I^A FASTORSLI-A'
NOBILE
^
0DRAMMA GIOCOSO IN MUSICA DA rappresentarsi
NEL NUOVO TEATRO
DEI NOBILI
SIGG.FRATELLI PRINI
NELLA CITTA^ DI PISA LA PRIMAVERA
dell’ anno 1791.
IN PISA MDCCXCI;
VEK FRANCESCOPIERACCINI
X
AppfOV,DigitizedbyGoogle
.v>s
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ATTORI
EURILLA PaftoreHa
Sig. TerefaSaporitiD. callo ANDRO
Figliodia Po-
libio. .Sig. GirolamoCraciati.
DONNA FLORIDA promelTa Spofa
alMarcheie
Sig.Caterina FeratiZa^pi
IL M ARCHESE
Aftolh)amaate
dìI
Earilla.
Sig.SdvadoreCafetti«
D. POLIBIO Governatore
diBelprato Padre
diCalloandro
Sig. Carlo Picconi
D. ASTINATTE
fratellodiD. Flo-
rida.Sig.Francelco Zappi..
JtaMufita ideiSeithr* Sig. Maefin tktrQGuglielmi
.
DigitizedbyCooglf
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ATTO P3RIMO
*SCENA PaiMÀ*.
Villacrgioconvarie Cafette raftiche,cPalazw
ileiMarchefc.Infondo delizioià Collinz
D.FlorìddD.ÀjlianttUfindiD.Pslibi»(OÉ VillanidalPdlazz»
Fio.
T)
RI piacer «h* èinfai inattiao A!i.^ ‘Jj
Perla Villa ilpaflèggiar,.Fio, Senti -come1’ augelletto Dolcemente ftàa cantar• Aj?. Senti
come
il zcffirettoSta leggiero a fuflurrar.
(Tidiletta,
d
confola,
^
(Tifàilcore giubbilar.Fio.
Ma
che gente dilaviene?Ajf. Stiamo chetiadolTervar, Fol. Olà,olà,lìlenzio,
^ '
Che
conil£ero ftrepito Avete rottoilcranio AlgranGovemator.Deltao vicinoValino T* ha guadoilterritorio?
Dirò ducatur coram,
E
il ciuccioiofcntirò.Non
vuol pagar tuoSuocero Ladotedi tua Moglie?La
figliaadeflbtornagli»Reftituat dirò.
Fio, Chefenno ftrabocchevolel A(L
Che uomo
inarrivabilelV
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(Evviva,evvfva catterà'
(Il
gran Governator.WlV,
Madama
millegrazie, M'^abbalToal mio Signor.<
(Nò,
fé giri,e vai ditrotro'•. . (Peril
mondò
arondò,atondc5^*(Troveraide’Pappagalli:
rj,(Mirerai de* gran cavalli;
(
Ma
taluom
di gran cervello- ( L’ èdifficilea trovar . Wlm,Mi
dica,come
chiamaliQaefta terra? PoK La villadi Belprato.
Ajì,Quantagentecomprende? Po/. Dieclferte?
Tra uomini
,Tomari:
E
illorGovernatore,che' lon fo .Aji. Chin’èilPadrone? PàL
Un
certo Marchefe Adolfo. F/o.Che?Lo
fpofo-mio?P*/.LeifpofadelMarchefe?
Oh
nriaSignoraMi
tuffonelprofondodelfuo merito.Che
gentilmentenrì conduce a galla:Mi
'onori diun boccon nella miaStalla*.Pio.
Ah
, ah',Governatore-Mi
piaci,perchè féi un anionrè, Poi.Vaglialaverità'. Fio.Eh
dimmi unpoco?'Nella Cittàvicina
Ritroverà'ilmioSpole ? Poi. SÌSignora.
Là midifleafpettarilvoftro arrivo. (corno- Pio.E’vago? P6Ì.jE*giudo unfoleinCapri- AJliB’ generofo?" Poi.
Come
un’Efcfantc*.Ma
voi noi eonofeete? . 'Aft. Nò-, eh’egliilmatrimonio Perlettera trattòco* mieidi cafa
.
Fio.
Ma
cheffabelloion*eroperfuafa.Perchè...fentrte.. .credo vergognarmi^
DigitizodbyGooglc
Ma
bada:oraconvoinonvd
fpìegarmì.parte(on Afi,
J»o/,
Mi
fembra quellabellaMarchefina Cervetra fitibonda>ChedalFiume acercar correlafpondai O’à,voiC'.alapani del paefe^
Statevi pronti a farei voftridebiti Perchè quioggi afpetto
IlFiglio mio
Don
Caloandro;aiftadj Di Padoa lo mandaiPerfarloritornare dottorato.
Ed
un rooftrodi feienza è diventato.entràSCENA
li. («r/Taiazza Eurilla thè <a4sdalia Collina,indiiiMartbtji£ur.
T A
miatenera agnellina, I , Poverinaho iofmarrita?Sequalcuno
me
l* addita Bellacofaavràdame
.Maf. Aure lievi,che fpirate’i Per pieiidellemie pene
,
Il miodolce,e caroben*
Deh
miditevoi dov’ è.Ma
che vedo?)£ut>. C rolTorel)
Uar. (E’ pur ella?) Ear. CE*quelSignore
.
Iodi qua
me
n*anderó.)l/Iir'.
Férma
bella, ferma un pO.£«r. Cosa vuolenon fi sà?
Mar.
che
tum’ imi.
Eur. Signornò. ,, ^
Mar, '(Quanto è Citit quantoèbella!) E«r. (E’pur vago,
ma
furbetto.)a z (Sente, oimè, chenelmiopetto
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t
. Giàb^^ttendoilcormi va.) iiar.
beh
t’ arreda perpoco>E‘ poi pofsibileChe
ognor mecoritrofaTu
t’abbia da modrar? tsr.Ma
che hodafarci?'UnSignore voidece a quel che vedo, Io fono-unamcfchina Padorelia;
E
'poi lacara agnella eh*hofrnarritoMi
tientanto agitata,Che
''dàliemie Capanne Senza faperlo quimifontrovata.
Mm9.
Nè
pietà fentirai D’ un cheperte fenmuore?PoVerogiovinetto!
Che
ajuto podb darvi?Msr.
Un
fguardofoloMi
potrà ritornarda mortea vita.Eur.
Un
fguardofoloper guarire un*Uomo?
Queda
nonègrancofa? ( Eccovimiro.Mar. Ahiqual novellafiara-Mi
penetranelcore1Eur. Pedo andarmeneadedb, omioSignore? Mar.
