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Giuseppe Arcimboldo. Tommaso Ferrozzi Alessio Faggioli

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Academic year: 2022

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Giuseppe Arcimboldo

Tommaso Ferrozzi

Alessio Faggioli

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La sua vita

Arcimboldo nasce a Milano nel 1527 nella famiglia che appartiene al patriziato cittadino degli Arcimboldi.

Arcimboldo si formò con il padre Biagio, Pittore del Duomo.

Per il duomo, Giuseppe Arcimboldo eseguì, entro il 1558, i disegni di alcune vetrate e, nello stesso anno, per il duomo di Como, disegnò il cartone per l’arazzo con il Transito di Maria.

Nel 1562 egli fu chiamato a Praga, alla corte imperiale di Ferdinando I, come ritrattista.

Mantenne la carica di ritrattista anche sotto i regni dei successori di Ferdinando, Massimiliano II e Rodolfo II.

Per Massimiliano II, Arcimboldo svolse anche attività di scenografo, ideatore di apparati scenici e costumi.

Nel 1563 ci fu la prima serie delle Stagioni, a cui fanno parte l’Estate e l’Inverno oggi a Vienna.

Al 1566 risale la serie dei Quattro Elementi, dei quali l’Acqua e il Fuoco si conservano anch’essi a Vienna, mentre nello stesso anno il pittore rientra in Italia e in questa occasione fornisce i disegni per alcune stampe di soggetto illusionista allo stampatore veneziano Francesco Camocio.

Nel 1587, pur rimanendo in ottimi rapporti con l’Imperatore, al quale inviò nel 1591 il bellissimo ritratto in veste di Vertumno, Arcimboldi fece ritorno a Milano, ormai

sessantenne.

Il ritratto piacque talmente tanto a Rodolfo II, che il pittore fu nominato nel 1592 Conte Palatino, un solo anno prima della sua morte, avvenuta a Milano l’11 luglio 1593.

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Il suo stile

Lo stile artistico di Arcimboldo rispecchia il "manierismo ", movimento artistico sviluppatosi tra il 1520 e 1590 circa.

Il manierismo ha sollecitato un periodo di grande creatività nell'arte con uno stile caratterizzato da caricatura, raffinatezza e deformazione della figura umana.

In questo periodo i ritratti umani di Arcimboldo erano realizzati unicamente utilizzando vari fiori e piante primaverili.

Dal cappello al collo, ogni parte del ritratto, anche le labbra e il naso, era concepita con fiori, dentro il corpo era assemblato con piante.

Attraverso i suoi famosi ritratti, Arcimboldo ha documentato la sua

considerevole ammirazione per la natura.

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Le sue opere

• Le quattro stagioni (primavera), (estate), (autunno), (inverno);

• Vertumno;

•  Il bibliotecario

• I quattro elementi (acqua), (fuoco), (terra), (aria);

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Le quattro stagioni

La primavera (1573) Nel quadro si vede una dominante presenza di fiori. È una giovin donna.

L’estate (1563)

È composto da frutti, piante, ortaggi e verdure.

È una donna.

L’autunno (1573)

È rivolto verso sinistra, è una figura dalle forme grossolane. È un uomo.

L’inverno (1563)

Il viso è costituito: da

foglie, pezzi di alberi

rami e frutti. È un

uomo.

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Il vertumno e il bibliotecario

Il vertumno (1591)

È il dio delle stagioni e

rappresenta Rodolfo II. In questo dipinto possiamo osservare fiori di ogni stagione e frutti.

Il bibliotecario (1570)

Rappresenta un uomo composto da libri di colori e dimensioni diverse.

Ha una struttura compositiva assai

complessa.

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I quattro elementi

L’aria (1566)

È un insieme di piccoli uccelli che si

combinano per creare un viso maschile snello.

Il fuoco (1566)

È formato da oggetti

inanimati. La combustione del legno crea una corona di capelli luminosi.

La terra (1566)

Gli animali terrestri curvano insieme per creare una faccia forte e spessa.

L’acqua (1566)

Presenta le raffigurazioni

più realistiche. Un caotico

pasticcio di creature marine

crea il volto di una donna.

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