LA VENERE DI
ANTONIO CANOVA [GIOVANNI PAOLO LASINIO]
Giovanni Paolo Lasinio
VENERE
DI
ANTONIO CANOVA
PISA
PRESSO NICCOLÒ CAPURROIIncccxxn.
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ALL'ORNATISSIMO Sia. MARCHESE
LEONARDO MARTELLINI
Semeritamente la Venere, ch'esce dal bagno, riputata viene tralepiù,squisiteopere delFi- dia Italiano,non recherà gran meraviglia che pochi sienoglistranieriamici delle Belle Aiti, iqualinon cerchino-pulsandoda.Firenze, di portarne seco loro un'imagine.
Quindi è, che avendone io per fortunaun disegnoin.contorni, correttogià dall'immorta- leAutoremedesimo, ho risoluto di pubblicarlo intugliato:aggiungendocimia Descrizione, che vide la luce nel tempo,in.cuiper laprima vol- ta fu. esposto presso di noi questo portento del- l'Italiano scalpello
.
IV Eperchè questomio divisamente/ venga ac- compagnatoda qualche circostanza onorevoli}
perleArti, ecara almio cuore, io ve V offro, oSigxoiie, eenne.:cosa,che.puòrichiamar- ne allamenteifostristadjdiletti,ecome /«- gno di quella sincera stima, e rispetto, onde ho l'onore di dirmi
Pisa,23Decembre 182,2.
DESCRIZIONE DELLA STATUA
Benaragione la pubhlicavocesalutò colnomeJ' Ilalka quest'operad'unoscarpello, il qualpiii d'ogn'altro ha offerto all'ammiraiioue dcijl' Jt^LL'iui, d:cramiilloromaggiorvanto
!o riguardano, i più felicicipiù straordinarj portenti dell'arte.
tollero elogiare laDeallclla belletta, ai accorseche presso- chéioognUncontro^ppreMnla»l'avevanoconqualche allavenerazioni! deipopoli.
Osiach'ellacompariueinmezzoalleOre, ch'ebberoin curaI'«locarla;0cheaccompagnatasimirasse dagli Sellerai e daiGiochi;osiafinalmenteche
MvriH'iL'ìiuii,- giiuominie giiDei, mostrandosiappenauscita dalmure,collaspumadell'onde, chesenzapunrnvelare <[su-\l: ifim'y- clic l'adornavano, Ira i suoibiondi capelli e fra le hinndie suemaniapparia:sem- pre secorecandol'inunajiiiirdell»Divinità,inspirai*dove- va neglianimipiùlariverenza,lide volitine,ilrispetto, che il fuoco e il desio .lell'amnre e della voluttà.
ListessaVenere Medicea, accompagnatadal solo delfino, è .-'nl;i:til in qndl' ;i ti bulini- incuipuòsuppoi'sihsci:ondola lestimori ionia d'Uvidio, die cìliyiati fossero per lamaggior
Colpito forse l'ArteBeo
Alcunohacreduto clic l'Attitudine di essa sia quella di rivolgersiconsorpresa,uu-ntreilano volt", fortemente pie- gato verso la parte d'cu ili- lin Milito nv vicinarsi taluno,espri- mein 'liti.!blisini'iiniajiii'hinti'cilanimai;!,inasopratut- toquasi dirci nelmotodegliocchi,quelfuocoche por tutta
lui,chepuòrenderlaappienofelice.
Seciòvero fosse,unconcetto di tanta difficoltà ed ardi- t'.'i'.'.iin.:i:iIlipimi;' r inotk'sli.i é il.jir- -ii'iil.Ltu.'I" 1Im/iidi- mjndavsi[1.inviliti! si-inquinta iintavi-lia dell' arte colpisca edaccendamageinrmtriti! pli binimi quella inttfabile voluttà che traluce dal volto,oilpudoredie simostranellamossa ditutto il corpo.
Pur nonostante, riflettendoquantosiagenerate il seuii- mcnlodellaver.ron.liainchiunquelnivasinudo,emolto più nellefemmine,inclino a eri'ilere elle l'Arteficeabbia vo- lutoesprimer piuttosto queste, eonivtto, eli' è più naturale e
VII qualeasciugandoandavaquellaparte,cherimanesotto la mamme]]!!sinistra;nelpuntomedesimoincuilasinistra Lofinsopra !a destramammellaversol'attaccatura'del braccio,quando haudito l'avvicinarsi d'alcuno. 1.» forte
ina nudili.
P
PS
Lip:ir;esupcriore dellapersona c alquanto inclinata in avanti.ilii'-ipi.iii]-i;.t[irii;r]](li:.ii;p^ati pure sono unpo- coiginocchi: ccongiusta e fina previdenti ha profittato io Scultore di quest'atto, per mostrare, in sul ginocchio dc-
graiiasonoaccomodatiicapelli:giustaèlafronte, e sere- noti"arco del cigliti, .sieemne ili quella [ìeadienonèmai ingombradicure. Gli ocelli suivhiiLii e quasitremantisou pregni di passione r: ili rìioen: n ni'l iur'7.7.0 del volto e delle guanciemolli e delicate ilnasoscendendo,in cui,comegià -autava il Poeta,nontraverebbeoveemendar finvidia,mo- strasiquellaboccasorridenteinsieme ecomposta,dacui uscirdovrannoquelle cortesi para/ette
«Darentierindieogni cor tozzo 0 scabro Rotondoe sottile è il collo , equal sivedenelleperso- nesvelteevivaci;tumidoe.ilpetto;elevatoeturgidoil fianco; carnose le spalle: ir . ~ ri 1iJ iebiniposate le braccia e le mani;e tulto ilcorpoinMimma esprimesiviva e sì vera la
VITI carne, che agli occhi de' riguaniartisembra dovercedere
semprela parte più |n;i-Li:u.i .Ir,.jlh-i.scultura eglisembra cenoindiziod'unagentilpersona;siccomealtrarollaun cabarècadutogli imi.mr.i fi- so<|ii-ll,ne aquelRed'Egitto la belleiia meravigliosa diRoclopr, i soli piedi di questaDea
perfezione.Lepieghe del pillino imitino il verocon rarissi- maprova:ne potrebbelodar»abbastanzal'ingegnodello Scultore,chehasaputo trovarl'appoggio della sìatuain quelsudariomedesimo,chedallesuemani conlenta e mi-
Questanovellaoperaileiraro talentodel FidiaItaliano decoravainmezzodellequattronote StatueGreche,laTri- buuadiquestaReale Galleria ('):e vedendolain luogodi- vialcunoche partendonon ammirasse ugualmenteche i pre- gidellaVenerenovella, la raramodestia dell' Artefice.