Deh
lafciachefuquell’amatamano...*Eur. Addio, Signor, giocatedalontano,
>/•
Mar. Fermati ocara...
Oimè
fparìqual vento Correte,fervi,andatet vengonoifervi Trattenetecolei...Ah
chefenfugge,Ed
ilmiofuoco,ohDelll’almami
ftrttgge.Nellafciar1*amato bene Palpitarmifentoilcore
E
m’affaleunfiertimoreChe mi
gelaefa tremar•KigitizedbyGoogle
9
S
C E N A
III.CàlUaiidrt di Jlr/idé,poiD.PolibiodalPsUzzo.
T
uttoDi ricornoamabile,ioe galantevengo quà,DelleDonne tante,etante N’ holafciate afofpirar.
Rcl^eràcome un marmotto Nei vedermi ilmio Papà.
Lifaròcosì di botto
Una
vada riverenza Poi dirò con Eloquenza...Ma
inche lingua (ìdirà. ' InFranceie;au diudù...
In Inglefe: addio
Monsù
.. .In Tedefeo;vaja oftè...
InSpagnuolo;Mainer tu Infentirdel carofiglio Tantidettisìeruditi F.i farà co* Tuoi nitriti
Qaede
valli rifuonar.Poi.Eccolo, eccoloappunto. Ben tornato Il miodilettofiglio fvifeerato
.
C4f.Stapcndiflimo, e carogenitore Contuttoil miopiacer viftringoalcore.
Poi.
Oh
chelingua purgata!Figlio, tu
come
un cane Credo cheavraifludiaro.' Cai.Catterà!hoio fudatoPiùd*unfacchino, edentroapochi
mcn
Apprefiilbenvcilire,lidar de’ bei banchetti»
Protegger canterine.
La
fcheima,ilcantoilballo»Ma
gaclche piò m* hafattobeftemmiareDigitizedbyGoogle
*
' %
10
E’(lato l*impararmidi giocare
.
Pai.
Ta
che diavolo erutti dallabocca? Cai.Coralli brillantati;Anzi ne’ mieigran viaggi
Mi
fondìlHntoalTai, perchè apprende!
Fra i rcentificiammifsi
11 ben parlarene’ paefibafsi
.
Poi.
E
non Tei(latoaFadoaadottorarci?Cai.Cibò,oibò;hogirato
E
Provincie,e Città, Regni,eCafali,E
nellaFrancia poimifon fermato.Poi.
Dunque
laFrancia mi tiharovinato.Oh
poveridenari,Che
m’horubatone*governi miei!Cai. Iorovinato?oh Dei!
Quefto èun affronto
Allamia qualità.
Ma
quandopoi Inunfeftin pompofo Girar,ballar,didinguermi FracentoMadmoifelle mivedrete»Giuroabaccocosi piu nondirete.
Poi.
E
perfarquello avevituda correre Sin inFrància,fé altempoincili(iam ora»Vanta iFrancefifuoiCaforiaancora?
Quideldonnefeo inganno Incontreraitnpureil rionialannd»
E
fc airerta non(laiInvanfatua fciocchezza piangerai. par*
SCENA IV.
Camera nelPalazzo del Marchese.
Emiliafola,indiD.Polibio,eD. Calloaùdr^
.
Eur.
\
/C EfcfWna me, dovem’inoltroinquefl»IVX
SolitarioPalazzo?PerfuggireDa
quei fghcrri,che diefro mi'teneva^”iDigitizedbyGoogic
ri teruna porticeirr
Qnìioiientrata...
E
noiTCfvedoatcana,. ,Ttmo
.ne sòdiche.Fra tantiguai EuriHa poverina,ah che&rai? Mtìpur lenon iw’inganno^G'/Ite ne vien diià.
Mi
fermo,eftòaveilerche nrai farà.foi.Konpiù,v^nnealtuo quarto ad inquartartir Che un pò meglio dipo» vòefaminarti Ctìl. Leim’ elaminipure
E
cento volte,e centorE’ notoaf
mondo
ilmiogran*fbndament»,.fol.
Ma
cofavedo là^Cai. Nu4tii del Cielof
fi fi ritrovatalbeltà ne’bofelH?
Pel
Che
tioccorre,ragazza?Forfèfei qui venuta Percfleredar
me
giuflrziata ?£ur. Signor,piet.àdiquefta fventurafar r Eurilla èilnonte mio."
Un
vagoSignorin da Cacciatore Vuoifar mecol’amore;-Or
da quattro anàdintM-*ha fattofeguitar; io fonfcappat»,
E
mifondentro qui ricoverata.Cai -fi giuro affé,chefeiben capitata, Poi. Brava*ffacefti ben?Haiquificura.*
Che
del Marchefe AdolfoQuelloèilPalarzo, iofonGovcrnatota,
Che
pieno fon perte d*umanitàìjVieniragazza mia Vieni un pò qui
Bar,
Ma
io,Signor,vorrei,cheaccompagnata-Mi
mandafteinmiacafa,
tl
Cai.
Oh
chefpropofito!Tu
daraiquiiicura;ediftarfola Seil tuo core poiteme,Vezzofa Eurillamia, daremo innemc. Poi.Eilà,dgliaol,chevituperio èqucdo?
Vuoi che prenda la mazza? Cai.
Ah
genitor,c('i’ hai?Anch’ioperlei fon piend’umanità<
Poi.Vicn quà,figlbola,tufeimoltofemplìce,
E
non faprai,cheigiovani fonfattiAppunto
come i gatti....Cioè... Senti..Se quellolafcidare Iocerte coferelle tivòdare.
Eur.
Oh
Signorsì,me
ledarete adcdb.Cai.Pappa, coniuopermedb.
Cara la miaragazza«
Fidamipurein volto ivaghi rai,
Ti
piaccio?tivòagenio? Eur.Molto adai.Poi.
E come
.*. ..Oh
cofpettone !...Ettr. Avetevoiragione...
Cai. Vie»quimiobelvilìno...
Eur.
Oh
quantoèleicarino!...Poi.
Non
cifcodardame
.. .Cai.Parliamo infieme Cara mia Ninfa amata..
.
Eur.
Ma
cofa avete,ohimè*Sonoimbrogliatar- logiàvedo ch’entrambiCercateamor da
me
,ma
la sbagliate.Che
diamorofofucoUna
fola fcintillaNon
arderàgiammainelfen d’ Eurilla.Non
fidarciamormi
dice Pel linguaggio degliAmaatiDigitizf Cir
Conlamenti,fìnanie,epianti ^ Sono avvezziadingannar
.
