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IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

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Academic year: 2022

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IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

PREMESSO che:

lo Statuto d’autonomia della Lombardia, all’articolo 10, comma 1 recita: “La Regione riconosce il ruolo centrale e trainante della ricerca scientifica e dell’innovazione per il conseguimento dei propri obiettivi in tutte le sfere della vita economica e sociale e opera per valorizzarne il potenziale, in collaborazione e dialogo con le università, i centri di ricerca, le comunità tecnico-scientifiche e professionali”; al comma 2 recita: “La Regione valorizza, promuove e incentiva l’innovazione tecnica, scientifica e produttiva, gli investimenti e le iniziative nel campo della ricerca di base e applicata, nonché quanto necessario al raggiungimento di risultati di eccellenza in tali ambiti, ivi compresi gli aspetti attinenti alla formazione delle decisioni e la loro divulgazione”;

CONSIDERATO che:

− la tematica della Blockchain (letteralmente, catena di blocchi) ha avuto negli ultimi anni, e continua ad avere oggi, una grande eco a livello mondiale;

− la Blockchain è una struttura dati condivisa e immutabile che si avvale di un protocollo che permette la trasmissione, il salvataggio e la verifica di dati in maniera decentralizzata;

− la Blockchain è stata definita nel tempo come la Internet del valore che si caratterizza per quattro aspetti fondamentali:

1) decentralizzazione, 2) trasparenza,

3) sicurezza, 4) immutabilità;

− la Blockchain può essere considerata una tecnologia che appartiene alla categoria delle Distributed Ledger (archivi distribuiti); le Distributed Ledger Technology o DLT possono essere definite come un insieme di sistemi concettualmente caratterizzati dal fatto di fare riferimento a un registro distribuito, governato in modo da consentire l’accesso e la possibilità di effettuare aggiornamenti da parte di più nodi di una rete;

CONSIDERATO, inoltre, che:

− spesso si è inclini a collocare la Blockchain in un ambito inerente soltanto i Bitcoin, le virtual currency (le monete virtuali) o le transazioni finanziarie; la Blockchain, in realtà, può dare risposte assolutamente innovative anche sul piano della creazione di un nuovo sistema di relazioni interamente basato su un nuovo concetto di fiducia; si tratta, quindi, di una prospettiva che mette la Blockchain al servizio della supply chain (catena di fornitura) per disporre di nuovi strumenti in grado di garantire la migliore tracciabilità alimentare nella prospettiva di assicurare nuovi livelli di sicurezza alimentare; ulteriore prospettiva di vantaggio derivante dall’utilizzo di tale strumento è la diffusione della fiducia tra tutte le imprese e tutti coloro che direttamente e indirettamente lavorano in questa filiera;

− Éupolis Lombardia ha delineato, per conto di Regione Lombardia, le linee guida per la prevenzione ed il contrasto al fenomeno del caporalato, che interessa anche il settore dell’agricoltura, unitamente ad edilizia, settore manifatturiero, trasporti ecc., fenomeno che ha registrato un preoccupante incremento negli ultimi anni;

(3)

− l’adozione di sistemi capaci di garantire sicurezza e trasparenza su tutte le fasi del processo non possono che incidere positivamente sui consumatori;

CONSTATATO che:

− l’Italia ha aderito alla Partnership europea sulla Blockchain, segno tangibile che la tematica è considerata molto importante dalla politica nazionale ed europea;

− la European Blockchain Partnership (EBP) si pone come missione quella di sviluppare un impegno comune nello sviluppo di una infrastruttura europea dedicata alla Blockchain, per favorire la collaborazione tra Stati nella realizzazione di servizi digitali sovranazionali e nell’assicurare all’Europa la possibilità di definire e sviluppare standard per la sicurezza e la privacy;

− la Blockchain ha la potenzialità di supportare la realizzazione di progetti che consentano di tutelare il “Made in Italy” e il valore delle produzioni contro frodi e contraffazioni;

PRESO ATTO che:

− il 21 dicembre 2018 è stato protocollato il progetto di legge n. 52 a prima firma del Consigliere Marco Degli Angeli avente ad oggetto: “Sviluppo di una piattaforma informatica multifunzionale ‘BLOCKCHAIN’ ed applicazione dei servizi di tracciabilità e rintracciabilità ai prodotti agroalimentari”;

− il 28 dicembre 2018 la Giunta regionale ha emanato la deliberazione n. 1120, inerente l’approvazione della proposta di un “Programma strategico triennale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico”, nella quale si afferma che: “Un ambito nel quale la tecnologia potrebbe fare la differenza è rappresentato dalla possibilità di garantire la tracciabilità e la trasparenza delle filiere agroalimentari. Molto promettente a tal fine è la tecnologia blockchain, un sistema che si basa su una rete diffusa di database indipendenti, sui quali si può scrivere solo autenticandosi e sulla base di regole concordate consente di garantire in totale trasparenza l’intera tracciabilità della filiera di produzione e della trasformazione dei prodotti, consentendo di certificarne la qualità, la provenienza e la filiera, assicurando la massima trasparenza a garanzia del consumatore finale”.

