grecia è stato rac- colto anche su A bi es cephalonica Link. (ECCB, 1995;
DIERl3EN, 200 I; HODGETTS, 200 I). Similmente in Italia è stato osservato in cavità e fessure umide di tronchi di olmi e di querce nel piano planiziare e in quello collinare (FITZGERALD & BOTTI I, 1881; LANGE, 1875; CORTINI PEDROTTI, 2001b).
In Sicilia Zygodonforsteri cresce nelle condizioni micro- stazionali note dalla letteratura ed in particolare sulla cor- teccia bagnata, al margine inferiore di una cavità, alla base di un tronco di Quercus leptobalanos Guss. nella Riserva aturale Orientata "Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago" (Figg. 2 e 3). li sito di raccolta è situato alla quota di 937 m s.l.m. e indivi- duato dalle coordinate: 37° 52' 497" N, 13° 22' 667" E.
Seguendo il metodo di RIVAS MARTINEZ (1995) l'area rica- de nella fascia bioclimatica mesa-mediterranea con ombro- tipo subumido. La specie è stata osservata soltanto su un albero dove occupa una superficie di ca. 15 cm2 e cresce insieme a Homalothecium sericeum (Hedw.) Schimp.
MINACCE E STATO DI CONSERVAZIONE IN EUROPA
ln considerazione della sua particolare ecologia costitui- scono una minaccia per questo muschio l'abbattimento, da paite dell'uomo o per cause naturali, degli alberi che lo ospitano e in alcuni casi la raccolta irresponsabile delle colonie, che può comportare la rimozione di tutta la popola- zione (ECCB, 1995). La specie, considerata da ECCB ( 1995) sensibile al l'inquinamento atmosferico, sembra possa essere stata, tuttavia, avvantaggiata fino agli anni '80 del secolo scorso nel!' Europa settentrionale dalle piogge acide che hanno impedito lo sviluppo di diverse specie com- petitive quali Amblystegium se1pens (Hedw.) Bruch & al. e Brachythecium rutabulum (Hedw.) Bruch & al., le quali oggi tendono a prendere il sopravvento, costituendo una ulteriore minaccia per Zygodon forsteri (HODGETTS, 200 I).
Per quanto riguarda l'attuazione di misure di tutela nei confronti di questo taxon, specifiche azioni sono state intra- prese dal Regno Unito con l'inclusione di Zygodon forsteri nel "UK Biodiversity Action Pian", nonché nel "English ature's Species Recovery Programme", nell'ambito dei quali sono previsti sia interventi di conservazione in situ sia prove di coltura in vitro e di reintroduzione, finalizzate ad un incremento delle popolazioni nei siti di crescita (HODGETTS, 200 I).
La specie, come è stato detto, è ritenuta vulnerabile in Europa. Sembra, infatti, aver subito nelle ultime tre genera- zioni un declino di circa il 20% e sulla base dei dati dispo- nibili si ritiene estinta in Belgio e Germania (HODGETTS, 200 I). Tuttavia, come certamente attestato dal ritrovamento siciliano che a distanza di 67 anni consente di confermare la presenza del taxon in Italia, per accertare la reale distribu- zione di questo muschio dalla singolare ecologia sono necessarie ulteriori indagini, mirate all'individuazione del
peculiare microhabitat in cui vive la specie e concentrate nel periodo autunno-vernino.
BIBLIOGRAFIA
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CORTI I PEDROTTI
c.
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RIVAS-MARTINEZ S., 1995 - Bases para una nueva c/asifì- cacion bioc/imatica de la Terra. - Folia Bot.
Matritensis / 6: 1-32.
RINGRAZIAME TI - Lavoro eseguito con fondi del!' Università degli Studi di Palermo (ex 60%).
RIASSUNTO - Zygodon forsteri, specie minacciata in Europa, viene segnalato per la prima volta in Sicilia.
Questo taxon era ritenuto estinto in Italia, non essen- do stato più ritrovato da oltre mezzo secolo. ote sulla distribuzione e sulla sua particolare ecologia sono riportate.
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