Che
vi pardi queftoavvifo? •*State li piùnonparlate;
Ah
mi fateuncerto vifo Che m’infegnaadubitar. farff.S
C E ;N A
V.D. Calhandro,epoi EurilU, Cai. Attera»vèfepeggio
V.^
Intrecciarlapotevailgrandenonio,
Viendal MarchefeEurillainfìdiata,
Quilì falva,ediinbocca
Tè
cafcatai. 'Or
mentreeh’eglialtrovelaricerca 10lafaròcelare,;Ma
prima delfuoamoreMi
voglioaflieurare.
Eur.
Eh
, quelSignore?.. .11 nomefug> Cai.
Don
Calloandro>obellaiChe
pertebrucia»emuore. •• *Eur.Potrete farmi unpiccolo favore? Cai.Eccomitutto lefto
Pet voilucitiranne.
Eur. Scortatemiallecaremie capanne / Cai. -Ti feorperò, farò quelchetu
vom
';Ma
inricompenfacofamidarai?Eur. Ionon faprpi,Signpre.
Cai.Vuoi ch9reladica?donamiil tuo core
.
Che
d'ite,finonfvolete ' Farmiquefto piacer?'Cai. Sìmìafiletta, •• 1
Purché miporterai tantind'amore• 'Eur.
Amor
?chebrutta colà!Mi
fate fpaventar..“Cai.Non
fpaventarti,Chea'morè còfabuonalallorch’éonefto.
DigitizedbyGoogle
£
0H
r. Fifedunque,cheilveda«E
allorrifolverò.Csi-Sìbene, adeObcicompiacerò.
Fingiamo chenoidue
FoìTimo amantigià;tuqui ne fìedi ,
Ioli verròatrovar;e tutto quello
Che
iofaròtufarai, vilèttobelio.£ur.
Oh
bene,v’ho
capito;Eccomi Icftaquia federe. Cét.
Ed
!•Mi
allontano per poi venirti accanto.Eur.(
Che
cofafaràmaii)*
Cai, C
Che
dolce incanto<) lomiaccoftoa poco apoco*Air odorditua beltà. . Eur. Iodòchetainqaedoloco
Per veder che maifarà.;
Cai.
Ti
rimiro, e poi Ibfpiro. 'Eur. Io fofpiroancordiquà.
Cai. Brava,viva,'così va. ' Eur. Molto ben
U
cofa và.Col.
Tu
1’occhiettofa’così죫r,
Fò
r occhiettoSignorS
fiE .N A V
I'.IlMarebejf,eD.Pélibìoindifpartt,eititi, M/tr.
Eur.
Cai.
lAar.
Vùl.
(
"D
Ravo, bravo/)(X3
Bene, bene!) * ‘^
miocarino,Gran
diletto. , ...mia cannat,'Ser amorcosisi fà. .
Mi
rallegro,ciho'.piacera DellaIbrfelicità.
Se voleteuncandeliere’
Perfcrvitlaiofòlio
quà^
t
DigitizedbyGoogle
*5 Jt«r.
^ j(
Oh
chebarbara lanataV
0I.M’
ha colpitoinverità! ) Mdr. Donnaingrata,efcnz’ amoreCositrattiunfidocore? Eur. Voida
me
cofavolete?Gran feccantechemifiere!
Po/. Set’afferrofeti piglio
Ti
difoiroindegnofiglio.€aU Voglio Temprefar1’amore»
Mi
perdoni ilgenitore.
Ti'farò pafiar I*orgoglio.,.
Eur»
Non
vivoglio, nonvi voglio.., Po/. Se mi picchi,femi sdegni...Cét.
Non
s’impegni»nons’impegni.
(Non
partirdame
vicino.Caramia fta’dura e forte.) Eur. (
Non
temermiobelcarino,Sonfedelfinallamorte• Po/. (
Mena
,dalli,afferra,tocca,Farlcrem da bocca àbocca.) J^ar. (Gran fufurre
,gran difpetto ' * Facolai dellarmiin.petto, ) _ . (
Mi
confondointal'cimento,
^
Piùnonsòquelche mifar'.)furtmo.S
C E N A
,V
I.D»nnaFlorida.#it'MarcheJe.
Mér.
T7 Hi
Servi olà?che càfadefolata!dóve'Da'vóifi*cófiodit* ; '
Barilla in'qaeftacafà ifervi partono,
n
mio amoreperleigiùnto è aU’ecceflo,Che
jfardeggionOn aò,
IWaforfè forfè
ne U
fpoferdt 'J
i6‘
SCENA V
[I r.D. Calltnndro, edetto
Celi.
Y
Ara larà...Oh!
perdoniLi
11 mioSignor March^re, Facendo unbilangè,
Glihodatouncalciocol ilnidro.piè.
JUar.
Eh
nonpiùciarle...Vienimeco
. Cai.Dove?
Mar.Andiamo
diqui fuora. Cai. Eccomi adubbidirla...Oh
SignoraìMar.
(Ah
che perduto io fono..),
nel partires*incantraa(oh Fler.eAfi,
''
Fio.Chidivoi è ilibioIpolp? ",
)
Ditemi.olà,sù,predo, • IIMarchefe'd,oy’è ?
*/
Mér.Eccolo,'^ ^Qelló. additaCai. (mazzo Cai,
A
me? Mar.<Setiiló nici^hì^ioquit’am-•Aft.
Oh
caro'ilmio'Marchefe;\ Cai.
Oh
m)o'padrone! .' '
(Chediavolo d’ imbro^JIo'fariquello!) Fio. Rifpondià'
me
vifacmbdibabbeo»'
Penfaya leid accogliere .
Forfe'qualchb, pettegolail •%
Che
'milaf^iaya^f>nd,arnellaCl^i^
;• »E
leivehiyia'$divertirli qui.,“p
lt’,haragiMcì1 Aft.Corpetth'eli’
M^r.
Ha
ragione', cofpettoì.'.
:>*»r
^ Cai.
Oh
quand!o vói 16 dice, 'mirimato*(Iomi ritrovodentre.unacammq|t
i^.
ix:
Tol.
rt Tirr»4
c.E
D.follia, ;r
,*"C* Ccomi mia Signorajfneratf j >
JUi
Per foey^l|i^oVq(a^Con4Ó^li§n|Ìf;^Fio.Scodalà,'ctieinfolenza^
Ora che
dò
trattandoconloSpofoIDigitizedbyGoogle|
»
'7» Po/.