− la Giunta regionale si è inoltre impegnata concretamente con lo stanziamento di 1,45 milioni di euro da destinare alla SPS (Sperimentazioni e progetti strategici), 7 Piattaforme Open Analytics e SPS 8 Blockchain;

PRESO, inoltre, ATTO che:

− il 7 febbraio 2019, la Camera dei Deputati ha reso ufficialmente legge il “Decreto Semplificazioni”, che contiene le definizioni legali di Blockchain, o meglio “Tecnologie basate su registri distribuiti” (DLT) e degli smart contract”, con le relative linee guida; il via libera alla norma era stato dato dal Senato il 29 gennaio 2019;

− è stato affidato all’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) il compito di individuare gli standard tecnici che tali tecnologie devono possedere per poter essere definite tali;

− lo scopo di tale provvedimento è quello di rendere legalmente riconosciuta la memorizzazione di un documento informatico su blockchain (ovvero su DLT) ed in particolare di dare valore legale alla validazione temporale elettronica;

− è chiaro il tentativo del Governo italiano di dare un valore giuridico alle transazioni effettuate sui registri distribuiti, eliminando la necessità di passare per notai o enti di certificazione;

− si tratta di un passo importante per il nostro Paese, che finalmente riconosce ufficialmente il valore di queste tecnologie che potrebbero rivoluzionare la vita dei cittadini e il futuro delle imprese;

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− in attuazione delle indicazioni contenute nel Programma Strategico Triennale per la Ricerca, l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico, la Giunta regionale ha avviato alcune sperimentazioni volte a testare l’applicabilità della tecnologia blockchain alle procedure regionali e a raccogliere dati per effettuare una prima valutazione dei costi e dei benefici con l’applicazione della metodologia alla filiera della carne e a quella dei prodotti lattiero-caseari;

− l’obiettivo della sperimentazione è la realizzazione di un sistema prototipale per tracciare i controlli effettuati a tutela dei consumatori sulle filiere delle carni bovine e dei prodotti lattiero-caseari, valutando gli aspetti connessi a tale impiego,

− la finalità ultima di questo primo investimento da parte di Regione Lombardia è aumentare la trasparenza e la comunicazione nei confronti dei cittadini riguardo l’attività di controllo regionale su alcune filiere agroalimentari grazie all’impiego della tecnologia Blockchain;

SOTTOLINEATO che:

− la tecnologia Blockchain ha numerosi e sempre nuovi campi di applicazione, che vanno dal mondo della finanza a quello legale, da quello dell’industria 4.0 all’agrifood, fino ad arrivare alla pubblica amministrazione 4.0 ed alla sanità;

− il report Worldwide Semiannual Blockchain Spending Guide pubblicato recentemente da IDC (International Data Corporation) ha portato alla luce una crescita media annuale superiore all’80 % per il periodo 2017 – 2022 degli investimenti nel campo della Blockchain, passando da investimenti assoluti pari a 400 milioni di dollari del 2018 ad, addirittura, 3,5 miliardi di dollari entro il 2022;

− la metodologia operativa della Blockchain è stata già sperimentata con ottimi risultati nell’ambito della filiera del pesce nel Regno Unito, l’approccio Blockchain parte dal lavoro dei pescatori che attraverso un semplice SMS attivano il percorso della filiera già nel momento in cui il pesce viene portato a terra; l’SMS attiva il primo livello di identificazione che viene subito trasferito all’industria di trasformazione o alla distribuzione come primo elemento di identificazione comune; tutti i movimenti successivi di questa partita di pesce vengono a loro volta registrati su una piattaforma comune basata sulla Blockchain e contribuiscono ad arricchire il patrimonio di informazioni su quanto è avvenuto e su chi ha svolto le varie attività (trasporto, trasformazione, packaging, vendita, ecc.);

− un altro esempio, più vicino a noi, è quello della tracciabilità del vino, dalla vite alla bottiglia;

le cantine pioniere provengono da quattro aree produttive d’eccellenza a copertura anche delle diversità dei vini italiani: dai rossi piemontesi alle bollicine della Franciacorta, dai vini toscani fino a quelli pugliesi;

− la combinazione ed integrazione della blockchain con ulteriori tecnologie, come l’Internet of Things e l’intelligenza artificiale, consentono di migliorare l’affidabilità dei dati raccolti fino ad arrivare alla definizione e realizzazione degli Smart Contracts, ovvero gli strumenti digitali per garantire le transazioni;

SOTTOLINEATO, inoltre, che:

− la presente risoluzione ha lo scopo di dare attuazione a quanto previsto dal regolamento (CE) n. 178/02 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002, relativo alla sicurezza alimentare, impegnando la Regione a promuovere e sostenere la creazione, lo sviluppo e l’applicazione di una piattaforma informatica multifunzionale open source, che rispetti le caratteristiche internazionalmente condivise della blockchain, al fine di creare registri di tracciabilità digitali basati su database distribuiti e cronologicamente interconnessi, condivisi, inalterabili e immodificabili in grado, sia di garantire forme estese di trasparenza e controllo, in autonomia, delle transazioni, sia di accrescere la fiducia dei cittadini nell’operato delle istituzioni e delle aziende;

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− il tema fondamentale della questione è proprio quello della fiducia che, in alcune situazioni, può venir meno a causa di comportamenti illeciti da parte di alcuni operatori che creano un danno di immagine che si ripercuote sull’intero settore;

− la tecnologia Blockchain può essere uno strumento che potenzia l’azione di autocontrollo nelle filiere a certificazione obbligatoria, quali quelle della produzione dei vini DOC e DOCG, creando un valore aggiunto e, mediante la wine blockchain, fornendo maggiori certezze al consumatore sull’origine del prodotto che stanno acquistando; la tracciabilità avviene lungo tutto il percorso della bottiglia, dal vigneto allo scaffale d’enoteca, in tutti i passaggi intermedi, garantendo con opportune integrazioni tecnologiche che quella bottiglia sia stata trattata e conservata correttamente;

− sul fronte dell’azione pubblica (sistema dei controlli) l’obiettivo dell’utilizzo di queste tecnologie è la semplificazione burocratica; tra gli obiettivi di uno strumento di notarizzazione vi è anche quello di alleggerire il peso dei controlli, perché l’informazione - anche con il concetto degli Smart Contracts - si autovalida e consente poi l’applicazione automatica degli step successivi di filiera, favorendo la semplificazione;

− l’obiettivo va perseguito in parallelo alla definizione di un quadro normativo certo rispetto al rilascio pubblico dei dati dei controlli ufficiali anche in relazione all’applicazione della regolamentazione sulla privacy;

− è fondamentale una quantificazione dei costi iniziali e continuativi che l’adozione della blockchain comporta, siano essi a carico del sistema produttivo o del sistema pubblico; la blockchain richiede una produzione di dati che devono essere raccolti e registrati e il sistema richiede specifici applicativi che vanno sviluppati e gestiti;

RILEVATO, infine, che:

- la tematica in oggetto è stata approfondita dalla VIII Commissione “Agricoltura, Montagna, Foteste e Parchi” attraverso numerose audizioni, anche con esperti della materia, nonché nell’ambito di un gruppo di lavoro appositamente costituito;

Tutto ciò premesso:

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

1. a collaudare esperienze di blockchain applicate all’attività istituzionale di Regione Lombardia nel settore agricolo ed, in particolare, per la tracciabilità dei prodotti sfruttando, ove opportuno, delle forme di database decentralizzati basati su registri pubblici, decentralizzati, distribuiti e cronologicamente interconnessi, condivisi, inalterabili e immodificabili, in grado di garantire forme estese di trasparenza e controllo, in un quadro giuridico certo e rispettoso della regolamentazione sulla privacy;

2. a fornire un quadro esaustivo delle evidenze emerse dalla sperimentazione e dalla consultazione pubblica in corso, prospettando i vantaggi e le eventuali criticità che possano derivare da un uso “massivo” della nuova tecnologia;

3. a definire criteri e standard per l’interoperabilità tra i dati e i sistemi di archiviazione di Regione Lombardia e iniziative di blockchain realizzate dal sistema produttivo, ponendo di conseguenza in essere le condizioni per l’interoperabilità di banche dati esistenti ovvero fornendo linee guida per l’integrazione di ulteriori nuove fonti di dati di soggetti terzi coinvolti nei processi di gestione della filiera;

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4. ad attivare strumenti di incentivazione all’adozione di sistemi blockchain per le filiere agricole con particolare riguardo alle filiere con certificazione obbligatoria o con adesione a marchi riconosciuti;

5. a promuovere, attraverso la tecnologia blockchain e l’integrazione con l’Internet of Things e l’intelligenza artificiale, l’adozione di sistemi di tracciabilità nella produzione dei prodotti agroalimentari del territorio lombardo, con particolare riguardo alle iniziative che favoriscono l’accesso da parte dei consumatori alle informazioni in ordine all’origine, alla natura, alla composizione e alla qualità del prodotto, prevedendo specifici strumenti di incentivazione rivolti ai privati, a sostegno di sperimentazioni e progetti pilota che utilizzino queste tecnologie;

6. a valorizzare le produzioni locali, attraverso l’intera filiera produttiva, supportando le iniziative che consentano di certificare la qualità, la provenienza e la filiera del prodotto, assicurando la massima trasparenza a garanzia del consumatore finale e valorizzando il lavoro agroalimentare di qualità.

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