ROLE PLAY
UN GIOCO PER SPERIMENTARSI NELLA REALTÀ
La necessità di ridurre gli atteggiamenti aggressivi e provocatori che si erano sviluppati da tempo all'interno di una classe (una terza di una scuola secondaria di primo grado
nell'hinterland milanese) mi ha suggerito l'utilizzo di una tecnica innovativa e affascinante.
Presento pertanto questa idea, un esperimento interessante e costruttivo.
Il role playing è un training formativo che viene solitamente proposto all'interno di realtà lavorative con l'intento di creare o consolidare ad esempio team operativi. L'attività si propone di simulare una situazione reale o quantomeno verosimile. L'intento è di porre l'attenzione sul comportamento all'interno delle realtà sociali, per evidenziare gli atteggiamenti poco produttivi o lesivi per i partecipanti e, viceversa, i comportamenti positivi e accoglienti. Lo scopo è quello di far riconoscere ai partecipanti, attraverso l'esperienza diretta, le relazioni e le reazioni che si stabiliscono nell'ambito dei processi comunicativi.
Il role-play mira a
• rendere i partecipanti consapevoli dei propri atteggiamenti
• evidenziare i sentimenti e i vissuti sottesi alla situazione creata
• rinviare alla dimensione soggettiva, alle modalità di proporsi nella relazione e nella comunicazione
• mostrare le differenti possibilità comunicative che si ottengono attraverso ad esempio la scelta dei vocaboli o di determinate intonazioni della voce
• sviluppare un aumento dell'attitudine empatica, all'immedesimazione nell'altro da sé
• sottolineare i comportamenti degli individui nelle relazioni interpersonali in precise situazioni per scoprire come le persone possono reagire in tali circostanze.
Le caratteristiche di questo metodo forniscono molteplici stimoli all’apprendimento
attraverso l’imitazione e l’azione, attraverso l’osservazione del comportamento degli altri e i commenti ricevuti sul proprio, attraverso l’analisi dell’intero processo.
SVOLGIMENTO DELL'ATTIVITA'
I partecipanti devono assumere il ruolo di attori e rappresentare alcuni personaggi in situazione di interazione, mentre altri partecipanti fungono da spettatori dei contenuti e dei processi che la rappresentazione manifesta.
È in pratica un'improvvisazione teatrale in cui viene messo in atto un accadimento ambientato in una precisa situazione spazio-temporale. Con un successivo feedback i partecipanti analizzano il proprio e l'altrui comportamento, propongono e sperimentano nuovi atteggiamenti, enfatizzano differenti punti di vista o diverse reazioni emotive.
FINALITA’
L’obiettivo fondamentale è quello di far emergere non solo il ruolo, le norme
comportamentali, ma la persona con la sua creatività e l'esclusiva emotività di ciascun individuo.
SI GIOCA !
• L'insegnante svolge la funzione di gestione dei ruoli, delle situazioni e dei tempi di realizzazione. La scena non deve avere una durata eccessiva, ma nemmeno
concludersi in pochi attimi.
• Gli studenti devono assumere i ruoli assegnati dall'insegnante e comportarsi come pensano che si comporterebbero realmente nella situazione data. Si può tuttavia accettare il comportamento paradossale, se prima si concorda questo particolare aspetto con i ragazzi.
• I ruoli sono assunti da due o più studenti davanti al gruppo dei compagni – osservatori.
Ne derivano spesso scene estremamente divertenti, che ottimizzano l'umore dei partecipanti.
Se i ragazzi si mostrano riluttanti l'esempio dell'adulto sarà fondamentale per piegare le loro
FASI
1. si predispone una scena in cui partecipanti devono agire. Non occorre una vera scenografia, bastano elementi-base come tavolo o sedia e tanta immaginazione;
2. ai partecipanti vengono assegnati i ruoli per la situazione che si vuole ricreare. I ruoli possono comprendere anche connotazioni del carattere o del temperamento;
3. i partecipanti devono recitare spontaneamente secondo l'ispirazione del momento;
4. il pubblico assume particolare importanza: non funge da semplice osservatore, ma cerca di esaminare e di capire quanto avviene sulla scena;
5. il docente deve mantenere l'azione dei partecipanti e la situazione scenica, anche sollecitando, suggerendo, facilitando l'azione fino al momento in cui gli studenti protagonisti non agiscono autonomamente;
6. il docente può avvalersi di collaboratori incaricati di favorire la recita, anche con la loro partecipazione diretta, ove necessario;
7. dopo la scena si passa a riportare le osservazioni e a discutere: è importante che tutti comunichino le loro osservazioni.
Il gioco dei ruoli possiede una grande forza catalizzatrice che coinvolge emotivamente sia i partecipanti sia gli osservatori. Il docente è tenuto a rispettare questa presa di coscienza senza giudicare se ciò è giusto o pertinente.
ATTENZIONE
1. EVITARE ASSOLUTAMENTE di considerare questa attività come un “teatrino”: è un vero esercizio, come quelli di grammatica.
2. Ai ragazzi piace molto, ma NON deve essere oggetto di ricatti, deve svolgersi come pianificato, rispettando l'attività e organizzando opportunamente tempi e spazi.
3. Ai ragazzi va chiesta disciplina e autocontrollo.
IDEE X SITUAZIONI
Fornisco alcuni spunti per le situazioni: all'inizio può sembrare difficile proporre una simulazione. Successivamente ogni conduttore dell'attività potrà strutturare altre idee, in relazione alle inclinazioni dei partecipanti. Spesso sono gli stessi ragazzi a proporre
situazioni. Ciascun conduttore saprà lasciarsi ispirare dalla fantasia dei partecipanti, oppure dirigere il gioco con situazioni stabilite precedentemente , che siano utili ad evidenziare aspetti comportamentali particolari. Consiglio di cominciare sempre con situazioni semplici, facilmente immaginabili e che non generino imbarazzo.