Ho
torto,è ver:trattate aguftovoftro, Cai. (Peraltroquellafpofa èun bonboccone.) Jlo.Ma
l’ingratoUàfreddoinquel cantone..jtjl.
Oh
quello non va bene.
Mar.
Non
và bene. Po/.Non
vabeneiìcaro.Leiliparliin accenti maritali
.
Parlate,via parlate.
Cai.<^uand*ècosì,mifpurgo, e poim’inoltro fai
Che
vuol farquellopazzo!Mar. purne feotoun
pò
digelosia.) Cél.CacalafpofamiaAnzifocofa amante Poiché il dellinbirbante
Mi
dàtal fcappellouoDi
farcredermia luiCafoneut ottoVengo
tuttoconquifo,edilmiocoro In vedervi«ì bellaNon
caddenòprecipitò difella.JAar.
(Non
caricar poitanto.Cai.(Farò un agrodolce.) /Ve.Via fufpofo diletto.
Caricaquell*occhietto. Cai.Caricherd»
C
Non
caricar.)£al. (
Oh
Stelle!ohNumi!
ohfatol .Dove
fon capitato?Kon
sòchifentirdeggio,
Ce parloèmaleefé llò zittoèpeggio•)
Ah
no perdon.Perdona^,anuto beneUn
innocente errore.Il labrolol fùquelchem* invaghì;
Ma
il «oreoh Dìo,il core,A
tecollante qual giacai farà»-Deh
si,ferenoornaiVolgia
me
dibelnuovoilvagociglio»Che
fido ogn’ oraalvagotuo fembiante l,’animatua divengoin un’iftante.Quelleluciamanti, etenere Più ferenea
me
rivolgi.Non
temer mia bella Venere Ch’io difi^ PofTa mancar.Seitu loia il mioteforo.
Il mioben da tedipende, Al tuo piede ocaraio
moro
Seancor fegui a dubitar.Entroalpettoiogii mi fento peramore uncertofuoco
Che
crefeendoa poco,apoco Tattoinfiamma fé n*andrà, Perte fola,o bene amaro Queilo core ogn’ or farà. par.f/lar.Inqual’ intrigo fono!Iovoglioandare Earillainqualchèparteafarcelare. vìa
SCENA
X,>Dcliziofo
B
jfchettocon torretta daColombiF.tirill.iini'tl Marcbefe con fervi t,ar.
TA
Ove vado,ome
tapina!Sonfc.ippatapurdiquà*
Ma
d’ ufeirla vianonsò>*
E
tremando ilcor mi fià .UUr.
Che
accidente!cheruina!La mia belladove andò?
Ma
pian piano eccola qa),Che
fi chiuda dentro là .Euf,
Ah
non fatemio Signore.., Traditori via di quà.1^/. Zitta sù nonfiirrumore.
Non
gridarper carità•DigitizedbyCoogle
*9
Qacda
ètroppi^ tirannìa:Voglioandarea cafamia,
Dentro lìnonci(ìarò.
Ci staretefola, fola,
E
dipoi vifpoferò.Signornò.
Signora sì•
Lo vedremo
.
Lo
vedremofeècosì. Ifer. la tbtu- dono nellatorreSCENA
XI.Calloandro fervendodi braccioD.Florida^ Polibio
A
(lia natte, e detto. Cai.T7
ILiquestefelveameneE
lolitariepianteOr
che n’ andiamoinfietne,Vaga
mia stella errante.Sembriamo indolce guifa 10D.Chifciotte,eleiDonnaMarfifa.
a 3. Vivail Marchese,eviva 11 Tuobrillante
amor
.
Cai. Grazie',Signori, grazie,
Mi
fanno ungran favor.
Voi- C
E
conaeuna teftaggine Reftato èil genitor.) Fio.Ma
gi^ che quinediamoE
vido tuttoabbiamo.In quella Colombaja Vogliamoentrareancor
.
Cai. Olà siappaghi fubito Il caro miotefor.
fJiar. Signora,fono inezie: ,
V’èunaColombafola• Fle,
Mi
piace di vederla...
'Eur.
iAar.
Ewr.
M<tr.
a 1.
lo
Ma
quella ^loi fenvola.
JVon ce n’ importa un fico.
Fio. Apritela »idico.
"Mar. La chiave s’èperduta.
Scafib
U
porta or« or.dò calcio «//«forta e Infa aprir»
SCENA X
ILàallatorretta edetti,
U
0»f Ccovienea’voftri piedi,XZi
Mia Sii^nora vaga,eJjelU XJn’afflitta l'aftorella,DalMarchesechiusa quà.
Deh
r usate,Signorina,Dn
tantin dicarità.M/TK, (,‘ionconfuso, e disperato.") Tot. (
Come
chiusa èqui costei? Cai. (Cosa vedon gli occhi miei?) Fio 411.La colombièquellaquà?fllmiocore unfalrarelìo Parche sembriinverità.) Col.
Or
va inalto il mio cervello» Voi.'
Or
và aibaflb, e chetofià.) Tur. (Nella tedaho un zufolctto,Che
ftordire, oh Dio.' mifà.)
Fio.
^^
Granmartellonelmiopetto Aft-
'
Percuotendo ogoor mi và. Fio, Spofo perfido,ebriccone Tiparbella queft’azione?
Quel vifaccio maledetto Pezzi
, pezzi ri vo’ fir.<f D.€éf, Cai. Sì Signora,haleiragione;
Ma
fi lafci fupplicar.
Ajlr Dei fpofar lamia forella
£
inconferva avevi(quella^DigilizedbyGoogic
Cai.
Eut.
Cai,
Mar.
Cai.
Poi.
Cai.
Eia."
Cai. * Afi.
Cai. Eur, Cai.
Poi.
CaU
Fl9.Aji.
Md.
..non(offro untateaffronto Vieni preftoaduetlar.QaetVaèbuona!quellaèbella!
Bruttocambioeh’ho da far.
J>unqueè voftro il tradimento?
SieteSpofb a quelchefento?
Ah
erudei, mi fate errore,'
>
Non
vivogliopiùmirar.E
fon trep>erfinoad ora,Che
mi Hannoa tormentar, ,!opertefeioceoneindegno
Mi
ritrovo intale impegno•Ma
paventa il mio farore,Me
r avrai tud.i pagar.C’è più gente ches’ imbarca? Favorifea il mio papà.
Tu
chehaidetto? tuchehai fatto?Dimmi
un pocotrifto,.matto,
Lo
fcompiglio, la baruffa;j Lafaccenda
come
va? L’ un minaccial! altrO_sbuffi** fGrida.quefta,e freme quello,M.i il perche panàmitOjbello,
Sol mi reftad’ appurar^
.
