D ANILO R OMEI
PARALIPOMENI
DELLA POESIA OMOEROTICA ITALIANA DEL CINQUECENTO
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ANTON FRANCESCO GRAZZINI
detto il Lasca
Banca Dati “Nuovo Rinascimento”
www.nuovorinascimento.org
2019
Scrisse versi d’amore (forse convenzionali) per donne dabbene. Frequentò – si direbbe assiduamente, e non solo per una sorta di abitudine sociale – sva- riate cortigiane e per loro scrisse versi di certo non convenzionali. E non era soltanto per un trabocco di umori che necessitavano di uno sfogo, se di Pa- trizella arrivava a confessare:
E nondimen, con tutte queste sue ritrosaggin, superbie e stravaganze, l’ho io amata e reverita piue che non conviensi alle civili usanze.
1E dichiarava la sua amarezza per non aver potuto, alla sua partenza, «né toccarle la man né dirle addio».
2Neppure un oggetto che potesse aiutare a ricordarla gli era rimasto di lei.
3E ben sapeva di essere
restato pien di dolore e fuor d’ogni speranza alla mia vita di non più vedella né sì giovane mai né tanto bella.
4Non mancarono dunque nella sua vita di scapolo inveterato
5passioni fem- minili. Non mancarono neppure gli amori maschili. Non pretendiamo di de-
1
Ottave XLVII 2 1-4. Cito (così come i testi antologizzati) da Le rime burlesche edite e inedite di A
NTONFRANCESCOG
RAZZINIdetto il Lasca per cura di Carlo Verzone. Rinfre- scate e nuovamente poste in luce da mastro Stoppino con una scelta delle Annotazioni di Francesco Moücke, con la giunta di un Incipitario interamente rinnovato, di un copiosis- simo e profittevole Indice dei nomi e di un Vocabolista dell’equivoco sessuale di molti sensi inopinati repleto. s.l., Lulu, 2015 (pp. 442-443).
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Ivi 3 8.
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Ivi 4 1-4.
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Ivi 4 5-8.
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