IN LIBRERIA
1 – Cerchi un libro , chiedi indicazioni , vai a pagare in cassa
2 – Cerchi un libro , vai alla cassa , ma ti accorgi che ti hanno rubato il portafoglio AL SUPERMERCATO
1 – Devi fare la spesa , ma non sai dove si trovano i prodotti: chiedi indicazioni
2 – Sei in fila alla cassa , la signora davanti a te non riesce a mettere i prodotti sul nastro IN ALBERGO
1 – Vacanza tra amici , avete prenotato 3 singole . Fate il check in, poi decidete un percorso per la giornata
2 – Vacanza tra amici : avete prenotato 3 singole , ma la prenotazione in albero non risulta AREOPORTO
1 – Al momento del check in il poliziotto ti blocca per qualcosa di sospetto nella valigia 2 – Devi prendere un volo per tornare a casa , ma viene cancellato
IN BANCA
1 – Mentre sei in banca entrano degli uomini incappucciati a fare una rapina 2 – Vai in banca per fare una rapina
NUOVI VICINI
1 – Sono arrivati i nuovi vicini , vai a presentarti
2 – i nuovi vicini sono troppo rumorosi : vai a lamentarti
DALLO PSICOLOGO 1 – Racconti una tua paura
2 – Racconti una situazione che ti ha messo in imbarazzo IN POSTA
1 – Devi spedire un pacco
2 – Sei in fila e una signora ti passa davanti DAL MEDICO
1 - Sei in fila e una signora ti racconta tutta la sua vita
2 – Devi ottenere un certificato , ma il medico non si mostra propenso a rilasciartelo LE BULLE
1 – Le bulle contro i bulli 2 – le bulle contro un bullo NON FUNZIONA !
1 – Hai comprato un PC ma non funziona . Vai al negozio e cerchi informazioni , ma nessuno sa dartele . Arrabbiato , vuoi indietro i soldi , ma il commesso , sgarbato , ti ride in faccia
2 – Torni ancora al negozio , perchè dopo molti tentativi il PC proprio non va . Sei molto arrabbiato , ma questa volta la commessa è molto carina
VARIE
1 – Lettura delle carte
2 – Lezione di italiano per stranieri
3 - Convocazione dalla preside per motivi disciplinari 4 – Stai visitando una città e ti sei perso
5 – litigio con la fidanzata 6 – presentatore del tg 7 – colloquio di lavoro 8 – ristorante
9 – sull'autobus
10 - tuo fratello ha fatto la spia 11 – tutti ti prendono in giro
12 – la tua squadra ha perso la partita e tutti dicono che è stata colpa tua 13 – arrivi in ritardo ad un importante appuntamento
14 – colloquio con l'insegnante di tuo figlio 15 – hai una gomma a terra
ROLE PLAY – dal DIARIO DI VIAGGIO 2018 - 3A
Personalmente ho esperito questa tecnica in una terza della scuola secondaria di primo grado, ma sono convinta che possa funzionare anche alla primaria e sicuramente alla secondaria di secondo grado. Riporto di seguito un estratto dal diario dell'esperienza.
5/11/18 INIZIA IL PROGETTO
• proposte sit semplici
• difficile interpretare le persone anziane in contesti realistici , perchè manca la conoscenza del personaggio
• l'attività è piaciuta molto , i ragazzi mostrano entusiasmo , partecipazione e creatività
26/11
• per il momento è un ottimo risultato , i ragazzi partecipano attivamente , hanno idee , accettano suggerimenti e provocazioni
ultimo appuntamento il 17/12 - chiedo ai ragazzi un feedback anonimo ( ne riporto solo alcuni)
… alla fine ti diverti ed è qualcosa di alternativo ...
… idea bella e costruttiva , penso che aiuti a eliminare la timidezza e a formare un gruppo più unito come classe , e poi è un metodo per rendere diverse le solite lezioni un po'noiose ...
… è un modo per sfogarsi , fare lezioni diverse e magari conoscersi meglio …
… siamo riusciti a lavorare tutti insieme ...
… tutti collaborano e c'è più divertimento …
… ognuno riesce ad esprimersi e ad esprimere emozioni diverse …
… abbiamo provato una nuova esperienza ed è divertente mettersi nei panni delle persone ...
… l'abbiamo fatta poche volte ...
… si impara divertendosi ...
… sì è una figata 'sto gioco ...
… ci fa divertire e rilassare ...
… è un'attività cui partecipa tutta la classe …
… è diverso dalle solite lezioni ...
IL MIO FEEDBACK
BELLISSIMA ESPERIENZA DA RIPETERE ASSOLUTAMENTE
Ho trovato l'esperienza estremamente interessante, non solo perchè divertente e innovativa.
Mi interessa osservare i ragazzi, ognuno di loro è diverso e affronta la realtà in modi a volte
insospettabili. Questa attività è estremamente rivelatoria rispetto agli atteggiamenti, alle letture delle situazioni, alle percezioni delle sfumature. A quei docenti che vogliono veramente comprendere i loro studenti, raccomando il tentativo con il ROLE PLAY. Inoltre ridere aumenta le capacità cognitive e associare un ricordo piacevole ad un'attività scolastica aumenta la propensione degli studenti a partecipare alle lezioni.