Senti bene,alma proterva,,.*
Leilifeqva, lei
b
ferva,. .Vieni
meco
afgran daèflo,,,M*
bel*bello,ma bel bello,,.Siete pn.bfl 'birotrinno ..
óh
che affiniloroh cheaffannofVieni qui mio difon>re.. .
SìSignore, sì Sigrrore...
Che
Marchefetraditore1Che Marchefe fenxucmorel..'
DigitizedbyGoogle
Che
'Marchefecrudelaccio!...Eur.
Po/.
Che
Marchefegallinaccio!..Cai:
Ma
non più percarità.a4.
Nò
r aliarnonreftaqoà•Maf, Qual’ orgoglio? qualbaldanza?
Piùnoi folfre ilvalormio.
Il Marchefe fonpur io,
E
tremarmi ognun dovrà. Eur. Che mai Cento?FI».AJl.Cofa dice?
Cai. MieiSignor, laverità.
Eur.
Ma
fe quello ...AJl.
Ma
felui,. .Fio.
Mo
^e quello...F»l.
Ma
coflui ...Cai
Ma
fentite...Mér.
Ma
tremate...
Ilcervellì ofFufc* già•
TmNÌ Dove
fon?., che Urano eventoChe
intricatolaberinto!Nellafella 10giàmifento
< Cupo,cupK>a mormorar.
Ma
liparli, egridi forte...Ah
lavocein fcn s’arrella»E
tra rorrida tempella Già mi vedottafportar.ritte
deW
AttoPrimi•DigitizedbyGoogle
atto secowbo
'SCENA PRIMA
Camera
D. FlurìJa^e D-Ajlianattf»
Fio.]\T'ì» Gcrman;inquellopuntoioV0«
Di qui partir. (gliO
Ajl. Calciapur fare a
me
,che conlebuon#,
Di contentarti iofpero,
Sefallitononvieneun miopenlicro• Fio.Coladunquefar penfi?
AJl.Fingertranquillitàcon ilMarchefei
E
toglierli diman U
Pallorella}^Dafta*nondubitar;farà purbella, laun m^rsVrempeftufo
Si ha con artea navigar
.
lo pur troppoavrei coraggio Disfidare quel briccone»
Lo
vorrei nel fieroagoneCon
lafpadi fulminar.Ma
dovrefteforellina Vedoverta poi reftar?Non
conviene.non Uà bene,Non
mipongo intale impegno•Con
l’ aftuzia, econl* ingegno' Soloio voglio trionfar, partB
scena
r r.D
Polibio indiD.Calloandroé Voi./"^Uello
miofigliom’ ha feon voltoilce»V^/
Io nonsòcomehafatto (rebrolA
fingerli Marchefe, oh cheingarbuglioI Eccoloatempo.Olàfigliuol vien quà•E
coglimi unamià curiofità.
Cai.Cento,anziiQille,.
A
domandarvitoccaiDigitizedbyGoogle
eh’«0 virirponderSconlamiabocca,fiedonm fot.Sta in fi-nno, e
dimmi
come vàlacofaDifingertiMarchefe con la fpofa ,
Caà,
Or
vi dirò? tifervogliportatalette^tfil
Che
portitu? Cai.Un
foglio!" Evienea
me
?Poi.Dà
quà leggiamo unpoca
*Caf.
Ma
le quelfoglioè mio.fol.Seil foglio èluo^, leggerla vogl*io.
Signor D. Calloaiidio,
^I volitinumerosicreditori
, ,, Sonnlfine ricorfial MagidratC»
^
E
l*ordine è dato...„ O
j;hep-'gate,o
andiate carcerato.^»,„ irDottor Farfillone.
^ ,^
Cai.Gurdate gente fenza diferizione!
Poi.
Ta
chedebititieni?Cai
Bagattelle^ Voitutto pagherete»edèfinita-.Po/. Cola*devo pagar? Cai Primieraraente CentoScudial Mercante-
Per unabitofattoa unaCantante.
Tol
Oh
pezzo di briccone!CaiAdelFoizdcfltv DugentoaliaModiftaPerdoni presentati
A
diverfeMadame
...
Fot Corpodi
un
GattoPardor..«Cai. Senta appreffb. Centoaltri alGiojelliere r SelTantaal Perrucchiere»
* Trecentoaun Giocatore
,
• QuarantaalloS^ieziale...
P®/
Oimè
mi fentomalet.-C0I
Lafcieeemi finire..V
f*l
Non
voglio più lèntire...M*
hai tu precipitato»DigitizedbyXi^Doglè
Vattenevia 4iqua,difgrazlato;
0/«
Viavvilo•chefon nulle,e cento i&adiChe
pagar voidovete.ftl.Iopagheròduecnila e più fgrugnonl« Cai.
Dunque
vadoinprigione!Po/.
A
bonviaggi#... ( Cai Papà,non mi lafciate ...Caro Papà, pagate ...
Po/.Taci birbon,vifiicciodafaflàte
Non
ti fonpadreNon
imi Tei£glio Pagarnon voglioICreditor. , v
Ti feifpalTato concento belle
,
Regali aquelletdenari a quelle» .
Càiuochi,balletti,banchetti,xcceteta ,
Ed
Aridotile«onla fua£sica,
Tedi,edigefti,«on i fapienti,
Ed
ifcentlHcimieiefcrementi;Sriccone» perfido,mandiinmalor?
Che
indegno.figlio!mi
fai orror.Co/.
Mi
maravigliosò ilmio do?eie^Po/. Seiun babbeo.. .
Cai. Son cicisbeo..*
Po/. Seiunbirichino..*
Gal, Son Milordino*
Parigi,eScozia,
Ca
digita ,eProcida, Venezia,eNilita,Pozzuoli,e Svezia» Serprcfcammiranolemievirtù.Poi.
Vanne
col fidelo, da*zitto adiavoloLa
itftagirami nonpollòpiù. viaDigitizedbyGoogle
z6
S
C R N A
III.D. Calloandrt,indiD.Fkrids;poiD.folìkìo
con^urills. . ,
Cai. Li affarivan prendendo
VjT
Per reecattiva piega;Mi
icacciail padreirato ,'
E
fon dai creditoriaflediaro. F/ff.Oh
ilMarchefe pofliccio!j Buon è che1*hoincontrato.
Dimmi
un pocosfacciato ,Ingannator,briccone.. .
Cai. Pian,piancontanti titoli:
Lafciamle cerimonie.
Da me
cofa volete? tEur.
Dove
mi conducete? Poi.Cheta,cheM Non
rifiatar.Cai. burillamiadolcifiìma...pel. bcoftati. vifoduro, anzi durifiimo.
Ecco laMarchefina.
JF/o.
E
cosìtiabbandonano iparenti Senzacuraredel di loroonore?Oh
cherazza,di gente?Eer
Io perme
tanto non hoalcunparente;Non
sòdi chifiafiglia;ma
crefeiuta Sonfiatadaunpafior ....Poi.Orsù fpicciamo,mentrecheAiofratell*
IlMarchesealgiardin fia trattenendo»
.lofcappacU diqua.fardcorrendo*.
Cai. All’ opradunque,all’ opra
,
. LeiI»confegniame. P«/.Nonvuoifeofiarti?
£«r.Condui mimandipure.,
.Egli mipiace aflai,mi vàall’umore,.
£d
infieme farem fempreall*amore»Cai. Vivalamia carina.
FJ».Sentitelaragazzahmocentina*
DigitizedbyGoogic
tal.Ei là, vuoi cheVi batti >
Bricconcellasfacciata?
Checos’è quelVanirire?
tur.
Oimè
,non mifgridate, siloSignore loper altrooggetto ardod’amoer, Nutrolafiammainpetto. *...Iolosòtura’ intendia ehi vorrei Offrir tuttoilmio cuor,gli affettimici
Ah
caromio non dubitarteigiuro Nel taobel cigliotrovo lamiapace.Quell’ alma mia'vivràfolopertà; Nulla paventoi rimproverialtrui:
ElTereiovoglioinunmedefmoiftante
Tua
fida fpofa,efortunataamante.Pertefolo o miafperanza Quellocuor ripoferà.
Nellamia fedel collanza > -
' Il mioben lapaceavrà.' Carofpofoilmiocontento•
Ah
nonpolTo atefpiegar Spofoamatooh Dio mi fentoDallagiojatrafportar. ’
'
Ah
mio ben cellaroi pianti Tuttoèpacetuttoèamor.' Quanto maibell’almeamanti.Fortunato è quello cor.
//a.
Vedrem
con quelloinganno -Che
cofafi farà.O/.Contechedici? é uafer, VengongentediCorto?
E
chicercando vtfnno? . < .^
Non
fai? eh\òfoio 'tì, Voglioa
me
nperchèfeci .Ilmiodebito... edorèfcappo' adeffo?
Di
là..diqttà?..Signora,conpermeilo.^
SCENA IV.
D.AfìiatHitU,ilMaubese, edfttM.
Mar.
IVX
li^
laSignora,ahjKrdonare1mieitrafporti;.iofona Sìconfufo, edopprelìb
,
Che
intenderenon sònepparme
fiefib.Tol. (Eccolo, Alò,fidia focoalla^mina
.>
Mio
Signore,oh
checafp!oh cheroiuat Mar.Don
Polibio,che avvenne? >Po/.Eurilla poverina . Per fuggirdalladanza
Dove r
ha leiferrata,Di
fopra.alfineftrinos’è'battata^^Mar
©hiStellel Pai-Eh
fenta.Nelfuggire,non vide
Ea
bocca' diquell*acqua(btterraneaChe
correlà; vfandò.- Il piede le jferrò,•
E
falutc’che’abbiam,.vitombolò.Fio.(Bravo11Governatore!)
(
Come
ben finger là.*mi dàftupore.j ìAar.Oimè
!qualfoscanubeMi
toglie agliocchi il giorno?Qualfulminedel Cielmiftride'intorno
.
Earilla-,.ah dove fei?' ^ '
Ioper voi la perdei davoila>
v^uo,».
Alabarb.iriefultate almiocordòglio?
Ah
tacete,taceteOdo
i flebiliaccenti. .Del caromiotefor.-,;*]L*ombra•dorata.' Girarmiintornoio-miror..
Ferma...fenti...dav’-è ?
Ah
chedeliro»DigilizedbyGoogle
DI
pace ttantiafianniA me
ritorna,o cara Penaperme
piùamara Sareb^il toomorir.Wa
qoale internavoce !Mi
fgridaevuoivendetta• Barbaro Cieloaffretta La morte o maiper
me
'Vedo
tupiangi, ho DioChe
fierocaloèiFmioAh
mififpezza ilcuor.S
C E N A V.
Poi Fio.
D.Polibio,e D.Florida,
L a Ma
cabaladovevaadeflb viben,T
siabhiamdifperato?'burlato'^Poi
Come
un gatto èfuggito,*' ‘ ‘ Fio.Deh
correteli appreffo.“ ‘ ' *
PÒI.
Sem’
ajutanlegambe,iovadoadeilb>p*Fio.
Ah
donne,che tenete • J'
Uno
spofbtiranno, ' ^^ '
Vor
diteloperme
fequeilo Iaffanno.s
e;*:Na
' VI. .D'.CalloandrOtindiEurilta.poiifMarch
ێi poveretto
me
!dovem*^inoltro In quefto rovinofo,c firano loco? Per fuggir da’ fatellitf,'
Che mi
davanla caccia •.
Di
fbpra unfineffrin mifonbuttato?'
Ma
certoquicimorofpiritato? ^ Diufeirlavia'non sòr mifan le'gambe-. Continaitortigiè'.t.
Ma
par chefenca ^• 17ntento:calpeftio'...’crefeonle doglie.,.
,Cli amici fon'percerto.; ;
s»
Dipenerei vediamonelcoperto', fi rìtir»
Rur. Oimè!chimifoccorre ?...iotutta treo»»
Mentre che a cafaandava
Mi
è parfoaver veduto dalontano 11Marchefe, cheappreflbmiveniva.Qui
mi fon ritirata;Ma
inquellifalliredo fpaveatata ,Eccolo...oh
me
tapinal.. .Eglidi
me
'fi è accorto,E
viena féguitarmi...Tradiquellidirupiiovo’celarmi
.firitiri Kisr.Il locoappunto-è quell*
Dove
ilmiobenmorì;Vediam
,chis^'feferieAbbagliato non abbiaquel Pallere.- I voti miei dehtu feconda amore.
^
r/'r/rirC»l.Crefeereil'calpeftio^fento dilà;
^
Ed
iotornp.diquà. £«r.Non
ècolui II mio D.Calloandro?, Cai.Se potedi Ufcirmcne vorrei con l’onormio.Zizi?»
j
C/»/.
Ah
ah,.fi zufola;;L* uccello è in g;<bbià.
Rur.
Eh
,eh?Don
CaHoandro? ,. .€aL
E’sbirro femminino; peggioafiài,che
acchiappa conpiùarce.Eur. Mi' accolto'^alui.
Cai.
Men vò
per quella parte. vàper partire s' incontrafon Eur.^efi [paventano. Mtfr.Stellenonsochefarmi. Cai.A
juto!..Eur.
Oh Dio?
Alar.-Che vedo!,
Cai-Eurilla! ’Èurilla! ,
Che
inganno h«quello!.Ab
trs^ìtormorrai Cai.Ah
chefbn itogià... ,Ear. Ferma,chefai?il Màr.'vàéerferire Cai.
DigitizedbyGoogl
31 ,Iur.
Mio
Signor garbato,e bello,Lafciapurquelmefchinello...
Che
mifai...mifai.. .chepenaM*
impedifceilfioghiozzar.Cai.
Ah
non dar...pian...piano..unpo*Ferma..fenti..or or dirò .
Freddo,efebbre mifièmoflb,
E
non pofib più parlar.Mar.
Che
furor!.,chefierofdegno.. ,Trema
ingrata...morì indegno. .(Ah
nonreggoa queltormentoiIomifento, oh Dio mancar!) Enr. (Fuggi, fcappa digaloppo.)
<'.dl. (Il calzon mipefatroppo
.
M
ir.Che
dicevimai con eflb ? Lnl. Chemi
defferoilpermeflb.Mar,
Non
partirfeimortogià.
Eur.
A
non fateuntaleeccelTo, Cai. ‘ Chefarebbe crudeltà.‘
Aljr. (Sonconfufo, fon perpleflb;
Ma
rifolverfidovrà.) Alle care tuecapanneVanne
pure ioti perdono.
Eur, Sì Signor,contentafono;
BaceròV amata mano.
Cai. (
Oh
checolpi! oh chepercolTe!) Bacia,o figlia,piano piano.
Mar.
Parti..•.• Eur. Corro...Cai.Sentì.^•3- Addio-.
Cofadirti piunonsò
.
Che
partenza!chetormento!Vacillandoil cor miftà.‘
Vo’partir;.,
ma
non mifido...Torno fempreaccantoaquello
3»
Come
placido rufccUo,Che
fcorreniiotornaalmar,SCENA VII.
D.Floridada
una
parteD.Ajììanattedati'altre indi D.Volibio,eonun
fùego Fio.r^On
Polibio,ilmiofpofohairitrovata Voi.A-/
Signora nò,perchèmentre neandavaDalla Cittàinivennequelloefprelso
.
E
mibifogna fcrutinarlo adeflb, fiedeeleggt Fio.Ionellefuriegià darei,fratello.Ajl.,Piano,adagio, bel belio.
Fio.
Nò
che nonpolToaver più iblFerenza Aft.Convieneaverprudenza. Fl.oMaledettiCodefta tua fllemmetta!
Afi.
Ma
Ileitroppomolefta.
Poi.
Oh
ehenovella!oh cheiòrprefaè
quelli1Fio.Coi’ èìche avvenne? Aft,Dite sù, parlate
.
Poi.Dirò...fenta. ,.fappiate • .
Ma
nonfiperdatempo...Olà gentediCorte,
'
Ammannitevi
prefto.Ognun
venga conme
fpedito,c
left«>AJi..
Ma
checolaèfucceflbf Fio.Via,cib
dica adeflb. Poi.Il•cafoè Uranoaffai...'
Non
èfucceffomai...Ma
purla cofaèbella.“..
Perchè...dirò...fentite...
oh
chenofdl*’SCENA
Vili.D. Florida,# D. AJlianstt^
Ajl.
He
diavolohacoflui? Fio,V.J Mancava
appuntoluì4ì«c%lc
•^P«r farcfefceréin
me
piilarempefta..'
Oh
cheno.veUa,oh che furprefaè^aefttfAh
dov*è'andato QvieJ dcTcé affetto'.'
Ah
dov’è'andato ' . .^ Lo'Spoibinarato
Non
fenrerii petto'* Queldolce ardore ‘Che
r infiammò.Durar,perpoco ,
Queibeimomenti Furonperpoco Quei giuramenti
Che
tante volte *Mi
renlicò. ' t^Tt9H9 'S c
‘-feN h
'TX.
' ‘Campagna
fparfadi varie Capatine-,ePartorir Eunllaaleir re poiD. CaUoandrodaPtìjlortcantando,efavnandoìuchitarra,
Eur,
1^
(.Yomia voi tornataIZi
O
fioritecamp'^gnejatrtndinuovo Vi
lento fufurrar,chiarirufcelli^^Io Virivedo ormaibeipaftorelli .
Pordi
Don
Càileandro ' * L’ ideagrariòù,eamataMi
tien lem'preagitata...Ma
che vedo^
Non
è lui q\ielchevien?..Egli^èp"frcertOi.•*
Come
così veftito?,.Ah
che mi"Tento Quali fuoridime
perilcontento;C<iy,La mia Partorella,cheilcormimartella
•Vòintornotrovando,dov’ ènonfisà.
*Deliro-,lófpirolanotte.edil dì
.
Ma
quando lavedo,te'dicocosì:Nfrintrinchetenfri,nfirinfrmchetefri.
DigitizedbyGoogle
fi
oh
caro quel vi(b,«he accendermi
»ur.L'-iinato Pallore,cheftro^geil mio cor®
Stòanfiofarafpetcando,chefinonfi tà,
Mi
volto,e migiroda qui>e dali:Ma
quando ritorna,glidico così:Nfirinfrinchetenfìri,nfirinfrinchete nfri*
Oh
caro quelvifo,che accendermif à. Cat. L’amatoPàllore,viadimmi
chi è.£ur.Latua PaHorella,via parla,ove (là? Cai.Norv parlo,non parlo.
£«r.Noidico,noi dico
.
Cai. C lolooo logiuro.)
£»r, (Stà qui perficuro.,) Cai. Via
dimmi..
£ar. Via parla.
0A.
Mia
bella,Uà,quH»' 'Mio,caro,fei
m.
•. i. .
E
canta •> \ ..c
r più forteE
tuonaChe
adeflbci vaj .Nfirinfi-inchetenfri, Nfirinfrinchete nfrà.
Oh
caro quelviso;Che
jccendcrmi f$. partona.SCENA
X.• DannaFloridata D-Ajìianatte.
fio. TC*
Non
mi fai tudir;così granmoto
MZéDa
cheIlanatoinquellaeda?Aduna
O. Polibio gran gente, etuttiquanti,Nafeondono ilperchè.Carofratello Indaga da qualcun ciòche fi trama.** Nella curiofità so»
Donna
, eDama
• AJf.Con
un pòdipazienzaArriveremoal punto r
DigitizèdbyGoogk
35 Di fi'pertutto, non temer:I.t fretta
Porn
il più dellevolte1/
uomo
a pentirfi, e fé c’ invecchierai' Ciò chea tedico,agli altri par dirai.- FioU
ancor non vuoifinirld?Un
pozzo,unfia-Ssccliercfìilosò. quandocominci
(me A
farhi da fapicnte.In unmomento
Voglio edere ubbidita,O
vederaicome
lafò finita. A'^t. Sriamo prima a oflervar,..Fio
Queda
tua fiammaMi
l’convolge la bile. EccoCalloandro Con lui mi vogliodivertir.Va
via*Ajì.
Meno
curiofità, forellamia. parte^scena'*
XI.D. Florida, eD. Calloandro, (bemojìra timore diavanzarji’.
Fio.
\ T
Enite pur’ avantiV
Senza timor. Voifiete ' Amabile, gentile, ' ' Cello, egarbatoafegno, Che mi fate ftupir.
Cai. Dice davver?
Mi
riguardibenben.Fio. Dal capoalpiede
Attentav’ofl'ervai.Bellezza, ebriOr Avvenenzagentil ritrovoin. voi,
Deh
'rideteuntantin. ^ Cai. Rido. ‘ Fio.SaIrateV "Cai.Salto,ballo paffeggio*
* '
Vi faccioriverenza...Fio,Oibòfnv'vt'-tc.
Crt/.^.Perchè ffnetter degg* io?
i7ff.
Non
mipiacete’
Cai. Con tante,qualità?Con quefto brio?••
Impófllbilmipar.. Fh.
Non
mip-scct'*•DigitizedbyGoogle
Cai
Ma
nonpuddar voi‘ingannate,almen#
'
Uno
fguardo più attento ame
volgete.
Fol.
Torno
adirvi Signornon mi piacete«C
0I. Dirdi botto ad unpar mioNò
Signor, non mipiacete Sonlecofe più indilcreteChe
inventòl’afinità.Io pafleggioallaFrancefe lofòilfalto ribaltato.
Iomi vedoa proprie fpefe.*
Io fon belloteben iorraacu:
Barba nera,cigliobiondo;
Bocca grandeocchietto tondo;
Sonoun fcrigno»unfearabattole^
Un*Archivio,un’ Arfenale
,
Un
compendio di beltà.
Ma
fentiteadelTo in MaliciChe
lezzione vi vòdar.
DonzeHettefuperbe non {late
•
Che
col tempofenfoggel* età^E
fé vecchie,lìe grimevi fate Stotrrerete marito atrovar.Ma
voi ridete, voi mibariate?.
Corpo
dibacco,poter delmonde
Sen Paria ino da capoa fondp.*Semibeffate,fé mi dizzate Granragazzate vi fàprò fir.
SCENA ULTIMA
Notte.
Marchese-,eD.Florida indi
f
afirtéfoo femftì in fineD.Polibiocongente di Cortei»Faftoricon firumentijVeJlit gìya Mir.
l~VOwe
vadoin quell’orrore?3^
Cijpc lllenzioqui, viftà?DigilizedbyGóogle
97
Fio.
Ad.
F'io
A
9.Y'io.
Afl.
Cài.
Fur.
lAar, Cai.
Fio.
Aft.
Fur.
Mar»
Cai.
Fio.AJl.
Cài»
Da
paftore ilmiorivale Verfo<{iiì «’èincamminato.Gran
fofpettom’ ha fvegUatoVò
veder che maifarà.Oh
che ombre! chepaurat Vieni cheta apprefs’ame.
Il Marchefefai dov’
è?
Or
di.villa m’è Icappato.Che
crudel!checore ingrato?Ma
conme
fe lavedrà.
Già la notteètetra>eofcura.
Sentoigufilamentar
.
Io
men
vadocome
un gatto Quatto, quatto a far 1’amore;Ma
non sofraqueft’ orroreDove
ni*abbiadaportar.
La campagnaè cheta,efofca,
Nen
fi fence alcunfiatar.Voigrilletti»checantate»
Deh
chiamatemi ilmio bene.
Queftocorche vive inpene Lui mi vengaaconfular»
Una
vocedi là viene.Farmiudiril carobene•
Sentoun certomormorio
.
Troppo
è ver,lofentoanch’io .Iocert’ombre vedolà•
Chi è diquà?
C
Ohimè
che Tento!Palfo,paflbandiamdilà.) a 1Fermalà
.
.(
Oh
quanta gente!}Xàtto, aitcoandiamdi
^aà.)
1 I
DigitizedbyGoogle
E
coloroq'iìche finno?^^
Grandeimbroglio vi (ara.
Cai. C '*falire vòapoco,aiv)Co...)
h\aK Supartivia da quello loro.
Cai Sì,mioSignore,faràferviti...
fio. Afi^IFerma,fecarat’èpurlavira.
Iodico parti.. .
Ho
aiFerm
tidiro.Cai.
Tra
duecontrarj m’imbroglio,eimplicoMa
qual ardire!Ho.
AJia1Ma
qual baldanza!£ur.
Ab
chelo Crepitodipiù$’avanza.Mar
FioA!ì.\3Vediemcollarmi chi vincerà.Il
Mar
.,e O.A/?,cavanolajpada,inmezzoCai.Eur.Caia1Gente fotcorfo percarità.
Poi. NelTunfi
muova
.fermate,olà.Ecco qua
h
Marchefina,
A
leipreftov’inchinate»E
quei doni prelenrateCon
rirp'Tro,cciviltà.AiPajloricbe prejentinolevejìi,e gioje aEur, ("Voiche dite?Voichetate ? ,
^ ^ C Cos’ è quella novità?
Poi. Leidi quelloFeudoameno E’laver.i, e degna erede.
•Voflropadre, cheveldiede Alfuopadre F ufurpò»
E
per ordine di Corteli podelToaleidarò.
"hìar, (Mifero
me
,che fento!^Eur. (lofogno, o purfondella?) Cai. (
Che
ftravaganza èqueda!) Fio. AJÌ, 32CDove
miIla non sò.) Poi. Alò via;rcflotramite».DigitizedbyCoogle